SPELLO e dintorni ** umbria italy **
Se andate ad Assisi cercate di trovare qualche ora per visitare Spello, dista appena una decina di km ed è un borgo davvero splendido.
Di antichissime origini, Spello è un piccolo concentrato di storia dell'arte per la presenza di reperti ed architetture umbre, romane, medievali e rinascimentali.
Partendo in basso dalla romana Porta Consolare, affiancata da una Torre medievale sulla cui sommità campeggia una grande pianta di olivo, simbolo di pace e del più tipico prodotto locale, si percorrono in salita le belle vie del borgo fino al belvedere dal quale si può ammirare il panorama della pianura, del monte Subasio e di Assisi in lontananza.
Tra gli odori della buona cucina ed il profumo dei balconi fioriti (è lodevole abitudine degli abitanti ornare l'esterno delle case con piante e fiori) passeggiando si possono ammirare le antiche porte e le vecchie mura, case medievali e nobili palazzi, chiese romaniche e rinascimentali con i loro tesori d'arte, fra cui diverse opere del Pinturicchio.
Completano il video alcune immagini di altri borghi vicini a Spello, dalla frazione di Collepino a Montefalco, fino alla stupenda piazza Silvestri a Bevagna.
FRANTOI APERTI IN UMBRIA NEL VIAGGIO IN CAMPER A TREVI, CAMPELLO SUL CLITUNNO, BEVAGNA E ASSISI
La Web TV di PleinAir, con Martino Cazzorla, in Umbria, viaggiando in camper per Frantoi Aperti da Trevi, a Campello sul Clitunno, Bevagna e Assisi.
È il viaggio nel cuore dell’Umbria, sulle colline degli ulivi e dell’olio tra Assisi, Campello sul Clitunno, Bevagna e Trevi.
È proprio da Trevi che ha inizio il viaggio. Comodi gli spazi per la sosta camper, ma soprattutto da qui, in pochi minuti si raggiunge il centro del paese. Il cuore del paese è Piazza Mazzini, con la Torre Civica. Ai viaggiatori e agli ospiti vengono offerte le bruschette con l’olio extravergine.
In piazza c’è anche il mercato con i prodotti tipici, tra cui il caratteristico sedano nero. Le cipolle sono quelle di Cannara, altro piccolo borgo dell’Umbria.
A Trevi la visita inizia da Villa Fabri, palazzo nobile del Seicento con un bel giardino e l’affaccio sulle colline e sugli uliveti.
Al suo interno, non solo la chiesetta, completamente affrescata, ma anche le stanze con i preziosi dipinti sui soffitti. Anche qui, olio e aziende olearie a proporre la produzione 2019. Nel centro storico c’è la chiesa di San Francesco, con la mostra e il concorso sui bonsai, e gli ulivi lavorati a bonsai.
La Pinacoteca custodisce importanti dipinti, polittici e crocifissi dell’arte umbra e in queste sale è allestito anche il Museo Regionale della Civiltà dell’Olio che racconta la cultura e la tradizione dell’ulivo a Trevi.
Poi di nuovo in camper, lungo la via Flaminia, con direzione Fonti del Clitunno, parco naturalistico dove arriviamo che è quasi sera. Per una sosta intermedia, durante il viaggio, suggeriamo Bevagna. Tanti i camper nell’ampia area di sosta, con i servizi essenziali per carico e scarico.
L’area si trova poco fuori la cinta muraria, vicinissima ad uno dei frantoi aperto di Bevagna: è questo il momento dell’arrivo delle olive, dello scarico, della pesatura e della spremitura.
La piazza principale del paese dista pochissimo. Qui sia affacciano il Palazzo dei Consoli e ben tre chiese: la chiesa di San Michele, la chiesa di S. Domenico e la chiesa di San Silvestro Giacomo. Per le vie si respira un’aria antica, con architetture del mondo romano e del medioevo.
