GRAGNANA
Gragnana e nel comune di Piazza al Serchio in provincia di Lucca nella Garfagnana
Magnificent Basilica di San Zeno Maggiore in Verona, Italy (April 2018)
A Romanesque basilica rebuilt after the earthquake in 1117 round a nucleus dating from the 4th or 5th century, and setting for Romeo and Juliet wedding. Zeno (d. April 12, 371 AD) is the patron saint of the city of Verona.
Inside the church you can see 13th and 14th century frescoes, the baptismal font, the ribbed vault ceiling, the crypt where the remains of San Zeno are kept, the polychromatic statue of San Zeno called “San Zeno laughing” and Andrea Mantegna’s famous Triptych (1457-59).
Aside from the exquisite beauty of the interior, main attractions are the large rose window called a Wheel of Fortune (Ruota della Fortuna), the marble bas-reliefs on either side of the porch, the famous bronze doors, the bell-tower and the Abbey Tower (12th C.).
Background music: Air Prelude by Kevin MacLeod
1977: GEMELLAGGIO ALPINO GARFAGNANA - VALMAIRA
Le immagini digitalizzate da una pellicola Super 8 del raduno degli alpini del 18 settembre 1977, svolto a Castelnuovo Garfagnana per il gemellaggio con la Valmaira.
(Riporto l'articolo del quotidiano Il Telegrafo, inerente quella manifestazione).
Il 18 settembre 1977 si sono radunati a Castelnuovo Garfagnana per il gemellaggio alpino tra la Garfagnana e la Valmaira alpini provenienti da ogni parte d’Italia. La sfilata è durata circa mezz’ora; sfilano i gonfaloni dei comuni di Castelnuovo Garfagnana e Dronero con i rispettivi sindaci e consiglieri comunali e autorità; sfilano i gonfaloni degli altri comuni e le bandiere di tutte le sezioni dell’Associazione alpini da Torino, Modena, Grosseto, Massa Carrara, Lucca, Ponte a Moriano, Pisa, Livorno con striscioni. E di ogni parte d’Italia. E le sezioni garfagnine ci sono tutte: è in testa Gorfigliano con i suoi iscritti che hanno nella serata precedente organizzato in modo stupendo la staffetta alpina ed hanno acceso il tripode sulla piazza centrale. Tre fanfare erano presenti: quella della Brigata Cadore, quella di Massarosa e la Fanfara alpina di Garfagnana. Tre cori; quello di Dronero, quello di Pianiza e quello delle Alpi Apuane.
Dalla notte dei tempi riecco la suggestiva Processione dei Crocioni
CASTIGLIONE GARFAGNANA - E' una tradizione che si perde nella notte dei tempi. Il giovedì Santo a Castiglione Garfagnana viene celebrata la Processione dei Crocioni. Un uomo, di cui nessuno conosce l’identità se non le due persone che lo aiutano a vestirsi, impersona Gesù Cristo nel doloroso percorso verso il calvario.
NoiTv
Facebook:
Twitter:
Youtube:
Website:
La chiesa di Santi Pietro e Paolo, Ascoli Piceno
Simulazione di una videoproiezione architetturale; Laboratorio di Disegno dell'Architettura e del Paesaggio, laurea magistrale in Architettura, Scuola di Architettura e Design E. Vittoria di Ascoli Piceno, Università di Camerino.
Prof. Daniele Rossi; prof.ssa Angela Magionami
Piazza al Serchio in Festa 3 4 5 Luglio 2015
I 1000 lenzuoli bianchi di Corsagna
BORGO A MOZZANO - Rivive grazie ai cittadini della frazione borghigiana, la tradizione di creare un tunnel di lenzuoli bianchi lungo tutto il paese per proteggere il passaggio della processione del Corpus Domini con il Santissimo sacramento
NoiTv
Facebook:
Twitter:
Youtube:
Website:
PIAZZA AL SERCHIO, GARFAGNANA, TOSCANA
Giro per Piazza al Serchio, Garfagnana, Toscana
Dopo 41 anni non si farà il Festival del Folklore di Camporgiano
CAMPORGIANO - Per 41 anni consecutivamente grazie al Gruppo folcloristico “la Muffrina” Camporgiano ha rappresentato l'Italia nel mondo, organizzando anche un Festival di grande successo: in oltre 4 decenni, sono giunti nel cuore della Garfagnana gruppi provenienti dai cinque continenti. Nel fine settimana però ci saranno due giorni di festa con gruppi provenienti da tutta Italia.
