Precetto di Natale Coro Interforze Sardegna in Cagliari chiesa Santa Rosalia
Video da parte di Demetrio
Cagliari Monumenti aperti
Cagliari - Monumenti Aperti Visita alla chiesa di Santa Rosalia con la preziosa collaborazione della guida Maria Rosa Zedda
6 maggio 2012
MUSICAINSIEME 10 LUGLIO 2011 Santa Rosalia a Cagliari.AVI
Concerto Tre Secoli In Vent'anni del Coro Musicainsieme di Cagliari tenutosi il 10 luglio 2011 nella chiesa di santa Rosalia a Cagliari
Cagliari quartiere La Marina
La Marina è uno dei quattro quartieri storici di Cagliari. I suoi confini sono delimitati a nord dalle mura del Castello, a sud dalla via Roma (oltre la quale si trova il porto), a est dal viale Regina Margherita e ad ovest dal largo Carlo Felice.
L'area della Marina era sicuramente abitata in età romana, di cui si trovano testimonianze architettoniche nell'area archeologica presso la chiesa di Sant'Eulalia, dove gli scavi condotti hanno portato alla luce una porzione di strada lastricata e, ai lati, resti di abitazioni. Nell'area sottostante la cinquecentesca chiesa di Sant'Agostino sono invece presenti resti di ambienti riferibili a un edificio termale.
Il quartiere è caratterizzato dalla presenza di numerosi edifici religiosi. Fra i più antichi si trova la chiesa di Sant'Eulalia, parrocchia collegiata, edificata nella seconda metà del XIV secolo in stile gotico - catalano, dedicata alla patrona di Barcellona.
Rilevante dal punto di vista artistico è la chiesa di Sant'Agostino, del XVI secolo, una delle poche testimonianze di architettura rinascimentale in Sardegna.
Degne di nota anche le altre chiese del quartiere: il Santo Sepolcro, Santa Rosalia, che conserva il corpo di San Salvatore da Horta, San Francesco di Paola, Sant'Antonio abate, la chiesa delle Monache Cappuccine, dedicata alla Vergine della Pietà e la Cappella dell'Asilo della Marina, già Oratorio della Vergine d'Itria, luogo legato al ricordo della venerabile suor Giuseppina Nicoli.
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Foto e filmato di Ignazio Carboni
Cagliari Quartiere Marina 1° Video (Sardegna Italy)
La Marina è uno dei quattro quartieri storici di Cagliari. I suoi confini sono delimitati a nord dalle mura del Castello, a sud dalla via Roma (oltre la quale si trova il porto), a est dal viale Regina Margherita e ad ovest dal largo Carlo Felice.
La Marina venne fondata dai pisani nel XIII secolo come zona destinata ad ospitare magazzini e dimore di quanti lavoravano presso il vicino porto di Cagliari. Denominato inizialmente come Lapola o La Pola (termine di significato incerto, il quale forse identificava una banchina o altra parte del porto e poi utilizzato per indicare l'intera area), il quartiere venne cinto da mura e bastioni, riammodernate in seguito dagli spagnoli e demolite a partire dalla seconda metà del XIX secolo per far posto ai tre importanti assi viari sopra citati.
Dal XIV secolo, con la dominazione aragonese prima e spagnola in seguito, Marina crebbe come numero di abitanti e assunse sempre di più la connotazione di quartiere vivamente trafficato e animato da commerci, dove per lo più dimoravano mercanti e pescatori, e in cui sorsero numerose comunità rappresentanti delle terre e città con cui vi erano più stretti rapporti commerciali (ad esempio si ricorda una comunità di siciliani, che faceva capo alla chiesa di Santa Rosalia e quella dei genovesi, facente capo alla chiesa dei Santi Giorgio e Caterina)
(Colonna sonora di:The Orchard Music - Fausto Papetti)
ITALIA - AJO' COL CONTE - Cripta di San Lucifero Cagliari
La cripta di San Lucifero si trova a Cagliari vicino alla chiesa omonima. Comprende 3 sacelli utilizzati come ambienti funerari cristiani: Sacello di San Lucifero, Sacello di Rude ed Eliano e Sacello di San Lussurio. Attualmente è visibile solo la parete meridionale con quattro arcosoli.
