FERENTILLO (Terni, Umbria) Museo delle Mummie (Warning! Explicit content)
La cripta della chiesa di Santo Stefano, oggi Museo delle Mummie di Ferentillo, nasce a seguito della grande fioritura urbanistica ed artistica del paese voluta dalla famiglia Cybo sul finire del XV secolo (in particolare con Lorenzo e Franceschetto Cybo). Questo progetto urbanistico prevedeva l'edificazione di nuove chiese in tutto il territorio ferentillese, di cui una, dedicata a Santo Stefano, sarebbe stata costruita presso il Borgo di Precetto in un’area che ospitava una chiesa medievale del XIII Sec. La chiesa medievale non venne però demolita, al contrario fu utilizzata come base per le fondamenta del nuovo luogo di culto. Gli spazi modificati ed occupati dai pilastri resero possibile un utilizzo alternativo della chiesa inglobata dalla nuova struttura, che divenne infatti cripta sepolcrale della chiesa “superiore”.
La cripta fu quindi riempita con della terra (probabilmente materiali di risulta della lavorazione della pietra utilizzata per edificare la chiesa superiore) che andò a modificare inevitabilmente il livello del pavimento originario.
Dal XVI sec. in poi vennero qui inumati tutti i defunti del Borgo di Precetto (la pratica del seppellimento spettava presumibilmente all'Ordine dei frati minori Cappuccini) fino a quando l'emanazione dell'Editto napoleonico di Saint Cloud “Décret Impérial sur les Sépultures” esteso all'Italia nel 1806 , vietò qualsiasi sepoltura all'interno delle mura cittadine e vennero istituiti i cimiteri extraurbani (l'ultima sepoltura nella cripta è avvenne il 18 Maggio 1871).
Oltre a vietarne la sepoltura fu ordinata la riesumazione dei corpi all'interno della cripta e solo in quel momento si poté constatare la perfetta mummificazione di alcuni di essi.
La cripta presenta ancora oggi elementi architettonici ed artistici risalenti alla fase della chiesa medievale del XIII sec.
Si possono notare infatti l'antico portale di ingresso, i resti dell'abside (demolito per fare spazio ai pilastri) e gli affreschi del XIV e XV sec.
Il pavimento è costituito dalla terra utilizzata per le sepolture compattatasi in seguito all'azione di sgocciolamento dell'acqua sorgiva di montagna che penetra attraverso il soffitto (sul lato Nord si può notare la roccia viva a cui è appoggiato l'edificio).
Dal momento della sua scoperta (specialmente dal XIX sec.) questo luogo è divenuto famoso per la collezione dei corpi mummificati tanto da suscitare l'interesse di numerosi studiosi e di moltissimi visitatori.
È proprio per questo grande interesse che nel 1992 è stato deciso di dar vita ad una nuova musealizzazione e di utilizzare nuove teche espositive per la conservazione dei corpi.
IL PROCESSO DI MUMMIFICAZIONE Dopo l'emanazione dell'Editto Napoleonico di Saint Cloud “Décret Impérial sur les Sépultures”, esteso all'Italia nel 1806 , iniziò l'esumazione dei morti sepolti nella Cripta. Fu così che avvenne la sensazionale scoperta... gli individui esumati erano completamente mummificati. I corpi, di colore giallastro, ad una prima ispezione autoptica rivelavano che la loro mummificazione era completamente spontanea e che era dovuta principalmente ad un'essiccazione totale delle parti molli. Oltre a conservare la pelle, alcuni di essi presentavano ancora intatte le unghie, i denti, le orecchie, le labbra, gli organi genitali, la barba ed i capelli. Molti furono gli studiosi che sul finire del XIX sec. si recarono a Ferentillo per studiare questo fenomeno, tra cui due fisici dell'Accademia dei Lincei, il Dott. Carlo Maggiorani (1800 – 1885) ed il Dott. Aliprando Moriggia (1830 – 1906), supportati dal chimico Vincenzo Latini (1805 – 1862). Quest’ultimo svolse analisi chimiche del suolo che evidenziarono come questo fosse principalmente composto da sali di calcio, da calcare e da argilla. Secondo questi studi la natura igroscopica (che attrae l’acqua) del suolo avrebbe favorito la disidratazione dei cadaveri sepolti, mentre l’ambiente fresco ed asciutto, ventilato attraverso finestre continuamente aperte, avrebbe potenziato il processo. Probabilmente influenzati anche dalle osservazioni sulle mummie di Venzone, essi pensarono che – oltre ai fattori fisici evidenziati – la crescita di funghi potesse aver giocato un ruolo nell’essiccazione dei corpi. Potrebbe anche essere supposto che i corpi sepolti in un suolo ricco di ossido di calcio si siano conservati grazie all’inattivazione degli enzimi conseguente all’alterazione del grado di acidità. I corpi venivano infatti seppelliti a diretto contatto con il terreno (solo alcuni sono stati rinvenuti in bare), disposti lungo il perimetro murario e lasciati decomporre per poi poter tumulare i resti nell'ossario della Cripta. Ad oggi si contano 24 mummie umane (tre sono esposte presso il Museo Anatomico dell'Università di Perugia) che comprendono uomini, donne e bambini come pure 10 teste conservate, più di 270 teschi, una bara sigillata e due volatili mummificati a seguito di esperimenti effettuati nel secolo scorso.
