Rovigo,la città delle rose.wmv
Rovigo is a town and comune in the Veneto region of North-Eastern Italy, the capital of the eponymous province. Rovigo stands on the low ground known as Polesine, 80 km by rail SW of Venice and 40 km SSW of Padua, and on the Adigetto Canal. The comune of Rovigo extends between the rivers Adige and Canal Bianco, 40 km W of the Adriatic Sea, except the frazione of Fenil del Turco that extends south of the Canal Bianco.Polesine is the name of the low ground between the lower courses of the rivers Adige and Po and the sea; the derivation of the name is much discussed, generally applied only to the province of Rovigo, but is sometimes extended to the neighborhood of Adria and Ferrara.Rovigo (both Rodigium and Rhodigium in Latin script) appears to be first mentioned in a document from Ravenna dating April 24, 838; the origin of the name is uncertain. In 920 it was selected as his temporary residence by the bishop of Adria, Paolo Cattaneo, on the destruction of his city by the Hungarian ravagers; the fortifications started by him were already finished in 945. The viscounts of Rovigo built a line of brick walls in the 1130s in the name of the House of Este. The current Torre Donà is a remnant of the castle built some time in between; it is 66 m high and it may have been the highest brick tower at that time if the date of construction is correct.In 1194 Rovigo became a formal possession of Azzo VI d'Este, duke of Ferrara, who took the title of conte (count) of Rovigo. The Este authority ended in 1482, when the Venetians took the place by siege and retained possession of it by the peace of 1484. Although the Este recovered the city during the War of the League of Cambrai, the Venetians, returning in 1514, retained possession till the French Revolution. In 1806 Napoleon I Bonaparte created it a duché grand-fief for general Anne Jean Marie René Savary. The Austrians in 1815 created it a royal city.Rovigo was annexed to the Kingdom of Italy in 1861; in 1866 it was connected by railway to Padua, Ferrara, Verona (through Legnago), and Chioggia (through Adria). In the 1900s the first modern industries were established, the most important of these was a sugar refinery. In 1927 the territory of the comune was extended to the extent it has now by including near former municipalities. In 1937 the course of the Adigetto Canal was diverted to the west edge of the town and a large avenue Corso del Popolo was built in place of the former course. In the years 1943--1945 Rovigo was part of the Italian Social Republic and it has been in Italy since 1946. In the 1950s and 1960s Rovigo had a dramatic development and it had the highest urbanization rate among the towns in the Veneto region after World War II.
Rovigo è un comune italiano di 52.458 abitanti capoluogo della provincia omonima nel Veneto.
Il capoluogo è conosciuto anche con il nome di Città delle rose grazie alla descrizione fatta da Ludovico Ariosto ne l'Orlando furioso, che ne fa derivare il nome latino Rhodigium dalla parola greca ρόδον (rhòdon), ossia rosa.Gli abitanti si chiamano rodigini.
Gli Estensi erano presenti a Rovigo già nel 1117 e furono presumibilmente loro a promuovere l'ampliamento della fortificazione nel XII secolo.L'annessione al Regno d'Italia diede la spinta definitiva allo sviluppo; nel 1866 la città risentì favorevolmente della costruzione della linea ferroviaria Padova-Rovigo, subito prolungata verso Ferrara .A partire dagli anni 1950 e 1960, Rovigo ha avuto un notevole sviluppo, sia come tradizionale mercato agricolo, sia come centro industriale, favorito dall'inserimento del Polesine nelle zone ad economia depressa.A partire dagli anni 1980 è iniziato il recupero del patrimonio urbanistico e architettonico del centro cittadino. In tempi recentissimi si sono sviluppati il nuovo polo ospedaliero a est e la zona commerciale a nord della città, dove si sono stabilite anche le sedi della Fiera e dell'Università. Si sta infine completando in questi anni il recupero urbanistico dell'ex ghetto ebraico, iniziato negli anni 1930.Grazie ai benefici della categorizzazione in zona depressa durante gli ultimi due decenni del XX secolo ha beneficiato di una positiva spinta economica che ha sradicato il capoluogo e parte della provincia dalla dipendenza dall'economia agricola. Un buon numero di industrie manifatturiere si sono sviluppate nella zona industriale della città.
