fontana ferdinandea - matera
La Fontana Ferdinandea eretta nel 1832 sulle ceneri di quella che Mons. Sigismondo Saraceno (1) aveva fatto costruire nel 1577 ed alimentata dallacqua sorgiva che proveniva dalla collina Montigny (Lanera) (2). Il 6 settembre 1825 fu bandito lappalto per i lavori di ripristino e le opere furono eseguite da Gaetano Farina di Baronissi per la somma di 1000 ducati dargento. Il 17 luglio 1927 fu allacciata alla condotta dellAcquedotto Pugliese; questo necessario e straordinario evento ridusse sensibilmente i problemi di approvvigionamento idrico della città con tutti i vantaggi che ne derivarono.
Il Foglio dOrdini del partito fascista magnificò limportante avvenimento esaltando la tenacia con cui dopo 18 mesi di arduo incessante lavoro, Matera, da secoli assetata, per la provvidenza amorosa del Governo Nazionale, ha avuto il suo acquedotto. Anche La Basilicata nel Mondo esaltò lopera compiuta evidenziando che La vecchia città di Matera, dalle case scavate nel macignoha veduto nellacqua zampillante dalla storica fontana di Ferdinando, il simbolo della nuova vitaIl popolo acclamando si è adunato nella piazza della storica fontana, il cui fiocco di acqua argentea richiamava alle loro menti tutto un passato di indicibili sacrifici morali e di meschini patteggiamenti elettorali. Lacquedotto Pugliese, sotto la guida diGaetano Postiglione, ha compiuto in breve volgere di tempo lopera che corona uno dei più grandi sforzi del Governonella rinnovata provincia di Matera.
La Fontana oggi, dopo oltre mezzo secolo, è stata ricollocata nel suo luogo originario, accanto allex convento di Santa Lucia. Infatti, nel 1949 essa fu rimossa ed abbandonata nel cortile della casa comunale; nel 1958 invece, su iniziativa del Commissario Prefettizio Pietro Curione (4) la Fontana fu rimontata, anche se non più in Piazza Vittorio Veneto. Per questa operazione fu richiesta la collaborazione dellex dipendente dellUfficio Tecnico Comunale e per lunghi anni assistente dellIng. Vincenzo Corazza, Eustachio Guanti il quale quando il monumento fu smontato ebbe cura di numerarne i pezzi.
Certamente la Fontana Ferdinandea è un monumento che bisognerebbe rivalorizzare soprattutto per ciò che ha rappresentato per la città e per i materani. La Fndèn idealmente è stato un punto di riferimento (5) ed ha coniugato la storia della città con la cultura dei suoi abitanti. Ci si augura che con il ritorno al proprio posto possa riacquisire quella dignità che un pezzo così importante della nostra storia merita.
In quelloccasione il Podestà Francesco Ruggieri (3) inviò al Capo del Governo il seguente telegramma: Nel momento in cui lacqua benefica del Sele zampilla nella nostra storica fontana, questo popolo, che labbandono dei passati governi rese sitibondo nel corpo e nellanima, rivolge esultando grato pensiero E. V. alla cui volontà devesi rapido compimento opera, e benedice nella fatica, nellamore e nel dolore il Duce magnifico, come destino invincibile ed eterno e artefice della nuova grande Italia.
APPENDICE
[1] 1531-1585. Divenne vescovo nel 1557, aveva circa 27 anni, anno in cui venne a Matera. Fu uomo dotto e dinamico. Partecipò al Concilio di Trento. Morì a Matera il 7 gennaio 1585 e nel 1589 il suo corpo fu trasferito a Napoli per essere tumulato nella chiesa di Donna Romita presso il Seggio del Nilo.
[2] Charles de Montigny, generale francese. Nominato Comandante della Provincia per fronteggiare il brigantaggio di quel periodo, giunse a Matera il 22 dicembre 1810. La scelse come sua residenza e non fece mancare il suo interessamento per migliorare i servizi e, di conseguenza, le condizioni di vita della popolazione con lavori di pubblica necessità. Si impegnò per il grave problema delle deficienze idriche e della viabilità. Fece costruire anche una strada che adornò con sedili, colonne ed alberi. E lattuale Via Gramsci che, sino al 1944, si chiamò Via de Montigny (per i materani Via Mondàgn n, Montagnini). Una importante opera fu la strada di collegamento per Miglionico (La bella carrozzabile che da Matera conduce a Potenza, costruita durante loccupazione dal Generale francese De Montigny, che, nel suo affetto per questa terra si proclamò cittadino materano..E sarrampica sul colle doveserge Miglionico - Matera Città Sotterranea - Adolfo Brettagna).
