Civico Museo d'Arte Orientale - Trieste
museoarteorientaletrieste.it
Il Civico Museo d'Arte Orientale è situato nel cuore di Trieste, a pochi passi da piazza dell'Unità d'Italia.
Il percorso espositivo si snoda su quattro livelli e comprende opere d'arte orientale, armi, strumenti musicali e oggetti di carattere etnografico provenienti in particolare dalla Cina e dal Giappone.
Al piano terra funge da introduzione la narrazione dei rapporti tra Trieste e l'Oriente, avviati nel '700 e sviluppatisi nell'800, quando le navi del Lloyd Austriaco di Navigazione, partite da Trieste e superato il Canale di Suez, raggiungono le lontane coste dell'India, della Cina e del Giappone. Uno spazio è rivolto all'interessante nucleo di sculture del Gandhara, databili tra I e IV secolo d.C., raccolte durante la spedizione italiana al K2 del 1954.
Il 1° piano è dedicato all'arte in Cina, tramite abiti e tessuti in seta ricamata del tardo periodo Qing (XIX secolo), porcellane dal periodo Song (XI-XIII secolo) al tardo periodo Qing (XIX secolo), sculture e oggetti legati a Confucianesimo, Taoismo e Buddismo, le religioni della Cina.
Negli ultimi due piani del Museo la sezione dedicata al Giappone si apre con le porcellane giapponesi e ha il suo punto di forza nel salone dove si dispiega la collezione di stampe dell'Ukiyo-e, ovvero il Mondo Fluttuante, con opere di grandi maestri dell'arte giapponese tra cui Hiroshige e Hokusai con la celeberrima Onda. È possibile gettare uno sguardo sulla tradizione del teatro popolare kabuki, avvicinarsi ai riti e alle tradizioni di Shintoismo e Buddismo e infine, attraverso la ricca raccolta di armi e armature dal XV al XIX secolo, esplorare la vita e il codice etico e comportamentale dei Samurai.
Comune di Trieste
Video realizzato da TCD
Con il contributo della regione Friuli Venezia Giulia
Trieste. La motonave Neptunia parte per il suo viaggio inaugurale verso il Sud America
Giornale Luce B0154 del 21/10/1932
Descrizione sequenze:arrivo di Costanzo Ciano con autorità ; Costanzo Ciano con autorità sul ponte della nave ; turisti salutano dal ponte della nave ; ufficiali della nave ; alberi della nave, ponte di prua ; palazzi, case e canali della città ; nave, piccole imbarcazioni ;
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BaronGautsch
Baron Gautsch
La guerra sorprese la flotta mercantile austriaca, ma non la trovo' impreparata. Le navi che trasportavano i passeggeri lungo la costa adriatica verso le località emergenti, rivestiite di lusso, che effettuavano collegamenti veloci tra Trieste e i porti principali del Mediterraneo, le linee di piroscafi che mantenevano una regolare connessione d'oltremare per ricchi e poveri, anche se di convenienza e comodita' molto diversa, tutte ricevettero da un giorno all'altro un nuovo compito. Gli ufficiali e i marinai delle navi mercantili sono stati messi al servizio della marina militare con effetto immediato. Quasi tutti erano ufficiali in riserva.
Alle navi viene data una nuova mano di vernice che le doveva rendere invisibili, o almeno meno visibili. Le navi bianche, la musica di bordo e i pranzi festosi, tutta questa gloria faceva ormai parte del passato. Alle cinque del pomeriggio in una giornata di sole con un mare calmo, sulla via del ritorno da Cattaro a Trieste, nei pressi di Rovigno, è affondata la nave appartenente al Lloyd austriaco -- il 'Baron Gautsch'. Dei 300 passeggeri imbarcati oltre 130 annegarono, la maggior parte donne e bambini.
La nave si trovava fuori rotta per colpa del secondo ufficiale (una svista grave), ed é entrata nel campo minato della propria marina militare colpendo in pieno una mina di superfice. Improvisamente, alle 15:45, ora locale si é sentita una violenta esplosione. La nave ricevette un forte scossone che molte persone getto' a terra. É iniziato un fuggi-fuggi generale. Tutti correvano verso le scialuppe di salvataggio, molte delle quali non potevano essere abbassate in mare perché le corde erano intrecciate e le imbarcazioni sovraffollate e pesanti. Pertanto, molti saltarono in mare, dove piu' tardi sono stati salvati da un cacciatorpediniere. La nave sbando' verso il lato sinistro ed affondò velocemente in sette minuti. Secondo i passeggeri, l'equipaggio della nave ha mostrato poco interesse per il salvataggio dei passeggeri, pensando piu' alla propria salvezza. Difatti, la prima scialuppa di salvataggio é stata in gran parte occupata dall'equipaggio stesso.