Font : Wikipedia
I Giardini delle Ville Venete
Regione del Veneto - Assessorato alla Cultura - Direzione Beni Culturali.
directed and edited: Francesco Mansutti
Alcuni dei giardini più belli del Veneto raccontati dall'Arch. Giuseppe Rallo. Tre secoli di storia in quattro grandi temi: l'acqua, la statuaria, le architetture vegetali, le piante le serre e i fiori.
Villa Barbarigo a Valsanzibio (PD), Villa Barbaro a Maser (TV), Villa Belvedere a Mirano (VE), Villa Emo Capodilista a Rivella di Monselice (PD), Villa Pisani a Strà (VE), Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto (TV).
Artesplorazioni: macchiaioli
Le Artesplorazioni sono una serie di video che vi guideranno tra i movimenti e i temi della storia dell'arte, rispondendo alle 5 domande: cosa, chi, dove, quando e perché. ???? Oggi parliamo di ... macchiaioli!
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I macchiaioli! Mi innamorai di loro a una mostra a Padova, diversi anni fa. Meraviglioso gruppo d’artisti che si trovò a Firenze prima dell’unità d’Italia, quando il granducato di toscana era il luogo più tollerante della penisola e il granduca Leopoldo II non era troppo legato alla sua poltrona. Questi pittori, attivi tra il 1855 e il 1865, erano in rivolta contro le convenzioni accademiche.
Il video è anche sottotitolato in italiano, inglese, francese e spagnolo. Per i sottotitoli in lingua straniera puoi contribuire anche tu! Segui quindi la playlist “artesplorazioni” per non perderti mai nulla e lascia un commento sotto ai video in cui puoi tu stesso suggerirci opere oppure nuovi temi da trattare in futuro. Il tuo contributo quindi è prezioso.
#artesplorando #artesplorazioni #macchiaioli
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➡ I macchiaioli e il loro tempo. Una rivoluzione d'arte al Caffè Michelangelo
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PADOVA TG - 01/09/2015 - LETTURE GENDER, I PADOVANI: «NON E’ GIUSTO SOSPENDERLE»
PADOVA TG (martedì 1 settembre 2015) - Letture gender rinviate dopo le polemiche divampate anche a Padova. Ai Giardini della Rotonda dovevano essere letti durante un incontro pubblico i libri censurati a Venezia dal sindaco Brugnaro. Contro questo evento però si era scagliato anche il sindaco di Padova Massimo Bitonci “non approvo questa manifestazione che non avevo autorizzato” aveva scritto su facebook il primo cittadino esprimendo tutta la sua contrarietà ai libri banditi dalle scuole veneziane. Le polemiche hanno portato gli organizzatori delle letture a sospendere l’incontro padovano “Vogliamo evitare qualsiasi tipo di strumentazione”. In città e soprattutto sui social i commenti si dividono.
C'era una volta una casa - Veneto, le ville del Palladio
In questa puntata della serie 'Cera una volta una casa', andiamo alla scoperta delle ville del celebre architetto Andrea Palladio, in particolare nel Veneto.
A Casal del Pino parte Floracult, un eden di piante e giardini da sogno
Un armonioso e pittorico miscuglio di colori, forme e odori riempie il Parco di Veio, quella splendida campagna romana eletta a paesaggio ideale da molti pittori. Non è l'uomo a creare questa esplosione di energia, bensì la natura stessa; da venerdì 26 a domenica 29 aprile i Casali del Pino ospitano la quarta edizione di FloraCult, la mostra mercato di florivivaismo amatoriale.
Tavola rotonda processo penale in Italia e negli USA - Davigo - Roma 20120308 (2di2)
Tavola rotonda dedicata ai tempi del processo penale in Italia e negli Stati Uniti in occasione della presentazione del volume La giustizia penale in Italia: un processo da sbloccare. Intervento del Dott. P.Davigo.
Roma 2012/03/08
Estratto dal sito di Radio Radicale .
PADOVA TG - 07/11/2015 - IL PD A CARCERI «ZAIA COMPLETI LA STRADA REGIONALE 10»
PADOVA TG (sabato 7 novembre 2015) - Uno Zaia rappresentato con il naso da Pinocchio, perché non ha mantenuto le promesse fatte.
Il Pd manifesta alla rotonda di Carceri, este, chiedendo il completamento della strada regionale 10, su cui il governatore aveva puntato prima della campagna elettorale stanziando i fondi, ritirati dopo la conferma a Palazzo Balbi.
