San Marcellino (CE) - Miss e mister San Marcellino (30.06.19)
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INAUGURAZIONE PALESTRA PARROCCHIA SAN PAOLO PARMA-GIO FERRARI BY GIACOMO BARBERA
INAUGURAZIONE PALESTRA PARROCCHIA SAN PAOLO PARMA-GIO FERRARI BY GIACOMO BARBERA
Furci - Riassunto della Solenne Concelebrazione Eucaristica
Furci - Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Sua Em.Rev. Signor Cardinale Giovanni Battista Re
Furci 13 Settembre 2019
Immagini di Nicola Cinquina
San Cesario sul Panaro | Provincia di Modena | il Paesano di Provincia
San Cesario sul Panaro – 7º episodio della seconda serie de il Paesano di Provincia –
agli inizi quest'area fu denominata Selva di Vilzacara. È solo grazie all'opera di bonifica e coltivazione del territorio da parte dei monaci benedettini e all'approvazione del Re d'Italia che nella selva oggi nota come San Cesario sul Panaro, si eresse un Castello, il Borgo e una cappella che in seguito divenne una Basilica in onore di San Cesario.
Se vi piace l'iniziativa Iscrivetevi al mio canale e seguitemi lungo tutto il percorso.
#SanCesarioSulPanaro #ilPaesanodiProvincia #ProvinciadiModena
Gianluca Lul
Una produzione Astrid digital Media
Music:
Composer(s): Geographer, Sir Cubworth, Unicorn Heads, Doug Maxwell, Jimmy Fontanez
Piedimonte Matese - Passeggiando Piedimonte
- Piedimonte Matese - Passeggiando Piedimonte
L'Associazione Gu.Pa.Nà (Guide ai Parchi Naturali ed alle Aree Protette), patrocinata dalla Pro Loco Vallata di Piedimonte Matese, ha inaugurato l'inizio dell'attività con il programma: PASSEGGIANDO A PIEDIMONTE il 23 Maggio 2010. L'itinerario guidato ha toccato il centro storico di Piedimonte Matese, per riscoprire insieme luoghi e paesaggi che richiamano alla memoria gli eventi storici significativi della nostra città. La prima sosta è avvenuta nel Parco Archeologico del Monte Cila ove hanno preso la parola il Presidente del Parco Regionale del Matese, Pinuccio Falco il quale ha espresso compiacimento e approvazione per la bella iniziativa che ha visto i cittadini, accorsi molto numerosi, prendere possesso del proprio territorio. E' seguita la presentazione dei costumi maschile e femminile di Piedimonte Matese presso il bel Palazzo Ducale e la lunga sosta presso le sorgenti del Torano. Qui, in particolare, è stato molto emozionante rivedere che il nostro Torano non è morto come appare lungo tutto il suo percorso, ridotto a fogna a cielo aperto ove neppure i ratti riescono a sopravvivere ! No, il Torano è vivo! Alimenta l'acquedotto che disseta mezza Campania, isole comprese! Pazienza per lo scempio, per la scomparsa delle trote Fario, della Lontra e ... è stato un male necessario ! Bisogna solo sperare che un giorno non scoprano nell'acqua che ribolle fragorosa dalla roccia viva i liquami degli insediamenti e degli allevamenti a monte ! (25.05.10)
by fernocchi
ROMA CAMPANE SAN ROCCO CENNO FERIALE
dalla chiesa di San Rocco all'augusteo in Roma cenno feriale delle campane suona la quarta campana a distesa
Da Napoli un itinerario archeoculturale per scoprire Italia
Nella sala 65 del Museo di Capodimonte a Napoli ritorna il Trittico in alabastro con le storie della Passione che risale alla seconda metà del XV secolo. L'altare da campo di Ladislao Durazzo rinvenuto nella chiesa di San Giovanni a Carbonara ma acquisito tra il 1809 ed il 1813 dal Museo Nazionale è un polittico in tre ante di legno lungo tre metri e sul quale in alabastro sono incise le scene più salienti della Passione di Cristo, interventi del Laboratorio di Restauro di Capodimonte a cura di Bruno Tatafiore.. Il Trittico è una delle 250 opere restaurate grazie alla banca Intesa San Paolo per una spesa di oltre 1 milione di euro ed è parte della mostra che apre i battenti a Napoli in sei sedi espositive. Da oggi e sino al 9 luglio sono in mostra presso Museo di Capodimonte, Gallerie d'Italia- Palazzo Zevallos Stigliano, Museo Diocesano, Museo del Tesoro di San Gennaro , Cappella del Tesoro-Duomo di Napoli, Chiesa dei Santi Apostoli opere risalenti dall'VII secolo a.C. e sino al primo Ottocento e provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, e dai poli museali di Venezia, Firenze, Napoli e Musei Vaticani.