Visita al Museo delle mummie di Ferentillo alunni IPSIA di Nocera Umbra 13 maggio 2011
Il Museo delle Mummie di Ferentillo (Terni) è ubicato all'interno della cripta romanica della chiesa di Santo Stefano. Nel 1800, dopo che l'Editto di Saint Cloud vietò di seppellire i morti all'interno delle mura cittadine, si scoprì che sotto il pavimento marmoreo della chiesa c'erano una gran quantità di salme in ottimo stato di conservazione. Oggi è possibile vedere questi corpi mummificati, pressoché intatti, e conoscere le loro storie, spesso frutto della fantasia popolare tramandata di generazione in generazione.
La chiesa di Santo Stefano è stata edificata nel XVI sec. dalla famiglia Cybo -- Malaspina sui resti della precedente chiesa altomedievale che oggi ospita il Museo delle Mummie. All'interno delle cappelle barocche sono conservati affreschi raffiguranti il Presepio (opera di Pierino Casarei,1559) e la Pietà di Gesù sorretto da Dio con Sant'Antonio in Adorazione, l'abside con una tela con il Martirio di Santo Stefano risalente al 1759. Di particolare pregio è l'importante fonte battesimale in pietra con gli stemmi nobiliari dei principi Cybo. Gli alunni dell'Ipsia di Nocera Umbra accompagnati dai docenti prof. Sergio SPIGARELLI prof.ssa Anna NATALINI prof Claudio PARLANTI.
Campane di Ferentillo (TR) - S.Stefano
La chiesa di S.Stefano (nella zona chiamata Precetto) è una delle principali attrattive di Ferentillo poichè sotto di essa nasconde il museo delle mummie, un luogo dove grazie a particolari condizioni batteriche e forse fungine molti corpi sepolti hanno subito la mummificazione completa. Curiosità: in tale museo giace anche la mummia di un campanaro (secondo la leggenda) morto con la lingua tra i denti perchè colpito dal ritorno di una campana distrattosi un istante dalla visione della sua bella che andava a messa.
Le 2 campane maggiori sono fuse dal signor Luigi Belli di Viterbo mentre la piccola è di un certo Ceccarelli di Spoleto il quale appose tra i tanti fregi quasi ad alto rilievo appose anche la nota che musicalmente poi risulta diversa da quella scritta (ma vabeh..).
Qui l'incastellatura e i ceppi sono completamente in legno. Un gioiellino!!
Grazie ancora a Leo e company!!
Alla ricerca delle MUMMIE! -un fine settimana originale-
Come passare un fine settimana diverso? Il @sinciosimo ha sempre idee originali per fare cose abbastanza strane, per questa avventura ha pensato di esplorare un posto veramente pauroso!
Abbiamo raggiunto Ferentillo, un piccolo paese nel cuore dell'Umbria, in cui si trova il museo delle mummie nella Cripta della chiesa di Santo Stefano.
Partendo da Civitanova Marche e facendo tappa lungo il percorso alla Valle del Menotre per fare un buon pranzetto, con poco più di un'ora siamo arrivati in questo piccolo paesino.
Spero che vi abbiamo fatto venire tanta curiosità nel visitare questo particolare luogo. Aspettiamo suggerimenti da voi per andare a visitare in giro per l'Italia altre chicche come questa.
