Asti (Piemonte) chiesa di Nostra Signora Portae Paradisi - video + slideshow
La chiesa di Nostra Signora Porta Paradisi, comunemente detta dagli astigiani Madonna del Portone, è una chiesa cattolica, edificata inglobando la porta della cinta muraria dell'antico borgo di San Marco (l'odierno Rione Santa Caterina), sulla quale venne poi costruita la primitiva chiesetta, ora incorporata nel santuario.
Del vecchio tempio non rimane che il piccolo presbiterio, che è stato innestato all'abside del nuovo santuario. Questo è in stile romanico-bizantino, con tre navate e due grandi cappelle delle stesse dimensioni a forma del coro, a crociera latina. Il braccio trasversale misura 35,25 metri. La cupola si innalza a 41 metri dal pavimento, sormontata dal cupolino alto 4,5 metri, su cui poggia la statua di 3 metri della Vergine, opera del bolognese Milani.
Nel 2002, in occasione del centenario della nascita del nuovo santuario, è stata abbellita la facciata con mosaici e statue che raffigurano i Santi della tradizione astigiana.
La cripta, costruita nel 1930, serve per le celebrazioni liturgiche invernali; caratteristiche sono due cappelle-diorama che raffigurano la Natività e la Sepoltura di Cristo, con statue in legno a grandezza naturale.
Giungendo al santuario dalla via posteriore, si percorre ancora un tratto della vecchia strada che attraversava l'antica Porta alla città. Questa strada, ormai trasformata in un'ampia gradinata, presenta a metà l'immagine votiva di un Ecce Homo. Di fronte, una volgare pietra incastonata nel muro. Narra la leggenda che il sasso, scagliato da un blasfemo contro l'immagine sacra, sia stato respinto dalla stessa e conficcatosi dov'è tuttora. La strada prosegue passando sotto i resti della Porta, posteriormente alla chiesa, per giungere in un parco in cui è ricostruita a grandezza naturale la grotta di Lourdes.
Santuario del Sacro Monte di Crea (Monferrato, Asti) (UNESCO)
Il Sacro Monte di Crea è situato su una delle più alte colline del Monferrato, nei pressi di Serralunga di Crea, in Provincia di Alessandria.
Il Sacro Monte si snoda lungo la salita che porta al Santuario mariano, e di lì procede lungo un sentiero che, in un bosco di querce e frassini, si inerpica tra le asperità di un friabile terreno roccioso sino ad arrivare alla cappella del Paradiso, posta alla sommità della collina.
Come gli altri Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, anche quello di Crea è situato in un vasto parco naturale: in esso si realizza quella suggestiva sintesi tra paesaggio, arte e memoria storica, che ne costituisce la cifra interpretativa.
I Sacri Monti del Piemonte, assieme a quelli della Lombardia, sono stati inseriti nel 2003 dall'UNESCO nell'elenco dei patrimoni dell'umanità.
Molteplici sono le opere di grande interesse artistico conservate nella chiesa-basilica di Santa Maria, a cominciare dagli affreschi (1474–1479) della Cappella di Santa Margherita, con la Madonna in trono e i donatori e le Scene del martirio della Santa. Si tratta di opera importante per la storia dell'arte rinascimentale in Piemonte, che lascia intendere lo sforzo di aggiornamento sui modelli lombardi.
L'ignoto autore, convenzionalmente chiamato “Maestro di Crea” è stato, di recente, dubitativamente identificato con Francesco Spanzotti, fratello del più celebre Martino.
Tra le opere custodite dalla chiesa va anche ricordata una bella tavola di Macrino d'Alba e, dello stesso autore - collocati nel Museo del Santuario – due deliziosi piccoli ritratti raffiguranti Guglielmo IX del Monferrato e Anna d'Alençon.
