Cagliari, la vergogna dei ruderi di Calamosca
-youtg.net- Due palazzi fatiscenti vicini a crollare sopra la chiesa. E' la situazione in piazza San Bartolomeo, all'angolo con via Calamosca. Il Comune di Cagliari ha stanziato un contributo per rimettere a posto la chiesa. Ai proprietari del palazzo, però, non ha ordinato di ristrutturare i due ruderi che stanno per crollare sopra la chiesa.
Chiesa di Santa Maria -Uta-
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Ad oriente del paese di Uta, appena distaccata dall'abitato, sorge isolata la splendida chiesa romanica di S. Maria, considerata uno dei più importanti monumenti religiosi del sud dell'isola per la sua caratteristica struttura architettonica, rimasta pressoché indenne da modifiche e depredazioni.
La sua costruzione si deve ai monaci benedettini di San Vittore di Marsiglia (detti Vittorini). Essi giunsero in Sardegna nella seconda metà del secolo XI, dopo aver avuto in dono chiese e terre.
Nel 1079, grazie all'aiuto del papa Gregorio VII, amico dell'abate marsigliese Riccardo, i Vittorini ottennero dal giudice di Cagliari Orzocco (Torchitorio I) le chiese di S. Giorgio e S. Genesio, ubicate nelle campagne di Decimo, con la condizione di costruirvi una loro cella.
Il figlio di Orzocco, Costantino (Salusio II), confermò la donazione con diploma del 30 giugno 1089, concedendo inoltre il priorato dell'eremo abbandonato di Santu Sadurru (San Saturnino), il colle di Bagnaria, le saline di Quartu, le peschiere di S. Bartolomeo e la donazione di otto chiese, fra le quali S. Ambrogio di Itta.
La donazione delle otto chiese fu sancita nel 1090 dall'arcivescovo di Cagliari, Ugone, che però indica S. Ambrogio come tempio di Uta. In un diploma successivo del 1119, l'arcivescovo Guglielmo ribadì le donazioni fatte ai Vittorini, confermando Uta come ubicazione di S. Ambrogio.
Pertanto, è da ritenere che i Vittorini si trovassero a Uta sin dalla fine del secolo XI, edificando nel secolo successivo (XII) la chiesa di S. Maria ed il monastero, probabilmente perché l'antico tempio avuto in dono era diventato inadatto alle loro esigenze.
Non si conosce una data certa, ma gli studiosi sostengono che la chiesa di S. Maria fu costruita intorno al 1140 (1135 - 1145) da maestranze di varia origine, francesi, toscane e addirittura arabe. Una conferma si avrebbe nell'abside, dove sono scolpite due croci, una francese e l'altra pisana.Nel 1258 lo smembramento del Giudicato di Cagliari portò i territori della curatoria di Decimo, di cui faceva parte Uta, nelle mani del toscano Gherardo della Gherardesca, conte di Donoratico. La supremazia di Pisa nel cagliaritano determinò una situazione poco favorevole alla permanenza dei monaci marsigliesi nel romitorio di S. Maria. Così essi lasciarono la zona, cedendo la chiesa ed il convento ai frati minori conventuali (i Francescani).
Dopo la conquista aragonese dell'isola, le antiche ville di Uta Jossu (ubicata nei pressi del centro dell'attuale Uta) e di Uta Susu (che sorgeva nelle vicinanze della chiesa di S. Maria) furono assegnate dall'Infante Alfonso al capitano di guerra Berengario Carroz, diventando parte del vasto feudo di Quirra. Gli abitanti dei due villaggi erano ben pochi e, intorno al 1584, come sostiene Fara, la zona si spopolò. L'unica presenza umana rimase quella dei frati del convento.