[3] Avvocato, amministrò la città dal 1927 al 1930.
[4] Assolse il suo incarico dal 29 gennaio 1958 al 24 dicembre 1960.
[5] Tuttoggi cè chi dice I ggì mmnz alla Fnden, devo recarmi in centro (in Piazza Vittorio Veneto già Largo della Fontana).
Organo Cattedrale, un concerto in onore di S.Lucia
L'Adorazione Eucaristica perpetua alla Parrocchia Santa Maria di Castel del Piano
L'Adorazione Eucaristica perpetua alla Parrocchia Santa Maria di Castel del Piano, Perugia.
Ricordando Michele D'Elia. Apertura anno accademico ISCR Matera
Cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico a Matera della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro intitolata a Michele D’Elia, nell’ex Convento di Santa Lucia. E proprio a Michele D'Elia, scomparso a Bari a 84 anni nel 2012, si deve la realizzazione a Matera della prestigiosa istituzione.
TRM Art - Canale culturale del network televisivo TRM.
Digitale terrestre: 602 Basilicata - 296 Puglia.
Live streaming su trmart.it e app trmtv per dispositivi mobili iOS e Android.
Su Twitter:
PRESEPE SANTUARIO RIVOTORTO (ASSISI)
Rivotorto, una delle principali frazioni di Assisi, si estende nella pianura assisana ai piedi del Monte Subasio, a circa 2,5 Km a Est della Città.
Il Santuario Francescano, da cui prende il nome, custodisce il Sacro Tugurio e la memoria di alcune tappe del cammino spirituale di San Francesco e del nascente Ordine Francescano.
Tommaso da Celano, nel 1229, è il primo biografo a parlare del tugurio abbandonato di Rivotorto come della povero, misero rifugio dove Francesco ebbe raccogliere il suoi primi fratelli (fratres) che il Signore gli ebbe a dare in dono. Il beato Francesco era solito raccogliersi con i suoi compagni in un luogo presso Assisi, detto Rivotorto, dove vi era un tugurio abbandonatoQuel luogo era tanto angusto che a fatica vi potevano stare seduti o stesi a terra, tuttavia non si udiva mormorazione né lamento; con la tranquillità del cuore ognuno, pieno di gioia, conservava la pazienza. (FF 394)
Del tugurio e della vita che Francesco e compagni vi conducevano, se ne parla in tutte le più antiche biografie francescane del XIII e inizi XIV secolo. Alle fine del XIII secolo il tugurio è stato raffigurato da Giotto negli affreschi della Basilica Superiore di San Francesco.
Le varie biografie concordano nell'affermare che dopo il periodo trascorso nel povero tugurio abbandonato di Rivotorto, la prima fraternità francescana si trasferì alla Porziuncola, presso la chiesetta di S. Maria degli Angeli.
Secondo le biografie Compilazione di Assisi (cap.56), Legenda dei tre Compagni (cap.55) e lo Specchio di perfezione (cap.55) vari sono i motivi che spinsero Francesco e compagni ad abbandonare il tugurio.
Innanzi tutto, dopo l'approvazione della Regola, sentivano la necessità di avere vicina una Chiesa dove pregare le ore canoniche; in secondo luogo il tugurio, cresciuti di numero, era troppo angusto; in terzo luogo non avevano attorno terreno sufficiente per allestire un cimitero in caso di morte di qualcuno di loro. Mappa antica di AssisiInterpellarono dapprima il Vescovo e i Canonici della Cattedrale chiedendo loro se avevano una chiesa da concedere in uso, ma ebbero risposta negativa.
Si rivolsero allora all'Abate di San Benedetto del monte Subasio che accolse la loro richiesta e concesse in uso la chiesa di S. Maria degli Angeli. Lasciarono così, intorno al 1211, il tugurio di Rivotorto per trasferirsi alla Porziuncola dove in pochi anni avvenne il grande sviluppo dell'Ordine minoritico.
