La Linea C in poco più di un minuto
La Mission della Metro C S.C.p.A. è dotare Roma ed i suoi abitanti di una nuova linea metropolitana funzionale, efficiente e moderna, realizzata con le più avanzate tecnologie costruttive nel settore delle infrastrutture di trasporto di massa in ambito urbano.
Il progetto della linea, attraversando un tessuto urbano la cui unicità da un punto di vista archeologico e monumentale è indubbio, è stato predisposto con l’obiettivo di valorizzare al meglio l’inestimabile patrimonio che fa di Roma una delle città più visitate al mondo.
Mostra archeologica Metro C San Giovanni Roma - Resti archeologici trovati a San Giovanni Metro C
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DAGLI SCAVI ARCHEOLOGICI ALL’ALLESTIMENTO MUSEALE
La costruzione della stazione San Giovanni della Linea C ha permesso di realizzare uno degli scavi urbani più rilevanti effettuati a Roma negli ultimi anni, per la complessità della stratigrafia esplorata e per la ricchezza dei dati acquisiti.
Un’occasione straordinaria per la conoscenza di un ampio settore del suburbio antico finora poco noto a causa della considerevole profondità dei livelli archeologici, coperti da coltri dell’età moderna e contemporanea e raggiungibili solo grazie alle paratie perimetrali della stazione.
Effettuati a più riprese tra il 2010 e il 2013, gli scavi hanno permesso di esplorare integralmente un sito complesso e pluristratificato per una profondità di oltre 20 mt su una superficie di quasi 3.000 mq, dalle prime fasi insediative fino alla nascita del quartiere attuale. I risultati dello scavo mettono in primo piano l’importanza delle risorse idriche naturali nelle dinamiche insediative di questo sito, posto in un’area di fondovalle, attraversata da un’importante affluente del Tevere chiamato in antico Aqua Crabra, proveniente dall’area tuscolana.
Il progetto dell’allestimento espositivo è stato sviluppato da Metro C ScpA su richiesta della Stazione Appaltante al fine di recepire le prescrizioni impartite dal Ministero dei Beni e della Attività culturali e del Turismo – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio e ratificate dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR) in sede di rilascio del nulla-osta allo smontaggio delle strutture antiche rinvenute nel corso dello scavo.
LE PRESCRIZIONI
Elaborazione ed esecuzione, sulla base di un elaborato scientifico di codesta Soprintendenza, con la collaborazione di architetti esperti in allestimenti espositivi, di un progetto di allestimento che illustri la storia dei sito dalle più antiche attività antropiche all’età moderna, da collocarsi nei livelli destinati al pubblico transito.
Inserimento, in tale progetto, del consolidamento, restauro e successivo smontaggio e riposizionamento di porzioni di campioni delle strutture antiche rinvenute nella stazione e nel pozzo di via Appia Nuova.
Reazione di spazi espositivi, disposti lungo i percorsi e conformi alle esigenze di sicurezza degli stessi, connotati e qualificati come spazi culturali e provvisti di pannelli didattici e ricostruttivi dell’evoluzione del paesaggio dall’età pre-antropica alla moderna, di schermi per la proiezione della documentazione filmica già realizzata nonché di vetrine per l’esposizione di reperti mobili.
La redazione del progetto è stata affidata al Dipartimento di Architettura e Progetto dell’Università di Roma ‘La Sapienza’, nella persona del prof. Lambertucci e del prof. Grimaldi.
Le stazioni delle linee metropolitane sono parte di sistemi infrastrutturali complessi, al servizio della città e della vita dei suoi cittadini ed hanno di norma nella dimensione operativa la loro ragion d’essere. Per la stazione San Giovanni la sfida è stata quella di trasformare gli ambienti da semplici spazi funzionali a veri e propri ‘luoghi’ della città, dotati di una propria identità e di un proprio carattere.
Restituire attraverso il trattamento delle superfici di finitura interne la storia di questi luoghi, il succedersi delle attività vitali, con le tracce che immancabilmente esse hanno lasciato, è sembrato il modo più efficace per raggiungere l’obiettivo.
