Padova. Montagnana Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, di Montagnana in provincia di Padova. Italy.
Luoghi Visitati.
Le Mura Medievali. Castello di San Zeno. Porta d'Ingresso in via Carrarese. Il Borgo Antico con i porticati. Parrocchia Duomo di Montagnana. il Duomo. Porta XX Settembre con Orologio. Centro storico con Borghi Medievali. Porta in via Giacomo Matteotti. Mura di San Zeno in via Mure Nord. Porta Vicenza in via Roma. Castello di San Zeno.
Ringrazio della Visualizzazione.
Montagnana (Pd), uno dei Borghi più belli d'Italia
Montagnana è un comune di 9.532 abitanti della provincia di Padova.Oltre che per lo straordinario complesso fortificato, la città si fa apprezzare per il tessuto urbano, fatto di vie e di edifici sorti in periodo rinascimentale Sulla grande piazza centrale, si protende il Duomo (1431-1502), dalle imponenti forme tardo-gotiche con aggiunte rinascimentali. Sempre sulla piazza, si affaccia l'elegante Palazzo Valeri e l'antico Monte di Pietà. In via Matteotti sta il palazzo Magnavin-Foratti, in raffinato stile gotico-veneziano, che si dice sia stata la residenza di Jacopa, moglie del condottiero Erasmo da Narni detto il Gattamelata. In via Carrarese, si trova il Municipio, opera attribuita all'architetto veronese Michele Sanmicheli (1532). In via Scaligera vi è la chiesa tardo-romanica di S.Francesco, con attiguo monastero delle Clarisse; in via S.Benedetto si affaccia la barocca omonima chiesa (in corso di restauro). Subito fuori dell' abitato, a ridosso di Porta Padova, vi è la Villa Pisani, uno dei capolavori del Palladio, che all' interno conserva statue di Alessandro Vittoria (1525-1608). Da segnalare, in via dei Montagnana l'antico Ospedale di S.Maria e, nell'omonima via, la chiesetta di S.Antonio Abate, con tracce di presenza templare.I monumenti più insigni, tuttavia, sono costituiti dalla cinta muraria, dalla Rocca degli Alberi e dal Castello di San Zeno. Le opere di fortificazione alto-medioevali, che si suppongono rafforzate nel X sec. d.C. in difesa delle scorrerie degli Ungari, erano costituite quasi esclusivamente da terrapieni, palizzate, fossati e barriere di piante spinose (rimane qualche ricordo in vecchi toponimi delle vie interne). Montagnana viene citata come castrum in un documento del 996. Nei secoli successivi numerose testimonianze documentali attestano la sua funzione difensiva e protettiva a vantaggio dei villaggi circostanti i cui abitanti erano tenuti alla manutenzione dellapparato difensivo (mura, bertesche, ponte) e al servizio militare nei confronti del castrum considerato ricetto comune di importanza vitale per la sicurezza di tutti. Ezzelino da Romano il Tiranno (1194-1259), presa e incendiata Montagnana nel 1242, munì il luogo di fortificazioni adeguate allepoca (ziron). Il mastio del Castello di San Zeno (oggi agibile fin sulla sommità) è a lui attribuito.Le mura attuali, che costituiscono uno degli esempi più insigni e meglio conservati di architettura militare medioevale in Europa, salvo il complesso di Castel San Zeno e i tratti di cinta ad oriente ed occidente che sono più antichi, risalgono alla metà del '300, quando i Carraresi, signori di Padova, vollero ampliare e rafforzare quello che era un essenziale luogo forte di frontiera dello stato padovano contro la Verona degli Scaligeri.
Montagnana is a town and comune in the province of Padova, in Veneto (northern Italy). It is bounded by other communes of Saletto, Megliadino San Fidenzio, Casale di Scodosia, Urbana, Bevilacqua, Pojana Maggiore and Noventa Vicentina. As of 2007 the population of Montagnana was 9,355. The famous medieval walls, are one of the best preserved examples of medieval walls in Europe.