Parlamentari, consiglieri regionali dem con i sindaci del territorio , dopo l’appello fatto da cOnfidustria, lanciano l’allarme: senza l’infrastruttura la bassa padovana resterà tagliata fuori.
A Roma si sta tentando di percorrere una via alterntiva.
C’è anche il nodo legato al nuovo ospedale di Schiavonia, che, stando alle posizioni deglli amministratori, in queste condizioni non è facilmente raggiungibile.
Il Veneto in Villa - Italia.it
La Padova delle Ville, per lo più palladiane, apre le porte ad un viaggio in un'altra epoca. Varcare quella porta significa anche vivere una vacanza fatta di arte eccelsa, ambiente naturale e ottima gastronomia, in altre parole l'espressione migliore del made in Italy. In compagnia di Jacopo Marcello visitiamo Villa Ca' Marcello, di proprietà della stessa famiglia da sedici generazioni. E poi entriamo nella Villa Contarini, la reggia dei patrizi della Serenissima di Venezia.
Mantua Italy • Including a Visit to the Palazzo Ducale Mantova Italia
Mantua Italy Including a Visit to the Palazzo Ducale Mantova Italia. Our cruise has a dramatic approach to Mantua, home of the poet Virgil, artists Mantegna and Donatello and a captivating lakeside setting. Mantua displays extraordinary neo-classical and baroque architecture, portrayed in the 14thC Ducal Palace housing some 15 gardens and courtyards, a museum, basilica and theatre. The intricate frescoes, Gallery of Mirrors and exquisite Rivers Room and 12,000 paintings and sculptures all create a Grand Finale to our Italian Renaissance adventure.
The imposing capital of Lombardy, Mantua (or Mantova) is a beautiful, historic city surrounded on three sides by artificial lakes created during the 12th century. Mantua's historic power and influence under the wealthy Gonzaga family made it one of the main artistic, cultural and musical hubs of Northern Italy. Mantua's most famous ancient citizen is the poet Publius Vergilius Maro, Virgil, who was born near the city in 70 BC. revolt backed by the House of Gonzaga led to the election of Luigi Gonzaga as the Captain General of Mantua. The Gonzagas built new walls with five gates and renovated the architecture of the city in the 14th century. During the Renaissance, the Gonzaga family raised the level of culture and refinement. In 1627, the Gonzaga line came to an end, and the town slowly declined under the new rulers.
Palazzo Ducale, the home of the Gonzaga family from the late 13th to early 17th centuries, is a huge complex of buildings, courtyards, a museum, basilica, theatre and 15 gardens. There are over 500 rooms and some 12,000 paintings and sculptures. The most famous room is the Camera degli Sposi with frescoes from 1474 painted by Mantegna.
The Duomo, the Cathedral of San Pietro, was first erected on the site of a Palaeo-Christian structure that was destroyed by a fire in 894. The church was rebuilt in 1395-1401 with the addition of side chapels and a magnificent Gothic façade. After another fire in the 16th century, the interior was remade. In 1756-1761 the façade was replaced by the Baroque one in Carrara's marble.
The Basilica di Sant'Andrea was begun in 1462 on a site occupied by a Benedictine monastery and finished 328 years later. The Benedictine bell tower from 1414 still remains. The church holds the tomb of the painter Andrea Mantegna and a much-disputed relic said to hold the blood of Christ.
The 11th century Rotonda of San Lorenzo, the most ancient church in the city, is believed to be on the site of a Roman temple to Venus. Deconsecrated, it was used for dwellings, shops and stores. Later it was restored and the external additions removed.
In 2008 Mantua became a UNESCO World Heritage Site based on its Renaissance planning and architecture.
For more information see:
*Music by Daze Audio -
1994 La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto - Sito UNESCO
Video realizzato dalla RAI, in collaborazione e con il contributo economico del MiBACT (fondi della legge 77/2006 nella disponibilità dell'Amministrazione per attività a favore di tutti i siti UNESCO) nell'ambito della Convenzione siglata il 3 aprile 2018
Cittadella giardini pubblici
Giardini pubblici tra Porta Vicenza e Padova
Palladio Museum, Barbarano Palace, Vicenza, Veneto, Italy, Europe
Palazzo Barbaran Da Porto is a palazzo in Vicenza, Italy designed in 1569 and built between 1570 and 1575 by Andrea Palladio. Since 1994 the palace is part of the City of Vicenza and the Palladian Villas of the Veneto World Heritage Site by UNESCO. In the palace is located the Palladio Museum and the Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio (CISA). The sumptuous residence realised between 1570 and 1575 for the Vicentine noble Montano Barbarano is the only great city palace that Andrea Palladio succeeded in executing in its entirety. In his History of Vicenza of 1591, Iacopo Marzari records Montano Barbarano as a man “of belles lettres and most excellent musician”. Various flutes figure in the 1592 inventory of the palace, confirming the existence of an intensive musical activity there.
