FIRENZE Chiesa dei SS. Apostoli e Biagio (VASARI) - Basilica della Trinità (GHIRLANDAIO)
Chiesa dei SS. Apostoli: Immacolata Concezione di GIORGIO VASARI. Chiesa della Trinità: Adorazione dei Pastori di DOMENICO GHIRLANDAIO.
La chiesa di Santi Apostoli è un luogo di culto cattolico che si trova in piazza del Limbo a Firenze.
È una delle chiese più antiche e ricche di storia di Firenze, dove hanno origine alcune delle più antiche leggende della città e la sua centralità in feste popolari come lo Scoppio del Carro le hanno valso il soprannome popolare di Vecchio Duomo di Firenze, nonostante non sia mai stata cattedrale della città.
Chiesa dei Santi Apostoli
La chiesa di Santi Apostoli è un luogo di culto cattolico che si trova in piazza del Limbo a Firenze.
Visita con Conosci Firenze questa meravigliosa Chiesa:
È una delle chiese più antiche e ricche di storia di Firenze, dove hanno origine alcune delle più antiche leggende della città e la sua centralità in feste popolari come lo Scoppio del Carro le hanno valso il soprannome popolare di Vecchio Duomo di Firenze, nonostante non sia mai stata cattedrale della città.
La pianta risente dello stile paleocristiano, con colonne in marmo verde di Prato e capitelli diseguali recuperate da edifici romani, in particolare i primi due in stile corinzio si pensa provengono dalle terme che sorgevano nelle vicinanze e risalirebbero al I secolo a.C. Il soffitto ligneo con trabeazione a cavalletti riccamente decorati è stato costruito nel 1333. Il pavimento con un mosaico primitivo è stato recuperato con i restauri e include numerose pietre tombali di personaggi di illustri famiglie fiorenti (Acciaiuoli, Altoviti, Del Bene...). La zona absidale presente la semplice struttura romanica con le grezze pietre squadrate lasciate a vista. La semplicità dell'interno con gli archi a tutto tondo sulle colonne si dice che possa aver ispirato Brunelleschi nel suo recupero delle forme classiche che portò allo stile rinascimentale. Le cappelle laterali risalgono al Cinquecento e non stonano con l'insieme perché piuttosto piccole e sobrie.
In fondo alla navata sinistra spicca un pregevole tabernacolo in maiolica policroma di Giovanni della Robbia, mentre nella prima parte della navata di sinistra vi è una piccola nicchia che custodisce le pietre, secondo la tradizione portate da Pazzino de' Pazzi dalla Terrasanta dopo la prima crociata, con le quali il giorno di Pasqua di ogni anno si accende solennemente il fuoco che infiamma la colombina per il tradizionale Scoppio del Carro in piazza del Duomo.
Visite di Conosci Firenze:
#visiteguidatefirenze #conoscifirenze #firenze #florence #igerfirenze #firenze4ever #amofirenze #iloveflorence #visiteguidate
ANITA TOSI Chiesa SS. Apostoli Firenze IL BELLO e IL MISTERO 15 Dicembre 2018
Tratto dalla Trasmissione tv Incontri con l'Arte di Fabrizio Borghini
Realizzazione video di Alberto Risaliti - a.risaliti@yahoo.it
Toscana Tv - Canale 18
FIRENZE Chiesa dei Santi Apostoli Duomo Vecchio di Firenze + Ponte Vecchio
La chiesa di Santi Apostoli è un luogo di culto cattolico che si trova in piazza del Limbo a Firenze.
È una delle chiese più antiche e ricche di storia di Firenze, dove hanno origine alcune delle più antiche leggende della città e la sua centralità in feste popolari come lo Scoppio del Carro le hanno valso il soprannome popolare di Vecchio Duomo di Firenze, nonostante non sia mai stata cattedrale della città.
Chiesa Santi Apostoli - Piazza del Limbo - Firenze
La chiesa di Santi Apostoli è un luogo di culto cattolico che si trova in piazza del Limbo a Firenze.
