Chiesa dei santi apostoli Pietro e Paolo Venezia
Il Museo Diocesano d'Arte Sacra | Lidi di Chioggia (HD)
Il Museo ospita documenti e opere d'arte che coprono un arco di tempo tra il secolo VIII e il Concilio Vaticano II e registra la storia della fede di un popolo rivierasco, stanziato tra il porto di Malamocco e il Delta del Po. E' articolato in 4 sezioni: l'ala meridionale ospita la sezione storica, l'ala occidentale è riservata all'iconografia, l'ala settentrionale esibisce l'argenteria, e l'ala orientale contiene oggetti della pietà popolare e all'occorrenza ospita mostre tematiche.
Servizio di Francesca Pinelli.
Videomaker Giuliano Tristo.
Chioggia, la piccola Venezia, video 4
SABATO 11 DICEMBRE 2010
Corso del popolo, per la precisione, ha portici da un lato ed edifici pubblici dall'altro e taglia in due l'abitato di Chioggia dall'ingresso dalla laguna (bacino di Vigo) a quello da terra per il ponte Lungo. Guardate una mappa e capirete meglio. Il corso è largo in media 24 metri.
S. Andrea è una chiesa barocca con campanile in stile veneto-bizantino.
CHIESA DEGLI SCALZI, SPONSOR SULLA FACCIATA
TREVISO - Fa discutere a Venezia il grande cartellone pubblicitari affisso sulla Chiesa degli Scalzi per finanziare i restauri. - Servizio di Marta Marangon, riprese di Andrea Benetti, montaggio di Paolo Carrer
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo Napoli
L'interno, a navata unica senza transetto, è caratterizzato dalla cupola che insiste sulla zona absidale, seguendo un chiaro canone controriformista. Il bel pavimento ripropone l'arte di Giuseppe Massa, essendo stato creato in cotto smaltato. Le acquasantiere sono state create da Domenico Antonio Vaccaro.
Di notevole valore ed interesse artistico sono gli affreschi del coro, della navata e delle pareti, realizzati da Jacopo Cestaro (1757-1759 circa). Altri suoi capolavori sono riscontrabili nella cupola (gli Evangelisti) e nel presbiterio (i Santi Filippo e Giacomo). Degne di menzione sono anche le due sculture lignee del XVI secolo.
L'edificio, voluto nel 1593 dai mercanti e tessitori di quella zona popolare, custodisce importanti tracce dell'architettura rinascimentale in città. Tuttavia, importanti la chiesa ha subito importanti rimaneggiamenti avuti nel 1758 eseguiti da Gennaro Papa.
La facciata ricorda indubbiamente l'architettura usata dal Borromini, caratterizzata da due ordini di colonnine e paraste; su questa, inoltre, troviamo delle nicchie in cui vi sono le statue della Religione e della Fede di Giuseppe Picano (nel livello superiore), più due statue di San Filippo e San Giacomo, opere particolarmente interessanti di Giuseppe Sanmartino (nel livello inferiore). Fonte:Wikipedia.
Scropri le vie di Vigodarzere
a spasso per vigodarzere
Campane della Basilica di Santa Maria Assunta detta Tomba (03) - Adria (RO)
Suonata: distesa della piccola delle 9:25 per la Messa delle 9:30
8 campane in Mi3 elettrificate con le 4 minori a slancio e le 4 maggiori a battaglio cadente.
I°: Mi3;
II°: Fa#3,
III°: Sol#3;
IV°: La3;
V°: Si3;
VI°: Do#4;
VII°: Re#4;
VIII°: Mi4.
Buona visione da Campanaro Vicentino
Campane della Basilica di San Pietro di Castello in VENEZIA v.361
Distesa della mezzana (dura 2 minuti e mezzo) delle 12:00 per l'Angelus
Concerto di 5 campane fuse da fonditori ed in epoche diversi ed elettrificate a battaglio cadente.
Eccoci in altri video ricavati da queste produttive vacanze natalizie.
