Trieste, domenica delle Palme, benedizione e processione a San Giusto
Prima la benedizione di palme e ulivi nella chiesa di Sant'Apollinare (Montuzza), poi la processione per via Capitolina fino alla Cattedrale di San Giusto, dove infine si è tenuta la Santa Messa della Passione del Signore. La Domenica delle Palme è stata celebrata anche quest'anno, sotto la guida dell'Arcivescovo Giampaolo Crepaldi, nonostante le condizioni meterologiche avverse accompagnate da un po' di borino. Video di Andrea Lasorte
Campana della chiesa della Nostra Signora della Provvidenza e di Sion in TRIESTE
Trieste, Chiesa Parrocchiale della Nostra Signora della Provvidenza e di Sion
Via don Giovanni Minzoni 5/1
Decanato di San Giusto Martire (Cattedrale)
Una campana in Fa#3 crescente a slancio fusa da Albert Samassa (Lubiana) nel 1898
La campana è motorizzata ma risulta essere inutilizzata, purtroppo, da almeno un decennio e sostituita con il classico riproduttore elettronico a fungo, al quale mi sono sovrapposto per far risentire il suono della campana. Il video mostra foto della campana e le iscrizioni presenti su di essa poichè le finestre del campanile sono protette da persiane ed a causa del buio, era impossibile vedere la campana nel filmato.
Plenum delle Campane della Chiesa della Madonna del Mare in TRIESTE
Trieste, Chiesa Parrocchiale della Madonna del Mare
Piazzale Antonio Rosmini
Decanato di San Giusto Martire (Cattedrale)
Concerto di 4 campane in accordo di quarto bolognese di Do3, a battaglio cadente, fuse da De Poli (Vittorio Veneto) nel 1958
Siccome il video esce nel giorno di ricorrenza del 60esimo anniversario dalla consacrazione delle campane (8 Dicembre 1958 - anche se le campane vennero inaugurate il 14 Dicembre a causa del cattivo tempo meteorologico), in via esclusiva per questo video, allego alla descrizione tutto il censimento dei bronzi ed alcune pillole di storia sulle campane e campanile
Il campanile della chiesa della Madonna del Mare, solenne nella sua mole e semplice nei materiali, è il più alto della città di Trieste. Misura 60 metri più ca. 3 di croce sulla sommità, per 63 metri complessivi. Il progetto originale lo voleva alto 65 metri poiché sulla sommità doveva essere installata la statua di Maria Stella del Mare.
Anche i progetti sulle campane furono modificati. Originariamente le campane dovevano essere 5, intonate sul primo pentacordo di Do3 Maggiore. Alla fine, considerati gli elevatissimi costi per la fusione dei bronzi, si decise per il quarto bolognese escludendo il Fa3 che avrebbe potuto essere integrato successivamente. Le campane vennero fuse il 27 Novembre 1958 e consacrate il 14 Dicembre (originariamente dovevano essere inaugurate il giorno 8 Dicembre, come riportato sulle campane, ma non fu possibile a causa delle condizioni meteo avverse). Installate sulla torre vennero inaugurate dai campanari veronesi nella notte di San Silvestro. Non ci è dato sapere se originariamente le campane erano state predisposte per suonare a slancio o a battaglio cadente ma, quasi sicuramente, il sistema di suono venne convertito al momento del collaudo a causa delle elevatissime oscillazioni della torre
I Campana (D: 1443 mm S: 147 mm Do3 crescente)
Trieste Madonna del Mare Queste campane furono solennemente consacrate il giorno 8 Dicembre 1958, centenario delle apparizioni di Lourdes, anno I° del Pontificato di S.S. Giovanni XXIII, XXV di Episcopato di S.Ecc. Mons. A. Santin Vescovo Diocesano Consacrato Campana offerta dai nostri rioni Convoco, signo, noto, compello, concino, ploro Gloria, laus et honor tibi sit Rex Christe Redemptor A Cristo Redentore è consacrata questa campana voce profonda di fede, canto solenne di speranza, richiamo quotidiano all'eterno stimolo alla vita dello Spirito, invito a perenne gratitudine per i benefici divini della redenzione Premiata Fonderia Ing. De Poli Vittorio Veneto