Font : Wikipedia
Duomo di Montagnana - Said in Italy & Seen in Italy @gpelcid
Montagnana è un meraviglioso gioiello urbano: le sue eleganti vie, la sua aristocratica piazza, il suo duomo dedicato a Santa Maria Assunta, insieme ad altri edifici di valore ne fanno linfa e corpo, mentre la cinta muraria, pregevole e così imponente, forma l’abbraccio che ne raccoglie l’essenza.
Proprio nel duomo ho girato questo video, senza troppe pretese, non solo per “colpa” del cellulare ma proprio per il tremolio d’emozione che restituisce all’osservatore l’imponente struttura e la ricchezza d’opere: tra architettura, affreschi e sculture, il complesso del duomo non può che rapire l’attenzione e non farla concentrare su un gelido display.
Duomo di Montagnana: chiesa di Santa Maria Assunta
Architettonicamente, l’edificio è un non così frequente esempio di stile tardo gotico con arricchimenti d’epoca successiva, tipicamente rinascimentali, e si staglia poderoso nella piazza centrale di Montagnana con la sua pianta a croce latina e con un orientamento preciso sui quattro punti cardinali, asimmetrico rispetto all'asse principale della piazza.
Opera ambiziosa, frutto della volontà di una comunità fiorente e che rivendicava autonomia e ruolo di primo piano nel contesto territoriale, vide inizio del suo cantiere nel 1431, età con imperante lo stile gotico veneto, per essere poi completata nel 1502, quando ormai il gusto architettonico aveva volto verso lo stile rinascimentale.
Struttura
Primo architetto probabilmente fu Cristoforo da Bolzano (Vicentino), di cui non si hanno molte notizie e a cui si deve l’edificazione della navata centrale e copertura lignea. Dopo la sua morte, la direzione dei lavori passa a Marco Zorzi da Ferrara. Per le lungaggini dei tempi di cantiere e anche di qualche difetto che stava già emergendo su un piano strutturale, nel 1489 la direzione dei lavori passa al ben più titolato Lorenzo da Bologna, architetto di mediazione stilistica tra arte gotica e rinascimentale. Lorenzo da Bologna fu, infatti, certamente assai attivo nell'Italia settentrionale tra il 1460 e il 1508, data questa in cui si perdono di lui le tracce, e fu particolarmente apprezzato a Padova proprio dal colto vescovo Pietro Barozzi, che fu probabilmente colui che convinse la comunità di Montagnana ad affidare a Lorenzo da Bologna il cantiere del duomo.
In particolare, per il duomo si occupò della ridefinizione della parte absidale e delle cappelle, con il ricorso per il catino delle medesime alla forma della conchiglia, figura ad alto contenuto simbolico, e nell'implementazione strutturale delle murature esterne, rinforzate con lesene, e completando l’intervento con una imponente volta a botte sulla navata centrale.
Interni
Pittori della fama di Giorgione (attribuzione dai più ritenuta corretta), Paolo Veronese e Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco ne impreziosiscono gli interni. Tra le opere, ecco la Trasfigurazione di Paolo Veronese, l’imponente tavola votiva raffigurante la battaglia di Lepanto sulla parete sinistra (nord), tre tavole cinquecentesche di Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco, due affreschi raffiguranti David e Golia e Giuditta e Oloferne attribuiti a Giorgione, che decorano la controfacciata.
Sempre sulla controfacciata due ulteriori gioielli, a mio avviso, della seconda metà del Quattrocento impreziosiscono l’estetica del duomo dedicato a Santa Maria Assunta: nella parte superiore della parete una la Resurrezione di Cristo e, nella parte bassa della parte, una teoria di Santi.
Un vero e proprio scrigno di bellezza forse… non così noto al grande pubblico.
