BERGAMO - Fontana del Lantro
FONTANA DEL LANTRO Situata sotto la Chiesa di San Lorenzo all'inizio di Via Boccola. Costruzione della seconda metà del 1500. La Fontana del Lantro è costituita da una vasca principale, capace di circa 400 metri cubi, e da una vasca minore in posizione sopraelevata rispetto alla prima. Le due cisterne erano alimentate da altrettante sorgenti: l'antica sorgente del Lantro, che nasceva in una piccola cavità dietro la chiesa di San Lorenzo, e la sorgente di San Francesco intercettata durante i lavori di costruzione delle mura. VISTA DI PORTA SAN LORENZO.
fontana del lantro - Bergamo
Interno della Fontana del Lantro, Bergamo.
da nottole.it: FONTANA DEL LANTRO
La Fontana del Lantro, situata sotto la chiesa di San Lorenzo all'inizio di via Boccola, è una grandiosa costruzione in pietra squadrata a vista, caratterizzata da ampie volte con archi a tutto sesto ed a sesto acuto poggianti su una colonna posta al centro della cisterna.
Le prime notizie sul Lantro si hanno da una pergamena dell'anno 928, scritta dal vescovo Adalberto, nella quale viene menzionata la sorgente del Lantro.
Altre citazioni si trovano in documenti del 1032, 1042 e lo Statuto del 1248 indica che l'acqua di questa sorgente era incanalata in un complesso dotato di cunicoli, cisterna, lavelli ed abbeveratoi.
La struttura attuale è della seconda metà del 1500, periodo di costruzione delle mura venete, quando la chiesa di San Lorenzo venne ricostruita sopra la cisterna dopo l'abbattimento per la costruzione della cinta muraria.
La Fontana del Lantro ha svolto durante i secoli un'importante funzione pubblica per la comunità della Vicinia di San Lorenzo. Per l'abbondanza delle sue acque e per la sua capienza fu impiegata per vari usi, anche non domestici: era infatti possibile prelevare acqua per abbeverare gli animali e per la concia delle pelli. Fornì acqua alla popolazione sino agli ultimi anni del 1800, quando entrò in funzione il nuovo acquedotto municipale e continuò ad essere utilizzata come lavatoio fino al 1950.
A partire da tale anno e fino al 1992 la cisterna è rimasta in stato di completo abbandono diventando una discarica.
Il 1992 vede il Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole impegnato nei lavori di pulizia e recupero dell'antico sito che, dopo pochi mesi di lavoro, è stato riportato al suo antico splendore (galleria fotografica dei lavori).
La Fontana del Lantro è costituita da una vasca principale, capace di circa 400 metri cubi, e da una vasca minore in posizione sopraelevata rispetto alla prima.
Le due cisterne erano alimentate da altrettante sorgenti: l'antica sorgente del Lantro, che nasceva in una piccola cavità dietro la chiesa di San Lorenzo e la sorgente di San Francesco, intercettata durante i lavori di costruzione delle mura.
Bergamo, fontana del lantro
FONTANA DEL LANTRO CITTÁ ALTA BERGAMO GEOSAPIENS
La Rocca di Bergamo si trova nella parte alta della città sul colle di Sant'Eufemia, da cui domina, verso sud, la città bassa e la pianura circostante mentre verso nord guarda la corona delle Orobie.
La costruzione della rocca iniziò lo stesso anno della dazione di Bergamo al re di Boemia, 1331. I lavori furono condotti sotto il coordinamento di Guglielmo di Castelbarco vicario del re, furono proseguiti dai Visconti, dopo che l'effimera esperienza, circa 20 mesi, di Giovanni del Lussemburgo era sta chiusa dalle armi viscontee, e ultimati da Azzone Visconti nel 1336.
I Visconti aggiunsero delle opere di fortificazione che ne aumentarono la funzione difensiva sia contro nemici esterni sia contro quelli interni e le loro eventuali velleità di ribellione: il castello come difesa ma anche come strumento di repressione e di controllo del territorio.
Il podestà Negro Pirovano, che reggeva Bergamo in nome dei Visconti, fece apporre una targa commemorativa sui muri che erano stati fatti costruire per rinforzare il castello, 1345.
Nel 1355 Bernabò Visconti iniziò la costruzione, sul colle San Giovanni, della Cittadella chiamata Firma Fides, come indicato in un'apposita lapide.
La lapide, oltre all'iscrizione e allo stemma visconteo, aveva in altorilievo una figura umana a tre teste come allegoria della concordia che regnava tra i Visconti.