II Campana (D: 1285 mm S: 123 mm Re3)
Trieste Madonna del Mare 8 Dicembre 1958 Campana offerta dal porto di Trieste Funera plango, fulmina frango, sabbata pango Ave Maris Stella, Dei Mater Alma! Alla Madonna del Mare nel cui nome benedetto sorse e fiorì l'opera nostra è dedicato questo sacro bronzo a perpetuare nei posteri la devota tradizione dei padri che efficacia di protezione e luce di conforto nelle tempeste degli elementi e della vita implorarono sempre da Maria Stella del Mare Premiata Fonderia Ing. De Poli Vittorio Veneto
III Campana (D: 1150 mm S: 105 mm Mi3)
Trieste Madonna del Mare 8 Dicembre 1958 Campana offerta dai marittimi d'Italia Domum portam et tumulum, pater Francisce visita Excito lentos, dissipo ventos, paro cruentos A S. Francesco padre serafico Patrono d'Italia e dell'Azione Cattolica perchè in questo lembo estremo di Patria vigili e protegga sempre con l'opera dei figli la sacra eredità dello Spirito e l'impronta della civiltà cristiana Premiata Fonderia Ing. De Poli Vittorio Veneto
IV Campana (D: 950 mm S: 94 mm Sol3)
Trieste Madonna del Mare 8 Dicembre 1958 Campana fusa con il bronzo della Sidemar Sic nos tu visita sicut te colimus Vox mea, vox vitae, voco vos ad sacra venite A San Vito Martire antico patrono dei nostri rioni che da landa desolata e impervia trasformò il colle ridente in centro operoso e fecondo è dedicato lo squillo che con voce più vibrata ed assidua chiamerà i suoi fedeli alla preghiera Premiata Fonderia Ing. De Poli Vittorio Veneto
La miniatura del video rappresenta la foto del giorno della consacrazione delle campane
Video dedicato al caro amico Francesco Mosca
Salita al campanile della Basilica di Santa Giustina - Padova
Basilica abbaziale di Santa Giustina, vergine e martire in Padova
Diocesi di Padova
Salita alla torre campanaria - 14 luglio 2018
Concerto di 7 campane in scala diatonica di Do3 fuse da fonditori vari in epoche varie
Dati:
1 campana: nota Do3 - fusa dalla Fonderia De Maria di Vicenza nel 1733.
2 campana: nota Re3 - fusa da Alberto Soletti di Brescia nel 1765.
3 campana: nota Mi3 - fusa dalla Fonderia Colbachini di Bassano del Grappa (VI) nel 1791.
4 campana: nota Fa3, fusa dalla Fonderia Colbachini di Bassano del Grappa (VI) nel 1889.
5 campana: nota Sol3 - fonditore ignoto nel 1771.
6 campana: nota La3 - fusa dalla Fonderia De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1957.
7 campana (ottavino): nota Do4 - fuso dalla Fonderia Cavadini di Verona nel 1887.
Un grandissimo grazie va a Umbe03 e a Bellringer Deveà per alcune foto, a Campanaro Italia e a Campanaro 09 Italia per la bellissima giornata passata insieme.
Inoltre ringrazio la Basilica Abbaziale di Santa Giustina, nella persona del parroco Dom Federico Lauretta, per la disponibilità dimostrataci.
Ciao e al prossimo video...
La via Crucis di Stella.
Lasciata Tarcento e l'abitato di Zomeais ci si inerpica fino a Stella. Il cammino della Santa Croce parte dal pianoro definito Ter su cui sorge una piccola Chiesa. Gli ideatori di questo progetto nel concretizzare l'opera nutrivano la speranza di illuminare un cuore per gioire. Il loro desiderio di pace è stato raccolto. Un grazie particolare a Vieri per aver composto la musica sulle immagini.
