Campane di Monterosso al Mare (SP)-Chiesa di San Giovanni Battista
Suono del mezzogiorno alla chiesa di San Giovanni Battista a Monterosso al Mare (SP), un piccolo borgo delle Cinque Terre. VIDEO DI CAMPANARO45 (Vlogger2003) CHE NON HA POTUTO CARICARLO PER MOTIVI PERSONALI
Istituzione della Parrocchia San Giovanni Battista Monterosso Almo 28 ottobre 1951
VIDEO TRATTO DALL'INTEGRALE DEGLI ARCHIVI PARROCCHIALI
Nel 1951, dopo secoli di aspre controversie con la chiesa Madre, la chiesa di S.Giovanni Battista venne elevata a parrocchia. Allo stato attuale non sappiamo se la chiesa di S. Giovanni Battista fin dall'origine sia stata Filiale e Coaudiatrice della chiesa madre, sicuramente per molti anni lo è stata. I documenti dell'archivio parrocchiale attestano che la chiesa, dal XVII secolo, era chiamata Basilica, con diritto di battezzare sin dal 1645. Il 16 maggio 1653 le venne conferita l'autorizzazione ad amministrare i sacramenti e nel 1803 viene chiesto al vescovo che ribadisca questa concessione. La chiesa di San Giovanni uscì solo in parte danneggiata dal terribile terremoto che l'11 gennaio 1693 mise in ginocchio la Val di Noto. La stessa fortuna non interessò però anche la chiesa di Sant'Antonio e la chiesa Madre, che vennero rase al suolo. Proprio per questo, nei due anni successivi al sisma, la funzione di chiesa Madre fu ricoperta dalla chiesa di San Giovanni, già con il titolo di succursale, mentre veniva ricostruita la vera titolare. Le strutture del vecchio edificio della chiesa di San Giovanni Battista che resistettero al terremoto, furono inglobate nelle nuove. Dopo secoli di suppliche il 28 ottobre del 1951, il Vescovo Ettore Baranzini elevò la chiesa di S. Giovanni Battista a Parrocchia. Della nuova Parrocchia, che comprende quasi tremila anime si stabilirono i confini. Il primo Parroco della Parrocchia fu Giuseppe Flaccavento. (fonte sangiovannimonterosso.com)
Feast Day of San Giovanni: Fireworks in Monterosso Al Mare, Italy
One of the holidays that often sneaks up on visitors to Italy is the Feast Day of Saint John the Baptist--La Festa di San Giovanni--on June 24th (John the Baptist is the only saint whose feast day is celebrated on his birthday rather than his date of death, incidentally). Though not a national holiday, it is a festive occasion in a number of Italy’s most important cities where San Giovanni is patron saint, including Florence, Turin, and Genoa. In the Cinque Terre, both Monterosso and Riomaggiore celebrate their patron saint during the week preceding the 24th with live music and dancing, processions, bonfires, and fireworks. In Monterosso, the traditional procession ends with children floating luminaries out onto the waves.
S Giovanni Battista 24/06/2019
TESTO: Danilo Francescano, Emanuele Moggia - VOCE: Matteo Taranto
Un tempo, quello degli uomini era un mondo dominato dalla natura.
La vita di ognuno era regolata dal ciclo eterno delle stagioni: seminare, curare i campi, raccoglierne i frutti, consumarli, e … seminare ancora. Atti semplici, come semplice era l’esistenza di quei nostri lontani antenati, cacciatori diventati poi pastori, contadini e pescatori.
E, a vegliare su quell’Umanità ancora bambina, l’Astro che tutto domina dall’Eternità. La fonte unica della vita, l’incarnazione visibile del divino. Il Sole.
Oggi è il giorno del suo trionfo. Il giorno in cui la sfera vincitrice raggiunge il punto più alto nella volta del cielo. Il giorno in cui la notte è più breve.
È la “Solis Statio”, il solstizio d’estate.
Il Sole cambia il suo cammino sull’orizzonte e sembra che per alcuni giorni si fermi in un punto preciso, sorgendo e tramontando sempre nella stessa posizione, poi, dopo il 24 giugno, le giornate iniziano lente ed inesorabili a divenire più brevi. Un primo, lontano annuncio che l’inverno sta preparando il suo ritorno.
Come potevano quelle antiche anime non celebrare questo momento magico?
Ed ecco allora mille fuochi accendersi, nei villaggi, nei campi, sulle cime delle colline. Fuochi ad incendiare le ruote di fascine che arrossano, rotolando, i pendii.
Fuochi per propiziare la benevolenza dell’Astro, per rallentarne, almeno nel rito, la discesa.
