Chiesa di San Martino, Bologna, Italy
Appunti di viaggio di Elisa Acerbi * Chiesa di San Martino
Trasmissione di Radio Laghi inBlu sul turismo intelligente curata dalla guida turistica Elisa Acerbi.
La chiesa e l'ossario con i resti della Battaglia di Solferino e San Martino Mantova GirWebTV
campanile chiesa di san martino randazzo vista dal drone, angelo scalisi
video realizzato con drone inferiore a 300 g. Belltower church of saint martin randazzo seen from the drone
San Martino dall'Argine (MANTOVA) di Guglielmo Tonini
San Martino dall'Argine:
antico feudo gonzaghesco e paese natale di don Ferrante Aporti, il pioniere degli asili in Italia.
Per info: prolocosanmartinodallargine.wordpress.com
I - Schio (Vicenza) - Monte de Christo, Cenacolo und San Martino
Glockenspiel Cenacolo
Schio
Die Stadt Schio mit ihren ca. 30.000 Einwohnern liegt auf halbem Weg zwischen Vicenza und Rovereto.
Der Ortsteil San Martino mit seinem kleinen Kirchlein und dem Cenacolo (Gebetshaus) liegt am Stadtrand von Schio.
Am 25. März 1985 hatte Renato Baron seine erste Marienerscheinung. Anfangs erschien die Gottesmutter viele Monate in der Kirche San Martino. Später hatte er Erscheinungen auch andernorts: zu Hause in seinem Gebetsraum, in der Krypta des Cenacolo, auf dem Monte di Cristo.
Meistens erschien Maria nach dem Beten und Gehen des Kreuzweges auf den Monte di Cristo, der jeden Freitag um 21.00 Uhr beginnt.
Viele Pilgergruppen aus der ganzen Welt besuchen seither diesen Erscheinungsort, von dem schon sehr viel Segen und Gnade hervorgegangen ist.
Der Seher Renato Baron verstarb am 02.09.2004 nach langer, schwerer Krankheit im Alter von 72 Jahren.
Alle der ca. 1000 für die Welt bestimmten Botschaften der Königin der Liebe wurden vom Bischof von Vicenza geprüft und zur Veröffentlichung freigegeben. Die entstandene Bewegung Königin der Liebe wird vom Bischof ernannten Diözesan-Assistenten begleitet.
(Quelle: und
Battaglia di Solferino e San Martino
Ai piedi della torre è stata rievocata la battaglia risorgimentale che decise il destino dell'Italia.
Places to see in ( Mantova - Italy ) Cattedrale di San Pietro
Places to see in ( Mantova - Italy ) Cattedrale di San Pietro
Mantua Cathedral (Italian: Cattedrale di San Pietro apostolo; Duomo di Mantova) in Mantua, Lombardy, northern Italy, is a Roman Catholic cathedral dedicated to Saint Peter. It is the seat of the Bishop of Mantua.
An initial structure probably existed on the site in the Early Christian era, which was followed by a building destroyed by a fire in 894. The current church was rebuilt in 1395–1401 with the addition of side chapels and a magnificent Gothic west front, which can still be seen in a sketch by Domenico Morone (preserved in the Palazzo Ducale of Mantua). The belltower has seven bells tuned in the scale of Bb.
After another fire in the 16th century, Giulio Romano rebuilt the interior but saved the frontage, which was replaced however in 1756–61 by the current Baroque one in Carrara marble. Notable characteristics of the Renaissance structure are the cusps, decorated with rose windows on the south side, which end at the Gothic bell tower.
Interior artworks:
The Trinity with the Virgin, Saint John and angels by Antonio Maria Viani (fresco in apse)
Saint Margaret (1552) by Domenico Brusasorci (canvas in Chapel of the Sacrament)
Saint Martin dividing his cloak with the beggar (1552) by Paolo Farinati
Glory of Saint Joseph (1616) by Niccolò Ricciolini
Saint Dominic by Bernardino Malpizzi
Madonna dell'Itria by Antonio Maria Viani
Saint Aloysius Gonzaga by Ippolito Andreasi
( Mantova - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Mantova . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Mantova - Italy
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Appunti di viaggio di Elisa Acerbi * Chiesa di San Leonardo
Trasmissione di Radio Laghi inBlu sul turismo intelligente curata dalla guida turistica Elisa Acerbi.