Inno santa Rosalia cattedrale di Palermo 2015
Cagliari Un Piccolo tour a Borgo S.Elia/Lazzaretto e nei quartieri storici di Marina e Castello
Cagliari - Un Piccolo tour a Borgo S.Elia Lazzaretto e nei quartieri storici di Marina, Castello e alcuni scorci di Stampace.
Il quartiere, il più meridionale della città, sorge a ridosso di un'area una volta paludosa, vicino al faro di Sant'Elia: consiste in un intrico di stradine che si snodano fra vecchie case al centro del quale si trova una chiesa. In origine questo era un borgo di pescatori. La via diretta per entrare nel quartiere, che appare come un borgo quasi isolato dal continuum urbano, è il viale Borgo Sant'Elia. Nel piazzale di fronte al mare, il largo Sant'Elia, sorge il Lazzaretto, sorto attorno al 1600 come area di ricovero ed oggi trasformato in un centro culturale.
A nord di questo negli anni settanta è stata costruita un'area nuova, lungo la via Schiavazzi, a breve distanza dal nuovo stadio; il quartiere consta di palazzi di grandi dimensioni.
La Marina è uno dei quattro quartieri storici di Cagliari. I suoi confini sono delimitati a nord dalle mura del Castello, a sud dalla via Roma (oltre la quale si trova il porto), a est dal viale Regina Margherita e ad ovest dal largo Carlo Felice.
La Marina venne fondata dai pisani nel XIII secolo come zona destinata ad ospitare magazzini e dimore di quanti lavoravano presso il vicino porto di Cagliari. Denominato inizialmente come Lapola o La Pola (termine di significato incerto, il quale forse identificava una banchina o altra parte del porto e poi utilizzato per indicare l'intera area), il quartiere venne cinto da mura e bastioni, riammodernate in seguito dagli spagnoli e demolite a partire dalla seconda metà del XIX secolo per far posto ai tre importanti assi viari sopra citati.
Dal XIV secolo, con la dominazione aragonese prima e spagnola in seguito, Marina crebbe come numero di abitanti e assunse sempre di più la connotazione di quartiere vivamente trafficato e animato da commerci, dove per lo più dimoravano mercanti e pescatori, e in cui sorsero numerose comunità rappresentanti delle terre e città con cui vi erano più stretti rapporti commerciali (ad esempio si ricorda una comunità di siciliani, che faceva capo alla chiesa di Santa Rosalia e quella dei genovesi, facente capo alla chiesa dei Santi Giorgio e Caterina).
Oggi la Marina si presenta come un quartiere carico di storia, che cerca lentamente di trovare il giusto modo per valorizzare le sue bellezze, spesso messe in pericolo dall'incuria e il degrado, nonché dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dalla speculazione edilizia del dopoguerra.
Il Castello (Castéddu 'e susu in sardo, trad. Castello di su) è il principale dei quattro quartieri storici della città di Cagliari. Sorge in posizione preminente, su un colle calcareo, a circa cento metri sul livello del mare. Popolarmente il quartiere è indicato senza l'articolo.
I Pisani fondarono questo quartiere nel XIII secolo, lo fortificarono, dotandolo di mura, torri e bastioni e vi trasferirono le sedi del potere civile, militare e religioso dalla decaduta capitale giudicale di Santa Igia. Da allora, sotto ogni dominazione, da quella Pisana (XIII - XIV secolo), a quella Aragonese-Spagnola (XIV - XVIII secolo) e Piemontese (XVIII - XIX secolo), fino al secondo dopoguerra il Castello ha ospitato i palazzi del potere e le residenze nobiliari, tanto da identificarsi con la città, che non a caso in sardo si chiama Castéddu. Al quartiere ancora oggi si accede attraverso le antiche porte medievali, aperte nelle mura che ancora cingono gran parte del perimetro del Castello, isolandolo dal resto della città.
Il Castello ospita attualmente importanti istituzioni, quali la Prefettura e l'aula Consiliare della Provincia di Cagliari nei locali del palazzo Reale, ubicato nella Piazza Palazzo.
La Parrocchia del Castello è intitolata a Santa Cecilia e ha la sua sede nella Chiesa Cattedrale, la chiesa principale dell'Arcidiocesi di Cagliari, anch'essa nella Piazza Palazzo.
Anche l'Università degli Studi di Cagliari ha in Castello la sua sede principale, nel palazzo settecentesco che ospita gli uffici del Rettorato.
