2011 Italia Toscana, Siena, Piazza Provenzano, Basilica Santa Maria, Contrada Giraffa
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L'Église Santa Maria di Provenzano (en italien : Chiesa di Santa Maria di Provenzano) est une église située dans la ville de Sienne en Toscane, place Provenzano Salvani chef siennois qui détenait une peinture, La Madonna di Provenzano, aux vertus curatives supposées.
Santa Maria in Provenzano, la patrona del Palio di Siena
Santa Maria in Provenzano, la patrona del Palio di Siena
Servizio di Simone Di Tella
Faith Gilmore singing in Siena at Santa Maria di Provenzano
Faith Gilmore singing in Siena at Santa Maria di Provenzano
Gabriella Pellitteri recita Dante in Santa Maria in Provenzano a Siena
Santa Maria di Provenzano
Iglesia de Siena, situada en Piazza Provenzano Salvani. El Palio del 2 de Julio se dedica justamente a la Madonna de Provenzano.
2 luglio 2019 Te Deum Palio di Siena di Provenzano 2019
Palio di Siena di Provenzano 2019, martedì 2 luglio 2019 ha vinto la Giraffa con il fantino Giovanni Alzeni Tittia con il cavallo Tale e Quale . Alcune immagini del Te Deum dei contradaioli della Giraffa in Chiesa Santa Maria di Provenzano.
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1997 CONCERTO IN ONORE PRESIDENTE GIOVANNI NICCOLAI CHIESA DI PROVENZANO SIENA 2P
CONCERTO IN ONORE DEL PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DI CASTELLINA IN CHIANTI GIOVANNI NICCOLAI - CHIESA DI PROVENZANO SIENA ANNO 1997 MAESTRO STEFANO BRAVI - PARROCO DON ENZO CARLI
SIENA - Basilica di San Francesco in 4K
La basilica di San Francesco è tra le più importanti chiese di Siena, situata in piazza San Francesco. Eretta nel XIII secolo in stile romanico fu ingrandita nei due secoli successivi nell'immensa struttura gotica attuale. Conserva al suo interno la pisside con le Sacre Particole.
Il miracolo delle Sacre Particole
Il 14 agosto 1730 venne rubata dalla basilica una pisside con 351 particole (ostie) consacrate. Tre giorni dopo, il 17 agosto, le particole vennero ritrovate nella cassetta delle elemosine della vicina Collegiata di Santa Maria in Provenzano (non si conoscono i motivi del furto, né della restituzione da parte del ladro). Durante la messa, al momento dell'elevazione, un chierichetto si fermò davanti a una cassetta per elemosina e scorse del bianco; aperta, vi furono trovate le ostie. Per motivi igienici venne deciso di non consumare le particole, in quanto la cassetta in cui vennero ritrovate era piena di polvere e ragnatele. Le ostie vennero riportate il giorno dopo con una grande processione in San Francesco. I fedeli chiesero di conservare le particole per poterle adorare a fini riparatori. Le ostie vennero messe prima in un corporale poi, dopo la visita canonica del Padre Generale, in una nuova pisside fatta sigillare. Dopo circa trent'anni, la pisside fu aperta e si constatò che le ostie erano integre e intatte; non ci si pose il problema, fu chiusa e posta nel tabernacolo. Circa 12 volte fu fatta questa operazione. Dopo oltre 280 anni le particole sono ancora integre, a dispetto della loro normale natura a ridursi in poltiglia e polvere entro circa due anni. Nel 1914, al momento della riapertura, ci si meravigliò che le ostie fossero ancora intatte. Analisi chimiche e biologiche effettuate nel 1914 dimostrarono come le particole erano ancora composte da farina di pane azzimo, inalterate nell'aspetto, prive di batteri, acari e muffe, che invece avevano attaccato le pareti interne della pisside che le conteneva. Si gridò al miracolo. La Chiesa cattolica attribuisce questo fenomeno soprannaturale alla reale presenza del corpo di Gesù Cristo nelle particole consacrate, in accordo con il dogma eucaristico. Questo viene considerato dai credenti cattolici un miracolo permanente, in quanto le ostie non appaiono deteriorate lungo i secoli.
