CORTONA ...search for beauty... **italy tuscany**
Una domenica a Cortona fra gallerie d'arte, antiquariato, museo diocesano e palazzi medievali.
La città è situata sulle erte pendici di una collina coltivata ad ulivi, in posizione incantevole con uno spettacolare panorama sulla Valdichiana fino al lago Trasimeno.
Cortona non è cambiata dal Rinascimento, ha conservato le sue strade strette e lastricate, con forti pendenze, che terminano su piazze irregolari circondate da palazzi monumentali. Una cinta muraria di epoca medievale, dominata da una fortezza, ha sostituito le mure etrusche.
Il maggior vanto della città, che fino al 14° secolo attirò insigni artisti fra cui Pietro Lorenzetti e il Beato Angelico, è l'aver dato i natali a maestri di gran fama: il pittore Luca Signorelli, l'architetto Domenico Bernabei detto Boccador, al servizio dei reali di Francia, e Pietro da Cortona, pittore e architetto, uno dei maestri del barocco romano.
Pietro da Cortona - Il meccanismo della forma
Anno di edizione del prodotto multimediale : 1997
Genere : Documentario
Autore : Marco Fabiano
Collocazione : Museo di Roma in Trastevere
Archivio di conservazione : Banca dati multimediale
Soggetto del prodotto multimediale : Video realizzato per la mostra Pietro da Cortona. Il meccanismo della forma - Pinacoteca Capitolina
Produzione : Sovraintendenza BB.CC. - Ufficio produzioni Multimediali
Contenuto : La documentazione dei restauri, delle indagini eseguite al microscopio elettronico, delle analisi radiografiche e ai raggi infrarossi dei dipinti di Pietro da Cortona, che consente di compredere la tecnica pittorica e rivela i processi d'esecuzione delle opere
Pietro da Cortona: Il trionfo della Divina Provvidenza.
Progetto ASL: Il trionfo della Divina Provvidenza, commento dell'opera.
Storia dell'arte.
Hanno preso parte alla realizzazione del video: Binotti Lorenzo(III D SAP) e Ceruzzi Luciano(III D SAP)
Bernini VS Borromini by Christiaan Santini
Understanding Baroque in a 2 hours walk!
The two main masters of roman Baroque: Bernini's passion, art as a full theatrical lighting. Borromini's genius, the modernity of chess master architect.
Their masterpieces on the Quirinale hill.
S. Andrea al Quirinale (Bernini)
S. Carlo alle Quattro Fontane (Borromini)
S. Maria della Vittoria (Bernini)
Palazzo Barberini (Bernini, Borromini, Pietro da Cortona)
Interested? Book your low-cost tour!
Anche in italiano!
Ook in het nederlands!
Ahora también en español!
Video produced by Christiaan Santini and Alicia Gonzalez-Camino.
Music from the Ouverture of the Orfeo by Claudio Monteverdi.
-Practical information-
Days and timetables are subject to change depending on your wishes and the opening hours of the monuments.
Duration: 2 hours
Languages: italian / english / español / nederlands
Bernini vs Borromini by Chris the Guide
Scritto ed ideato da:
Christiaan Santini
Regia:
Michele Bertini
Produzione:
Matteo Benedetti
Michele Bertini
Sergio Lolini
Musiche originali:
Matteo Locasciulli
Pietro da Cortona, Allegory of Divine Providence and Barberini Power (manortiz)
Palazzo Barberini, Roma
Places to see in ( Rome - Italy ) Palazzo Barberini
Places to see in ( Rome - Italy ) Palazzo Barberini
The Palazzo Barberini (English: Barberini Palace) is a 17th-century palace in Rome, facing the Piazza Barberini in Rione Trevi. It houses the Galleria Nazionale d'Arte Antica. The sloping site had formerly been occupied by a garden-vineyard of the Sforza family, in which a palazzetto had been built in 1549. The sloping site passed from one cardinal to another during the sixteenth century, with no project fully getting off the ground.
When Cardinal Alessandro Sforza met financial hardships, the still semi-urban site was purchased in 1625 by Maffeo Barberini, of the Barberini family, who became Pope Urban VIII. Three great architects worked to create the Palazzo, each contributing his own style and character to the building. Carlo Maderno, then at work extending the nave of St Peter's, was commissioned to enclose the Villa Sforza within a vast Renaissance block along the lines of Palazzo Farnese; however, the design quickly evolved into a precedent-setting combination of an urban seat of princely power combined with a garden front that had the nature of a suburban villa with a semi-enclosed garden.
