Matera è la città dei Sassi
Itinerari e suggestioni fra i luoghi segreti di una terra ancora da scoprire.
Matera è una città tra le più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso i millenni di questa lunghissima storia.
il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.
Fontana Ferdinandea - Piazza Vittorio Veneto - Chiesa di San Domenico - Chiesa della Mater Domini - - Chiesa dello Spirito Santo L’ Ipogeo Palombaro Lungo - - Cattedrale - Chiesa di San Pietro Caveoso - Santa Maria de Idris e San Giovanni in Monterrone – storica casa grotta ( di vico Solitario - Palazzo Lanfranchi – Chiesa di Santa Chiara - Chiesa del Purgatorio - Chiesa di San Francesco - Fontana Ferdinandea
Un particolare ringraziammento alle guide. Maria Zoccano Pasquale Apicella e Rosario Apicella
Le Chiese Rupestri di Matera - Parco della Murgia Materana
Le fonti più antiche finora disponibili attestano fin dal secolo VIII insediamenti rupestri collegati alla presenza di monasteri benedettini. Gli affreschi della Cripta del Peccato Originale collegano l’ipogeo ad una delle grandi comunità monastiche benedettine longobarde dell’area beneventana. L’abbazia di S. Sofia di Benevento nel 774 possiede a Matera la chiesa di S. Maria e S. Michele, generalmente individuata nella parte più antica di S. Maria della Vaglia. Il monastero di S.Vincenzo al Volturno nell’893 detiene le chiese di S. Elia, un ipogeo tuttora esistente sulla Murgia e la chiesa di S. Pietro in Matina da identificare con una delle cripte ancora intitolate all’Apostolo. Nei pochi resti delle abbazia di S. Eustachio alla Posterga e di S. Maria de Armeniis si riconoscono significative componenti rupestri come pure nel monastero benedettino femminile di S. Lucia il cui insediamento più antico, la chiesa e le grotte delle Malve, appare quasi interamente in grotta. Di origine benedettina sono anche le cripte di S. Gennaro al Bradano e di S. Stasio alla Gravina, antichi possedimenti del monastero di S. Lucia, e le chiese dello Spirito Santo e di S. Maria delle Virtù, passata poi alle monache di Accon. Infine anche l’abbazia di Montescaglioso, fondata nel secolo XI, è in possesso di chiese rupestri localizzate nella Murgia di S. Andrea. Nelle cripte benedettine meglio conservate si notano impianti basilicali a tre navate e cicli affrescati nei quali ricorrono iconografie tipiche della tradizione monastica latina.
Pur non esistendo testimonianze dirette nelle fonti circa la presenza di monasteri italogreci nel territorio circostante Matera, alcune chiese rupestri sono da mettere in rapporto alla componente etnica bizantina dell’area. A questo ambito appartengono probabilmente le cripte del Cappuccino Vecchio, di S. Falcione, di S. Maria di Olivares, S. Nicola dei Greci, le quattro chiese eremitiche dell’insediamento monastico del vallone della Loe datate tra IX e X secolo e la fase più antica di S. Barbara antecedente la realizzazione degli affreschi tuttora presenti nella chiesa. Al villaggio Saraceno sono presenti chiese bizantine utilizzate a servizio della popolazione rurale come S. Luca ove si nota addirittura un piccolo battistero, e la chiesa di S. Nicola, in luogo di difficile accesso, probabile rifugio del monaco eremita.
Altre chiese rupestri sono piccoli santuari rurali, qualche volta dedicati all’Arcangelo ma soprattutto intitolati alla Vergine. Cripte micaeliche risalenti ai secoli XI-XII sono all’Ofra, presso la grotta dei Pipistrelli e a Cozzo S. Angelo, nelle vicinanze di Montescaglioso. Tra i santuari mariani rupestri, di particolare importanza il sito sul quale è costruito l’odierno santuario della Palomba e l’imponente cripta di S. Maria della Vaglia che tenuto conto della identificazione con la chiesa citata nel documento dei Duchi di Benevento del 774, potrebbe essere il più antico santuario mariano di Matera.