Da Bevagna, di nuovo in camper per raggiungere Assisi. Più o meno mezzora di strada per raggiungere il Parcheggio Porta Nuova, comodo e vicino, con le sue scale mobili che accompagnano fino all’ingresso del borgo antico e alla chiesa di Santa Chiara.
Prima di arrivare in piazza si può far visita alla Cattedrale di San Rufino, con la facciata originale e le grandi navate. Da qui, seguendo le indicazioni, si può salire fino al castello o meglio alla Rocca Maggiore che con le sue mura domina la valle del Tescio mentre lo sguardo spazia sui tetti di Assisi.
Ma Assisi vuol dire San Francesco con la tomba e la Basilica o meglio il grande complesso monastico della chiesa superiore, con gli affreschi di Giotto e Cimabue, e della chiesa inferiore. All’esterno si apre il grande chiostro di papa Sisto IV da cui si accede al percorso museale.
Qui l’arte, la fede, la storia ma anche UNTO, per far festa con l’olio nuovo e i prodotti umbri, ad Assisi. È l’accoglienza anche per i viaggiatori in camper, nella piazza del Comune, con i prodotti e le tipicità dell’Umbria con i formaggi, i salumi e il tartufo.
Tipicità, profumi, sapori, ma soprattutto olio e frantoi aperti. Per questo una navetta ci accompagna a far visita a Le Vecchie Macine.
Questi sono i Frantoi aperti per far conoscere le olive, la loro lavorazione e il buon olio. In internet sul sito frantoiaperti.net tutto il programma degli eventi e delle manifestazioni fino all’8 dicembre nei piccoli grandi Borghi Medievali dell’Umbria.
Pellegrinaggio ad Assisi, 08.09.2018.
Pellegrini ad Assisi
Roma, 8 settembre. Un Capitolo Generale non può fare a meno di ritornare alle sorgenti di quell’avventura incominciata ad Assisi da Francesco. Proprio qui, egli volle riunire a capitolo la sua fraternitas, diventata numerosissima, nella Valle Spoletana, presso Santa Maria degli Angeli. Anche questo nostro Capitolo Generale, come aveva fatto quello che l’ha preceduto, è tornato qui. Gli oltre 200 frati sono giunti ad Assisi nella mattinata di ieri: questa marea di tonache, suscitando la curiosità dei turisti, ha percorso le vie d’Assisi, raggiungendo poi il Sacro Convento, dove riposano le spoglie del Poverello. I confratelli conventuali hanno accolto, molto fraternamente e gentilmente, i confratelli cappuccini all’ingresso della Basilica Inferiore. Dove, alle ore 11.00, ha avuto inizio col canto delle Lodi la Santa Messa solenne concelebrata, presieduta dal neo Ministro Generale, Fra Roberto Genuin. Dati la circostanza e il luogo, sono stati scelti per la celebrazione i testi della Messa del Serafico Padre. Dopo la lettura del Vangelo di Matteo (11, 25-30) il Ministro ha tenuto la sua Omelia in lingua italiana, tradotta passo passo in inglese. Egli ha posto l’accento sulla preghiera che Gesù rivolge al Padre (“Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”) e sulle parole da lui rivolte ai discepoli (“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore”), parole che ben si addicono a quanti hanno ricevuto la missione del servizio ai fratelli. La S. Messa si è conclusa davanti alla tomba del Serafico Padre, nella Cripta, dove il Ministro generale e il suo Vicario hanno rinnovato la loro professione di fede e giurato la loro fedeltà alla Santa Chiesa, al Sommo Pontefice, al suo Magistero, e ai Vescovi uniti in comunione con lui.
Dopo la celebrazione eucaristica, i frati Capitolari hanno condiviso il pranzo con i confratelli conventuali nel grande refettorio del Sacro Convento: tutto in un clima di gioiosa e fraterna condivisione. Subito dopo, l’evento è stato immortalato con la foto di gruppo nel grande chiostro.