Maderno began in 1627, assisted by his nephew Francesco Borromini. When Maderno died in 1629, Borromini was passed over and the commission was awarded to Bernini, a young prodigy then better known as a sculptor. Borromini stayed on regardless and the two architects worked together, albeit briefly, on this project and at the Palazzo Spada. Works were completed by Bernini in 1633. After the Wars of Castro and the death of Urban VIII, the palace was confiscated by Pamphili Pope Innocent X and was only returned to the Barberini in 1653.
The palazzo is disposed around a forecourt centered on Bernini's grand two-storey hall backed by an oval salone, with an extended wing dominating the piazza, which lies on a lower level. At the rear, a long wing protected the garden from the piazza below, above which it rose from a rusticated basement that was slightly battered like a military bastion. The main block presents three tiers of great arch-headed windows, like glazed arcades, a formula that was more Venetian than Roman. On the uppermost floor, Borromini's windows are set in a false perspective that suggests extra depth, a feature that has been copied into the 20th century. Flanking the hall, two sets of stairs lead to the piano nobile, a large squared staircase by Bernini to the left and a smaller oval staircase by Borromini to the right.
As well as Borromini's false-perspective window reveals, other influential aspects of Palazzo Barberini that were repeated throughout Europe include the unit of a central two-storey hall backed by an oval salone and the symmetrical wings that extended forward from the main block to create a cour d'honneur.
The salon ceiling is graced by Pietro da Cortona's masterpiece, the Baroque fresco of the Allegory of Divine Providence and Barberini Power. This vast panegyric allegory became highly influential in guiding decoration for palatial and church ceilings; its influence can be seen in other panoramic scenes such as the frescoed ceilings at Sant'Ignazio (by Pozzo); or those at Villa Pisani at Stra, the throne room of the Royal Palace of Madrid, and the Ca' Rezzonico in Venice (by Tiepolo). Also in the palace is a masterpiece by Andrea Sacchi, a contemporary critic of the Cortona style, Divine Wisdom.
The rooms of the piano nobile have frescoed ceilings by other seventeenth-century artists like Giuseppe Passeri and Andrea Camassei, plus, in the museum collection, precious detached frescoes by Polidoro da Caravaggio and his lover Maturino da Firenze. The garden is known as a giardino segreto (secret garden), for its concealment from an outsider's view. It houses a monument to Bertel Thorwaldsen, who had a studio in the nearby Teatro delle Quattro Fontane in 1822-1834.
( Rome - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Rome . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Rome - Italy
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Restoring Pietro da Cortona's 'Triumph of David'
Fine art conservator Kristin deGhetaldi and associate professor of chemistry Anthony Lagalante discuss conserving Pietro da Cortona's 17th century painting The Triumph of David at Villanova University. (Video produced by Lindsay Lazarski)
MATTARELLA VISITA CENTONZE NELLA COLLEZIONE D'ARTE DELLA FONDAZIONE ROMA
ROMA - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato nei giorni scorsi la Collezione d'arte permanente della Fondazione Roma a Palazzo Sciarra, collezione nella quale è esposta anche l'opera Capannone del Maestro Mimmo Centonze, entrata a far parte della prestigiosa pinacoteca definita dal Prof. Emmanuele F. M. Emanuele la più grande collezione dal '400 ad oggi.
Il Capo dello Stato è stato accompagnato lungo il percorso espositivo del Museo di Palazzo Sciarra dal Prof. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Roma e della Fondazione Terzo Pilastro, il quale ha recentemente dotato il museo di un moderno e funzionale sistema didattico multimediale che, attraverso nuovi monitor touch screen presenti in ogni sala della Collezione permanente (ben quattordici sale tra piano terra e secondo piano), consente di viaggiare all'interno dell'opera che interessa, offrendo la possibilità di conoscerne in dettaglio storia, caratteristiche e curiosità nonché potenti ingrandimenti in grado di rivelarne i più minuti particolari.
