Grande festa a Pisa per San Francesco d'Assisi con il Rappresentante Ufficiale del Governo
Grande festa il 4 ottobre 2018 nella parrocchia di San Francesco a Pisa per la festa del titolare della Parrocchia San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia.
La cerimonia, presieduta dall'Arcivescovo, si è svolta nella chiesa di Santa Cecilia, gremita di fedeli, come avviene da tre anni, ovvero da quando, aprile 2016, la chiesa di San Francesco, di proprietà del Governo, e la seconda chiesa della città per importanza storica e artistica, è stata chiusa per rischio crollo tetto.
Finalmente, dopo tre anni, il Ministero, il sabato precedente la festa, ha annunciato lo stanziamento di tutti i fondi necessari anche per il restauro del chiostro, campanile e convento.
Il Presiedente del Consiglio dei Ministri Conte, invitato alla cerimonia, impossibilitato ad intervenire ha voluto dare segno concreto dell'attenzione verso la comunità pisana non solo stanziando i soldi necessari, cosa che non aveva fatto il precedente Governo, ma anche inviando un Rappresentante Ufficiale del Governo alla cerimonia, cosa inusuale e non prevista dal cerimoniale, in quanto il Governo partecipa ufficialmente solo alla cerimonia nazionale ad Assisi presso la tomba del Santo.
A Rappresentare il Governo è stato il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Guglielmo Picchi, l'unico toscano a far parte del Governo Conti.
All'inizio della cerimonia, dopo il saluto del Parroco, Padre Giuliano Budau, il Sindaco ha reso omaggio al Patrono d'Italia con il tradizionale omaggio floreale alla statua del Santo da parte del Comune, seguito da quello della Magistratura di San Francesco del Gioco del Ponte.
Numerose le autorità presenti, sia civili che militari, con in prima fila il Prefetto di Pisa, così come erano presenti molte testate giornalistiche della carta stampata, on line e televisioni.
Riprese di Franco Mariani.
Tutti i diritti riservati alla Parrocchia San Francesco di Pisa © 2018
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Statua di San Francesco d'Assisi presente nella chiesa dedicata al Santo a Pisa
Statua di San Francesco d'Assisi presente nella chiesa dedicata al Santo a Pisa.
Riprese di Franco Mariani.
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PISTOIA (Toscana) chiesa di S. Francesco d'Assisi - altare di S. Francesco - SPLENDIDE VETRATE
Si tratta di una delle chiese più grandi della città, situata nell’omonima piazza, appena fuori il centro cittadino. La costruzione fu iniziata intorno al 1289, ma i lavori di edificazione del corpo della chiesa e del limitrofo chiostro si protrassero fino alla fine del trecento. La facciata è molto semplice, in tipico stile gotico francescano, caratterizzata dalla bicromia dei marmi bianco e verde, un grande portone centrale ed il rosone soprastante. La pianta è a croce latina, ad aula unica (di circa 70 metri di lunghezza) con cinque cappelle absidali. Le molte pitture trecentesche che ornavano le parti della chiesa sono andate irrimediabilmente perdute, ne restano alcuni esempi solo nella sala del Capitolo. Bellissimi i giochi di luce dell’interno, creati dalle SPLENDIDE VETRATE COLORATE. Dal 1808 al 1926 a causa delle soppressioni napoleoniche la chiesa fu destinata ad altri usi che ne danneggiarono inevitabilmente alcune parti.
Italy/Assisi (Basilica di San Francesco) Part 37/84
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Assisi:
Assisi is a town and comune of Italy in the province of Perugia in the Umbria region, on the western flank of Monte Subasio.
It was the birthplace of St. Francis, who founded the Franciscan religious order in the town in 1208, and St. Clare (Chiara d'Offreducci), the founder of the Poor Sisters, which later became the Order of Poor Clares after her death. The 19th-century Saint Gabriel of Our Lady of Sorrows was also born in Assisi.