Una menzione meritano anche la tela di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1565-1625) raffigurante il Padre Eterno e la tela di Santa Margherita dipinta da sua figlia, Orsola Caccia (1619-1676)
Il valore artistico delle 23 cappelle presenti a Crea è oggi riconosciuto da una critica che ha cessato – come ancora succedeva alcuni decenni or sono – di riferirsi ad esse come a manifestazione ingenua di arte popolare.
Riguardo agli autori delle statue di terracotta e degli affreschi che prolungano le scene sacre sulle pareti delle cappelle, permangono, anche a causa delle tormentate vicissitudini del Monte, molte difficoltà attributive.
Tra i principali scultori che operarono al Monte sin dall'avvio del lavori nel 1589, vanno ricordati i fratelli Jean e Nicolas de Wespin (detti i Tabacchetti), artisti di provenienza fiamminga, il maggiore dei quali, Jean, aveva già lavorato a Varallo.
Tra gli autori delle opere a fresco va ricordato ancora Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, esponente di primo piano della pittura manierista piemontese tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.
Verosimili gli interventi sia dei Tabacchetti sia del Caccia nella imponente Cappella del Paradiso dedicata alla Incoronazione della Vergine, anche se difficili da riconoscere a causa dei tanti rimaneggiamenti subiti ad opera dei restauri. La Cappella del Paradiso rappresenta il culmine, fisico e simbolico, del percorso devozionale. Di grande effetto scenico, anche se di incerta resa artistica, quasi a prefigurare le esagerazioni del barocco, è il complesso delle sculture in terracotta e gesso che ne popolano la scena, con il gruppo formato da ben 175 angeli che portano in cielo la Vergine, cui fanno corona 300 figure plastiche raffiguranti santi e profeti e una aerea moltitudine di angeli musicanti dipinti sulla volta.
Tra gli interventi più recenti va segnalata la edificazione ex novo della cappella della Salita di Gesù al Calvario, con il gruppo di statue in gesso eseguite (1892- 95) dallo scultore casalese Leonardo Bistolfi.
SACRO MONTE DI CREA (Monferrato, Piemonte) Il Santuario e le Cappelle INTEGRALE (UNESCO)
Il Sacro Monte di Crea è situato su una delle più alte colline del Monferrato, nei pressi di Serralunga di Crea, in Provincia di Alessandria.
Il Sacro Monte si snoda lungo la salita che porta al Santuario mariano, e di lì procede lungo un sentiero che, in un bosco di querce e frassini, si inerpica tra le asperità di un friabile terreno roccioso sino ad arrivare alla cappella del Paradiso, posta alla sommità della collina.
Come gli altri Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, anche quello di Crea è situato in un vasto parco naturale: in esso si realizza quella suggestiva sintesi tra paesaggio, arte e memoria storica, che ne costituisce la cifra interpretativa.
I Sacri Monti del Piemonte, assieme a quelli della Lombardia, sono stati inseriti nel 2003 dall'UNESCO nell'elenco dei patrimoni dell'umanità.
Molteplici sono le opere di grande interesse artistico conservate nella chiesa-basilica di Santa Maria, a cominciare dagli affreschi (1474–1479) della Cappella di Santa Margherita, con la Madonna in trono e i donatori e le Scene del martirio della Santa. Si tratta di opera importante per la storia dell'arte rinascimentale in Piemonte, che lascia intendere lo sforzo di aggiornamento sui modelli lombardi.
L'ignoto autore, convenzionalmente chiamato “Maestro di Crea” è stato, di recente, dubitativamente identificato con Francesco Spanzotti, fratello del più celebre Martino.
Tra le opere custodite dalla chiesa va anche ricordata una bella tavola di Macrino d'Alba e, dello stesso autore - collocati nel Museo del Santuario – due deliziosi piccoli ritratti raffiguranti Guglielmo IX del Monferrato e Anna d'Alençon.