Il Sacro Tugurio si presenta oggi come un edificio in pietra a vista, posto circa un metro e quaranta al di sotto del piano della strada. Un manufatto molto basso, lungo nove metri e largo sei. La costruzione è suddivisa in tre ambienti stretti e angusti. A destra, la stanza detta del letto di San Francesco. A sinistra la stanza della cucina o del fuoco. Al centro un altro scomparto per metà ricoperto da un tetto a tegole.
La tradizione infatti vuole che per più di due secoli, dopo la permanenza di Francesco e primi compagni, il Tugurio rimanesse una povera e umile abitazione, destinata per lo più a Frati che desideravano condurre una vita di tipo eremitico. Solo nel 1455 fu costruita, con il permesso del Vescovo di Assisi, una Maestà o piccola chiesa per la celebrazione dell'Eucaristia.
Una Chiesa più ampia, con annesso vasto convento, è stata realizzata nella prima metà del secolo XVII. L'attuale Chiesa, in forme neo-gotiche, è della seconda metà del XIX secolo, dopo che il precedente edificio era stato distrutto dal grave terremoto del 12 febbraio 1854.L'attuale forma a pietre a vista, con il tetto in tegole, deriva da numerose trasformazioni avvenute lungo i secoli, l'ultima delle quali nel 1926. Nello stesso anno il Tugurio è stato dichiarato dalla Sovrintenza di Perugia Monumento Nazionale.
FAMIGLIE AL MUSEO DI ALTAMURA PER LA RUOTA DELLA CULTURA
cardano tommaso
Ruota della nostra cultura 21 location Chi le conosce vince
1 La Cattedrale
• Chi l’ha fatta costruire
• In che anno iniziarono i lavori
2 Mura Megalitiche
• Dove stanno?
• Quando furono realizzate: prima o dopo la nascita di Gesù Cristo
3 I Claustri
• Quali etnie abitarono per primi i clausti di Altamura su invito di Federico II: Latini – Greci – Ebrei – Saraceni – Albanesi – Slavi
4 Pane di Altamura
• Perché è famoso nel mondo il Pane di Altamura DOP?
• E’ fatto con semola rimacinata di grano duro
• Usa il lievito madre?
5 Raffaele Laudati
• Il pittore è nato in Altamura o altrove
• Nel 1.200?
• E’ vivente
• Come fu soprannominato dai critici dell’arte
• Pittore della luce
• Pittore dei paesaggi
6 Acquedotto
• Dove si trova
• Centro Storico?
• Piazza Aldo Moro?
• Quando fu costruito
• Nel 1.800?
• Negli anni ’50?
• E’ funzionante
• Chi è il prprietario
7 Caffè Ronchi
• Perché si chiama Ronchi o Striccoli
• Dove si trova
8 Chiesa San Nicola
• Fu costruita prima, durante o dopo la Cattedrale?
• Dove si trova
• Nel Rione Montecalvario?
• Nel Quartiere Redentore-Trentacapilli?
• Nel Rione Fornaci?
9 Il Pulo
• Si trova in città o sulle Murge?
• Quanto è profondo?
• Da quanti secoli esiste? Prima o dopo l’arrivo dell’ Uomo di Altamura?
10 Saverio Mercadante
• Che lavoro svolgeva?
• E’ nato prima o dopo l’unità dell’Italia?
• Dove ha lavorato?
11 Cava dei dinosauri
• Dove si trova
• Chi è il proprietario?
• Quante impronte di dinosauri ci sono?
• 10,20,mille,piu’ di 40 mila
• Quando si è realizzata la distesa delle orme dei dinosauri
• 1 secolo fa
• 80 milioni di anni fa?
12 Federicus (Festa Medievale)
• Quando si svolge il corteo e la festa di Federico
• Perché si organizza la festa
13 L'uomo di Altamura
• Dove si trova
• 100 anni fa?
• Chi scoprì la grotta
• Quanti anni ha l’uomo di Altamura
• 150 mila?
• 200 mila?
• 250 mila?
• 1 milione?
