P15 Ponte di Piero-Monteviasco
Monteviasco liegt im Val Veddasca zwischen Lago Maggiore und dem tessiner Malcantone mit der Bergkette des Monte Lema und Monte Tamaro in den Südlichen Voralpen.
Die Bahn und die Lage sind weder sonderlich spektakulär noch besonders hoch gelegen, dennoch bildet die Bahn eine bemerkenswerte Ausnahme. Es handelt sich um eine der wenigen ÖPV Luftseilbahnen im sonst so Strassen und Autoverliebten Italien. Mit Ausnahme des Südtirols gibt es nur noch eine Hand voll solcher Anlagen in Italien. Beispielsweise in Varallo.
Ins Val Veddasca kommt man am Besten via Luino nach Dumenzza nach Curiglia dem Hauptort in diesem Tal. Der hinterste Teil gehört übrigens zur Schweiz und ist via den Alpe di Neggia Pass erreichbar.
Die Bahn wurde 1989 von Hölzl gebaut und ist eine einspurige Pendelbahn mit Kabinen für 15 Personen.
Talstation in Ponte di Piero. War ursprünglich mal ein schmuckloser Betonbau, hat man aber nachträglich der örtlichen Architektur angepasst.
I Mulini abbandonati di Piero Monteviasco Curiglia Varese
Leggenda urbana,edifici abbandonati,lasciati a se stessi,le indagini sono condotte senza asportare,imbrattare,provocare danni.
Urban legend, abandoned buildings, left to themselves, the surveys are conducted without remove, deface, damage.
Incisioni Rupestri - Ponte di Piero / Curiglia (VA)
Masso erratico con incisioni rupestri presso il ponte di Piero (100 m dalla funivia per Monteviasco, prima del parcheggio) su cui è possibile individuare figure antropomorfiche e molti disegni simbolici (età del bronzo, 1500 a.C.). Attualmente la teoria più valida è quella che vede nelle incisioni rupestri l'espressione di un culto religioso arcaico che fa ricorso a pratiche di ordine magico-rituale. Mediante la rappresentazione simbolica l'uomo rese omaggio alle divinità per propiziarsi le forze superiori sconosciute e temute.
Curiglia con Monteviasco Curiglia con Monteviasco Story 1
Descrizione
Italien: Wanderung nach Monteviasco
Wir starten unsere Wanderung im Ort Curiglia. Es ist ein kleines Dorf am hinteren Ende des Valle Veddasca - auf der östlichen Talseite. Dutzende von Natursteinhäusern zeigen noch heute, wie früher hier gelebt wurde. Zunächst folgen wir einer Ausfallstraße Bergan, bis wir eine kleine Alm passiere. Von hier geht es ohne größeren Höhenunterschied einige Kilometer durch den Wald. Dann steht ein Bergrücken an, den es zu überwinden gilt. In A. Cortetti, eine Ansammlung von verfallenen Häuser, haben wir den höchsten Punkt erreicht, 1048 m. Nun führt der Pfad zunächst Bergab, dann verläuft dieser auf der anderen Talseite auf das Bergdorf Monteviasco zu.
Die charakteristischen Häuser mit ihren Naturstein gemauerten Wänden und ihren Dächern aus Gneis, Torbögen und Fensterbänken sowie die engen gepflasterten Gässchen haben einen ganz besonderen Reitz. Hier ist die Zeit stehen geblieben.
Nun gehen wir über 1300 Stufen hinunter ins Tal. Dies war früher die einzige Möglichkeit den Ort zu erreichen. Ende der 80ziger Jahre wurde eine Seilbahn in Betrieb genommen um den Ort mit Gütern zu versorgen.
An der Talstation angekommen (550 m) folgen wir der Asphaltierten Straße zum Ausgangsort Curiglia.
Benvenuti a Piero di Curiglia
Video documentario sullo splendido e singolare paese di Piero di Curiglia (VA), popolato da circa 28 persone, una perla nascosta tutta da esplorare per gli amanti della tradizione storica, della natura e soprattutto della serenità.
Questo progetto intende diffondere, attraverso immagini in stile cinematografico, la bellezza di questo posto incantato, con i suoi affascinanti scorci, gli antichi mulini parzialmente funzionanti e la meravigliosa natura circostante.
Un narratore d'eccezione, Ambrogio Rossi, Sindaco di Curiglia e Monteviasco, ci accompagna in questo coinvolgente viaggio virtuale.
Buona visione!
Riprese + Editing: Roberto Insalata
Responsabile Progetto: Mario Parietti
Narrazione: Ambrogio Rossi
Copyright 2016: Roberto Insalata
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Polenta & Cervo a Monteviasco
6 settembre 2015 ● Una giornata tranquilla con Marco, Sara, Valentina, Daniela e le nostre bestie Giotto e Pepa. Saliamo a Monteviasco, un piccolo borgo in provincia di Varese al confine con la Svizzera raggiungibile a piedi con un'oretta di camminata o tramite una comoda funivia. Ci fermiamo poi al ristorante Il Camoscio Bellavista ( dove ci gustiamo risotti, polenta e cervo davvero squisiti.
