O Spirito Creatore | versione a Cappella
Cori della parrocchia San Vincenzo de Paoli - PALERMO, durante le prove del 24/09/2013 nel nostro salone parrocchiale
(Nuova Aurora)
Palermo, accordo tra Comune e cimitero Sant'Orsola: Evitare i disagi nell'attesa di un loculo
Evitare disagi ai familiari dei defunti in attesa di un loculo. E’ questo l’obiettivo dell’accordo firmato tra Comune di Palermo e Fondazione Camposanto di Santo Spirito che gestisce il cimitero di Sant'Orsola. L'intesa sottoscritta dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dall’assessore comunale ai cimiteri, Gaspare Nicotri, dal dirigente dell’Ufficio Cimiteri di Palermo, Ferdinando Ania e dal commissario arcivescovile della Fondazione, Maurizio Manzella, definisce nel dettaglio, si legge in una nota, la collaborazione tra gli uffici della Fondazione e i Servizi cimiteriali comunali per evitare problemi ai cittadini che richiedono la tumulazione di un proprio caro al camposanto di via del Vespro.
I punti salienti dell’atto, prosegue la nota, prevedono, innanzitutto, la creazione di una camera mortuaria di transito al cimitero dei Rotoli con una capienza massima di 35 posti salma. Qui saranno ospitati solo i feretri di coloro che sono in attesa del loculo al cimitero di Sant'Orsola. La Fondazione, dal suo canto, si impegna a dare sistemazione a queste salme entro un massimo di 30 giorni dal deposito temporaneo al cimitero dei Rotoli. Si seguirà la lista d’attesa che avrà un criterio cronologico sulla base delle istanze di sepoltura che, tramite un apposito indirizzo e-mail dedicato, i familiari dovranno inviare alla Fondazione Camposanto di Santo Spirito entro 48 ore dal decesso.
Il Comune, seguendo la stessa lista d’attesa, ammetterà alla suddetta camera mortuaria solo le salme per le quali è stata richiesta sepoltura alla Fondazione. Da questo nuovo servizio, sono esclusi i defunti che sono stati già sepolti con inumazione o tumulazione in altre strutture cimiteriali. Maurizio Manzella, commissario arcivescovile della Fondazione Camposanto di Santo Spirito, evidenzia che l'atto firmato oggi concretizza lo spirito di collaborazione che anima l'amministrazione della Fondazione e quella del Comune. In tal senso, continua l’impegno del nostro ente a fornire, nei limiti delle proprie possibilità, un servizio alla cittadinanza sempre nel segno della disponibilità e della tutela della dignità dei defunti, in coerenza con la secolare ispirazione che guida l’opera della Fondazione.
Con questa intesa, infatti, contribuiamo ad alleviare i disagi che, oltre alle sofferenze del lutto, alcune famiglie palermitane devono affrontare. Con tale accordo - sottolinea il sindaco di Palermo Leoluca Orlando - riusciremo a ridurre considerevolmente i tempi di attesa per la tumulazione e allo stesso tempo eviteremo che si inneschino inaccettabili speculazioni sul dolore e la sofferenza dei familiari dei defunti. Ancora una volta quindi, grazie al dialogo e alla collaborazione fra enti diversi, potremo riconoscere diritti e dignità per tutti. (gds)
Sperlinga (En),uno dei Borghi più belli d'Italia
ll Castello di Sperlinga rappresenta un meraviglioso contrasto tra escavazioni rupestri preistoriche e strutture architettoniche medievali.Costituito da un imponente costone di roccia arenaria, sicuramente utilizzato dalle popolazioni indigene sicane come luogo di culto ( area sacra o necropoli rupestre), subisce delle modificazioni durante il periodo bizantino e saraceno per essere trasformato in presidio militare; infine nel periodo normanno viene dotato delle strutture murarie e dei ritrovati difensivi militari. La particolarità della parte muraria si evince nella zona del ponte levatoio, le grandi sale di rappresentanza, la chiesetta, la zona residenziale ed in cima i resti della torre di difesa.Già famoso ed importante nel periodo normanno e svevo, il Castello di Sperlinga è entrato a pieno titolo nella storia della Sicilia per non aver aderito al Vespro Siciliano nel 1282 tanto che i soldati angioini hanno trovato riparo al suo interno per quasi un anno e mezzo sicuramente, aiutati dai popolani. Nel primo ambiente o vestibolo del castello, si nota sull’arco a sesto acuto la famosa frase latina “Quod Siculis Placuit Sola Sperlinga Negavit”. (Tutto Ciò che piacque ai Siciliani solo Sperlinga lo negò)
Quod Siculis placuit, sola Sperlinga negavit (in lingua italiana quello che fu stabilito dai siciliani, fu disatteso solo da Sperlinga) è una espressione latina che si legge su un portale del castello di Sperlinga ed usata spesso, anche al di fuori del suo contesto originario, per indicare un comportamento isolato che si discosta da quello condiviso da tutti gli altri. Trae la sua origine da un episodio della guerra del Vespro quando i siciliani si ribellarono alla dominazione angioina e decisero l'uccisione di tutti i francesi. Solamente a Sperlinga un gruppo di soldati riuscì a resistere per lungo tempo, aiutata dai soccorsi della popolazione che era di etnia franco-normanna.