Tutta l’operazione allestitiva è stata condotta con il fine di riuscire a comunicare la complessità del sottosuolo di Roma e di questo luogo in particolare. Strumenti operativi per la costruzione fisica di questo racconto sono state tutte le superfici liminari: pareti, pavimenti e soffitti con le prime due che hanno assunto il ruolo di dispositivi comunicativi principali’.
Gli elementi principali del racconto sono quattro:
– Lo stratigrafo, figura più volte ripetuta all’interno degli ambienti di stazione, colloca l’utente nel tempo e nello spazio assumendo il ruolo fondamentale di guida per orientarsi negli spazi circoscritti della stazione grazie alla sua funzione di indicatore grafico della profondità dei contesti storici rispetto alla quota della città contemporanea.
– Le immagini: alcune delle tracce materiali frutto della vita che per millenni è fluita in questi luoghi, recuperate durante la costruzione della stazione, sono diventate figure iconiche rappresentative del loro tempo e compaiono, restituite attraverso un processo di graficizzazione fuori scala, come segni identificativi delle diverse fasi.
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Metro C di Roma, stazione S.Giovanni apre ma treni entro l'anno
Roma, (askanews) - La nuova stazione San Giovanni della Metro C di Roma si apre ai visitatori il primo aprile per un open day in cui i cittadini possono apprezzare l'allestimento e i reperti archeologici ritrovati durante gli scavi. Una stazione musealizzata in cui i treni ancora non passano. Sarà operativa, queste le previsioni, entro la fine dell'anno.
Intanto, anche la sindaca Virginia Raggi, accompagnata dall'assessora alla Città in movimento, Linda Meleo e dal Soprintendente speciale per il Colosseo e l'Area archeologica centrale di Roma, Francesco Prosperetti, ha visitato la stazione in cui sono esposte anfore, monili e altri oggetti della Roma antica, scoperti su una superficie complessiva di quasi 3.000 mq a una profondità di oltre 20 metri.
Gli scavi sono durati circa tre anni. La nuova stazione permetterà, a regime, il collegamento con la Linea A. Ad oggi, però, la Linea C, i cui lavori sono stati avviati ad aprile 2007, si sviluppa per circa 18 km e ha 21 stazioni: va dal capolinea Monte Compatri/Pantano alla Stazione Lodi.
Da San Giovanni il tracciato proseguirà nell'area archeologica centrale, fino ai piedi del Colosseo. La Tratta T3, da San Giovanni a Fori Imperiali, dove incontrerà la linea B, è in corso di realizzazione. Prevede 2 stazioni: Amba Aradam/Ipponio e Fori Imperiali.
Sull'ipotesi di far arrivare la linea fino a Piazza Venezia, la sindaca Raggi ha detto che la volontà politica di questa amministrazione è garantire e implementare il miglior trasporto pubblico possibile per la città, e questo significa valutare la fattibilità di ogni progetto.
L'obiettivo, ha ribadito la Giunta è aprire la stazione San Giovanni entro l'anno, mentre quella dei Fori Imperiali entro il 2021.
Metropolitana di Catania - Si arriva in Centro !!!
Viaggio nelle sei stazioni sotterranee della metropolitana di Catania in attesa dell'apertura di altre quattro stazioni (interrate) nel marzo 2017.
Aggiornamento!!! APRILE 2017
In elenco le stazioni già operative e quelle di prossima apertura:
- MONTE PO (Apertura estate 2019)
- FONTANA (Apertura estate 2019)
- NESIMA
- SAN NULLO
- CIBALI (Apertura inizio 2019)
- MILO
- BORGO
- GIUFFRIDA
- ITALIA
- GALATEA
- GIOVANNI XXIII
- STESICORO
Nuovo Moovit 4.0 (Italia)
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Ipotesi Metropolitana Automatizzata Leggera - Messina
Ipotesi Linea Metropolitana Automatizzata Leggera - Messina
Recentemente le Ferrovie dello Stato hanno dichiarato conclusi i lavori di rimozione dei binari della vecchia linea ferroviaria a semplice binario Messina-Camaro-Gesso-Villafranca Tirrena appartenente alla linea Messina-Palermo. Tale linea è stata attivata il 20 giugno del 1889, è stata elettrificata a 3000 V in cc a partire dal 15 ottobre 1955 ed è stata chiusa al traffico ferroviario il 24 novembre 2001, a seguito dell’attivazione della nuova galleria a doppio binario dei Peloritani.