Nel pomeriggio i frati hanno raggiunto la “Domus Laetitiae”, la bella casa di esercizi, situata lungo la strada che sale verso il Subasio. La casa, ricostruita dopo il disastro del terremoto del 1997, è stata inaugurata e benedetta proprio ieri sera, dopo una bella celebrazione officiata dal Vescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino. Egli, nella cappella della Casa e nel corso dei Vespri, ha voluto rivolgere un discorso di saluto al nuovo Ministro Generale e nello stesso tempo a tutti i Capitolari presenti, ricordando loro la sua vicinanza ai Cappuccini (il santo vescovo cappuccino Mons. Francesco Saverio Toppi, vescovo di Pompei, era stato suo padre spirituale). Ha quindi voluto richiamare l’affidamento del santuario della Spogliazione ai frati perché si ricordasse il gesto di Francesco, che lì si spogliò delle sue vesti per restituirle al padre terreno, riconoscendo d’allora in poi come unico suo padre quello del Cielo. Quando Papa Francesco andò in Assisi riuscì a ottenere che visitasse quel santuario. E qui disse che il gesto della spogliazione di Francesco non riguardava soltanto la Chiesa del suo tempo ma anche la nostra Chiesa di oggi, chiamata non più a far affidamento sulle sicurezze appariscenti del mondo ma a spogliarsi di tutto ciò che l’appesantisce e a testimoniare il Signore con la propria vita. Dopo i Vespri, nella hall della reception, il Ministro Fra Roberto Genuin, dopo la bella presentazione della Casa da parte del Provinciale dell’Umbria fra Matteo Siro, ha impartito la benedizione ai nuovi locali della “Domus Laetitiae”.
Foto:
• Eucaristia nella Basilica di San Francesco
• Casa di esercizi “Domus Laetitiae”
Borghi dell'Umbria
Alla scoperta dei borghi più affascinanti e suggestivi della splendida Regione Umbria, una panoramica completa dai monumenti principali alle piazze e agli scorci che si catturano passeggiando per le vie: Assisi, Montefalco, Orvieto, Trevi, San Gemini e molti altri.
Assisi: vie e vicoli
Vie e vicoli di Assisi (prima parte)
Il mondo insieme - Viaggio ad Assisi
Vi portiamo in Umbria, in un posto speciale che diede i natali a San Francesco e a Santa Chiara. Tra presepi, chiese, storia e tradizioni, venite con noi nella splendida Assisi.
Umbria: una gita a Corciano
La visita a Corciano è stata l'occasione per scoprire un'altra piccola perla dell'Umbria, una regione italiana che mi affascina ogni volta di più!
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Rally dell'Umbria 2019 - spot 2
Qualche scorcio del Rally dell'Umbria 2019, il grande Rally non competitivo per moto da entro-fuoristrada, mono o bicilindriche, contemporanee o vintage.
Dal 25 al 28 aprile 2019, 1000 km complessivi in tre tappe giornaliere, con partenza ed arrivo a Perugia.
Rally dell'Umbria è un evento del circuito le vie di Lupi e Bisonti
Per informazioni:
Con la partnership di:
Sentieri del Subasio e Umbria way.wmv
Le Vie dell'Umbria vi fa visitare l'Umbria e le regioni confinanti come la Toscana, le Marche, il Lazio, nei suoi luoghi dell'arte e della religione, attraversare paesaggi naturali con scorci mozzafiato, percorrere antichi borghi medievali ed incantevoli fortezze, assaggiare il vino e l'olio nelle prestigiose cantine, contemplare le bellezze naturali o vivere l'emozione di una discesa lungo un fiume, il tutto con la massima comodità e sicurezza, chiama e sarò il tuo personal driver. Le Vie dell'Umbria offre un servizio di Noleggio Con Conducente (NCC) ,( simile al taxi), disponibile 365 giorni l'anno.Autista a disposizione per matrimoni, servizio navetta da e per ristoranti.Per tutte le informazioni chiama il +393808064447
Camminata da Spello ad Assisi
Una stupenda camminata da uno dei borghi più belli dell'Umbria a uno dei più famosi! 10 km, 3 ore circa.
