Candidatura della Chiesa Normanna Santa Maria di Mili a 'Meraviglie Italiane' - Servizio TREMEDIA
Servizio della tv locale TREMEDIA riguardo alla candidatura della chiesa Normanna Santa Maria di Mili San Pietro (Messina) tra le 'Meraviglie italiane che saranno scelte, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell'Unità nazionale, dal Forum Nazionale Giovani. 20/12/2010
Chiesa Normanna Santa Maria di Mili - SERVIZIO RTP GIORNALE 21-08-2011
Servizio tratto da RTP Giornale del 21-08-2011 sull'abbandono della Chiesa Normanna Santa Maria di Mili San Pietro e del Monastero.
Servizio RTP giornale sulla Chiesa Normanna Santa Maria di Mili (11/01/2015)
Servizio di RTP giornale, di giorno 11 gennaio 2015. sullo stato di degrado e abbandono della Chiesa Normanna Santa Maria di Mili San Pietro (Messina)
CHIESA S.MARIA MILI S. PIETRO MESSINA
Fatti Rifatti Storia Cultura Avvenimenti un programma di e con Franz Riccobono e Giuseppe Altomonte Stagione TV 2017
La Chiesa Normanna di S. Maria è una tra le più antiche testimonianze di architettura religiosa normanna della Sicilia e della città di Messina.
L'abbazia del Gran Conte Ruggero
Già monumento nazionale, la Chiesa di Santa Maria, presso Mili San Pietro, è la più antica testimonianza di architettura religiosa arabo-normanna di Messina, e tra le prime della Sicilia. Edificata intorno al 1091 dal Gran Conte Ruggero d'Altavilla (che nel 1092 vi fece seppellire il figlio Giordano), e da lui affidata ai monaci basiliani, l'abbazia, tra le più importanti della Sicilia medievale, conobbe periodi di splendore e decadenza. Nel 1866, la chiesa venne acquisita dallo Stato e il monastero successivamente venduto a privati. Oggi la chiesa è patrimonio del F.E.C. del Ministero dell'Interno, e il complesso monumentale è vincolato come bene d'interesse storico, artistico ed architettonico particolarmente importante. Ultimamente ricompreso tra le Meraviglie italiane censite dal Forum Nazionale Giovani e dal Ministero della Gioventù. La chiesa, pur essendo stata recentemente restaurata si trova in condizione di abbandono, chiusa al pubblico, mentre l'annesso monastero versa in un gravissimo stato di degrado, nell'indifferenza più generale. Tra le poche opere d'arte che si sono salvate dall'incuria e dai molteplici saccheggi susseguitisi nel tempo, esistono conservati nella vicina chiesa del paese di Mili, una tavola del 1638 di Francesco Laganà raffigurante la Madonna del Rosario tra devoti oranti, un'acquasantiera in marmo cinquecentesca e una statua di marmo personificante una Madonna con bambino.
Il video partecipa al contest della Fondazione Telecom Italia Portiamo alla luce i beni invisibili.
Una realizzazione Dagoruk Produzioni con la collaborazione dell'Associazione Piattaforma Creativa.
degrado chiesa normanna Mili - 11 Marzo 2012
Servizio della giornalista messinese Marina Bottari andato in onda su RTP giornale di Domenica 11 Marzo sulle incredibili condizioni di degrado dell'importante monumento di Messina e sull'immobilismo delle Istituzioni preposte a conservazione e valorizzazione
L'Abbazia del Gran Conte Ruggero
La più antica testimonianza di architettura religiosa arabo-normanna a Messina.
Autore: davidriz
Già monumento nazionale, la Chiesa di Santa Maria, presso Mili San Pietro, è la più antica testimonianza di architettura religiosa arabo-normanna di Messina, e tra le prime della Sicilia. Edificata intorno al 1091 dal Gran Conte Ruggero d'Altavilla (che nel 1092 vi fece seppellire il figlio Giordano), e da lui affidata ai monaci basiliani, l'abbazia, tra le più importanti della Sicilia medievale, conobbe periodi di splendore e decadenza. Nel 1866, la chiesa venne acquisita dallo Stato e il monastero successivamente venduto a privati. Oggi la chiesa è patrimonio del F.E.C. del Ministero dell'Interno, e il complesso monumentale è vincolato come bene d'interesse storico, artistico ed architettonico particolarmente importante. Ultimamente ricompreso tra le Meraviglie italiane censite dal Forum Nazionale Giovani e dal Ministero della Gioventù. La chiesa, pur essendo stata recentemente restaurata si trova in condizione di abbandono, chiusa al pubblico, mentre l'annesso monastero versa in un gravissimo stato di degrado, nell'indifferenza più generale. Tra le poche opere d'arte che si sono salvate dall'incuria e dai molteplici saccheggi susseguitisi nel tempo, esistono conservati nella vicina chiesa del paese di Mili, una tavola del 1638 di Francesco Laganà raffigurante la Madonna del Rosario tra devoti oranti, un'acquasantiera in marmo cinquecentesca e una statua di marmo personificante una Madonna con bambino.
