Sibillini, Cima del Redentore dalla Piana della Gerosa, Foce manortiz
Sibillini, Cima del Redentore – 2.448 mt da Piana della Gardosa (Foce)
La Cima del Redentore, situata a 2448 m s.l.m., è una delle vette più elevate dei monti Sibillini, nonché la cima più alta dell’Umbria. Fa parte del complesso del Monte Vettore e si trova esattamente al confine fra le province di Perugia e Ascoli Piceno.
Vista dall’inizio della valle, specialmente da Foce di Montemonaco, appare particolarmente imponente. Collocata sopra il Lago di Pilato, rappresenta, soprattutto d’inverno, una ambita meta per gli scalatori.
Il sistema di valli che convergono verso questa parte dei Sibillini è solo uno dei tanti che caratterizzano il settore marchigiano del parco.
Queste valli, disposte quasi parallelamente l’una all’altra, hanno origini glaciali, e quindi conformazione simile. Le più importanti sono la Valle dell’Infernaccio (al di là del Monte Sibilla) e la valle dell’Ambro (al di là del Monte Priora).
Storicamente era la Cima del Redentore a essere chiamata col nome “Vettore”, essendo la vetta più visibile del gruppo (il monte Vettore propriamente detto rimane nascosto dai Piani di Castelluccio di Norcia), nonostante sia più bassa di una ventina di metri.
Sono diversi i sentieri da percorrere per giungere sulla vetta di questa cima. Il primo è quello che da Foce di Montemonaco, verso sud, giunge al Lago di Pilato (2.30/3.00 h circa); giunti lì, si procede verso il rifugio Zilioli, poi, da qui, verso la panoramicissima cresta, da cui si può spaziare dalla provincia di Ascoli Piceno e Macerata ad est, con il mare Adriatico e le numerose colline e fiumi che sono disposti “a pettine” verso questo, fino al paesaggio “lunare” del piano di Castelluccio di Norcia, in Umbria, ad ovest.
Un altro sentiero, ideale per coloro che vengono dall’Umbria, è proprio quello che da Castelluccio di Norcia va verso la Forca di Presta e da lì sale sempre fino al rifugio Tito Zilioli. In alternativa, la lunga e panormamica cresta presa da nord da Casale Ghezzi e Forca Viola.
Una volta giunti alla sommità della Cima del Redentore, il panorama, oltre a comprendere l’entroterra Umbro e Marchigiano, offre una visuale completa della valle di Pilato e del piano della Gardosa.
DOM.8-7-18: LA CRESTA DEL REDENTORE SUI SIBILLINI DA FORCA DI PRESTA A CASTELLUCCIO
ESCURSIONE IN TRAVERSATA TUTTA PANORAMICA NEL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI CON PARTENZA DAL RIFUGIO FORCA DI PRESTA (1540 METRI) PER PERCORRERE INTEGRALMENTE LA CRESTA DEL MONTE REDENTORE PASSANDO PRIMA SUL MONTE VETTORETTO (2052 METRI), PUNTA DI PRATO PULITO (2373 METRI), CIMA DEL LAGO (2422 METRI), VETTA DEL REDENTORE (2448 METRI), DEVIAZIONE CON RAGGIUNGIMENTO PIZZO DEL DIAVOLO (2410 METRI) PER POI TORNARE INDIETRO E DAL REDENTORE PROSEGUIRE PER CIMA DELL' OSSERVATORIO (2350 METRI), MONTE QUARTO S.LORENZO (2247 METRI) E IN FINE CIMA FORCA VIOLA (2230 METRI).DISCESA A SINISTRA SU SENTIERO DAL VALICO DI FORCA VIOLA PER TORNARE SULLA PIANA DI CASTELLUCCIO SOTTO IL PAESE CON SPLENDIDE FIORITURE.PERCORRENZA CIRCA 15 KM, DISLIVELLO 1200 METRI.
Sibillini: CIMA del REDENTORE 2448 mt - 3 agosto 2016
Trekking sulla vetta pù alta dell'Umbria: Cima de Redentore 2448 mt, Appennini gruppo dei Monti Sibillini.
Tra Marche ed Umbria - Castelluccio e Foce di Montemonaco HD
Castelluccio è uno dei centri abitati più elevati dell'Appennino. È una frazione del comune di Norcia in Umbria,
Il paese purtroppo si va man mano spopolando: Il 30 ottobre 2016 è stato quasi completamente distrutto da un importante evento sismico: il campanile e la Chiesa di Santa Maria Assunta sono andati completamente perduti, mentre alcune opere di notevole pregio storico-artistico custodite nella chiesa sono state messe in sicurezza prima dei crolli.
Chiunque abbia visitato Castelluccio prima dell'evento sismico che l'ha così duramente colpito, non può non ricordare quanto fosse caratteristico così arroccato sul colle, impossibile rimanere insensibili davanti a tanta devastazione
Il paese si trova sull'Appennino Umbro-Marchigiano, a circa 28 km da Norcia, ad una altitudine di 1452 m s.l.m. che ne fanno uno dei centri abitati più elevati degli Appennini, sorge in cima ad una colle che si eleva sull'omonimo altopiano (Piani di Castelluccio famoso per la coltivazione di pregiate lenticchie) tra i più vasti dell'Italia Centrale ed inserito nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, raggiungibile attraverso una strada panoramica. Di fronte ad esso si erge la sagoma del Monte Vettore (Cima del Redentore di 2448 m).
Foce di Montemonaco, è un antico villaggio di pastori è incastonato in una vallata tra la catena del Monte Vettore e quella del Monte Sibilla, leggendaria montagna che ha richiamato l’attenzione di esploratori e cavalieri per oltre 1.000 anni.Il territorio è dei più imponenti del Comune di Montemonaco tanto da richiamare a sè migliaia di persone tutti gli anni.
A Foce nasce il fiume Aso che, immergendosi nel sottosuolo in canali carsici, attraversa l’intera Piana della Gardosa fino a mostrarsi nell’abitato. Un’immensa prateria contornata dalle vette che si ergono prepotentemente verso il cielo oltrepassando facilmente i 2.000 mt., rappresenta il punto di partenza per diversi percorsi tra cui il più rinomato e prestigioso è quello che conduce al Lago di Pilato, non facile ma estremamente suggestivo.
Monti Sibillini: la lunga cresta del Redentore
Lunga traversata dei Monti Sibillini: da Forca di Presta per la sella delle Ciaule, rifugio Zilioli, quindi per la cresta del Redentore , Pizzo del Diavolo, e altre cime oltre i 2000 sino a Forca Viola, quindi discesa alla capanna Ghezzi fino a Castelluccio da Norcia.
3 Giugno 2017 - Traversata delle creste del Torrone e del Redentore da Foce - Il Pizzo del Diavolo
Arrivo in vetta al Pizzo del Diavolo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, una montagna, come si vede dalle immagini, fortemente danneggiata dal sisma dell'Agosto ed Ottobre 2016 che ha colpito il centro Italia.
P.S. Io ed i miei amici avevamo rimesso a posto l'omino di pietre della vetta durante l'escursione del 14 Maggio 2017.
Dati dell'escursione:
Partenza da Foce di Montemonaco (945m) ore 4:03
Rientro a Foce di Montemonaco ore 14:19
Durata escursione 10h 16' (pausa merenda di 9' sulla vetta del Pizzo del Diavolo)
Tempo di marcia: 10h 7'
Lunghezza tragitto: 28,1km circa
Grado di difficoltà: EE
Dislivello in salita: 2893m
Dislivello in discesa: 2907m
Vette raggiunte: 2100m Sasso d'André (omino di pietre), 2102m Monte Torrone (omino di pietre), 2476m Monte Vettore (inclinometro installato dopo il terremoto), 2373m Punta di Prato Pulito (croce), 2422m Cima del Lago (omino di pietre), 2410 Pizzo del Diavolo (omino di pietre), 2448m Cima del Redentore (croce di legno), 2350m Cima dell'Osservatorio (omino di pietre), 2247m Quarto San Lorenzo (omino di pietre), 2200m Monte Argentella (omino di pietre con croce di legno), 2119m Pizzo di Palazzo Borghese.
Quota massima: 2476m Monte Vettore
Sulle vette più alte dei Sibillini
Ascesa in sequenza delle 6 cime più alte dei Sibillini: Vettore, Cima di Prato Pulito, Cima del Lago, Cima del Redentore, Pizzo del Diavolo, Cima dell'Osservatorio.
Cima Redentore in alpinistica
La traversata integrale della montagna in assetto alpinistico partendo dal Pian Grande e su per Forca Viola fino alla sella dele Ciaule.
Neve per buona parte marcia e tanti - troppi - sprofondamenti fin sopra il ginocchio hanno reso estenuante questa cavalcata che, nonostante le tante volte in cui l'ho già fatta (anche se senza neve), riserva panorami grandiosi ed emozioni intense, rese ancor più vive dall'adrenalina e la tensione che riserva il percorrere queste creste con la neve.
Monte Sibilla dall'Infernaccio (Monti Sibillini)
Escursione realizzata in due giorni, salendo dall'Infernaccio per l'eremo di San Leonardo e traversando alti sulla val di Tenna lungo il bel sentiero panoramico del casale Pantanelli, per poi bivaccare al casale Berro.