Dal 1266 al 1282, la Sicilia è sotto la dominazione degli Angioini, originari della Provenza, i quali si comportano con estrema crudeltà. La capitale viene spostata a Napoli facendo della Sicilia una provincia. I Siciliani, non potevano portare armi addosso questo autorizzava gli angioini a perquisire anche le donne. Il 31 marzo 1282 a Palermo, davanti la Chiesa di Santo Spirito, si riunirono i Siciliani per la festa; l’ordine venne garantito dalla presenza di duecento soldati angioini i quali però si abbandonarono a perquisizioni poco licenziose sulle donne; offesa una donna lo sposo ingelosito uccise uno dei soldati, i siciliani inferociti si scagliarono contro gli altri. Alla notizia della rivolta una guarnigione angioina trovò riparo nella fortezza del Castello di Sperlinga.
26/01/2020 ???? La S. Messa in diretta!
La S. Messa in diretta dalla chiesa grande della Parrocchia SS. Trinità di Nichelino (To)
DdM /11 - Gangi, un gioiello siciliano, lezioni di civiltà per l'Italia.
Gangi, Sicilia, Maggio 2019.
Quello che ho visto è un gioiello di inestimabile bellezza, ho visto un paesino borgo dei borghi 2014 senza una cicca di sigaretta per terra, dove giovani e meno giovani in un patto generazionale di civiltà collaborano per mantenere il decoro urbano in maniera eccellente.
Gangi è il paese delle case a 1 euro, iniziativa divenuta famosa in tutto il mondo e copiata da più parti, e tanto altro.
tratto da
28 Giu 2014 Gangi è il borgo storico più bello d’Italia, un luogo magico e silenzioso che vive sospeso tra tradizione, cultura e paesaggi mozzafiato e dove, chi vuole, può anche trovare tempo per contemplazione e l’ascolto dell’anima
Con le sue bellezze paesaggistiche e monumentali, le atmosfere medievali, le case in pietra e il dedalo di viuzze, il paese di Gangi, incastonato nelle montagne delle Madonie, a centodieci chilometri da Palermo, è stato incoronato quest’anno il Borgo storico più bello d’Italia. Il centro urbano che unisce tradizione, cultura e misticismo, fu ricostruito nel 1300 sul Monte Marone, dopo essere stato distrutto un anno prima durante la guerra del Vespro. Fin dal XIII secolo ha fatto parte della contea di Geraci appartenente alla famiglia Ventimiglia, per passare poi nel Seicento ai Graffeo e infine ai Valguarnera. Gangi è un luogo magico e silenzioso, circondato da montagne abitate fin dalla preistoria, che invitano alla contemplazione e all’ascolto dell’anima, ricco di tesori preziosi in cui riecheggiano linguaggi artistici multipli.