Appunti di viaggio di Elisa Acerbi * Chiesa di San Barnaba
Trasmissione di Radio Laghi inBlu sul turismo intelligente curata dalla guida turistica Elisa Acerbi.
La Chiesetta di San Martino
The Church of San Martino is mentioned in a Papal Bolla of Pope Innocent III in 1208. It is located in the territory of Tocco da Casauria near the gorges of Tremonti near the headwaters of the river Pescara. La Chiesetta di San Martino viene nominata in una Bolla del Papa Innocenzo III nell'anno 1208. Si trova nel territorio di Tocco da Casauria in prossimità delle gole di Tremonti vicino alle sorgenti del fiume Pescara.
Appunti di viaggio di Elisa Acerbi * Chiesa di San Cristoforo
Trasmissione di Radio Laghi inBlu sul turismo intelligente curata dalla guida turistica Elisa Acerbi.
Solferino: la Rocca SPIA D'ITALIA Piazza Castello Chiesa di San Pietro in Vincoli e OSSARIO
Solferino (Sulfrì in dialetto alto mantovano) è un comune italiano della provincia di Mantova in Lombardia.
È situato nella pianura padana, sui colli morenici del Lago di Garda, nell'Alto Mantovano al confine con la provincia di Brescia.
È particolarmente conosciuto per la battaglia (24 giugno 1859) che ne prese il nome, combattuta fra l'esercito austriaco e quello franco-sardo come atto finale e conclusivo della seconda guerra d'indipendenza. La battaglia si concluse a Solferino con la presa della Rocca, più conosciuta come la Spia d'Italia per la sua posizione dominante.
La ROCCA DI SOLFERINO, detta la SPIA D'ITALIA, alta 23 metri, fu eretta nel 1022. All'interno sono conservati i cimeli della battaglia combattuta il 24 giugno 1859. La Società Solferino e San Martino, ente morale nato nel 1870, si occupa della sua tutela e conservazione.
Il MEMORIALE DELLA CROCE ROSSA, fu eretto nel 1959, in ricordo del fondatore della Croce Rossa Jean Henry Dunant.
In PIAZZA CASTELLO, era eretto il Castello di Orazio Gonzaga.
L’OSSARIO è ospitato all'interno della chiesa di San Pietro in Vincoli, la più antica del comune, in seguito convertita in ossario. Raccoglie 1.413 teschi e le ossa di 7.000 caduti dei tre eserciti che il 24 giugno 1859 si affrontarono nella sanguinosa battaglia di Solferino, scontro armato della seconda guerra d'indipendenza. L'ossario di Solferino si raggiunge percorrendo un viale fiancheggiato da cipressi.
A sinistra dell'ossario è collocato un busto di bronzo che raffigura Napoleone III, mentre a destra è situato un piccolo monumento funebre che ricorda il generale francese Charles Auger, morto per le ferite riportate nella battaglia di Solferino. All'ingresso dell'ossario sono posizionati i busti dei cinque generali francesi che perirono nella seconda guerra d'indipendenza.
La facciata dell'ossario è impreziosita da due mosaici che rappresentano San Pietro e il Cristo Redentore; sopra queste opere artistiche è collocata una statua della Madonna.
La battaglia di Solferino e San Martino fu la più grande battaglia dopo quella di Lipsia del 1813, avendovi partecipato complessivamente più di 234.000 soldati che si combatterono per circa 12-14 ore e che lasciò sul campo circa 29.000 uomini (14.000 austriaci e 15.000 franco-sardi) e circa 10.000 prigionieri (8.000 austriaci e 2.000 franco-sardi). Per quoziente di perdite supera la battaglia di Waterloo.