I Francescani mantennero la chiesa di S. Maria sino ai primi decenni del secolo XVII, quando si determinò un rigoglioso rifiorire del villaggio di Uta che finì per disturbare l'usuale pratica monastica. Forse esiste anche un altro motivo che provocò l'abbandono del luogo di culto: il desiderio dell'arcivescovo di Cagliari di entrare in possesso dello splendido tempio dedicato alla Madonna. Difatti, avvenne che, intorno al 1640, i minori conventuali cedettero all'arcivescovo di Cagliari il monumento di S. Maria per avere in permuta la più modesta chiesa tardo romanica di S. Barbara, ubicata nella collina omonima a qualche chilometro da Capoterra, luogo certamente più adatto alla preghiera claustrale.
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Intervista a Mauro Secci - maresciallo luogotenente stazione Carabinieri di San Bartolomeo (Cagliari). Per approfondire:
Complesso dell’Ex Ospedaletto - Chiesa di Santa Maria dei Derelitti -#Venezia
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Sondrio città. italy. / 4K
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Luoghi Visitati.
Sondrio città: Belvedere della città 0:12. Stazione Ferroviaria 0:21. Piazzale Giovanni Bertacchi 0:27. via Milano 0:38. Chiesa Beata Vergine del Rosario 0:44. Mallero 0:55-1:36-5:10. Palazzo di Giustizia 1:01. Palazzo di Governo 1:13-1:17-1:25. Chiesa San Bartolomeo 1:31. Piazza Garibaldi 1:42-1:49. Piazza Campello 2:00-2:30. Municipio 2:06. Colleggiata: Parrocchia Santi Gervasio e Protasio 2:13. Torre Ligariana 2:39. Chiesa di San Rocco 2:44. Chiesa Nostra Signora di Lourdes 2:54. Largo Pedrini 3:00. Palazzo Sertoli 3:06. via Scarpatetti la parte più antica 3:21. Castel Masegra 4:40. Belvedere della città Sud-Ovest 4:57. Lavatoio di Fracaiolo 5:17-5:22. Mallero in via Gombaro 5:32.
Ringrazio della Visualizzazione.
Le campane di Valgattara, Monghidoro (Bo) 2017.
Le campane della Chiesa di Valgattara, Monghidoro (Bologna Italy) nel giorno della Festa di San Bartolomeo 24 agosto 2017. La costruzione del campanile di Valgattara fu iniziata nel 1927 e inaugurato il 24 agosto 1938. Il campanile contiene un concerto di 4 campane fuse nel 1894 dalla Fonderia Giuseppe Brighenti, del peso di: Grossa, 546,8 Kg – Mezzana, 385,7 Kg – Mezzanella, 278,3 Kg – Piccola 176,5 Kg. Sono dedicate a Dio Salvatore, Santa Maria del Rosario, Sant'Antonio da Padova, e San Bartolomeo Patrono di Valgattara). Campanari, Unione Campanari Bolognesi. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Chiesa di S.Bartolomeo.wmv
La chiesa di S.Bartolomeo, si trova a Gorra, una frazione del comune di Finale Ligure (SV).
Fù abbandonata circa negli anni 60' a causa di un cedimento del terreno.
L'edificio sconsacrato è in stato di totale abbandono, l'ingresso è possibile senza problemi.
Ex Saline di Stato di Cagliari a Molentargius ~ 16 Ottobre 2017 | Vivere a Cagliari
La storia dell'estrazione del sale marino a Cagliari sembra che risalga a circa 3000 anni fa, all'epoca degli stanziamenti Fenici.
In epoche più recenti l'estrazione del sale fu oggetto di monopolio governativo dapprima con la dominazione spagnola, poi con la dominazione sabauda.
L'attività d'estrazione impiegava in passato maestranze reclutate fra la popolazione, ma a cavallo fra il Settecento, l'Ottocento e il Novecento lo stato sabaudo impiegava i condannati ai lavori forzati, provenienti principalmente dalle carceri piemontesi e dal vecchio carcere cagliaritano di San Bartolomeo.