Se volete visitarlo potreste partire dal Castello del Trecento, che si erge a più di 1.000 di quota e domina le due valli del torrente Rainò; oppure percorrere le vecchie trazzere per scoprire il Santuario dello Spirito Santo, in stile tardo barocco. Nella piazza del paese si trova invece la Chiesa Madre, dedicata a San Nicola di Bari e collegata all’imponente Torre campanara, che fu nel Medioevo la Torre civica dove si riuniva il governo cittadino. All’interno della chiesa è possibile ammirare il Giudizio Universale, capolavoro di Giuseppe Salerno (uno dei due Zoppo di Gangi), le importanti statue lignee realizzate dallo scultore Filippo Quattrocchi, e l'Oratorio del Santissimo Sacramento con la cripta sotterranea a fossa di parrini, che contiene le mummie di ottanta sacerdoti imbalsamati.
I punti d'interesse sono davvero numerosi in questo luogo dove il tempo sembra essersi fermato; passeggiando dolcemente per le stradine lastricate si arriva alla Chiesa di San Paolo, a quella del Santissimo Salvatore o all’Abbazia benedettina di Gangi che oggi è un’abitazione privata. Qui, si viene in cerca di pace lontani dalle frenesie cittadine, si respira aria buona a pieni polmoni e si scopre pian piano l’immenso patrimonio archeologico e faunistico del territorio. Nel cuore del paese si riconoscono alcune dimore nobiliari edificate tra il Settecento e l'Ottocento: il bel palazzo Mocciaro di proprietà privata; la residenza degli Sgadari, che ospita il Museo Civico e palazzo Bongiorno, con le otto ampie stanze dipinte dal pittore Gaspare Fumagalli e illuminate da imponenti lampadari di Murano, un tempo residenza dell’Accademia degli industriosi, oggi sede del Consiglio Comunale.
Con un territorio di circa centoventotto chilometri quadrati, Gangi conta poco più di settemila residenti. Ciò è dovuto al lento, ma costante processo di migrazione – iniziato nel secondo dopoguerra e ancora in corso – verso le regioni del Nord Italia e all’estero. Cinque anni fa, l’amministrazione comunale, con l'obiettivo di ripopolare il centro storico disabitato per il trasferimento degli abitanti nelle nuove case della periferia, ha lanciato l’iniziativa Case a 1 euro. Molti privati che vivono fuori da anni infatti, non volendo più manutenere immobili privi di valore di mercato, hanno accettato di regalarli al Comune.
L’iniziativa, che risale al 2009, sostiene il binomio edilizia-turismo del buon vivere – ci dice il sindaco Giuseppe Ferrarello – con la cifra simbolica di un euro, l’acquirente s’impegna a ristrutturare la casa entro tre anni, utilizzando manodopera locale. È vero che il progetto sta procedendo a rilento – conclude il primo cittadino – ma siamo fiduciosi nella ricaduta positiva che questa operazione potrà determinare sull’economia locale
Inno a San Pietro Celestino - Francesco Dello Spirito Santo
Inno a San Pietro Celestino (Celestino V, papa) composto da Francesco Dello Spirito Santo (Conversano, Ba) per la comunità delle Monache Benedettine Celestine di Castellana Grotte (Ba) in occasione del 50° anniversario della loro presenza nella diocesi di Conversano nell'anno della vita consacrata. La composizione è stata eseguita per la prima volta durante il concerto di musica sacra Perfectae Caritatis in data 11 luglio 2015.
A te cantiamo, divino pastore,
segno del Cielo alla storia del mondo,
mistico raggio di voce divina,
guida sicura nel viaggio terreno.
Padre esemplare di celeste famiglia,
fonte gloriosa di divina sapienza,
fiamma ardente nella Chiesa di Dio,
casa accogliente dello Spirito Santo.
Tu che dal cielo sei stato benedetto,
rendici degni di Dio al cospetto,
donaci forza e gioia nel cammino,
prega per noi, san Pietro Celestino.
Certo maestro di divina parola,
specchio fedele del divin sacrificio,
dona la luce ai fedeli di Cristo,
Verbo incarnato per la nostra salvezza.
Pace riporta nel cuore dell’uomo,
chiedi a Dio l’eterno perdono,
togli le colpe nel sangue di Cristo,
forza ottieni nell’aspro conflitto.
Capo e custode della Chiesa di Dio,
segno vivente di fede reale,
re e signore di uno Stato terreno,
umile servo dei servi di Dio.
