Discorso del Duce Benito Mussolini a Pomezia (25.4.1938) e Aprilia (4.7.1938)
Eccezionale documento storico dal cinegiornale originale dell'epoca: posa della prima pietra della fondazione di Pomezia, alla presenza del Duce Benito Mussolini, 25 aprile 1938. Pur non essendo geograficamente parte dell'Agro, la nascita di Pomezia fece seguito alla riqualificazione della palude pontina decisa dal governo Mussolini con la legge di bonifica integrale del 1928, che diede tra l'altro origine a Littoria (oggi Latina), Sabaudia, Pontinia e svariati altri centri rurali minori comunemente appellati borghi. Nel 1929, dopo ripetuti tentativi, ebbero inizio i lavori di bonifica del territorio che attirarono nella zona un notevole numero di persone provenienti dal Trentino, dal Veneto, dal Friuli, dalla Romagna e dall'Emilia. Alla fine del 1931 ebbe inizio la vera trasformazione dei terreni con disboscamenti in tutta la zona; venne prosciugato l'acquitrino, furono dissodati i terreni e costruite le case coloniche con poderi che andavano dai dieci ai trenta ettari. Solo allora subentrò una popolazione stabile che viveva in piccola parte nel nuovo centro urbano, mentre i più nelle case coloniche.
Originariamente, per l'istituendo comune di Pomezia fu previsto il nome di Ausonia ma già prima dell'inizio dei lavori esso fu mutato in Pomezia. Concessionaria della costruzione fu designata l'Opera nazionale combattenti, che il 1º ottobre 1937 bandì un concorso urbanistico vinto dagli architetti Petrucci, Tufaroli, Paolini e Silenzi. Pochi mesi dopo, il 25 aprile 1938, fu posata la prima pietra simbolica e il 29 ottobre 1939 i primi insediamenti furono inaugurati. La popolazione consisté originariamente di famiglie coloniche: i primi arrivi, 40 nuclei, giunsero dalla Romagna nel giugno 1939; in ottobre giunse un secondo contingente e, a seguire, popolarono la zona famiglie provenienti dal Veneto e dal Friuli. Responsabile delle assegnazioni era sempre l'Opera nazionale combattenti, e i poderi da questa consegnati ai coloni erano comprensivi di un casolare e di un appezzamento di terreno coltivabile. Alla sua fondazione il centro urbano era composto da quattro grandi fabbricati: Comune, ufficio postale, chiesa, Casa del Fascio ai quali si aggiunsero il Cinema littorio e la locanda. Con il Regio decreto numero 669 del 25 aprile 1936 -- XIV (anno era fascista), veniva costituito il Comune di Aprilia inprovincia di Littoria. Il decreto portava le firme di Vittorio Emanuele III, Re d'Italia, di Benito Mussolini, Capo del Governo e di Paolo Thaon di Revel, Ministro delle finanze. Detto Comune farà parte della provincia di Littoria. Decreto convertito in legge il 4 giugno 1936-XIV (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 giugno 1936, numero 149). La città, su progetto del cosiddetto gruppo 2PST (Concezio Petrucci, Mario (Mosè) Tufaroli, Emanuele Filiberto Paolini e Riccardo Silenzi), è la quarta in ordine di fondazione tra quelle costruite nelle aree paludose bonificate dell'Agro Pontino durante il fascismo e a differenza delle prime tre (Littoria, Sabaudia e Pontinia) nasceva in Agro romano e non pontino. Sino alla fondazione il territorio era comune di Roma. La data di istituzione del comune è il 25 aprile 1936, due anni dopo l'istituzione della provincia di Littoria, l'odierna provincia di Latina, per scorporo dalle province di Frosinone (creata dopo la soppressione della provincia di Terra di Lavoro) e Roma. Benito Mussolini la inaugurò il 29 ottobre 1937.
Exceptional historical document: Mussolini's speeches in the fields among farmers and countrymen. April 25, 1938: inauguration of the new founded city of Pomezia. July 4, 1938, Aprilia.
Beginning in 1930, the drainage of the Pontine Marshes cleared the scrub forest, constructed a total of 16,500 km (10,300 miles) of checkerboard canals and trenches, dredged rivers, diked their banks, filled depressions, and constructed pumping stations to change the elevation in the canals where necessary. The final channel, the Mussolini Canal, empties into the Tyrrhenian Sea near Anzio. The project reached a peak in 1933 with 124.000 men employed.
The government placed about 2.000 families (most from northern Italy and of unimpeachable Fascist background) in standardised but carefully varied two-storey country-houses of blue stucco with tiled roofs. Each settler family was assigned a farmhouse, an oven, a plough and other agricultural tools, a stable, some cows and several hectares of land, depending on local soil fertility and the size of the family.
Mussolini used the ten-year operation for propaganda purposes. Mussolini was often photographed between workers, shirtless with a shovel in his hand, or threshing wheat at harvest time.
The new towns of Littoria (1932, now Latina), Sabaudia (1934), Pontinia (1935), Aprilia (1937), and Pomezia (1939) were founded, side by side with several other small rural villages.