Grande Guerra. Le pietre della storia | Altipiani Folgaria Lavarone
Prodotto dalla Provincia autonoma di Trento
Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento
Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto
Sopraintendenza per i Beni culturali
in collaborazione con
Servizio foreste e fauna
Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale
a cura di
Giampaolo Pedrotti, Anna Pisetti, Arianna Tamburini
coordinamento di produzione
Stefano di Lorenzo
regia
Franco Sparano
riprese
Arturo Cuel, Federico Danesi, Gianfranco Dusmet, Donato Nicoletti, archivio Emmedue Videoproduction, archivio Format-centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento
Emmedue Videoproduction, 2014
PT.3 LAVARONE. FORTI BELVEDERE, CAMPO DI LUSERNA, VERLE E PIZZO VEZZENA - I forti del trentino. 2a
La seconda delle due puntate dedicate all'Alpe Cimbra ci fa conoscere altre quattro fortificazioni molto significative. Una serie di Alessandro de Bertolini e Lorenzo Pevarello, realizzata in collaborazione con il “Circuito Forti del Trentino”. Un itinerario in Trentino alla scoperta dei forti della Grande Guerra.
Creative Vezzena - Alpe Cimbra - Folgaria Lavarone Luserna
Creative Vézzena evento legato al VEZZENA presidio Slow Food.
Creative Vezzena 1 edizione 10-15 settembre 2014
coinvolge gli 5 chef stellati dell’Associazione Chic: Allan Bay, Marco Sacco, Alessandro Gilmozzi, Mauro Elli, Fabio Baldassarre e Raffaele Ros
Degustazioni nei ristoranti selezionati dell'Alpe Cimbra
Montaggio video Web Marketing Trento in collaborazione con Sara Groblechner
Trentino-Folgaria-Sui sentieri della Grande Guerra- Coro Edelweiss di Lavarone a Forte Cherle (HD)
Il coro degli Alpini di Lavarone si esibisce a Forte Cherle, su quello che è stato teatro di duri combattimenti durante la guerra tra Austria e Italia.
Sul territorio comunale, come nei vicini comuni di Lavarone e Luserna, in vista della Grande Guerra (1914 - 1918) furono costruiti tre forti austro-ungarici: il forte Dosso del Sommo (o forte di Serrada), il forte Sommo Alto e il forte Cherle.
Folgaria è tra le Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione perché è stato insignito della croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Nella sua struttura Forte Cherle ricalca il modello di tutti gli altri forti lungo la linea difensiva che vedeva a terra i locali di servizio (centrale elettrica, telefonica, depositi, infermeria comando e guarnigione) con casematte in pietra coperte in cemento e a distanza di sicurezza si trovavano le cupole dei cannoni e le postazioni di mitragliatrici.
E posto ad un'altitudine di 1445 m, ed è conosciuto anche come forte werk Sebastian. Anche questo come gli altri, era autonomo di viveri e munizioni. Disponeva di un capiente deposito di acqua alimentato da un acquedotto che prelevava acqua dal torrente Astico, con cisterne di carburante per il funzionamento del gruppo elettrogeno, deposito di munizioni, stazione telefonica, e due postazioni ottiche rivolte verso Forte Sommo e monte Rust. A est si avvaleva di una postazione avanzata dove in caso di necessità attraverso un tunnel sotterraneo avveniva la rapida evacuazione dei Militari. Dalla frazione di Cueli una teleferica saliva il versante settentrionale permettendone i rifornimenti quando scarseggiavano. Era un forte di prima linea che venne ripetutamente bombardato e tenuto costantemente sotto tiro italiano dalle vicine postazioni presenti a Campomolon, Coston d'Arsiero, Monte Coston, e Costa d'Agra. Era Comandato dal Capitano Edmund Proksch. Quattro gli obici collocati nella batteria del Traditor della casamatta e due cannoni per la difesa ravvicinata. Con il Forte Sommo a 1614 m. teneva sotto controllo il passo della Borcola e le zone antistanti.
Trentino- Sui sentieri della Grande Guerra- Lavarone-Forte Belvedere (Canon HD )
MUSEO FORTE BELVEDERE
La fortezza austro-ungarica di Lavarone, meglio nota come forte Belvedere Gschwent, (in tedesco: Werk Gschwent) sorge a quota 1 177 metri a sud della contrada Oseli su di uno sperone roccioso che si spinge verso la Valdastico e la valle del Rio Torto, dominandone le testate.
Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano, fu costruìto a partire dal 1908 terminato nel 1912, forte Belvedere era collaudato per resistere anche ai bombardamenti più pesanti e rappresenta un'opera moderna e razionale dove il cemento ed il ferro sono stati sapientemente amalgamati con la roccia.
Per la comunicazione con l'esterno il forte era connesso con un centralino telefonico con il Comando e di una stazione ottica per i collegamenti con il forte di Luserna, tramite l'avamposto Oberwiesen, il forte Cherle e l'osservatorio di monte Rust.
Alla fine del conflitto, forte Belvedere, alla stregua degli altri forti degli Altopiani, divenne proprietà del demanio italiano. Negli anni venti, una linea di sette fortezze in stato di parziale efficienza stava lì, tra i pascoli e i boschi di queste montagne, a memoria di un conflitto ancora troppo vicino per essere dimenticato.
Nel 1997 il forte, uno tra i più grandi e meglio conservati, è stato acquistato dal comune di Lavarone che, con il sostegno finanziario della provincia autonoma di Trento, ha immediatamente varato ed effettuato una serie di interventi di restauro e di valorizzazione del sito. Oggigiorno infatti il forte ospita un moderno museo.
BIKE STORIES in ALPE CIMBRA: lasciati ispirare
La seconda puntata di Bike Stories parte dal Bike Park di Lavarone, in Alpe Cimbra, da dove partiamo per conoscere l’offerta bike. Iniziamo girando sulla nuova Pump Track, una struttura in asfalto sulla quale grandi e piccini si possono mettere alla prova per perfezionare le loro abilità bike e divertirsi tra gobbe e paraboliche.
Il bike park si trova nella frazione Bertoldi nella ski area Alpe Cimbra, tramite una seggiovia a due posti con ganci per le bici si arriva in cima dove partono ben quattro trail.
Il Bikepark Lavarone può essere sfruttato sia in estate sia in inverno grazie anche ai tre anelli invernali per fat bike, questi ultimi battuti regolarmente con mezzi meccanici e segnalati.
Ci trasferiamo poi a Malga Millegrobbe, un’antica malga cimbra a 1400 metri di altitudine, che incarna lo spirito e l’accoglienza che questo territorio propone al mondo bike. Qui incrociamo la ciclabile Luserna - Roana, un percorso di quasi 30 km che ha l’ambizione di unire l’Alpe Cimbra all’altopiano di Asiago.
Dal centro di Luserna, lungo la dorsale cimbra, si arriva appunto fino a Roana su un veloce tracciato ideale per ebike. Con un’unica batteria e con un minimo sforzo è infatti possibile andare e tornare su tutti i 30 km godendo di panorami unici immersi nel verde dell’Alpe.
Ritornati a Malga Millegrobbe proseguiamo sulla strada sterrata di Forte Campo per circa due chilometri per visitare una delle più importanti fortificazioni presenti sull’altipiano.
A partire dal 1907, in previsione di uno scontro militare con l’Italia sui confini meridionali dell’Impero, il comando austriaco diede inizio infatti ad una massiccia fortificazione degli Altipiani di Folgaria Lavarone e Luserna.
Forte Lusern appare all’improvviso nella sua imponenza e potenza, sorge sulla sommità di Cima Campo, a 1549 m di quota. Nel 1915 il forte subì pesanti bombardamenti e venne ridotto ad un cumulo di macerie. Negli ultimi anni un’importante restauro ha restituito al manufatto la grandezza che l'ingegneria militare asburgica volle dargli.
Dopo aver pedalato sulla ciclopedonale ci spostiamo nella zona di Folgaria, dove andiamo a percorrere le strade e i tratturi che compongono la Folgaria Megabike.
Il Mega Bike è un percorso molto tecnico, che richiedente una buona preparazione fisica, ricalca la versione «classic» della Folgaria Megabike, una gara di gran fondo che per molti anni si è svolta sull’altipiano.
Un percorso agonistico che alterna emozionanti panorami ad ambienti alpestri di grande bellezza oltre ad importanti testimonianze della Grande Guerra.
Si passa per Forte Dosso delle Somme, chiamato anche Forte Serrada, una delle principali strutture difensive austro-ungariche lungo tutto il fronte.
Vale sicuramente la pena fermarsi per una vista per poi proseguire verso il comando austriaco dei Virti.
