Piacenza, la città che non ti aspetti
Piacenza: l'inferno di Torrione Fodesta
Giulia a Piacenza
Instagram : Lorenapiccola
Facebook: Il Mondo Di Lorena Lory
TV7-Triveneta alla Caserma Briscese il 23-02-2012 - Parte prima
ottavorgttv7230212parteprima
Piacenza dona due borse di studio ai ragazzi di padre Kizito
IL COMPAGNO COMUNISTA BERTO
Tributo al celebre Bertino ,figura storica della Piacenza Antica che ci ha recentemente lasciato un vuoto incolmabile
L'Italia scomparsa nelle foto di Gargiolli al S.Michele di Roma
Roma, (askanews) - L'Italia scomparsa nelle foto di Giovanni Gargiolli. La mostra allestita al San Michele a Ripa a Roma racconta l'Italia post unitaria nelle immagini scattate da Gargiolli, matematico appassionato fotografo e fondatore del Gabinetto Fotografico Nazionale. E' un salto nel tempo, in un'Italia di grande bellezza, anche se in buona misura scomparsa, ha spiegato Clemente Marsicola, curatore della mostra.
La mostra - ha detto Marsicola - ci racconta l'Italia tra il 1895, data in cui Giovanni Gargiolli fondò il Gabinetto Fotografico Nazionale, ed il 1913 data in cui Gargiolli muore. Gargiolli lavorava alle dipendenze della Direzione Generale Antichità e Belle Arti che lo incaricò di fotagrafare i beni artistici, i grandi monumenti ed il paesaggio dell'Italia appena unificata. Ci racconta un Paese molto diverso da quello che vediamo oggi, molto in buona misura è andato perso: grandi opere d'arte non esistono più o perché sono state volutamente abbattute nei grandi sventramenti urbani, o colpite dai terremoti e dalle guerre. Gargiolli ci racconta di un paesaggio incontaminato, non deturpato da lottizzazioni, ma testimonia anche di un patrimonio minore diffuso perché era stato inviato a fotografare le pievi sperdute, i piccoli centri storici, i polittici dimenticati. Insomma si vede un'Italia di grande fascino e grande bellezza.
Secondo Marsicola le foto che meglio rappresentano l'anima di questa Italia perduta sono quelle degli affreschi dei grandi maestri del '600, '700 e '800 italiano che sono stati distrutti. Ad esempio le foto degli affreschi di Francesco Podesti nel Palazzo Torlonia che fu demolito per far spazio all'attuale Piazza Venezia, o quelle degli affreschi di Gregorio Guglielmi pittore romano del '700 che si trovavano nel braccio nuovo dell'ospedale di San Michele che fu distrutto per far spazio ai muraglioni del Lungo Tevere. E poi le foto dell'Abbazia di Montecassino distrutta dagli alleati nel '44. Ci sono anche foto dei grandi restauri fatti ancora con i ponteggi in legno, foto della campagna romana, e foto della popolazione italiana ritratta in tutti i suoi ceti sociali.
Gargiolli, ha infine spiegato Marsicola, era un matematico uno scienziato nato in Toscana laureato a Pisa, venuto a Roma come imprenditore edile che, dopo il crollo del mercato nel 1870, recuperò la sua passione fotografica fondando la prima associazione fotografica italiana nel 1888 a Napoli. Scrisse saggi di ottica, sperimentò nuovi tipi di obiettivo e nel 1992 iniziò la sua collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione che gli commissionò la documentazione fotografica del patrimonio culturale del Paese. Un compito che lo portò rapidamente in conflitto con i calcografi, i vecchi incisori, al quale si sottrasse fondando il Gabinetto Fotografico Nazionale.
Il fascismo piacentino ha dedicato ai suoi martiri una cappella votiva. Alla presenza di S. E. il
Giornale Luce B0250 del 1933
Descrizione sequenze:Starace ed altre autorità entrano in palazzo dei 'martiri fascisti', all'esterno la folla fa saluto fascista ; le autorità entrano in un cortile, si avvicinano alla porta della cappella ; due sentinelle di guardia sull'attenti, la lapide con fascio littorio ; starace saluta, autorità religiosa pronuncia formula davanti alla cappella ; folla di anziane vedove con decorazioni al petto assistono alla cerimonia ; fascisti in fila, con gagliardetti in alto, ; la torre con campana nel palazzo dei martiri ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
Seguici anche su:
Facebook -
Twitter -
Sito Ufficiale -
Shop Online -
Archivio Storico -
TG PADOVA (04/11/2016) - 4 NOVEMBRE, PADOVA CELEBRA L’ITALIA E L FORZE ARMATE
TG PADOVA (venerdì 4 novembre 2016) - Si sono svolte in mattinata, a partire dalle 9.30 con l’alzabandiera davanti al municipio, le celebrazioni per il Giorno dell'Unità Nazionale e per la Giornata delle Forze Armate alle quali hanno partecipato le Autorità civili e militari e le Associazioni combattentistiche e d'Arma.
Tante le persone che hanno preso parte alla celebrazione. Il 4 novembre, infatti, non è solo, l’ anniversario di un evento storico, ma il giorno per celebrare la memoria collettiva di tutti gli italiani, la data in cui riflettere sui valori che hanno portato alla costruzione della Patria. (
Festa 4 novembre Piacenza
Festa 4 novembre Piacenza
Il video della cerimonia del passaggio del comando alla caserma Col di Lana di Cremona
Mattarella depone una corona di fiori ai caduti di Porta San Paolo
(Agenzia Vista) - Roma, 8 Settembre 2018 - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella depone una corona d'alloro in occasione del 75mo anniversario della Difesa di Roma.
1 di 2 COMMEMORAZIONE MARTIRI PORTOGRUARESI
Cerimonia di commemorazione dei martiri portogruaresi, Ampelio Iberati, Antonio Pellegrini, Bernardino Vidori, impiccati il 18 Dicembre a Portogruaro, con gli onori resi dal Picchetto armato del 5° Reggimento Artiglieria terrestre Superga di Portogruaro, e la lettura di brani sui fatti del 18 dicembre 1944, tratti dal volume di Aldo Mori La resistenza nel mondo contadino. La lotta di liberazione nel Portogruarese , infine sono state depositate corone di alloro ai cippi dei Martiri e al Monumento ai Caduti.
Giggetto e la sua sveglia. Genio Pionieri
Battaglione Ariete ovviamente non era la sveglia ufficiale agahahah... Giggetto fuoribordista
4 novembre a Matera
la ricorrenza del 4 novembre a Matera
info su ilmiotg.it