Padova - Montagnana, cinta muraria
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***** Montagnana (Padova, Veneto) (2/2) Le mura INTEGRALE car video
Cinta muraria
Le mura attuali, che costituiscono uno degli esempi più insigni e meglio conservati di architettura militare medioevale inEuropa, salvo il complesso di Castel San Zeno e i tratti di cinta ad oriente ed occidente che sono più antichi, risalgono alla metà del Trecento, quando i Carraresi, signori di Padova, vollero ampliare e rafforzare quello che era un essenziale luogo forte di frontiera dello stato padovano contro la Verona degli Scaligeri, che dominava la vicina Legnago. Lo spazio urbanointra moenia fu in quell'occasione ampliato, e la nuova cinta fu costruita con strati sovrapposti di mattoni e di pietre (trachite trasportata per via d'acqua dai vicini colli Euganei). La città fortificata è racchiusa in un quadrilatero irregolare delle dimensioni di circa metri 600 x 300 con un'area di 24 ettari e un perimetro di circa due chilometri. Le mura, coronate da merli di tipo guelfo, sono alte dai 6,5 agli 8 metri, con uno spessore di cm 96-100. Tra un merlo e l'altro, delle ventole in legno servivano a riparare i difensori. Le torri perimetrali, in totale 24, distanziate di circa 60 metri, sono alte fra i 17 ed i 19 metri. Il vallo esterno varia dai 30 ai 40 metri.
All'interno dei fornici che reggono il cammino di ronda erano allogati i magazzini (canipe) per la custodia dei beni prodotti nelle campagne (si notano ancora gli incavi per fissare le armature in legno). Nelle torri, a più piani e coperte da un tetto spiovente defilato sotto la piazzola munita di macchina da lancio, stavano altri magazzini e gli alloggiamenti per i militi posti a guarnigione della fortezza nei momenti di emergenza bellica. Una zona priva di costruzioni e adibita a pomerio coltivato per fronteggiare lunghi assedi, stava tutto attorno alle mura dalla parte interna.
Attorno alla cinta muraria correva un ampio fossato (l'attuale pittoresco e verde vallo) allagato con l'acqua del fiume Frassine (confine verso il Vicentino) derivata per mezzo di un canale ad argini sopraelevati (il Fiumicello) avente funzione di vallo difensivo di saldatura lungo il quale, dalla parte padovana, stava un serraglio sopraelevato per la concentrazione delle truppe. Tutto attorno alla zona montagnanese erano paludi intransitabili o plaghe inondabili in caso di guerra, così che la città murata costituiva la chiave della frontiera padovana verso ovest. La struttura militare era per di più attorniata da quattro fortificazioni avanzate perimetrali (le bastie), ora scomparse, e le due rocche poste a difesa delle due porte erano circondate da fossato pure dalla parte di città. La fortezza, ai suoi tempi, era imprendibile e, di fatto, fino all'avvento delle grosse bocche da fuoco (XVI secolo), non fu mai espugnata militarmente.
L'accesso alla città era controllato dalle porte fortificate del castello di San Zeno (ad est, verso Padova) e della Rocca degli Alberi (ad ovest, verso il veronese). Solo più tardi, nel '500, fu aperta a nord una terza porta (porta Nova o di Vicenza) per agevolare le comunicazioni con il porto fluviale del Frassine. Alla fine dell'Ottocento un quarto varco fu praticato verso sud, per accesso alla stazione ferroviaria (porta XX Settembre).
Le mura medievali di Montagnana sono state inserite tra I Luoghi del Cuore, iniziativa promossa dal FAI.
Rocca degli Alberi
La Rocca degli Alberi, che si alza imponente e pittoresca sul vallo dalla parte occidentale, fu costruita dai Carraresi nel biennio 1360-62 con funzione esclusivamente militare. L’ingresso fortificato era costituito da un complesso sistema difensivo: lungo l'androne di transito, dominato da due torri, stavano quattro porte a battenti, due saracinesche e quattro ponti levatoi a bilanciere. Sistema simile era a castel San Zeno.