Le vittime
Dei 240 passeggeri e 66 uomini dell'equipaggio furono tratti in salvo 159, 68 sono stati trovati morti, gli altri annegarono senza che i corpi siano mai stati ritrovati. É stata l'incuria la colpa della loro morte? Chi potrebbe oggi ancora dirlo. I morti del 'Baron Gautsch' riposano oggi al cimitero navale presso il porto navale di Pola, in aggiunta ai marinai, sottufficiali e ufficiali della Marina militare. Durante una vacanza sul mare Adriatico ricordatevi di loro, prima che il ricordo di loro e del loro destino venga spazzato dal tempo per sempre.
The wreck of Messina Strait - Viminale - L'ULTIMA NAVE DI MUSSOLINI
Ieri fiore all'occhiello della flotta mercantile italiana, oggi uno dei relitti più belli del Mediterraneo. Varato nel 1925 per conto del Lloyd Triestino, durante la seconda guerra mondiale viene requisito dalla Regia Marina per scopi militari. Il 25 luglio del 1943, il giorno che segnò la fine del regime fascista in Italia, il transatlantico viene silurato dagli anglo-americani ed affonda al largo di Palmi. 57 anni dopo il relitto viene ritrovato da un gruppo di esploratori subacquei, I fratelli della costa, composto da Gianmichele Iaria, Roberto Rinaldi, Giuseppe Dato, Rocco Tedesco, Paolo Barone e Stefano Baldi
Modernità. Futuro e arcaicità nella guerra combattuta
Nicola Labanca - introduce Claudio Ernè
Transatlantic REX
Il Rex (51.062 tonnellate di stazza lorda) era caratterizzato dai tipici fumaioli bassi colorati a strisce bianche, rosse e verdi, ovvero il tricolore italiano, come già da quell' epoca era d'uso sulle navi della Italia Flotte Riunite. La propulsione era garantita da quattro gruppi di turbine che azionavano quattro eliche a 4 pale, di circa 5 metri di diametro. La potenza dichiarata sui dépliant Ansaldo era di 120.000 cavalli, ma la capacità vera, tenuta segreta per ragioni di mercato, raggiungeva i 140.000 cavalli.
Per il transatlantico non furono lesinati né uomini né mezzi. L'intero progetto venne rivisto più volte e si decise anche di farlo visionare dal cantiere tedesco che aveva costruito il Bremen e l'Europa (i transatlantici considerati i migliori dell'epoca per innovazione costruttiva).
Il livello qualitativo era elevatissimo per gli standard dell'epoca; si disse che le eliche erano così bilanciate da poter essere mosse da un solo uomo.
Storia
Commissionato dalla Navigazione Generale Italiana ai Cantieri Navali Ansaldo di Sestri Ponente, la sua progettazione fu affidata all'Ing. Navale Achille Piazzai. La costruzione iniziò il 27 aprile 1930. Il 1º agosto 1931, il re Vittorio Emanuele III con la regina Elena che fu la madrina, presero parte al varo.
Il 22 settembre 1932 il Rex fu consegnato alla Italia Flotte Riunite, da poco riorganizzata con la fusione delle flotte delle società Navigazione Generale Italiana, Lloyd Sabaudo e Cosulich.
Il viaggio inaugurale iniziò, sotto il comando del Com.te Sup. CSLC Francesco Tarabotto, a Genova il 27 settembre 1932 con a bordo 1872 passeggeri. Durante il viaggio si ebbero dei problemi alla centrale elettrica di bordo che resero ingovernabile il timone, costringendo la nave a fermarsi 2 giorni a Gibilterra, per attendere delle parti di ricambio inviate con la motonave Vulcania (stessa compagnia) e ripartì poi per New York usando tutti i generatori di emergenza. A causa di questo inconveniente alcuni passeggeri rinunciarono al viaggio ed in treno si recarono in Germania per imbarcarsi sul transatlantico Europa. Quando giunsero a New York trovarono il Rex già ormeggiato.
Il Rex conquistò il Nastro azzurro nell'agosto 1933 con una velocità media di traversata di 28,92 nodi, strappando il record precedentemente detenuto dal transatlantico tedesco Europa, gemello del Bremen.