È una delle chiese più antiche e ricche di storia di Firenze, dove hanno origine alcune delle più antiche leggende della città e la sua centralità in feste popolari come lo Scoppio del Carro le hanno valso il soprannome popolare di Vecchio Duomo di Firenze, nonostante non sia mai stata cattedrale della città.
Chiesa dei Santi Apostoli.
Chiesa dei Santi Apostoli.
Nonostante i danni subiti dall'alluvione del 1966 sono presenti notevole opere d'arte.
Nella navata sinistra, dall'ingresso:
Acquasantiera di Benedetto da Rovezzano
Sinopia dell'affresco un tempo presente sopra il portale d'ingresso Madonna con bambino in mezzo ad angeli di Paolo Schiavo, discepolo di Masaccio (XV secolo).
Adorazione del Bambino al centro, Arcangelo Raffaeale con Tobiolo e Sant'Andrea apostolo, dipinti su tavola di Maso da San Friano (XVI secolo).
Monumento funebre di Oddone Altoviti di Benedetto da Rovezzano (1507).
Tabernacolo eucaristico in terracotta invetriata policroma di Giovanni Della Robbia, incastonato in plutei marmorei già appartenenti alla tomba di Donato Acciaiuoli con frammenti colpiti di una Deposizione (scuola fiorentina del XIV secolo).
Nell'abside:
Tomba dell'Arcivescovo Antonio Altoviti con una nicchia e due volute legate alle porticine laterali (Giovanni Antonio Dosio), sormontate dai busti di Carlo Magno e Oddo Altoviti, il mecenate della chiesa (Giovanni Caccini).
Jacopo di Cione e Niccolò Gerini, Madonna col Bambino in trono tra angeli e santi, Adorazione dei Magi (1383)
Nella navata destra:
Tomba di Bindo Altoviti, con monumento allegorico della Carità di Bartolomeo Ammannati del 1570, sulla porta della sagrestia.
Allegoria della Concezione di Giorgio Vasari (1541)
Visita con Conosci Firenze questa meravigliosa Chiesa:
Visite di Conosci Firenze:
#visiteguidatefirenze #conoscifirenze #firenze #florence #igerfirenze #firenze4ever #amofirenze #iloveflorence #visiteguidate
La chiesa di Santi Apostoli in piazza del Limbo a Firenze.
Chiesa dei Santi Apostoli.
La chiesa di Santi Apostoli è un luogo di culto cattolico che si trova in piazza del Limbo a Firenze.
Visita con Conosci Firenze questa meravigliosa Chiesa:
È una delle chiese più antiche e ricche di storia di Firenze, dove hanno origine alcune delle più antiche leggende della città e la sua centralità in feste popolari come lo Scoppio del Carro le hanno valso il soprannome popolare di Vecchio Duomo di Firenze, nonostante non sia mai stata cattedrale della città.
La pianta risente dello stile paleocristiano, con colonne in marmo verde di Prato e capitelli diseguali recuperate da edifici romani, in particolare i primi due in stile corinzio si pensa provengono dalle terme che sorgevano nelle vicinanze e risalirebbero al I secolo a.C. Il soffitto ligneo con trabeazione a cavalletti riccamente decorati è stato costruito nel 1333. Il pavimento con un mosaico primitivo è stato recuperato con i restauri e include numerose pietre tombali di personaggi di illustri famiglie fiorenti (Acciaiuoli, Altoviti, Del Bene...). La zona absidale presente la semplice struttura romanica con le grezze pietre squadrate lasciate a vista. La semplicità dell'interno con gli archi a tutto tondo sulle colonne si dice che possa aver ispirato Brunelleschi nel suo recupero delle forme classiche che portò allo stile rinascimentale. Le cappelle laterali risalgono al Cinquecento e non stonano con l'insieme perché piuttosto piccole e sobrie.
In fondo alla navata sinistra spicca un pregevole tabernacolo in maiolica policroma di Giovanni della Robbia, mentre nella prima parte della navata di sinistra vi è una piccola nicchia che custodisce le pietre, secondo la tradizione portate da Pazzino de' Pazzi dalla Terrasanta dopo la prima crociata, con le quali il giorno di Pasqua di ogni anno si accende solennemente il fuoco che infiamma la colombina per il tradizionale Scoppio del Carro in piazza del Duomo.