Questa volta mi trovo nella bellissima Venezia per una gita in famiglia.
Decido così di approfittare di una visita alla Basilica di San Pietro di Castello, dato che non ci ero mai stato, per fare un'altra ripresa.
Stavolta ho ripreso l'Angelus feriale, composto dalla distesa della mezzana.
Dopo la visita alla Basilica mi sono messo in posizione su un ponte purtroppo trafficato (motivo per cui la ripresa ogni tanto risulta essere mossa).
A mezzogiorno ecco partire la bella campana mezzana che compone un concerto che, anche se presenta notevoli stonature, risulta essere di un particolare fascino.
Dopo questa ripresa ho continuato i miei giri per Venezia senza, però, fare altri video.
Dalle vacanze non è tutto....
I: Re3 calante, fusa dai Fratelli De Poli nel 1870;
II: Mib3 crescente, fusa dai Fratelli De Poli nel 1870;
III: Fa3, fusa da Domenico Dalla Venezia nel 1825;
IV: Sol3 calante, fusa da Domenico Dalla Venezia nel 1825;
V: Lab3, fusa da Domenico Dalla Venezia nel 1825.
Video 361
Venezia, campane di S. Nicolò (Lido). Mezzogiorno
#campane
Rai Santa Messa Basilica Cattedrale S. Pardo e S. Maria Assunta (Larino - CB)
Celebrazione del 2019 in occasione dei 700 della consacrazione nel 1319, quando la facciata gotic fu completata da Francesco Petrini da Lanciano
STORIA DELLA CHIESA
La cattedrale di Larino è una delle più importanti opere d’arte dello stile romanico dell’Italia meridionale. L’edificio risale al XII secolo e la data di consacrazione ossia 1319 è riportata nell’architrave del portale centrale in caratteri gotici. La chiesa è dedicata all’ Assunta ed al patrono S. Pardo, vescovo di Larino. La facciata è divisa in due piani da una cornice: la parte superiore presenta le caratteristiche delle chiese romaniche abruzzesi (terminazione orizzontale) ed è caratterizzata dalla presenza di un particolare rosone a tredici raggi (12 apostoli +Cristo). Il rosone è sormontato da una cornice all’interno della quale sono rappresentati i 4 simboli degli evangelisti e l’agnello mistico in posizione centrale. Al vertice della cornice è raffigurato il vescovo S. Pardo in abiti episcopali. La facciata superiore è arricchita da due bifore, anche esse incorniciate e riccamente scolpite. Nella parte inferiore si apre il portale strombato con timpano, decorato con colonnine tortili e con ricchi capitelli, a guardia dell’ingresso ci sono sui lati grifi e leoni simboli della vigilanza. La lunetta rappresenta la scena della crocifissione in cui Cristo crocifisso è incoronato re da un angelo e circondato dalla Madonna e da S. Giovanni apostolo, in cui sono visibili ancora rare tracce di colore sui protagonisti della scena. La posizione di Cristo ricorda una Y, tipico esempio di iconografia religiosa del XI. Il campanile si erge sul lato destro della cattedrale su un imponente arco a sesto acuto risalente al 1451; il campanile è stato edificato su uno più antico, di cui non restano tracce. Affianco all’arco di volta, c’è l’iscrizione con il nome dell’architetto Giovanni da Casalbore. Al primo piano c’è una seconda iscrizione che riporta la data della conclusione dei lavori ossia il 1523. Il campanile si caratterizza per la presenza di bassorilievo di età romana, facenti parte dell’antica città romana di Larino, stemma della città e dei committenti ossia il vescovo Jacopo de Petrucci e il feudatario Pappacoda. Al piano superiore vi è un particolare orologio realizzato nel 1785 ad opera del maestro Paolo Grassi di Casacalenda infine nel terzo piano si trovano le 5 campane di cui 4 inserite nell’ottagono e la più grande sopra l’orologio.