La Fondazione Roma, nel corso degli anni della presidenza del Prof. Emanuele e per sua forte determinazione, ha raccolto una importante e prestigiosa collezione di opere d'arte che abbracciano il periodo storico-artistico di ben sei secoli, dal XV al XX. Le opere ripercorrono le fasi salienti dei diversi periodi storici e alcune correnti artistiche grazie alla presenza in collezione di nomi illustri. Tra le opere più prestigiose, La Madonna Lignea di Silvestro Dell'Aquila e il Giovan Battista di Nicolas Regnier, ma ci sono anche Pietro da Cortona, Venusti, Ciampelli, Vignon, Baciccio, Andrea Pozzo, Batoni, Corvi, Van Blomen, Panini, Jan Miel e Zuccarelli, sino ad arrivare ai giorni nostri in cui spiccano le opere di Lucio Fontana, Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Piero D'Orazio, Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Enrico Baj, Roberto Crippa, Gianni Dova, e si conclude con artisti della Transavanguardia quali Sandro Chia, Mimmo Paladino e Nicola De Maria.
L'opera Capannone di Mimmo Centonze, esposta nella collezione della Fondazione Roma insieme alle opere di grandi maestri del passato e contemporanei, nella sua essenzialità compositiva ben rappresenta l'essenza stessa delle opere dell'artista dedicate al tema dei capannoni. Il dipinto è infatti costruito essenzialmente sull'uso di due colori principali: un rosso infuocato ed energico e il giallo della luce, materico e tanto palpabile da sembrare reale, che irrompe all'interno del capannone. La stessa essenzialità caratterizza anche i due cumuli di ferro vecchio, di colore bruno, sui quali si intravedono solo dei barlumi arancioni che si mescolano alla materia abbandonata. La quantità di colore utilizzato da Centonze per rappresentare la luce è impressionante: in alcuni punti della superficie pittorica supera i tre centimetri di spessore.
Il dipinto fa parte delle prime tre opere di tre metri realizzate dall'artista ed esposte in occasione della significativa esposizione monografica Mimmo Centonze, organizzata in collaborazione con la Fondazione Roma, curata e presentata da Vittorio Sgarbi nel 2012 a Palazzo delle Esposizioni di Roma, nella quale sono stati tracciati dieci anni di sviluppo, dal 2002 al 2012, di un energico percorso artistico che parte dagli intensi ritratti, realizzati con eccezionale acutezza e vigore, e dalle maestose eppure intime figure ritratte nello studio dell'artista, fino ad arrivare ai grandi spazi luminosi dei capannoni e dei monocromi ad essi ispirati, sorprendenti e mistiche intuizioni luminose che protendono al divino.
Il 22 settembre 1969 lo storico edificio di Palazzo Sciarra (costruito nel Medioevo dai Colonna sui resti dell'acquedotto della Vergine e passato tra il Sei e il Settecento al ramo dei Colonna di Sciarra) fu venduto alla Cassa di Risparmio di Roma, che possedeva anche una collezione di opere d'arte, il cui nucleo originario risaliva al patrimonio storico del Monte di Pietà, di cui la banca era idealmente l'erede. Quando la Cassa di Risparmio è confluita in Unicredit, il Prof. Emanuele è riuscito a farsi lasciare in fondazione un piccolo nucleo di dipinti antichi, intorno ai quali ha costruito negli ultimi vent'anni una quadreria che ora conta circa 350 opere, dal Quattrocento a oggi.
Andrea Pozzo, Affreschi nella Chiesa di sant'Ignazio Roma manortiz
Apotheosis of St Ignatius (1688-94)
Trompe l'oeil frescoes in Sant'Ignazio, Rome
Background
Arguably the greatest example of quadratura painting ever seen, The Apotheosis of St Ignatius was created by the Jesuit lay brother Andrea Pozzo (sometimes called Padre Pozzo) to decorate the dome, the apse and the ceiling in the huge Jesuit church of Sant' Ignazio (St. Ignatius of Loyola), in Rome. An absolute masterpiece of Baroque painting, it marks the apogee of trompe l'oeil art, a discipline in which architectural and painting unite to create illusions of space and perspective. Other important Italian Baroque artists who specialized in quadratura in Rome, were Pietro da Cortona (1596-1669), famous for his Allegory of Divine Providence (1633-39) in the Palazzo Barberini; and Giovanni Battista Gaulli (1639-1709), noted for his ceiling fresco Triumph of the Name of Jesus (1674) in the Church of the Gesu in Rome. Baroque aesthetics were particularly receptive to this sort of awe-inspiring Christian art but Pozzo and his contemporaries also benefited from the traditions established by Renaissance quadraturisti such as: Melozzo da Forli (1438-94), and Correggio (1489-1534), famous for his Assumption of the Virgin (Parma Cathedral) (1526-30).