14 Palazzo Viti De Angelis
• E’ un palazzo antico o moderno?
• Dove si trova?
• Nel 1.400?
• Nel 1.900?
• Prima o dopo di Federico e della Cattedrale II
15 Teatro Saverio Mercadante
• Dove si trova
• Nel centro storico?
• Su via Matera?
• Il comune di Altamura o un gruppo di nobili possidenti?
• Un gruppo di Amici di Mercadante?
• Chi ha fatto il progetto tecnico per la costruzione del teatro:Renzo Piano? Vincenzo Striccoli? Giacinto Forte? Don Nunzio Falcicchio? Mario Stacca?Vito Barozzi? Michelangelo?
16 Federico II di Svevia
• Era un principe, un vescovo, un sindaco,un soldato di ventura, un cavaliere Templare?
• Era italiano,tedesco,normanno,spagnolo?
• E’ nato prima o dopo San Francesco d’Assisi?
17 Palazzo Baldassarre
• E’ una chiesa
• E’ un albergo
• Si trova a Porta Matera,Piazza Foggiali,Montecalvario,Piazza Martiri,dietro la Chiesa di San Nicola dei greci?
• Chi è il proprietario: Columella,Barozzi,il Municipio di Altamura,il Ministero della Cultura,il Vescovo Giovanni Ricchiuti, Pierino Carlucci?
18 Tommaso Fiore
• Dove è nato?
• Vive o è morto?
• E’ morto a Roma, Altamura,Santeramo,Palermo?
• Ha fatto il professore, il sindaco, il fotografo, il coltivatore diretto?
• Era fascista,comunista,partigiano,prete,cavaliere del sacro impero romano?
19 Museo Archeologico
• Si trova a Taranto o ad Altamura?
• Conserva quadri moderni,vasi antichi e statue archeologiche?
• E’ privato o pubblico?
20 Le Murge
• Cosa significa la parola MURGIA
• Pietra,popolazione sarda antica,è una parolaccia?
• Nord,Est,Ovest,Sud?
• Dove iniziano e dove finiscono?
• Torre disperata,Monte Caccia,Serra Ficaia,Monte Scorzone?
• Sono più antiche o più moderne dell’Uomo di Altamura?
21 Palazzo Melodia
• Si trova su via Santa Lucia, nel quartiere S. Giuliano, nel centro storico, nel Municipio di Altamura, nel giardino del Gal?
• E’ stato costruito nel 1.600, nel 1.800,nel 2010?
Matera. Dalla Ztl alle guide abusive, tolleranza zero e regole piu’ rigide
Intervista al prefetto Antonella Bellomo e all’assessore infrastrutture Ernesto Bocchetta
TRM h24 - Su Sky al canale 519; Digitale Terrestre: Puglia e Basilicata canale 16
On-demand sul canale
FACEBOOK:
TWITTER:
Presepio Natale 2014 - Basilica di S. Giovanni Bosco in Roma
Gesù nasce a Betlemme di Giuda. Non nasce per sé, nasce per tutti; non nasce allora, nasce oggi. Supera spazio e tempo: Betlemme è il mondo.
Gesù s’incarna in ogni uomo che segue il suo insegnamento e lo propaga, fedele al mandato: “Fate discepole tutte le genti”.
I santi l’hanno seguito fino in fondo, diffondendo ovunque la sua Parola. Tra questi, anche don Bosco.
NEL PRESEPIO DI QUEST’ANNO IL PANORAMA È LO STESSO, MA LE CHIESE PRESENTI RACCONTANO CHE GESÙ È NATO E NASCE SOPRATTUTTO LÀ DOVE QUALCUNO LO INCARNA CON LA SUA VITA E LE SUE OPERE.
Ecco dunque nel presepio del Bicentenario la casetta contadina di Don Bosco, il tempio del Colle dove egli è nato, il santuario/basilica di Maria Ausiliatrice a Torino/Valdocco, culla della sua opera, e la nostra basilica, monumento alla sua santità e al suo amore per i ragazzi e i giovani.
Dentro di loro Don Bosco ha fatto nascere e crescere Gesù.