Il percorso ferroviario con il passare del tempo è stato inglobato dalla città e attualmente attraversa zone altamente urbanizzate e zone in evidente stato di degrado da riqualificare. Il tracciato si snoda lungo un percorso che arriva a distare in linea d’aria circa 700m dal Tribunale, circa 800m dall’Università, circa 1.000m dal Duomo e dal Palazzo della Provincia e 1.200m dal Municipio.
Nel caso in cui si decidesse di utilizzare tale tracciato per alleggerire il caotico traffico stradale delle zone attraversate dall’ex tratta ferroviaria, si potrebbe ipotizzare di estendere l’esistente rete tranviaria messinese, realizzando una nuova linea tranviaria. In tal caso sarebbe indispensabile costruire adeguate fermate e riqualificare tutte le aree circostanti al tracciato abbandonato da troppo tempo.
Ipotizzando la realizzazione di nuovi tratti di linee ferrate si potrebbe servire la maggior parte della popolazione di Messina.
Se si tenesse conto anche del progetto di attraversamento stabile dello stretto di Messina e delle nuove stazioni e fermate da realizzare, si potrebbe ipotizzare la realizzazione di nuovi tracciati e servizi che coinvolgono Tram, Metroferrovia, Metropolitana Automatizzata Leggera e i servizi di navigazione.
Studiando opportunamente le varie possibilità (Studi di fattibilità) si potrebbe migliorare drasticamente il livello dei servizi pubblici della Città Metropolitana che, nonostante per numero di abitanti occupi il 13° posto a livello nazionale, notoriamente da molti anni viene classificata negli ultimi posti per la qualità della vita e per i servizi.
IPOTESI
Linea 1-Contesse-San Francesco circa 7.090m, n.16 Stazioni/Fermate (Contesse, Minissale, Policlinico, Gazzi, Provinciale, Dante, Collereale, Avignone, Santa Marta, Cannizzaro, Duomo-Municipio, Boccetta-Palacultura, San Vincenzo, Palermo, Castronovo e San Francesco)
Linea 2 - Policlinico-Camaro Superiore circa 6.000m, n.10 Stazioni/Fermate (Conservatorio, Fondo Fucile, Santo, Monte Serro, Gonzaga, Fondo Ruggeri, Montepiselli, Bisconte, Camaro e Camaro Superiore) - sede tracciato ex ferrovia da Santo a Camaro Superiore
Linea 3- Bivi Camaro e Bisconte-Duomo/Municipio 3.520m, n.2 Stazioni/Fermate (Gravitelli e Principe Umberto)
Linea 4-Camaro Superiore-Villafranca Tirrena 10.200m, n. 3 Stazioni/Fermate (Gesso, Ponte Gallo/Divieto e Villafranca Tirrena) - sede tracciato ex ferrovia da Camaro Superiore a Villafranca Tirrena
Esempi di Metropolitane driverless e notizie correlate:
Documentazione relativa all’attraversamento stabile dello Stretto di Messina e collegamenti stradali e ferroviari sui versanti Calabria e Sicilia
(inquadramento generale)
Piattaforma logistica intermodale di Tremestieri (ME) con annesso scalo portuale
Metropolitana di Palermo (on cab)
Metropolitana di Palermo fino a giachery con l’Etr 425 094 (scusate se visuale trema un po’)
Buona visione
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Cagliari: esposizione dei progetti del nuovo Sant'Elia - 7 marzo 2018
leggete il quotidiano on line
sardegnamagazine.net
Nuove Linee del Tram di Palermo - Stazione C.le - Stadio (Tratta A)
Una panoramica delle previsioni di progetto relativamente all'estensione delle attuali linee tranviarie di Palermo - 2019
(Tali previsioni potranno discostarsi dal progetto definitivo che verrà sottoposto al Consiglio Comunale di Palermo)
8 Marzo, a tram Napoli c’è ‘D maiuscola’: in scena forza creativa delle donne
Titti Nuzzolese – attrice di teatro e regista – intervistata dalla Dire in occasione della messa in scena di ‘D maiuscola’.
