La batteria di scarpa e le mura magistrali di Verona (riprese aeree con drone)
Dopo anni di sopralluoghi, proposte, progetti e lavori è finalmente completato il restauro della Batteria di Scarpa, piccolo capolavoro di architettura militare. Progettata dal grande architetto asburgico Franz Von Scholl, ad integrazione delle difese scaligere e venete del tratto collinare della Cinta, costruita nel 1840, dopo anni di abbandono la Batteria ospita il Centro di Documentazione Parco delle Mura di Verona.
Il restauro, promosso da Comitato per il Verde e Legambiente Verona su progetto dell’architetto Lino Vittorio Bozzetto, è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona e dal Comune.
Il restauro è dedicato alla memoria di Carlo Furlan, storico fondatore di Legambiente Verona che ha seguito i progetti del Parco delle Mura fino all’ultimo giorno
Trip to Italy. Verona. Part 1.
Italy, Verona. Porto Nuevo. Piazza Bra. Arena di Verona. Mura comunali di Verona. Tomba di Giulietta. Juliet's tomb. Amphitheatre.
Il muro di Verona - Frosini e Timpano in Veneto
Elvira Frosini, in Veneto con Daniele Timpano per le repliche di Aldo morto e Digerseltz al Teatro Laboratorio il 28 e 29 marzo 2014, ci mostra il muro che separa Verona dal resto d'Italia
Cangrande e le mura di Verona clip dal documentario di Toni Andreetta. 1993
Cangrande fortifica Verona, sequenza dal docufilm di Toni Andreetta Gli Scaligeri. Il documentario prodotto dalla Regione Veneto nel 1993 ripercorre la storia della grande signoria veronese sino al tragico epilogo. Sceneggiatura e dialoghi di Toni Andreetta e Pierpaolo Brugnoli, voce Nando Gazzolo, Giorgio Giuliano e Gabriele Maritini.
Verona
non cè mondo al di fuori delle mura di Verona
Ti racconto...Verona - Verona Comunale
La storia
Verona Comunale
Il Castello di Soave
La cittadina di Soave, strutturata come borgo medievale circondato dalle mura merlate scandite in ventiquattro torri che discendono dal Castello, si colloca a metà strada tra Verona, il Lago di Garda e Vicenza e a pochi Km da Padova e Venezia, città d'arte e di interesse commerciale, per businessman e turisti.
Al visitatore si presenta ancora oggi come un'intatta cittadina medioevale, suggestivo scenario fatto di torri e mura merlate che, quasi dipanandosi dall'imponente Castello, scendono a racchiudere il cuore più antico di Soave, il vecchio borgo con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Facile da visitare, Soave sembra entrare negli occhi in un solo colpo con una incomparabile prospettiva. Al turista, comunque, offre una quantità di cose da vedere, testimonianze storiche ed artistiche bellezze piene di fascinose memorie, che sembrano ricreare un quadro vivente emerso dall'Alto Medioevo.
Il Castello di Soave è una tipica costruzione militare del Medio Evo: sorge sul Monte Tenda e domina la vasta pianura sottostante, coprendo un'area di mq. 5882. È costituito da un'alta torre, o Mastio, intorno alla quale, quasi come attorno ad un perno, si svolgono i giri delle mura che raccolgono tre cortili di forma, dimensione e livello differenti. Le mura, quindi, scendono ad abbracciare tutto il borgo medioevale.
L'origine di questa mole turrita risale all'alto Medio Evo e sorge forse sulle rovine di un antico fortilizio romano (Rocca).
Da documenti che risalgono al secolo X e da un diploma di Federico Barbarossa si apprende che apparteneva ai Conti Sambonifacio di Verona. Nell'anno 1237 ne era in possesso l'illustre famiglia feudale dei Greppi, i quali trasferitisi in Lombardia lo cedettero nel 1270 al Comune di Verona, che vi stabilì un capitano.
Il Castello crebbe d'importanza sotto la dominazione degli Scaligeri, i quali, considerandolo una solida fortezza militare in posizione strategica, lo restaurarono e lo rinnovarono; per questo si usa chiamarlo, impropriamente, scaligero.