Visite di Conosci Firenze:
#visiteguidatefirenze #conoscifirenze #firenze #florence #igerfirenze #firenze4ever #amofirenze #iloveflorence #visiteguidate
Chiesa dei Santissimi Apostoli
È una delle chiese più antiche e ricche di storia di Firenze, dove hanno origine alcune delle più antiche leggende della città e la sua centralità in feste popolari come lo Scoppio del Carro le hanno valso il soprannome popolare di Vecchio Duomo di Firenze, nonostante non sia mai stata cattedrale della città.
Una targa sulla facciata ne farebbe risalire la fondazione addirittura all'anno 800, alla presenza niente di meno che di Carlo Magno ed il Paladino Orlando. In realtà gli storici dubitano di questa antica iscrizione, risalente a qualche secolo dopo i presunti fatti, e datano più coerentemente la fondazione della chiesa attorno alla fine dell'XI secolo.
Visite guidate:
FIRENZE SANTISSIMI APOSTOLI [Scorcio]
La Chiesa di Santi Apostoli e le pietre focaie dello Scoppio del Carro
Una delle chiese più antiche di Firenze. Una targa sulla facciata ne farebbe risalire la fondazione addirittura all'anno 800, alla presenza di Carlo Magno ed il Paladino Orlando. In fondo alla navata sinistra spicca un pregevole tabernacolo in maiolica policroma di Giovanni della Robbia, che custodisce le pietre, secondo la tradizione portate da Pazzino de' Pazzi dalla Terrasanta dopo la prima crociata, con le quali il giorno di Pasqua di ogni anno si accende solennemente il fuoco che infiamma la colombina per il tradizionale Scoppio del Carro in piazza del Duomo.
Santi Apostoli Church
Santi Apostoli Church in Borgo Santissimi Apostoli in Florence, Italy.
Make sure you watch it in HD for better quality! Thanks for watching :)
Music by Olexandr Ignatov and Ludovico Einaudi.
American Catholics at the Church of Santi Apostoli
The church of Santi Apostoli is one of the Florence’s oldest parish churches. It is home to a lot of history, but is also the centre for the American Catholic community in the city. LdM News met Father Scott Murphy who is the chaplain for American Catholics.
Paseando Italia - 67 - Chiese di Firenze
Descripción
Piazza del Limbo
One of Florence’s oldest churches, is set in a small quiet piazza, which is often overlooked by visitors. A look around piazza del Limbo tells a lot of history about the city.
Easter Parade 2015 Florence, Italy (1/4)
On the morning of Easter Sunday, the 30-foot-tall (9.1 m) antique cart (in use for over 500 years), moves from the Porta al Prato to the Piazza del Duomo . Hauled by a team of white oxen festooned with garlands of the first flowers and herbs of spring, the cart is escorted by 150 soldiers, musicians, and people in 15th century dress.
Meanwhile, a fire is struck using the historic flints from Jerusalem at Chiesa degli Santi Apostoli. It is then carried in procession to the cathedral square by members of the Pazzi family, clerics, and city officials.
The cart is loaded with fireworks while a wire, stretching to the high altar inside the cathedral, is fitted with a mechanical dove (the colombina). Shortly thereafter, at the singing of the Gloria in excelsis Deo during Easter Mass, the cardinal of Florence lights a fuse in the colombina with the Easter fire. It then speeds through the church to ignite the cart outside.
During all of these stages, the bells of Giotto's campanile ring out.
The complex fireworks show that follows lasts about 10 minutes. A successful display from the Explosion of the Cart is supposed to guarantee a good harvest, stable civic life, and good business.