Porta noi tutti alla santa montagna,
gloria del cielo ai miti di Dio
e con la Vergine, gli angeli e i santi
dona a noi il seren paradiso!
Reliquie straordinarie dei santi
Papas Antonino Paratore. Discorso di ringraziamento.
Papas Nino ringrazia a conclusione della Funzione religiosa presieduta dal Vescovo di Piana degli Albanesi. Chiesa della Martorana Palermo 30 ottobre 2016
Sono qui a lodarti, canto del RnS con sottotitoli
Una bella canzone del Rinnovamento nello Spirito Santo, con sottotitoli dedicata ai più piccoli, ai bambini e anche ai grandi !!!!! Gesù è il Signore!!!!!
La Confermazione - Omelia del 26.04.2015
L'Arcivescovo di Monreale
S.Ecc. Mons. Michele Pennisi
Santuario Santa Maria La Reale
Il Progetto per la Chiesa Anglicana di Genova
Parla l'Architetto Buffoni
GUARCINO-Festa di S.Agnello 1997-VESPRI 04
In un video dell'allora ragazzo Francesco Benassi i Vespri in onore del Patrono - 04 Inno a S.Agnello
David Perez: Domine a 5 voci - Gloria Patri
Vespro dell’Annunciazione di nostro Signore Gesù Cristo
di David Perez (Napoli 1711-Lisbona1778)
Ensemble Vocale Eufonia & Arianna Art Ensemble
Direttore: Fabio Ciulla
Registrazione del 21/03/15 presso la Cappella Palatina di Palermo
Arianna Art Ensemble
Patrizio Germone, Raffaele Nicoletti violini
Fabio D'Onofrio , Maria Grazia D'Alessio, oboi
Alessandro Nasello, flauto , fagotto
Alessandro Orlando , corno
Andrea Rigano violoncello
Paolo Rigano, Silvio Natoli , arciliuti
Cinzia Guarino, organo e cembalo
&
Ensemble vocale Eufonia
soprani
solisti: Veronica Giordano e Sanam Ighani,
Barbara Burger, Cristina Ciulla,
Emanuella Musso, Carla Papa D'amico,
Cristina Zappardo
Mezzosoprani
solisti: Daniela Algeri e Gabriella Sanfilippo,
Rosanna Ballotta, Monica Mosca,
Mimì Scarpitta, Rossella Valenti
Tenori
solisti: Vincenzo Lisi e Salvatore Incandela
Alessandro Calabrese, Maurilio Di Martino,
Salvatore Zappardo
Bassi
Angelo Buccafusca, Giorgio Garofalo,
Claudio La Cara Giorgio Morello,
Maurizio Palamara, Giuseppe Spera
Abbazia Madonna della Scala - Noci(Ba) Monastero Benedettino - riprese aeree
Riprese aeree dell'Abbazia Madonna della Scala - Noci (ba)
riprese e montaggio MPvideo drone-service
info mpvideodrone@gmail.com
Comunità ebraica TS: Serracchiani, è componente della nostra identità
La comunità ebraica di Trieste ha un ruolo rilevante non solo per la città ma tutta la regione, come punto di riferimento storico, culturale, religioso e come componente incancellabile della nostra identità collettiva. Lo ha affermato oggi la presidente del Friuli Venezia Giulia, nel corso di una visita alla Sinagoga e ai locali della Comunità ebraica del capoluogo regionale.
12-13 VII 2018 Convocazione dei post novizi
La Prima Convocazione dei post novizi e studenti Cappuccini Europei
“Concordes Spiritu Volabimus”
Roma. “Sarebbe davvero bello che tutti i nostri giovani post novizi e studenti dell’Europa potessero vivere qualche giorno insieme”. Queste parole del Ministro generale, pronunciate durante la riunione del Consiglio generale del settembre 2016, sono all’origine della prima convocazione dei post novizi e studenti dell’Europa, che ha visto la partecipazione di circa 200 giovani frati in formazione, accompagnati dai loro formatori e provenienti da quasi tutte le Circoscrizioni Europee. L’incontro ha avuto luogo nei giorni 8-12 luglio 2018, a Roma presso il Collegio internazionale “San Lorenzo da Brindisi”. Motto del raduno: “Concordes Spiritu Volabimus” (“Voleremo concordi nello Spirito”).