Leggi la notizia su dire.it:
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Alla guida dei tram: linea 23 - parte 1
Canale Telegram con aggiornamenti sul mondo delle ferrovie:
Milano, tram a carrelli linea 23, ai comandi.
Da piazza Bottini (stazione Milano Lambrate) a piazza Ascoli.
Con uno scambio girato a mano (con la gugia).
Da Wikipedia:
Benché comunemente note come Ventotto, il primo prototipo realizzato vede la luce un anno prima, alla fine del 1927, immatricolato con il numero 1501. Un secondo prototipo, immatricolato poi 1502, viene completato per l'anno successivo, febbraio 1928, sempre dalla Carminati & Toselli.
Nel giro di due anni (1929-1930) vennero realizzate altre 500 unità di serie, prendendo effettivo servizio dal 1929 con le numerazioni da 1503 a 2002. Originariamente a due porte, fin dal 1931 si decise di aggiungerne una terza (dapprima mezza-porta) per facilitare i flussi dei passeggeri e l'accesso al salottino fumatori in coda alla vettura. In quell'anno, la postazione centrale del bigliettario viene spostata, per consentire il pagamento all'ingresso, per rendere le vetture conformi con la recente normativa sulla salita e discesa dai mezzi pubblici.
Con i pesanti bombardamenti del 1943, molte unità vengono danneggiate dagli incendi provocati dalle bombe lanciate dagli Alleati. La loro robusta ossatura, però, fa sì che al termine del conflitto mondiale vengano ricostruite senza troppi problemi, tutte eccetto la 1624, colpita in pieno da una bomba e andata irrimediabilmente perduta.
All'inizio degli anni settanta i tram abbandonano la tradizionale livrea verde bitonale, sostituita dall'arancio ministeriale che alcuni anni dopo sarebbe stato imposto a tutti i mezzi pubblici urbani d'Italia. Negli stessi anni, la tradizionale asta di captazione, in milanese perteghetta (perte'gɛta), vittima frequente di scarrucolamenti, in concomitanza con l'introduzione dell'agente unico, viene gradualmente sostituita da un moderno pantografo, con modifiche terminate nel 1978 presso la linea 23.
Nel dicembre 2008 l'ATM avvia una progressiva ricolorazione delle Ventotto in una nuova livrea bitonale giallo-crema, come richiamo alla primissima livrea vestita dai prototipi e dalle primissime vetture costruite della serie. Negli anni successivi la nuova livrea bitonale giallo crema sarebbe stata estesa anche ai Sirietto di prima e seconda serie e alle 4600/4700.
Nel 2009 è cominciata la revisione generale dell'intera serie, che ha visto un rifacimento degli interni (risistemazione degli ambienti e del separé fra il posto di guida e l'abitacolo) e delle finiture (montaggio di pannelli pubblicitari in simil legno, ricolorazione dei parafanghi in marrone, poi estesa anche alle vetture che stavano semplicemente ricevendo il semplice cambio di livrea). Alcune vetture adibite a servizi speciali, quali l'addestramento dei conducenti, hanno mantenuto la livrea arancione.
La fortuna di questi tram ormai da decenni non si limita alla sola Milano: alcune di queste vetture infatti prestano regolarmente servizio sulla linea F (Castro-Fisherman's Wharf) di San Francisco. Nel 1983 venne infatti organizzata dalla Camera di Commercio di San Francisco l'Historic Trolley Festival, una manifestazione in cui venivano esposti alcuni storici tram provenienti da tutto il mondo, in concomitanza con l'inaugurazione della nuova linea F. La vettura inviata da Milano, che riscosse particolare successo, venne al termine della manifestazione donata alla città di San Francisco e aprì la strada all'importazione delle successive vetture che ancora oggi circolano nella città californiana.