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Foto e filmato di Ignazio Carboni
Colonna sonora: No potho reposare - Andrea Parodi
Arciconfraternita del SS. Crocifisso di Villanova 1
Cagliari, Riti della Settimana Santa, Venerdì di Passione (precedente la Settimana Santa) - Processione de Is Misterius, Chiesa di Santa Rosalia, nel quartiere Marina (Che conserva le spoglie di San Salvatore da Horta)
385° Festino di Santa Rosalia - Palermo
Il Festino è il tradizionale nome con il quale viene chiamata la Festa Patronale di Palermo. Non cè crisi economica o impedimento di sorta che possano rinviare o addirittura annullare il Festino a Palermo: tutta la città si mobilita per una cinque giorni intensa, durante la quale si svolgono riti sacri e si rispolverano usanze di retaggio pagano.
Il culmine della Festa di Santa Rosalia è senza dubbio la sera del 14 Luglio, quando dopo spettacolari rappresentazioni tra la Cattedrale di Palermo e il cosiddetto piano del Palazzo Reale, un carro monumentale (ogni anno diverso) sfila lungo il Corso Vittorio Emanuele, lo storico Cassaro, per raggiungere, seguito da decine di migliaia di palermitani devoti, il Foro Umberto I.
Quando il Carro con le reliquie della Santuzza raggiunge il Foro Umberto I°, nella consuetudine cittadina meglio noto come Foro Italico, si compie lapoteosi del Festino e la massima goduria per il palermitano DOC: almeno 1 ora di giochi pirotecnici di innegabile magnificenza, eseguiti spesso a suon di musica.
L'antica Edicola Votiva dedicata a Santa Rosalia al Piano del Monte di Pietà
Cagliari: Festa di Sant'Ignazio- 11 maggio 2017
Tour Sardegna Cagliari S. Efisio S. Restituta
Trasmissione andata in onda su Videolina nel 2000 e 2001, conduce Maura Locci regia di Roberto Rizzo
Cilentano.it alla Chiesa di S. Maria degli Eremiti - Sessa Cilento
L’antica chiesa di S. Maria degli Eremiti ha svolto per oltre quattro secoli le funzioni di centro parrocchiale per le comunità di San Mango, Castagneta e Santa Lucia.
Citata a partire dal 1329, viene per la prima volta descritta nella visita pastorale dell’abate Michele di Tarsia de! 20 ottobre 1505. L’edificio si presentava già allora imponente, con la sua grande navata centrale e con l’ampio presbiterio.
Oltre all’altare maggiore, vi erano le cappelle di S. Bernardino, di S. Giovanni Battista, del Crocefisso, della Trinità, di S. Caterina, di S. Andrea, di S. Pietro, di S. Leonardo. Nei secoli successivi la fabbrica fu ulteriormente ampliata con corpi laterali aggiunti, come dimostra una lapide che si trova sull’ingresso esterno alla navata di sinistra, sulla quale si legge “A.D. 1725”.
L’appellativo “degli Eremiti” può essere dovuto alla preesistenza sul luogo di un eremo nel quale si ritiravano, secondo il costume del tempo, singoli monaci o semplici fedeli per chiudersi in vita contemplativa. Al campanile adiacente all’edificio non si fa mai cenno nei documenti ecclesiastici, ma una piccola lapide murata nella sua parete esterna orientale, sulla quale figura l’iscrizione “Anno Domini 1543, Die VII Septembris”, fa supporre che quella sia la data di inizio della sua costruzione, mentre da una iscrizione che figura nella parte terminale si rileva che fu ultimato nel 1547.
Sul finire dell’Ottocento la chiesa fu abbandonata perché pericolante e le funzioni religiose temporaneamente tenute nella cappella di S. Donato, per essere poi definitivamente trasferite nell’attuale chiesa parrocchiale. Dopo oltre un secolo di abbandono, recenti lavori di scavo e di restauro hanno ripristinato integralmente il campanile, hanno portato alla luce alcuni altari, tombe ed iscrizioni ed hanno consolidato i residui muri perimetrali.
A cura Prof. Francesco Volpe (testo tratto da Cilento reporter)
Bivona: “Rosalia la più bella Rosa dei Sicani”
A Bivona, la festa patronale di Santa Rosalia rappresenta ancora oggi un momento di grande gioia e di partecipazione. Il programma della festa prevede la realizzazione di una serie di eventi e di iniziative in cui si alterneranno momenti di fede, ma anche di festa, di aggregazione, di promozione e di riscoperta delle nostre tradizioni, del nostro patrimonio storico-culturale e religioso.