Analysis of The Apotheosis of St Ignatius by Andrea Pozzo
Although Pozzo had undertaken numerous commissions to decorate Jesuit churches with Biblical art - using mural paintings marked by foreshortening as well as various illusionistic devices, such as fake ceilings, gilding, balustrades and other trompe l'oeil architectural motifs - the decoration of the Church of Sant' Ignazio was his first major fresco series. The church's decorative theme was the Life and Apotheosis of Saint Ignatius Loyola (1491-1556), founder of the Society of Jesus (Jesuits) and a key supporter of the more doctrinal Catholic Counter-Reformation Art, launched by the Council of Trent. The main theme - an allegory of the Apotheosis of St Ignatius - was painted on the ceiling of the nave, which looks like a lofty vaulted roof embellished by statues, even though the ceiling is actually completely flat. Pozzo opened up the nave ceiling further by painting an illusionistic cupola, open to the sky, and populated with upward floating figures. The ceiling fresco depicts the work of Saint Ignatius and the Society of Jesus; shows Saint Ignatius entering Paradise, being welcomed by Christ and the Virgin Mary; and also celebrates the work of Jesuit missionaries on four continents - In addition to the nave ceiling fresco, Pozzo completed three fresco paintings in the apse that surround the high altar - Saint Ignatius Loyola experiencing his vision at La Storta; sending St Francis Xavier to the Indies; and greeting St Francesco Borgia. Lastly, Pozzo was also responsible for the Assumption of the Virgin fresco on the ceiling of the chapel in the left transept, and for the St. Aloyzius Gonzaga in Glory fresco on the ceiling of the chapel in the right transept.
Galleria Nazionale d'Arte Antica
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The Galleria Nazionale d'Arte Antica , or National Gallery of Ancient Art, is an art gallery in Rome, Italy, located on two sites: the Palazzo Barberini and the Palazzo Corsini.The Palazzo Barberini was designed for Pope Urban VIII, a member of the Barberini family, by 16th century Italian architect Carlo Maderno on the old location of Villa Sforza.Its central salon ceiling was decorated by Pietro da Cortona with the visual panegyric of the Allegory of Divine Providence and Barberini Power to glorify the papal Barberini family.The Palazzo Corsini, formerly known as Palazzo Riario, is a 15th-century palace that was rebuilt in the 18th century by architect Ferdinando Fuga for Cardinal Neri Maria Corsini.
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About the author(s): Caravaggio (1571–1610) Alternative names Michelangelo Merisi da Caravaggio, Birth name: Michelangelo Merisi Italiano: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio Description Italian painter Date of birth/death 29 September 1571 18 July 1610 Location of birth/death Milan Porto Ercole Work period 1593 - 1610 Work location Rome, Naples, Malta, Sicily Authority control VIAF: 87679282 ISNI: 0000 0001 2102 8836 ULAN: 500115312 LCCN: n50000558 NLA: 35025773 WorldCat
License: Public domain
Author(s): Caravaggio
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Bernini's tomb stone, Hic humiliter quiescit Ioannes Laurentius Bernini manortiz
L' umile sepolcro del grande Bernini
GIAN Lorenzo Bernini morì il 28 settembre del 1680: aveva 82 anni, era malato da tempo, sapeva che il momento finale era prossimo. Ebbe il tempo per abbracciare i suoi nove figli, cinque maschi e quattro femmine, quindi serenamente se ne andò. Per tutta la vita Bernini aveva meravigliato il mondo con le sue opere: non ci sarebbe il Barocco senza la fantasia smisurata di questo genio dell' architettura, della scultura, della visione. Trasformò il marmo in foglioline d' alloro, arricciò, arrotolò, squilibrò e riequilibrò, non ci fu impresa da lui reputata impossibile: aprì l' imponente colonnato di San Pietro, bosco di fusti perfettamente allineati e curvi, inarcò le maestose figure dei Fiumi nella fontana di Piazza Navona, creò le tombe per papa Urbano VIII e per papa Alessando VII che sono quasi una sfida alla cupezza della morte, come se l' ultima porta potesse essere ancora una vertigine di stupore. Insomma Bernini volle che la vita fosse una sorpresa perenne, che nulla mai si sedesse malinconicamente sulla riva grigia della mediocrità. Dondolò sull' altalena della sua arte tra il sacro e il profano, tra gli angeli e i tritoni, convinto che si potesse estrarre stupore sia dal cielo che dalla terra. La vita è triste, se non la agitiamo un poco. Ma arrivato nei pressi della morte, per sé non volle un monumento funebre strabiliante, solo una lapide poggiata su un gradino della basilica di Santa Maria Maggiore. Un sepolcro elementare, spoglio, povero. Hic humiliter quiescit Ioannes Laurentius Bernini. Per gli altri mise in piedi un circo stupefacente, per se stesso volle una lastra sobria, puro coperchio dell' aldilà. Lo sapeva fin dall' inizio che non è il caso di pavoneggiarsi, che siamo niente: ma sapeva anche che quel niente può essere un pavone bellissimo, finché ci sono artisti per nutrirlo.