Negli anni 30 la tecnologia modificò drasticamente la tecnica di estrazione con l'allestimento del sistema formato dalle vasche evaporanti, dalle vasche salanti, gli impianti di sollevamento e di canalizzazione delle acque.
Nel 1984 l'attività delle saline di Stato cessò per ragioni igienico-sanitarie a causa della tracimazione di acque inquinate dal Bellarosa minore nel Bellarosa maggiore.
Delle Saline restano gli impianti di terra e delle vasche come testimonianza di un'antica attività ed è tuttora attivo il sistema di circolazione e regimazione delle acque per mantenere integro un particolare ecosistema creato in parte dall'uomo.
La città del sale o villaggio del sale fu costruita nei primi decenni del XX secolo ed è oggi considerato un sito di archeologia industriale. Il complesso comprende i palazzi dove risiedevano i dirigenti, le abitazione degli impiegati, una chiesa, un teatro, dei laboratori e le officine dove avveniva l'estrazione e lavorazione del sale.
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Emergenza neve 2012 Misericordia San Bartolomeo in Galdo
Operazione di Soccorso in zona impervia causa abbondante nevicata del Febbraio 2012 a paziente poli-traumatizzato da parte della Misericordia di San Bartolomeo in Galdo con la forte collaborazione della Compagnia Carabinieri di San Bartolomeo in Galdo e il Comune di San Bartolomeo in Galdo (BN). Ricordiamo anche che la nostra Misericordia in questa emergenza neve ha collaborato anche con il servizio 118. Che Iddio ve ne renda merito
PEDALATA AL MOLO DEL VILLAGGIO DEI PESCATORI E CHIESA DI SANT EFISIO
BANDA per S.BARTOLOMEO 2011
chiesa di San Cesello - restauro altare
Ultimi ritocchi sull'altare di San Cesello - restauro del 1999/2000 - chiesa di San Cesello - Cagliari
La statua di Santa Chiara ritorna nella sua chiesa
La statua di Santa Chiara ritorna nella sua chiesa
Panorama di Città di Cagliari, Sardinia, Italy ☀ 2017 ☀ Кальяри, Сардиния, Италия
8 GIUGNO 2017 CAGLIARI
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Извлечение миро из гробницы Св.Николая Чудотворца 9 мая 2014 - 2015 - 2016 - 2017 Бари, Италия
7 - 8 и 9 мая ... Праздник Перенесения Мощей Св. Николая Чудотворца в городе Бари ♗ Festa di San Nicola - Bari, dal 7 al 9 maggio
Документальные кадры Базилики святителя Николая Чудотворца в г. Бари и другие события города ♗ VIDEO DOCUMENTARIO BASILICA SAN NICOLA - BARI
Варфоломей I, Патриарх Константинопольский. Посетил Базилику Св.Николая в Бари❃Visita del Patriarca Ecumenico BARTOLOMEO I, Basilica San Nicola a Bari
✞ Roman Catholic Liturgy of the Mass ???? Liturgia Católica Romana de la Misa ???? Liturgie catholique romaine de la messe ????Liturgia Chiesa Cattolica
2017 Майские праздники Святителя Николая Чудотворца в г. Бари, Италия ✠ Festa di San Nicola - Bari ♔ Maggio 2017
Campobasso città. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della Città di Campobasso in Molise. Italy.
Luoghi Visitati
Panoramica a Nord con vista sulla città. Palazzo di Governo. Piazza Vittorio Emanuele II. Comune di Campobasso. Monumento San Giorgio. Corso Vittorio Emanuele II. Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre. Piazzetta Palombo. Porta San Paolo. Vico Colonna. via Salita San Paolo. Porta Mancina. Porta Sant'Antonio Abate. via Sant'Antonio Abate. via Anselmo Chiarizia (scalinata Medievale). Museo Sannitico. Palazzo Pistilli. Chiesa San Bartolomeo. Torre Terzano. Chiesa San Giorgio. Santa Maria del Monte. Castello Monforte (Fortificazione con Vista sulla città).