Campane della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in TRIESTE (Quartiere Cologna)
Trieste, Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (Quartiere Cologna)
Via di Cologna 59
Decanato di Sant'Antonio Taumaturgo
La vecchia chiesa di Cologna, ricavata dallo scantinato di un vecchio edificio privato, era la prima chiesa della quale il quartiere venne fornito. Fu consacrata nel 1939 ed era dotata di una sola campana, alla quale ne venne affiancata un'altra nel 1954. Ambedue i bronzi vennero colati a Udine, presso la ditta di Lucio Broili. Negli anni Sessanta del Novecento, all'ingrandirsi del quartiere, si presentò la necessità di avere una chiesa più grande di quella esistente. La nuova chiesa venne progettata dall'architetto Nordio nel 1966 e consacrata da S.E. Mons. Santin nel 1968. La chiesa attuale è fornita di altoparlanti, posti sopra il tetto della chiesa, per la riproduzione del suono delle campane, altoparlanti che non ho mai sentito suonare.
Le due campane che potete sentire in foto sono quelle della vecchia chiesa e che si trovano collocate in presbiterio, su di un appoggio in legno. La campana più piccola suona un Fa#4 ed è stata fusa da Lucio Broili (Udine). Riporta la sola iscrizione FUSE LUCIO BROILI UDINE ed è stata certamente acquistata tra le campane già presenti in fonderia (quindi non su commissione). La campana più grande suona un Sol4, anch'essa fusa da Lucio Broili. Interessante è il manto della campana, dove è riportata l'effige della Madonna di Castelmonte, assieme alle iscrizioni DEH! CI ASCOLTA O GRAN REGINA, DAL TUO TRONO DI FULGOR. SU DI NOI LO SGUARDO CHINA, RISPLENDENTE DI CANDOR e CASTELMONTE ANNO MARIANO 1954. Tutto ciò porta a pensare che il bronzo venne fuso per il Santuario Mariano di Castelmonte, in provincia di Udine, quale uno dei componenti del concertino a carillon, presente sul campanile. Non ci è dato sapere, almeno fino ad un censimento completo, se a Castelmonte sia presente la campana di Trieste (quindi se si sia trattato di uno scambio di ordini) oppure se questa campana, uscita stonata dalla fonderia, venne sostituita con una nuova (andata a Castelmonte), depositata in fonderia e venduta al primo acquirente interessato.
Altra particolarità sta nelle tonalità e nelle dimensioni delle campane: certamente avrete notato che la campana maggiore per dimensioni emette una nota più acuta dell'altra campana, più piccola ma più grave. La motivazione, subito spiegata, sta nella sagoma della campana.
Il video si compone di una foto esterna della vecchia chiesa di Cologna, esterna ed interne della nuova e delle campane. Durante la parte iniziale è udibile una simulazione della parie, poi le distese singole delle campane e, nel mezzo, una parte di una suonata all'organo (appositamente messa per farvi rifare le orecchie, dopo gli orrori uditi).
Mi scuso se le suonate non sono eccelse ma riconoscerete che alzare due campane di un peso approssimativo ai 40-45 kg non è facile...
Scampanottata nella Chiesa di Cristo Re a Udine
Concerto di tre campane in Reb3 a slancio friulano fuse da Lucio Broili nel 1953. Scampanottata del 16/02/2019.
Le campane di Torreglia (PD) - Parrocchiale di San Sabino - festa della Mira
_Concerto solenne a 5 campane (la 2a non parte)
Concerto di 6 campane in la3
1=la3
2=si3
3=do#4
4=re4
5=mi4
6=fa#4
1a parte
Buon ascolto
Le campane di Cilavegna (PV) Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Cilavegna, Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Diocesi di Vigevano
Concerto di 6 campane in Do3
Fuse da Felice Bizzozero nel 1817
Sistema: Ambrosiano
Ave Maria di Fatima e Concerto Funebre per la Santa Messa dei Defunti della Parrocchia (Ore 8.00-8.20-8.35-8.55)
Suona: Guido (seminarista)
- Ringrazio Guido, per l'invito e per aver suonato le campane ed il Parroco Don Mario Tarantola per la gentile disponibilità!! -