Around 1000 BC a wave of immigrants settled in the upper Tiber valley as far as the Adriatic Sea, and also in the neighborhood of Assisi. These were the Umbrians, living in small fortified settlements on high ground. From 450 BC these settlements were gradually taken over by the Etruscans. The Romans took control of central Italy by the Battle of Sentinum in 295 BC. They built the flourishing municipium Asisium on a series of terraces on Monte Subasio. Roman remains can still be found in Assisi: city walls, the forum (now Piazza del Comune), a theatre, an amphitheatre and the Temple of Minerva (now transformed into the Church of Santa Maria sopra Minerva). In 1997, the remains of a Roman villa were also discovered containing several well preserved rooms with frescoes and mosaics in a condition rarely found outside sites such as Pompei.
In 238 AD Assisi was converted to Christianity by bishop Rufino, who was martyred at Costano. According to tradition, his remains rest in the Cathedral Church of San Rufino in Assisi.
The Ostrogoths of king Totila destroyed most of the town in 545. Assisi then came under the rule of the Lombards as part of the Lombard and then Frankish Duchy of Spoleto.
The thriving commune became an independent Ghibelline commune in the 11th century. Constantly struggling with the Guelph Perugia, it was during one of those battles, the battle at Ponte San Giovanni, that Francesco di Bernardone, (Saint Francis of Assisi), was taken prisoner, setting in motion the events that eventually led him to live as a beggar, renounce the world and establish the Order of Friars Minor.
The city, which had remained within the confines of the Roman walls, began to expand outside these walls in the 13th century. In this period the city was under papal jurisdiction. The Rocca Maggiore, the imperial fortress on top of the hill above the city, which had been plundered by the people in 1189, was rebuilt in 1367 on orders of the papal legate, cardinal Gil de Albornoz.
In the beginning Assisi fell under the rule of Perugia and later under several despots, such as the soldier of fortune Biordo Michelotti, Gian Galeazzo Visconti and his successor Francesco I Sforza, dukes of Milan, Jacopo Piccinino and Federico II da Montefeltro, lord of Urbino. The city went into a deep decline through the plague of the Black Death in 1348.
The city came again under papal jurisdiction under the rule of Pope Pius II (1458–1464).
In 1569 construction was started of the Basilica of Santa Maria degli Angeli. During the Renaissance and in later centuries, the city continued to develop peacefully, as the 17th-century palazzi of the Bernabei and Giacobetti attest.Now the site of many a pilgrimage, Assisi is linked in legend with its native son, St. Francis. The gentle saint founded the Franciscan order and shares honors with St. Catherine of Siena as the patron saint of Italy. He is remembered by many, even non-Christians, as a lover of nature (his preaching to an audience of birds is one of the legends of his life).
Assisi was hit by two devastating earthquakes, that shook Umbria in September 1997. But the recovery and restoration have been remarkable, although much remains to be done. Massive damage was caused to many historical sites, but the major attraction, the Basilica di San Francesco, reopened less than 2 years later.
TG 50CANALE: servizio sulla festa di San Francesco a Pisa col Sottosegretario Picchi
rande festa il 4 ottobre 2018 nella parrocchia di San Francesco a Pisa per la festa del titolare della Parrocchia San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia.
La cerimonia, presieduta dall'Arcivescovo, si è svolta nella chiesa di Santa Cecilia, gremita di fedeli, come avviene da tre anni, ovvero da quando, aprile 2016, la chiesa di San Francesco, di proprietà del Governo, e la seconda chiesa della città per importanza storica e artistica, è stata chiusa per rischio crollo tetto.
Finalmente, dopo tre anni, il Ministero, il sabato precedente la festa, ha annunciato lo stanziamento di tutti i fondi necessari anche per il restauro del chiostro, campanile e convento.
Il Presiedente del Consiglio dei Ministri Conte, invitato alla cerimonia, impossibilitato ad intervenire ha voluto dare segno concreto dell'attenzione verso la comunità pisana non solo stanziando i soldi necessari, cosa che non aveva fatto il precedente Governo, ma anche inviando un Rappresentante Ufficiale del Governo alla cerimonia, cosa inusuale e non prevista dal cerimoniale, in quanto il Governo partecipa ufficialmente solo alla cerimonia nazionale ad Assisi presso la tomba del Santo.
A Rappresentare il Governo è stato il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Guglielmo Picchi, l'unico toscano a far parte del Governo Conti.
All'inizio della cerimonia, dopo il saluto del Parroco, Padre Giuliano Budau, il Sindaco ha reso omaggio al Patrono d'Italia con il tradizionale omaggio floreale alla statua del Santo da parte del Comune, seguito da quello della Magistratura di San Francesco del Gioco del Ponte.