(Marco Lodoli)
Andrea Pozzo nella Chiesa di sant'Ignazio, Roma (manortiz)
Orvieto. Il Giudizio Universale di Luca Signorelli
Guido Barlozzetti, semiologo e scrittore, illustra il celebre ciclo di affreschi di Luca Signorelli conservato, all'interno del Duomo di Orvieto, nella Cappella di San Brizio.
Guido Barlozzetti, amico di Signorelli, scrittore
Alessio Deli Rottami? Mai più
Alessio Deli è nato a Marino in provincia di Roma nel 1981.
Dopo gli studi presso l'Istituto Statale d'Arte di Marino si è diplomato con il massimo dei voti all' Accademia di Belle Arti di Carrara (Ms).
Nel 2008 consegue l'abilitazione all'insegnamento delle Discipline Plastiche negli istituti superiori presso l'Accademia di Belle Arti di Roma.
Oggi Deli sta affermando il proprio nome nella scena artistica italiana con un ciclo di imponenti sculture a grandezza naturale realizzate con metalli riciclati,plastica,legno e resina.
Sebbene il suo stile abbia profonde radici nella tradizione classica,il suo ridar vita ai materiali abbandonati e di riciclo dà al suo lavoro un pertinente taglio postmoderno.
Mostre personali:
2012 Complesso Museale di S.Agostino,Cortona.
2011 Teatro India,Roma.
2009 Camera dei Deputati,Palazzo di Montecitorio,Roma curata da Via Metastasio 15.
2008 Basilica di S.Maria in Aracoeli, Roma.
2007 Museo Civico Umberto Mastroianni,Marino.
2002 Sale Espositive della Pro Loco,Marino.
Mostre collettive:
2012 Artexpo, Arezzo.
2012 Fabula ,Quarta edizione.
2011 AAF,Milano.
2010 Baxter Garage,Roma.
2010 Scuderie Aldobrandini, Frascati.
2010 Collettiva,Galleria Il Tempo Ritrovato,Roma.
2009 Fabula,Seconda Edizione:
Museo di S.Salvatore in Lauro,Roma
Curata da Via Metastasio 15.
2009 Galleria Interno Ventidue Arte Contemporanea,Roma.
2009 Fabula,Prima Edizione:
Museo di S.Salvatore in Lauro,Roma
curata da Via Metastasio 15.
2008 Sala Ex Tipografie Abbazia di S.Nilo,Grottaferrata.
2008 Chiostro S.Bonaventura,Frascati.
2005 Convento di Bosco ai Frati,Barberino del Mugello.
2005 Palazzo Ghibellino,Empoli.
Collezioni Permanenti:
Parco Porporati,Torino:Scultura del Fuoco,opera monumentale in marmo di Carrara.
Barcellona Pozzo di Gotto,Messina:Cristo Redentore,scultura monumentale collocata all'esterno.
Chiostro S.Bonaventura al Palatino, Roma: S.Francesco.
Nuova Chiesa S.Pietro Apostolo,Campora(CS),Mosaici e Tabernacolo.