Le particole sono conservate in inverno e in estate in due cappelle diverse all'interno della basilica, rispettivamente nel transetto destro e sinistro. Delle 351 particole originarie ne sono rimaste poco più di 200, non perché - come scrive Vittorio Messori - quelle che mancano siano state distrutte dal tempo ma perché, fra le tante 'prove' eseguite, ci fu anche il comunicare con esse delle persone che ne saggiassero il gusto. Che è risultato, esso pure, non alterato.
Il 10 settembre 2014, a cento anni dall'ultima analisi, è stata effettuata una nuova ricognizione sulle ostie, che «conferma che le sacre particole conservate nella basilica di San Francesco, a Siena, si stanno ancora mantenendo miracolosamente intatte, contro ogni legge naturale
Salita sulla Torre del Mangia a Siena fra le rondini
Direttamente da Piazza del Campo a Siena, per la gioia mia e dei miei followers, posto per voi il bellissimo panorama a 360° che si scorge dalla Torre del Mangia!
A partire dal Duomo con il suo Facciatone, è facile riconoscere la Basilica di San Domenico, sotto nella piazza Fonte Gaia, Palazzo Sansedoni, la Collegiata di Santa Maria in Provenzano, la Basilica di San Francesco, la Chiesa di San Martino, la Chiesa di Santa Maria dei Servi, Piazza del Mercato e in lontananza il Monte Amiata.
La particolarità di questa visita è stata la presenza incontrastata delle rondini, che con il loro delizioso volteggiare, ci hanno accompagnato fin sulla sommità.
La Torre di Palazzo Pubblico, prende il nome dal campanaro Giovanni di Balduccio, noto in città per essere un grande scialacquatore di denaro che gli valse l'appellativo di Mangiaguadagni o più semplicemente Mangia.
Secondo le cronache medievali, le sue fondamenta sarebbero state gettate nell'autunno del 1325, anche se le fonti documentarie attestano che i primi pagamenti furono elargiti a partire dal 1338.
Alla sommità si accede senza ascensore salendo circa 400 gradini, entrando da Palazzo Pubblico.
La Torre ha una pianta quadrata di sette metri di lato e quasi due di spessore e si innalza fin quasi 87 metri sulla quota del Campo (102 metri fino al parafulmine).
La parte terminale è costituita da una doppia corona merlata, denominata rocca, realizzata in travertino e pietra scura a ricordo dei colori del Comune di Siena, il bianco e il nero. Alla costruzione della Torre hanno partecipato numerosi tecnici succedutesi negli anni. In particolare ricordiamo lo scultore e architetto senese Agostino di GiIovanni e i fratelli perugini Minuccio e Francesco di Rinaldo, che dal 1341 al 345 ricevono frequenti pagamenti da parte del Comune per portare a termine i lavori.
La Torre è probabilmente completata già il 18 dicembre 1344, sebbene si siano documentati lavori fino al 1349, anno in cui venne installata una grande campana, il cui suono doveva essere avvertito nell'intera città. Dal 1360 il Comune decise di porvi un orologio sostituendo la battitura manuale, con quella meccanica. Il soprannome Mangia, attribuito al primo campanaro è trasferito d'ufficio all'automa in legno che con un martello in mano verso la fine del Trecento è issato in cima alla torre per battere le ore. Nel 1425 viene realizzato un nuovo automa in ottone, sostituito poi nel 1766 da uno in travertino (opera dello scultore fiorentino Angiolo BIni) rimosso dalla Torre nel 1780 ed oggi esposto nel Cortile del Podestà.