At least three different autograph projects survive, preserved in London, which document alternative hypotheses for the building’s plan, all quite different from the actual one and testimony to a complex design process. Barbarano, in fact, requested Palladio to respect the existence of various houses belonging to the family and already existing on the area of the new palace. Moreover, once the project was finalised Barbarano acquired a further house adjoining the property, which resulted in the asymmetrical positioning of the entrance portal. In any case, the constraints imposed by the site and by a practical patron became the occasion for courageous and refined solutions: Palladio’s intervention is magisterial, elaborating upon a sophisticated project for “restructuring” which blended the diverse pre-existing structures into a unified edifice. In 1998, after a twenty-year restoration, the Palace has been opened to the public. The exhibition activities began in March 1999. On the ground floor, a magnificent four-columned atrium welds together the two pre-existing building lots. In realising the scheme, Palladio was called upon to resolve two problems: one statical, how to support the floor of the great hall on the piano nobile; the other compositional, how to restore a symmetrical appearance to interiors compromised by the oblique course of the perimeter walls from the pre-existing houses. Departing from the model of the wings of the Theatre of Marcellus in Rome, Palladio divided the interior into three aisles, placing centrally four Ionic columns which allowed the reduction of the span of the central cross-vaults, set against lateral barrel vaults. He thus achieved a very statically efficient framework capable of bearing the floor of the hall above without any difficulty. The central columns were then tied to the perimeter walls by fragments of rectilinear entablature, which absorb the irregularities of the atrium plan: in this way he realised a sort of system of “serlianas”, a stratagem conceptually similar to that of the Basilica loggias. Palladio even adopted the unusual type of Ionic capital derived from the Temple of Saturn in the Forum Romanum because it permitted him to mask the slight but significant rotations necessary to align the columns and engaged columns. To decorate the palace, in several campaigns Montano employed some of the greatest artists of his time: Giovanni Battista Zelotti (who had already intervened in the interiors of Palladio’s Villa Emo at Fanzolo), Anselmo Canera and Andrea Vicentino; the stuccoes were entrusted to Lorenzo Rubini (who contemporaneously executed the external decorations of the Loggia del Capitanio) and, after his death in 1574, to his son Agostino. The net result was a sumptuous palace capable of rivalling the residences of the Thiene, the Porto and of the Valmarana, a palace which permitted its patron to represent himself to the city as a ranking member of the Vicentine cultural élite.
Il territorio di Varese in età preistorica e protostorica
Maurizio Harari (Università degli Studi di Pavia)
Presentazione del volume (tavola rotonda) “IL TERRITORIO DI VARESE IN ETÀ PREISTORICA E PROTOSTORICA”, La Storia di Varese, Nomos edizioni.
Grazie a questo volume, emerge una panoramica approfondita e aggiornata sull’ambiente, i popoli, le scritture, sugli scavi archeologici e sulle ricerche, che riguardano il lunghissimo periodo che va dal Paleolitico al periodo preromano. La ricchezza del patrimonio di archeologia preistorica che riguarda il territorio della provincia di Varese è nota (basti pensare agli insediamenti palafitticoli dei laghi e alla Cultura di Golasecca) ed ha permesso agli Autori di trarre pieno e meditato profitto da riflessioni storico-archeologiche dedicate al popolamento antico dell’Italia del nord-ovest. Argomenti dunque attualissimi e, nell’orizzonte pre- e protostorico che li incornicia, ben radicati nel quadro territoriale proprio di una Storia di Varese. L’analisi è stata compiuta da alcuni tra i più autorevoli archeologi e studiosi delle università di Pavia, Milano, Torino, Padova, Venezia e Nottingham, del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, del Centro di Studi Preistorici e Archeologici di Varese e di altri prestigiosi laboratori, musei e istituzioni culturali nazionali.