Il Comando ha un grande valore strategico in quanto era il cuore operativo dei forti dell’altopiano. Ricavato all’interno di una forra naturale non poteva essere intercettato dagli aerei di ricognizione italiani.
Passando per Malga Vallorsara siamo arrivati a Forte Cherle, una fortificazione militare situata in località Prima Posta ad un'altitudine di 1.445 m dove chiudiamo il nostro viaggio sul’Alpe.
Progettato con una forma triangolare nel 1909, e costruito tra il 1911 ed il 1913, era situato in una posizione molto avanzata, a soli 2 chilometri dall'allora confine.
Per quanto riguarda il prodotto bike l’Alpe Cimbra conta su oltre 600 chilometri di strade e sentieri adatti alla mountain bike, bici da corsa ed e-bike si snodano tra i boschi, i prati e i pascoli dell’Alpe Cimbra.
75 itinerari mappati e disponibili sul sito alpecimbra.it ideali per e-bike, mtb ma anche bici da strada su passi panoramici e lunghe strade di collegamento.
Sono 18 i bike point e ben 22 i bike hotel uniti a 5 bikers residence per una accoglienza di primissimo livello, ogni struttura è infatti dotata di deposito bici protetto, bike wash, angolo officina ma anche transfer bagagli e servizio lavanderia per indumenti e attrezzatura.
Un’offerta quindi completa ed in continua evoluzione caratterizza questo territorio che negli anni ha saputo valorizzare i propri percorsi utilizzando la Mountain Bike non solo come elemento di divertimento ma come mezzo sostenibile per vivere la montagna e la storia che la caratterizza.
Foto: Marco Gober
ESPLORANDO IL FORTE LUSERNA
FORTE LUSERNA - DICEMBRE 2015
Horror Music di Audionautix è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Artista:
Awkward Meeting - Supernatural Haunting di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Fonte:
Artista:
Forte Campomolon - Folgaria (TN)
Il forte Campomolon è stata una fortezza militare costruita a difesa del confine italiano contro l'Impero Austro-Ungarico (lungo la linea di confine che attualmente si può collocare tra la provincia di Vicenza e il Trentino) a 1.853 metri di altitudine della sommità dell'omonimo monte.
La Grande Guerra 1915-1918:I forti Austriaci
Forti Austriaci dell'altopiano di Folgaria,Lavarone e Luserna
Trentino- Sui sentieri della Grande Guerra- Trekk Forte Verle e Forte Vezzena (CanonHD)
Il Forte Verle (o più precisamente Forte Busa di Verle e in tedesco Werk Verle) è una fortificazione militare, situata sulla Piana di Vezzena ad un'altitudine di 1.504 m s.l.m., in provincia di Trento, poco distante dal forte Vezzena. Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano ed è una delle sette fortificazioni dello sbarramento Lavarone-Folgaria.Il forte si trova vicino al Passo Vezzena, nella parte nord-ovest del massiccio dell'Altopiano dei Sette Comuni, nel comune di Levico Terme.
Costruito nel primo decennio del XX secolo dagli austro-ungarici, era posto in una zona strategica, poiché poco distante dal confine con il Regno d'Italia.
il forte pesantemente danneggiato fu in buona parte riparato e ricostruito. Rimase come punto di collegamento con il sistema degli altipiani. L'attuale stato di degrado fu dovuto in primo luogo al recupero dell'acciaio delle cupole e degli scudi corazzati da parte del governo italiano, I restanti danni nell'immediato secondo dopoguerra da parte dei recuperanti.
Durante la Grande Guerra nella guarnigione del forte combatterono anche lo scrittore austriaco Fritz Weber, autore del libro Tappe della disfatta, e il regista e scrittore sudtirolese Luis Trenker.
Il forte Vezzena o Spitz di Levico (anche chiamato nei documenti storici come Werk Spitz Verle o Posten Cima Vezzena), si trova a quota 1.908 m s.l.m. ed è collocato sulla cima del Pizzo di Levico (o Cima Vezzena) in Provincia di Trento. Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.