L’interno della cattedrale ha tre navate di larghezza e lunghezza disuguale: tale caratteristica è determinata dalla presenza di un edificio preesistente, dalla pianta generale si nota che le prime tre coppie di pilastri sono perfettamente simmetriche a differenza dei rimanenti (vicino al portale) indicando due differenti fasi costruttive: infatti il portale e le scale adiacenti sono disposte obliquamente rispetto all’altare. L’interno oggi è un tipico esempio di romanico meridionale, con archi a sesto acuto caratterizzati da semplici decorazioni, in passato la chiesa ha subito modifiche stilistiche diventando nei secoli successivi una chiesa barocca, attraverso dei restauri effettuati negli anni 20-30 l’edificio sacro è stato riportato all’aspetto originario. Si conservano tracce di affreschi sulle pareti databili al XIV secolo: l’affresco più importante è costituito da S. Orsola e il rapimento delle Vergini, mentre, quasi completamente illeggibile, è quello dell’annunciazione del 1532. inoltre si possono ammirare alcuni bassorilievi sia in pietra di incerta datazione che in legno: tra quelli in pietra si notano un tabernacolo eucaristico e uno che rappresenta Cristo benedicente tra due angeli; tra quelli in legno di fine 1300 (sacrestia grande) abbiamo la raffigurazione dell’ultima cena, la traslazione del corpo di san Pardo, patrono della città, avvenuta il 26 maggio 842.
La cripta di San Pardo è stata recuperata con i restauri del 1998 ( navata sinistra), con tracce di affreschi estremamente alterate. Sulla navata destra si trova la tela raffigurante san Pardo attribuita a Luca Giordano. Per quanto riguarda la parte presbiteriale si può notare che l’abside è quadrata con volta a crociera, l’altare maggiore di stile barocco oggi non più visibile, attualmente le reliquie di S. Pardo sono conservate all’interno del nuovo altare.
UD Madonna di Campagna di Cordovado - Chiesetta della Madonna di Campagna
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Campane della Parrocchia di S. Giovanni Battista in Jesolo (VE) (23)
Plenum delle 10:30;
Distesa della 6^ delle 10:55.
Per la Messa Solenne delle 11:00, presieduta dal Vescovo emerito di Trento Sua Ecc. za. Mons. Luigi Bressan per i Lustri di Matrimonio.
Plenum con assolo finale di 2^ e 3^ delle 10:58 per l'inizio della Messa.
Distesa della mezzana per l'Angelus feriale/festivo.
Distesa della 5^ delle 18:25 per la Messa festiva serale delle 18:30.
Concerto di 6 campane in Do3 fuse da De Poli di Vittorio Veneto nel 1961 ed elettrificate a slancio dalla ditta Vanin Mario di Trebaseleghe.
Come già sapevo, domenica 25 settembre ci sarebbe stata la canonica Messa di ogni anno dedicata ai Lustri di matrimonio (anniversari di multipli di 5) e proposta anche per La Nostra Festa, un evento della parrocchia che consiste in circa due settimane di possibilità di mangiare sotto un tendone nella piazza del Patronato, o di portarsi il cibo a casa.
Quest'anno, l'ospite d'onore della Messa, era il Vescovo emerito di Trento Sua Ecc. za. Mons. Luigi Bressan.
Quando mi sveglio, mi scrive Campanaro Veneto dicendomi che avrebbe suonato un Plenum alle 10:30 e poi delle melodie e una scampanottata che sarebbero avvenute alla fine della Messa.
Alle 10:30 riprendo il Plenum.
Alle 10:55 mi posiziono per riprendere la minore 5 minuti prima della Messa.
Alle 11:00, come mi immaginavo sarebbe partito il Plenum per l'inizio della Messa, ma è partito alle 10:58, quindi mi ha preso di sorpresa, poi, sempre di questo Plenum, non mi spiego l'assolo finale di 2^ e 3^ che è stato bello comunque.
Alle 12:00 sapevo che Gianmarco non avrebbe suonato, ma ho voluto fare una registrazione lo stesso per farvi vedere le foto che ho fatto dalla cantoria della chiesa quest'estate, quando ci sono salito.