Ho avuto la fortuna di farla nel giorno delle Infiorate di Spello, una storica manifestazione che riempie di coloratissimi petali di fiori le vie della città.
L'Assisi Compostellana
Si è svolto con successo il convegno Analisi del mercato dei prodotti turistici rivolti ai pellegrini del Cammino di San Giacomo , organizzato all' interno del seminario promosso dalla Città di Assisi nel quadro del progetto Loci Iacobi, programma co - finanziato dal Competitiveness and Innovation Framework dell'Unione Europea . Il progetto Loci Iacobi si pone l'obbiettivo di valorizzare i percorsi sulle vie di Santiago e coinvolge la Città di Assisi ( per l'Italia ) assieme a Le Puy en Velay (Francia), Viajes Viloria (Spagna), Namur (Belgio) e VitAguiar (Portogallo). L'obbiettivo comune è quello della creazione di un prodotto turistico europeo, oltre alla promozione di nuovi contenuti turistici con standard elevati, sia per i turisti che per gli stessi operatori del turismo. Il progetto si avvale del supporto di nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Il convegno Analisi del mercato dei prodotti turistici rivolti ai pellegrini del Cammino di San Giacomo , a seguito dei saluti di Antonio Lunghi, Vice Sindaco di Assisi e di Gérard Beaume, Coordinatore del progetto Loci Iacobi , ha ascoltato gli interventi di Nello Oderisi Fiorucci, Ricercatore CST ( I cammini religiosi: come costruire e vendere un prodotto esperienziale ), Paolo Desinano, Ricercatore CST ( I cammini religioso - culturali tra prodotti e destinazioni. Le opzioni connettive dell'informatica ), Gianluigi Bettin, Consulente Sviluppumbria Social Marketing Des tinazioni Religiose ( La via di Francesco, un cammino di armonia tra l'Uomo e il Creato ) e Raffaella Rossi, Consorzio Tematico Umbria e Commerciale Francesco's Ways ( Case history: il Consorzio Umbr ia & Francesco's Ways e la commercializzazi one della Via di Francesco )
Il seminario è stato realizzato con la collaborazione del Centro Italiano di Studi Compostellani , della Confraternita di San Jacopo di Compostella , del Centro Inter nazionale di Studi sul Turismo, di Augeo, di Itaca, del Nun Relais Spa & Museum e con il patrocinio di Perugia 2019 con i luoghi di Francesco d' Assisi e dell' Umbria, la Presidenza Regionale del FAI Umbria e il Bene FAI Bosco di San Francesco.
Segreteria del Sindaco -- Ufficio Stampa
Alberta Gattucci mob. 329 6343218 alberta.gattucci@comune.assisi.pg.it
Gubbio albero natale più grande del mondo
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Gubbio in umbria albero di natale piu grande del mondo ,per le vie di gubbio con veste di natale
Gubbio w umbrii i jego najwieksza choinka na swiecie spacer wieczorny
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my contact: e-mail tobado3@libero.it
musica
Quincas Moreira - Carol of the Bells [No Copyright Music]
Echo - Broken Elegance [Vlog No Copyright Music]
UMBRIA - TREVI Capitale dell'Olio - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Trevi, borgo umbro in provincia di Perugia, è Città dell’Olio, Città Slow, Città Bio, Bandiera Arancione del Touring Club, uno dei Borghi più Belli d’Italia ed ha ottenuto la certificazione ambientale Emas.
Il suggestivo centro storico “benedice” un mare di ulivi, con 200 mila piante che tendono le nodose braccia dalla fascia collinare: veri e propri “monumenti” al paesaggio ulivato, che per Trevi rappresenta un tratto identitario.