Dal 1964 la rocca ospita l'ostello della gioventù ed è visitabile nel periodo aprile-ottobre.
Il Mastio
Il Mastio è una torre imponente di circa 40 metri d'altezza che doveva costituire un punto privilegiato per l'avvistamento e la difesa della città. Venne costruito nel 1242 dal tiranno che, dopo aver conquistato e dato alle fiamme la città, decise di dotarla di nuove strutture difensive. Originariamente doveva essere più basso e coperto da un tetto di legno sormontato da una guardiola: da qui i soldati montagnanesi potevano avvistare i nemici che venivano da Padova o da Venezia.
Castello di San Zeno
L'edificio ha pianta rettangolare (metri 46 x 26) con un ampio cortile interno. Fino agli inizi del XIX secolo, il castello era circondato da un fossato che lo isolava anche dal lato di città. La struttura era completata da torri (di cui ne restano due) e dal vicino mastio (alto circa 40 metri). Inizialmente, il ponte levatoio che varcava il vallo consentendo l'accesso alla città, immetteva probabilmente nel cortile interno del castello. Si ipotizza che il passaggio sia stato poi spostato sul lato sud del castello stesso, protetto sia da questo che dall'alto mastio.
Mura Montagnana
Clip sulle mura di Montagnana - da Castelli e città murate del Padovano a cura di Fabio Bordignon e Antonio Bonadonna
Montagnana (PD) - Italy
Montagnana is a beautiful old medieval walled city in north Italy
Montagnana è una piccola cittadina circondata da imponenti mura medioevali
Cittadella - La città murata ( Padova - Veneto - Italy )
Cittadella è un comune italiano di 20 155 abitanti della provincia di Padova in Veneto.
Dista circa 31 chilometri a nord dal capoluogo.
Cinta muraria
La cerchia murata che circonda Cittadella (1220 d.C.) ha forma di ellisse irregolare e con l'abitato costituisce un complesso organico del più alto interesse storico, non solo per gli studi sui castelli ma anche per quelli di urbanistica. Lo spazio interno che le mura delimitano è ordinato da due traverse che raccordano le quattro porte con il centro, dividendo l'abitato in quartieri, a loro volta suddivisi a scacchiera dalle caratteristiche stradelle. La cortina murata comunica con l'esterno attraverso quattro ponti in corrispondenza delle porte (a loro volta costruite sui quattro punti cardinali), rivolte verso le vicine città di Padova, Vicenza, Bassano del Grappa e Treviso (di qui la denominazione Porta Padovana, Porta Vicentina, Porta Bassanese, Porta Trevisana). I ponti levatoi, mantenuti in servizio fino al secolo XVI, gradualmente vennero sostituiti con altri in muratura. Gli attuali risalgono alla prima metà del secolo scorso.
Dal 1994 l'architetto Patrizia Valle dello Studio Valle Architettura e Urbanistica di Venezia ha avviato concretamente il restauro delle mura, attraverso progetti d'intervento suddivisi in quattro fasi, coincidenti con i settori del sistema fortificato. I lavori, sono proseguiti quasi ininterrottamente fino al 2013 e terminati con il recupero del quadrante sud est delle mura e il completamento del restauro dell'intero perimetro della cinta muraria.
Le origini
Tra il XII e il XIII secolo Padova, uno dei più importanti comuni del Veneto, dà impulso a un'importante spinta espansionistica, entrando presto in conflitto con le confinanti Vicenza e Treviso. Quest'ultima, attorno al 1195, avvia la costruzione di Castelfranco, piccolo avamposto militare presso il confine segnato dal torrente Muson.