Dal 1666 troneggia sulla rocca una grande campana dal peso di 6764 Kg. Questa campana è denominata dai senesi Sunto dal nome della Beata Vergine Maria Assunta a cui è dedicata, o anche per la mole viene detta Campanone.
La sua inconfondibile sonorità grave e roca è dovuta ad una fenditura apertasi sul bordo inferiore nel 1831 e, ancora oggi, con i suoi rintocchi accompagna tutti i momenti più importanti della vita cittadina, soprattutto quelli legati al Palio di Siena.
Come si vede dal video, su questa Torre è possibile godere di un magnifico panorama della città e di tutto il territorio circostante!
Nei prossimi video altri suggestioni di questa splendida città!
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Mi Scateno dalla Gioia
© Questo video può essere liberamente condiviso ma non ricaricato a proprio nome su canali diversi dall'originario.
InSynchLab / Architectural Mapping, Chiesa S. Maria di Provenzano - PART 2 - Palio di Siena 2011
Architectural mapping della Chiesa S. Maria di Provenzano, realizzato per la Contrada della Giraffa, Siena - 02/10/2011
Prodotto da: InSynchLab -
Musiche inedite: Michele Clogiuri
Sound designer: Cristian Carpentieri
Si ringrazia Marcello Pontalto e Gianni Guerrini per il prezioso supporto tecnico.
Un ringraziamento particolare va a Raffaele, Duccio e tutta la Contrada della Giraffa.
Primo piano - Il Tesoro del Santa Maria della Scala
Approfondimento sul nuovo allestimento del Tesoro del Santa Maria della Scala di Siena.
MADONNA di PROVENZANO
Realizzazione in seta e pietre preziose da JULIA PLESCENKO
A cena con Katiuscia (I Tesori di Siena) 08-11-2017
A cura di Katiuscia Vaselli.
Opsiti della puntata: Don Enrico Grassini parroco Chiesa Provenzano e Fiorino Pietro Santorno Direttore Santa Chiara Lab.
La Divina Bellezza di Siena
Presentato il nuovo progetto multimediale La Divina Bellezza - Discovering Siena. L'iniziativa che valorizza il complesso del Duomo di Siena attraverso un video mapping che sarà trasmesso dal 24 luglio al 30 settembre in piazza Jacopo della Quercia, tutti i giorni della settimana, con due proiezioni dopo il tramonto.
Ascheri 2019/7: Basilica di San Domenico #PalioLive
Prof. Mario Ascheri ci racconta le bellezze di San Domenico #PalioLive Storie dai Rioni
Giubilo del Drago - Palio 2 luglio 2018 - Terza parte
Il Palio vinto dal Drago il 2 luglio 2018 arriva nella Chiesa di Provenzano.
2011 Italia Toscana, Siena, Basilica San Francesco, Territorio Contrada Giraffa, Sienne, Giraffe
Source : :
La Piazza San Francesco est une place de Sienne, en regard de la basilique Saint-François.
Elle permet d'accéder au musée diocésain d'Art sacré situé dans l'Oratorio di San Bernardino à droite de la façade.
La via Sinitraia, qui la longe venant du bas côté gauche de la basilique, se prolonge en via Rossi vers le centre historique, passant sous des arcades entre ses murs.
Palio 2 luglio 2008 con chiarine
Palio 2 luglio 2008 che viene portato alla chiesa della madonna di provenzano
Con te - Nocturna Neuma
NOCTURNA NEUMA - Concerto per notte e umanità varia
Ideato da Francesco Oliveto
Sabato 13 luglio 2013
Chiesa di Santa Maria Assunta, Monteriggioni (Siena)
Margherita Gravagna - Voce
Coro dell'Associazione Culturale la Spennacchiera
[Giulio Bruni, Luigi Bruttini, Alessandro Gronchi, Nicola Pilli, Duccio Oliveto, Giacomo Salvini, Giulio Salvini, Simone Salvini]
SienaNews.it - Cena della Vittoria della Giraffa