Ecco perché, quasi inevitabilmente, Trevi è unanimemente considerata la “capitale dell’olio”.
La città si trova sull’estrema propaggine del monte Serano ed è uno dei comuni più vivaci dell’Umbria dal punto di vista dei modelli di sviluppo compatibili con le tradizioni e la cultura del luogo.
E’ un autentico “museo diffuso” per le mille espressioni d’arte, di natura e di paesaggio che si trovano in ogni parte della città.
Nelle piazze del borgo e lungo le sue ombrose vie, è ancora possibile udire voci di gente che parla senza gridare, che va senza correre. Dalle finestre accostate e dagli usci aperti sulla strada, si può udire il rumore delle stoviglie in cucina o la musica discreta di una radio. Oppure il silenzio.
Ancora ci si interroga se in cima al colle sorgesse il tempio di Diana: Olim Triviae Templum, riporta un’antica iscrizione sull’architrave di una porta. Sotto scorreva il dio Clitunno, e certo gli dei abitarono qui, circondati da 200 mila ulivi.
Da Cammoro a Postignano di Sellano 11 febbraio 2018
#postignano #cammoro #valledelmenotre
Postignano è una frazione del comune di Sellano in Valnerina (Umbria), caratterizzata da un borgo medievale denominato anche “Castello di Postignano” un castello di pendio le cui origini rimontano ai secoli XI-XIII, che domina la valle del Vigi e le strade che dalla Valnerina conducono a Spoleto e Foligno. Fu conteso a lungo tra Foligno e Spoleto, alla quale nel 1429 fornì uomini e mezzi per la guerra contro i ghibellini.
Si tratta di un borgo triangolare, nel cui vertice a monte è situata una torre esagonale, dalla quale si dipartivano le mura perimetrali; l'architetto statunitense Norman Carver negli anni tra il 1967 e il 1975 lo definì “l'archetipo dei borghi collinari italiani” in un libro pubblicato in America nel 1979 con il titolo Italian Hilltowns, che ha in copertina proprio una foto di Postignano.
Particolarmente degna di nota è la chiesa di S Lorenzo, detta anche della SS Annunziata, a navata unica e copertura a due spioventi su capriate, con la sua caratteristica facciata dall'andamento curvilineo e irregolare. Dell'apparato decorativo della chiesa primitiva si è conservato un dipinto murale di scuola folignate, di notevolissima qualità e originalità, databile sul finire del XV sec. raffigurante una “Crocefissione” con i dolenti: la Vergine e San Giovanni e alla destra di quest'ultimo un San Michele Arcangelo rappresentato all'interno di un'edicola trilobata. Rimane poi, sulla stessa parete di fondo, una parte consistente di un grandioso apparato decorativo databile alla seconda metà del sec. XVI e attribuibile alla cerchia dei De Magistris, pittori marchigiani noti anche come i Caldarola, dal nome del loro paese di origine.
Tutti gli affreschi stati sottoposti a recupero, consolidamento e restauro, come anche le porzioni di intonaco originale. Progressivamente spopolatosi negli anni Cinquanta e Sessanta, come la maggior parte degli insediamenti collinari dell'Italia centrale fuori dalle grandi vie di comunicazione, Castello di Postignano fu dichiarato poi di interesse nazionale ed è oggi sottoposto a vincolo paesaggistico e architettonico rispettivamente dalla Regione Umbria e dal Ministero dei Beni culturali. Il borgo è oggi pressoché interamente restaurato sulla base di un progetto approvato dalla Soprintendenza ai beni culturali di Perugia e dalla Provincia, per quanto riguarda il rispetto della normativa antisismica. Durante il restauro sono stati scoperti ambienti di cui si era persa la memoria e sono stati ritrovati attrezzi artigianali, oggetti di vita domestica, letture e oggetti sacri, talvolta rinvenuti in nicchie murate. Questa documentazione sarà esposta nelle “Stanze della memoria”, il piccolo Museo in via di allestimento in alcune ex stalle, per testimoniare la storia e la vita del borgo.