Henry Dunant, uomo d'affari svizzero che si era recato in Lombardia per incontrare Napoleone III per affari, fu testimone della battaglia, rimanendo sconvolto dal numero impressionante dei feriti e dei morti, ma soprattutto dal fatto che essi venissero abbandonati a se stessi. Dunant cercò invano medici, chirurghi e infermieri che potessero alleviare le sofferenze di tanti uomini; improvvisandosi infermiere, radunò uomini e donne, procurò acqua, cibo, biancheria e bende, ritornò sui campi di battaglia per raccogliere feriti. Nonostante tutto era ben consapevole dell'insufficienza dei soccorsi in rapporto alle necessità. Dopo la fine della guerra, Dunant tornò a Ginevra, ma non riuscì a dimenticare le atrocità viste. Raccontò quella esperienza nel libro Un souvenir de Solferino. Anni dopo, insieme ad altri quattro cittadini svizzeri (Gustave Moynier, Henry Dufour, Louis Appia e Theodore Maunoir) creò il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, detto Comitato dei cinque, predecessore del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Culturando Speciale Grole: Battaglia Solferino e San Martino 1859
Il 24 giugno 1859 un insieme di battaglie distinte sviluppatesi autonomamente e quasi simultaneamente su un fronte di oltre 20 km posero fine a alla seconda guerra di indipendenza italiana. Stiamo parlando della battaglia di Solferino e San Martino che vide scontrarsi, sulle colline moreniche, l'esercito austriaco e quello franco-sardo.
I volontari del Gru Gro, in collaborazione con l'Associazione Cannoni e Moschetti, a Grole di Castiglione -- dove tutto ebbe inizio -- hanno messo in scena gli attimi più importanti della battaglia e oggi vogliamo condividere con Voi questo momento suggestivo che ci fa sentire più che mai uniti e fratelli.
OSSARIO DI SOLFERINO (Solferino's Chapel-Ossuary) ● TESORI ABBANDONATI
Per visionare l'album fotografico dell'esplorazione:
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IT
L'ossario di Solferino è un ossario monumentale che si trova nell'omonimo comune in provincia di Mantova.
È ospitato all'interno della chiesa di San Pietro in Vincoli, e raccoglie la bellezza di 1413 teschi e le ossa di 7000 caduti dei tre eserciti che il 24 giugno 1859 si affrontarono nella sanguinosa battaglia di Solferino, scontro armato della seconda guerra d'indipendenza.
Inoltre, nella cripta sottostante sono presenti i resti di 2619 soldati senza distinzione di nazionalità. Alle pareti, oltre ai nomi dei morti in battaglia, una scritta invita a porgere fiori e preghiere per coloro che, nemici in battaglia, nel silenzio del sepolcro affratellati riposano.
La grande massa dei caduti non permise una degna e decorosa sepoltura: i corpi venivano sepolti in tutta fretta e malamente in fosse comuni poco profonde dalle quali frequentemente i resti riaffioravano in superficie.
Secondo quanto previsto dalla normativa sanitaria dell’epoca, non era possibile disseppellire i defunti prima di dieci anni; al termine di tale periodo si poté quindi effettuare una riesumazione generale per dare un’adeguata sistemazione ai poveri resti dei caduti.
All'ingresso dell'ossario sono posizionati i busti dei cinque generali francesi che perirono nella seconda guerra d'indipendenza.
La facciata dell'ossario è impreziosita da due mosaici che rappresentano San Pietro e il Cristo Redentore; sopra queste opere artistiche è collocata una statua della Madonna con ai lati due angeli della Resurrezione.
Alla sinistra della chiesa vi è un busto in bronzo di Napoleone III, collocato in occasione del centenario della morte dell'Imperatore; mentre sulla destra è situato un piccolo monumento funebre che ricorda il generale francese Charles Auger, morto per le ferite riportate nella battaglia di Solferino.
EN
This Chapel-Ossuary in the lower part of Solferino contains the remains of hundreds of victims of the tremendous battle which was fought nearby on the 24th of June 1859. Over 10.000 men lost their lives and their bodies were buried in mass graves. The health laws in force at that time didn't allow to disentomb the bodies before ten years from the death. So, in 1870, eleven years later, the Society San Martino e Solferino was allowed by health inspectors to exhumate the corpses and to collect the bones in two ossuaries in San Martino and in Solferino, arranged for this purpose. On the facade of the chapel, a memorial tablet remembers that on that battlefield Jean Henry Dunant first conceived the idea of the International Red Cross.
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Voce narrante: La Veronica
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Musica:
• Kevin MacLeod - Meditation Impromptu 02
Meditation Impromptu 02 di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Fonte:
Artista:
***** DUOMO di MANTOVA Cattedrale di San Pietro Apostolo - esterni e interni
Esterno.