INAUGURAZIONE ORATORIO CHIESA SPIRITO SANTO
INAUGURAZIONE ORATORIO CHIESA SPIRITO SANTO
S.Spirito - Bari
By:Miki D'Aquino
Sassi di Matera ancora vergogna d'Italia?
Numerosi i punti nel patrimonio UNESCO pieni di immondizia e degradati
Più di 60 anni sono passati da quando De Gasperi definì Matera vergogna d'Italia per la pessime condizioni igieniche in cui versava soprattutto la zona dei Sassi, oggi diventati patrimonio UNESCO. Eppure da una semplice passeggiata si potrebbe pensare che nulla sia cambiato da allora e in particolare in alcune zone della parte antica. Ad aggravare il tutto sono le pessime condizioni in cui oggi versano alcuni punti di accesso ai Sassi, utilizzati soprattutto da turisti e comunque assolutamente non periferici.
Grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini e utenti del portale, abbiamo ripercorso un tratto di strada, pochi metri di vicoli, con una telecamera per riprendere il grave degrado che caratterizza il punto di passaggio attraverso la chiesa del Santo Spirito che permette l'accesso ai Sassi di Matera dalla centralissima piazza Vittorio Veneto. In soli 50 metri di vicoli, ci sono grotte ricolme di immondizia di ogni genere, attrezzature come quadri elettrici facilmente accessibili e manomissibili da chiunque, pezzi di affreschi abbandonati in un angolo come fossero mattoni da cantiere, angoli che emanano cattivi odori di urina. Qualcuno, incautamente, ha anche appiccato dei fuochi per bruciare i rifiuti delle grotte, con tutti i pericoli annessi a un simile gesto in luogo pubblico e storico. Talvolta, ci hanno segnalato alcuni residenti, giovani tossicodipendenti ma anche senzatetto hanno provato a nascondersi in queste discariche abusive per trovare rifugio, con tutti i rischi legati alle gravi carenze igienico-sanitarie. Tutto ciò è inaccettabile per qualunque città o paese e soprattutto se si pensa al buon flusso turistico di quest'anno. Il video allegato riprende quanto riportato.
Gianni Cellura
Madonna dei Derelitti | La città dei Sassi, Matera
La chiesa della Madonna dei Derelitti, comunemente nota come la chiesa 'della Scordata', è collocata sul versante della Gravina opposto a quello su cui sorgono i rioni Sassi. La cappella si presenta con una facciata in muratura realizzata in occasione del restauro del 1866; l'interno, ricavato nella roccia, è a una sola navata...
Il video è stato realizzato per visitmatera.com, portale web che racconta luoghi, storie, attività ed eventi della suggestiva città di Matera.
produzione e montaggio: y srl
direzione artistica: Beatrice Arenella
musiche: Antonello Tosto
---
The church of Madonna dei Derelitti, commonly known as the church of della Scordata (the forgotten), is located on a part of the ravine opposite to where stand the Sassi.
The chapel features a masonry facade made during the restoration of 1866; the interior, carved into the rock, has a single nave...
The video was made for visitmatera.com, on line portal about places of interest, activities and events of the charming city of Matera.
production and editing: y srl
art director: Beatrice Arenella
music: Antonello Tosto
FRANCAVILLA FONTANA - CHIESA SPIRITO SANTO
Francavilla Fontana (BR)
22 Maggio 2016
Riaperta al culto la Chiesa dello Spirito Santo
Riprese e montaggio: G. Stasi
Serv. in onda su CANALE 85
RIUNIONE IN SICILIA 2018 S.CENA ,BATTESIMI DI SPIRITO SANTO
CANALE SPIRITUALE, TEMI DEGLI ILTIMI TEMPI, ARGOMENTI BIBLICI, PROFEZIE, VITA CRISTIANA, APOCALISSE.
TG7 Basilicata La Pentecoste a Melfi. Chiesa dello Spirito Santo
TG7 Basilicata 16 Luglio 2018 - 3.Edizione
Past. Lorenzo Montanaro | “Vinci lo spirito di giudizio”
Serata di lode, adorazione e predicazione con il pastore Lorenzo Montanaro, pastore della chiesa Parola di Vita di Matera.
Ti invitiamo nella nostra chiesa, vienici a trovare e scopri l'amore che Gesù ha per te.