L'intero borgo del Castello di Postignano, oggi meravigliosamente recuperato è stato riportato alla vita da uno straordinario e meticoloso lavoro di restauro, progettato e supervisionato da due architetti italiani, che per primi si sono innamorati del posto, sognando di farlo rivivere... Dal 2014, questo sogno è diventato realtà, Postignano è animato nuovamente dal passeggio serale, dal risuonare delle note dei concerti e dalle romantiche finestre finalmente illuminate. è qui nel cuore dell'Umbria, a pochi minuti da altri incantevoli borghi storici e tesori d'arte, in uno scenario verde ed incontaminato della straordinaria Valnerina, che troverete le sue meravigliose 60 case raccolte attorno alla torre ed alla incantevole Chiesa affrescata. Splendidamente restaurato e dotato dei più moderni confort e servizi è tornato ad essere un luogo magico e affascinante come pochi ne potrete vedere in Italia. Il Borgo di Postignano non nasce come una semplice operazione immobiliare, ma dal sogno di ridare vita ad uno straordinario piccolo gioiello.
Postignano is a fraction of the town of Sellano in Valnerina (Umbria), characterized by a medieval village also called Castello di Postignano a hillside castle whose origins date back to the XI-XIII centuries, overlooking the Vigi valley and the roads that from Valnerina they lead to Spoleto and Foligno. It was long contested between Foligno and Spoleto, to which in 1429 it provided men and means for the war against the Ghibellines.
It is a triangular village, with a hexagonal tower at its top, from which the perimeter walls branch off; the American architect Norman Carver in the years between 1967 and 1975 called it the archetype of the Italian hilltop villages in a book published in America in 1979 with the title Italian Hilltowns, which has on its cover a photo of Postignano.
The beautiful town of Orvieto / (TR) Umbria Italy
Visit this very nice old town accompanied by a Jazz music.
La città medievale di Orvieto ha subito poche trasformazioni nei secoli fino ai nostri tempi. Le vie sono strette e tortuose, fiancheggiate da case basse in tufo o in basalto. Sulle vie principali si possano vedere alcuni palazzi cinquecenteschi. Venite a vedere di persona!
Pablo Bisquera.
CALENDIMAGGIO DI ASSISI Madonne e Messeri [Full HD]
© CLAUDIO MORTINI **
La Festa di Calendimaggio dura tre giorni. Per alcuni decenni la data è stata sempre la stessa: dal 29 aprile al primo maggio, così come la tradizione del Calendimaggio medievale imponeva. Poi, da ormai diversi anni, si è deciso di celebrare la Festa in una data fluttuante, per evitare la coincidenza con altre celebrazioni laiche.
Le origini del Calendimaggio si perdono nel tempo, si riallacciano, a consuetudini pagane che celebravano con riti diversi ma tutti improntati alla gioia, il ritorno della primavera e quindi il rinnovarsi del ciclo della vita. Erano manifestazioni nate dal sentimento dell'antico popolo degli Umbri. Lo spirito con cui si conformava la festa della primavera era un inno all'amore e alla ritrovata gioia di vivere dopo le giornate aspre e fredde dell'inverno. Si ballava, si beveva il vino dell'annata precedente dopo il dovuto periodo di riposo, si cantava. Erano autentici resti poetici quelli che venivano recitati per rendere omaggio alla stagione dei fiori.
Le cronache antiche e gli stessi documenti che riguardano la vita di S.Francesco attestano che nella sua giovinezza il santo eccelleva nella composizione di poesie da ballo e di canti.
È fuori dubbio che in questo periodo l'influenza provenzale e francese era determinante, soprattutto nella musica, ma è interessante notare che tali composizioni venivano chiamate canzoni di maggio e proprio all'inizio di questo mese eseguite da brigate di giovani che si spostavano in vari rioni della città.