100% GoPro - 1280x720px @60fps
✔ Sito web:
✔ email: daniele.gomiero@gmail.com
✔ MUSIC: Mandeh & GuitK - What I Might Do - The Tipsy Tortoise
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IDEE IN CIRCOLO - Curiglia
L'UNICO IN LOMBARDIA- (MONTEVIASCO)
Monteviasco è l'unico paese in Lombardia, e uno dei pochi in Italia, ancora raggiungibile soltanto a piedi oppure tramite una funicolare.
Qualche giorno fa ho deciso di farci un salto!
Monteviasco .. un paesino che non conosce strade!
Eccoci qui..sopra Luino..a percorrere questa mulattiera che ci porterà alla scoperta di una località isolata e magica!
Per qualsiasi info potete contattarci attraverso una di queste modalità:
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Benvenuti a Piero di Curiglia [Trailer]
Una breve introduzione al video documentario Benvenuti a Piero di Curiglia, realizzato in collaborazione con il Fotografo Professionista Mario Parietti, Nicoletta Ruscio (Agriturismo Kedo) e Ambrogio Rossi (Sindaco di Curiglia e Monteviasco).
Il video completo è disponibile al seguente link:
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Riprese + Editing: Roberto Insalata
Responsabile Progetto: Mario Parietti
Copyright 2016: Roberto Insalata
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Curiglia - Sarona - Alpone
2017-08-26
By far the toughest climb I've ever done.
Starting from the tranquil village of Curiglia near the Swiss borders of Lombardy, a fork can be taken either towards Monteviasco or towards Alpone. Monteviasco is basically the easy way out.
The path starts innocent enough, looks well paved, even cars go by, and then outta nowhere it goes straight up to 20%+. The path to the village of Sarona is less than 2km long but involves 4 rather long ramps of 30%+ with flat spots (and by flat i mean 10%+) to recover. This is probably by far the toughest (still) paved road i ever encountered and is an absolute amazing egosmasher. I absolutely love the climb to bits and keep coming back.
The village of Sarona itself has shitloads of stone cottages as can be seen in the footage, with some goats roaming freely and blocking the way (if unlucky). I decided to walk, rather than bike, on the extra cobbly surface, but only because I was knackered af. If you still got the energy, feel free to continue, it is doable.
After that the road gets deceptively slippery with loose rocks, near-invisible tyre traps, and most importantly 35%+ ramps (with a measured max of 45%). As you can see I had to take quite a few breaks either due to cramps, slipping or both ¯_(ツ)_/¯.
It's definitely a climb I will attempt to conquer again, hopefully without stopping (or at least one less than this time).
Curiglia
In compagnia di Marco per le stradine di Curiglia alla riscoperta di un borgo in letargo.
GEOCACHING: Controllo cache vicino a Monteviasco
Tg del 19 novembre 2018
PARCHEGGIO DI VIA BIXIO, PER OSPEDALE E STAZIONI
Al via i lavori di realizzazione del nuovo parcheggio di Giubiano, al servizio delle stazioni di Varese e dell’Ospedale Del Ponte. 317 posti auto, interamente a carico del privato. Opera pronta da qui a un anno. Poi a Busto Arsizio per l’altra faccia della nuova piazza “reale”.
GLI ANGELI DI MONTEVIASCO
Una storia di solidarietà in uniforme, quella che arriva da Monteviasco, borgo rimasto isolato dalla tragedia della funivia costata la vita a Silvano Dellea. Da quel giorno i carabinieri fanno su e giù dalla montagna per portare aiuti ai residenti più anziani.
SARONNO COL NOBEL, GALLARATE COL CAMPIONE
L’Istituto Prealpi di Saronno a tu per tu con Lorella Carimali, in corsa per il Nobel degli insegnanti. Sicurezza stradale al centro del teatro di Gallarate, con oltre 500 ragazzi al cospetto del campione Ivan Basso e della polizia locale.
DACIA MARAINI, REGINA DEL PREMIO CHIARA
La scrittura ha ancora una funzione sociale, educativa, addirittura sociologica. Ne è convinta Dacia Maraini, popolare autrice premiata dagli amici di Piero Chiara per la sua straordinaria carriera.
BEL BASKET, BRUTTO VARESE
Successo in esterna per la Openjobmetis, che espugna Cremona. Batosta per il Varese Calcio, che cade per 3 a 0 sul campo della Castellanzese.
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VARÉES E LA SO GÉNT: MONTEVIASCO - 31/03/09
Un paese dove il tempo sembra essersi fermato. Una perla delle nostre Prealpi. Questa è Monteviasco, splendida protagonista per natura, storia e cucina tipica.
VAI SUL SITO DELLA PROVINCIA DI VARESE NELLA SEZIONE VIDEO DOCUMENTARI.
Il Valligiano - I mulini di Pian di Piero di Claudio Perozzo
Il Valligiano - I mulini di Pian di Piero di Claudio Perozzo
La Madonna della Guardia all'Alpone.mov
Breve video sulle pendici del Monte Lema, fino alla chiesetta della Madonna della Guardia all'Alpone, nel comune di Curiglia, Varese.