Una menzione meritano anche la tela di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1565-1625) raffigurante il Padre Eterno e la tela di Santa Margherita dipinta da sua figlia, Orsola Caccia (1619-1676)
Il valore artistico delle 23 cappelle presenti a Crea è oggi riconosciuto da una critica che ha cessato – come ancora succedeva alcuni decenni or sono – di riferirsi ad esse come a manifestazione ingenua di arte popolare.
Riguardo agli autori delle statue di terracotta e degli affreschi che prolungano le scene sacre sulle pareti delle cappelle, permangono, anche a causa delle tormentate vicissitudini del Monte, molte difficoltà attributive.
Tra i principali scultori che operarono al Monte sin dall'avvio del lavori nel 1589, vanno ricordati i fratelli Jean e Nicolas de Wespin (detti i Tabacchetti), artisti di provenienza fiamminga, il maggiore dei quali, Jean, aveva già lavorato a Varallo.
Tra gli autori delle opere a fresco va ricordato ancora Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, esponente di primo piano della pittura manierista piemontese tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.
Verosimili gli interventi sia dei Tabacchetti sia del Caccia nella imponente Cappella del Paradiso dedicata alla Incoronazione della Vergine, anche se difficili da riconoscere a causa dei tanti rimaneggiamenti subiti ad opera dei restauri. La Cappella del Paradiso rappresenta il culmine, fisico e simbolico, del percorso devozionale. Di grande effetto scenico, anche se di incerta resa artistica, quasi a prefigurare le esagerazioni del barocco, è il complesso delle sculture in terracotta e gesso che ne popolano la scena, con il gruppo formato da ben 175 angeli che portano in cielo la Vergine, cui fanno corona 300 figure plastiche raffiguranti santi e profeti e una aerea moltitudine di angeli musicanti dipinti sulla volta.
Tra gli interventi più recenti va segnalata la edificazione ex novo della cappella della Salita di Gesù al Calvario, con il gruppo di statue in gesso eseguite (1892- 95) dallo scultore casalese Leonardo Bistolfi.
Vivere la Speranza 26 marzo 2013 Per un vero culto eucaristico
Don Francesco Asti, Docente di Teologia spirituale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, in Napoli, ci offre alcune tracce di un autentico culto eucaristico. Segue la riflessione sul Vangelo di Domenica 31 marzo 2013, Pasqua di Risurrezione del Signore. Il programma termina con il Video Notiziario del Franciscan Media Center di Terra Santa, che porta nelle vostre case il fascino, le suggestioni e la bellezza della Terra di Gesù.
FANO (PU) Fraz.Fenile Parr.SS.Pietro e Andrea (01) v.565
Programmazione Festiva per la messa delle ore 11:00
5 campane a mezzo-slancio veloce di date e fusioni non certe (anche se penso siano De Poli).
Impianto AL.BA di Tavoleto (PU) con elettromeccanica O.E.S ad accoppiamento diretto.
1 ore 10:30 Distesa discendente di tutte le campane
2 ore 10:45 Stessa suonata da altra angolazione
3 ore 11:00 Ultimo segnale messa:15 rintocchi su II° campana
4 ore 12:00 Suono del mezzogiorno:Distesa II° campana
Ed eccomi tornato,dopo una settimana di stop forzato,dovuto a una tremenda influenza iniziata giovedì scorso con un forte raffreddore e esplosa venerdì notte con un febbrone da 38.7,nel quale però ho modificato la suoneria della ormai nota pendola che mi son fatto per regalo del mio 47°compleanno,a far le riprese a chiese e campanili del Centro Italia,riviera di Levante.
Nonostante la voce sia ancora decisamente fievole e roca,ben coperto...anche perchè siamo al 1 di febbraio (ndr ormai oggi è il 2...) per noi cristiani,il giorno della Candelora o Presentazione di Nostro Signore Gesù Cristo,prolungamento delle Feste Natalizie,anche se per detto popolare...L'Epifania...tutte le feste porta via e il Tempo di Natale si è concluso a tutti gli effetti con la Solennità del Battesimo del Signore,se non erro due domeniche fa.