Tram Palermo - Roccella -- Terminal Stazione C.le
Tranvia, vetture ferme e pensiline abbandonate: viaggio all’interno dell'ATM
La vita media di una vettura di tram è di circa 30 anni: ecco le condizioni di 5 mezzi ATM acquistati nel 2002 e messi in funzione nel 2003.
Servizio di Danila La Torre e Silvia De Domenico
Tram Bergamo
Departure from train station terminal.
Stazione Napoli Piazza Garibaldi - Juli 2015
Sistema tram Palermo linea 1 - nuovo ponte sull'Oreto
In questo video ho riassunto anche grazie a molte fotografie, tutta la fase di posizionamento e posa del ponte.
In particolare:
-La parte iniziale del video mostra i meccanismi idraulici di spinta del ponte
-Seguono le operazioni di verifica dal basso, la rimozione delle guide di scorrimento e la pittura del ponte
-Dal minuto 5 trovate una panoramica del cantiere ed una serie di foto scattate in fase di scorrimento del ponte
-Dal minuto 5.35 ci sono anche 13 panoramiche che documentano l'avanzamento del ponte nell'arco della giornata
-Dal minuto 6.10 ci sono le foto del ponte posato nella sede definitiva
-Dal minuto 6.28 la ripresa della rimozione dell'ultimo pezzo dei sostegni provvisori
-Dal minuto 8.30 un video della fase preliminare alla realizzazione di una soletta in cemento armato per salvaguardare il ponte delle Teste Mozze storico. A seguire due foto della soletta terminata ed in fase di rifinitura
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Durante i lavori per la realizzazione delle sponde per il nuovo ponte, è venuto alla luce lato stazione centrale il ponte delle Teste Mozze storico, temporalmente collocato tra il 1300 ed il 1500.
Il rinvenimento a causa della sua grande rilevanza storica avrebbe potuto causare lo stop dei lavori, ma per una volta il problema è stato risolto celermente.
Benché non previsto nell'appalto per il sistema tranviario, il consorzio SIS ha realizzato lungo il perimetro del ritrovamento delle mura in cemento armato a salvaguardia del reperto. La conformazione prevede anche una via d'accesso rivolta verso il ponte pedonale provvisorio.
Successivamente è stato realizzato un tetto sopra il vecchio ponte, in modo da isolarlo dentro una camera sotterranea accessibile in seguito.
Nella penultima foto potete vedere i lavori di rifinitura del tetto, sopra il quale si procederà a realizzare la linea tranviaria e le carreggiate per le auto.
L'ultima foto mostra invece il futuro accesso al ponte storico.
A lavori ultimati la soprintendenza si occuperà degli scavi per rendere fruibile il monumento.
TBM Passante Ferroviario INC
Palermo Tram & Square rock 2019
Le quattro linee del tram di Palermo diventano set di un immenso concerto capace di unire centro e periferia, attraverso la rete dei trasporti del capoluogo siciliano. Cultura storica e innovazione tecnologica caratterizzano Palermo tram and square rock 2019”, ovvero due giorni di concerti nei mezzi di trasporto pubblico che uniscono le anime della città.
L’idea è dell’artista Gioacchino Cottone, presentata dalla associazione culturale Anni 60.
La data 29 e 30 dicembre 2019. Gli show hanno avuto luogo alle 10,30 del mattino nelle quattro linee del tram di Palermo. Qui si sono esibiti lungo il tragitto Jack & the Starlighters, Nancy sul Tram, Gravità Zero, la Variante, Dj Dan Saclà, Ponente e Mirabella.
«Il progetto – dice il cantante Gioacchino Cottone, che è anche regista della serata – è in continuità col successo di quello di due anni fa e vuole incrementare ulteriormente, attraverso la musica, la rinascita culturale che Palermo sta vivendo in questi ultimi anni. Lo show vuole essere input per una nuova forma di spettacolo da proporre in futuro».
La presentazione del progetto Tram di Bolzano
La presentazione del progetto Tram di Bolzano.