La facciata della cattedrale è a salienti, con la parte centrale, in cui si aprono i tre portali, scandita da quattro paraste corinzie e sormontata da un frontone triangolare. Lungo il fianco destro, si possono ancora vedere le cuspidi e le guglie di coronamento quattrocentesche; il campanile romanico ospita un concerto di sette campane accordate secondo la scala di Si♭2 maggiore. La più grande è ottima opera dell'insuperato maestro settecentesco Giuseppe Ruffini. Le restanti furono fuse dalla ditta Cavadini di Verona nella prima metà del XIX secolo.
Interno.
L'interno della cattedrale è a croce latina, con aula divisa in cinque navate da quattro file di colonne corinzie scanalate; mentre le due navate laterali esterne e la navata centrale sono coperte con soffitto piano, le due navate laterali interne sono coperte con volta a botte. Lungo ciascuna delle due navate laterali esterne si apre una fila di cappelle laterali, i cui altari sono ornati da pale dei più importanti artisti del manierismo mantovano (le tele di Paolo Veronese e Giulio Campi, le più importanti del ciclo, non sono oggi più a Mantova). Sulla crociera, si eleva la cupola, con tamburo ottagonale e priva di lanterna, dipinta internamente con il Paradiso. Tra le opere d'arte si segnalano un sarcofago paleocristiano, gli affreschi del battistero (inizi del XIV secolo), la Cappella dell'Incoronata, di architettura simile alle idee di Leon Battista Alberti, e la sacrestia (un tempo Cappella dei Voti), con la volta affrescata da un seguace di Andrea Mantegna. L'altare maggiore è in marmi policromi ed è sormontato da un Crocifisso ligneo scolpito.
Opere d'arte.
Tra le opere pittoriche conservate nel Duomo di Mantova si segnalano:
• La Trinità con la Vergine e S. Giovanni tra gli angeli di Antonio Maria Viani, affresco, m². 180 circa, catino absidale
• Santa Margherita (1552) di Domenico Brusasorci, dipinto su tela, cappella del Sacramento
• San Martino dona parte del mantello al povero (1552) di Paolo Farinati, dipinto su tela
• Transito di San Giuseppe (1616) di Niccolò Ricciolini
• San Domenico di Bernardino Malpizzi
• Madonna d'Itria di Antonio Maria Viani
• San Luigi Gonzaga di Ippolito Andreasi
Organo a canne.
Sulla cantoria del braccio di destra del transetto, si trova l'organo a canne della cattedrale, costruito dalla ditta organaria cremasca Benzi-Franceschini nel 1915 ed in seguito più volte restaurato ed ampliato. L'ordinaria manutenzione è eseguita dalla ditta Micheli di Volta Mantovana.
Lo strumento è a trasmissione elettropneumatica, con consolle mobile indipendente situata a pavimento nel transetto, nei pressi del presbiterio, avente due tastiere di 61 note ciascuna e pedaliera concavo-radiale di 32 note. La cassa neoclassica, in legno scolpito e dorato, deriva del precedente strumento della prima metà dell'Ottocento ed è stata disegnata da Giambattista Marconi; presenta la mostra composta da tre cuspidi di canne di Principale con bocche a scudo allineate orizzontalmente.
San Martino
Church of San Martino cadenabbia
Torre Monumentale di San Martino della Battaglia
Torre monumentale di San Martino della Battaglia, Monumento nazionale. Alto 74 m, fu costruito nel 1880 e inaugurato il 15 ottobre 1893. Eretto per onorare la memoria di Vittorio Emanuele II e di coloro che hanno combattuto per l'indipendenza e l'Unità d'Italia nelle guerre dal 1848 al 1870.
Chiesa Ossario. Appartenuta in origine ai conti Tracagni, fu inaugurata il 24 giugno 1870. Contiene all'interno teschi ed ossa appartenuti ai soldati di tutte le nazionalità.
La Parrocchia di San Martino a Riccione
La Parrocchia di San Martino a Riccione
San Martino
iFO is proud to present:
San Martino in Chiati is a tiny tuscan borgo, nested in the green, comprised of a former church converted into a private residence and an agriturismo hotel.