Numerose le autorità presenti, sia civili che militari, con in prima fila il Prefetto di Pisa, così come erano presenti molte testate giornalistiche della carta stampata, on line e televisioni.
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Primi Vespri Transito di s.Francesco 2019
3 ottobre 2019 - CELEBRAZIONE DEI PRIMI VESPRI “NEL TRANSITO DI SAN FRANCESCO”. Presiede S.Ecc. Mons. Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo Metropolita di Pisa
Diretta su Facebook da Pisa Messa con Arcivescovo per Festa San Francesco d’Assisi Patrono d'Italia
Mercoledì 4 ottobre 2017 Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, e Titolare della Parrocchia, alle ore 18 presso la nostra Parrocchia, nella chiesa di Santa Ceciclia, si è tenuta l’unica cerimonia ufficiale della città di Pisa.
Per la prima volta tutta la cerimonia è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della parrocchia a cura e con il commento liturgico del giornalista vaticanista Franco Mariani e del parrocchiano Nicola Nuti.
La Santa Messa è stata presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Pisa, S. E. Mons. Giovanni Paolo Benotto.
Al termine tradizionale rito di omaggio floreale da parte del Sindaco di Pisa, rappresentato dall'Assessore Andrea Serfogli, con la deposizione di un cuscino di fiori alla statua del Santo.
Erano presenti i Gonfaloni del Comune e della Provincia di Pisa e le principali Autorità civili e militari: Prefetto, Questore, Comandanti Provinciali dei Carabinieri e Guardia di Finanza.
Riprese e commento a cura del giornalista vaticanista Franco Mariani e del parrocchiano Nicola Nuti.
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Visita generale della chiesa di San Francesco a Pisa
Visita generale della chiesa di San Francesco a Pisa.
Riprese di Franco Mariani.
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Monumento chiesa di S. Francesco, Pisa
Una visita, unica nel suo genere, al Monumento Nazionale e chiesa di S. Francesco.
L' edificio attualmente è in fase di restauro.
Si ringrazia
la Soprintendenza Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno,
Italia Nostra Pisa
La Parrocchia di S. Francesco,
gli assistenti alle riprese.
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Cenni storici
La Chiesa è citata dal 1233. Voluta nel 1261 dall'arcivescovo Federico Visconti, contigua ad un convento di Francescani, conteneva e contiene molte cappelle private appartenenti a famiglie nobili pisane.
Le cappelle, che conservano antichi sepolcri familiari, erano state costruite ed adornate dalle famiglie, che esercitavano il diritto di patronato sulla chiesa e sugli arredi sacri, mentre i Francescani si limitavano alla sola amministrazione del culto. Dal 1265-70 il pisano Giovanni di Simone diresse i lavori cui risalgono l'impianto a aula unica coperta a capanna e l'ardito e tipico campanile poggiante all'interno per due lati su mensole.
[fonte wikipedia]
Note sull'ing. Giovanni di Simone:
L'edificio [Ospedale Nuovo] risultava quasi ultimato nel 1262, quando G. doveva essere già al lavoro nella chiesa di S. Francesco a Pisa; la chiesa, infatti, cominciata nel 1261 e terminata, all'infuori della copertura, entro la fine del secolo, è in cotto, secondo una consuetudine tipicamente pisana, ma poggia su un basamento di pietra che, stando a un documento del 1264, un gruppo di magistri lapidum stava cavando dal monte Pisano proprio sotto la direzione di Giovanni. L'elemento che di certo caratterizza l'intero cantiere è il campanile pensile che scarica il peso solo su due muri perimetrali in cui G. inserì due mensoloni che sorreggono un'accuratissima tromba di mattoni concentrici alleggeriti da arcatelle. Sulla base di questa singolare architettura, la Cristiani Testi (1986) ha attribuito a G. anche il campanile di S. Caterina, la chiesa domenicana di Pisa, di poco anteriore a quella francescana. Sebbene non tutti gli studiosi si dichiarino certi di questa attribuzione, c'è da dire che i due campanili pisani costituiscono episodi precoci e molto rilevanti all'interno dello sviluppo dell'architettura mendicante italiana.