Se la cerimonia religiosa ha conservato nel tempo quasi immutato il medesimo rituale, l’orario dello scoppio è stato, viceversa, più volte variato. Attualmente nella mattina di Pasqua, scortato da 150 fra armati, musici e sbandieratori del calcio storico fiorentino, il carro del fuoco pasquale, detto affettuosamente dai fiorentini Brindellone. Tale nome ha origini molto antiche, legate alla festa celebrata dalla Zecca fiorentina in onore del suo protettore, san Giovanni Battista. Ogni 24 giugno un alto carro di fieno partiva dalla torre della Zecca e faceva il giro della città, trainando un uomo vestito di pelo di cammello che rappresentava appunto il santo eremita. L'aspetto trasandato di tale figura lo faceva appunto chiamare brindellone, cioè straccione, e ciò era accentuato anche dal suo ciondolare specialmente dopo aver mangiato e bevuto nel banchetto offerto in piazza di Santa Maria in Campo[1]. Per analogia si è chiamato poi brindellone qualsiasi carro festante che attraversasse la città, compreso quello pasquale.
Il carro si muove dal piazzale di Porta al Prato, trainato da due paia di candidi bovi infiorati ed arriva al solito posto, in piazza del Duomo, fra il Battistero e la Cattedrale. I bovi vengono prontamente staccati ed un più moderno filo di ferro, che sostituisce la corda sugnata, viene teso a circa sette metri di altezza, da una colonna di legno, posta per l’occasione al centro del coro, fino a giungere al carro.
Mentre si procede a questa sistemazione, dalla Chiesa di Santi Apostoli, nella piazzetta del Limbo, ha principio il corteo-processione preceduto dal gonfalone di Firenze e dalla bandiera della famiglia Pazzi, con sacerdoti ed autorità, diretto al Battistero dove incominciano le funzioni religiose. Quindi il corteo si trasferisce in Duomo e, alle ore undici, al canto del Gloria in excelsis Deo, viene dato fuoco alla miccia della colombina che, sibilando, va ad incendiare i mortaretti ed i fuochi d’artificio sapientemente disposti sul Brindellone; una volta incendiati gli artifici, la colombina deve tornare indietro all'Altare Maggiore, da dov'è partita, ripercorrendo da sola il percorso di andata, altrimenti il raccolto dell'anno non avrà buoni auspici. Per la cronaca, l'ultima volta che la colombina fallì tale missione fu il 1966, e a novembre, infatti, ci fu l'alluvione.
Inizia con fragore il susseguirsi di esplosioni e spettacoli pirotecnici (il tutto dura 20 minuti circa) e, sia pure in maniera simbolica, la distribuzione a tutta la città del fuoco benedetto. L’imponente mole dell’antico carro si avvolge puntualmente di nubi e scoppi come se l’aria stessa emettesse scintille sempre più luminose. Scintille che ad un tratto non parranno più piccole luci distinte ma una vera pioggia di viola, di rosa, di rosso, di verde, di bianco e di blu. Il profilo del Brindellone scompare del tutto in questo caleidoscopico gioco di colori che, pian piano, unitamente al fumo ed agli assordanti scoppi, si dissipa rendendo nuovamente visibili i marmi del Battistero, della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e del Campanile di Giotto.
Sabato Santo 3 - Chiarine Gonfalone Firenze arengario Palazzo Vecchio Sabato Santo
Sfilata corteo storico repubblica fiorentina per portare in Cattedrale, nella notte del Sabato Santo le scaglie del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che si conservano a Firenze nella chiesa dei Santi Apostoli in piazza del Limbo, che accenderanno il sacro fuoco della Veglia Pasquale che accenderà, il giorno di Pasqua, la miccia dello Scoppio del Carro.
Riprese di Franco Mariani
Tutti i diritti riservati a laterrazzadimichelangelo.it
Easter Parade 2015 Florence, Italy (2/4)
On the morning of Easter Sunday, the 30-foot-tall (9.1 m) antique cart (in use for over 500 years), moves from the Porta al Prato to the Piazza del Duomo . Hauled by a team of white oxen festooned with garlands of the first flowers and herbs of spring, the cart is escorted by 150 soldiers, musicians, and people in 15th century dress.
Meanwhile, a fire is struck using the historic flints from Jerusalem at Chiesa degli Santi Apostoli. It is then carried in procession to the cathedral square by members of the Pazzi family, clerics, and city officials.