Ma veniamo a questa Parrocchia che ieri è stata immortalata da campanaro67 ma che avevo già notato il giorno dell'Epifania,quando avevo ripreso le campane della Parr.di S.Cristoforo e la sera alle 19 ripreso il bellissimo plenum (purtroppo completamente buio) delle campane della Parr.di S.Pio X che spero a breve di proporre sotto forma di audio-fermi immagine dello slanciato campanile triangolare dove sono poste 7 bellissime campane (le 4 maggiori a mezzo-slancio veloce e le tre squilline a slancio) fuse dalla Capanni ma su commissione della De poli di Vittorio Veneto come gentilmente informato da Rosato Alessandroni della ditta AL.BA di Tavoleto che ha fatto anche in quella chiesa l'elettrificazione e l'impianto delle stesse.
Chiesa e complesso decisamente moderno...ahinoi...ormai dobbiamo farci l'abitudine a questi disegni e progetti di questi grandi architetti che hanno come loro creatività solo ed esclusivamente...lastroni di cemento armato! grigio e freddo!
Ma...almeno per quello che riguarda le campane...
Quelle fortunatamente sono vere e...non surrogate con funghi o diffusori sonori elettronici che...insomma...stendiamo un velo pietoso!
Ben 5 campane sono collocate in un campanile particolarissimo con tre lati concavi e uno grande convesso e l'unica cosa decisamente simpatica dei lastroni grigi e freddi in cemento armato sono le finestre circolari dove sono quasi incastrate 4 delle 5 campane (la squillina è interna sopra le altre tutte sulle rotonde finestre).
L'accordo è bellissimo e festoso:
I° LA 3
II° SI 3
III° REb 4
IV° RE 4
V° MI 4
Il video è stavolta commentato.
La parrocchia è sita in un bel parco verde lontano dal traffico di auto e motorini strombazzanti a tutto gas ma...tutto intorno ci sono appartamentini e villini a schiera e quindi...cani a tutto spiano!
Meno male che le campane sono talmente squillanti che anche se qualche cane (poveretto...stordito dal fortissimo suono per loro notevolmente amplificato) abbaiava,non ha fortunatamente coperto il suono gaio e festoso di queste splendide campane.
Al termine una breve ripresa dell'interno della Parrocchia.
Tengo a precisare che fin dalle prime riprese in molti...poi rivisti tutti in parrocchia durante la funzione religiosa mi hanno chiesto: se c'erano dei problemi al campanile,il motivo per cui riprendevo,insomma sono con loro perchè anche se il fine è decisamente interessante e bello,ammetto che chi non ci conosce si preoccupa...e non poco!
Al termine della funzione infatti ho voluto parlar col gentile Parroco che era stato avvertito della mia presenza e quando gli ho spiegato il motivo ne è rimasto contento!
Ammetto che ho sbagliato a non informar nessuno e ciò che ho vissuto lo raccomando a voi...
Noi sappiamo di far una cosa bella e giusta ma è meglio sempre avvisar Parroco o sacrestano il motivo per cui si fa una ripresa e un video.
Un grosso saluto a tutti,sperando che anche questo video vi sia piaciuto e alle prossime.
Le Campane di Abbadia Lariana - Concerto Solenne Lungo
Concerto di 5 campane in Re3 Calante
Giorgio Pruneri - Grosio 1953
Concerto Solenne a 5 campane memorizzato nella centralina per la Santa Messa Festiva nella festa della Madonna della Cintura .
Si Ringraziano Vivamente Don Vittorio Bianchi Parroco di Abbadia, il Sacrestano per l'Accoglienza e la Disponibilità e Davide per l'invito.
