Gaeta (LT) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La troupe di Borghi d'Italia in questa puntata arriva a Gaeta, splendida città di mare, d'arte e di storia, definita da San Giovanni Paolo II: città di Maria.
Inaugurazione Cappella FOLGORE Castro Lecce
Video introduttivo della inaugurazione della Cappella FOLGORE, sita nel comune di Castro Marina provincia di Lecce lungo la costa Adriatica. La manifestazione inaugurale si è tenuta il 12 ottobre 2014 alla presenza del Generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti, il Comandante Lorenzo D'Addario della Brigata Paracadutisti Folgore, del Presidente dall'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia AMPd'I e di rappresentanti delle varie sezioni nazionali. L'insieme della struttura (recinto con il campanile, cappella e statua bronzea con cannone) è il vero monumento. Progettato e diretto da Paolo Caccia Dominioni fu realizzato nel 1967. La bocca del cannone e lo sguardo del soldato puntano alle coordinate di El Alamein in Egitto.
Riprese realizzate con l'ausilio di un drone a cura di ©fotocantoro.it cantorofotografia.com
Orvieto. La necropoli di Crocifisso del Tufo
Il Dott. Paolo Bruschetti, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, illustra il fascino e il valore archeologico della necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo.
ORVIETO CAPUT ETRURIAE - NECROPOLI CROCIFISSO TUFO
A cura della Direzione Canali Tematici di TELEORVIETOWEB NETWORK - Direttore Antonello Romano - Art Director Camilla Ballarin - Executive Producer Maria Lavinia Sperotti
Messico: scoperta sensazionale sotto la piramide di Kukulkan
Un'immensa caverna è stata scoperta in Messico sotto uno dei maggiori monumenti precolombiani del paese: la Piramide di Kukulcan.
I Maya avevano disegnato e scavato un pozzo sacro, di un diametro di 35 metri e una profondità di 20. L'antropologa Denisse Argote, ha spiegato il perché i Maya abbiano costruito questa piramide esattamente sulla penisola dello Yucatan, al sud est del paese: Questo tipo di terreno carsico è circondato e attraversato da fiumi sotterranei. Bisogna legare il concetto d…
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san marzano BELLA E ANTICA SAN MARZANO
DESCRIZIONE DEI MONUMENTI. San Marzano (Ta): Sequenza immagini: Antica Piazza Angelo Casalini, Chiesa di San Gennaro edificata dal Marchese Giuseppe Lopez nel 1600, Monumentale Palazzo Marchesale edificato nel 1530 dal Barone e Nobile dello Skanderbeg, Capitano Demetrio Capuzzimati, di fronte il Municipio di San Marzano. Scendenco per l'antica Via Castriota si nota sulla destra il monumento in bronzo dell'eroe Giorgio Castriota Skanderbeg, di fronte in alto da notare il balcone barocco Arbereshe epoca 1600, arrivando nella Piazza Milite Ignoto si nota il monumentale campanile rifatto negli anni '20, al centro della Piazza il nuovo edificio con i portici del Palazzo della Cultura, di fronte la casa espositiva Museo Skanderbeg, andando avanti si notano i vicoli dell'antica strettola d'Angela con il Comignolo tipico Arbereshe del 1500, a muro si nota la scultura in terracotta dell'Aquila a due teste (simbolo dell'antica Albania, Madecodia, Thessalia e Illyria), nel finale si sentono suonare le campane della Chiesa Matrice San Carlo Borromeo. BREVE STORIA DI SAN MARZANO: GIORGIO CASTRIOTA SKANDERBEG è stato mai a San Marzano? Non ci sono fonti certe...alcune leggende dicono di si. SKANDERBEG insieme ai suoi soldati passò da San Marzano (Ta) intorno al 1461-1463, percorrendo le zone di Casa Rossa e Santuario Rupestre. Era il periodo in cui SKANDERBEG ebbe forti diatribe con il Principe Orsini di Taranto. Lo stesso condottiero dei Balcani venne in provincia di Taranto per aiutare l'amico Ferrante I° D'ARAGONA. Evidentemente proprio per le diatribe tra Orsini e Skanderbeg, lo stesso condottiero invase i feudi e casali fedeli agli stessi Orsini. Pare che Il condottiero SKANDERBEG (Principe di Kruja e dell'Epiro) arrivò in terra jonica con 5.000 soldati nel giorno di Pasqua del 1463, alcuni casali furono distrutti del tutto, si pensa che solo San Marzano resistette e insieme alle persone già esistenti sul territorio si creò la prima Comunità (colonia Arbereshe più grande e importante in terra jonica ma anche dell'intera Puglia). Successivamente nel 1530 il Re Carlo V proclamò il Capitano Demetrio Capuzzimati (Nobile del Castriota) come il primo Barone Feudatario del Casale di San Marzano (il Capitano Capuzzimati popolò il feudo con gente Arbereshe e dell'Epiro, inserendo costumi tipici e Religione Greca Ortodossa). Sul fatto che SKANDERBEG sia passato da San Marzano non esiste certezza assoluta, molti affermano di si. Questo racconto rimane una versione fatta da alcuni studiosi e antenati del paese, quindi una leggenda. Da sfatare un vecchio detto, dove si asserisce la nascita del paese risalente solo al 1530, ebbene affermare che la storia di San Marzano è più che millenaria, infatti il primo documento del paese risale al XII secolo, quando il paese veniva denominato CASTRUM CARRELUM (la conca d'oro), uno dei primi feudatari era Giovanni Nicola DE TREMBLAYO, successivamente il feudo passò al Principe Reggero DI TAURISANO, LOPEZ ROYO, ORSINI, CASTRIOTA e Marchese Bonelli (il Marchese Bonelli era Senatore dell'antico Regno di Napoli). Andando indietro con la storia possiamo risalire ai primi insediamenti fatti durante l'età della preistoria (vedi grotte e gravine del Santuario rupestre), oltre ad insediamenti e scorribande di Saraceni, Impero Romano (vedi antica Via Appia che andava da Roma, Taranto e Brindisi, tracce della strada in zona Santuario Rupestre), Bizantini, Monaci Basiliani e per ultimi gli arrivi degli Arbereshe in epoca di SKANDERBEG (epoca comprendente 1461-1530 e oltre). Attualmente il paese è il Comune Arbereshe più grande in Italia. Possiamo affermare senza alcun dubbio che San Marzano (comprendenti terre, ipogei, feudi e zona rurali) ha una storia antichissima e millenaria. Video messo in rete dai ragazzi Sammarzanesi. .