Trovi tutte le informazioni sul nostro sito
Seguici anche su FACEBOOK:
Città di Andrano - Cripta del Santo Spirito
A circa cinquanta metri dalla chiesa di S. Maria Maddalena è situata la piccola e suggestiva cripta basiliana dedicata allo Spirito Santo, realizzata dai monaci basiliani e scavata in un unico banco di roccia calcarenitica.
Le due figure sono strettamente interdipendenti in quanto fu proprio a Maria di Magdala che Gesù rivelò la potenza dello Spirito Santo.
Essendo accomunata la Maddalena alla redenzione del pentimento terreno, la cripta venne utilizzata per molto tempo come luogo di culto per l'espiazione dei peccati e i fedeli vi recavano trascinandosi dietro grossi e pesanti massi.
All'ingresso era collocata una soglia di pietra che i pellegrini non dovevano in alcun modo calpestare.
Città @perte in rete
WEB:
SALENTO OPEN SOURCE
License Creative Commons - Attribution - NonCommercial - NoDerivatives 4.0 International (CC BY-NC-ND 4.0)
Spirito Santo di Gangi
Processione dello Spirito Santo : i Santi delle numerose chiese di Gangi vengono portati a spalla dai propri devoti (in particolare da tutti quelli che portano il nome del Santo) per diversi km lungo le principali vie del paese.Una volta raggiunto il Santuario vengono portati di corsa dentro la chiesa entrando e uscendo tante volte quanti sono i miracoli che ogni devoto ha ottenuto dal Santo.Ogni anno vengono portate fuori in processione tante statue (da 40 a 50)quanti sono i portatori disposti a fare questo lungo tragitto.Terminati i miracoli i santi vengono ricondotti alle chiese di provenienza su dei camion tranne la statua di San Cataldo, patrono del paese,che ritorna alla sua chiesa portato anche di corsa .La festa dello Spirito Santo viene celebrata il lunedi'successivo alla domenica di pentecoste.
chiesa rupestre_2.mpg
Ritrovata e portata a fruizione l'antica Chiesa Rupestre di Santa Panagia a Siracusa da parte dei volontari di Natura Sicula.
Chiese rupestri a Monopoli: Sant’Andrea e Procopio un tesoro da salvare
Un tesoro che rischia di svanire. Le chiese rupestri sparse nel territorio fra Bari e Brindisi possono vantare una ricchezza iconografica che il tempo rischia di cancellare, a causa della mancanza di fondi adeguati per il recupero. Tra gli esempi più interessanti c’è l’insediamento rupestre dei Santi Andrea e Procopio, tra le località Lamalunga e Capitolo, nel territorio di Monopoli. L’insediamento si trova nella lama che lambisce la Masseria Rosati. Il tempietto ipogeo, come si legge nell’epigrafe latina riportata sull’entrata principale, venne impostato e scavato dal maestro costruttore e diacono Giovanni, aiutato dal presbitero Radalberto, suo figlio. La chiesa, tutta affrescata, fu fatta costruire da alcuni nobili proprietari della zona, mentre il permesso fu concesso da Pietro, arcivescovo di Bari tra il 1065 e il 1093. Venne inaugurata il 2 novembre e dedicata a S. Andrea Apostolo e a San Procopio Martire. Il villaggio rupestre presenta anche altri ambienti interessanti, quali il frantoio e grotte abitazione.
Arte lucana a Firenze. Il presepe del maestro Artese in mostra nella Basilica di Santo Spirito
TRM h24 - Su Sky al canale 519; Digitale Terrestre: Puglia e Basilicata canale 16
On-demand sul canale
FACEBOOK:
TWITTER:
culto e corale ADI San Giorgio a Cremano (NA) 8/07/2018
10 Cosas Que Ver y Hacer en Matera, Italia Guía Turística
En este video vamos a visitar la ciudad de Matera, en la región de Basilicata, al sur de Italia.
Apodada la ciudad de piedra” y tambien “la ciudad de cuevas, Matera, es un lugar que consiste de callejuelas, pequeñas plazas, miradores, casas trogloditas e iglesias rupestres que contienen frescos.