Ringrazio della Visualizzazione.
Gli ortodossi d'Italia.
La settimana Incom 01442 del 16/08/1956
Il rito battesimo nella comunità ortodossa calabrese.
Descrizione sequenze:una famiglia si reca in chiesa, la donna che pota un velo sul capo tiene in braccio un bambino di un mese ; il prete ortodosso legge i testi sacri di fronte alla donna col bambino ; il prete ortodosso solleva in alto il bambino ; il prete che tiene in braccio il bambino entra nella chiesa seguito dai familiari e depone il bambino sull'altare ; il bambino viene deposto a terra su un cuscino e sollevato da un padrino ;
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Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Scavi San Bartolomeo al Mare 2
Festa San Bartolomeo Presentazione
Modena (Emilia Romagna, ITALIA): pt 2
Della topografia originale romana di Modena poco è rimasto. Si conservano le zone edificate verso la fine del Medioevo e nel Rinascimento, a struttura topografica anulare, con strade strette fiancheggiate da portici. In luogo delle mura medievali, alla fine del 15° sec. Ercole d’Este cinse la città di una nuova muraglia pentagonale, distrutta nei due primi decenni del 20° sec., quando al suo posto furono aperti viali e giardini. Una serie di piani regolatori (1893, 1958 e 1965) cercò di frenarne lo sviluppo a macchia d’olio e l’affollamento di attività industriali e terziarie nel centro storico.
Il centro della città è costituito dalla Piazza Grande, con il Palazzo Comunale (medievale ma rifatto nei sec. 17°-18°); il palazzo della Cassa di risparmio (1960, di Giò Ponti) e il fianco sud del duomo. Questo fu iniziato da Lanfranco nel 1099, consacrato nel 1184, e continuato fino al 14° sec. con l’intervento dei maestri campionesi; la facciata (con galleria a loggette e grandi arcature) è decorata dalle sculture di Wiligelmo; sul fianco sud si aprono la Porta dei principi (sculture del Maestro di S. Geminiano) e la Porta regia (maestri campionesi), nel fianco nord la Porta della pescheria (sculture di un continuatore di Wiligelmo, 12° sec.); il grandioso interno è a tre navate con finti matronei e presbiterio rialzato. Accanto al duomo sorge la torre campanaria (Ghirlandina), con coronamento gotico di Enrico da Campione. Numerose e importanti le altre chiese della città: S. Francesco (antica struttura gotica, 1244, modificata nel 1828); S. Pietro (1476, a cinque navate con decorazioni in cotto sulla facciata), S. Bartolomeo (1607, affreschi di A. Pozzo); S. Vincenzo (1617, pantheon ottocentesco degli Estensi); S. Biagio (14° sec., rifatto nel 1661); S. Agostino (1663); S. Domenico (1708); S. Maria Pomposa (ricostruita nel 1717); S. Giovanni Battista (1730). Fra gli edifici civili: Ospedale civile (1753) e palazzi rinascimentali Ghisellini e Ferrari-Moreni; Palazzo Ducale (1634 su disegno di B. Avanzini, completato nel 19° sec.); Palazzo dei musei (1753), in seguito (1788) Albergo delle arti; nuovo cimitero (1973-80) di A. Rossi.
Botticelli a Cagliari.wmv
Dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, il dipinto l''Adorazione dei Magi' del Botticelli, artista del Rinascimento, è a Cagliari. E' il pezzo forte della mostra ''La Nativita''' allestita nel Museo del Duomo cittadino in via Fossario, dal 15 dicembre al 21 febbraio 2010. Dopo le prime fasi della vita di Gesu', l'Annunciazione e la Visitazione, il tema della Nativita' chiude l'itinerario dedicato all'iconografia cristiana, ospitato insieme alla Adorazione dei pastori'' di Jacopo Bassano e la ''Nativita' di Cristo'' di Ignazio Stern.