Italian Opera Florence, Cavalleria Rusticana - David Boldrini Conductor
Cavalleria Rusticana di P. Mascagni
30 Novembre 2019 Teatro G. Verdi, Casciana Terme
Allestimento a cura di Italian Opera Florence
Santuzza: Tiziana Bellavista
Turiddu: Luca Tamani
Alfio: Romano Martinuzzi
Mamma Lucia: Eva Mabellini
Lola: Luisa Berterame
Orchestra e Coro IOF
Direttore: David Boldrini
Regia: Alberto Paloscia
Costumi: Fabio Miari
Scene: Giacomo Callari
Liszt legge Dante: Concerto a Montescaglioso
Due Pianisti: Vincenzo De Filpo e Vito Venezia.
Dal podcast suditaliaradio.tv Natale 2007 a Montescaglioso.
CHIESA SANTA LUCIA - GIOVEDI' 20 DICEMBRE 2007
MONTESCAGLIOSO
Manuele Agrario suona in piazza a Matera 23/10/16
tramite YouTube Capture
Sala Ricevimenti dell'Hotel Pineta di Ruvo di Puglia
Il luogo più romantico dove festeggiare le proprie nozze. La moderna Sala Ricevimenti dell'Hotel Pineta è adatta per ospitare fino a 200 coperti, e variegati ambienti in cui poter trascorrere i momenti più belli del vostro matrimonio. E' possibile effettuare un buffet di dolci ai lati della magnifica Piscina. A tutti gli sposi verrà offerta una camera per la prima notte di nozze
Presepe a Montesicuro2_xvid.avi
Come da tradizione che si ripete ormai da decenni, Montesicuro ridente e panoramico paesino delle Marche a poca distanza da Ancona,nella ricorrenza del Santo Natale 2012,si ripropone ai visitatori mostrandogli il suo bellisimo Presepe.
CELESTINO V E APRICENA: L'IMPORTANZA DI SAN GIOVANNI IN PIANO
Intervista al Presidente del Centro Internazionale Studi Celestiniani, Floro Panti, sull'importanza di Apricena e di San Giovanni in Piano nella storia di Celestino V. Il monastero, che si trova in territorio apricenese, avrebbe ospitato il Santo Pontefice nel periodo successivo alla sua rinuncia al seggio papale. Dichiarazione rilasciata a margine del Forum delle Città Celestiniaine, a cui ha preso parte una delegazione del Comune di Apricena.
Campane del Duomo di Santa Maria Maggiore in Cordroipo (UD) v.352
Battiore e doppio con le tre campane maggiori (dura circa 3 minuti) delle 17:30 per la Messa Vespertina delle 18:00
Concerto di 6 campane in Sib2 + 1 sonello fuse da fonditori ed in epoche diversi ed elettrificate a slancio friulano.
Siamo arrivati (finalmente) all'ultimo giorno di questo ponte di inizio novembre allungato dai disastri del maltempo che si è conclusa con una domenica in cui mi sono recato in Friuli che ha portato addirittura alla creazione di due video: questo e quello successivo che uscirà sabato.
Arrivato a Codroipo ho fatto le varie riprese panoramiche e poi mi sono posizionato per la suonata che, puntuale è partita preceduta dal battiore.
Dopo il battiore un'attesa abbastanza lunga ma che è stata subito seguita dalla maestosa distesa delle tre campane maggiori, davvero belle e imponenti.
Nel video si vede appena in primo piano la grande poiché l'illuminazione della torre viene accesa solo in occasioni speciali (ad esempio Natale, Pasqua ecc.).
Una volta terminata la suonata ho iniziato la strada per ritornare a casa ma, grazie ad una coicidenza con gli orari non prevista, sono riuscito a fare un altro video che uscirà sabato.
I: Sib2, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1966;
II: Do3, fusa da Francesco Broili di Udine nel 1921;
III: Re3, fusa da Francesco Broili di Udine nel 1921;
IV: Mib3, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1966;
V: Fa3, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1966;
VI: Sol3, fusa da Francesco Broili di Udine nel 1921;
Sonello: Sol4/La4, fuso da Serafini intorno alla metà dell'Ottocento.
Video 352
TGMAX del 1 aprile 2011
Lanciano, TGMAX del 1 aprile 2011. Conduce Paola D'Alonzo.