Lotte assai aspre si accesero spesso per il suo possesso: eccone qualche notizia:
Nel 1338 Rolando de' Rossi da Parma, generale dei Veneziani, messa a soqquadro la terra soavese, si impadronì del Castello. Dopo breve, ma strenua lotta, nella quale perirono 400 soldati scaligeri, fu ripreso da Mastino Il della Scala. Cansignorio nel 1379 restaurò il Castello e cinse di mura merlate il paese.
Spentasi la gloriosa dinastia scaligera, il 18 ottobre 1387 Soave passò ai Visconti di Milano e quindi ai Carrara, signori di Padova.
Costoro lo perdettero nel 1405 ad opera di Galeazzo Gonzaga, che con l'aiuto degli abitanti vi instaurò il dominio della Repubblica di Venezia, la quale ebbe a dichiarare: Rocha Suapis utilissima nostro dominio.
Nel 1439 Soave subì nuovamente l'assalto e la conquista dei Visconti. Passò quindi agli alleati della lega di Cambrai (1508) contro Venezia ed ospitò l'imperatore Massimiliano. In questo periodo la terra di Soave fu teatro di aspre lotte e di scontri sanguinosi.
Il Castello e il paese vennero incendiati e 366 Soavesi passati a fil di spada; l'eroismo del capitano Rangone e degli abitanti liberò nel 1511 il Castello dai nemici di Venezia.
Nel 1517 il paese venne simbolicamente consegnato al Provveditore veneziano Andrea Gritti, non ancora eletto Doge.
La Serenissima, a ricordo di queste gesta di eroismo, donò alla comunità di Soave un'Antenna e lo Stendardo di San Marco, da innalzarsi nelle feste civili davanti alla casa del Comune.
Cominciò allora un lungo periodo di pace che durò quasi tre secoli fino a Napoleone Bonaparte (1796).
Nel 1556 la famiglia Gritti divenne proprietaria del Castello (il rogito formale dell'acquisto del Castello fu fatto però solamente nel 1696), il quale perse in seguito d'importanza e fu trasformato in fattoria.
Da questo stato di rovinoso abbandono venne risollevato e restaurato (1889 - 1897) nelle sue pristine forme dal nuovo proprietario, senatore del Regno d'Italia, Giulio Camuzzoni, che ispirato da un preciso scopo archeologico, riattò e rifece quelle parti della cui esistenza non si poteva dubitare.
Oggi il Castello di Soave è meta di numerosissimi visitatori, ed è aperto al pubblico tutti i giorni della settimana tranne il lunedì.
Soave, oltre al Castello, nel Suo centro storico offre numerosi altri monumenti come: il Palazzo dei Conti Sambonifacio del XIII sec., il Palazzo dei Conti Cavalli del 1411, il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo del Capitano del 1375, il Palazzo Pullici del XV sec. Abitazione di Ippolito Nievo, il Palazzo dei Conti Moscardo del XVII sec., il Duomo di S.Lorenzo martire del 1303, le Chiese di S.Giorgio del XI sec., di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani del 1443, di San Rocco del XV sec., di Sant'Antonio del 1667 ed il Santuario di Santa Maria della Bassanella del I sec.
Per maggiori informazioni:
Verona
La città degli innamorati è da sempre crogiolo di opere d’arte e architettura Romana, Medievale, Gotica e Scaligera.
Piazza Bra, l’Arena, Piazza Erbe, le Arche Scaligere, Piazza Dei Signori, la Casa di Giulietta rapiscono i visitatori: “Non c’è mondo per me aldilà delle mura di Verona...” diceva Shakespeare, ed aveva ragione.
info: escu@europlan.it
Cosa vedere a Verona: 10 cose da visitare in un giorno a Verona
Scopri cosa fare e vedere a Verona in un itinerario a piedi di circa 4 km attraverso il centro storico scaligero. Info e mappe su
1) PIAZZA BRA E ARENA DI VERONA
Piazza Bra è la più grande piazza cittadina, famosa per ospitare la celeberrima Arena di Verona. Oltre all'Arena, altre importanti testimonianze storiche dominano la piazza a partire dai Portoni della Bra ovvero una delle antiche porte nelle mura medievali che collegava la piazza alla campagna.