Chiesa Santa Lucia Vergine al Monte
Situata al Corso Vittorio Emanuele,328 Napoli
Fondata nel 1557, la chiesa fu aperta nel 1621, addossata ad un'antica cappellina che ancora oggi vi risulta inglobata. Al tempo vi era un quadro della deposizione di Cristo e sui primi due altari laterali due grandi dipinti di Luca Giordano raffiguranti S. Pietro d'Alcantara e S. Pasquale Baylonne; in una Cappella un dipinto di S. Rosalia del Vaccaro. Nel tempo i quadri furono portati altrove. Un affresco del tardo cinquecento, la Madonna del Conforto, era dapprima nell'ipogeo e poi fu portato in un corridoio del convento; nel 2004 l'affresco è stato rimosso e portato in Chiesa. In occasione di tale trasferimento, per puro caso, è venuto alla luce un altro affresco, una Madonna con Bambino e S. Giovannino, il cui originale, della scuola di Raffaello, si conserva nel Museo di Capodimonte. A metà ottocento, con la realizzazione del Corso Maria Cristina, fu rifatta e portata a fronte strada la facciata della Chiesa e fu aggiunto il corpo basso a Nord-Est nel quale fu inserita la cappella di San Giovangiuseppe della Croce. L'interno fu rifatto nello stile che oggi distingue la Chiesa.
Sant'Elisabetta d'Ungheria 2014
Messa Vespertina
Enrico Pasini - Cantabile n. 2 “For you” (hauptwerk, Marcussen & Son organ, Laurenskerk, Rotterdam)
In this video I am pleased to present my interpretation of Cantabile No 2 For you by Enrico Pasini, this one is dedicated to him.
Enrico Pasini is an Italian musician born in Rome, the city where he started playing at the age of six, where he graduated in piano, organ and composition. He studied at the Conservatory of St. Cecilia in Rome and taught organ at the Conservatory Giovanni Pierluigi da Palestrina in Cagliari, the city where he has been Titular organist, for 30 years, at the Sanctuary of St. Salvatore da Horta (Church of St. Rosalia, Cagliari) and later, with the same function, at the Church of St. Sebastiano.
He is artistic director of the musical and Cultural Association Il cromorno who founded personally and which annually organizes the international organ Festival.
Remarkable his artistic activity in Italy and abroad, both as a soloist and in duo with various musicians, collaborating with many choirs, Rai, Vatican Radio.
Well known his compositions for organ and other instruments, and particularly the Cantabili for organ.
Several CDs recorded with many of his compositions. In addition he teaches organ at the Pontifical Regional Seminary of Sardinia.
This interpretation of the cantabile No 2 For you was performed on the organ with hauptwerk system, Marcussen & Son organ, Laurenskerk, Rotterdam.
Happy listening!
queste sono le campane della chiesa madre di lentiscosa
Inno Di Bonaria - Organo a Canne Tamburini - Basilica di N.S. di Bonaria in Cagliari
Inno Di Bonaria, eseguito all'Organo a Canne Tamburini dall'Organista e Animatore della Liturgia Pier Paolo e cantato da Padre Giovannino Tolu, al termine della Santa Messa dedicata a Nostra Signora di Bonaria con la comunità parrocchiale di San Pio X, Santa Messa presieduta da Mons. Giovanni Ligas e animata da Pier Paolo e P.Giovannino Tolu.
L'Organo a Canne Tamburini di Bonaria è probabilmente uno dei più grandi Organi a Canne presenti in Sardegna, sia per le dimensioni della Consolle a 3 manuali con pedaliera e sia per il numero dei registri, circa 57 per un totale di circa 3500 canne di vario genere, disposte su due corpi.
Alcune info tecniche:
Costruttore: Tamburini (Opus 438)
Anno: 1961
Restauri/modifiche: Davide Murgia (2008, restauro ed ampliamento)
Registri: 57
Canne: circa 3500
Trasmissione: elettrica
Consolle: mobile indipendente, a pavimento nel transetto
Tastiere: 3 di 61 note (Do1-Do6)
Pedaliera: concavo-radiale di 32 note (Do1-Sol3)
Collocazione: su due cantorie contrapposte nelle pareti fondali del transetto
Per altre info: