Napoli: rifiuti speciali al cimitero di Poggioreale
Cimitero di Poggioreale, Napoli
Cosa accade in uno dei cimiteri più estesi di Europa? Accade che in un Fondo, denominato Zevola, l'Amministrazione comunale realizza migliaia di fosse all'aperto, ma che, per motivi a noi oscuri, restano ad oggi abbandonate all’incuria.
La zona però sembra non essere mai stata bonificata. Al di sotto di quelle tombe, costate milioni di euro, sarebbero stati sversati rifiuti speciali cimiteriali. E dunque siamo andati a vedere, scavando, cosa c'è dietro alla mancata apertura dell'area cimiteriale.
A Poggioreale c'è un altro grande problema. Non ci sono fosse, tumuli e cappelle disponibili per la sepoltura. Almeno sulla carta perché poi scopriamo che all'interno di una zona chiamata Quadrato ci sono 500 tombe costruite dal Comune di Napoli, ma che non possono essere utilizzate. Pare che il collaudo non sia stato concesso e abbiamo approfondito.
Ma il cimitero di Poggioreale riserva numerose amare sorprese. Dove smaltire le ossa umane? Pare che nessuno c'abbia mai pensato. In una vecchia sala, adibita in passato ad obitorio, sono conservate (?) in dei sacchi e vecchie bare, ossa umane, senza che queste vengano eliminate come prescrive la legge.
Nel frattempo c'è un'inchiesta della Procura di Napoli. Che riguarda il divieto di acquistare e vendere cappelle gentilizie attraverso l'uso di intermediari dopo il 2007. In tale vicenda, molto ingarbugliata, resta ambigua la politica sulla questione cimiteriale dell'Amministrazione comunale. Piuttosto che rendere nota a tutti l’entrata in vigore della nuova norma regolamentare, opponendola a chi si rivolgeva agli uffici comunali preposti, ha atteso molti anni per poi procedere, all'improvviso, alla revoca delle concessioni, acquisendo al patrimonio comunale i manufatti oggetti di trasferimento. Tale condotta, secondo la tesi difensiva, è stata posta in essere dal Comune “al solo fine di lucrare su tutta la vicenda”.
In onda sul programma Dossier, Tv Luna
Di Giampiero de Luca
Cimitero di Poggioreale, la necropoli abusiva
Tombe aperte e scooter nel cimitero dove riposa Totò
La situazione nel cimitero monumentale di Poggioreale è insostenibile. Le tombe sono completamente abbandonate. Alcune cappelle sono pericolanti, ci sono resti di persone che sono uscite fuori e cadute addosso alla gente. Così Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, commenta nel video Ansa le condizioni del cimitero monumentale di Napoli dove sono seppelliti Enrico De Nicola, Francesco De Sanctis, Totò, Saverio Mercadante, Caruso, Salvatore Di Giacomo.
Napoli - I Verdi: Truffa al cimitero di Poggioreale (29.09.16)
- Napoli - Luci e ombre nel cimitero di Poggioreale, il più grande di Napoli e uno dei più grandi d’Europa, dove di fronte a un degrado evidente, non mancano le note positive, a cominciare dal forno crematorio che ormai è pronto e, a breve, andrà in funzione venendo incontro alle esigenze di tanti napoletani che ormai sono propensi a scegliere la cremazione per se stessi e per i loro cari defunti.
Lo hanno detto i rappresentanti dei Verdi, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali Stefano Buono e Marco Gaudini, che, questa mattina, hanno fatto un’ispezione insieme al presidente della Commissione cimiteri, Carmine Sgambati, e al dirigente dell’ufficio cimiteri, Andrea De Giacomo.
“Prima di tutto abbiamo chiesto notizie in merito alla truffa di cui sono state vittime quelle famiglie che hanno comprato loculi provenienti da una lottizzazione abusiva e si sono viste sequestrate le tombe al punto che non possono entrare per portare un fiore ai loro defunti o tenere in ordine il loculo stesso”, hanno aggiunto i Verdi precisando che “c’è l’impegno del Comune a prendere possesso delle strutture sequestrate, così le famiglie dei defunti potranno almeno entrare per curare le tombe dei loro cari”.
“Inoltre abbiamo saputo che, nel giro di qualche mese, grazie all’ampliamento, si avranno altri 3mila posti a disposizione e si darà una spallata all’abusivismo e alle illegalità che sono prosperati anche per la mancanza di posti dove mettere i defunti” hanno aggiunto Borrelli, Buono e Gaudini sottolineando che “un esempio di come sta cambiando il cimitero lo si può già vedere visitando i nuovi campi di inumazione”.
“Notizie meno rosee, invece, per il degrado, soprattutto quello legato alle tombe e alle cappelle diroccate” hanno concluso i rappresentanti dei Verdi aggiungendo che “a volte risulta davvero difficile per il Comune risalire ai titolari che, magari, vivono all’estero o comunque non sono rintracciabili e non si può intervenire in assenza di una loro autorizzazione”.
Nel corso del sopralluogo, i Verdi hanno chiesto al presidente della Commissione cimiteri di “garantire una maggiore vigilanza oltre che una maggiore manutenzione per le parti comuni”. “Girando per il cimitero di Poggioreale si avverte una sensazione di degrado e abbandono, oltre che di pericolo, e, in un contesto del genere, gli incivili la fanno da padrone e, infatti, sono tanti quelli che attraversano i viali con auto e scooter, pur non avendo le autorizzazioni, e alcuni addirittura passano con lo scooter sopra le tombe”, hanno poi raccontato Borrelli, Buono e Gaudini per i quali “è necessario avere maggiore attenzione verso i cimiteri, anche perché il clima di abbandono che si respira favorisce episodi assurdi come le truffe di imprenditori senza scrupoli che si impossessano delle tombe e delle cappelle diroccate per compiere abusi e approfittare di quanti cercano un posto dove far riposare i resti dei loro cari”. (29.09.16)
Napoli - Maledizione di Ognissanti, in due giorni tre incidenti nei cimiteri (31.10.13)
- Napoli. Sta assumendo quasi i connotati di una maledizione. Nel giro di due giorni ben tre donne in visita al cimitero, proprio nel periodo dedicato alla commemorazione dei defunti, hanno subito gravi incidenti, in un caso cagionando anche la morte. (31.10.13)
Napoli - Una Cappella della Legalità al Cimitero di Poggioreale (09.12.15)
- Napoli - Il Comune di Napoli ha avviato un bando per l'assegnazione di 50 loculi nel Cimitero di Poggioreale, ubicati nella neonata cappella della legalità, inaugurata quest'oggi dal sindaco Luigi De Magistris.
La struttura, risalente al 1843 e sita nel quadrato monumentale, è stata al centro di opere abusive negli scorsi anni fin quando il Comune, con un lavoro di squadra non la ha acquisita.
Nel corso della giornata il primo cittadino ha visitato il crematorium, che sarà pronto nei prossimi mesi e nei cui pressi sono state realizzate piccole nicchie per ospitare le urne, e una nuova zona per l'interramento. (09.12.15)
Napoli - Forno crematorio al cimitero di Poggioreale (11.04.16)
- Napoli - Anche Napoli ha il suo forno crematorio. L’impianto è stato installato al cimitero di Poggioreale, alla presenza del sindaco Luigi de Magistris e dell'assessore con delega ai Cimiteri, Alessandro Fucito.
L'impianto, denominato “Zeus”, ha una potenzialità di oltre duemila cremazioni l'anno ed è conforme alle più recenti normative in materia ambientale.
Per il sindaco si tratta di “un grandissimo risultato di civiltà che questa amministrazione ha fortemente voluto superando tantissime difficoltà di vario tipo, da quelle economiche a quelle amministrative, burocratiche e giuridiche. È - ha aggiunto - un ulteriore tassello della riqualificazione complessiva dei cimiteri della nostra città”.
La gestione dell'area del crematorio verrà affidato all'aggiudicatario della gara pubblicata sul sito ufficiale del Comune di Napoli. (11.04.16)
Cimitero di Poggioreale - Cimitero Monumentale - Quadrato degli Uomini Illustri
CIMITERI:NAPOLI;ORA FUTURO,DEGRADO QUADRATO UOMINI ILLUSTRI
(ANSA) -- NAPOLI, 9 APR -- Tombe danneggiate, cappelle profanate, lapidi illeggibili, sculti marmorei d'inestimabile valore storico e artistico ridotti in macerie. E' questa, secondo... l'associazione 'Ora Futuro', la condizione in cui versa il 'Quadrato degli uomini illustri' nello storico cimitero di Poggioreale che l'associazione 'Ora Futuro' denuncera' domani, alla cittadinanza nel corso di una visita con inizio alle ore 10,30.
In quest'area si trovano tra le altre, sepolte le spoglie di Salvatore Di Giacomo, Mercadante, Benedetto Croce e altre 154 illustri sepolture di uomini che hanno fatto la storia della citta' e rappresentato Napoli nel Mondo.
L'iniziativa, promossa da un gruppo di giovani studenti, e' parte di un piu' ampio progetto di denuncia per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio, artistico, culturale e di civilta' di Napoli.(ANSA).
Napoli - Protesta dei lavoratori del cimitero davanti comune (16.01.13)
- Napoli - Protesta con il morto davanti palazzo san Giacomo. Alcuni lavoratori che hanno prestato, per anni, la loro attività al cimitero di Napoli, pur non avendo rapporti diretti con l'amministrazione comunale, hanno inscenato in piazza Municipio una singolarissima manifestazione di protesta: sono andati in piazza per chiedere un incontro con i rappresentanti dell'amministrazione finalizzato a sollecitare una loro stabilizzazione portando due bare. Una protesta folcloristica con tanto di lavoratore all'interno del sarcofago. Prima di arrivare davanti alla sede del comune di Napoli, i lavoratori avevano protestato nei giorni scorsi bloccando tutte le attività di sepoltura all'interno dell'area cimiteriale di via santa Maria del Pianto. (16.01.13)
Partono i lavori di bonifica al Cimitero dei colerosi di Barra
Lavori di bonifica al cimitero dei colerosi di Barra
Spente le luci a loculi e cappelle, la protesta davanti cimitero di Fuorigrotta
Napoli - Chiusa cappella nel cimitero di Secondigliano, protesta (30.08.13)
- Napoli. Cancelli sbarrati, cappella off-limits. Esplode la protesta al cimitero di Secondigliano, quartiere di Napoli. I familiari dei defunti, provenienti anche da Imperia e dalla Germania, hanno trovato chiusa l'area gestita da una confraternita, che aveva annunciano attraverso un cartello la sospensione estiva dal 5 al 24 agosto. Quindi, la sorpresa e la rabbia.
Leggenda e mistero, le giovani guide del Cimitero delle Fontanelle
Gli allievi dell'Istituto turistico Caracciolo-Salvator Rosa sono protagonisti di un progetto di riqualificazione del quartiere Sanità. Performance teatrali e rievocazioni di antiche preghiere hanno accompagnato la visita del sindaco Luigi de Magistris al Cimitero delle Fontanelle.
I misteri del cimitero delle Fontanelle: Perché le persone venivano qui a pregare dei teschi
Nel Rione Sanità di Napoli sorge uno dei cimiteri più antichi e più discussi dell'epoca moderna: il cimitero delle Fontanelle. È lì che finivano i resti dei poveri che non potevano permettersi una degna sepoltura. L'epidemia di peste del 1656 e quella di colera dell'ottocento resero le antiche cave di tufo della collina di Capodimonte un vero e proprio cimitero per i mali morti. Ben presto si diffuse nel popolo il culto delle capuzzelle. I cittadini adottavano dei teschi di persone sconosciute a cui davano un nome e di cui si prendevano cura offrendo rinfresco. In cambio della pulizia delle ossa chiedevano alle capuzzelle di intercedere in loro favore: soldi, lavoro ed anche i numeri al lotto. La Chiesa non ha mai riconosciuto questo tipo di culto, fino a vietarlo categoricamente negli anni sessanta del secolo scorso. Molte sono le leggende e le storie che si narrano sulle capuzzelle del cimitero delle Fontanelle come la leggenda del capitano, la morte dei due sposi o i miracoli di donna Concetta il teschio che suda. Fanpage è andata a scoprire questo luogo mistico ed affascinante nel cuore di Napoli.
ITALIA MISTERIOSA- IL CIMITERO DELLE 366 FOSSE (Napoli)
Il cimitero di Santa Maria del Popolo (ma comunemente noto come cimitero delle 366 Fosse o cimitero dei Tredici) è un antico cimitero di Napoli, oggi dismesso.
Il cimitero fu commissionato nel 1762 da Ferdinando IV di Borbone (che sostenne la proposta fatta dall'ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili) all'architetto Ferdinando Fuga, che realizzò un'opera degna di rilievo per l'introduzione di criteri di razionalizzazione delle sepolture, del tutto coerente con lo spirito dell'epoca dei lumi.
Sorge ai piedi della collina di Poggioreale, un tempo chiamata monte di Leutrecco o, popolarmente, Lo Trecco (che sarà ancora più deformato in Trivice, la cui scorretta italianizzazione è Tredici). L'origine del termine Leutrecco proviene a sua volta dalla deformazione del nome di Odetto de Foix (visconte di Lautrec). Quest'ultimo, nell'ambito delle guerre franco-asburgiche, ed in particolare dopo il sacco di Roma perpetrato dai lanzichenecchi di Carlo V, installò in questa zona l'accampamento francese durante l'assedio a Napoli (1528).
Questo cimitero fu il primo esempio cittadino di area specificamente dedicata ai poveri, e si colloca nell'ambito dell'attenzione dedicata da Ferdinando IV di Borbone alle classi meno abbienti. La sua realizzazione fa infatti da contraltare a quella del Real Albergo dei Poveri, progettato dallo stesso Fuga. Fu inoltre in assoluto il primo cimitero ad essere costruito al di fuori delle mura cittadine; in precedenza, era comune, per i ceti popolari l'uso di sotterrare i morti nelle cavità di ospedali, chiese e grotte, ed in particolare l'uso di una grande cavità, detta piscina, posta sotto l'ospedale degli Incurabili. Quest'ultima fu in particolare sfruttata durante l'epidemia di peste del 1656, insieme alla caverna sottostante la vicina chiesa di Santa Maria del Pianto.
Nel 1837 il cimitero fu affiancato dal cimitero dei Colerosi realizzato da Leonardo Laghezza.
L'area cimiteriale delle 366 Fosse è stata chiusa nel 1890, dopo aver accolto più di settecentomila corpi. Negli anni sessanta del XX secolo, ad attività d'uso delle cavità sotterranee cessata, sono stati aggiunti loculi al muro perimetrale.
Oggi l'area cimiteriale, ancora affidata alla famiglia di custodi che ebbe originariamente l'incarico di prendersene cura, necessita di interventi di restauro e sistemazione che vanno ben oltre la manutenzione corrente....
fonte WIKIPEDIA
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NAPOLI, IL CIMITERO DEI COLEROSI: UN GIOIELLO ABBANDONATO
Milano, (TMNews) - Lapidi come pagine di storia capaci di raccontare un'epoca con vite intere svelate in un'epigrafe, con i monumenti che si portano dietro il sapore di quegli anni. A Napoli c'è un cimitero che più di tutti raccoglie questi significati, quello dei Colerosi, costruito alle falde di Poggioreale nel 1836 subito dopo l'epidemia che colpì la città. Le immagini però mostrano quanto la zona sia abbandonata a se stessa. Una giungla che l'architetto Antonio Memoli vorrebbe riportare agli antichi fasti con un progetto ideato fin dal 2002 con l'obiettivo di salvaguardare l'antica struttura del cimitero, creando un percorso della memoria e una zona museale per esaltare il valore storico dei Colerosi.L'idea di recuperare la zona è stata lasciata cadere nel vuoto dalle amministrazioni precedenti. La speranza è che prima o poi a questo piccolo e nascosto gioiello venga ridato il decoro che merita.
Napoli - Cimitero Poggioreale, protestano i seppellitori (04.01.16)
- Napoli - Si corre il rischio della paralisi per le sepolture dei defunti nel cimitero di Poggioreale a Napoli. Gli inumatori che hanno effettuato in questi anni il servizio, alle dipendenze di alcune cooperative esterne, a sostegno dell'attività svolta dai pochi dipendenti del Comune, hanno incrociato le braccia.
La decisione dopo la pubblicazione di un bando per l'affidamento dei servizi di sepoltura che, secondo i 30 lavoratori, da quanto si apprende, porterebbe al loro “licenziamento”. Da qui la decisione che ha già provocato un primo effetto con il mancato seppellimento di 16 salme nella giornata di ieri, portate nell'obitorio del cimitero.
I lavoratori si sono affidati a un legale, Angelo Pisani, presidente dell'associazione “Noi Consumatori”, che chiede al prefetto di Napoli la convocazione di un tavolo di trattativa e al Comune di modificare il bando, inserendo una clausola che preveda l'assunzione dei dipendenti da parte della società che si aggiudicherà il bando.
Ci sono da rispettare i diritti di questi lavoratori che in questi anni - ricorda Pisani - hanno svolto un servizio essenziale. Nello stesso tempo occorre garantire una sepoltura degna ai defunti evitando che il problema divenga sempre più grave. (04.01.16)
Napoli, nel cimitero dei tram nuovi di zecca
Tram disegnati da Pininfarina, oltre un milione di euro l'uno, fermi da oltre due anni per lavori di rifacimento stradale che impediscono alle vetture di uscire su strada. La situazione del trasporto pubblico napoletano è anche questo. (Giulio Finotti)
In giro per Napoli:dal carcere al cimitero...
Giro in macchina lungo via Nuova Poggioreale tra il carcere ed il cimitero (o, più precisamente, fino al punto in cui il telefono mi cade di mano...).Enjoy!
Napoli - The Cemetery of Fontanelle (31.05.12)
- Napoli - The Cemetery of Fontanelle. The Cemetery of Fontanelle is located in the heart of Rione Sanità and it is one of the most important in Naples. Historically the necropolis is the place of a very popular devotion for the deads, identified as souls in purgatory needing care. Forgotten for many years it was restored and reopened since May of 2010. (31.05.12)