La risposta di Padova non si fa attendere e nel 1220, sulla riva opposta del fiume, inizia la costruzione di Cittadella. Il nuovo borgo fortificato, progettato da Benvenuto da Carturo, presenta però delle caratteristiche originali che lo differenziano nettamente da Castelfranco; non è un piccolo e compatto castello di forma quadrangolare, ma una vera e propria città dall'ariosa pianta rotondeggiante, dotata di propri statuti e autonomia di governo. In questo modo, Padova non intende solo creare un presidio militare, ma anche un centro amministrativo ed economico per favorire la colonizzazione del territorio compreso fra il Brenta e il Muson
Padova 2018 - mercoledi 26 settembre: Montagnana
Oltre che per lo straordinario complesso fortificato, la città si fa apprezzare per il tessuto urbano, fatto di vie e di edifici sorti in periodo rinascimentale e, parte, durante la ripresa economica del XIX secolo.
Sulla piazza centrale si protende il Duomo (1431-1502), dalle imponenti forme tardo-gotiche con aggiunte rinascimentali. All'interno sono esposte la Trasfigurazione di Paolo Veronese, tre tavole di Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco (XVI secolo), una grande tela votiva di notevole valore documentale riproducente la battaglia di Lepanto (1571). Le pareti sono ornate di raffinate decorazioni e di affreschi, tra i quali, notevolissimi, quello del catino absidale del Buonconsiglio, e, ai lati dell'ingresso, la Giuditta e il David, recentemente attribuiti al Giorgione.
Sempre sulla piazza, si affaccia l'elegante palazzo Valeri e l'antico Monte di Pietà. In via Matteotti sorge il palazzo Magnavin-Foratti, in raffinato stile gotico-veneziano, che si dice sia stata la residenza di Jacopa, moglie del condottiero Erasmo da Narni detto il Gattamelata.
In via Carrarese si trova il municipio, opera attribuita all'architetto veronese Michele Sanmicheli (1538). In via Scaligera vi è la chiesa tardo-romanica di San Francesco, con attiguo monastero delle Clarisse; in via San Benedetto si affaccia l'omonima chiesa barocca. Subito fuori dell'abitato, a ridosso di porta Padova, vi è villa Pisani, uno dei capolavori di Palladio, che all'interno conserva statue di Alessandro Vittoria (1525-1608).
Da segnalare, in via dei Montagnana, l'antico ospedale di Santa Maria con un affresco di Giovanni Buonconsiglio e, nell'omonima via, la chiesetta di Sant'Antonio Abate, con tracce di presenza templare.
I monumenti più insigni, tuttavia, sono costituiti dalla cinta muraria, dalla rocca degli Alberi e dal castello di San Zeno.
Le opere di fortificazione alto-medioevali, che si suppongono rafforzate nel X secolo in difesa delle scorrerie degli Ungari, erano costituite quasi esclusivamente da terrapieni, palizzate, fossati e barriere di piante spinose (rimane qualche ricordo in vecchi toponimi delle vie interne). Montagnana viene citata come castrum in un documento del 996. Nei secoli successivi numerose testimonianze documentali attestano la sua funzione difensiva e protettiva a vantaggio dei villaggi circostanti i cui abitanti erano tenuti alla manutenzione dell'apparato difensivo (mura, bertesche, ponte) e al servizio militare nei confronti del castrum considerato ricetto comune di importanza vitale per la sicurezza di tutti. Ezzelino III da Romano detto il Tiranno (1194-1259), presa e incendiata Montagnana nel 1242, munì il luogo di fortificazioni adeguate all'epoca (ziron). Il mastio del castello di San Zeno (oggi agibile fin sulla sommità) è a lui attribuito.
MONTAGNANA CITTA' MEDIOEVALE CINTA DA IMPONENTI MURA
MONTAGNANA , CITTA' MURATA .......................................................................................................................NEL 1965 SI FORMA IL COMPLESSO LE CATENE . ALBERTO RACCONTA.................................................................