[Fonte:
MUSIC thanks to Epic Elite
Between Oceans (feat. Juliet Lyons) di Nick Murray
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Note tecniche:
riprese effettuate senza l'ausilio di luci artificiali e senza alterare l'atmosfera del luogo.
In post, applicazione di filtri per attenuare il rumore (ove possibile),
risalto dei colori e della luce naturale proveniente per lo più dall'abside
Volo ricreativo senza ausilio di GPS.
Altezza max registrata 18m.
SAN RANIERI : Patrono di Pisa (Patron Saint of Pisa, forerunner of St. Francis of Assisi)
DANIELA RIPETTI PACCHINI (skindapsos, ilvelobarocco ): Life and Iconography of Ranieri- the patron Saint of Pisa and forerunner of St. Francis of Assisi. Music: Stellaire by Georges Delerue.
Ita. Vita e iconografia di S. Ranieri, Santo Patrono di Pisa e il più significativo precursore di San Francesco d'Assisi.
SAN RANIERI (Raniero Scàccari, secolo XII) non ha ancora rappresentazioni filmiche, non è una Superstar delle agiografie, ma è un Santo che ha precorso i tempi e ha contribuito ad iniziare un profondo rinnovamento nella Chiesa anticipando la spiritualità di Santi come San Francesco d'Assisi.
Radicato profondamente nella storia e nel Sensus Fidelium della popolazione pisana, Pisa lo ricorda attraverso la sua tradizione.
Tra il 16 e il 17 giugno si svolge ogni anno in questa città, per onorare il suo Patrono, una suggestiva Luminaria (detta anche in pisano 'Luminara' ) con i suoi 70.000 lumini accesi Lungarno, la Regata e i fuochi d'artificio che s'innalzano dalla Vecchia Cittadella esplodendo in frattalici giochi pirotecnici.
Ranieri è stato uno dei primi ad indicare al mondo dei laici il dovere di annunciare e testimoniare il Vangelo con l'esempio ed a proporre la Santità come un ideale di vita offerta a tutti. Con la sua profetica esperienza spirituale, lo si può veramente considerare come uno dei 'miracoli' più belli della Piazza dei Miracoli.
San Ranieri non è mai stato oggetto di canonizzazione. Questo video è il suo 'Itinerarium cordis in Deum .
Le opere d’arte, rappresentate nel video, sono in buona parte quelle presenti nell’ Opera del Duomo di Pisa dove si trova anche l’originale della Porta bronzea di S. Ranieri (la cui copia è esposta nel transetto destro della Cattedrale) dello scultore Bonanno Pisano e quelle degli affreschi del Camposanto Monumentale e del Museo delle Sinopie. Gli affreschi (attualmente staccati) raffiguranti la storia di San Ranieri, sono stati attribuiti al pittore fiorentino Andrea di Bonaiuto (o Andrea Bonaiuti) del quale si hanno notizie dal 1343 al 1377 e ad Antonio Veneziano (notizie fra il 1368-1388) che è stato una delle figure più importanti della pittura toscana della seconda metà del trecento. Le scene che narrano la vita del Santo sono: Conversione, Partenza per la Terrasanta, Tentazioni e miracoli, Ritorno a Pisa, Morte e funerali, Esposizione della salma e miracoli postumi.
Ringrazio l'Opera della Primaziale Pisana e il fotografo Nicola Gronchi (GronchiFotoArte) per la gentile concessione della maggioranza delle preziose immagini del Santo.
Ringrazio inoltre il Prof.Gabriele Zaccagnini dell' Università di Pisa, sia per l'immagine della Chiesa di S. Vito, sia per la sua disponibilità a fornirmi chiarimenti sulla figura di San Ranieri. Il Prof. Zaccagnini (medioevalista e agiografo) è autore fra l'altro, delle più importanti opere su S. Ranieri come La 'Vita di San Ranieri (secolo XII). Analisi Storica, agiografica e filologica del testo di Benincasa. Edizione Critica del Codice C181 dell'Archivio Capitolare di Pisa, Pisa 2011( Piccola Biblioteca GISEM,26) e San Ranieri patrono di Pisa. Alle radici della Santità dei laici. (Ed. San Paolo-2010).
Questi due testi sono stati le mie principali fonti.
Daniela Ripetti Pacchini - skindapsos, ilvelobarocco.