Dopo aver aspettato vedo delle macchine uscire dal piazzale della chiesa, ma non suona niente.
Così mi avvicino alla chiesa e, dopo un bel po' di tempo, vedo uscire molta gente dalla chiesa, ma anche qui non suona.
Dopo qualche minuto, mi chiama Gianmarco dicendomi che non ha suonato perché, siccome lui era chierichetto, ha dovuto presenziare alle consegne dei pensierini alle coppie in parte al Vescovo, dopo, una volta finito questo passaggio, era troppo tardi e quindi non ha suonato.
Alla fine del video trovate una suonata che non c'entra con quelle solenni, ma è un'altra dimostrazione, che è stata fatta una programmazione particolare per la Messa serale della domenica:
- Ore 18:00: Distesa delle 5 minori;
- Ore 18:25: Distesa della 5^.
Il cambiamento è la distesa della 5^ al posto della 6^, che ormai avviene quasi da un anno solo ed esclusivamente per la Mesa serale festiva delle 18:30.
6^: diametro 85,8 cm, spessore 5,9 cm, De Poli Vittorio Veneto, 1961, nota La3
5^: diametro 95,4 cm, spessore 6,6 cm, De Poli Vittorio Veneto, 1961, nota Sol3
4^: diametro 107,4 cm, spessore 7,5 cm, De Poli Vittorio Veneto, 1961, nota Fa3
3^: diametro 114,2 cm, spessore 7,8 cm, De Poli Vittorio Veneto, 1961, nota Mi3
2^: diametro 128,9 cm, spessore 8,9 cm, De Poli Vittorio Veneto, 1961, nota Re3
1^: diametro 145,3 cm, spessore 10,2cm, De Poli Vittorio Veneto, 1961, nota Do3
Video 168
Plenum Cattedrale di Carrara - S. Andrea ap.
Il Campanile si innalza per 33 metri. Nella sua sommità, nella cosiddetta cella campanaria sono alloggiate le quattro campane di diverse proporzioni, intonazioni e pesi.
La più grande, detta comunemente il “Campanone”, dal 1888 portava incisa questa iscrizione: “Abbattendo la tirannide questo bronzo squillante al popolo annunziò la libertà e delle vinte pugne la novella auspice Vittorio Emanuele e Garibaldi”
Il 4 Novembre 1918, al termine della Prima Guerra Mondiale, suonato con irresistibile foga dal popolo, fu gravemente incrinato. Tolto, rifuso e collocato di nuovo nella sua sede nel 1923 ha la seguente dicitura, dettata dalla poetessa Cecilia Caro: “squillando pei cieli infiniti il Cantico dei Cantici, la Vittoria d’Italia, prigione contro il bronzo, si spezzo la mia voce. Or, nuova, nel bronzo rifuso, la Morte e la Vita e i Sacri Misteri e il Vincolo Santo fratelli, e la Pace vi canto”
La seconda campana che per volume viene dopo il “Campanone”, porta ancora la data del 1888 e l’iscrizione: “Il popolo invitiamo – a feste ed a mestizie per glorificare – della Religione i Martiri e per quei che fur – onorare e commemorare – possa durare fin che il mondo dura”
La terza campana, rifusa nel 1928 ha questa dicitura: “E nella gioia e nel dolore rappresenterò sempre il sentimento del nostro Popolo – 1928”
La quarta campana, la più piccola, porta incisa l’iscrizione: Laudo – Voco – Nunc – Ploro- A.D. MDCCCXXV – Arceo – Festa – Decoro”
Nel 1926 fu rifusa, ma conservò l’antica iscrizione.
Dalle feste natalizie del 1966 le campane del Duomo sono state azionate elettricamente da un impianto di automazione dei Fratelli Solari di Milano, e dall’ ottobre dell’anno 2003 l’impianto di è stato revisionato e rammodernato a cura della ditta Capanni di Reggio Emilia cosicché i Sacri Bronzi possano continuare a cantare la Gloria di Dio.
