Chiesa di Sant'Orsola a Palermo
Chiesa della Venerabile Compagnia di Sant'Orsola a Palermo
Palermo, funerale in chiesa per il capomafia Spadaro. Il prete: Diceva il rosario ogni giorno
Come ogni mafioso era ufficialmente scomunicato, ma il re della Kalsa Tommaso Spadaro (a differenza di Totò Riina) ha avuto comunque un funerale nella chiesa del cimitero palermitano di Sant'Orsola, per l'occasione blindato (il questore Renato Cortese aveva infatti vietato esequie pubbliche). L'82enne Spadaro è morto giovedì ai domiciliari, a Perugia, dove scontava una condanna a 30 anni per essere stato il mandante dell'omicidio del maresciallo dei carabinieri Vito Ievolella, ucciso nel 1981. Il frate che ha celebrato la messa, Angelo Li Calzi, sostiene che Spadaro si fosse pentito: Recitava il rosario ogni giorno. Ma il boss del contrabbando e della droga (si definiva il Gianni Agnelli di Palermo per le sue ricchezze) era sempre rimasto un irriducibile di Cosa nostra, non ha mai collaborato con i magistrati. Dieci anni fa, Spadaro si era laureato in carcere, una tesi su Gandhi e la non violenza. . .di Salvo Palazzolo, .montaggio di Silvio Puccio
Chiesa di Sant'Anna la Misericordia a Palermo
Palermo, accordo tra Comune e cimitero Sant'Orsola: Evitare i disagi nell'attesa di un loculo
Evitare disagi ai familiari dei defunti in attesa di un loculo. E’ questo l’obiettivo dell’accordo firmato tra Comune di Palermo e Fondazione Camposanto di Santo Spirito che gestisce il cimitero di Sant'Orsola. L'intesa sottoscritta dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dall’assessore comunale ai cimiteri, Gaspare Nicotri, dal dirigente dell’Ufficio Cimiteri di Palermo, Ferdinando Ania e dal commissario arcivescovile della Fondazione, Maurizio Manzella, definisce nel dettaglio, si legge in una nota, la collaborazione tra gli uffici della Fondazione e i Servizi cimiteriali comunali per evitare problemi ai cittadini che richiedono la tumulazione di un proprio caro al camposanto di via del Vespro.
I punti salienti dell’atto, prosegue la nota, prevedono, innanzitutto, la creazione di una camera mortuaria di transito al cimitero dei Rotoli con una capienza massima di 35 posti salma. Qui saranno ospitati solo i feretri di coloro che sono in attesa del loculo al cimitero di Sant'Orsola. La Fondazione, dal suo canto, si impegna a dare sistemazione a queste salme entro un massimo di 30 giorni dal deposito temporaneo al cimitero dei Rotoli. Si seguirà la lista d’attesa che avrà un criterio cronologico sulla base delle istanze di sepoltura che, tramite un apposito indirizzo e-mail dedicato, i familiari dovranno inviare alla Fondazione Camposanto di Santo Spirito entro 48 ore dal decesso.
Il Comune, seguendo la stessa lista d’attesa, ammetterà alla suddetta camera mortuaria solo le salme per le quali è stata richiesta sepoltura alla Fondazione. Da questo nuovo servizio, sono esclusi i defunti che sono stati già sepolti con inumazione o tumulazione in altre strutture cimiteriali. Maurizio Manzella, commissario arcivescovile della Fondazione Camposanto di Santo Spirito, evidenzia che l'atto firmato oggi concretizza lo spirito di collaborazione che anima l'amministrazione della Fondazione e quella del Comune. In tal senso, continua l’impegno del nostro ente a fornire, nei limiti delle proprie possibilità, un servizio alla cittadinanza sempre nel segno della disponibilità e della tutela della dignità dei defunti, in coerenza con la secolare ispirazione che guida l’opera della Fondazione.