Il viaggio del record iniziò alle ore 11:30 del 10 agosto 1933 quando la nave salpò da Genova alla volta di New York al comando del Com.te Sup. CSLC Francesco Tarabotto. Durante quel viaggio riuscì a percorrere le 3181 miglia che separano Gibilterra dal faro di Ambrose in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti. Il massimo percorso effettuato in un solo giorno fu di 736 miglia, alla velocità media di 30,6 nodi. Rappresentava uno dei vanti dell'era fascista. Il Rex e il Conte di Savoia erano le uniche navi italiane in grado di competere con i grandi transatlantici dell'epoca.
Il record resistette fino al 3 giugno 1935, quando gli fu strappato dal transatlantico francese Normandie di 79.280 tonnellate, al suo viaggio inaugurale al comando dell'autorevolissimo Commandant Rene Pugnet.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, allorché le navi inglesi, francesi e tedesche cessarono i servizi commerciali, divenne il più grande transatlantico a operare in Atlantico continuando il trasporto passeggeri. Nel maggio 1940 in previsione dell'entrata in guerra dell'Italia, il Rex fece il suo ultimo viaggio come transatlantico commerciale. Si decise di lasciarlo nel sicuro porto di Genova, ma dopo il bombardamento della città da parte della marina francese fu trasferito a Trieste. Dopo l'armistizio cadde in mano dei tedeschi che nel tentativo di spostarlo nella più sicura baia di Capodistria lo fecero arenare.
L'affondamento
Il relitto ancora fumante del REX visto da Semedella
L'8 settembre 1944 il Rex si trovava nelle vicinanze di Trieste, tra Isola d'Istria (Izola) e Capodistria (Koper), oggi Slovenia, dove fu avvistato dai ricognitori della Royal Air Force e quindi bombardato con 123 razzi. La nave bruciò per quattro giorni prima di affondare. Stessa sorte era toccata al transatlantico Conte di Savoia della stessa compagnia di navigazione bombardato dalla RAF nel 1943 nella laguna di Venezia.
Dopo la guerra fu considerata la possibilità di recuperare lo splendido Rex ma, valutata l'impresa come antieconomica, ed essendo inoltre il relitto in acque jugoslave fu smantellato sul posto tra il 1947 ed il 1958.
§.3/- (Primati italiani & Storia 1° agosto 1931) Rex, record di velocità, glorie epoca fascismo
§.1/- (Primati & Storia) 1° agosto 1931 Genova: nasce il Rex, transatlantico più veloce del mondo
§.2/- (commento rai storia acCade oggi) 1° agosto 2017-1931: Rex, transatlantico e primato italiano
§.3/- (Primati & Storia) 1° agosto 1931 Genova: varo del Rex, transatlantico italiano velocissimo
Rex (transatlantico)
Il Rex fu un transatlantico italiano, il più grande mai costruito fino al varo nel 1991 di Costa Classica.
Indice
1 Caratteristiche
2 Storia
3 L'affondamento
4 Riferimenti
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
== Caratteristiche ==
Il Rex (51.062 tonnellate di stazza lorda) era caratterizzato dai tipici fumaioli bassi colorati a strisce rosse, bianche e verdi, ovvero il tricolore italiano, come già da quell'epoca era d'uso sulle navi della Italia Flotte Riunite. La propulsione era garantita da quattro gruppi di turbine che azionavano quattro eliche a 4 pale, di circa 5 metri di diametro. La potenza dichiarata sui dépliant Ansaldo era di 120.000 cavalli, ma la capacità vera, tenuta segreta per ragioni di mercato, raggiungeva i 140.000 cavalli.
Per il transatlantico non furono lesinati né uomini né mezzi. L'intero progetto venne rivisto più volte e si decise anche di farlo visionare dal cantiere tedesco che aveva costruito il Bremen e l'Europa (i transatlantici considerati i migliori dell'epoca per innovazione costruttiva).
Il livello qualitativo era elevatissimo per gli standard dell'epoca; si disse che le eliche erano così bilanciate da poter essere mosse da un solo uomo.
== Storia ==
Commissionato dalla Navigazione Generale Italiana ai Cantieri Navali Ansaldo di Sestri Ponente, la sua progettazione fu affidata all'Ing. Navale Achille Piazzai. La costruzione iniziò il 27 aprile 1930. Il 1º agosto 1931, il re Vittorio Emanuele III con la regina Elena che fu la madrina, presero parte al varo.
Il 22 settembre 1932 il Rex fu consegnato alla Italia Flotte Riunite, da poco riorganizzata con la fusione delle flotte delle società Navigazione Generale Italiana, Lloyd Sabaudo e Cosulich.