Una curiosità: “il castello” delle campane, cioè l’armatura che sorregge il peso di tutte le campane fu progettato nel 1888 dall’ing. Leandro Caselli, famoso in città per essere l’autore tra le altre opere anche del Politeama carrarese; infatti in quell’anno la Fabbriceria del Duomo di Carrara decise di acquistare 3 nuove campane per la cattedrale di S. Andrea di cui una di dimensioni portentose (ndr il Campanone) che ancor oggi è la più grande della provincia con i suoi 1,7 tonnellate; a fronte di un così alto carico, il vecchio castello in legno sarebbe collassato, l’ing. Caselli quindi progettò la struttura portante in ferro ed obbligò la fonderia Roberto Mazzola di Valduggia (VC) a montare un tipo differente di movimento delle campane; non più romano; infatti sopra le stesse venne posizionata una serie di contrappesi e grandi ruote in modo tale da ridurre notevolmente le oscillazioni, i movimenti statici e le vibrazioni esercitati sulla torre milenaria dal movimento delle stesse.
Campane di N.S. del Ss.mo Sacramento - Torino - plenum (del disastro)
Chiesa di Nostra Signora del Ss.mo Sacramento, via Casalborgone (zona Madonna del Pilone), Torino.
3 campane in fa3
* * *
semi plenum (o suonata del disastro) in elettrico manuale (by digema85 e vagale04)
Eccoci nuovamente alla chiesa di Nostra Signora del Santissimo Sacramento in occasione dell'ingresso del nuovo parroco don Dario. L'intenzione originaria era quella di suonare il plenum e proporre una baudetta... ma la realtà che abbiamo trovato è stata ben diversa! Dopo aver avviato in elettrico manuale le campane dall'impianto a piolini abbiamo scoperto che la grande ha fatto qualche breve oscillazione e poi... SI E' FERMATA! Allora abbiamo staccato e riattaccato tutto ma il campanone stavolta non si è proprio mosso! Delusi e amareggiati (cit.) dopo aver fermato le campane abbiamo tentato una suonata a telebattenti ma, anche in questo caso, tutto morto! ahinoi... la suonata del DISASTRO!!! Ad ogni modo abbiamo fatto presente il tutto nella speranza che venga ripristinata la piena funzionalità del concerto!
per il video del plenum ecco il link del video di vagale04:
Esprimiamo il nostro ringraziamento a don Gianni Tesio, parroco della vicina chiesa di Madonna del Pilone per averci accolti e presentati e formuliamo i nostri più vivi auguri al nuovo parroco don Dario!
FB:
WEB:
Campane di Pressana (VR) - suonata delle 17.00
Concerto delle campane delle campane della Parrocchia di S. Maria Assunta in Pressana (VR) delle ore 17.00, preceduto da cinque rintocchi: sei campane a sistema veronese elettrificate in Re, Mi, Fa#, Sol, La, Si
Quando ero piccolo mi piaceva molto ascoltare questo suono, così ne ho fatto una ripresa! ????????
Piazzetta S Carlo alle Mortelle
The church of San Carlo alle Mortelle wears a raiment of green netting and looks over rows of trash bins, a couple of small stores, and a battered shrine. I found this piazzetta hauntingly beautiful, As it turns out, the armchair in front of the church is a great metaphor for the eternal rest that is the subject of Gabriel Faure's sublime Requiem. The musical excerpt featured here(In Paradisum) is just amazing.
Chiesa Santo Spirito in Sassia
Wedding in Rome, 26 Settembre 2010
tuca tuca venezia ok
TUCA TUCA PER STRADE E CAMPIELLI DI VENEZIA...
IMPOSSIBILE RESISTERE!
San Pietro in Volta. Festa del patrono 2015. La processione.
Venezia. Isola di Pellestrina. San Pietro in Volta. 28 giugno 2015. Festa del patrono. La processione.