La mejor manera de disfrutar este lugar es caminando y perdiendose en el laberinto que es la ciudad. Nosotros nos alojamos en el sassi, que vendría a ser la ciudad antigua; y en este video, vamos a recorrer el lugar y mostrarles algunas de las cosas que pueden ver, hacer y comer en Matera.
10 Cosas Que Ver y Hacer en Matera, Italia Guía Turística
1) Iglesia de San Pietro Barisano
2) Convento di Sant’Agostino
3) Catedral de Matera
4) Iglesia de Santa Maria de Idris
5) Parco della Murgia Materana
6) Restaurante La Grotta nei Sassi
7) La Casa Grotta
8) Cisterna Palombaro Lungo
9) Restaurante Nadí
10) Paseo nocturno por Matera
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Síguenos en las redes:
AUDREY:
blog:
instagram:
facebook:
twitter:
SAMUEL:
blog:
facebook:
twitter:
instagram:
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Nuestro equipo de fotografía:
Panasonic GH5:
Canon G7X ii:
Rode Video Micro:
Joby Gorilla Pod:
SanDisk 16GB Extreme Pro:
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Turismo en Matera Guía de Viaje:
Gracias por mirar nuestra guía de viaje a Matera, Italia. Como viajeros visitando un nuevo destino, todos tenemos las mismas preguntas:
¿Qué hacer en Matera?
¿Qué comer en Matera?
¿Qué visitar en Matera?
¿Qué ver en Matera?
El objetivo de nuestra guía turística es de compartir nuestras sugerencias sobre las mejores atracciones, comidas típicas, museos, arquitectura, y transporte, y ofrecerles consejos de viaje para ayudarles a planear su itinerario a Matera. Si tienen otras sugerencias para este destino, compartan sus ideas con la comunidad de viajeros en los comentarios.
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Música by Birocratic:
Alessano (Lecce) - Borghi d'Italia (Tv2000)
Questa settimana vi portiamo alla scoperta del Comune di Alessano (Lecce), paese natale del Servo di Dio don Tonino Bello. Ad Alessano si sta vivendo una grande attesa per la visita che Papa Francesco terrà il 20 aprile nel piccolo cimitero del luogo per portare la sua preghiera a don Tonino. Il conduttore Mario Placidini incontra il sindaco, il parroco, il presidente della Fondazione don Tonino Bello e gli abitanti. Molto profonde anche le testimonianze del fratello e del nipote del sacerdote e vescovo che ha sempre aiutato i bisognosi e si è battuto con tutte le sue forze, anche nella malattia, per la Pace nel mondo. La puntata oltre al bellissimo centro storico, edificato con la classica pietra leccese, mostra tutti i luoghi cari a don Tonino: la casa, la chiesa Madre del SS. Salvatore, il santuario della Madonna del Riposo, la chiesetta dell’Assunta e la cappellina dello Spirito Santo. In evidenza anche il santuario mariano di Santa Maria di Leuca in cui don Tonino si recava sempre in processione con i suoi compaesani. Non mancheranno i secolari uliveti, l’area archeologica e la suggestiva marina di Alessano. Protagonisti anche i piatti tipici, il dialetto e la musica popolare del basso Salento.
Buona visione!
Happy Spirito Santo (Messina)
Versione di Happy realizzata dagli alunni dell'istituto Canonico Annibale Maria DI Francia (Spirito Santo).
Riprese Dilan Boemi/Mariella Cavò
Assemblaggio video Dilan Boemi
Geo 1992 La valle degli eremi della Maiella, Gianclaudio Lopez:
Il film di Olivella Foresta ci accompagna in un suggestivo viaggio attraverso i luoghi più suggestivi e solitari della Maiella abruzzese sulle tracce degli antichi eremi e di noti e meno noti eremiti.
DdM /11 - Gangi, un gioiello siciliano, lezioni di civiltà per l'Italia.
Gangi, Sicilia, Maggio 2019.
Quello che ho visto è un gioiello di inestimabile bellezza, ho visto un paesino borgo dei borghi 2014 senza una cicca di sigaretta per terra, dove giovani e meno giovani in un patto generazionale di civiltà collaborano per mantenere il decoro urbano in maniera eccellente.