ANTICA CITTA' MURATA DI MONTAGNANA
CINTA MURARIA
Le mura attuali, che costituiscono uno degli esempi più insigni e meglio conservati di architettura militare medioevale in Europa, salvo il complesso di Castel San Zeno e i tratti di cinta ad oriente ed occidente che sono più antichi, risalgono alla metà del Trecento, quando i Carraresi, signori di Padova, vollero ampliare e rafforzare quello che era un essenziale luogo forte di frontiera dello stato padovano contro la Verona degli Scaligeri, che dominava la vicina Legnago. Lo spazio urbano intra moenia fu in quell'occasione ampliato, e la nuova cinta fu costruita con strati sovrapposti di mattoni e di pietre (trachite trasportata per via d'acqua dai vicini colli Euganei). La città fortificata è racchiusa in un quadrilatero irregolare delle dimensioni di circa metri 600 x 300 con un'area di 24 ettari e un perimetro di circa due chilometri. Le mura, coronate da merli di tipo guelfo, sono alte dai 6,5 agli 8 metri, con uno spessore di 96-100 centimetri. Tra un merlo e l'altro, delle ventole in legno servivano a riparare i difensori. Le torri perimetrali, in totale 24, distanziate di circa 60 metri, sono alte fra i 17 ed i 19 metri. Il vallo esterno varia dai 30 ai 40 metri.
Nelle torri, a più piani e coperte da un tetto spiovente defilato sotto la piazzola munita di macchina da lancio, stavano altri magazzini e gli alloggiamenti per i militi posti a guarnigione della fortezza nei momenti di emergenza bellica.
Attorno alla cinta muraria correva un ampio fossato (l'attuale pittoresco e verde vallo) allagato con l'acqua del fiume Frassine (confine verso il Vicentino) derivata per mezzo di un canale ad argini sopraelevati (il Fiumicello) avente funzione di vallo difensivo di saldatura lungo il quale, dalla parte padovana, stava un serraglio sopraelevato per la concentrazione delle truppe. Tutto attorno alla zona montagnanese erano paludi intransitabili o plaghe inondabili in caso di guerra, così che la città murata costituiva la chiave della frontiera padovana verso ovest. La struttura militare era per di più attorniata da quattro fortificazioni avanzate perimetrali (le bastie), ora scomparse, e le due rocche poste a difesa delle due porte erano circondate da fossato pure dalla parte di città. La fortezza, ai suoi tempi, era imprendibile e, di fatto, fino all'avvento delle grosse bocche da fuoco (XVI secolo), non fu mai espugnata militarmente.
L'accesso alla città era controllato dalle porte fortificate del castello di San Zeno (ad est, verso Padova) e della Rocca degli Alberi (ad ovest, verso il veronese). Solo più tardi, nel '500, fu aperta a nord una terza porta (porta Nova o di Vicenza) per agevolare le comunicazioni con il porto fluviale del Frassine. Alla fine dell'Ottocento un quarto varco fu praticato verso sud, per accesso alla stazione ferroviaria (porta XX Settembre).
Le mura medievali di Montagnana sono state inserite tra I Luoghi del Cuore, iniziativa promossa dal FAI.
Rocca degli Alberi
La Rocca degli Alberi, che si alza imponente e pittoresca sul vallo dalla parte occidentale, fu costruita dai Carraresi nel biennio 1360-62 con funzione esclusivamente militare. L’ingresso fortificato era costituito da un complesso sistema difensivo: lungo l'androne di transito, dominato da due torri, stavano quattro porte a battenti, due saracinesche e quattro ponti levatoi a bilanciere. Sistema simile era a castel San Zeno.
Il mastio
Il mastio è una torre imponente di circa 40 metri d'altezza che doveva costituire un punto privilegiato per l'avvistamento e la difesa della città. Venne costruito nel 1242 dal tiranno che, dopo aver conquistato e dato alle fiamme la città, decise di dotarla di nuove strutture difensive. Originariamente doveva essere più basso e coperto da un tetto di legno sormontato da una guardiola: da qui i soldati montagnanesi potevano avvistare i nemici che venivano da Padova o da Venezia.