Altare Sant Antonio da Padova nella chiesa di San Francesco di Pisa
Altare laterale del 1700 che ospita la statua di Sant'Antonio da Padova presente nella chiesa di San Francesco di Pisa.
Riprese di Franco Mariani.
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Assisi e la Basilica di San Francesco (Perugia - Umbria - Italy)
Assisi è una località di collina dell'Umbria, in Italia centrale. È il luogo di nascita di San Francesco (1181-1226), uno dei santi patroni d'Italia. La basilica di San Francesco è un'imponente chiesa su 2 livelli consacrata nel 1253. Gli affreschi duecenteschi che ritraggono la vita di San Francesco sono stati attribuiti, tra gli altri, anche a Giotto e Cimabue. La cripta ospita il sarcofago in pietra del santo.
Luogo magico e unico al mondo, legato alla storia di San Francesco, Assisi è un piccolo borgo medievale rimasto intatto per secoli. Ancora oggi è avvolto da una massiccia cinta muraria ed è dominato dalla mole della Rocca Maggiore e della grande Basilica. Qui, davanti alla bellezza delle piccole stradine, sembra che il tempo non sia mai trascorso.
Nel 1228, due anni dopo la morte di San Francesco, Papa Gregorio IX incaricò frate Elia di realizzare una chiesa dove poter custodire i resti mortali del Santo. Il luogo scelto, chiamato Colle dell'Inferno, poiché vi venivano svolte le esecuzioni pubbliche dei criminali, venne da quel momento in poi nominato Colle del Paradiso. La Basilica è suddivisa in due zone: la Basilica Superiore, in cui è custodito il Ciclo della Vita di San Francesco di Giotto, e la Basilica Inferiore, bella e caratteristica chiesa medievale.
Video eccezionale: ecco come si presenta San Francesco a Pisa a 3 anni chiusura rischio crollo tetto
Il Parroco della chiesa di San Francesco a Pisa, Padre Giuliano, a conclusione del concorso nazionaleI Luoghi del Cuore indetto dal FAI intende pubblicamente ringraziare tutti i 25mila pisani ed italiani sparsi in tutta Italia che hanno deciso di firmare/segnalare la nostra chiesa.
25mila persone che hanno contribuito da maggio a ottobre a far entrare subito in classifica la nostra bella e antica chiesa che è chiusa ormai da quasi tre anni (aprile 2016) al 17 posto, ad agosto prima tra i luoghi toscani votati, e in fine al 7 posto della classifica nazionale.
Per ringraziare tutte queste magnifiche persone, che di fatto hanno adottato la nostra chiesa vogliamo mettere a disposizione di tutti alcune immagini inedite della nostra chiesa, sia interne che esterne, realizzate poche settimane fa dal FAI, che le ha gentilmente messe a disposizione dell'ufficio stampa della Parrocchia.
Sono immagini certamente dolorose per chi, parrocchiani e pisani, da 3 anni non può rimettere piede nella sua chiesa parrocchiale, ma di una bellezza unica, che ci permette di vedere lo stato attuale della nostra chiesa, tra le più antiche della città, seconda per importanza dopo la Primaziale.
Non si può rimanere colpiti dalla suggestiva immagine del Cristo in croce dell'altare principale, imbrigliato da travi di legno e imbracature metalliche, sepolto dalla polvere, che si innalza sopra di queste, come se dicesse io presto risorgerò assieme a questa mia chiesa oggi chiusa, cosi come avvenne per San Francesco d'Assisi con la Porziuncola.
Cosi come suscita un brivido vedere la copia a grandezza naturale della Sacra Sindone di Torino, che da decenni è presente in San Francesco, coperta da un grande telo bianco, a simboleggiare che il sudario di Gesù Cristo oggi è avvolto dal sudario della nostra chiesa chiusa per rischio crollo, quasi a proteggerlo, non tanto dalla polvere, ma proprio da questo rischio.
Così come non si può rimanere colpiti dagli 8 altari laterali tutti coperti da grandi teloni bianchi così come si copre, al Venerdì Santo, la croce, che poi si scopre in vista della risurrezione, rinascita di Gesù dalla morte.