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L'ABBAZIA DEL GRAN CONTE RUGGERO
Già monumento nazionale, la Chiesa di Santa Maria, presso Mili San Pietro, è la più antica testimonianza di architettura religiosa arabo-normanna di Messina, e tra le prime della Sicilia. Edificata intorno al 1091 dal Gran Conte Ruggero d'Altavilla (che nel 1092 vi fece seppellire il figlio Giordano), e da lui affidata ai monaci basiliani, l'abbazia, tra le più importanti della Sicilia medievale, conobbe periodi di splendore e decadenza. Nel 1866, la chiesa venne acquisita dallo Stato e il monastero successivamente venduto a privati. Oggi la chiesa è patrimonio del F.E.C. del Ministero dell'Interno, e il complesso monumentale è vincolato come bene d'interesse storico, artistico ed architettonico particolarmente importante. Ultimamente ricompreso tra le Meraviglie italiane censite dal Forum Nazionale Giovani e dal Ministero della Gioventù. La chiesa, pur essendo stata recentemente restaurata si trova in condizione di abbandono, chiusa al pubblico, mentre l'annesso monastero versa in un gravissimo stato di degrado, nell'indifferenza più generale. Tra le poche opere d'arte che si sono salvate dall'incuria e dai molteplici saccheggi susseguitisi nel tempo, esistono conservati nella vicina chiesa del paese di Mili, una tavola del 1638 di Francesco Laganà raffigurante la Madonna del Rosario tra devoti oranti, un'acquasantiera in marmo cinquecentesca e una statua di marmo personificante una Madonna con bambino.
20120415170536
Mili San Pietro , Messina ,Sicilia - Chiesa Normanna
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ITALA - Chiesa Arabo Normanna dei Santi Pietro e Paolo - Sicilia - Sicily
- La Chiesa Arabo Normanna dei Santi Pietro e Paolo edificata nell'anno 1093 dal Conte Ruggero il Normanno nel luogo dove si crede sia avvenuta una grande battaglia fra Arabi e Normanni, risoltasi vittoriosamente per questi ultimi.
20120415171534
Chiesa Normanna , Mili San Pietro , Messina, Sicily ,15 Aprile 2012
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Processione S.Sostene 2011 - Mili San Pietro, 04-09-2011
Tratti della processione di San Sostene, compatrono di Mili San Pietro (Messina), 04-09-2011.
Alla scoperta di una piccola grande biblioteca di periferia Pietro Gori Messina
Sabato 31 Maggio 2014, i giovani dell'associazione Ionio Sud di Messina, hanno visitato una delle pochissime realtà bibliotecarie del suo genere nella città. La biblioteca di studi sociali intitolata al noto anarchico (nato proprio a Messina) Pietro Gori, si trova a Tripoldo, un antico villaggio rurale della zona sud. Carmelo Ferrara, uno dei fondatori e attuale gestore, ce ne ha raccontato la storia e i progetti in corso, chiaccherando amabilmente in uno scenario incantevole come quello di Tipoldo. bibliotecapietrogori@alice.it.
Savoca città d'arte
Savoca Città d'Arte, tra i borghi più belli d'Italia.
Tutto quello che fa festa #sanSostene2017
La novena al santuario, gli spari della mattina, la tafaria, la banda musicale, la carne al forno, la processione e i fuochi d'artificio: sono alcune tra le principali cose che fanno la festa di San Sostene. Un momento che ogni miloto porta nel cuore tutti i giorni dell'anno e che vogliamo farvi rivivere con il cortometraggio sui festeggiamenti 2017: Tutto quello che fa festa. Buona visione!
LA BADIAZZA (Messina)
Un gioiello dell'architettura medievale siciliana: La Badiazza.
( If you want, you can follow the documentary in your language, just press the subtitle button and then your language.)