Incontro nell’ambito della Mostra “Alieni. La conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo”
link della rassegna : uninsubria.it/alieni
Andrea Palladio e le Ville Venete
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Rivoluzione viabilità a Castelfranco: i lavori ripresi dal drone
Ecco i lavori per la realizzazione della rotonda tra via San Pio X e la Strada regionale 53 che ha impegnato quaranta operai della Adriatica Strade. Realizzate a tempo di record il sottopasso ciclopedonale e la rotonda provvisoria. Sono stati posti nove blocchi prefabbricati di tre metri di larghezza e quattro di altezza che costituiranno il tunnel sotterraneo ciclopedonale che collegherà i due lati della strada. Quindi la ricopertura e la riasfaltatura della strada e la posa degli elementi provvisori della rotonda. (video Macca)
***** Parco di Valsanzibio - Villa Barbarigo - Galzignano Terme - Colli Euganei Veneto
Villa Barbarigo (anche nota come Barbarigo Pizzoni Ardemani) è una villa veneta costruita a Valsanzibio di Galzignano Terme nel Seicento, su commissione del nobile veneziano Francesco Zuane Barbarigo.
Il parco della villa di Valsanzibio copre un'area di 15 ettari ed è un raro esempio di giardino simbolico seicentesco, che presenta un complesso sistema di fontane tutte funzionanti.Il giardino contiene ben settanta statue con motti didascalici incisi sul basamento, eseguite da Enrico Merengo, tra cui si ricordano la personificazione del Tempo, Endimione, Argo, Tifeo e Polifemo. Il parco è percorso da sentieri conducono alle fontane (in tutto sedici, tra cui quelle dei Fiumi, di Eolo, dei Venti), al labirinto in bosso, a laghetti, peschiere, ruscelli e giochi d'acqua, alla galleria dei carpini e a piccole costruzioni.
L'itinerario, che simboleggia il cammino dell'uomo verso la Salvezza, ha inizio dal monumentale ingresso, un'elegante costruzione su cui spiccano pregevoli bassorilievi e statue, come quella di Diana-luna, la dea della natura e degli animali selvaggi, votata a mutamenti e prodigi.
Il percorso prosegue entrando nel giardino, fino a raggiungere l'arco di Sileno, da qui costeggiando la peschiera detta Bagno di Diana, la Fontana dell'Iride e la Peschiera dei Venti si giunge al labirinto geometrico, che rinvia ad un episodio legato alla vita di San Gregorio Barbarigo. Questo labirinto in bosso, con un percorso di 1500 metri, rappresenta uno dei più estesi labirinti dell'epoca tuttora esistenti.
In prossimità della Fontana della Pila, il cammino continua imboccando a destra il Gran Viale affiancato dall'Isola dei Conigli, una delle rare garenne ancora esistenti, rappresenta l'immanenza, nonché la condizione caratteristica degli esseri viventi racchiusi entro i confini spaziali e temporali. Giustapposta all'isola e al di là del Gran Viale si trova una maestosa statua raffigurante il Tempo, che ha interrotto il suo volo attraverso lo spazio: ciò simboleggia la trascendente condizione dello spirito umano.
Procedendo tra statue e fontane che delimitano anche simbolicamente Isola e Tempo si giunge alla scalinata delle Lonze, che richiama i versi dell'Inferno dantesco, contrassegnata dal sonetto che illustra i significati del giardino a livelli diversi. Si perviene così alla meta finale del percorso simbolico, la Fontana della Rivelazione, coronata dalle otto allegorie delle prerogative del giardino stesso e del suo signore. Il giardino si unisce, infine, come in un ideale continuum naturale, al Monte Gallo, attraverso un suggestivo filare di cipressi.
Vi sono circa 800 piante, tra cui diverse specie arboree piuttosto rare: in particolare, si contano 24 varietà di conifere, 16 di alberi a foglia perenne, 24 a foglia caduca e altri tipi di arbusti.
Il giardino della villa è stato recentemente insignito del premio internazionale Il più Bel Giardino d'Europa.