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Ferentillo è un comune di 1.904 abitanti della provincia di Terni. Il paese è diviso in due borghi, Matterella e Precetto, dal fiume Nera. Ferentillo è situato nella parte più bella della Valnerina, dove il fiume Nera discende attraverso la gola della Valle Suppegna. Nel 740 il re dei Longobardi, Liutprando, lasciata l'antica città di Ferento, giunse nella Valle del Nera. Colonizzò questi territori disabitati circondati da malsane paludi, fondando il nuovo paese che venne chiamato Ferentillo (dal latino Ferentum illi ovvero quelli di Ferento) in ricordo della patria abbandonata. Il paese è attraversato dal fiume Nera che lo divide in due nuclei: Precetto e Matterella caratterizzati da palazzetti gentilizi, artistiche chiese e vicoli a ventaglio.
Monumenti e luoghi d'interesse
Matterella
Collegiata di Santa Maria XIII secolo - Chiesa ricostruita nel XVI secolo. Sul portale si trova l'affresco dal titolo Madonna e due angeli risalente al XV secolo. L'interno è a tre navate divise da arcate ogivali disposte su colonne e pilastri. Cinque nicchie aperte nel XVI secolo ospitano affreschi della Scuola di Raffaello (Jacopo Siculo 1543, Orlando Merlini 1507, Pierino Cesarei 1559), e di Pier Matteo Piergili (1557).
Rocca medievale della Matterella
Precetto
Chiesa di Santo Stefano XIII secolo-XVI secolo - Chiesa sviluppata su due piani, quello in basso risalente intorno al XIII secolo, quello in alto intorno al XVI secolo. Interno a tre navatecon affreschi attribuiti alla scuola del Perugino o di Iacopo Siculo 1559. Una cripta, lunga quanto l'edificio e divisa da pilastri in due navate e arricchita da frammenti di affreschi del XV secolo, fu utilizzata per diverso tempo come cimitero del comune; oggi ospita il Museo delle mummie.
Museo delle mummie
Chiesa del Gonfalone
Rocca medievale del Precetto
Palazzo Montholon
Monterivoso
Museo degli antichi mestieri e della civiltà contadina
Macenano
Abbazia di San Pietro in Valle VI - VIII secolo
Affreschi scuola Romana XIII secolo (i più antichi dell'Umbria)
Chiostro e convento XIII secolo
Reperti archeologia I secolo a.C. - 111 - IV secolo d.C.
Le Mummie di Roccapelago
Le Mummie di Roccapelago sepolture antecedenti al 1800 fatte nella locale Chiesa.
mummies... mummie di Urbania...... Confraternita della morte
mummies.....il cimitero delle mummie di Urbania
The mummies cemetery Urbania
Mummies, genuine,natural Mummies better than Egyptians ones' ;-) .mp4
Mummies of Ferentillo, Valnerina, Terni, Umbria.
A small clip of Mummies, There are more than 8 one in the Cript, but on the clip only two.
This process of mummification is not due to men's action like Egyptians but to a natural bacterium that absorbs water from the tissues of deceased and drys up their bodies. Many of them are from the 15° Century. For some more information of visits get back to me at any time.
LAGO D'ORTA San Maurizio d' Opaglio spiaggia prarolo 4k
lago d'orta san maurizio d'opaglio,una spiaggia bellissima che si trova sul lago d'orta. la spiaggia Prarolo si trova sulla via pella e si scende sulla via lagna. una spiaggia molto grande che ospita molte persone il week end e adatto anche per fare una corsa o una camminata dato che c'è un sentiero lungo 20 chilometri che costeggia il lago. spiaggia gratuita con la possibilità di farsi arrivare la pizza direttamente sul posto. L'acqua di questa spiaggia è davvero pulita e farsi un bel bagno è davvero bello oltre al fatto che c'è una piattaforma per tuffarsi. se ti è piaciuto il video fammelo sapere, in caso contrario fatemi sapere i difetti da correggere grazie ????????!!San Maurizio d'Opaglio (San Mauritsi in piemontese, San Maurizi in lombardo) è un comune italiano di 3.050 abitanti della provincia di Novara, in Piemonte, noto soprattutto per essere il cuore del distretto industriale del rubinetto, con numerose e storiche aziende del settore.