E' la prima volta che Napoli diventa la protagonista della sedicesima edizione del programma di restauri di opere appartenenti al patrimonio artistico nazionale promosso e curato da Intesa San Paolo.
Tra i reperti in mostra a palazzo Zevallos Stigliano il Vaso dell'Amazzonomachia 330 a.C. cratere apulo di eccezionale rilevanza archeologica. Nei depositi del Museo Archeologico Nazionale nel 2004 si fratturò. Il restauro del Laboratorio di Conservazione e restauro del Museo Archeologico gli ha donato nuova vita.
In mostra ancora dal Museo Archeologico Nazionale alcuni Frammenti di affreschi con armi gladiatorie appartenuti al quadriportico annesso al Teatro Grande di Pompei e risalenti al I secolo d.C. sempre a cura del laboratorio del Nazionale che ha restaurato, inoltre, la Stele funeraria detta 'Stele Borgia' 480-470 a.C. ca. La stele fa parte della settecentesca collezione Borgia ed apre l'esposizione di palazzo Zavellos Stigliano.
Provenienti da altre città il grande mosaico romano con scena di lotta, prima metà del III secolo d.C. proveniente da Reggio Calabria, la Testa di Medusa, 1799-1800, di Antonio Canova, proveniente dal Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa. Straordinarie anche il Sarcofago antropoide di Me-Isis o figlio di Isis, XXII -- inizi XXV dinastia egiziana, proveniente da Museo Civico Archeologico di Bologna dal quale proviene, inoltre, il Cartonnage di mummia, epoca greco-romana, I secolo a.C. ca.
ACF FIRENZE - CHIASIELLIS 0 a 0
top friulano per le fiorentine. E' uno 0-0 caratterizzato dal bel calcio e dalla giusta cattiveria agonistica quello andato in scena a San Marcellino, dove un Firenze pimpante ed arrembante viene bloccato a reti inviolate da un Chiasiellis coriaceo e dedito alle ripartenze.
Il dolce mancino di Adami, al 8' sopra la traversa ospite, è la miccia che infuoca il primo tempo regalando spettacolo ai sostenitori viola e rosso-blu presenti sulle gradinate.
Pochi minuti più tardi è Rinaldi, con il solito gesto tecnico della propria compagna di reparto, a far sobbalzare l'estremo difensore dai venti metri.
Agli squilli fiorentini rispondono però, tra il 16' ed il 21', una Sardu stoccatrice dalla distanza, destro fievole, ed un duo Zanon-Zanoni abile nell'esprimersi in rapidi scambi in fase offensiva.
Al 22' è sempre la bomber stagionale gigliata, Rinaldi, a tentare l'acrobazia girando in porta un sinistro di Ferrati e, poco dopo, a ricambiare il favore alla centrocampista viola servendole un assist dalla destra, sprizzato di testa da Razzolini, su cui la numero undici si avventa venendo murata da una centrale di difesa ospite.
Grazie al mordente del proprio centrocampo è il Chiasiellis a tentare il colpaccio in contropiede con interprete Zanoni ma l'emorragia friulana è tamponata da una Orlandi piovra dei cinquanta metri.
In chiusura dei primi quarantacinque minuti un sinistro del capitano dell'A.C.F. va a spengersi largamente a lato dei pali udinesi.