Il viaggio inaugurale iniziò, agli ordini del Comandante R.O. CSLC Francesco Tarabotto, a Genova il 27 settembre 1932 con a bordo 1872 passeggeri. Durante il viaggio si ebbero dei problemi alla centrale elettrica di bordo che resero ingovernabile il timone, costringendo la nave a fermarsi 2 giorni a Gibilterra, per attendere delle parti di ricambio inviate con la motonave Vulcania (stessa compagnia) e ripartì poi per New York usando tutti i generatori di emergenza. A causa di questo inconveniente alcuni passeggeri rinunciarono al viaggio ed in treno si recarono in Germania per imbarcarsi sul transatlantico Europa. Quando giunsero a New York trovarono il Rex già ormeggiato.
Il Rex conquistò il Nastro Azzurro nell'agosto 1933 con una velocità media di traversata di 28,92 nodi, strappando il record precedentemente detenuto dal transatlantico tedesco Europa, gemello del Bremen. Grazie a questa eccezionale impresa, il Comandante CSLC Francesco TARABOTTO fu insignito con le più alte onorificenze al merito della Corona d'Italia e con il riconoscimento dell'alto titolo onorifico di Comandante superiore.
Il viaggio del record iniziò alle ore 11:30 del 10 agosto 1933 quando la nave salpò da Genova alla volta di New York con Francesco Tarabotto quale comandante. Durante quel viaggio riuscì a percorrere le 3181 miglia che separano Gibilterra dal faro di Ambrose in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti. Il massimo percorso effettuato in un solo giorno fu di 736 miglia, alla velocità media di 30,6 nodi. Rappresentava uno dei vanti dell'era fascista. Il Rex e il Conte di Savoia erano le uniche navi italiane in grado di competere con i grandi transatlantici dell'epoca.
Il record resistette fino al 3 giugno 1935, quando gli fu strappato dal transatlantico francese Normandie di 79.280 tonnellate, al suo viaggio inaugurale al comando dell'autorevolissimo commandant Rene Pugnet.
Il 12 maggio 1938 il Rex venne intercettato a 1.100 chilometri a largo della costa orientale degli Stati Uniti da tre bombardieri pesanti Boeing B-17 Flying Fortress che diedero in questo modo una dimostrazione propagandistica della crescente potenza aerea americana.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, allorché le navi inglesi, francesi e tedesche cessarono i servizi commerciali, divenne il più grande transatlantico a operare in Atlantico continuando il trasporto passeggeri. Nel maggio 1940 in previsione dell'entrata in guerra dell'Italia, il Rex fece il suo ultimo viaggio come transatlantico commerciale. Si decise di lasciarlo nel sicuro porto di Genova, ma dopo il bombardamento della città da parte della marina francese fu trasferito a Trieste. A seguito dell'armistizio cadde in mano dei tedeschi che, nel tentativo di spostarlo nella più sicura baia di Capodistria, lo fecero incagliare.
== L'affondamento ==
(...)
§-
Una nuova pavimentazione per migliorare la sicurezza del traffico sui ponti sdrucciolevoli della
Giornale Luce B1226 del 29/12/1937
Descrizione sequenze:vengono mostrati i rischi per la sicurezza stradale a causa del fondo sdrucciolevole dei ponti della città ; la nuova forma di pavimentazione costituita da una rete di acciaio che salvaguarda la sicurezza del traffico sui ponti cittadini ; macchine e cammelli provano il nuovo tipo di pavimentazione ;
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Tornano le bianche navi dall'Africa Orientale
Giornale Luce C0372 del 01/09/1943
Descrizione sequenze:le navi italiane Saturnia e Vulcania in navigazione, sulla fiancata è dipinto il simbolo della Croce Rossa ; le navi arrivano in porto e i passeggeri scendono a terra ; alcuni dei rimpatriati in porto ;
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La cità del Lloyd.wmv
La cità del Lloyd di S. e L. Cossutta - canta Marnit Calvi
Prima classificata al 32° Festival della Canzone Triestina
Premio della critica Festival Canzone Friuli-Venezia Giulia 2011 Arrangiamento di Carlo Tommasi (segue testo)
In sta foto sbiadida de oltre un secolo fa
che la par quasi un quadro dal tempo piturà.
Iera 'ncora un giardin in Piaza Granda
e sul mar vizin a un fià de distanza
tanti piroscafi pei moli, lungo le rive, la zò in porto,
tanti piroscafi che salpa, altri che torna lontan nel golfo...