Terex 26112010 pomeriggio scenario Frana Piazza al Serchio
TEREX giorno 2 - Scenario Frana Piazza al Serchio
A Barga la prima Spring cleaning
BARGA - La barba torna prepotentemente di moda ed in special modo, e scusate il gioco di parole, della moda hipster, ma c’è anche chi fa festa per la sua rasatura.
---
NoiTv
Facebook:
Twitter:
Youtube:
Website:
Centro Tradizioni Popolari della Provincia di Lucca - Periodo natalizio
Manifestazioni del periodo natalizio . Chiesa S. Andrea - Regia Vincenzo Moneta -
Centro tradizioni popolari della Provincia di Lucca
Pieve di Codiponte - Auctor Beate Saeculi
Pieve di Codiponte - Parrocchia SS. Cornelio e Cipriano
Casola in Lunigiana (provincia di Massa Carrara - Italia)
Canto gregoriano Auctor Beate Saeculi disponibile sul sito:
Auctor beate saeculi, Christe Redemptor omnium, Lumen Patris de lumine, Deusque verus de Deo.
Amor coegit te tuus Mortale corpus sumere, Ut novus Adam redderes Quod vetus ill(e) abstulerat.
Ill(e) amor almus artifex Terrae, marisqu(e) et siderum, Errata patrum miserans, Et nostra rumpens vincula.
Non corde discedat tuo Vis ill(a) amoris inclyti: Hoc fonte gentes hauriant Remissionis gratiam.
Percuss(um) ad hoc est lancea, Passumqu(e) ad hoc est vulnera, Ut nos lavaret sordibus Unda fluent(e) et sanguine.
Iesu tibi sit gloria, Qui Corde fundis gratiam, Cum Patr(e) et almo Spiritu In sempiterna saecula. Amen.
Il complesso è uno dei più rappresentativi monumenti della Lunigiana, nei pressi del ponte sul fiume Aulella, in una zona dove tre valichi collegano la valle con quella più estesa del Serchio, percorsi già utilizzati in epoca preistorica, poi dai Liguri Apuani e dai Romani.
La zona fu inizialmente sede di un Pago romano e poi di un villaggio. Dall'VIII secolo sorse una pieve, poi andata in rovina e ricostruita nel XII secolo in stile romanico. Il primo documento relativo ad una chiesa transmontem ad Sanctum Ciprianum è del 793. Del 1148 è il privilegio di papa Eugenio III per il vescovo lunense Gottifredo, in cui compare la denominazione Plebs Sancti Cipriani de capite ponte. In seguito, nelle decime bonifaciane, fu chiamata Plebs de Codeponte e dal 1303 Ecclesia Sanctorum Corneli et Cipriani. Nel XIV secolo la pieve fu ristrutturata dopo una frana. La canonica fortificata deriva dall'ampliamento di un'antica casa torre. La pieve probabilmente fungeva da ricovero per i pellegrini che si recavano a Lucca a visitare il Volto Santo, percorrendo la variante della Via Francigena che attraversava la Garfagnana.
Il campanile è del XVII secolo. L'abisde minore è stato invece ricostruito durante gli ultimi restauri del Novecento.
Foto di gabriella280659 - tranne le due contrassegnate con (*) reperite in rete.