Fu edificato quando il Trentino apparteneva all'impero austro-ungarico tra il 1910 e il 1914.Aveva un'importantissima funzione di osservatorio grazie alla sua posizione strategica, e proprio per questo motivo venne chiamato l'occhio degli altipiani. Poteva controllare la zona a sud verso Asiago e tutto il versante nord della Valsugana. Era sicuramente un'opera ardita, infatti si appoggiava alla roccia che gli fa da parete a nord e si affaccia a strapiombo con un salto di 1300 metri sulla Valsugana. Il forte si trova in una gola artificiale di roccia, ed era difeso da fitte linee di reticolati. Considerata la difficile posizione, i rifornimenti erano alquanto problematici, perciò venne dotato di capienti cisterne per l'acqua che veniva inviata, mediante pompe elettriche dal sottostante forte Verle...
Era considerato inespugnabile e tale si dimostrò; gli italiani cercarono infatti di conquistarlo più volte tra il 1915 e il 1916, ma tutti i tentativi fallirono.
L'attuale stato di rovina della fortezza è dovuta al recupero dei materiali ferrosi negli anni del primo dopoguerra; Recentemente è stato parzialmente restaurato e messo in sicurezza e non è più possibile penetrare all'interno, è stata posizionata anche una rete protettiva al bordo dello strapiombo per evitare cadute accidentali.
mostra fotografica di Andrea Contrini Fortezze di un Impero Perduto (servizio Telepace)
Fortezze di un Impero perduto
Andrea Contrini Photography:
Negli anni precedenti la prima guerra mondiale i comandi austro-ungarici eressero un imponente sbarramento di moderne (per l'epoca) fortificazioni sugli altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, considerati zona strategica vista la vicinanza con l'allora Regno d'Italia.
La guerra si abbatté sulle montagne come un maglio, poco venne risparmiato dalla furia dei bombardamenti. La guerra dei forti - come fu definita - mise a dura prova i nervi dei soldati, seppelliti nei tuguri in preda al terrore e alla claustrofobia mentre fuori si scatenava l'inferno. Fritz Weber, soldato e scrittore, descrisse così la vita a forte Verle: Le nostre anime son ben più desolate e devastate del mucchio di rovine, che dobbiamo difendere.
Al termine della guerra queste zone persero importanza militare. Le fortezze abbandonate furono ulteriormente distrutte e saccheggiate dai cercatori di ferro.
Oggi delle moderne fortezze sono rimasti gli scheletri: fantasmi di calcestruzzo immersi nella quiete della sera. Sembra che si interroghino sul senso del loro passato, sulle barriere tra popoli, su chi ancora scherza con pericolosi nazionalismi e chi ancora, per i propri interessi, gioca a scacchi con la vita altrui.
Il loro silenzio pone domande a noi.
fotografie di Andrea Contrini
e-mail: andreacontrini@yahoo.it
Forte Belvedere Altopiano di Lavarone (TN)
Forte Belvedere Lavarone (TN).Foto dei reperti della Grande Guerra 1915-1918.
Forte Belvedere: ieri luogo di guerra, oggi testimone di pace senza confini
Werk Gschwent, in italiano Forte Belvedere, sorge a strapiombo sulla Val d’Astico, vallata un tempo confine tra Regno Austroungarico e Regno d’Italia e fu edificato dagli austriaci a inizio
‘900 proprio in previsione del conflitto con l’Italia. In quel periodo si realizzarono anche altre sei fortificazioni come questa: sugli altipiani di Folgaria, Luserna, Vezzena e, appunto, Lavarone.
Forte Belvedere è però quella che meglio ha resistito negli anni e nel secolo scorso e perciò è l’opera che può darci il più efficace spaccato di quel periodo di guerra.
Osservatorio austroungarico _Monte Rust _ Lavarone
Durante il conflitto sul fronte degli Altipiani le comunicazioni militari avvenivano attraverso il telefono e il telegrafo.
Nel timore che i bombardamenti le potessero facilmente interrompere, gli austro-ungarici adottarono dei sistemi di comunicazione alternativi come l'uso dei piccioni viaggiatori e dei segnali ottici.
Questi ultimi trovarono ampia applicazione nelle comunicazioni tra i forti: allo scopo venne allestita una stazione di collegamento ottico sulla sommità di monte Rust, un'altura che si erge nei pressi di Lavarone Chiesa, circa a metà della linea fortificata.
La stazione - di cui sono visitabili i ruderi - si serviva di vari proiettori elettrici infissi nei muri, perfettamente orientati in direzioni dei forti o delle stazioni riceventi decentrate.