Le antiche cronache ci informano che Assisi, agli inizi del '300, raggiunse il massimo splendore; lo confermano l'estensione della mura cittadine, i castelli in suo possesso, la magnificenzia delle sue chiese, la presenza dei più grandi maestri pittori tra cui Giotto, Cimabue, Simone Martini, i fratelli Lorenzetti ecc... È più o meno di questo periodo anche la divisione della città, d'altronde non unico esempio in Italia in Parte de Sotto e Parte de Sopra facenti capo rispettivamente alle famiglie rivali dei Fiumi e dei Nepis: prendono così forma gli odi e le ambizioni delle famiglie, dei partiti politici di guelfi e ghibellini.
A nulla valgono i provvedimenti dei magistrati, le censure degli ecclesiastici, l'esilio dei capi. Alternativamente, appoggiandosi anche a valenti capitani di altre città una Parte sopraffà l'altra, ma per breve tempo perché lo spirito dei cittadini e delle famiglie dei vinti cerca ed ottiene immediatamente la vendetta.
Il primo scontro cruento di cui si ha notizia, secondo A. Fortini, risale al 14 Novembre 1376. La Parte de Sotto al grido di ammazza! ammazza! sorprende nel sonno gli avversari; ma è questo solo un anello di una lunga catena.
Durante questi periodi di lotte civili però si mantiene sempre viva la consuetudine di celebrare la festa di primavera che appunto prende il nome di Calendimaggio. Rivivono i canti e le musiche, le serenate sotto i balconi delle ragazze sostituiscono il fragore delle armi nei vari punti della città, si elegge il Re della festa. Questa usanza si protrae per secoli.
La partecipazione popolare è viva. I cittadini per queste notti interrompono l'abitudini di rientrare a casa al suono della campana che annuncia le due ore dopo l'Ave Maria e restano nelle piazze e nelle vie ad ascoltare i menestrelli.
Nel 1954 la festa assume, con l'entusiasmo di tutta la cittadinanza, la suggestiva forma che fino ad oggi conserva. Fra le due Parti della città ritorna la sfida: questa volta non cruenta. Le due fazioni danno vita ad una contesa che rievoca i tempi di Calendimaggio. La partecipazione popolare è così intensa che per tre giorni la città rivive in ogni sua dimensione quell'atmosfera che l'aveva caratterizzata nei secoli.
1974 Viaggio in Umbria (Spoleto Gubbio Assisi)
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Copyright Disclaimer: Under Section 107 of the Copyright Act 1976, notice is hereby given that:
Allowance for fair use is made for purposes such as criticism, comment, news reporting, teaching, scholarship, and research. Fair Use is a use permitted by copyright statute that might otherwise be infringing. The words Non-profit, Educational or Scientific Use describe well the purpouse of Fair Use, Moreover, is not used for making money out of it. Its representation does not compete with the copyright holder. Its use on the video is not expected to decrease the value of the copyright to its legitful holder.
Vacanza D'Autore - Umbria (1989)
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Infiorate di Spello 2016, anticipazione [UMBRIA NEWS]
Un’usanza che ha origini lontane quella di addobbare con i fiori il percorso delle processioni religiose che in Umbria trova una della sue massime espressioni nelle Infiorate di Spello, suggestivo omaggio alla festività del Corpus Domini, il miracolo eucaristico. Due giornate, sabato 29 e domenica 29 maggio, durante le quali le vie del borgo si riempiono di veri e propri tappeti floreali, realizzati da artisti che per mesi progettano e preparano le decorazioni.
Realizzazione a cura dell'agenzia video giornalistica AVI NEWS che produce anche il rotocalco televisivo di cultura, informazione e società UMBRIA NEWS, in onda su TeF Channel.
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Vivere in Assisi nel cuore di Gangi - La morte di Francesco