Cussì la iera la cità del Lloyd
sai navi la gaveva, no solo scoi
e l'Arsenal fazeva bastimenti
che sule onde iera i nostri monumenti.
Co 'ncora sul mar la sventolava de Trieste la bandiera
el mondo la ne verzeva, el nostro orgolio la iera.
Capitani e mercanti, omini e lupi de mar
su le rote importanti prima i doveva rivar
i sfidava i giganti su le strade del mar...
E quel palazo in Piaza granda
impiniva'l mar che desso ne vanza.
Su e zo pei zinque continenti, coi coli su la vaporiera
ogni tanto co Amburgo e Marsilia noi vinzevimo la guera.
Cussì la iera la cità del Lloyd
sai navi la gaveva, no solo scoi
e tanto bele nei cantieri le nasseva
che in tuto 'l mondo amirarle se doveva.
Co 'ncora le nostre navi bianche nel blu se 'lontanava
iera Trieste tuta quanta che con lore navigava...
Capitani e mercanti, omini e lupi de mar
su le rote importanti prima i doveva rivar
co l'orizonte davanti, coi oci pieni de mar...
Cussì la iera la cità del Lloyd...
§.1/- (record & Storia) 01 agosto 1931 Genova: varo del Rex, transatlantico italiano velocissimo
§.1/- (Primati & Storia) 1° agosto 1931 Genova: nasce il Rex, transatlantico più veloce del mondo
§.2/- (commento rai storia acCade oggi) 1° agosto 2017-1931: Rex, transatlantico e primato italiano
§.3/- (Primati & Storia) 1° agosto 1931 Genova: varo del Rex, transatlantico italiano velocissimo
Rex (transatlantico)
Il Rex fu un transatlantico italiano, il più grande mai costruito fino al varo nel 1991 di Costa Classica.
Indice
1 Caratteristiche
2 Storia
3 L'affondamento
4 Riferimenti
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
== Caratteristiche ==
Il Rex (51.062 tonnellate di stazza lorda) era caratterizzato dai tipici fumaioli bassi colorati a strisce rosse, bianche e verdi, ovvero il tricolore italiano, come già da quell'epoca era d'uso sulle navi della Italia Flotte Riunite. La propulsione era garantita da quattro gruppi di turbine che azionavano quattro eliche a 4 pale, di circa 5 metri di diametro. La potenza dichiarata sui dépliant Ansaldo era di 120.000 cavalli, ma la capacità vera, tenuta segreta per ragioni di mercato, raggiungeva i 140.000 cavalli.
Per il transatlantico non furono lesinati né uomini né mezzi. L'intero progetto venne rivisto più volte e si decise anche di farlo visionare dal cantiere tedesco che aveva costruito il Bremen e l'Europa (i transatlantici considerati i migliori dell'epoca per innovazione costruttiva).
Il livello qualitativo era elevatissimo per gli standard dell'epoca; si disse che le eliche erano così bilanciate da poter essere mosse da un solo uomo.
== Storia ==
Commissionato dalla Navigazione Generale Italiana ai Cantieri Navali Ansaldo di Sestri Ponente, la sua progettazione fu affidata all'Ing. Navale Achille Piazzai. La costruzione iniziò il 27 aprile 1930. Il 1º agosto 1931, il re Vittorio Emanuele III con la regina Elena che fu la madrina, presero parte al varo.
Il 22 settembre 1932 il Rex fu consegnato alla Italia Flotte Riunite, da poco riorganizzata con la fusione delle flotte delle società Navigazione Generale Italiana, Lloyd Sabaudo e Cosulich.
Il viaggio inaugurale iniziò, agli ordini del Comandante R.O. CSLC Francesco Tarabotto, a Genova il 27 settembre 1932 con a bordo 1872 passeggeri. Durante il viaggio si ebbero dei problemi alla centrale elettrica di bordo che resero ingovernabile il timone, costringendo la nave a fermarsi 2 giorni a Gibilterra, per attendere delle parti di ricambio inviate con la motonave Vulcania (stessa compagnia) e ripartì poi per New York usando tutti i generatori di emergenza. A causa di questo inconveniente alcuni passeggeri rinunciarono al viaggio ed in treno si recarono in Germania per imbarcarsi sul transatlantico Europa. Quando giunsero a New York trovarono il Rex già ormeggiato.