Situata sul Sentiero della Pace, la stazione di collegamento ottico di Monte Rust è facilmente raggiungibile percorrendo la comoda ex strada militare, sterrata, che sale da Lavarone Chiesa o da vari sentieri forestali che prendono avvio da Carbonare oi da Nosellari. (ci. dal sito study.com)
Forte Campomolon.wmv
Fortificazione Italiana della Grande Guerra ...
Bunker Werk Gschwent Forte Belvedere Rundgang
Das Werk Gschwent (von den Italienern als Forte Belvedere bezeichnet) war eines von insgesamt sieben Sperrwerken des österreichisch-ungarischen Festungsriegels am Rand der Hochebenen der Gemeinden Folgaría, Lavarone und Luserna, oberhalb des Val Sugana und südlich der Ortschaft Levico Terme bzw. des Lago di Caldonazzo. Die Österreichisch-Ungarische Militäradministratur bezeichnete diese Gegend als Hochfläche der Sieben Gemeinden unabhängig von ihrer tatsächlichen Lage.
Baubeginn war der 10. Mai 1909 unter Aufsicht von Hauptmann Rudolf Schneider
Fertigstellung am 18. Mai 1912 unter Aufsicht von Hauptmann Edgar Weingaertner
Quelle: Wikipedia
Gerne lasst mir ein Like da und ein Abo. Danke!
Trincee del Trentino 2013-07-08
un'emozionante viaggio nel tempo, ricordando i caduti della prima guerra mondiale.
FORT HENSEL
CENNI STORICI:
La struttura del forte fu edificata nel 1809 sul promontorio dello Tschalawài nei pressi dell'abitato di Malborghetto.Il progetto è del capitano del genio Friedrich Hensel.Era l'era napoleonica e le truppe francesi risalivano il Friuli verso il confine settentrionale austro ungarico.Nel maggio dello stesso anno i due eserciti si scontrarono ed il forte venne occupato dalle truppe francesi per due anni.Successivamente la struttura venne ripristinata nella metà del XIX secolo e nel 1884. Quando il Regno d'Italia costrinse ad una nuova attenzione al confine, l'edificio subì ulteriori modifiche e fu trasformato in una imponente fortezza con 18 bocche da fuoco.Restò inattivo per trent'anni ma con lo scoppio della grande guerra riprese l'attività con la presenza di 21 ufficiali e 567 soldati.
Nell'estate del 1915 subì oltre duemila colpi di grosso calibro e 4.500 durante tutta la guerra,che lo danneggiarono gravemente.
All'inizio del video e in alcune foto alla fine, si può notare la presenza di una postazione di costruzione più recente, che risale all'epoca della guerra fredda e posizionata nella zona sottostante il forte. L'accesso era chiuso.
#Gabry_Mir #Grande_guerra #Esplorazioni
Forte Campolongo
Foto di Giovanni pubblicate su fotopaesaggi.it
Il forte Campolongo è stata una fortezza militare costruita a difesa del confine italiano contro l'Impero Austro-Ungarico (lungo la linea di confine che attualmente si può collocare tra la provincia di Vicenza e il Trentino) a 1.720 metri di altitudine sulla sommità dell'omonimo monte che si eleva sul fianco destro della media Val d'Astico. Il forte si trova nel territorio comunale di Rotzo e si affaccia con pareti a picco sulla sottostante val d'Assa. Recentemente è stato restaurato grazie al progetto ecomuseo Grande Guerra delle Prealpi vicentine. Venne eretto negli anni 1912-14 e costituiva, con il forte Verena e il forte Corbin, la più diretta risposta alla linea dei forti austroungarici. Era una delle più moderne costruzioni operate dal Genio militare italiano. Nel luglio del 1915 venne gravemente danneggiato dal mortaio austroungarico Skoda da 305 mm appostato a Costalta e distrutto quasi completamente il 15 maggio 1916 dai colpi che diedero inizio all'Offensiva di Primavera. Il 22 maggio 1916 fu occupato dal nemico che lo tenne poi saldamente fino alla fine del conflitto.
Nuovo vlog a forte sommo alto!!!
località: Folgaria, Costa, passo coe, fondo piccolo e grande...
buona visione!!!
se il video vi è piaciuto mettete un pollicione all' insù così sò che ne devo fare altri se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al mio canale e attivate la campanellina per ricevere tutte le notifiche dei video che farò.
noi ci vediamo ad un prossimo video bella rega :)
supergamer 21 ;)