Miniera Valvassera (esplorazione) e Baita San Gemolo (degustazione)
MINIERA VALVASSERA - VALGANNA (VA)
In Valganna, poco a nord di Varese, ci sono i resti di quella che fu una miniera fin dai tempi dei Celti e dei Romani.
Sulla strada statale che porta da Varese a Ponte Tresa, poco dopo le gallerie delle grotte, c'è il Parco della Martica, una parte del parco di Campo dei Fiori.
Inoltrandosi per qualche centinaio di metri si possono vedere i resti degli alloggi degli operai e degli uffici della ex miniera.
Proseguendo si trovano due cabine elettriche, che rifornivano di corrente le varie strutture della miniera e girando a destra, il sentiero si inerpica su per la montagna, fino a raggiungere la cresta del monte.
L'origine della miniera viene fatta risalire ad oltre 2000 anni fa, ma non si sa con sicurezza se i primi a scavarla furono i Celti o i Romani.
Cosa certa è che ne venissero estratti oro, argento, piombo, fluorite e pirite, oltre a porfido e travertino.
Per ricavare il minerale, la roccia grezza veniva fatta cuocere fino a quando, spaccandosi per il calore, avrebbe rivelato i minerali puri.
Per questo motivo, gran parte della montagna venne disboscata per poter cuocere la roccia estratta dalla miniera.
Oggi la montagna è nuovamente verde, dopo l'abbandono della miniera.
I primi documenti ufficiali risalgono al 1556 e dicono che la miniera era di proprietà del cardinale Angelo Medici, della Badia di Ganna, che in seguito diventò Papa Pio IV.
Dopo un momentaneo abbandono, nel 1862 la miniera venne data in concessione ad un certo Baglioni, che fece scavare nuove gallerie.
Pochi anni dopo, nel 1870, la concessione passò alla famiglia Bergoglio, che fece scavare nuovi ampliamenti.
A causa della caduta del prezzo del piombo, ai primi del '900 la miniera venne abbandonata, per poi essere riaperta per scopi bellici durante la Prima Guerra Mondiale, quando fu costruita una teleferica automatica per trasportare a valle la roccia estratta.
Nel 1935 la miniera, a causa anche delle scarse tecniche estrattive, venne nuovamente abbandonata.
Solo durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1943, la miniera venne acquisita dalla MiRiVa (Miniere Riunite Varesine), venne riaperta e dava lavoro ad una quarantina di operai.
Purtroppo la produttività della miniera diminuiva progressivamente, tanto che gli operai dovevano estrarre una tonnellata di roccia per ricavarne circa 150 grammi di piombo, dal quale estrarre non più di due o tre grammi di argento (l'oro si era già esaurito nel 16° secolo).
Fu così che nel 1965 la miniera venne definitivamente abbandonata e adesso è meta di esploratori e gruppi speleologici.
Furono appunto tre membri del Gruppo Speleologico Prealpino di Clivio che, qualche anno fa, avvistarono un essere antropomorfo peloso e con una dentatura non indifferente, che, dopo essersi affacciato da un anfratto, si sarebbe nascosto tra i cunicoli.
Questa apparizione è stata confermata da altri speleologi che in seguito hanno avvistato lo stesso essere.
Un'altra storia riguarda un'entità chiamata la Cosa, una forma nebbiosa luminescente che esce dal pozzo allagato vicino all'ingresso secondario, che come una gelatina avvolge i visitatori, che hanno un senso di asfissia e una sensazione di malessere generale.
Anche questa cosa è stata avvistata da più esploratori; c'è chi ritiene che si tratti di fantasmi e chi pensa che si tratti di forme di vita aliene.
Tra storia e misteri, questa miniera è sicuramente un posto affascinante, difficile da raggiungere, ma davvero interessante da visitare.
BAITA SAN GEMOLO
L’azienda agricola Baita San Gemolo si trova nel cuore della Valganna, a pochi km da Varese, immersa nella natura.
L'agriturismo, a conduzione famigliare, nacque grazie alla passione che nutrono i fratelli Maria, Gloria e Gianni Cipolla per la trasformazione del latte in tutti i suoi derivati.
Ben quattro generazioni della famiglia si sono occupate di questo lavoro sia in alpeggi che in pianura fino a trasmettere tutte le conoscenze e i segreti del mestiere alle nuove leve.
Inizialmente si partì con vendita diretta di prodotti caseari, gelati e con la possibilità di assaggiare taglieri di formaggi e di salumi prodotti dall'azienda accompagnati da un buon bicchiere di vino, per poi negli ultimi anni allargarsi introducendo la ristorazione agrituristica con gustosi antipasti, primi, secondi e dolci fatti in casa.
ESPLORAZIONE MINIERA:
TUTTE LE FOTO:
URBEX 4 PASSION:
MARCO PATANIA:
BAITA SAN GEMOLO:
Azienda agricola Baita San Gemolo
Località Baita S. Gemolo n.1 21039 Ganna (VA)
Tel. +39 0332 719698 - Cel. +39 334.7710023 - info@baitasangemolo.it