La ripresa inizia con la traversa rosso-blu vibrante: mattonella dalla destra di Adami ed incornata potente di Orlandi stampata sul legno.
Al 57' è Rinaldi ad esplodere un destro impreciso ma la vera e propria occasione per passare in vantaggio non è sfruttata da un'incontenibile Razzolini che, in corsa davanti alla numero uno avversaria, calcia altissimo sprecando la prelibata palla gol.
Il Chiasiellis reagisce intorno al 60'. E' la regia di Barbieri e Donghi a dare l'avvio alle insidiose folate d'attacco udinesi che vedano protagoniste principali ispirate Zanon, Zanetti e Zanoni portate a fughe sulle fasce.
Al 72' il Firenze potrebbe finalmente siglare l'1-0 con Corsiani, in anticipo di testa su corner, ma Blancuzzi c'è e salva tutto senza particolari tentennamenti.
L'evento singolare della partita vede protagonista il fischietto della sezione di Parma il signor Belfiore: Zanon riceve un passaggio dalle retrovie, viene a contatto in area con Benucci e il direttore di gara espelle la numero cinque viola decretando la massima punizione in favore delle ospiti. A bloccare l'operato dell'arbitro, quindi il penalty in favore delle ragazze di mister Lizzi e l'espulsione della pedina di coach Fattori, la bandierina alzata dall'assistente di gara che aveva rilevato l'out side di Zanon.
Adami imbecca Rinaldi per una prima intenzione di testa, Borghesi subentrata è sinuosa nel crossare a tagliare palloni dalla sinistra.
L'ultima occasione fiorentina del match capita proprio alla fantasista viola che lascia partire una sciabolata non preoccupante per Blancuzzi.
Frà Martino Campanaro - Canzoni per bambini di Coccole Sonore
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Un simpatico video animato sulla base della famosissima canzoncina Frà Martino Campanaro, da ascoltare e ballare con i propri piccoli! Buon divertimento!
Divertiti con altre canzoncine per bambini:
- L'elefante si dondolava
- La bella lavanderina
- Il coccodrillo come fa
- Whiskey il ragnetto
- Se sei felice
- Ninna Nanna oh
- Stella Stellina
- La danza del serpente
- La canzone dei giorni della settimana
- Fra Martino campanaro
Ecco il testo della canzoncina:
Voce: Lucia Piscopiello
Fra’ Martino campanaro
Dormi tu?
Dormi tu?
Suona le campane,
suona le campane
Din don dan
din don dan
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Coccole Sonore Tv è una web tv pensata per i bambini e le loro famiglie, per scoprire cantando il mondo che li circonda. Qui troverete tante canzoncine animate: su musiche tradizionali e popolari, ma anche una sezione dedicata all'apprendimento dei più piccoli.
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Alberto Angela racconta meraviglie e segreti della Basilica di san Pietro
Il Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche festeggia i primi 10 anni della manifestazione Collezionare la Natura e nella suggestiva cornice del Complesso universitario dei Santi Marcellino e Festo, ritorna la rassegna per tutti gli amanti delle scienze. Un weekend di mostre e stands, conferenze e laboratori didattici per i più piccoli. Gremito l'incontro con Alberto Angela, tanto che la direzione ha dovuto prevedere una seconda sala per trasmettere il convegno di stereofonia. Tema del dibattito: la scoperta delle meraviglie e dei segreti della basilica di san Pietro. Si replica domani con Flavio Bacchia e la storia dei Dinosauri del Villaggio del Pescatore.
San Polo, quell’affresco è di Piero della Francesca?
La tesi aleggia da tempo, ma solo in queste ore sembra prendere campo. Nella Pieve di San Polo alle porte di Arezzo ci sarebbe un affresco attribuibile a Piero della Francesca. E’ da molti anni che il Parroco Don Natale Gabrielli è convinto che la mano che ha dipinto quell’affresco raffigurante Sant’Antonio Abate sia proprio dell’autore della Leggenda della vera croce. Nelle ultime ore questa tesi sembra essere confermata dagli studiosi.
Servizio di Simone Neri;
Riprese di Gianni Stanganini;
TSD Notizie del 20.8.2014
Vivere in e di montagna con don Flavio Luciano
Presentazione seminario di studio di Fossano
NIKO PANDETTA – NATA VOTA (Remix)
#natavota #unavoltancora #NikoPandetta
@2019 NIKO PANDETTA: NIKO PANDETTA – NATA VOTA (Cover)
Autori: Niko Pandetta - E. Marcellino
Compositori: Fred De Palma, Ana Mena
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Santa Messa ore 18,00 - domenica delle Palme della Passione del Signore
Porcigatone di Borgotaro PR Sant' Antonio Abate 18 01 2015
Borgo Val di Taro PR
Chiesa di Porcigatone
Sant' Antonio Abate
Santa Messa
Don Angelo Busi
Domenica 18-01-2015
DOPO PARIGI BISOGNA AGIRE MA COINVOLGENDO PAESI MUSULMANI
Shorsh Surme giornalista curdo in Italia commenta la situazione dopo i tragici attentati sanguinari di Parigi. Bisogna ... [continua a leggere su :
Autun
Autun è una cittadina della Borgogna che conserva una grande cattedrale romanica, famosa per il suo portale
Gir in esclusiva sul set di Easy Driver Rai 1 con Ilaria Moscato e Marcellino Mariucci
Campane della Cattedrale Arcibasilica di S. Giovanni in Laterano in ROMA
Battiore delle 18:00.
Concerto di 3 campane in Si2 fisse.
Il 6 - 7 - 8 settembre, ero in vacanza a Roma per il Giubileo.
Il primo giorno, il 6 settembre, ho fatto due delle 4 Basiliche Papali: San Paolo Fuori le Mura (dove ho fatto solo il video del Giubileo) e San Giovanni in Laterano (dove ho fatto questo video e quello del Giubileo).
Come di rito, nei video del Giubileo, come descrizione si scrive soltanto il nome della chiesa, quindi la prima ed ufficiale descrizione di questa mia splendida vacanza a Roma è proprio questa in cui prima vi descrierò come sarà questa vacanza carica di video, poi vi parlerò, come il solito, di questo video.
Allora, partiamo con la vacanza.... come già detto all'inizio della descrizione sono stato a Roma dal 6 all'8 settembre 2016.
La mia meta era quella di visitare le 4 Basiliche Papali (dove ho fatto dei video) e poi c'è stato anche un fuori programma.
Tutti i video della mia vacanza romana faranno parte anche di una playlist sul mio canale e della raccolta Campanaro Italia e le 4 basiliche sul mio profilo Google+.
Adesso andiamo alla solita descrizione del video... questo video, anche se misero perché contiene solo un battiore, spero venga gradito da tutti quelli che lo guardano, perché, come gli altri delle quattro basiliche, perché sono tutti video molto speciali.
Allora, mentre mi trovavo dentro in chiesa, alle 17:15, sento i rintocchi orari e, una volta uscito dalla chiesa, sono andato a riprendere alle 18:00 il battiore.
E qui finisce la mia avventura a San Giovanni.
Video 154
Le campane di Brescello (RE) - Processione con il Crocefisso di don Camillo
Brescello (RE), Chiesa Arcipretale di Santa Maria Nascente
Concerto di 5 campane a corda in Mi3 (Regolo Capanni 1950)
Suonate a festa e distesa a 5 campane come primo segno per la Processione con il Crocefisso di don Camillo e la Benedizione del fiume Po
Brescello venne fondata dai Galli Cenomani nel VII secolo a.C.; cinque secoli più tardi il centro venne conquistato dai Romani e ribattezzato Brixellum. Divenuta uno dei più importanti centri della pianura Padana, data la posizione strategica lungo il corso del Po, essa fu teatro del suicidio dell'imperatore Marco Salvio Otone nel 69 d.C. Il riemergere nella storia di Brescello è legato a sant'Ambrogio di Milano, che privò il vescovo ariano Ubaldo della sede di Parma, trasferendola a Brescello nel 372. La diocesi resistette fino alla distruzione della città, avvenuta per mano del re dei Longobardi Agilulfo nel 603 e completata da un diluvio di bibliche dimensioni, che sommerse Brixellum sotto due metri d'acqua e fango. La cattedrale venne rasa al suolo e si dovettero attendere ben due secoli prima dell'edificazione della nuova parrocchiale, nella quale venne riposto il corpo di san Genesio. Il tempio venne demolito nel X secolo, in coincidenza con l'edificazione del monastero dei benedettini, all'interno del quale vennero trasferite le spoglie del santo vescovo. La basilica del monastero venne elevata alla dignità di pieve battesimale, come si legge nella bolla papale di Gregorio IX datata 13 novembre 1233. Il monastero di Brescello venne dato in commenda nel 1409, mentre la parrocchia venne elevata alla dignità arcipresbiterale e trasferita in una nuova sede nel corso del XVI secolo. La nuova chiesa venne edificata in centro al paese che pian piano andava formandosi, in una posizione perpendicolare rispetto all'odierno tempio. All'interno della chiesa vennero trasferite le spoglie di san Genesio la sera del 28 novembre 1798, dopo che la Repubblica Cisalpina aveva soppresso l'abbazia benedettina l'anno precedente. Dell'antica chiesa venne conservato l'abside, dove tutt'ora si trova il corpo di san Genesio, che venne trasformato in una cappella laterale, dalle dimensioni maggiori rispetto alle altre, poiché la pianta della chiesa venne ruotata di novanta gradi. L'antica chiesa medievale venne ricostruita tra il 1829 e il 1837, anno della sua consacrazione. La facciata della chiesa fu ultimata solamente verso la fine del secolo, subendo alcune modifiche in corso d'opera: il campanile venne elevato nel 1896 all'altezza attuale e arricchito da una lanterna, mentre nel 1899 vennero aggiunte le statue di san Genesio e della Madonna del Rosario. Il campanile ospitava un concerto di tre campane, montate secondo il tipico slancio reggiano. Con l'avvento della guerra venne requisita la campana maggiore, ripristinata al termine del conflitto (1946). In occasione della fusione di un nuovo concerto più omogeneo, le campane vennero calate dalla torre e rimontate nel sistema di suono ambrosiano, tipico dell'altra sponda del fiume Po. Il regista comm. Rizzoli fece edificare un elegante protiro nel 1955, come ringraziamento per l'ospitalità ricevuta durante le riprese del film Don Camillo e l'Onorevole Peppone. La chiesa è ricchissima di opere d'arte, tra le quali spiccano per bellezza quelle di Carlo Zatti di Brescello (XIX secolo) e alcune tavole del XVI secolo di scuola lombarda. Di notevole bellezza è una scultura di san Genesio, conservata ora in casa parrocchiale e databile intorno al XIII secolo. Di pregevole fattura è l'organo della ditta Benedetti di Desenzano, costruito nel 1767 per l'antica parrocchiale e ancora oggi funzionante. Tra le numerose opere d'arte qui conservate si ricorda il celebre Cristo dell'altar maggiore, un bel Crocifisso scolpito dal veronese Bruno Avesani per le riprese di Don Camillo, donato successivamente dal regista alla parrocchia. Il Crocifisso si può ammirare in tutta la sua bellezza nella prima cappella di sinistra, sede dell'antico fonte battesimale, ed è divenuto celebre la processione al fiume Po del primo film. Solamente da pochi anni questo viene realmente portato solennemente in processione verso il fiume, al fine di benedire le acque contro le frequenti alluvioni. La parrocchia è intitolata a Santa Maria Nascente e a San Genesio, mentre l'arcipretura è intitolata a Santa Maria Maggiore, per distinguerla dalla chiesa di Santa Maria Minore, l'antica chiesa della Concezione.
Un ringraziamento all'arciprete don Evandro e al sagrestano Luigi.