- AirOne Technic: i presidenti delle province di Chieti e Pescara scrivono al sottosegretario Letta. Da lunedì i dipendenti termineranno lo sciopero sul tetto e torneranno al lavoro
- Incidenti: si ribalta furgone sulla A25 Torano-Pescara, muore sul colpo donna 60enne
- Trasporti: 'congelato' il nuovo piano delle corse Arpa che sarebbe dovuto partire oggi, a causa della complessità e della grandezza di operatività dei servizi Arpa. Lo ha annunciato l'assessore Morra che ha precisato 'Nessun dimezzamento di corse e niente licenziamenti'
- Vasto: rapina a mano armata alle poste di Lentella, bottino 6mila euro
- Roseto: rapina alla filiale della banca Monte dei Paschi di Siena, bottino 5mila euro
- Informazione: attribuite tre nuove deleghe al Corecom Abruzzo: definizione di controversie tra utenti e operatori di comunicazione elettronica; tenuta del registro degli operatori di comunicazione; vigilanza sul rispetto degli obblighi di programmazione
- Unità d'Italia: concluso a Chieti il ciclo di appuntamenti promossi in occasione del 150° dalla Fondazione Cantiere Abruzzo. A breve sarà pubblicata una collana di studi storico-economici
- Vasto: arrestato operaio 35enne responsabile di una rapina ai danni di due colombiane
- Tortoreto (Te): arrestato napoletano 62enne con 30 grammi di cocaina, 200 grammi di hashish e una pistola con matrice abrasa
- Città Sant'Angelo: il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea di Città Sant'Angelo ospiterà dal 2 al 17 aprile 'Il segno: L'Aquila', mostra sul terremoto che ha distrutto L'Aquila e il suo comprensorio
- Calcio: vigilia di campionato per il Pescara che contro il Crotone dovrà interrompere la serie negativa. Proprio contro i calabresi, i biancazzurri conquistarono l'ultimo successo esterno stagionale
- Equitazione: saranno i percorsi naturali di Vittorito (Aq) ad ospitare il 15, 16 e 17 aprile le qualifiche per i campionati europei e mondiali di endurance. L'assessore Masci: 'Questo evento è una grande occasione per pubblicizzare i meravigliosi paesaggi dell'Abruzzo'
- Pescara: sono 1.500 gli atleti attesi per la 20^ edizione di 'Vivicittà', la classica di Primavera in programma domenica 3 aprile
- Lanciano: veglia di preghiera domani sera alle ore 21, nella chiesa parrocchiale Santa Lucia, per il 6° anniversario della scomparsa di papa Giovanni Paolo II
Arrivo di Don Rocco Aliberti a Piazza di Pandola
QUESTO CANALE VUOLE RECUPERARE LA MEMORIA STORICA DEL PAESE.
#300 #Presepi dal #Mondo a #Nicosia presso San Calogero sarà inaugurata l'8 dicembre 2013
Sarà inaugurata l'8 dicembre 2013 alle ore 20 presso la chiesa di San Calogero la mostra dal titolo Presepi dal Mondo che la città di Nicosia si prepara ad ospitare per tutto il periodo delle festività natalizie. L'iniziativa è a cura della Pro Loco di Nicosia e sarà realizzata in collaborazione con l'Ass. R.C. Museo del Presente di Nicosia insieme al patrocinio del Kiwanis Club di Nicosia e del Comune.
La proposta della Pro Loco per il Natale 2013 è una mostra pressoché unica nel suo genere che mette insieme oltre 300 presepi, cento dei quali saranno visitabili tutti i giorni dalle 19 alle 21.
La collezione in mostra rappresenta un viaggio nella tradizione natalizia italiana per eccellenza, il presepe appunto, rivisitata attraverso le culture, gli usi e i costumi di popoli diversi e lontani dall'Italia ma non per questo meno soggetti al fascino della natività. Si tratta di presepi antichi e moderni, che si rifanno alla più illustre tradizione napoletana e siciliana, ma anche alla tradizione natalizia di paesi lontani come la Cina, Siria, America Latina, Germania (solo per citarne alcuni); la collezione contiene, inoltre, pezzi unici, tra i quali rarissime forme in gesso per bambinelli da Scicli, pastori del Matera, arazzi raffiguranti la natività e molto altro ancora.