Il Rex conquistò il Nastro Azzurro nell'agosto 1933 con una velocità media di traversata di 28,92 nodi, strappando il record precedentemente detenuto dal transatlantico tedesco Europa, gemello del Bremen. Grazie a questa eccezionale impresa, il Comandante CSLC Francesco TARABOTTO fu insignito con le più alte onorificenze al merito della Corona d'Italia e con il riconoscimento dell'alto titolo onorifico di Comandante superiore.
Il viaggio del record iniziò alle ore 11:30 del 10 agosto 1933 quando la nave salpò da Genova alla volta di New York con Francesco Tarabotto quale comandante. Durante quel viaggio riuscì a percorrere le 3181 miglia che separano Gibilterra dal faro di Ambrose in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti. Il massimo percorso effettuato in un solo giorno fu di 736 miglia, alla velocità media di 30,6 nodi. Rappresentava uno dei vanti dell'era fascista. Il Rex e il Conte di Savoia erano le uniche navi italiane in grado di competere con i grandi transatlantici dell'epoca.
Il record resistette fino al 3 giugno 1935, quando gli fu strappato dal transatlantico francese Normandie di 79.280 tonnellate, al suo viaggio inaugurale al comando dell'autorevolissimo commandant Rene Pugnet.
Il 12 maggio 1938 il Rex venne intercettato a 1.100 chilometri a largo della costa orientale degli Stati Uniti da tre bombardieri pesanti Boeing B-17 Flying Fortress che diedero in questo modo una dimostrazione propagandistica della crescente potenza aerea americana.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, allorché le navi inglesi, francesi e tedesche cessarono i servizi commerciali, divenne il più grande transatlantico a operare in Atlantico continuando il trasporto passeggeri. Nel maggio 1940 in previsione dell'entrata in guerra dell'Italia, il Rex fece il suo ultimo viaggio come transatlantico commerciale. Si decise di lasciarlo nel sicuro porto di Genova, ma dopo il bombardamento della città da parte della marina francese fu trasferito a Trieste. A seguito dell'armistizio cadde in mano dei tedeschi che, nel tentativo di spostarlo nella più sicura baia di Capodistria, lo fecero incagliare.
== L'affondamento ==
(...)
§-
I due conti
I due conti
Regia: Ubaldo Magnaghi
Casa di produzione: Europeo Film
Anno: 1946/1947
Abstract: Il film, realizzato nell'immediato dopoguerra, illustra la ricostruzione della flotta mercantile italiana. A Genova, Monfalcone, Napoli riprendono il mare prestigiose unità - come il Conte Grande, il Conte Biancamano, il Saturnia, l'Ausonia - mentre fervono le attività nei porti e nei cantieri navali.
Ente conservatore: Archivio Centrale dello Stato
Moby Lines - Eliana Marino trainata dal rimorchiatore Tommaso Onorato
Il rimorchiatore Tommaso Onorato impegnato nell'operazione di escort (accompagnamento delle navi) nei confronti della nave Eliana Marino portata a traino all'interno del bacino nel porto di Cagliari.
Il rimorchiatore dotato di 5364 HP cavalli di potenza manovra la nave senza alcun problema in operazioni eseguite in maniera perfetta.
Vi invito a seguire i sottotitoli per ulteriori informazioni e .....
....iscrivetevi al canale GRAZIE!!!!
§.2/- (commento rai storia acCadde oggi) 01 agosto 2017-1931: Rex, transatlantico e primato italiano
§.1/- (Primati & Storia) 1° agosto 1931 Genova: nasce il Rex, transatlantico più veloce del mondo
§.2/- (commento rai storia acCade oggi) 1° agosto 2017-1931: Rex, transatlantico e primato italiano
§.3/- (Primati & Storia) 1° agosto 1931 Genova: varo del Rex, transatlantico italiano velocissimo
Rex (transatlantico)
Il Rex fu un transatlantico italiano, il più grande mai costruito fino al varo nel 1991 di Costa Classica.
Indice
1 Caratteristiche
2 Storia
3 L'affondamento
4 Riferimenti
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
== Caratteristiche ==
Il Rex (51.062 tonnellate di stazza lorda) era caratterizzato dai tipici fumaioli bassi colorati a strisce rosse, bianche e verdi, ovvero il tricolore italiano, come già da quell'epoca era d'uso sulle navi della Italia Flotte Riunite. La propulsione era garantita da quattro gruppi di turbine che azionavano quattro eliche a 4 pale, di circa 5 metri di diametro. La potenza dichiarata sui dépliant Ansaldo era di 120.000 cavalli, ma la capacità vera, tenuta segreta per ragioni di mercato, raggiungeva i 140.000 cavalli.