La bellezza artistica della nostra chiesa, soffocata da teli e imbracature metalliche, tuttavia rimane, ed è oggi sottolineata dalle due colonne laterali che immettono nel braccio di sinistra e di destra, che ora, liberate dalla morsa delle panche si stagliano verso l'alto, quasi a ricordarci che, nonostante la sciagura della chiesa chiusa, non dobbiamo rimanere ancorati al dolore terreno ma continuare a volgere il nostro sguardo e la nostra attenzione al cielo, meta finale del nostro cammino terreno.
La passerella che dall'altare porta verso la porta centrale, posta sopra le lapidi del corridoio centrale per proteggerle dalle imbracature metalliche che a breve saranno innalzate per permettere di lavorare sulle 18 grandi travi, di cui ben 15 marce, che sorreggono il tetto, dà quasi un senso di speranza, e forse di sicurezza, quasi a dire a tutti noi state tranquilli, in questo oceano di imbracature metalliche che invadono la vostra chiesa, offuscando l'orizzonte e i tesori artistici della vostra chiesa, io sono l'unica strada da percorrere (restauro) per arrivare al Cristo che è, e rimane, l'unica cosa visibile di questo importante edificio sacro, il vostro punto di riferimento, e che un giorno ripotrete vedere in tutto il suo splendore, assieme a tutta la chiesa, che molti considerano la loro seconda casa.
Grazie a tutti i 25mila pisani e italiani che sono stati vicini alla chiesa di San Francesco e alla sua comunità parrocchiale.
Franco Mariani.
Riprese a cura del FAI - I Luoghi del Cuore 2019.
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Serata speciale a Pisa con Vittorio Sgarbi pro salvataggio San Francesco
Sabato 7 gennaio la Sala del Capitolo del Convento dei Frati Minori Conventuali di San Francesco a Pisa è stata protagonista di un evento culturale unico per la città di Pisa, voluto dal Circolo Culturale Filippo Mazzei e ripreso dalle telecamere di 50 Canale che lo manderà in onda lunedì prossimo, 9 gennaio, alle ore 21 circa.
Alla serata ha partecipato anche il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi.
La Giornalista Carlotta Romualdi ha prima condotto un incontro introduttivo con gli sponsor della serata, l’Assessore del Comune di Pisa Andrea Serfogli, il Giornalista Vaticanista Franco Mariani - uno dei due curatori del sito della nostra parrocchia -, che hanno illustrato brevemente lo scopo della serata e presentato le meraviglie artistiche che offre il Convento e la chiesa di San Francesco, Monumento nazionale, ma che disgraziatamente è chiuso dallo scorso aprile per rischio crollo tetto.
Dopo questa introduzione la parola è andata al Critico d’Arte Vittorio Sgarbi che prima di commentare la bellezza di venti fotografie significative della nostra terra tra opere d’arte e monumenti cittadini arrivando fino alla Certosa di Calci ed alla Torre del Brunelleschi di Vicopisano, facendo rivivere un rinnovato amore tra cittadini e fenomeno artistico, riscoprendo storie ed angoli della nostra città, ha voluto sottolineare l'importanza di tutto il complesso artistico di San Francesco - chiesa, convento, sala del capitolo, chiostro - e della sua urgenza di un restauro, della sua riapertura e soprattutto del suo inserimento in un percorso turistico che la valorizzi ancor di più di quello che è fino stato ad oggi.
Hanno partecipato alla realizzazione dell’incontro, facendo il bis con quello dell’anno scorso, a cui parteciparono centinaia di persone agli Arsenali, la Paim Geo Salute, il Credito Cooperativo della Valdinievole – Agenzia di Ghezzano, il Comune di Pisa con l’Assessore al Patrimonio Andrea Serfogli, e i Frati del Convento di San Francesco che hanno messo a disposizione la meravigliosa location della Sala del Capitolo, facendo scoprire al critico d’arte un nuovo luogo della città, che oggi, disgraziatamente, non si può più ammirare in tutta la sua bellezza.
Riprese di Nicola Nuti e Franco Mariani.
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Assisi-Benedizione con la reliquia di San Francesco
Documentazione: a cura di Gianfranco Bonavita
Pisa - Chiesa di San Sisto ed epigrafe araba - Spedizioni Pisane nel Mediterraneo 2/4
San Sisto era l'antico patrono di Pisa e veniva festeggiato il 6 agosto.