Dovendo fare un video per questa importante solennità, che già un'anno fa mi ha dato la possibilità di riprendere il fantastico plenum del Vaticano, avevo deciso di tornare a Cilavegna poichè dato che i due video già fatti non erano soddisfacenti volevo ri-riprenderle, e visto che già all'Immacolata sapevo che c'erano dei problemi al campanone, ho chiesto a Guido alcuni chiarimenti. Egli mi ha spiegato che è solo una voce poichè sul campanone non vi sono crepe, ma vi sono state segnalazioni di alcuni paesani che hanno riferito di sentire la voce del campanone molto strana e quindi hanno richiesto accertamenti. Dato che in primo luogo la situazione mi sembrava molto problematica, ho subito pensato di riprenderle al più presto possibile, dato che se ciò risultasse vero, il campanone verrebbe bloccato. Così dato che Guido non era sicuro che anche domenica si suonasse solenne (poichè in chiesa vi era solo il parroco, senza i due campanari) mi ha consigliato di venire il lunedì seguente in modo da beccarle sicuramente tutte! Arrivato alle 7.45 a Cilavegna ho subito fatto il video di presentazione (Chiedo scusa se ho sbagliato a dire qualcosa, ma si sa alla mattina presto si straparla!! :D) Cmq per fortuna appena entrato in chiesa incontro Guido che mi dice tutti gli orari di suonata, con anche l'angelus delle ore 08.00! Per fortuna sono riuscito a riprendere tutte le suonate di queste stupende campane! Se volete un mio parere, io non credo che il campanone abbia problemi gravi perchè il suono non è fesso, è solo un po' più padelloso delle altre! Voi che ne pensate??? Beh spero che gli studi verifichino che tutto è a posto! Così all'Immacolata (se c'è il sole!) tornerò per riprendere sia queste a solenne che quelle della vicina S.Maria! A presto e auguri (in ritardo) a tutti i campanari che si chiamano Pietro o Paolo! A presto!
《58》Campane di Badoere di Morgano (TV) (1)
Morgano Fraz. Badoere
Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio da Padova
DIOCESI DI TREVISO
VICARIATO DI PAESE
COLLABORAZIONE ISTRANA - MORGANO
Concerto di 5 campane in REb3 a battaglio cadente fuse da (??) nel (??)
più in carillon di 6 campane
Distesa delle campane 4^-5 ^
Concerto di campane.
Concerto di campane di Adriano, presso la Chiesetta dei Ss. Gervasio e Protasio, Sestiere Costaguta, per le festività ricorrenti, Rapallo.
Mosaic | Wikipedia audio article
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Mosaic
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- Socrates
SUMMARY
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A mosaic is a piece of art or image made from the assembling of small pieces of colored glass, stone, or other materials. It is often used in decorative art or as interior decoration. Most mosaics are made of small, flat, roughly square, pieces of stone or glass of different colors, known as tesserae. Some, especially floor mosaics, are made of small rounded pieces of stone, and called pebble mosaics.
Mosaics have a long history, starting in Mesopotamia in the 3rd millennium BC. Pebble mosaics were made in Tiryns in Mycenean Greece; mosaics with patterns and pictures became widespread in classical times, both in Ancient Greece and Ancient Rome. Early Christian basilicas from the 4th century onwards were decorated with wall and ceiling mosaics. Mosaic art flourished in the Byzantine Empire from the 6th to the 15th centuries; that tradition was adopted by the Norman Kingdom of Sicily in the 12th century, by the eastern-influenced Republic of Venice, and among the Rus in Ukraine. Mosaic fell out of fashion in the Renaissance, though artists like Raphael continued to practise the old technique. Roman and Byzantine influence led Jewish artists to decorate 5th and 6th century synagogues in the Middle East with floor mosaics.
Mosaic was widely used on religious buildings and palaces in early Islamic art, including Islam's first great religious building, the Dome of the Rock in Jerusalem, and the Umayyad Mosque in Damascus. Mosaic went out of fashion in the Islamic world after the 8th century.
Modern mosaics are made by professional artists, street artists, and as a popular craft. Many materials other than traditional stone and ceramic tesserae may be employed, including shells, glass and beads.
Antonio Di Pietro: Il Vaticano spieghi perché ospita la salma di Enrico de Pedis
Enrico De Pedis ha ricevuto una sepoltura del tutto inusuale per un comune cittadino, che risulta ancora più sorprendente trattandosi di un criminale della sua caratura: la sua tomba infatti si trova all'interno della cripta della basilica di Sant'Apollinare a Roma, attualmente di proprietà dell'Opus Dei; solo alla moglie viene consentito l'accesso.