Castello di San Zeno
Il castello di San Zeno (il cui toponimo derivante dalla vicina chiesa di San Zeno, richiama una fase di espansione della diocesi veronese) sorge nel luogo di un insediamento alto-medioevale che fu residenza degli eredi di Ugo il Grande di Toscana divenuti in seguito i marchesi d'Este. L'odierna costruzione (salvo l'ala veneziana e le sovrastrutture austriache) risale per buona parte al XIII secolo, quando Ezzelino, dopo averla data alle fiamme nel 1242, volle meglio fortificare Montagnana. L'edificio ha pianta rettangolare (metri 46 x 26) con un ampio cortile interno. Fino agli inizi del XIX secolo, il castello era circondato da un fossato che lo isolava anche dal lato di città. La struttura era completata da torri (di cui ne restano due) e dal vicino mastio (alto circa 40 metri). Inizialmente, il ponte levatoio che varcava il vallo consentendo l'accesso alla città, immetteva probabilmente nel cortile interno del castello. Si ipotizza che il passaggio sia stato poi spostato sul lato sud del castello stesso, protetto sia da questo che dall'alto mastio.
03/08/2019 | URAGANO SULLA CITTA': ABBATTUTI I MERLI DELLE MURA
A3 NEWS Prima Edizione 03/08/2019 - MONTAGNANA - Temporale violento, raffiche di vento fortissime. Pomeriggio di paura quello di venerdì a Montagnana. Danni sui merli delle mura medievali, ancora intere vie senza corrente elettrica. - Servizio Chiara Gaiani, immagini Archivio Repertorio, montaggio Cristian Roque Allende - Segui Antenna Tre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
Le mura di Montagnana viste dal lato Nord Est | ITA | Montagnana QR Code
Visita Montagnana tramite i Codici QR su tesoritralemura.com
Montagnana QR Code è un progetto finanziato dalla Camera di Commercio di Padova, realizzato da AGCI Veneto e Coop.Services s.c., in collaborazione con PianuraNews.TV
Progetto CC.I.AA. di Padova Guida virtuale per la città di Montagnana tramite codici QR determinazione n. 149/11/Prom. del 5.5.2011 e Progetto CC.I.AA. di Padova Guida virtuale per la città di Montagnana tramite codici QR - seconda parte determinazione n. 285/11/Prom. del 10.10.2011
Presentazione ufficiale Montagnana QR Code e Tesori tra le mura | Montagnana | PianuraNews.TV
Un accattivante viaggio tra le bellezze storiche ed enogastronomiche è stato presentato venerdì 3 febbraio nel salone nobile di Palazzo Valeri, sede della Crediveneto di Montagnana, dove si è svolto l'incontro di presentazione del cortometraggio Tesori tra le mura, incentrato sulla norcineria e sui prodotti tipici del montagnanese, e della guida turistica della citta tramite codici QR Montagnana QR Codes -- La Città sul tuo telefonino, realizzati da Coop.Services Soc. Coop. per il Comune di Montagnana grazie al finanziamento della Camera di Commercio di Padova.
Cena di gala Tesori tra le mura | Montagnana | PianuraNews.TV
La giuria di giornalisti di carta stampata e Tv, guidata da uno dei decani del giornalismo enogastronomico nazionale, Giuseppe Casagrande, ha decretato la Vellutata di zucca delica con cotechino e sfilatino all'amaretto dell'Hostaria San Benedetto di Montagnana il piatto che meglio rappresenta e valorizza le tipicità del territorio della bassa padovana.
20 cose da fare a Montagnana
Si torna nella bellissima Montagnana per compiere un'impresa! Mangiare in tutti i ristoranti, gelaterie, pasticcerie, fornerie, bar e attività gastronomiche del bellissimo borgo di Montagnana!