Questo giorno era ritenuto propizio per la città in quanto anniversario di importanti vittorie riportate dalla Repubblica.
Il 6 agosto 1284 però, Pisa perse 12.000 uomini nella battaglia della Meloria e da allora San Sisto non fu più festeggiato.
La chiesa fu consacrata nel 1133 ma era già utilizzata da tempo come sede dei più importanti atti notarili del Comune.
La reliquia del mantello di San Francesco ad Assisi
La reliquia del mantello di San Francesco ad Assisi
Daniele Morini intervista il Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Guado Tadino, Mons. Domenico Sorrentino
Pisa - La Chiesa di San Frediano
La chiesa di San Frediano si trova a Pisa in piazza San Frediano.
La chiesa è per volere dell'arcivescovo chiesa universitaria, punto di incontro per tutti gli studenti universitari di Pisa.
Ricordata come esistente già nel 1061, ha nella facciata le forme tipiche dell'architettura pisana dell'epoca introdotte da Buscheto nella cattedrale (arcate cieche, losanghe, bicromia). Fu dedicata in origine anche a san Martino di Tours, ed ebbe annesso un ospedale.
L'interno a struttura basilicale a tre navate conserva colonne e capitelli marmorei figurati. L'arredo degli altari è stato ristrutturato nei secoli XVI e XVII. Conserva una rara grande croce dipinta su tavola dorata con Crocifisso con storie della Passione (XII secolo), altari barocchi e dipinti seicenteschi di Ventura Salimbeni (Annunciazione e Natività), Aurelio Lomi (Adorazione dei Magi), e affreschi di Domenico Passignano; gli affreschi della cupola sono di Rutilio Manetti. Sopra l'abside della chiesa una monofora che reca, al centro, lo stemma della famiglia Agostini, patrona della chiesa.
Le cappelle all'interno della chiesa sono otto: notevoli la prima sulla sinistra, rispetto all'entrata, che ospita il crocifisso del XII secolo e tre iscrizioni relative alla famiglia Pesciolini, e la terza da destra nella quale, oltre a numerose iscrizioni funebri, si trova la salma del Beato Bartolomeo Aiutamicristo.
I confessionali in pietra sono quattro e degno di particolare nota è l'imponente opera marmorea della famiglia Ruschi, che ospita le ceneri di Giovanni Battista, professore di filosofia, medicina e anatomia a Pisa nel XVII secolo.
Basilica di San Francesco d'Assisi (PG), dalla Cella Campanaria (05) v.139
Visita in cella campanaria e censimento delle 5 campane maggiori.
Concerto di 7 campane a slancio, in manutenzione dalla OES Brevetti Scarselli, di cui le 5 grosse fuse dai Fratelli Baldini nel 1837 e le 2 piccole probabilmente aggiunte nella seconda metà del Novecento:
I: Francesca, Si2 calante. Ha un diametro di 164,8 cm per uno spessore pari a 13 cm. Pesa 28 quintali.
II: Re3 calante. Ha un diametro di 131,5 cm per uno spessore pari a 10,5 cm. Pesa 14,2 quintali.
III: Mi3 (l'unica fusa nel 1836). Ha un diametro di 122,7 cm per uno spessore pari a 10 cm. Pesa 11,8 quintali.
IV: Fa#3 calante. Ha un diametro di 108 cm per uno spessore pari a 8,5 cm. Pesa 8 quintali.
V: Sol#3. Ha un diametro di 87,5 cm per uno spessore pari a 6 cm. Pesa 4,2 quintali.
VI: La#3
VII: Do4 leggermente crescente
Il concerto originario era composto da 2 campane fatte fondere dal Frate Elia, poi arrotondato a 6 dai Maestri Pisani nel 1239, la cui imponenza di suono nella valle umbra è testimoniata da Salimbene de Adam, che ha messo per iscritto le incisioni dei bronzi, che rimasero più o meno su questo numero per molti secoli, anche se nel Settecento uno di essi fu donato alla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Non sappiamo molto circa le rifusioni e le fonderie in quanto le fonti non sono sufficientemente attendibili, ma si può dedurre dalle condizioni del campanile, spesso lesionato e preso di mira dai fulmini, e questi causarono diversi incidenti alle faldi della torre. Per tale motivo nel XVI fu abbattuta la slanciata cuspide la cui forma riprendeva quella originale del campanile di Santa Chiara. Sappiamo però che le campane furono calate nel 1798 quando le truppe di Napoleone saccheggiarono la Basilica. Poi, nel 1837, alla Baldini fu affidato il compito di rifare il concerto che ricordasse quello originale, cioè 6 campane. Probabile che le attuali 2 piccole furono fuse da una fonderia di Foligno come un'aggiunta al concerto storico. Negli anni '80, dopo la grande manutenzione, rimontarono solo le 5 maggiori. Successivamente modificarono il castello aggiungendo le 2 squilline. Una di queste campane giace ancora sul pavimento del Sacro Convento. Al momento non si sa se verrà rimontata.