Per il transatlantico non furono lesinati né uomini né mezzi. L'intero progetto venne rivisto più volte e si decise anche di farlo visionare dal cantiere tedesco che aveva costruito il Bremen e l'Europa (i transatlantici considerati i migliori dell'epoca per innovazione costruttiva).
Il livello qualitativo era elevatissimo per gli standard dell'epoca; si disse che le eliche erano così bilanciate da poter essere mosse da un solo uomo.
== Storia ==
Commissionato dalla Navigazione Generale Italiana ai Cantieri Navali Ansaldo di Sestri Ponente, la sua progettazione fu affidata all'Ing. Navale Achille Piazzai. La costruzione iniziò il 27 aprile 1930. Il 1º agosto 1931, il re Vittorio Emanuele III con la regina Elena che fu la madrina, presero parte al varo.
Il 22 settembre 1932 il Rex fu consegnato alla Italia Flotte Riunite, da poco riorganizzata con la fusione delle flotte delle società Navigazione Generale Italiana, Lloyd Sabaudo e Cosulich.
Il viaggio inaugurale iniziò, agli ordini del Comandante R.O. CSLC Francesco Tarabotto, a Genova il 27 settembre 1932 con a bordo 1872 passeggeri. Durante il viaggio si ebbero dei problemi alla centrale elettrica di bordo che resero ingovernabile il timone, costringendo la nave a fermarsi 2 giorni a Gibilterra, per attendere delle parti di ricambio inviate con la motonave Vulcania (stessa compagnia) e ripartì poi per New York usando tutti i generatori di emergenza. A causa di questo inconveniente alcuni passeggeri rinunciarono al viaggio ed in treno si recarono in Germania per imbarcarsi sul transatlantico Europa. Quando giunsero a New York trovarono il Rex già ormeggiato.
Il Rex conquistò il Nastro Azzurro nell'agosto 1933 con una velocità media di traversata di 28,92 nodi, strappando il record precedentemente detenuto dal transatlantico tedesco Europa, gemello del Bremen. Grazie a questa eccezionale impresa, il Comandante CSLC Francesco TARABOTTO fu insignito con le più alte onorificenze al merito della Corona d'Italia e con il riconoscimento dell'alto titolo onorifico di Comandante superiore.
Il viaggio del record iniziò alle ore 11:30 del 10 agosto 1933 quando la nave salpò da Genova alla volta di New York con Francesco Tarabotto quale comandante. Durante quel viaggio riuscì a percorrere le 3181 miglia che separano Gibilterra dal faro di Ambrose in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti. Il massimo percorso effettuato in un solo giorno fu di 736 miglia, alla velocità media di 30,6 nodi. Rappresentava uno dei vanti dell'era fascista. Il Rex e il Conte di Savoia erano le uniche navi italiane in grado di competere con i grandi transatlantici dell'epoca.
Il record resistette fino al 3 giugno 1935, quando gli fu strappato dal transatlantico francese Normandie di 79.280 tonnellate, al suo viaggio inaugurale al comando dell'autorevolissimo commandant Rene Pugnet.
Il 12 maggio 1938 il Rex venne intercettato a 1.100 chilometri a largo della costa orientale degli Stati Uniti da tre bombardieri pesanti Boeing B-17 Flying Fortress che diedero in questo modo una dimostrazione propagandistica della crescente potenza aerea americana.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, allorché le navi inglesi, francesi e tedesche cessarono i servizi commerciali, divenne il più grande transatlantico a operare in Atlantico continuando il trasporto passeggeri. Nel maggio 1940 in previsione dell'entrata in guerra dell'Italia, il Rex fece il suo ultimo viaggio come transatlantico commerciale. Si decise di lasciarlo nel sicuro porto di Genova, ma dopo il bombardamento della città da parte della marina francese fu trasferito a Trieste. A seguito dell'armistizio cadde in mano dei tedeschi che, nel tentativo di spostarlo nella più sicura baia di Capodistria, lo fecero incagliare.
== L'affondamento ==
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EPIC 2x Old Falconi (Mod: OTIS) Traction Elevators @Autogrill - Italy
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Regata World Food Programme Venezia 2008
Un grande evento di sport e solidarietà per il PAM WFP, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite.
Durante il Salone Nautico di Venezia 2008 equipaggi professionisti si sono sfidati su X-35 con giro di boa davanti Piazza San Marco. Lobiettivo, raggiunto anche grazie agli sponsor della regata Fondazione Antonveneta, Gatorade, Motia, è di sensibilizzare lopinione pubblica sul tema dellacqua e raccogliere fondi per un progetto del PAM in Africa.