Fuochi per esorcizzare le paure, per scacciare gli spiriti del buio e del male. E canti, balli, risa, preghiere…
Passano i millenni, nascono e muoiono le civiltà. E il Sole, sempre lì a governare il mondo.
Il Sole, che i Druidi e Faraoni hanno venerato nei millenni come il Padre degli Uomini e della Vita, agli albori della nostra era cristiana diviene a Roma il “Sol Invictus”, il Sole Invincibile.
Il giorno del trionfo del Sole è il giorno in cui si celebra l’annuncio del Salvatore.
È il giorno di Giovanni Battista, il Precursore, il cugino di Gesù, nato sei mesi prima per proclamare al mondo la venuta del Messia.
È Giovanni che ci addita quel momento meraviglioso di dicembre, quando il Sole tornerà a crescere nell’annuncio della nuova vita che sta nascendo.
Simboli che si rincorrono e si sovrappongono. Il Battista è il “Sole che rotola via”, come rotola via la sua testa decapitata da re Erode, per lasciar posto al Sole che arriverà.
Così, lungo tutti i secoli, nei fuochi di San Giovanni continuano a salire al cielo i desideri di un’umanità che spera, e col profumo delle erbe che bruciano nei falò si spande nell’aria la fiducia nel futuro, perché, lo sanno tutti “San Giovanni non vuole inganni”.
E allora i giovani di Monterosso che raccolgono la legna vecchia, di sedie, di mobili, persino di barche in disarmo e ne fanno una pira sulla spiaggia (l’unica “morte” dignitosa per una barca, infatti è, o se inghiottita dal mare, o se viene consumata dal fuoco di San Giovanni) altro non fanno che ripetere i gesti che hanno compiuto da sempre i loro padri, i loro nonni e i nonni dei loro nonni.
Con questo fuoco simbolico, i giovani e tutti i monterossini bruciano le cose brutte e tristi del passato e lanciano al cielo, con il fumo che sale, il messaggio di una comunità unita nelle tradizioni, ma anche di una comunità curiosa e aperta al futuro.
E i bambini e le mamme, consegnando ai flutti migliaia di lumini colorati, annunciano ai loro mariti, figli e padri che sono impegnati nel duro lavoro della pesca in alto mare e che incroceranno il lumi al loro ritorno verso il porto del paese, che la festa in onore del Santo è andata, anche quest’anno, a buon fine.
Nel celebrare allora il Santo che veglia da secoli su Monterosso, nel festeggiare quel San Giovanni Battista che da settecento anni dà il nome alla nostra bella chiesa parrocchiale e custodisce la nostra Comunità, cominciamo tutti insieme una stagione che vogliamo gioiosa, una stagione tutta da vivere e tutta da inventare.
Oggi è la tua festa: felice Notte di Mezz’Estate, Monterosso!
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Promo4 Festa San Giovanni Battista Patrono e Protettore di Monterosso Almo (RG) Domenica 7 settembre 2014
SPETTACOLI PIROTECNICI SERALI:
ore 22.30 c.da casale Spettacolo PIROTECNICO curato dalla ditta DI MATTEO Luigi
ore 23.30 p.zza S. Giovanni Spettacolo PIROMUSICALE curato dalla ditta LA ROSA FIREWORKS
sangiovannimonterosso.it
i zaiarieddi di san giovanni a monterosso
Monterosso al mare - Le Cinque Terre (La Spezia - Liguria - Italy)
Il più settentrionale dei borghi costieri che compongono le famose Cinque Terre è un gioiello dalle spiagge dorate e l'acqua cristallina: Monterosso, località che per secoli è rimasta completamente isolata e che ha basato la sua storia sull'estenuante difesa del suo territorio contro le continue invasioni dei pirati che minacciavano la costa. Anche se sembra che l'intera area sia stata abitata sin dall'era paleolitica, non abbiamo documentazione certa fino al 1056. Nel corso degli anni, Monterosso e le altre 4 località che compongono le Cinque Terre sono state continuamente oggetto di contesa tra Genova e Pisa, fino a quando, nel 1254, Monterosso passò definitivamente sotto il dominio di Genova.
Isolato dal resto delle Cinque Terre
Monterosso al Mare è diviso in due parti da un tunnel di circa 10 metri. Il Vecchio ed il Nuovo. Caratterizzato dalle tipiche case-torri in varie tonalità dei colori pastello, il borgo è uno dei più grandi delle Cinque Terre, motivo per cui è rimasto per anni più isolato rispetto agli altri. Oggi fa parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre, inserito nel 1997 dall'Unesco tra i Siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità e, nel corso degli anni, ha ispirato con la sua genuina bellezza artisti e poeti provenienti da ogni dove, tra cui ricordiamo Eugenio Montale, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1975, che trascorse parte della sua esistenza presso quella che oggi è conosciuta come Villa Montale.