Luca Nannipieri 50Canale Denuncia degrado Abbazia San Savino.MOV
Luca Nannipieri a 50Canale TV denuncia lo stato di precarietà strutturale ed estetica in cui versa uno dei maggiori monumenti della provincia d Pisa, l'abbazia bendettina di San Savino del XII secolo.
Paese che vai...Santo che trovi! Mili San Pietro
Dedico questo video a tutti i compaesani che vivono lontani...che non erano presenti alla festa ma che hanno partecipato col cuore !
Festa San Sostene, Mili San Pietro 2012
CHIESA SS. TRINITA' DI DELIA CASTELVETRANO
La chiesa della Santissima Trinità, detta la Cuba di Delia, eretta secondo i canoni dell'architettura normanno-bizantina, sorge nella campagna ad ovest di Castelvetrano, a 3
pochi chilometri dalla città.
Monastero Fragalà Frazzanò
L'Abbazia di S. Filippo di Fragalà. Si tratta della più prestigiosa testimonianza della storia di Frazzanò e di uno dei più antichi monasteri basiliani della Sicilia. L'edificio che sorge a circa 2 Km. dal paese, fu centro importante di cultura bizantina, di ricerche e di diffusione della fede. Oggi il monastero non ospita più i frati. Anticamente custodiva una pregiatissima biblioteca che dopo il 1866, trasferita nel centro abitato, per incuria dei responsabili di allora fu distrutta e dispersa. Tuttavia le pergamene greche e latine di epoca anteriore al 1743, costituenti il Tabulario del Monastero, furono fortunatamente sottratte all’incuria e all’abbandono ed oggi sono custodite nell'Archivio di Stato di Palermo. Tra queste opere vi è il diploma in greco ed arabo (si tratta del più antico documento cartaceo in Europa) con il quale la Regina Adelasia, il 25 marzo 1109, concesse favori e protezione al Monastero allora guidato dall’Abate Gregorio. Il monastero che ha anche avuto il particolare privilegio di avere ospitato, per parte della sua vita, S. Lorenzo detto il Confessore ebbe il suo massimo splendore sotto i normanni, gli svevi e gli angioini. Sotto la dominazione aragonese iniziò invece il suo declino. Oggi del prestigioso complesso, in gran parte restaurato, si possono ammirare la torre campanaria che presenta un cupolino rifatto nell’Ottocento, le tre absidi in stile arabo – normanno dell'annessa Chiesa, (che è stata dichiarata nel 1888 monumento nazionale e nel cui interno si trovano i resti di bellissimi affreschi bizantini), l’ampio cortile interno ed i poderosi corpi di fabbrica degli alloggi, sale, magazzini e dei locali di servizio. Al Monastero si accede attraverso un portaletto manieristico che porta ad un cortile quadrangolare. Al piano terra sono presenti magazzini, stalle, cucine e locali destinati al transito dei pellegrini. Sul lato orientale si trova la Chiesa sul cui portale è impressa la data 1614. La navata è unica e presenta un pavimento realizzato con maioliche nasitane del XVI secolo sul quale sono pure presenti lapidi sepolcrali. La pianta della Chiesa è a croce commissa con una grossa abside centrale e due piccole absidi laterali che recano bellissimi affeschi risalenti al XII – XII secolo. In quello centrale spicca il volto della Vergine circondata dai Santi. Il suo volto potrebbe essere in realtà il ritratto della Regina Adelasia quale segno di affettuosa riconoscenza verso tale sovrana che tanto legata era a quella terra. Altro ben visibile è il Santo benedicente alla sua sinistra. Sul lato sinistro della chiesa vi è un piccolo portale che apre all’interno di un cortiletto decorato con elementi in cotto sul cui stipite sono impresse antiche scritte di monaci. È molto interessante la tecnica costruttiva in mattoni e pietre, che crea originali giochi di colore. Poco oltre si trova un altro portale che introduce a quelli che sono i resti dell’antica cappella bizantina preesistente. Da una scala in pietra si sale quindi al primo piano del convento ove si trovano le celle dei monaci tra le quali una si evidenzia per il particolare eleganza tanto da essere chiamata la “Stanza dell’Abate” e che presenta sulla volta del soffitto un delizioso affresco. Sul piano si trovano anche l’antica biblioteca ed altri locali di uso comune tra cui un ampio salone. Oggi alcuni di questi ambienti e il cortile sono utilizzati per mostre, attività teatrali e concertistiche.