Suspense: Voyage Through Darkness / You'll Never See Me Again / Bluebeard of Bellaco
Suspense is a radio drama series broadcast from 1942 through 1962.
One of the premier drama programs of the Golden Age of Radio, was subtitled radio's outstanding theater of thrills and focused on suspense thriller-type scripts, usually featuring leading Hollywood actors of the era. Approximately 945 episodes were broadcast during its long run, and more than 900 are extant.
Suspense went through several major phases, characterized by different hosts, sponsors, and director/producers. Formula plot devices were followed for all but a handful of episodes: the protagonist was usually a normal person suddenly dropped into a threatening or bizarre situation; solutions were withheld until the last possible second; and evildoers were usually punished in the end.
In its early years, the program made only occasional forays into science fiction and fantasy. Notable exceptions include adaptations of Curt Siodmak's Donovan's Brain and H. P. Lovecraft's The Dunwich Horror, but by the late 1950s, such material was regularly featured.
The familiar opening phrase tales well-calculated to... was satirized by Mad as the cover blurb Tales Calculated to Drive You... Mad on its first issue (October--November 1952) and continuing until issue #23 (May 1955).
Radio comedians Bob and Ray had a recurring routine lampooning the show, with stories that were presented as dramatic but were intentionally mundane, entitled Tales calculated to put you in a state of... Apathy!
The Great Gildersleeve: Christmas Eve Program / New Year's Eve / Gildy Is Sued
The Great Gildersleeve (1941--1957), initially written by Leonard Lewis Levinson, was one of broadcast history's earliest spin-off programs. Built around Throckmorton Philharmonic Gildersleeve, a character who had been a staple on the classic radio situation comedy Fibber McGee and Molly, first introduced on Oct. 3, 1939, ep. #216. The Great Gildersleeve enjoyed its greatest success in the 1940s. Actor Harold Peary played the character during its transition from the parent show into the spin-off and later in a quartet of feature films released at the height of the show's popularity.
On Fibber McGee and Molly, Peary's Gildersleeve was a pompous windbag who became a consistent McGee nemesis. You're a haa-aa-aa-aard man, McGee! became a Gildersleeve catchphrase. The character was given several conflicting first names on Fibber McGee and Molly, and on one episode his middle name was revealed as Philharmonic. Gildy admits as much at the end of Gildersleeve's Diary on the Fibber McGee and Molly series (Oct. 22, 1940).
He soon became so popular that Kraft Foods—looking primarily to promote its Parkay margarine spread — sponsored a new series with Peary's Gildersleeve as the central, slightly softened and slightly befuddled focus of a lively new family.
Premiering on August 31, 1941, The Great Gildersleeve moved the title character from the McGees' Wistful Vista to Summerfield, where Gildersleeve now oversaw his late brother-in-law's estate and took on the rearing of his orphaned niece and nephew, Marjorie (originally played by Lurene Tuttle and followed by Louise Erickson and Mary Lee Robb) and Leroy Forester (Walter Tetley). The household also included a cook named Birdie. Curiously, while Gildersleeve had occasionally spoken of his (never-present) wife in some Fibber episodes, in his own series the character was a confirmed bachelor.
In a striking forerunner to such later television hits as Bachelor Father and Family Affair, both of which are centered on well-to-do uncles taking in their deceased siblings' children, Gildersleeve was a bachelor raising two children while, at first, administering a girdle manufacturing company (If you want a better corset, of course, it's a Gildersleeve) and then for the bulk of the show's run, serving as Summerfield's water commissioner, between time with the ladies and nights with the boys. The Great Gildersleeve may have been the first broadcast show to be centered on a single parent balancing child-rearing, work, and a social life, done with taste and genuine wit, often at the expense of Gildersleeve's now slightly understated pomposity.
Many of the original episodes were co-written by John Whedon, father of Tom Whedon (who wrote The Golden Girls), and grandfather of Deadwood scripter Zack Whedon and Joss Whedon (creator of Buffy the Vampire Slayer, Firefly and Dr. Horrible's Sing-Along Blog).
The key to the show was Peary, whose booming voice and facility with moans, groans, laughs, shudders and inflection was as close to body language and facial suggestion as a voice could get. Peary was so effective, and Gildersleeve became so familiar a character, that he was referenced and satirized periodically in other comedies and in a few cartoons.