Cosa c'è da vedere
Chiesa di San Giovanni Battista
La facciata in stile gotico genovese è in marmo bicromo bianco e scuro estratto dalle cave di Punta Masco ed è caratterizzata da un rosone centrale in marmo bianco. Il campanile medievale, un tempo torre di guardia, è stato ricostruito dopo esser stato danneggiato a seguito di un terremoto.
La statua del Gigante
La statua di Nettuno che sembra uscir fuori dalla roccia sovrastante la spiaggia di Fegina è diventata il simbolo di Monterosso. Realizzata dallo scultore Arrigo Minerbi e dall'architetto Levacher Minerbi nel 1910 in cemento armato, è un'impressionante opera alta 14 metri che, purtroppo, ha subito le inevitabili conseguenze del trascorrere del tempo e delle due guerre mondiali, a causa delle quali ha perso entrambe le braccia, il suo tridente e la gigantesca terrazza a forma di conchiglia.
Torre Aurora
Rappresenta, insieme ad altre due torri - il campanile della chiesa di San Giovanni e quella accanto alla statua del Gigante menzionata poco fa - ciò che rimane delle numerose torri di guardia che sorvegliavano Monterosso e l'intera area, realizzate dalla Repubblica di Genova nel XIII° secolo.
Santuario di Soviore
Dopo un'ardua salita lungo i sentieri che circondano Monteorsso, si entra nel piccolo paradiso del Santuario di Soviore, costruito a circa 418 metri sopra il livello del mare; secondo la leggenda, sembra sia stato scoperto da un prete del luogo che vide una colomba entrare attraverso una piccola fessura nella parete: la sua curiosità lo spinse a scavare per vedere dove si stava dirigendo e fu così che scoprì la Madonna di Soviore, una statua in legno della Vergine Maria con il Bambino.
Convento dei Monaci Cappuccini
La struttura risale al 1619 e l'entrata è datata 28 marzo 1622. Secondo le leggi napoleoniche, nel 1810 il convento fu confiscato e divenne una base militare, prima di esser permanentemente convertito in un convento nel 1816. Ospita una Crocifissione attribuita ad Antoon Van Dyck.
Antico Castrum - Cimitero
Castello con fortificazione genovese costruiti su ciò che rimaneva dei primi insediamenti di Monterosso risalenti all'anno 629, ovvero dell'antico castrum realizzato durante la dominazione lombarda; oggi ospita per gran parte il cimitero comunale.
Spiagge
Due sono le spiagge principali di Monterosso: Fegina, facile da raggiungere perchè ubicata direttamente all'uscita della stazione, abbastanza grande e perfetta per le famiglie con bambini. La seconda, invece, si trova a circa 5 minuti a piedi dalla stazione e circa 600 metri dal centro, nascosta dietro una parete rocciosa.
Il modo migliore per raggiungere Monterosso è con il treno da La Spezia o da Levanto. da Monterosso, se ti sposti verso sud puoi visitare Vernazza, mentre Levanto - con le sue spiagge - si trova in direzione nord.
Solennità di San Giovanni Battista Monterosso Almo 24 giugno (RG)
Effetto del sole che illumina il Simulacro del Patrono San Giovanni Battista il 24 giugno verso le 6.30 del mattino
More of Monterosso
A few more sights of Monterosso, Italy. At the end we went to a bonfire which was part of a festival for the patron saint of the town, San Giovanni Battista (Saint John the Baptist). The flower designs on the walkway from the first video were also a part of this festival.
Church of St. John, Monterosso, La Spezia, Italy, Europe
The church of St. John the Baptist is a church located in Piazza Don Giovanni Minzoni in Monterosso al Mare, on the Riviera of La Spezia-Cinque Terre in the province of La Spezia. The church is the seat of the parish of the same name of the Diocese of La Spezia-Sarzana-Brugnato. The current parish of Monterosso was built between the thirteenth and fourteenth century and restored in the Baroque period. The facade, dating to 1307, is characterized by a hanging two-tone white and dark serpentine and a large rose window in white marble, which is positioned below the main portal with frescoed lunette depicting the Baptism of Christ of the eighteenth century. The internal structure is a basilica with three naves and a division, for its characteristics, is a pure Gothic style that was more Genoese rievidenziato after the restoration carried out between 1963 and 1964. They preserved the baptismal font, made in 1360, a painting of the Madonna of the Rosary the right wall of the presbytery the work of the school of painting by Luca Cambiaso, and a Crucifixion on the left wall of unknown Genoese painter of the seventeenth century. The high altar, as well as the wooden stalls, was commissioned in 1734. Next to the apse area is incorporated into a framed construction of later, the bell tower, which was originally a watch tower, part of the fortifications built by the Republic Genoa in the thirteenth century. The tower was raised in the fifteenth century and partly rebuilt in the eighteenth century after an earthquake that damaged it.