Il Rinterzo non si può più eseguire poiché probabilmente il sistema di fermata a bicchiere è malfunzionante. I denti del blocco sono presenti solo sulle 4 campane maggiori, ma alcune testimonianze fanno intendere che spesso tutte le campane cominciassero a suonare a distesa partendo dalla posizione a bicchiere, per cui è possibile che gli altri siano stati successivamente rimossi.
Per quanto concerne l'elettrificazione, negli anni 30 furono automatizzate a distesa molto probabilmente da una ditta tedesca, che installò una sorta di tastiera nel “sottocella” a cui erano collegati i martelli esterni. Negli anni 60 invece, l’impianto fu rifatto dalla Broili di Udine, che eliminò la tastiera ed i martelli esterni per sostituirli con i suoi elettromartelli che battevano all’interno (e potrebbe essere una causa per cui la Francesca è completamente sbeccata). Tale impianto durò solo una ventina d’anni, e tra la metà degli anni 70 e gli inizi degli anni 80 venne completamente rifatto dalla AEI di Perego (di cui sono rimasti gli elettromartelli sulle 2 squilline, che sono una brutta imitazione dei martelli ogivali della OES; ceppi, ruote, i blocchi sulle 4 maggiori e i nuovi elettromartelli a goccia sulla II, III, IV e V). In seguito intervenne la Elettra di Corciano, che installò i motori Ecat 8 poli sulle 5 campane maggiori. Attualmente la manutenzione è a cura della OES Brevetti Scarselli, che ha installato il martello ogivale sulla Francesca e il programmatore Digit Clock.
E dopo aver ripreso le suonate... Ecco a voi la chicca finale!!! Quello che veramente mancava su Youtube... Ora è in rete: il censimento che molti aspettavano. Ma la cosa più bella è che mai mi sarei aspettato che il Frate custode Mauro Gambetti mi desse il permesso di salire su questo imponente e sicurissimo campanile!
Appena ho visto la imponente Francesca sono rimasto a bocca aperta! Una cosa sensazionale!! Il mio cuore pulsava 1000 battiti al minuto, e non riuscivo a controllarmi! Era un sogno! Non volevo svegliarmi!! Non ci sono parole per descrivere questa indimenticabile giornata!
Bene, passiamo al lato tecnico. Tutto quel che si era detto sulla Francesca è da ritenersi infondato. Infatti è una bellissima Baldini del 1837. E le sorprese mica finiscono qui... Diametro 1,82 metri? Macché... 1,65! Così sembra piuttosto piccola... Ma c'è da dire che è molto spessa: ben 13 cm!!
E dopo le misure, il momento magico... La facciamo rintoccare! Eheheh! L'abbiamo fatta rintoccare piano perché se la facevamo rintoccare forte si sarebbe distintamente sentita.
Quindi un'analisi su tutte le altre campane, e qualche scorcio sul panorama di Assisi e della Piazza Superiore, e anche una videata alla grande vallata.
Dante Alighieri e la chiesa di San Francesco di Pisa
Video della conferenza su Dante Alighieri e la chiesa San Francesco di Pisa tenuta dal Prof. Fabrizio Franceschini.
Il 14 maggio 2017 durante un pomeriggio di festa dedicato alla chiesa e al convento di San Francesco, monumento nazionale storico- artistico, di proprietà del Demanio, tra i più preziosi e ricchi di storia nella nostra città, chiuso dal 16 aprile 2016, in attesa di essere recuperato e riaperto dopo la chiusura per rischio crollo tetto, si è parlato della sua storia e delle sue curiosità.
Riprese di Franco Mariani.
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