Con questa intesa, infatti, contribuiamo ad alleviare i disagi che, oltre alle sofferenze del lutto, alcune famiglie palermitane devono affrontare. Con tale accordo - sottolinea il sindaco di Palermo Leoluca Orlando - riusciremo a ridurre considerevolmente i tempi di attesa per la tumulazione e allo stesso tempo eviteremo che si inneschino inaccettabili speculazioni sul dolore e la sofferenza dei familiari dei defunti. Ancora una volta quindi, grazie al dialogo e alla collaborazione fra enti diversi, potremo riconoscere diritti e dignità per tutti. (gds)
Chiesa di Santa Maria La Nova a Palermo
Sant'Orsola
Il 21 ottobre è la festa di S. Orsola.
S. Angela, fondando la sua Compagnia, l'ha scelta come patrona. In questo video scopriamo il perché di questa scelta.
Palermo, al via i lavori di manutenzione nel cimitero di Sant'Orsola
Marciapiedi, muretti, ringhiere e radici dei secolari alberi ormai emergenti: il cimitero di Sant'Orsola, a Palermo, è pronto al restyling. La prossima settimana, conclusa la fase degli atti amministrativi, prenderanno il via i lavori di manutenzione. Ad annunciarlo è la Fondazione Camposanto di Santo Spirito.
Una prima fase di interventi nell'area cimiteriale era partita a inizio estate e si concluderà proprio in questi giorni. Sono già terminati per esempio i lavori di pulizia e sistemazione del verde, la disinfestazione contro le zanzare e la deratizzazione. Adesso, tocca alla seconda fase del piano di manutenzione: si interverrà su marciapiedi, camminamenti, muretti, cordoli, guaine di copertura, radici emergenti e ringhiere. Molti dei quali - spiegano dalla Fondazione - pervengono dalle segnalazioni fatte dai familiari dei defunti.
A seguire, i lavori si sposteranno alla camera mortuaria, che sarà ampliata e gli spazi resi più adeguati alle salme in attesa di sepoltura. Vicino ai locali della sovrintendenza del cimitero verrà infine realizzato anche un punto ristoro con distributori automatici di bevande per chi si reca a fare visita ai propri cari.
«Si tratta di interventi – dichiara Maurizio Manzella, commissario arcivescovile della Fondazione – in cui l’amministrazione e il personale della Fondazione Camposanto di Santo Spirito stanno riversando passione, energie e risorse. In tal modo, continua il nostro impegno per garantire lustro e onore a questo luogo e ai defunti che vi sono sepolti, nella consapevolezza del notevole e delicato compito che il nostro Ente svolge al servizio della città».
Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa a Palermo
Ecco il vento di stanotte tre alberi secolari sradicati al cimitero s. Orsola Palermo
Chiesa Sant'ignazio all'Olivella (PA)
Le più belle Chiese di Palermo
Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire, Chiesa di Santa Cita o di San Mamiliano
Chiesa di Santa Ninfa Casa Professa dei Padri Crociferi a Palermo
Chiesa di Sant'Anna la Misericordia a Palermo
Corale di Musica Sacra a Sant'Orsola
Corale di Musica Sacra dell'Arciconfraternita della Chiesa di Sant'Orsola a San Giovanni Rotondo
Church of St. Ursula, Palermo, Sicily, Italy, Europe
The church of Sant'Orsola is located in the historic center of Palermo in the district of Palazzo Reale or Albergaria, in Via Maqueda between the Quattro Canti and Piazza Sant'Antonino. The façade is articulated by horizontal ribs of pairs of natural stone pilasters, double for the couple that defines the portal space, which culminate in a massive trabeation that separates the two orders. The valuable portal is characterized by three skulls carved on the architrave that recall the pitiful burial activity carried out by the Compagnia dei Negri. The decorative element of the purgative soul is recurrent on the side pilasters. In the second level the internal pairs are made up of pilasters that delimit a frame that inscribes a central window richly decorated with angels on the sides and surmounted by an arched tympanum. On the sides two angular loggias with balustrades, on