Basilica S.Maria in Aracoeli,Roma:Conversione di S.Paolo.
Chiesa del SS.Crocifisso,Guidonia,Roma:Maternità.
Premi:
2011 Cortintesta Intenational film festival seleziona il
Cortometraggio Rottami tra i lavori finalisti del festival.
2003 1° Premio per la scultura alla IX Edizione del Premio
Versilia,Lucca.
2001 1° Premio alla III Edizione di Ex Tempore,Città di Suvereto(Livorno).
Si sono interessati al suo lavoro:
G.Guerra,G.Cordoni,F.Campeggiani,C.Fratucello,
F.Ranelletti,G.Simoncelli,F.De Gennaro Musti.
Le opere di Alessio Deli sono presenti in numerose collezioni private sia in Italia che all'estero.
Musica: Lady Lidia Enzo Amazio FIRETUNNEL
A. Zuccari - Guido Reni - Il Barocco - Le Pillole della Dante
Arte e potere nell’Età Barocca, artisti e committenti.
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10 Videolezioni di A.Zuccari
IL BAROCCO
Introduzione
1) Barocco
2) Bernini
3) Borromini
4) Pietro Da Cortona
5) Guido Reni
6) Lanfranco
7) Guercino
8) Algardi e Mochi
9) Baciccio e Pozzo
10) Caravaggio
Giovan Battista Gaulli, i Baciccia, Trionfo del Nome di Gesù (manortiz)
Roma : Chiesa del Santissimo Nome di Gesù
La chiesa del Santissimo Nome di Gesù a Roma, conosciuta soprattutto come chiesa del Gesù o più semplicemente come Il Gesù, è la chiesa madre della Compagnia di Gesù.
La costruzione della chiesa, che si affaccia su piazza del Gesù, è considerata come una svolta importante nella storia dell'arte, perché fu costruita secondo lo spirito dei decreti del Concilio di Trento: è stata progettata a navata unica, perché l'attenzione dei fedeli fosse concentrata sull'altare e sul celebrante.
Costruire la chiesa era stato, già nel 1551, un desiderio di Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù ed attivo durante la riforma protestante e la successiva riforma cattolica.
L'affresco centrale della volta della navata (voluto dal Cardinale Giovanni Francesco Negrone), dotato di uno straordinario effetto di prospettiva, è il Trionfo del nome di Gesù di Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio. Un punto della navata, contrassegnato con il monogramma «IHS» (le prime lettere del nome di Gesù in greco), indica il luogo di osservazione ottimale per lo spettatore. Sempre del Baciccio è l'affresco della cupola. Il pittore Giovanni Andrea Carlone, allievo di Carlo Maratta, attivo pure nel vicino Palazzo Altieri, vi lavorò come frescante negli anni (1673-1678).
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Giovan Battista Gaulli, detto Baciccio, Spettacolo barocco nella Chiesa del Gesù manortiz
Giovan Battista Gaulli, detto “Baciccio”, o “Baciccia” (1639-1709).
Navata, Trionfo del Nome di Gesù, 1674 e il 1679
Cupola con Patriarchi e dottori della Chiesa.
Tribuna, Gloria del mistico Agnello.
Chiesa del Gesù, Roma
The Loves of the Gods
The Loves of the Gods completed by the Bolognese artist Annibale Carracci and his studio.
TED Lectures al Salone del Libro 2016
Cultura e istruzione: scuola di visionarie. In pieno stile Ted Talks al Salone del Libro 2016 si parla di presente e futuro della didattica. Tra i relatori il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, il direttore del Museo Egizio Christian Greco e l’autore di ‘Ereditare il futuro’ (il Mulino) Lorenzo Casini. Presenti anche il direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Massimo Bray, il filologo Luciano Canfora e il capogabinetto del Miur Alessandro Fusacchia. Non sono mancate le polemiche, però: un gruppo di dipendenti della Reggia di Venaria ha provato a esprorre uno striscione su cui campeggiava la scritta “no ai tagli alla cultura”, chiedendo di parlare con il ministro Franceschini. Spazio anche alla musica e ai giovani con due momenti musicali offerti dai ragazzi dell’Accademia Vivarium Novum. Direttamente dal Giappone, inoltre, i saluti del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.