Gangi è il paese delle case a 1 euro, iniziativa divenuta famosa in tutto il mondo e copiata da più parti, e tanto altro.
tratto da
28 Giu 2014 Gangi è il borgo storico più bello d’Italia, un luogo magico e silenzioso che vive sospeso tra tradizione, cultura e paesaggi mozzafiato e dove, chi vuole, può anche trovare tempo per contemplazione e l’ascolto dell’anima
Con le sue bellezze paesaggistiche e monumentali, le atmosfere medievali, le case in pietra e il dedalo di viuzze, il paese di Gangi, incastonato nelle montagne delle Madonie, a centodieci chilometri da Palermo, è stato incoronato quest’anno il Borgo storico più bello d’Italia. Il centro urbano che unisce tradizione, cultura e misticismo, fu ricostruito nel 1300 sul Monte Marone, dopo essere stato distrutto un anno prima durante la guerra del Vespro. Fin dal XIII secolo ha fatto parte della contea di Geraci appartenente alla famiglia Ventimiglia, per passare poi nel Seicento ai Graffeo e infine ai Valguarnera. Gangi è un luogo magico e silenzioso, circondato da montagne abitate fin dalla preistoria, che invitano alla contemplazione e all’ascolto dell’anima, ricco di tesori preziosi in cui riecheggiano linguaggi artistici multipli.
Se volete visitarlo potreste partire dal Castello del Trecento, che si erge a più di 1.000 di quota e domina le due valli del torrente Rainò; oppure percorrere le vecchie trazzere per scoprire il Santuario dello Spirito Santo, in stile tardo barocco. Nella piazza del paese si trova invece la Chiesa Madre, dedicata a San Nicola di Bari e collegata all’imponente Torre campanara, che fu nel Medioevo la Torre civica dove si riuniva il governo cittadino. All’interno della chiesa è possibile ammirare il Giudizio Universale, capolavoro di Giuseppe Salerno (uno dei due Zoppo di Gangi), le importanti statue lignee realizzate dallo scultore Filippo Quattrocchi, e l'Oratorio del Santissimo Sacramento con la cripta sotterranea a fossa di parrini, che contiene le mummie di ottanta sacerdoti imbalsamati.
I punti d'interesse sono davvero numerosi in questo luogo dove il tempo sembra essersi fermato; passeggiando dolcemente per le stradine lastricate si arriva alla Chiesa di San Paolo, a quella del Santissimo Salvatore o all’Abbazia benedettina di Gangi che oggi è un’abitazione privata. Qui, si viene in cerca di pace lontani dalle frenesie cittadine, si respira aria buona a pieni polmoni e si scopre pian piano l’immenso patrimonio archeologico e faunistico del territorio. Nel cuore del paese si riconoscono alcune dimore nobiliari edificate tra il Settecento e l'Ottocento: il bel palazzo Mocciaro di proprietà privata; la residenza degli Sgadari, che ospita il Museo Civico e palazzo Bongiorno, con le otto ampie stanze dipinte dal pittore Gaspare Fumagalli e illuminate da imponenti lampadari di Murano, un tempo residenza dell’Accademia degli industriosi, oggi sede del Consiglio Comunale.
Con un territorio di circa centoventotto chilometri quadrati, Gangi conta poco più di settemila residenti. Ciò è dovuto al lento, ma costante processo di migrazione – iniziato nel secondo dopoguerra e ancora in corso – verso le regioni del Nord Italia e all’estero. Cinque anni fa, l’amministrazione comunale, con l'obiettivo di ripopolare il centro storico disabitato per il trasferimento degli abitanti nelle nuove case della periferia, ha lanciato l’iniziativa Case a 1 euro. Molti privati che vivono fuori da anni infatti, non volendo più manutenere immobili privi di valore di mercato, hanno accettato di regalarli al Comune.
L’iniziativa, che risale al 2009, sostiene il binomio edilizia-turismo del buon vivere – ci dice il sindaco Giuseppe Ferrarello – con la cifra simbolica di un euro, l’acquirente s’impegna a ristrutturare la casa entro tre anni, utilizzando manodopera locale. È vero che il progetto sta procedendo a rilento – conclude il primo cittadino – ma siamo fiduciosi nella ricaduta positiva che questa operazione potrà determinare sull’economia locale