Quest'opera completò la funzione difensiva della Rocca, costruita sul colle Sant'Eufemia, racchiudendo il centro storico tra i due colli ora entrambi fortificati. Le due fortezze costituirono così un unico complesso difensivo coordinato, di cui uno, la Rocca, rappresentava, in caso di occupazione nemica, l'ultima possibilità di salvezza e di contrattacco, l'ultima ridotta.
Nel 1428 alla signoria viscontea successe la dominazione veneziana che portò a nuove opere di fortificazione.
Nella parte bassa della città fu costruita una cinta muraria, le Muraine, una vera e propria barriera fortificata che la isolava dalla pianura: il suo resto più vistoso è la torre del Galgario nella parte sud-orientale.
Le Muraine costituivano l'anello difensivo più esterno della città mentre il baluardo più importante restava il complesso fortificato di città alta, che dal 1º settembre 1561, data d’inizio dei lavori, al 1588 verrà racchiuso da un imponente circuito bastionato che avrebbe reso Bergamo una città fortezza, nelle intenzione dei progettisti imprendibile.
Al mastio della Rocca fu aggiunto il torrione circolare che ancora oggi lo caratterizza e al suo interno un edificio, la cosiddetta scuola dei Bombardieri, come caserma degli artiglieri.
La Rocca mantenne la sua funzione militare anche durante il breve periodo napoleonico, 1797-1814, e sotto la successiva dominazione austro-ungarica, dal 1814 all’8 giugno 1859, quando fu liberata da Garibaldi.
Negli anni 1927/33 il complesso, già ceduto dallo Stato al Comune di Bergamo, fu sottoposto a un attento restauro al fine di ridargli il suo aspetto originario e di utilizzarlo come luogo ideale per la celebrazione della storia risorgimentale bergamasca.
Dal 7 maggio 2004 l’edificio all’interno del mastio, già alloggio dei granatieri veneziani, ospita l’attuale Museo Storico di Bergamo, mentre il piazzale antistante è sede di manifestazioni celebrative.
La Rocca, per la sua posizione elevata, e particolarmente il torrione del mastio, da cui si gode una bellissima vista a 360 gradi sulla pianura e sulle Orobie, sono mete di un notevole flusso turistico.
Bergamo sotterranea
Il video è stato girato in tre luoghi ipogei di Bergamo Alta, la cui collina è letteralmente perforata da cunicoli, grotte, sorgenti, nonchè da una trentina di cannoniere che, lungo i 5 km di perimetro delle Mura, i Veneziani realizzarono per motivi difensivi e che non vennero mai usate perchè Città Alta non venne mai attaccata. Si inizia con la visita alla fantastica cannoniera di San Michele, con sorprendenti stalattiti e stalagmiti nella cosiddetta sala di manovra, la galleria di Sortita allagata dall'acqua e da una sorgente. Un ambiente unico nascosto sotto il livello stradale, da non perdere! Si prosegue poi con la visita alla monumentale Fontana ipogea del Lantro, alimentata da due sorgenti, la cui presenza è attestata almeno da prima del MIlle. Dimenticata e abbandonata, è stata ritrovata nel 1992 e restituita al suo antico splendore, guardare per credere! Oltre la Porta San Lorenzo si intraprende poi un insolito percorso sotto le Mura, che in quel tratto sono tra l'altro particolarmente interessanti, per terminare la visita alla Sortita dell'Acquedotto e alla Cannoniera della Fara, altri ambienti sotterranei che destano curiosità e interesse. L'uscita dalla cannoniera avviene tramite un tombino che sbuca su Via Fara.
Quanto mondo da conoscere esiste, sotto la superficie...Questo è solo l'inizio!
Si ringrazia il Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole (nottole.it)
Un nostro report della visita oggetto del video nel nostro sito:
cremona sotterranea bergamo fontana del lantro
cremona sotterranea bergamo fontana del lantr
Cannoniera di San Michele e Fontana del Lantro
FONTANA PIAZZA DANTE BERGAMO GEOSAPIENS
FONTANA CONTARINI CITTÀ ALTA BERGAMO GEOSAPIENS
BERGAMO - Cannoniera San Michele
BERGAMO - Cannoniera San Michele
Trogoli e Fontane di Genova
Un video imperdibile per chi ama Genova. Aurora Ferrari, maestra per tanti anni di scuola elementare, continua attraverso la pittura a portare avanti il suo insegnamento facendo conoscere e riscoprire angoli di Genova nascosta.
Tréuggi e Fontànn-e de Zena è una mostra pittorica con casuale, Aurora Ferrari attraverso lo stratagemma della pittura figurativa ci mostra le vicissitudini dei trogoli (lavatoi) e delle fontane di Genova: molte hanno cambiato luogo non esistendo più le piazze dove risiedevano originariamente, altre sono state restaurate e spostate, una storia affascinante, imperdibile per chi ama Genova.
Visita l'Italia con noi!!!
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CITTÀ ALTA BERGAMO GEOSAPIENS
Bergamo Alta (detta anche Città Alta o, in passato, la città, in contrapposizione ai borghi) è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, che si aggiungevano alle preesistenti fortificazioni al fine di renderla una fortezza inespugnabile. Città Alta fa parte della Terza Circoscrizione del Comune di Bergamo.
La Terza Circoscrizione, della quale fa parte anche questo quartiere, comprende i quartieri di Conca Fiorita, Monterosso, San Colombano, Valverde, Santa Caterina, Redona, Città Alta e i Colli.
Il Consiglio della Terza circoscrizione è composto da 15 membri, eletti nella elezioni amministrative.
Bergamo è tuttora una delle poche città italiane, assieme a Ferrara, Lucca, Verona, Padova, Treviso e Grosseto, il cui centro storico è rimasto completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli.
La parte più conosciuta e frequentata di Bergamo Alta è Piazza Vecchia, con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione, la Torre civica (detta il Campanone), che ancora oggi alle ore 22 scocca 100 colpi - quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle mura venete - e altri palazzi che la circondano su tutti i lati. Imponente, sul lato opposto al Palazzo della Ragione, il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca Angelo Mai.
Piazza vecchia e Palazzo della Ragione.
Al di là del palazzo della Ragione si trovano il Duomo, la Cappella Colleoni dell'architetto Giovanni Antonio Amadeo con i monumenti funebri al condottiero Bartolomeo Colleoni e a sua figlia Medea, il Battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore coi suoi bei portali laterali nord e sud, pure di Giovanni da Campione. Quest'ultima chiesa, cittadina, già antica chiesa battesimale, ora non più della Diocesi, all'interno reca i segni architettonici dei vari periodi che si sono susseguiti dall'epoca della sua costruzione. Degni di nota gli intarsi raffiguranti scene bibliche realizzate in legni di vari colori, i cui disegni sono quasi tutti opera di Lorenzo Lotto, e un imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. La chiesa ospita la tomba del musicista Gaetano Donizetti.
Via Colleoni, nota anche come Corsaröla, collega Piazza Vecchia a Piazza della Cittadella ed è il cuore di città alta.
In Piazza della Cittadella si trovano il Museo civico archeologico ed il Museo Enrico Caffi di scienze naturali, poco lontano dai quali si può visitare la Fontana del Lantro, posta presso la chiesa di San Lorenzo. Tra le altre architetture religiose, la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, che conserva gli affreschi con Scene della vita di Maria di Lorenzo Lotto .
Città Alta, oltre a ospitare un Orto botanico sito in via Colle Aperto, è anche sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere il cui prestigio è riconosciuto in ambito europeo.
I colli su cui si sviluppò Bergamo alta rivestivano, fin dall'antichità, una notevole importanza strategico-militare per la propria conformazione orografica ma specialmente perché crocevia tra la parte orientale della pianura padana, particolarmente il Friuli, e l'Europa centrale.
Centro cenomane, alleato dei Romani, poi importante caposaldo militare di questi ultimi si trovava sul tracciato dell'importante strada militare che collegava il Friuli alla Rezia e quindi al resto dell'Europa.
Dal VI secolo Bergamo fu centro di uno dei più importanti ducati longobardi assieme a Brescia, Trento e Forumiuli: il primo duca longobardo fu Wallari. Dopo il cosiddetto periodo di anarchia longobarda e la restaurazione della monarchia con l'elezione a re di Autari, 584, il duca Wallari, al pari degli altri duchi, cedette al nuovo re metà del Ducato di Bergamo ossia la parte ad occidente del Brembo comprendente il territorio di Lemine.
Dopo la conquista carolingia, 774, Bergamo divenne centro di una contea franca, il primo conte franco fu Auteramo, continuando a mantenere il ruolo strategico-militare che la sua posizione geografica le conferiva.
A tal periodo risale anche la costruzione del castello di San Vigilio che, posto in posizione dominante sul colle omonimo, ricopriva un ruolo strategico nella gestione militare della città.
Durante l'ultima fase della tumultuosa epoca comunale, con le lotte fratricide tra guelfi e ghibellini, Bergamo si diede nel 1331 a Giovanni del Lussemburgo, re di Boemia. Sotto la dominazione del Re di Boemia iniziò la costruzione della Rocca il cui completamento fu, successivamente, portato a termine da Azzone Visconti prima e dalla Serenissima Repubblica Veneta poi sotto il cui dominio fu eretto il possente torrione circolare.
Palazzo Terzi, un gioiello barocco a Bergamo Alta
E' considerato il palazzo barocco più importante del capoluogo orobico, continuativamente abitato dalla stessa famiglia a partire dal XVII secolo. Sorge sul sedime di edifici precedenti, via via acquistati dai Terzi e inglobati nei tre edifici che, di fatto, costituiscono l'attuale dimora, collocata sullo sperone occidentale di Città Alta, sul colle Aureo. Con le sue sale raffinate e traboccanti di illuminato gusto artistico, il palazzo ha accolto imperatori e personaggi illustri quali Stendhal. Per un periodo e per via matrimoniale, il Palazzo divenne un vero e proprio “angolo di Russia” a Bergamo ed era dotato perfino di una Cappella di rito Ortodosso...
Il grande Herman Hesse, ritrovatosi una sera nella caratteristica piazzetta Terzi, davanti all'omonimo palazzo, ebbe a dire: E' uno degli angoli più belli d'Italia, una delle molte piccole sorprese e gioie per le quali vale la pena di viaggiare. Sito ufficiale:
Nel nostro sito abbiamo dedicato un articolo di approfondimento:
BIBLIOTECA CITTÀ ALTÁ BERGAMO GEOSAPIENS
Palazzo nuovo biblioteca angelo mai
Il Palazzo Nuovo di Bergamo, attuale sede della civica Biblioteca Angelo Mai, si trova nella parte alta della città, sul lato nordorientale della Piazza Vecchia che chiude, così, come una quinta.
La sua posizione è contrapposta al medievale Palazzo della Ragione, con la fontana Contarini che campeggia in mezzo alla piazza, la Torre del Campanone che completa l'architettura medievale del Palazzo della Ragione e i palazzi che chiudono la piazza.
Il Palazzo Nuovo, come viene chiamato in contrapposizione al Palazzo Vecchio o della Ragione, inizialmente destinato a ospitare la sede del comune, fu costruito su disegno dell'architetto Vincenzo Scamozzi,a partire dai primi anni del Seicento e fu completato definitivamente solo nel 1958 con l'apposizione sulla facciata delle ultime opere ornamentali. Si tratta infatti di sei statue, opere di Tobia Vescovi, che furono poste sulle trabeazioni del secondo, quinto e ottavo finestrone della facciata prospiciente Piazza Vecchia.
La loggia d'accesso, che alleggerisce la facciata, fu progettata dall'architetto Andrea Ceresola, detto il Vannone, a cui si deve, fra l'altro, anche la ricostruzione del Palazzo Ducale di Genova.
La facciata in marmo bianco di Zandobbio è opera, 1928, dell'architetto Ernesto Pirovano, che nel suo disegno tenne conto del progetto iniziale dello Scamozzi.
La facciata si sviluppa secondo due ordini sovrapposti: il primo, al piano terra, caratterizzato dagli archi del loggiato e il secondo, superiore, alleggerito da una serie di nove finestre che si aprono dietro una elegante balaustra. Sia le finestre del secondo ordine che gli archi della loggia sottostante sono racchiusi da colonne doriche sovrapposte che ingentiliscono il complesso. Chiude il tutto un mezzanino finestrato con il sovrastante coronamento balaustrato.
Dalla loggia esterna si passa all'atrio, di gusto neoclassico, ornato da marmi e lapidi commemorative che creano un ambiente austero ma rasserenante, quasi a volere invitare alla lettura.
Tra le opere ornamentali più significative dell'atrio si evidenziano la cosiddetta Colonna Camozzi, un leggio scolpito a forma di albero con gli stemmi di Bergamo e di Brescia, il busto marmoreo della poetessa Paolina Secco Suardi,il busto marmoreo di Jacopo da Calepio, detto il busto di Bartolomeo Colleoni e altri meno noti.
Le pareti sono chiuse, in alto, da venti medaglioni in gesso raffiguranti altrettanti personaggi famosi che operarono a Bergamo.
Affreschi a grottesche e allegorici di Pietro Baschenis decorano le sale interne.
La Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo è la principale istituzione di conservazione storica del circuito bibliotecario di Bergamo.
Ha la propria sede nel Palazzo Nuovo di Città Alta, che in posizione contrapposta al Palazzo della Ragione chiude, a nord-est, Piazza Vecchia.
Nasce tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 del secolo XVIII quando fu messo a disposizione della cittadinanza il lascito librario che il cardinale Alessandro Giuseppe Furietti aveva fatto alla città. La sua prima collocazione fu in un locale del Palazzo Nuovo che ospitava il Comune. Trasferita nel 1797 presso la canonica del Duomo, dal 1843 trova sede nel Palazzo della Ragione fino a quando, nel 1928, ritorna nella sede originaria, occupando ora l'intero palazzo.
Dall'epoca dell'apertura il suo patrimonio librario è andato crescendo in maniera esponenziale, sia attraverso donazioni sia attraverso acquisizioni, fino a raggiungere l'attuale numero di circa 700000 volumi, 11000 periodici, circa 2150 incunaboli, oltre 12000 cinquecentine, un numero rilevante di stampe, autografi, manoscritti, fotografie, beni artistici e altri reperti specialistici che ne fanno una delle più importanti biblioteche storiche d'Italia.
Il catalogo delle opere può essere consultato direttamente in situ e, per le opere acquisite dopo il 1976 e per quelle pregresse oggetto di ricatalogazione, via internet tramite l'OPAC regionale.
Una nuova mobilità per Bergamo Alta con il parcheggio di via Fara
A 13 anni dal suo avvio, ripartono i lavori per la realizzazione del parcheggio di via Fara: l'Amministrazione ne sblocca il progetto finalizzandolo a una nuova idea di mobilità per il centro storico. #ComunediBergamo
ROMA - PIAZZA DELLA REPUBBLICA FONTANA DELLE NAIADI: BAGNO DEL DISTURBATORE TV GABRIELE PAOLINI
Il Presenzialista TV Gabriele Paolini si e' tuffato nella fontana delle Naiaidi, in Piazza della Repubblica, a Roma.
Bergamonews - Pozza di Leonardo, un paradiso a due passi da Bergamo
Millumino di meno
A Bergamo luci spente sulle mura di Città Alta e monumenti al buio per unintera notte. La città dei Mille ha aderito così a millumino di meno, iniziativa di sensibilizzazione al risparmio energetico. E stata massiccia ladesione anche in provincia: a Fino del Monte lettura di poesie al lume di candela.
Venerdì scorso è stata la giornata del del millumino di meno, iniziativa dedicata al risparmio energetico promossa da Radio due e arrivata questanno alla sua quinta edizione. Dopo le 18 monumenti e palazzi nelle principali città dItalia hanno spento simbolicamente le luci per dare un segnale forte contro lo spreco di energia. Anche a Bergamo le mura Venete che circondano Città Alta, calato il sole, sono rimaste al buio. Nel resto del centro storico molti edifici pubblici e privati hanno aderito alliniziativa e per lintera serata sono rimasti spenti. A contribuire allatmosfera inusuale e suggestiva anche semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, istituzioni, associazioni di volontariato, università, commercianti e artigiani; ciascuno a proprio modo ha contribuito ad abbattere il consumo energetico per un giorno. Anche la Commissione Eventi del Respublik di Fino del Monte, in Alta Val Seriana, ha aderito alla giornata del Risparmio energetico Millumino di meno proponendo un aperitivo a lume di candela accompagnato dalla lettura di poesie dellautore Stefano Cugini.
Santa Maria Maggiore – Piazza – Bergamo – Audioguida – MyWoWo Travel App
Ciao, sono Paola la tua guida personale ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto ad una delle meraviglie del mondo, la basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo.
Sei in Piazza Duomo, già cuore della città fin dall’epoca romana, carica di storia e di straordinari monumenti, dove, oltre al Duomo, con la bianca facciata realizzata nell’Ottocento, si affacciano anche il retro dell’antico Palazzo della Ragione e un lato della grandiosa basilica in pietra di Santa Maria Maggiore. La decoratissima facciata a destra dell’ingresso della chiesa invece, è la Cappella Colleoni, gioiello dell’architettura rinascimentale.
Prima di visitare Santa Maria Maggiore, ti consiglio di soffermarti presso il Battistero che si trova a destra dell’ingresso, protetto da una cancellata in ferro battuto. È un prezioso edificio a otto lati di gusto gotico, ingentilito da una piccola loggia di colonnine di marmo. Non è nato per essere un edificio autonomo: fu realizzato nel 1340 all’interno della Chiesa di Santa Maria Maggiore, che un tempo era la Cattedrale. Era all’epoca una sontuosa loggia in marmi bianchi e rossi a protezione del fonte battesimale.
Fu scomposto e ricostruito qui, sulla piazza, alla fine dell’ottocento…
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