Il 6 marzo 1990, a soli 32 giorni dalla morte, il rettore della basilica, monsignor Piero Vergari, attestò con una lettera lo status di grande benefattore di De Pedis: «Si attesta che il signor Enrico De Pedis nato in Roma - Trastevere il 15/05/1954 e deceduto in Roma il 2/2/1990, è stato un grande benefattore dei poveri che frequentano la basilica ed ha aiutato concretamente a tante iniziative di bene che sono state patrocinate in questi ultimi tempi, sia di carattere religioso che sociale. Ha dato particolari contributi per aiutare i giovani, interessandosi in particolare per la loro formazione cristiana e umana».
Dopo 4 giorni l'allora Vicario della diocesi di Roma, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Ugo Poletti, rilasciava il nulla osta alla sepoltura di De Pedis all'interno della basilica di Sant'Apollinare. Il 24 aprile la salma di De Pedis venne tumulata e le chiavi del cancello vennero consegnate alla vedova, Carla De Pedis.
Tale sepoltura potrebbe contrastare addirittura con il Diritto canonico, che sancisce che Non si seppelliscano cadaveri nelle chiese, eccetto che si tratti di seppellire il Romano Pontefice oppure, nella propria chiesa, i Cardinali o i Vescovi diocesani anche emeriti. (Can. 1242). In assenza di pronuciamenti ufficiali in merito, dal vicariato si è solo detto che è comprensibile che essa generi perplessità ma che non si ritiene opportuna una estumulazione. Pare comunque strano che entrambi i soggetti coinvolti nella decisione di tumulare De Pedis nella cripta ignorassero questa norma o che conoscendola abbiano deciso entrambi di violarla consapevolmente.
Il 9 luglio 1997, la giornalista Antonella Stocco scrisse su Il Messaggero della strana sepoltura riservata a Enrico De Pedis, che suscitò vive polemiche e persino un'interrogazione in Parlamento. A seguito di tale articolo venne preclusa al pubblico la discesa dei gradini che conducono alla cripta. Già in precedenza il giudice Andrea De Gasperis aveva dato incarico alla DIA di indagare su tale inusuale sepoltura.
Nel luglio del 2005 il caso venne collegato alla vicenda di Emanuela Orlandi, quando alla redazione del programma televisivo Chi l'ha visto?, in onda su Rai 3, arrivò una chiamata anonima che diceva: «Riguardo al fatto di Emanuela Orlandi, per trovare la soluzione del caso, andate a vedere chi è sepolto nella cripta della Basilica di Sant'Apollinare, e del favore che Renatino fece al cardinal Poletti, all'epoca». Partendo da questa telefonata, la giornalista Raffaella Notariale riuscì a trovare le fotografie della tomba e i documenti originali che autorizzavano lo spostamento dei resti di De Pedis dal cimitero del Verano, a Roma, alla cripta della basilica di Sant'Apollinare, firmati dal Cardinale Ugo Poletti e da monsignor Piero Vergari. Dopo questa telefonata, alla redazione della trasmissione Chi l'ha visto? è stato recapitato un biglietto anonimo con su scritto: Lasciate in pace Renatino. Ad oggi, e malgrado proteste e reclami per tale insolita sepoltura si siano levati da più parti, la salma di De Pedis risulta ancora tumulata nella basilica di Sant'Apollinare, attualmente di proprietà della prelatura dell'Opus Dei. Il 4 luglio 2010, il Vicariato di Roma ha affidato un comunicato stampa alla redazione di della trasmissione RAI Chi l'ha visto?, che l'ha diffuso attraverso il proprio sito web, nel quale si afferma che «in relazione alla vicenda riguardante la tumulazione del Signor Enrico De Pedis nelle camere mortuarie della Chiesa di Sant'Apollinare, avvenuta nel 1990, il Vicariato di Roma comunica: Nulla osta da parte dell'Autoritá ecclesiastica che, su richiesta dell'Autoritá giudiziaria italiana competente, la tomba del Signor De Pedis possa essere ispezionata. Nulla osta a che, su richiesta dell'Autoritá giudiziaria italiana competente o della famiglia del signor De Pedis, la salma possa essere traslata altrove»