Ad un certo punto ho rischiato di scoppiare, ma valeva decisamente la pena provare tutte le cose buonissimo che ho mangiato! Ecco 20 motivi in più per visitare e fermarsi a Montagnana!
Cittadella Cinta Muraria
Cittadella Città d' Arte ( Padova Veneto Italia )
La cinta muraria di Cittadella è uno dei pochi esempi di sistema difensivo con camminamento di ronda ancora percorribile, perfettamente conservata nel tempo e giunta ai giorni nostri ancora integra. E’ quindi uno dei sistemi difensivi più belli in Europa.
Le mura si elevano ad un’altezza media di 14 metri, ma nei torrioni posti a vedetta delle porte si arriva anche a 30 metri. Esse, di forma ellittica, si sviluppano per una circonferenza di 1461 metri ed hanno uno spessore medio di circa 2,10 metri. La muraglia si alterna a 36 torri di varie dimensioni: i 4 torrioni in corrispondenza delle porte di accesso, 12 torri quadrangolari di 6×4 metri in pianta e con un’altezza di circa 22 metri, e 16 torresini di base più ridotta di 6×3 metri per un’altezza di 15.
La distanza fra ciascuno di questi elementi è di circa 40 metri e ciascuno di questi intervalli di mura è coronato da un parapetto con 10 merli “guelfi” a due spioventi lisciati. In alcuni punti a causa di rifacimenti posteriori sono presenti anche merli ghibellini, o a coda di rondine.
Le mura sono pressoché prive di fondamenta e a sostenerle provvedono i terrapieni appoggiati all’interno e all’esterno di esse, ricavati con materiale di riporto delle fosse.
Attorno corre un ampio fossato alimentato da acque sorgive che un tempo raggiungeva un livello tale da permettere la vita di abbondante pesce con una larghezza e una profondità doppie dell’attuale: esso serviva da difesa quando, nella fortezza medievale, i ponti levatoi sostituivano gli attuali ponti in muratura. La costruzione delle mura ha richiesto il lavoro di molte persone per vari anni; in un primo tempo ci si limitò all’allestimento di strutture difensive di terra e di legno, alla costruzione delle porte di accesso e del fossato. Con una serie di interventi successivi si crearono le opere in muratura. Nella prima fase corrispose l’impianto delle quattro porte e di quasi tutte le torri e i torresini su cui poggiavano cortine murarie piuttosto basse; nella seconda si provvide all’innalzamento della muraglia e al suo completamento con gli archetti e i merli.
Montagnana (Veneto, Padova) (1/2) Piazza Comunale il Duomo e le Mura - videomix
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Padova. Cittadella. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, di Cittadella in provincia di Padova. Italy.
Luoghi Visitati.
Porta Padovana. Le Mura con il Fossato. i Porticati con Piazza Pierobon. Duomo di Cittadella. Porta Vicentina. il Fossato con le Mura. Porta Trevisane. le Mura con il Fossato. i Porticati con le Sculture. Porta Bassanesi. ufficio Turistico IAT con il Museo. Camminamento dalle Mura di Cittadella. con vista: Campo della Marta. Comune di Cittadella. vie del centro con Panoramica finale su Duomo di Cittadella e Porta Bassanesi.
Ringrazio della Visualizzazione.
Le mura di Montagnana viste dall'interno | ITA | Montagnana QR Code
Visita Montagnana tramite i Codici QR su tesoritralemura.com
Montagnana QR Code è un progetto finanziato dalla Camera di Commercio di Padova, realizzato da AGCI Veneto e Coop.Services s.c., in collaborazione con PianuraNews.TV
Progetto CC.I.AA. di Padova Guida virtuale per la città di Montagnana tramite codici QR determinazione n. 149/11/Prom. del 5.5.2011 e Progetto CC.I.AA. di Padova Guida virtuale per la città di Montagnana tramite codici QR - seconda parte determinazione n. 285/11/Prom. del 10.10.2011