The cart is loaded with fireworks while a wire, stretching to the high altar inside the cathedral, is fitted with a mechanical dove (the colombina). Shortly thereafter, at the singing of the Gloria in excelsis Deo during Easter Mass, the cardinal of Florence lights a fuse in the colombina with the Easter fire. It then speeds through the church to ignite the cart outside.
During all of these stages, the bells of Giotto's campanile ring out.
The complex fireworks show that follows lasts about 10 minutes. A successful display from the Explosion of the Cart is supposed to guarantee a good harvest, stable civic life, and good business.
Se la cerimonia religiosa ha conservato nel tempo quasi immutato il medesimo rituale, l’orario dello scoppio è stato, viceversa, più volte variato. Attualmente nella mattina di Pasqua, scortato da 150 fra armati, musici e sbandieratori del calcio storico fiorentino, il carro del fuoco pasquale, detto affettuosamente dai fiorentini Brindellone. Tale nome ha origini molto antiche, legate alla festa celebrata dalla Zecca fiorentina in onore del suo protettore, san Giovanni Battista. Ogni 24 giugno un alto carro di fieno partiva dalla torre della Zecca e faceva il giro della città, trainando un uomo vestito di pelo di cammello che rappresentava appunto il santo eremita. L'aspetto trasandato di tale figura lo faceva appunto chiamare brindellone, cioè straccione, e ciò era accentuato anche dal suo ciondolare specialmente dopo aver mangiato e bevuto nel banchetto offerto in piazza di Santa Maria in Campo[1]. Per analogia si è chiamato poi brindellone qualsiasi carro festante che attraversasse la città, compreso quello pasquale.
Il carro si muove dal piazzale di Porta al Prato, trainato da due paia di candidi bovi infiorati ed arriva al solito posto, in piazza del Duomo, fra il Battistero e la Cattedrale. I bovi vengono prontamente staccati ed un più moderno filo di ferro, che sostituisce la corda sugnata, viene teso a circa sette metri di altezza, da una colonna di legno, posta per l’occasione al centro del coro, fino a giungere al carro.
Mentre si procede a questa sistemazione, dalla Chiesa di Santi Apostoli, nella piazzetta del Limbo, ha principio il corteo-processione preceduto dal gonfalone di Firenze e dalla bandiera della famiglia Pazzi, con sacerdoti ed autorità, diretto al Battistero dove incominciano le funzioni religiose. Quindi il corteo si trasferisce in Duomo e, alle ore undici, al canto del Gloria in excelsis Deo, viene dato fuoco alla miccia della colombina che, sibilando, va ad incendiare i mortaretti ed i fuochi d’artificio sapientemente disposti sul Brindellone; una volta incendiati gli artifici, la colombina deve tornare indietro all'Altare Maggiore, da dov'è partita, ripercorrendo da sola il percorso di andata, altrimenti il raccolto dell'anno non avrà buoni auspici. Per la cronaca, l'ultima volta che la colombina fallì tale missione fu il 1966, e a novembre, infatti, ci fu l'alluvione.
Inizia con fragore il susseguirsi di esplosioni e spettacoli pirotecnici (il tutto dura 20 minuti circa) e, sia pure in maniera simbolica, la distribuzione a tutta la città del fuoco benedetto. L’imponente mole dell’antico carro si avvolge puntualmente di nubi e scoppi come se l’aria stessa emettesse scintille sempre più luminose. Scintille che ad un tratto non parranno più piccole luci distinte ma una vera pioggia di viola, di rosa, di rosso, di verde, di bianco e di blu. Il profilo del Brindellone scompare del tutto in questo caleidoscopico gioco di colori che, pian piano, unitamente al fumo ed agli assordanti scoppi, si dissipa rendendo nuovamente visibili i marmi del Battistero, della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e del Campanile di Giotto.
Easter Parade 2015 Florence, Italy (3/4)
On the morning of Easter Sunday, the 30-foot-tall (9.1 m) antique cart (in use for over 500 years), moves from the Porta al Prato to the Piazza del Duomo . Hauled by a team of white oxen festooned with garlands of the first flowers and herbs of spring, the cart is escorted by 150 soldiers, musicians, and people in 15th century dress.