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[한국어 정보]
비첸차는 기원전 2세기경 건설돼, 15세기 초부터 18세기 말까지 베네치아 공화국의 지배하에 있었다. 그 당시 르네상스 최고의 건축가 안드레아 팔라디오가 지은 건축물이 넘쳐나 팔라디오의 도시로도 유명하다. 이곳에 그가 설계한 20개가 넘는 건축물들은 세계문화유산으로 지정돼 보호되고 있다. 그 중에 현존하는, 세계에서 가장 오래된 실내 극장인 올림피코 극장. 팔라디오의 유작으로 그 뒤를 이어 그의 제자가 완공했다. 마치 고대 로마의 원형극장이 실내로 들어와 있는 듯한 극장은 원근법을 제대로 살린 무대 장치가 인상적이다. 무대와 가까운 객석 위로는 1585년 당시 연극배우의 동상들이 있다. 극장의 원근법과 지붕을 덮는 건축 시도는 당시 하나의 혁명과도 같았다고 한다.
[English: Google Translator]
Vichencha was built around the second century BCE and was under the rule of the Republic of Venice from the beginning of the 15th century to the end of the 18th century. At the time, the Renaissance architect, Andrea Palladio, is famous for its palace-built architecture. More than 20 buildings designed by him are protected and designated as World Cultural Heritage. Among them, Olimpico Theater, the oldest indoor theater in the world. His succession was followed by the completion of his disciple. It is as if the amphitheater of ancient Rome appears to be indoors. In 1585, there were statues of actor actors on the audience near the stage. The perspective of the theater and the architectural attempt to cover the roof were like a revolution at the time.
[Italy: Google Translator]
Vichencha fu costruita intorno al II secolo aC e fu sotto il dominio della Repubblica di Venezia dall'inizio del XV secolo fino alla fine del XVIII secolo. A quel tempo, l'architetto rinascimentale, Andrea Palladio, è famoso per la sua architettura di palazzo. Più di 20 edifici progettati da lui sono protetti e designati come patrimonio culturale mondiale. Tra questi, il Teatro Olimpico, il più antico teatro al coperto del mondo. La sua successione è stata seguita dal completamento del suo discepolo. È come se l'anfiteatro dell'antica Roma appaia al chiuso. Nel 1585, sul palco c'erano statue di attori attori sul pubblico. La prospettiva del teatro e il tentativo architettonico di coprire il tetto erano come una rivoluzione al momento.
[Information]
■클립명: 유럽103-이탈리아20-04 세계에서 가장 오래된 실내 극장 올림피코
■여행, 촬영, 편집, 원고: 홍은희 PD (travel, filming, editing, writing: KBS TV Producer)
■촬영일자: 2018년 5월May
[Keywords]
극장/공연장,theater,동상,statue,공원/광장,park, square,사람,man,건물,architecture,유럽Europe이탈리아Italyitalia이태리홍은희20185월베네토VenetoVenetoEmilia-RomagnaMay걸어서 세계속으로
Veneto - Padova e le Ville del Brenta
TG PADOVA (20/06/2019) - ECCO DOPO 74 ANNI LA PRIMA GIUNTA NON DI SINISTRA
TG PADOVA (giovedì 20 giugno 2019) - DEVIS VIGOLO, 47 anni, geometra libero professionista, consigliere comunale uscente, è il vicesindaco di Cadoneghe con deleghe a industria, commercio, trasporti, sviluppo economico e sostegno alle imprese. NICOLO' COMIS, 30 anni, storico militante della Lega, sarà assessore a innovazione, politiche giovanili, pronto intervento cittadino, eventi e manifestazioni, manutenzioni straordinarie, quartieri. LUIGI SPOSATO, 58 anni, imprenditore da trent'anni nella conduzione di aziende, ha ricevuto le deleghe a bilancio, programmazione finanziaria, tributi, patrimonio, sicurezza sul lavoro, risorse umane e personale, politiche del lavoro. SARA RANZATO, presidente uscente della Pro Loco di Cadoneghe, con una lunga esperienza di volontariato nel mondo della scuola, seguirà istruzione, cultura, servizi sociali, edilizia residenziale pubblica, emergenza abitativa, iniziative per la pace, politiche per la disabilità, cultura per l'integrazione, turismo, volontariato, politiche per la famiglia. ELISA BETTIN, geometra, impiegata nella sicurezza aeroportuale dello scalo di Treviso e nella gestione dell'azienda agricola di famiglia, sarà l'assessore ad ambiente, verde pubblico, politiche energetiche, rifiuti, agricoltura, valorizzazione del Parco del Tergola, giardini e orti urbani.Il sindaco gestirà direttamente tra gli altri lavori pubblici, urbanistica, edilizia privata, manutenzioni, sicurezza, protezione civile, comunicazione, bandi di gara e fondi UE, trasparenza, gemellaggi e sostegno alle start up. (