the right the only completed by a third order and used as a bell tower. In the triangular pediment a human figure wrapped in flames and other decorative elements recall the transience of human existence and the redemption of the soul through the expiation of sin. The cornices have decorations with volutes, on the vertex of the perspective stands a skull as a warning and a memory of goals and future expectations of existence lived in sin. In the counter-façade a stucco tympanum defines the portal. Baroque building with a Renaissance facade with a single nave and communicating side chapels. The walls are adorned with admirable stuccoes by Serpotta and collaborators Bartolomeo Sanseverino and Gaspare Firriolo. the chapels hold paintings by Zoppo di Gangi, Pietro Novelli, Antonio Manno, Giuseppe Patania and other famous artists and artisans. The nave of the architect Giacomo Amato, who spread the ideas of the Roman architect Francesco Borromini, is frescoed with the Glory of Saint Ursula by Gaspare Serenari, La Fede and La Carità from 1756. The pillars are decorated with ovals that frame figures of patron saint from Palermo: Saint Lucia, Saint Christina, Saint Agatha, Saint Ninfa, Saint Oliva and Saint Rosalia from the workshop of Pietro Novelli. Behind the imposing high altar in polychrome marble is the Deposition and the three Marys by Giuseppe Patania, an eighteenth-century wooden crucifix, a small temple tabernacle covered in lapis lazuli and semi-precious stones complete the sumptuous canteen. The front panels are richly decorated with sacred scenes in low-relief wooden panels and polychrome marbles. On the sides, two large canvases depicting the probatic swimming pool (healing of the paralytic) and the descent of Christ in limbo by Antonio Manno, the Assumption of the Virgin Mary by Gaspare Serenari is frescoed in the vault. On the sides two large organ choirs. In correspondence of the pediment of the altar, in the central sail of the apsidal calotte, between decorations and sculptural groups in stucco depicting putti, angels and nimbus, there is a large sunburst in golden stucco, in the inscription is the Trinitarian triangle with the writing Jahve.
Chiesa di San Agostino in Palermo
Chiesa San Giuseppe dei Teatini a Palermo
Chiesa di Santa Maria di Valverde a Palermo
Il tempio fu costruito nel Trecento, adiacente al vasto convento carmelitano dell'epoca, sorto intorno al XII secolo e rifondato verso il 1315 secondo la regola di sant'Agostino. Solo nel XVI secolo, quando fu ulteriormente ingrandito, il convento tornò sotto la regola carmelitana che oggi non esiste più.
Dopo i primi interventi del 1514, la chiesa fu totalmente ristrutturata nel 1633 grazie alle donazioni del ricco genovese Camillo Pallavicino, dopo l'entrata in monastero della sua unica figlia. Interrotti probabilmente per la morte del benefattore, i lavori di restauro ricominciarono poco tempo dopo. Il progetto di rinnovamento fu ideato da Mariano Smiriglio, il primo architetto ufficiale del Senato palermitano. A lui si devono le decorazioni in marmo.
La chiesa fu seriamente danneggiata durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e fu possibile riaprirla al pubblico solamente nel 1997 dopo un lungo restauro avviato tra il 1979 e il 1980.
L'edificio, ad unica navata, è abbellito al suo interno dagli affreschi eseguiti da Antonio Grano nella volta e sulle pareti del coro e da Olivio Sozzi sulla fascia inferiore. Le sculture e le tarsie marmoree disposte all'interno delle quattro cappelle della grande navata (una delle quali dedicata a Santa Lucia) si devono invece ad Andrea Palma e a Paolo Amato. Quest'ultimo realizzò anche il portale laterale in pietra grigia. La pianta della chiesa presenta un'aula rettangolare con presbiterio semicircolare e coro all'ingresso, sorretto da un grande arco. Il campanile, suddiviso in tre ordini, fu aggiunto nel 1730. Fonte Wikipedia
Riprese 4K Lumix FZ1000//Leica 37-592