Monterosso May Term 2008
BEACCCHES.
Cosa vedere alle Cinque Terre: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore
Cosa fare alle Cinque Terre? 10 luoghi suggestivi da vedere in un giorno tra Corniglia, Manarola, Monterosso al Mare, Riomaggiore e Vernazza sulla riviera ligure in provincia di La Spezia diventati patrimonio dell'umanità del'UNESCO nel 1997. Info su
1) BORGO DI MONTEROSSO AL MARE
Costituisce la più occidentale e la più popolosa delle Cinque Terre. Da visitare nel cuore del centro storico la Chiesa di San Giovanni Battista, l'Oratorio barocco di Santa Maria di Porto Salvo, l'Oratorio di Santa Croce la residenza in cui soggiornò a lungo il premio Nobel per la letteratura Eugenio Montale ovvero Villa Montale, infine poco più lontano dal centro troviamo il Complesso conventuale dei Cappuccini e la Chiesa di San Francesco e Torre Aurora.
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2) STATUA DEL GIGANTE A MONTEROSSO
Opera in cemento armato del 1910. La statua raffigurante Nettuno con i suoi 14 metri d'altezza e i suoi 1700 quintali di peso era nata per magnificare la splendida Villa Pastine. La statua dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale e la forte mareggiata del 1966, nonostante un successivo restauro, è rimasta gravemente danneggiata come testimonia l'assenza delle braccia, una gamba e il tridente.
3) BORGO DI VERNAZZA
Sopra l'abitato è visitabile il Santuario di Nostra Signora di Reggio accessibile per mezzo di un sentiero lungo 2 km che parte dalla stazione ferroviaria. Nel borgo si possono visitare la Chiesa di Santa Margherita d'Antiochia, la Chiesa di San Francesco che ormai sconsacrata ospita spettacoli, rappresentazioni teatrali e spazi espositivi, una parte delle mura di cinta ancora intatte e il Bastione Belforte.
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4) CASTELLO DI VERNAZZA
Antica costruzione difensiva realizzata su un alto costone roccioso a sud di Vernazza, oggi sede museale ed espositiva. Le condizioni attuali sono la conseguenza di secoli di rimaneggiamenti e della restaurazione della torre cilindrica nel '900.
5) BORGO DI CORNIGLIA
Frazione di Vernazza, che si trova in posizione centrale rispetto agli altri paesi delle Cinque Terre. Diversamente dagli altri celebri borghi, è l'unico a non affacciarsi direttamente sul mare, essendo ubicato a circa 90 metri d'altezza, sulla cima di un promontorio circondato. Il borgo risulta così accessibile dalla stazione locale solo percorrendo la tortuosa Via alla Stazione oppure salendo i 382 gradini disposti lungo 33 rampe della scalinata della Lardarina.
6) BORGO DI MANAROLA
Situato trova tra il comune di Vernazza e quello di Riomaggiore, di cui è frazione. Da visitare a monte dell'abitato c'è la piazza principale su cui si affacciano l'Oratorio dei Disciplinati, la torre campanaria e la splendida Chiesa di San Lorenzo. Da vedere anche i resti del Castello di Manarola, oggi quasi del tutto scomparso.
7) BORGO DI RIOMAGGIORE
E' la la più orientale delle Cinque Terre e uno dei borghi più belli dell'intera riviera ligure. Assolutamente da vedere c'è il caratteristico porto, poi la la Chiesa di San Giovanni Battista, l'antica Chiesa di Sant'Antonio, l'Oratorio dell'Assunta e il Santuario di Nostra Signora di Montenero situato sull'omonimo colle che domina il borgo.
Dove dormire vicino a Riomaggiore
8) CASTELLO DI RIOMAGGIORE
Antica costruzione ubicata nella parte alta del centro storico del borgo. Nato come opera di difesa nel 1260, poi convertito in cimitero sotto la dominazione francese, oggi ospita sala convegni e centro culturale dopo una recente restaurazione.
9) SENTIERO AZZURRO E VIA DELL'AMORE
E' il percorso più famoso e suggestivo che unisce i borghi delle Cinque Terre lungo 12 km a picco sul mare offrendo agli escursionisti un panorama spettacolare. Il tratto di circa un chilometro che separa Manarola e Riomaggiore è conosciuto anche come Via dell'Amore.
10) PORTOVENERE
Delizioso comune situato ad est delle Cinque Terre che sorge all'estremità meridionale di una penisola che forma la sponda occidentale del Golfo di La Spezia. Anch'esso divenuto patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1997, a testimoniare la bellezza e l'unicità che lega questi luoghi.
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