All'indomani discesa a Capotenna e salita della Vallelunga fino ad intercettare a sinistra il sentiero a mezza costa che costeggia il versante nord-ovest di Cima Vallelunga e raggiunge il diruto casale Sibilla, posto in posizione panoramica.
Salita senza traccia fino ad un'insellatura che anticipa la bella cresta ovest che conduce alla prima vetta della Sibilla.
Discesa sul versante opposto, superando il breve e facile passaggio attrezzato della cosiddetta corona fino a raggiungere l'insellatura del monte Zampa.
Si cala velocemente al visibile rifugio Sibilla e da quì si segue la strada brecciata lasciandola subito dopo il primo tornante, prendendo a sinistra una traccetta sull'erba che cala verso sinistra in diagonale e va ad incontrare il sentiero più visibile che, sempre in diagonale verso sinistra, scende e aggira il versante orientale del monte Zampa, raggiungendo una carrozzabile.
Si segue quest'ultima in discesa verso destra poi, ad una curva, si prende a sinistra.
Dopo un tratto a mezza costa in falso piano la carrozzabile torna a scendere e in corrispondenza di un grande prato si piega a sinistra.
Alla fine si sbucherà sulla carrozzabile che da Rubbiano conduce al parcheggio per l'Infernaccio e che seguiremo verso sinistra per rientrare alle auto.
Laghi di Pilato e Cima Redentore (Monti Sibillini)
Il video che racconta il ritorno dopo un'anno e mezzo in questi luoghi suggestivi e imponenti ma anche le ferite che il severo terremoto del 2016 ha inferto a queste terre, con lacerazioni del terreno che fanno rabbrividire al pensiero di cosa sia successo in quegli attimi delle scosse più forti.
Il terremoto e la grande crepa sulla cima del monte Redentore
05/07/2015 Giro delle 8 vette lungo la cresta del monte redentore ( monti sibillini )
Creste del Redentore- Monti Sibillini. Da Forca di Presta a Forca Viola
Questo video riguarda Il mio filmato
Con un solo scarpone tra Umbria e Marche - Monte Redentore e Monte Vettore
Oggi siamo stati sul Monte Redentore e Monte Vettore una bellissima quanto faticosissima passeggiata. Purtroppo il lago di Pilato era asciutto ma sicuramete ci ritorneremo per mostrarvelo in tutto il suo splendore! Il panorama era stupendo, tanto quanto angosciante nel pensare che in un paradiso come questo un solo minuto è riuscito a portare via tutto il benessere morale e fisico dei suoi cittadini...passare per i luoghi terremotati(che non abbiamo aggiunto nel video per rispetto) ci ha colpito molto..e l'unica azione che potevamo compiere era quella di rivalorizzare questo paradiso con una bella escursione e portarvi indirettamente qui con noi.
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~~~~~~~~ITINERARIO~~~~~~~~
Redentore (Cima del) e Pizzo del Diavolo dalla Forca di Presta
La sella delle Ciaule
difficoltà: EE [scala difficoltà]
esposizione prevalente: Sud-Est
quota partenza (m): 1534
quota vetta/quota massima (m): 2448
dislivello salita totale (m): 1100
località partenza: Forca di Presta (Arquata del Tronto , AP )
punti appoggio: Rifugio Tito Zilioli
descrizione itinerario:
Parcheggiata l’auto a bordo strada alla Forca di Presta, salire il marcato sentiero che si sviluppa lungo la dorsale aperta, raggiunge prima la Croce Zilioli, poi una sella a monte del Vettoretto e con un traverso in salita raggiunge il Rifugio Zilioli, m. 2240. Salire dietro il rifugio e piegare a sinistra e salire la cresta est di Punta di Prato Pulito, dapprima pianeggiante poi più ripida e semirocciosa.
Raggiunto il cucuzzolo terminale, m. 2373, scendere alla successiva pianeggiante sella e risalire alla Cima del Lago, m. 2422.
Scendere alla successiva depressione e risalire ora la lunga cresta pianeggiante, che con percorso panoramico ma anche esposto in alcuni punti, supera diverse gibbosità e raggiunge la Cima del Redentore m. 2448, seconda cima dei Sibillini per altezza.
Seguire a destra la cresta est che termina dopo circa 400 metri, con il Pizzo del Diavolo m. 2410, le cui alte pareti rocciose scendono a picco alla conca del Lago di Pilato. Fare ritorno sul sentiero percorso in salita.
Arquata - Forca di Presta
Arquata nel cuore - Forca di Presta