La convocazione è stata preparata dai giovani rappresentanti dei post novizi e studenti delle varie Circoscrizioni Europee che con ordine, creatività ed entusiasmo giovanile hanno individuato i punti qualificanti da proporre durante l’incontro: preghiera, ascolto, condivisione, testimonianze, proposte per il futuro, tutto in un clima di letizia fraterna.
Domenica 8, giorno degli arrivi, in serata, dopo la celebrazione del Vespro si è capito subito che le cose sarebbero andate per il meglio: sul piazzale del Collegio ci siamo accolti gli uni gli altri offrendoci vivande prelibate, che ogni gruppo aveva portato dalla propria terra.
Lunedì mattina il Ministro generale, fr. Mauro Jöhri, ha raccontato alcuni episodi vissuti durante i sui dodici anni di servizio. Ci ha portati dall’Islanda al Capoverde, dal Kenya all’Austria. Fr. Mauro ci ha raccontato di frati che con la loro vita e il loro lavoro testimoniano la forza e la bellezza di una vita donata al Signore e ai fratelli.
Nel pomeriggio i fratelli Charles Alphonse e Jaime Rey hanno presentato alcuni tratti essenziali della Ratio formationis, evidenziando i punti più interessanti per i giovani in formazione. A questa presentazione ha fatto seguito quella delle “fraternità per l’Europa”. Fr. Pio Murat, Consigliere generale, ha presentato i criteri ispirativi del progetto; fr. Ivan Scicluna ci ha illustrato i punti qualificanti della fraternità di Spello e infine fr. Wojciech Głowacki, guardiano della fraternità, ha detto ciò che significa per lui e per la sua vocazione vivere in questa fraternità.
Il 10 mattina i giovani cappuccini europei si sono diretti verso Assisi. Nella città di San Francesco, fr. Štefan Kožuh, Vicario generale, ha presieduto l’eucaristia nel Santuario della Spogliazione. Poi quasi tutti i presenti sono andati a venerare la tomba di San Francesco e a pregare per tutti i fratelli dell’Ordine. Il Ministro provinciale dell’Umbria, fr. Matteo Siro, ha quindi accolto i giovani alla Domus laetitiae, e ha offerto a tutti un buon pranzo. Il pellegrinaggio si è concluso con un momento di preghiera alla Porziuncola.
Mercoledì 11 fr. Hugo Mejia Morales, Consigliere generale e incaricato dell’animazione missionaria, ha illustrato il tema dell’evangelizzazione ad gentes. Particolarmente significativa è stata la presentazione del “Volontariato Cappuccino”, che aggrega volontari disposti a lavorare con i nostri frati in terra di missione. Fr Pawel Szymala, Delegato della Turchia, ha parlato della nostra presenza in un Paese, dove la Chiesa non ha alcun riconoscimento ed è soggetta a diverse restrizioni e controlli. Fr. Carmelo Saia, Cappellano al Carcere dell’Ucciardone di Palermo, ha testimoniato attraverso il racconto di episodi e la proiezione di video, cosa significa portare il vangelo tra i carcerati. La mattinata si è conclusa con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta da fr. Francesco Neri, Rettore del Collegio. In serata, la visita alla Città eterna. Durante la mezza giornata conclusiva (Giovedì 12) i frati si sono riuniti in vari gruppi per dare una valutazione del convegno. Il Ministro generale ha presieduto l’Eucaristia.
Un particolare grazie ai frati del Collegio Internazionale per la disponibilità e l’aiuto generoso nella preparazione del Convegno.
11 VII 2018 Convocazione dei post novizi - Assisi
La Prima Convocazione dei post novizi e studenti Cappuccini Europei
“Concordes Spiritu Volabimus”
Roma. “Sarebbe davvero bello che tutti i nostri giovani post novizi e studenti dell’Europa potessero vivere qualche giorno insieme”. Queste parole del Ministro generale, pronunciate durante la riunione del Consiglio generale del settembre 2016, sono all’origine della prima convocazione dei post novizi e studenti dell’Europa, che ha visto la partecipazione di circa 200 giovani frati in formazione, accompagnati dai loro formatori e provenienti da quasi tutte le Circoscrizioni Europee. L’incontro ha avuto luogo nei giorni 8-12 luglio 2018, a Roma presso il Collegio internazionale “San Lorenzo da Brindisi”. Motto del raduno: “Concordes Spiritu Volabimus” (“Voleremo concordi nello Spirito”).
