NAPOLI - Il Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta)
Il duomo ingloba a mo' di cappelle laterali altri due edifici di culto sorti autonomamente rispetto alla cattedrale: la basilica di Santa Restituta, che custodisce il battistero più antico d'Occidente, quello di San Giovanni in Fonte, e la reale cappella del Tesoro di san Gennaro, che conserva le reliquie del santo patrono della città.
Si tratta di una delle più importanti e grandi chiese della città, sia da un punto di vista artistico, essa è di fatto la sovrapposizione di più stili che vanno dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco,[2] che sotto un profilo culturale, ospitando infatti tre volte l'anno il rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro.
Le campane di Poasco - Fraz. di San Donato Milanese (MI) - Concerto solenne
Poasco (Poasco - Sorigherio,frazione di San Donato Milanese) (MI)
Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta
Concerto di 5 campane in La3 calante
Fratelli Barigozzi - Milano 1898
(La3 Fratelli Barigozzi - Milano 1912)
Concerto solenne a 5 campane,eseguito dal sottoscritto dalla centralina,al termine della S.Messa nella solennità della Divina Maternità della Beata Vergine Maria. Ore 18
Si ringraziano il parroco Don Claudio e il sacrista Peppino per la loro grande disponibilità.
Cripta del Duomo di Santa Maria Assunta e di San Modestino Avellino
Cattedrale di Santa Maria Assunta di Lodi
Il Duomo di Lodi è il principale edificio religioso della città, nonché uno dei primi ad essere eretti sulla piazza ai tempi della fondazione di Laus Nova nel 1158. L'architettura romanica è stata nel tempo modificata con elementi rinascimentali cinquecenteschi (visibili in facciata) e pesanti interventi interni barocchi nel '700. Tali aggiunte e decori barocchi vennero totalmente rimossi con il radicale restauro del secolo scorso che ha riportato il Duomo di Lodi quasi al suo aspetto medievale originario.
La Basilica è sede della Cattedra del Vescovo e chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Nella cripta riposano le spoglie dei Santi Patroni di Lodi: San Bassiano e Sant'Alberto.
Scoprendo Lodi è un programma realizzato da Vaghi per il mondo ( scritto e diretto da Fabrizio Vaghi, condotto con Laura D'Angiolella, prodotto da Domenico Bardelli ( con le musiche originali di Igor Merlini.
Canale ufficiale: sono disponibili i sottotitoli in inglese, francese, tedesco e italiano; la versione in lingua inglese del video è disponibile a questo indirizzo:
Tutti i diritti riservati.
Itinerari minori - Santa Maria in Cortina
San Donato Di Ninea-Chiesa SS TRINITA
il restauro della notra chiesa
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Zivido è un borgo storico il cui recente sviluppo urbanistico non ha soffocato gli artistici monumenti della chiesa di Santa Maria, del castello Brivio e della graziosa edicola della Madonna Assunta, prospicienti via Corridoni, pavimentata con antico acciottolato. La Chiesa di Santa Maria della Vittoria del XVI secolo, edificata dopo la Battaglia dei Giganti; mattoni a vista, tetto a capanna, rosone sormontato da formella con stemma dei Brivio.
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L'interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie (3)
All'interno della chiesa troviamo opere di inestimabile valore, fra cui i 3 dipinti del Sozzi (uno è attribuito anche a lui, mentre gli altri 2 sono certi), le 3 statue di Madonne attribuite alla scuola gaginiana, preziosi argenti come l’Ostensorio del Corpus Domini, il paliotto dell’Assunta e innumerevoli calici, pissidi e paramenti sacri.
Le campane della chiesa di Santa Maria presso San Satiro di Milano - Suonata Prefestiva
La chiesa di Santa Maria presso San Satiro è una chiesa parrocchiale di Milano. La costruzione della chiesa fu intrapresa alla fine del Quattrocento per volere del duca Gian Galeazzo Sforza e più tardi proseguita da Ludovico il Moro come parte di un ambizioso programma di rinnovamento delle arti nel ducato, il quale prevedeva tra le altre cose di chiamare presso la corte milanese artisti da tutta Italia: l'edificio fu infatti progettato secondo nuove forme rinascimentali importate nel ducato da Donato Bramante. La chiesa, costruita inglobando il più antico sacello di San Satiro da cui prese il nome, è celebre per ospitare il cosiddetto finto coro bramantesco, capolavoro della pittura prospettica rinascimentale italiana.
Concerto di 5 campane in Sol³:
Sol³, La³ e Si³ fuse da Bizzozero nel 1863;
Do⁴ e Re⁴ fuse da Carlo Ottolina e figli nel 1951.
Distesa delle campane a salto (Sol³ - Si³ - Re⁴) delle 17:30 circa per la Santa Messa Vigliare delle ore 18:00 nella I
Domenica dopo la Dedicazione.
S Giul.Mil. Giovanni cap.21:15 al 19 Predicatore Giuseppe Costanzo Quanto ami Gesù ?
Giovanni cap.21:15 al 19 - Captured Live on Ustream at
Oggiono (Brianza Lombardia) panorama su Lago di Annone Chiesa S.Eufemia polittico di Marco D'Oggiono
La Chiesa Prepositurale di Sant'Eufemia, situata a fianco del Battistero fu edificata in stile Barocco nei primi del Seicento, sopra un precedente edificio romanico, di cui restano evidenti tracce stilistiche nel campanile. L'opera più importante all'interno della chiesa è il Polittico dell'Assunta tra otto santi, opera rinascimentale di Marco d'Oggiono. Si tratta di ben dieci dipinti a olio presumibilmente risalenti ai primi decenni del Cinquecento. Da non dimenticare è l'Organo Serassi, risalente alla metà dell'800; l'Altare Maggiore, costruito su disegno dell'arch. Bovara e il Crocifisso in legno del XV sec.
Il Battistero di Oggiono, dedicato a San Giovanni Battista, è un monumento prestigioso e forse il più importante del paese. Si tratta di una delle migliori testimonianze dell'architettura romanica del territorio. Fu edificato con l'attuale forma ottagonale intorno al secolo XI, sopra un precedente edificio (avente la stessa funzione), a pianta quadrata risalente al V-VI. Tra i materiali costruttivi si trovano ardesia, arenaria, beola, calcare, tufo e serizzo. L'interno del Battistero è decorato con numero affreschi di epoche diverse che vanno dal Romanico al Rinascimento.
Marco d'Oggiono.
Documentato come artista indipendente nella bottega di Leonardo da Vinci fin dal 1490, Marco d'Oggiono eseguì nel 1493-1494, insieme a Giovanni Antonio Boltraffio, la pala Grifi con la Resurrezione di Cristo con i ss. Leonardo e Lucia, per l'oratorio di San Leonardo, annesso alla chiesa milanese di San Giovanni sul Muro, dipinta probabilmente sotto la supervisione del Maestro. Di questa pala rimane soltanto il pannello centrale, un olio su tavola di 230 x 183 centimetri, attualmente conservato a Berlino presso lo Staatliche Museen Gemäldegalerie.
All'inizio del nuovo secolo eseguì una serie di lavori, oggi in parte perduti (due monumentali tele e disegni per gli stalli del coro) per la cattedrale di Savona su commissione del cardinale Giuliano della Rovere, il futuro papa Giulio II (1501-1502); risalgono a questi anni anche le sue tele, perdute, per la confraternita dei milanesi a Venezia e gli affreschi per la chiesa milanese di Santa Maria della Pace (oggi staccati e collocati alla Pinacoteca di Brera), mentre la pala con i Tre arcangeli (anch'essa a Brera) e un polittico firmato, oggi al museo di Blois, vanno datati ad un momento successivo (1516 circa).
Negli anni successivi le sue opere appaiono più vicine agli sviluppi pittorici dell'Italia centrale e romani in particolare, esito forse di un soggiorno a Roma (così negli affreschi di Santa Maria della Pace e nella Pala dell'Assunzione oggi a Brera), unendosi ad accenti di sensibile patetismo negli ultimi anni di vita come nell'Estasi della Maddalena oggi in Palazzo Vecchio a Firenze.
Le opere successive agli anni venti sono caratterizzate, secondo la critica prevalente, da una stanca ripetizione di motivi del repertorio leonardesco, con sempre minori spunti innovativi.
Morì di peste nel 1524 a Milano, titolare di un'affermata bottega che contava numerosi allievi, e di consistenti proprietà frutto della lunga e fortunata carriera del pittore.
Basilica dei santi maria e donato en murano, italia
basilica que data del siglo XII en la isla de murano, italia
Le campane di S. Maria Podone, Milano
Milano, Chiesa greco-ortodossa di Santa Maria Podone
Concerto di 4 campane a corda in DO4
Capanni 1984 (FA4 1997; MI4 Giovanni Battista de Andrei 1675)
Distesa a 4 campane
La chiesa di Santa Maria Podone è tra le più antiche di Milano, in quanto fu fondata dal nobile milanese Verolfo Pedone, sopra un terreno di sua proprietà, nella seconda metà del IX secolo. La chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria, secondo la tradizione popolare, prese il nome del suo fondatore Pedone, mutatosi in Podone sul finire del XVIII secolo. Nel corso del X secolo, la chiesetta assunse un impianto basilicale romanico a tre absidi, con un piccolo campanile in facciata. Nel 1440, in occasione di alcuni interventi di restauro della piazza promossi da Vitaliano Borromeo, all'interno della chiesa venne costruita la celebre cappella Borromeo, in modo da poter ospitare un altare dedicato alla Natività di Maria. Il portale principale fu realizzato nel 1483 da alcuni scultori locali. Negli anni in cui Carlo Borromeo fu l'amato arcivescovo di Milano, egli promosse alcuni interventi di riordino della chiesa, rimuovendo in gran parte i numerosi altari delle navate laterali e finanziando lo spostamento del campanile, incarico affidato a Pellegrino Tibaldi (1565). Il nuovo campanile venne costruito sopra una cappella laterale di destra, in sostituzione della torre che si trovava in facciata. Sotto l'arcivescovo Federico Borromeo, la chiesa venne parzialmente rifatta, pur mantenendo l’impianto della basilica a tre navate, e ottenne il titolo di chiesa collegiata. Durante il rifacimento della facciata (1628), fu rimossa una'immagine di san Cristoforo dipinta da Bernardino Luini, ormai andata perduta nella sua totalità a causa delle infiltrazioni. L’altare maggiore venne realizzato nel 1629 con alcune donazioni in argento del cardinale Borromeo, che lo stesso anno inaugurò il nuovo coro. La cappella di santa Giustina, sorta di fronte a quella dei Borromeo, venne già disposta nel testamento di Vitaliano nel 1449, ma fu realizzata solamente due secoli più tardi, sempre sotto la spinta di Federico Borromeo. La parrocchia di Santa Maria Podone, ottenuto il titolo di chiesa collegiata, venne affiancata da alcuni edifici che ospitavano i sette membri del capitolo originario. Sul finire del secolo, il campanile fu dotato di due campane: la campana minore venne fusa dai Bonavilla nel 1673, mentre la campana maggiore (ancora oggi esistente) fu aggiunta da un fonditore locale due anni più tardi. Sulla campana minore oggi non più esistente, era impresso il motto della famiglia Borromeo, humilitas, che campeggia sulla facciata della chiesa e sul palazzo che l'affianca. Nel 1774 fu intrapresa una nuova opera di restauro, nel corso della quale furono affrescate le volte con motivi floreali, voluti da Gherardo Borromeo. La parrocchia fu soppressa dall’imperatore austriaco Giuseppe II nel 1788, ripristinata da Leopoldo II il 3 ottobre 1791 e poi definitivamente soppressa il 22 giugno 1805. Cinque anni dopo la soppressione, l’11 maggio 1810, venne dichiarato sciolto anche il capitolo e la chiesa divenne sussidiaria della vicina Sant'Alessandro. Nel 1827 fu realizzato un altare all'interno della cappella Borromeo, al fine di collocarvi il corpo di san Renato martire, donato da papa Leone XII al conte Gilberto Renato Borromeo. Nel 1829 venne realizzato il nuovo altare maggiore, mentre il pulpito ligneo risale al 1832. L’ultimo grande intervento architettonico risale al 1859, dove venne ampliata la cappella della Madonna del Parto, mentre il pulpito e il coro in legno di noce vennero sostituiti nel 1926. Il campanile venne restaurato nel 1980, anno in cui la campana minore venne calata perché irrimediabilmente fessurata. In occasione del quarto centenario dalla morte di san Carlo, la torre venne provvista di due campane maggiori, intonate sulla campana rimasta. Il concerto venne ulteriormente ampliato nel 1997, con l'aggiunta della campana minore, dedicata alla beatificazione del cardinale arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster, avvenuta il 12 maggio 1996. Santa Maria Podone divenne dapprima proprietà dell’arcidiocesi di Milano (1999), dopodiché fu ufficialmente affidata alla sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia e di Malta, il 13 ottobre 2012, quale sede del VII vicariato di Lombardia e Piemonte. La nuova chiesa fu affidata alla protezione della Beata Vergine dell'Inno Acatisto (Aκάθιστος ύμνος) e consacrata il 15 maggio 2013, alla presenza del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, durante la sua visita a Milano nell'anniversario dei 1700 anni dell'Editto di Costantino.
Un sentito ringraziamento all'archimandrita Teofilatto Vitsos per la calorosa accoglienza e disponibilità.
Le campane dell'Abbazia di Mirasole (MI) - II
Opera (MI), Mirasole
Abbazia di Santa Maria Assunta
2 campane a corda (SI3, LA3) + 2 campane (SOL5, SI3)
Documentario sulle campane presenti all'interno dell'abbazia
Mirasole è un'abbazia della prima metà del XIII secolo, situata nella zona sud di Milano, nel cuore della celebre Strada delle Abbazie milanesi. Il complesso venne storicamente fondato dall'ordine degli Umiliati, i quali si dedicavano alla coltivazione dei campi e alla fabbricazione di panni di lana, con sistemi parecchio innovativi per l'epoca. Intorno all'abbazia e alle sue attività economiche, cominciò a svilupparsi il comune di Opera, del quale oggi fa parte l'abbazia. Il complesso si articola intorno alla tipica corte, il cui ingresso è situato ai piedi di una massiccia torre del XIII secolo, che svetta sugli edifici agricoli, sul chiostro del XV secolo e sulla chiesa di Santa Maria Assunta, edificata nel corso del 1300. La facciata della chiesa è rivolta verso sud, chiaro segnale che indica il rivolgere lo sguardo a Gesù Cristo, sole della vita. La facciata presenta un rosone e due bassorilievi in terracotta, risalenti alla fine del XIV secolo e raffiguranti l'agnello, antica insegna dell'ordine degli Umiliati, e una messa. All'interno, la chiesa si presenta a navata unica chiusa dalla volta del presbiterio, affrescata con le figure dei quattro evangelisti, che precedono un affresco della Trinità, circondata da angeli che fanno come corona alla Vergine Assunta. L'affresco è databile intorno al 1460, mentre la cappella dedicata alla natività di Maria, venne conclusa nel 1576. L'ordine degli Umiliati fu soppresso nel 1582 e le sorti dell'abbazia vennero affidate agli Olivetani, che qualche anno dopo cedettero i beni al neonato Collegio Elvetico, fortemente voluto dal cardinale Federico Borromeo. Nella seconda metà del XVII secolo, vennero fuse due campane per il campanile, la minore delle quali si fessurò irrimediabilmente, precipitando dalla torre. Il chiostro presenta un elegante porticato scandito da archi e colonne in pietra. Su una di queste colonne, poggia un capitello con scolpito l'antico stemma di Mirasole: un sole raggiante dal volto umano, delimitato dalla falce di luna, ora simbolo della provincia di Milano. Durante i restauri del XX secolo, si procedette alla fusione di una nuova campana, in modo da sostituire la seicentesca crepata. Per la fusione della campana nuova, venne utilizzata quella a terra come calco. Il complesso storico della cascina di Mirasole, venne affidato ai Canonici regolari premostratensi, il 22 febbraio 2013, ben cinquecento anni dopo la partenza degli ultimi religiosi dall'abbazia. All'interno del complesso abbaziale, si trova una quarta campana di fusione, regalata da un convento di suore claustrali con sede a Laveno Mombello.
Nota, fonderia e anno di fusione
(SOL Giuseppe Maggi, Brescia)
(SI Pietro e Nicola Bonavilla, Milano 1674)
SI Daciano Colbachini, Padova 1988
LA Ambrogio Mainoni, Milano 1698
Un sentito ringraziamento a padre Stefano Maria per il permesso, a don Piercarlo per avermi accompagnato e a milanogcsm per le foto.
Le campane di S. Maria Podone, Milano [v.2]
Milano, Chiesa greco-ortodossa di Santa Maria Podone
Concerto di 4 campane a corda in DO4
Capanni 1984 (FA4 1997; MI4 Giovanni Battista de Andrei 1675)
Distesa a 4 campane al termine della Divina Liturgia nella festa dell'Esaltazione della Santa Croce
La chiesa di Santa Maria Podone è tra le più antiche di Milano, in quanto fu fondata dal nobile milanese Verolfo Pedone, sopra un terreno di sua proprietà, nella seconda metà del IX secolo. La chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria, secondo la tradizione popolare, prese il nome del suo fondatore Pedone, mutatosi in Podone sul finire del XVIII secolo. Nel corso del X secolo, la chiesetta assunse un impianto basilicale romanico a tre absidi, con un piccolo campanile in facciata. Nel 1440, in occasione di alcuni interventi di restauro della piazza promossi da Vitaliano Borromeo, all'interno della chiesa venne costruita la celebre cappella Borromeo, in modo da poter ospitare un altare dedicato alla Natività di Maria. Il portale principale fu realizzato nel 1483 da alcuni scultori locali. Negli anni in cui Carlo Borromeo fu l'amato arcivescovo di Milano, egli promosse alcuni interventi di riordino della chiesa, rimuovendo in gran parte i numerosi altari delle navate laterali e finanziando lo spostamento del campanile, incarico affidato a Pellegrino Tibaldi (1565). Il nuovo campanile venne costruito sopra una cappella laterale di destra, in sostituzione della torre che si trovava in facciata. Sotto l'arcivescovo Federico Borromeo, la chiesa venne parzialmente rifatta, pur mantenendo l’impianto della basilica a tre navate, e ottenne il titolo di chiesa collegiata. Durante il rifacimento della facciata (1628), fu rimossa una'immagine di san Cristoforo dipinta da Bernardino Luini, ormai andata perduta nella sua totalità a causa delle infiltrazioni. L’altare maggiore venne realizzato nel 1629 con alcune donazioni in argento del cardinale Borromeo, che lo stesso anno inaugurò il nuovo coro. La cappella di santa Giustina, sorta di fronte a quella dei Borromeo, venne già disposta nel testamento di Vitaliano nel 1449, ma fu realizzata solamente due secoli più tardi, sempre sotto la spinta di Federico Borromeo. La parrocchia di Santa Maria Podone, ottenuto il titolo di chiesa collegiata, venne affiancata da alcuni edifici che ospitavano i sette membri del capitolo originario. Sul finire del secolo, il campanile fu dotato di due campane: la campana minore venne fusa dai Bonavilla nel 1673, mentre la campana maggiore (ancora oggi esistente) fu aggiunta da un fonditore locale due anni più tardi. Sulla campana minore oggi non più esistente, era impresso il motto della famiglia Borromeo, humilitas, che campeggia sulla facciata della chiesa e sul palazzo che l'affianca. Nel 1774 fu intrapresa una nuova opera di restauro, nel corso della quale furono affrescate le volte con motivi floreali, voluti da Gherardo Borromeo. La parrocchia fu soppressa dall’imperatore austriaco Giuseppe II nel 1788, ripristinata da Leopoldo II il 3 ottobre 1791 e poi definitivamente soppressa il 22 giugno 1805. Cinque anni dopo la soppressione, l’11 maggio 1810, venne dichiarato sciolto anche il capitolo e la chiesa divenne sussidiaria della vicina Sant'Alessandro. Nel 1827 fu realizzato un altare all'interno della cappella Borromeo, al fine di collocarvi il corpo di san Renato martire, donato da papa Leone XII al conte Gilberto Renato Borromeo. Nel 1829 venne realizzato il nuovo altare maggiore, mentre il pulpito ligneo risale al 1832. L’ultimo grande intervento architettonico risale al 1859, dove venne ampliata la cappella della Madonna del Parto, mentre il pulpito e il coro in legno di noce vennero sostituiti nel 1926. Il campanile venne restaurato nel 1980, anno in cui la campana minore venne calata perché irrimediabilmente fessurata. In occasione del quarto centenario dalla morte di san Carlo, la torre venne provvista di due campane maggiori, intonate sulla campana rimasta. Il concerto venne ulteriormente ampliato nel 1997, con l'aggiunta della campana minore, dedicata alla beatificazione del cardinale arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster, avvenuta il 12 maggio 1996. Santa Maria Podone divenne dapprima proprietà dell’arcidiocesi di Milano (1999), dopodiché fu ufficialmente affidata alla sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia e di Malta, il 13 ottobre 2012, quale sede del VII vicariato di Lombardia e Piemonte. La nuova chiesa fu affidata alla protezione della Beata Vergine dell'Inno Acatisto (Aκάθιστος ύμνος) e consacrata il 15 maggio 2013, alla presenza del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, durante la sua visita a Milano nell'anniversario dei 1700 anni dell'Editto di Costantino.
Un sentito ringraziamento all'archimandrita Teofilatto Vitsos per l'invito.
Una nuova guida per scoprire i segreti della Pieve di Arezzo
Alla scoperta dei tesori della Pieve di Santa Maria con la nuova guida storico-artistica.
Servizio di Riccardo Ciccarelli. Riprese di Antonio Aceti. Interviste a Roberto Vasai - presidente Provincia di Arezzo, don Alvaro Bardelli - parroco Pieve Santa Maria
TSD Notizie del 10.8.2015
Le campane storiche di Mombaruzzo
Descrizione
Torcello by Drone - HD Sunset Cathedral
Video reel Torcello venic by drone on sunset
Video Drone Torcello Cathedral
Cattedrale di Arezzo
Video realizzato in occasione della XII edizione della Settimana della cultura e lingua italiana nel mondo a Montecarlo. Riprese di Rossano Corsi. Fotografia di Marco Palermo. Regia di Gianni Vukaj. Produzione TSD Comunicazioni.