Dato l'elevato valore pedagogico dell'iniziativa, la Pro Loco ospiterà anche tutte le scuole della città che animeranno le vie principali del paese dal 9 al 21 dicembre per recarsi in visita ai presepi.
La scelta di ospitare a Nicosia una collezione simile significa -- afferma il presidente della pro Loco Annalisa Bonomo -- riscoprire il valore di una diversità che ci unisca nel piacere della contemplazione e nella magia da sempre legata alla natività. Ma significa anche ripartire dalle tradizioni, dal folclore e dalla fede per rimettere in moto la vita culturale della città che ha bisogno e voglia di riscoprirsi unita anche in iniziative del genere. Simili proposte vanno, poi, pensate non solo in relazione alla propria città ma anche in funzione di un turismo culturale che può ancora risollevare le sorti economiche dei nostri splendidi paesi, specialmente a Natale.
All'interno della mostra saranno, poi, ospitate serate musicali all'insegna di suggestivi itinerari natalizi eseguiti al piano da artisti nicosiani.
L'evento, reso possibile anche da una massiccia e generosa collaborazione di numerosi commercianti delle vie del centro e non solo, si concluderà il 6 gennaio con una lotteria della Befana durante la quale saranno estratti a sorte i numerosi e ricchi premi messi a disposizione dagli sponsor interessati a promuovere l'iniziativa. Parte del ricavato della lotteria sarà devoluto in beneficienza.
Ragusa, restauro per 2 chiese e una edicola votiva
(2ª PARTE) Vittorio Sgarbi e Mimmo Centonze - Inaugurazione mostra Italo Squitieri
(NOVEMBRE 2010) Vittorio Sgarbi e Mimmo Centonze presentano la mostra Italo Squitieri - Luce radente, mostra a cura di Mimmo Centonze presso la Biblioteca Provinciale di Matera.
Italo Squitieri -- Luce radente è una mostra che apre un dialogo immaginario tra due importanti artisti della Basilicata: Mimmo Centonze, giovane artista trentenne di Matera in perenne ascesa nazionale e Italo Squitieri nato a Potenza, vissuto in Europa e in Asia minore e scomparso in piena affermazione nel 1994.
Mimmo Centonze, qui nuovamente in veste di curatore di una mostra, ha selezionato cinquanta opere dell'artista Italo Squitieri cercando di restituire una rassegna più completa possibile del suo lavoro. Si tratta di una selezione degli ultimi lavori ancora in possesso degli eredi. Non manca tuttavia la possibilità di ripercorrere i vari periodi dell'artista.
Si comincia con le opere degli anni Cinquanta, nelle quali la presenza dell'uomo è suggerita dagli oggetti che ne testimoniano l'avvenuto passaggio, come abiti appesi appena dismessi e sedie vuote lasciate in mezzo ad una stanza.
Si passa poi al ciclo de Il Potere, con una scelta di sole quattro opere sulle ventotto dell'intero ciclo, fortemente rappresentative dei nostri tempi.
Viceversa, per la prima volta nella città di Matera sarà possibile visionare l'intero ciclo su Petra, presentato ed esposto in linea d'aria con i Sassi, dando vita ad un perfetto ed ancora vivo dialogo tra le due città.
I paesaggi lucani di montagne e valli che, nonostante la maestosità, accolgono con affetto materno piccolissime case trafitte dal sole. Luoghi mai dimenticati dal pittore, citati a memoria, a volte attraversati da sontuosi cavalli e nudi cavalieri che si confrontano con la natura e vanno incontro ad una luce fuori campo che li invade.
Tutta l'opera di Squitieri è attraversata da una luce radente accecante, che riesce a far fuoriuscire figure e luoghi come incastonati in una pietra che si è fatta pittura e materia e quindi luce, la sua straordinaria ossessione.
Dal 3 novembre 2010 al 9 gennaio 2011 le opere di Italo Squitieri rimarranno esposte presso la Biblioteca Provinciale (2° piano) - Ingresso via Roma, Matera lunedì-giovedì dalle ore 08:30-18:30 venerdi-sabato 8:30-13,30 - Info 0835-306513