Storia della Chiesa Parrocchiale di Abbadia Lariana (Sito Parrocchia)
E’ ancora possibile riconoscere in alcuni edifici che circondano l’attuale chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana il complesso conventuale abitato per alcuni secoli dai frati dell’Ordine dei Servi di Maria Vergine. Don Grisoni, nella sua cronaca parrocchiale, dice: “La tradizione vuole che Filippo Benizi membro e generale dei Serviti, fondati in Firenze nel 1233 dai sette Santi fondatori, viaggiando per l’Italia, fosse passato anche da queste parti e, trovata questa gente abbandonata, facesse sì che il vecchio monastero venisse riedificato con la chiesa, che venne dedicata ai SS. Martiri Vincenzo ed Anastasio e, da Abbazia dei Benedettini, venisse cambiata in un priorato dei Padri Serviti”. La chiesa ricostruita non doveva essere molto grande, ad una navata sola, come si vede in un disegno del 1700 presente nell’archivio parrocchiale. Il presbiterio, piuttosto piccolo, era di forma rettangolare. L’edificio risultava più basso, con tetto in travi di castano. Nel 1788, i frati Serviti si trasferirono a Como, per ricongiungersi con i confratelli del convento di S. Gerolamo e vendettero il Conventino ai signori Bianchi, mentre la chiesa fu ceduta alla parrocchia, in quanto più grande e in migliore stato della chiesa di S. Lorenzo, che si trovava nella località ora chiamata Chiesa rotta.LA CHIESA SEICENTESCA L’attuale chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana è il risultato di una serie di interventi edilizi che hanno trasformato la preesistente chiesa dedicata ai SS. Vincenzo ed Anastasio.
progetto Nel XVIII secolo la chiesa fu intitolata a San Lorenzo e nel 1888, su progetto dell’ingegnere Stoppani, venne ampliata e completamente ristrutturata alzando il soffitto ed aggiungendo ai lati due navate.
Nel 1915 gli interni vennero affrescati dal pittore Luigi Tagliaferri (1841-1927) che dipinse, al centro della volta, il martirio di San Lorenzo con gli angeli che sollevano il Santo verso il Paradiso. Sui pilastri che sorreggono la volta, sono raffigurati i dodici apostoli, ma altri splendidi affreschi si possono ammirare nella conca absidale e sopra l’organo. Nel Coro della parrocchia, completamente pavimentato in marmo rosa, è posto l’Altare Maggiore, pregevole monumento ligneo del XVII secolo. Ai lati dell’altare troviamo due quadri del pittore Buzzoni raffiguranti la vita di San Lorenzo. Di sicuro interesse le due grandi tele del XVII secolo, raffiguranti la devozione per Sant’Agostino, poste ai lati della porta d’ingresso della parrocchia. Chi entra nella chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in Abbadia è colpito subito dalla ricchezza dei festoni, degli ornamenti, delle statuine, delle dorature che brillano sull’altare ligneo barocco al centro dell’abside. Lo sguardo, poi, si innalza quasi spontaneamente verso la volta della chiesa decorata da Luigi Tagliaferri, pittore di origine valsassinese, ma cresciuto a Mandello del Lario, in una famiglia di decoratori.
La composizione che possiamo ammirare nel catino dell’abside prende spunto dal libro dell’Apocalisse: si tratta della gloria dell’Agnello descritta da San Giovanni. Sulla sinistra dell’affresco sono raffigurati i Santi mentre sulla destra sono rappresentati tutti i popoli della terra convertiti a Cristo dall’opera dei missionari.
NYSTV Los Angeles- The City of Fallen Angels: The Hidden Mystery of Hollywood Stars - Multi Language
Los Angeles is one really occult themed city. Even the name Hollywood has occult connotations. Witches would use the wood from a holly tree to make their wands to cast spells over people.
The attraction to Hollywood is undeniable and millions of people go there in search of fame and fortune. The movie industry sets the tone for the rest of the world.
Another great presentation by NYSTV. Seriously, the best info out there.
Join Jon Pounders (founder of NYSTV) and David Carrico (this guy is an encyclopedia of cool knowledge you'd never find out about without him) for an awesome presentation.
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