Il comune di San Maurizio d'Opaglio nasce con la costituzione della parrocchia nel 1568, dall'unione degli antichi villaggi di Briallo (Riallo), Lagna (Alagna) e Opaglio (Opallium o Upai). La parrocchiale di San Maurizio fu consacrata nel 1590 su un preesistente oratorio. La devozione a San Maurizio è infatti già attestata nella prima metà del XVI secolo dalla trascrizione di un estimo del 1537, conservato nell'archivio Comunale, che cita una chiesa dedicata a San Maurizio nella località di Briallo.
Il paese era difeso da un castello, che compare nell'elenco, fornito dall'Azario, dei castelli distrutti nel 1311 dai ghibellini novaresi.
L'avvio dell'estrazione industriale delle cave di granito bianco ad Alzo di Pella alla metà del XIX secolo porta un gran numero di sammauriziesi a lavorare in cava come scalpellini (in dialetto picasàss). L'attività estrattiva cresce fino alla prima guerra mondiale, per poi iniziare un lento declino, accelerato dopo il 1945.
Verso il 1920 si insedia in paese la prima rubinetteria, presto seguita da altri laboratori. Nel secondo dopoguerra l'industria del rubinetto incontra una fase di forte crescita che porta il paese ad essere la capitale italiana del rubinetto per il numero di imprese operanti nel settore della rubinetteria e del valvolame.
Dal 1928 al 1946 i comuni di San Maurizio d'Opaglio, Pogno e Pella vennero unificati nel comune di Castelli Cusiani.
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#eustonews sorpresa nel purgatorio #monopoli
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TGMAX del 21 aprile 2011
Lanciano, TGMAX del 21 aprile 2011. Conduce Leda D'Alonzo.
- Economia: la Regione ha siglato a Pescara l'accordo di programma per l'innovazione Abruzzo 2015 con il Ministero dello Sviluppo Economico, per 10 milioni di euro. il presidente Chiodi: L'Abruzzo è la prima Regione in Italia a proporre un nuovo metodo di approccio alla politica industriale
- Lavoro: la Cgil chiede al Parlamento di approvare una legge che riconosca il caporalato come reato non più di carattere amministrativo, ma penale. Le imprese trovate con situazioni illegali sono più del 50% di quelle ispezionate
- Terziario: buste paga più pesanti per gli addetti a commercio e turismo in Abruzzo, siglata intesa tra Confesercenti e sindacati
- Civitella del Tronto: trentacinque coltellate su tutto il corpo, soprattutto sul tronco e sul collo sono state riscontrate durante l'autopsia su Carmela Rea. Non c'è stata violenza sessuale. Una delle ferite è profonda, alla gola; altre sono arrivate in profondità a ledere organi interni. I colpi - ha spiegato l'anatomopatologo Adriano Tagliabracci a conclusione dell'autopsia - fanno propendere per un delitto d'impeto, passionale. La donna è morta dissanguata ed il delitto sarebbe avvenuto nelle 24 ore successive alla sua scomparsa, quindi non più tardi dello scorso martedì. Per il sostituto procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Umberto Monti, nell'inchiesta non c'è nessun indagato e si procede con l'ipotesi di omicidio
- Brigata Maiella: presentato a Pescara il libro di Gilberto Malevestuto, tenente della Brigata Maiella Sulle ali della memoria, per non dimenticare
- Lanciano: furto da 4mila euro alla Sasi S.p.A, indaga la polizia
- Edilizia: una mostra e un convegno a Lanciano per celebrare i 90 anni di attività dell'Ater, l'agenzia territoriale per l'edilizia residenziale di Lanciano-Vasto
- Solidarietà: una giornata per le scuole di Vasto all'insegna dell'educazione ambientale e a sostegno dell'Airc, l'associazione per al ricerca sul cancro. Ospite Luca Di Risio di ritorno dall'Isola dei famosi
- Archeologia: trovati 150 corpi di epoca napoleonica sotto il presbiterio di una chiesa a S. Eusanio Forconese. Le mummie saranno trasferite a Chieti, per essere studiate dalla Soprintendenza
- Calcio: i rossoneri credono ancora nei play off, pensano di battere il Pisa e sperano in passi falsi delle dirette concorrenti Taranto e Atletico Roma. L'esperto D'Aversa: Vietato sbagliare.
blitz sulle mura di Amelia
spunta uno striscione sulle mura...