La convocazione è stata preparata dai giovani rappresentanti dei post novizi e studenti delle varie Circoscrizioni Europee che con ordine, creatività ed entusiasmo giovanile hanno individuato i punti qualificanti da proporre durante l’incontro: preghiera, ascolto, condivisione, testimonianze, proposte per il futuro, tutto in un clima di letizia fraterna.
Domenica 8, giorno degli arrivi, in serata, dopo la celebrazione del Vespro si è capito subito che le cose sarebbero andate per il meglio: sul piazzale del Collegio ci siamo accolti gli uni gli altri offrendoci vivande prelibate, che ogni gruppo aveva portato dalla propria terra.
Lunedì mattina il Ministro generale, fr. Mauro Jöhri, ha raccontato alcuni episodi vissuti durante i sui dodici anni di servizio. Ci ha portati dall’Islanda al Capoverde, dal Kenya all’Austria. Fr. Mauro ci ha raccontato di frati che con la loro vita e il loro lavoro testimoniano la forza e la bellezza di una vita donata al Signore e ai fratelli.
Nel pomeriggio i fratelli Charles Alphonse e Jaime Rey hanno presentato alcuni tratti essenziali della Ratio formationis, evidenziando i punti più interessanti per i giovani in formazione. A questa presentazione ha fatto seguito quella delle “fraternità per l’Europa”. Fr. Pio Murat, Consigliere generale, ha presentato i criteri ispirativi del progetto; fr. Ivan Scicluna ci ha illustrato i punti qualificanti della fraternità di Spello e infine fr. Wojciech Głowacki, guardiano della fraternità, ha detto ciò che significa per lui e per la sua vocazione vivere in questa fraternità.
Il 10 mattina i giovani cappuccini europei si sono diretti verso Assisi. Nella città di San Francesco, fr. Štefan Kožuh, Vicario generale, ha presieduto l’eucaristia nel Santuario della Spogliazione. Poi quasi tutti i presenti sono andati a venerare la tomba di San Francesco e a pregare per tutti i fratelli dell’Ordine. Il Ministro provinciale dell’Umbria, fr. Matteo Siro, ha quindi accolto i giovani alla Domus laetitiae, e ha offerto a tutti un buon pranzo. Il pellegrinaggio si è concluso con un momento di preghiera alla Porziuncola.
Mercoledì 11 fr. Hugo Mejia Morales, Consigliere generale e incaricato dell’animazione missionaria, ha illustrato il tema dell’evangelizzazione ad gentes. Particolarmente significativa è stata la presentazione del “Volontariato Cappuccino”, che aggrega volontari disposti a lavorare con i nostri frati in terra di missione. Fr Pawel Szymala, Delegato della Turchia, ha parlato della nostra presenza in un Paese, dove la Chiesa non ha alcun riconoscimento ed è soggetta a diverse restrizioni e controlli. Fr. Carmelo Saia, Cappellano al Carcere dell’Ucciardone di Palermo, ha testimoniato attraverso il racconto di episodi e la proiezione di video, cosa significa portare il vangelo tra i carcerati. La mattinata si è conclusa con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta da fr. Francesco Neri, Rettore del Collegio. In serata, la visita alla Città eterna. Durante la mezza giornata conclusiva (Giovedì 12) i frati si sono riuniti in vari gruppi per dare una valutazione del convegno. Il Ministro generale ha presieduto l’Eucaristia.
Un particolare grazie ai frati del Collegio Internazionale per la disponibilità e l’aiuto generoso nella preparazione del Convegno.
Vespri in preparazione della pentecoste - TRAILER.m4v
Cattedrale S. Vigilio - Trento
25 maggio 2012
Santa Messa in San Pietro Diocesi San Benedetto del Tronto
Santa Messa in San Pietro Diocesi San Benedetto del Tronto (Di Alessio Rubicini)