- campanile ricostruito nel 1778, preesistente alla chiesa (come denunciato dal livello del primitivo basamento) e un tempo posta probabilmente a sostituzione dell'abside minore di destra
- facciata in conci squadrati in pietra serena e arenaria grigia, con due insoliti contrafforti a sezione triangolare posti a bilanciamento della spinta degli archi interni
- bifora
- canonica
- tratto delle antiche mura
- finestre delle mura attraverso cui si vedono alcune vette delle Alpi Apuane
- interno a pianta basilicale di tipo latino, divisa in tre navate da due file di sei colonne e quattro semicolonne, sostenenti archi a tutto sesto; il soffitto è in legno a capriate visibili
- capitelli paleoromanici, di tipo cubico scantonato (ad angoli smussati), variazioni del corinzio, con motivi fitomorfici (foglie angolari, palme, alberelli, intrecci viminei, gigli, margherite a sei petali), figure umane (faccini, atleta o uomo itifallico, orante, Marzo che suona i due corni), figure animali (fiera rampante, cammello, uccello, serpente con i piedi, sirena a due code divaricate, simbolo della seduzione o della fertilità)
- vasca battesimale(*) con croce contornata da serpente che si morde la coda, simbolo dell'eterno circolo della vita
- traccia di vasca battesimale(*) preromanica a pianta esagonale
- trittico raffigurante la Madonna col Bambino, il Volto Santo e i santi Cornelio e Cipriano, attribuito da U. Formentini ad Angelo Puccinelli da Siena attivo nella seconda metà del XIV secolo, da altri a diversa mano del 1500
- bifora della facciata dall'interno
- viste laterali del complesso
- entrata dell'antico camposanto sul retro presso il campanile
- portale sul fianco destro, probabile entrata originaria, con decorazione a faccini e simboli di epoca altomedievale, in particolare i faccini centrali dell'architrave rappresenterebbero la Trinità
- particolare di alcuni faccini del portale(*)
- abside maggiore
- parte della canonica con feritoie
- ruderi del monastero delle Clarisse
- nucleo storico del borgo antico con ruderi del castello edificato nel sec. XI dai Bianchi d'Erberia
- Codiponte presso il fiume
- Pizzo d'Uccello (Alpi Apuane)
La campana di Corte San Giorgio, Brescello (RE) - Distesa
Brescello (RE), loc. Corte San Giorgio, Oratorio di San Giorgio
1 campana a corda in DO5
Giovanni Maria Bernardi 1740
Distesa
La chiesa di San Giorgio venne edificata sul finire del X secolo, utilizzando alcuni materiali di epoca romana. Nel 1099 i terreni e la cappella di San Giorgio annessa vennero donati dalla contessa Matilde di Canossa al monastero benedettino di Brescello. Quasi in contemporanea con la donazione, intorno alla chiesetta sorse una corte, attestata ufficialmente nel 1153 in una bolla di papa Anastasio IV. La chiesa e la corte di San Giorgio vennero assegnate alla diocesi di Parma, sebbene appartenenti ancora al monastero di Brescello. La possessione della corte e della chiesa di San Giorgio vennero affidate in feudo alla famiglia Bernieri nel 1405, mentre sul finire del XVIII secolo i terreni vengono acquisiti dalla Repubblica Cisalpina, appropriatasi di tutte le strutture monastiche. L'antica chiesa di San Giorgio subì danni irreparabili a causa dell'usura del tempo; nel 1876 l'allora proprietario Giuseppe Bartolo Soliani si impegnò per la costruzione di un oratorio adibito a sepolcreto, in sostituzione della antica chiesa di epoca matildica a tre navate, da lui stesso fatta demolire. Accanto all'edificio dalle forme neoclassiche svetta imponente il campanile romanico, costruito in gran parte con materiale romano. Esso è l'unica parte che ancora si conserva intatta dell'antica corte del XII secolo, probabilmente edificata con il medesimo materiale della torre. Il nucleo rurale è di grande interesse storico, per via delle dimensioni considerevoli del complesso della corte, restaurata di recente. La torre campanaria ospitava in passato due campane, una delle quali ancora pende dal campanile e richiama i pochi fedeli rimasti nella corte alla messa, che si tiene una volta all'anno in occasione del patrono (23 aprile). La campana non più esistente, precipitata dal campanile, era opera della fonderia Giuseppe Ruffini di Reggio nell'Emilia, che la fuse nel 1761. In località San Giorgio sono state girate alcune celebri scene del primo film di don Camillo, in particolare la scena dello sciopero agricolo e della stalla, ma anche la storia d'amore tra Gina e Mariolino.
Un sentito ringraziamento all'arciprete don Evandro per la cortese disponibilità.
Il ponte di Cecco, Ascoli Piceno
Simulazione di una videoproiezione architetturale; Laboratorio di Disegno dell'Architettura e del Paesaggio, laurea magistrale in Architettura, Scuola di Architettura e Design E. Vittoria di Ascoli Piceno, Università di Camerino.
Prof. Daniele Rossi; prof.ssa Angela Magionami
SUONO DI CAMPANE
Le campane del duomo
STELLA DEL MATTINO
IL MERCATINO DELL'USATO DELLA GARFAGNANA!
Presepio Duomo di Castelnuovo di Garfagnana 2015
Duomo di Castelnuovo di Garfagnana (LU)
Santo Natale 2015.
Il Natale è un tempo prezioso perché svela la verità di Dio e dell’uomo, concentra in sé il senso del passato e del futuro.
L’anno della misericordia ci offre la chiave di comprensione e il senso profondo della venuta di Dio nella storia.
Buon Natale a tutti.
ASD SILLICAGNANA vs PIAZZA AL SERCHIO
SABATO 3 MAGGIO 2014 - ORE 16:00
STADIO FANANI SANTINO IN SILLICAGNANA