Meanwhile, a fire is struck using the historic flints from Jerusalem at Chiesa degli Santi Apostoli. It is then carried in procession to the cathedral square by members of the Pazzi family, clerics, and city officials.
The cart is loaded with fireworks while a wire, stretching to the high altar inside the cathedral, is fitted with a mechanical dove (the colombina). Shortly thereafter, at the singing of the Gloria in excelsis Deo during Easter Mass, the cardinal of Florence lights a fuse in the colombina with the Easter fire. It then speeds through the church to ignite the cart outside.
During all of these stages, the bells of Giotto's campanile ring out.
The complex fireworks show that follows lasts about 10 minutes. A successful display from the Explosion of the Cart is supposed to guarantee a good harvest, stable civic life, and good business.
Se la cerimonia religiosa ha conservato nel tempo quasi immutato il medesimo rituale, l’orario dello scoppio è stato, viceversa, più volte variato. Attualmente nella mattina di Pasqua, scortato da 150 fra armati, musici e sbandieratori del calcio storico fiorentino, il carro del fuoco pasquale, detto affettuosamente dai fiorentini Brindellone. Tale nome ha origini molto antiche, legate alla festa celebrata dalla Zecca fiorentina in onore del suo protettore, san Giovanni Battista. Ogni 24 giugno un alto carro di fieno partiva dalla torre della Zecca e faceva il giro della città, trainando un uomo vestito di pelo di cammello che rappresentava appunto il santo eremita. L'aspetto trasandato di tale figura lo faceva appunto chiamare brindellone, cioè straccione, e ciò era accentuato anche dal suo ciondolare specialmente dopo aver mangiato e bevuto nel banchetto offerto in piazza di Santa Maria in Campo[1]. Per analogia si è chiamato poi brindellone qualsiasi carro festante che attraversasse la città, compreso quello pasquale.
Il carro si muove dal piazzale di Porta al Prato, trainato da due paia di candidi bovi infiorati ed arriva al solito posto, in piazza del Duomo, fra il Battistero e la Cattedrale. I bovi vengono prontamente staccati ed un più moderno filo di ferro, che sostituisce la corda sugnata, viene teso a circa sette metri di altezza, da una colonna di legno, posta per l’occasione al centro del coro, fino a giungere al carro.
Mentre si procede a questa sistemazione, dalla Chiesa di Santi Apostoli, nella piazzetta del Limbo, ha principio il corteo-processione preceduto dal gonfalone di Firenze e dalla bandiera della famiglia Pazzi, con sacerdoti ed autorità, diretto al Battistero dove incominciano le funzioni religiose. Quindi il corteo si trasferisce in Duomo e, alle ore undici, al canto del Gloria in excelsis Deo, viene dato fuoco alla miccia della colombina che, sibilando, va ad incendiare i mortaretti ed i fuochi d’artificio sapientemente disposti sul Brindellone; una volta incendiati gli artifici, la colombina deve tornare indietro all'Altare Maggiore, da dov'è partita, ripercorrendo da sola il percorso di andata, altrimenti il raccolto dell'anno non avrà buoni auspici. Per la cronaca, l'ultima volta che la colombina fallì tale missione fu il 1966, e a novembre, infatti, ci fu l'alluvione.
Inizia con fragore il susseguirsi di esplosioni e spettacoli pirotecnici (il tutto dura 20 minuti circa) e, sia pure in maniera simbolica, la distribuzione a tutta la città del fuoco benedetto. L’imponente mole dell’antico carro si avvolge puntualmente di nubi e scoppi come se l’aria stessa emettesse scintille sempre più luminose. Scintille che ad un tratto non parranno più piccole luci distinte ma una vera pioggia di viola, di rosa, di rosso, di verde, di bianco e di blu. Il profilo del Brindellone scompare del tutto in questo caleidoscopico gioco di colori che, pian piano, unitamente al fumo ed agli assordanti scoppi, si dissipa rendendo nuovamente visibili i marmi del Battistero, della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e del Campanile di Giotto.
FIESOLE (Firenze, Toscana) Duomo - Cattedrale di San Romolo