Napoli il centro storico
Napoli tra murales e bellezze della città
Foto e video di Di Masi Giovanni amministratore pagina Le Bellezze della Campania.
Campania e altro
Riserva Naturale di Montecasoli di Bomarzo
Video promozionale della riserva naturale Montecasoli di Bomarzo.
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TERRE DEL SALENTO 18.2.11 - VASTE.flv
Giardini del campidoglio ( roma ) HD
Questo giardino si arrampica sulle pendici del colle del Campidoglio, al centro di Roma.
Nel medioevo in questa zona del Campidoglio pascolavano capre e pecore, da cui probabilmente deriva il nome Monte Caprino. qui si sviluppa il sito archeologico omonimo, in cui si possono vedere gli archi di un antico portico che costituiva il mercato degli erbaggi dell'antica Roma. Ampie grotte scavate nella roccia della Rupe Capitolina, sono caratterizzate da porzioni di muri in pietra, tracce di antiche costruzioni demolite negli anni Trenta. I frati dell'Aracoeli coltivavano i loro ortaggi su queste brulle scogliere. Infatti, tranne per alcune palme, la vegetazione era composta da arbusti, cespugli da fiore e cactacee.
I primi lavori per trasformare questa rupe in un giardino furono eseguiti nel periodo del pontificato di Pio IX (1846-1878).
Nel 1878, furo incaricati l'architetto comunale Gioacchino Ersoch e il capo giardiniere Augusto Formilli, di costruire un pergolato ricoperto di piante, che portasse alla piazza del Campidoglio, per proteggere i passanti dal sole nei mesi caldi. La pergola con tubi in ferro fù costruita a ridosso della sacala dell'Aracoeli ed ultimata nel luglio del 1881.
Nel 1919 fu nominata una commissione per definire un progetto per nuove fabbriche degli uffici capitolini, per la sistemazione del colle e delle sue adiacenze, e l'assetto definitivo per il versante ad est del Campidoglio.
A partire dal 1931 partirono i cantieri di trasformazione del colle nella forma che oggi vediamo. I lavori, che terminarono nel 1943, furono seguiti sostanzialmente dall'ufficio Antichità e Belle Arti del Governatorato, diretto da Antonio Munoz, che entrò nel dettaglio della sistemazione a verde. Munoz si discostò dalle indicazioni fornite dalla commissione che suggeriva un altura scoperta e popolata solo di sparsi ruderi, piantando alberi e arbusti.
Percorrendo la scalinata che porta ai Musei Capitolini sulla sinistra si può vedere la statua in bronzo di Cola di Rienzo, realizzata da Gaetano Masini. Il basamento è di Francesco Azzurri, costituito da elementi scultorei ed epigrafi.
Madonna delle Grazie
Incoronazione Madonna delle Grazie con le nuove corone donate dalla Confraternita Sacro Monte dei Morti e Santa Maria del Suffragio, realizzate dall'orafo falcianese D'Amore Luigi, precedentemente oggetto di furto nella Chiesa antica dei Santi Rocco E Martino in Falciano del Massico.
Via Crucis a Castro dei Volsci
Alcune opere di Sergio Lombardi tra cui Le via Crucis realizzazte a Castro dei Volsci ed il monumneto all'AVIS di Pastena
IL MISTERO DELLA CITTA' PERDUTA DI GALERIA ANTICA
Galeria Antica è un paese fantasma a pochi chilometri da Roma, che conserva un intrigante impianto medievale. E una buona dose di mistero.
Perchè gli abitanti scapparono improvvisamente?
Perchè non seppellirono i loro morti?
Chi era quella oscura presenza con la falce che uccise 14 persone?
Misterioso incanto e valore archeologico delle necropoli etrusche
Orvieto. La necropoli di Crocifisso del Tufo: Il Dott. Paolo Bruschetti, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, illustra il fascino e il valore archeologico della necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo.
Misterioso incanto e valore archeologico delle necropoli etrusche