Dove dormire vicino all'Arena di Verona
2) VIA MAZZINI E CASA DI GIULIETTA CAPULETI
Via Mazzini collega Piazza Bra a Piazza delle Erbe ed è considerata la principale vià dello shopping veronese. Al fondo di Via Mazzini, sulla destra, a pochi passi da Piazza delle Erbe è situata al numero 23 di Via Cappello la celebre Casa di Giulietta.
Dove dormire vicino alla Casa di Giulietta
3) PIAZZA DELLE ERBE E TORRE DEI LAMBERTI
Piazza delle Erbe sorge sull'area del foro romano che all'epoca rappresentava il cuore della vita politica ed economica cittadina, mentre oggi è la piazza più antica della città ed una delle più amate d'Italia. La piazza è ricca di testimonianze storiche come la Torre dei Lamberti, suggestiva torre medievale in stile romanico-gotico alta 84 metri.
Dove dormire vicino a Piazza delle Erbe
4) PIAZZA DEI SIGNORI
Nota anche come Piazza Dante, è un'importante piazza di origine medievale adiacente alla celebre Piazza delle Erbe. Sulla piazza si affacciano importanti edifici storici in mezzo alla piazza una statua dedicata a Dante.
Dove dormire vicino a Piazza dei Signori
5) ARCHE SCALIGERE E CASA DI ROMEO MONTECCHI
Le Arche Scaligere sono un monumento funebre in stile gotico, per lo storico francese Georges Duby, uno dei più significativi dell'arte gotica. Il monumento è situato in Via Santa Maria Antica 1, accanto all'omonima chiesa e a Piazza delle Erbe. Accanto alle Arche Sacaligere, in Via Arche Scaligere 2, troviamo la Casa dei Montecchi, meglio nota come Casa di Romeo distante soli poche centinaia di metri dal balcone dell'amata Giulietta.
Dove dormire vicino alla Casa di Romeo
6) CHIESA DI SANT'ANASTASIA
E' la più grande struttura religiosa e il più importante monumento gotico della città, benchè non ultimata a distanza di secoli da inizio lavori nel 1290 sui resti di 2 vecchie chiese di Sant'Anastasia e San Remiglio e poi consacrata nel 1471.
Dove dormire vicino alla Chiesa di Sant'Anastasia
7) PONTE PIETRA, TEATRO ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO
Il Ponte Pietra sul fiume Adige è l'unico ponte cittadino esistente di origine romana. Attraversato il ponte, sulla destra si scorge immediatamente il Teatro Romano ovvero un teatro all'aperto realizzato nel I secolo a.C. presso Colle San Pietro e facente parte del Museo Archeologico cittadino.
Dove dormire vicino al Teatro Romano
8) DUOMO DI VERONA (CATTEDRALE DI SANTA MARIA MATRICOLARE)
E' la chiesa più importante della città nonostante sorga nella piccola Piazza Duomo all'interno dell'ansa del fiume Adige. La chiesa edificata nel 1117 sui resti di una preesistente basilica paleocristiana venne completata e consacrata da Papa Urbino III nel 1187.
Dove dormire vicino al Duomo di Verona
9) PORTA BORSARI E ARCO DEI GAVI
Porta Borsari è un'imponente porta risalente al I secolo d.C. delle antiche mura romane situata in Corso Porta Borsari, 57a. In Corso Cavour 2, a pochi passi dalla Porta Borsari possiamo ammirare l'imponente monumento romano, noto come Arco dei Gavi, fatto erigere poco fuori dall'antica città romana nella metà del primo secolo.
Dove dormire vicino l'Arco dei Gavi
10) CASTELVECCHIO, MUSEO CIVICO E PONTE SCALIGERO
Castelvecchio, un tempo Castello di San Martino in Aquaro, è un imponente castello medievale e la più importante opera militare della famiglia della Scala, attualmente sede del Museo Civico, uno dei più importanti musei veronesi. Davanti al castello infine si può ammirare il celebre Ponte di Castelvecchio o Ponte Scaligero, ritenuto a ragione l'opera medievale più audace dell'intera città.
Dove dormire vicino al Ponte di Castelvecchio
Più in generale ecco dove dormire nella città scaligera
ARS| Progetto finalista:Il parco delle Mura di Verona
Il progetto Il Parco delle Mura di Verona-Un parco urbano come rete dell'economia solidale, presentato da Legambiente volontariato Verona, Associazione Comitato per il verde, Cooperativa il maggiociondolo, Società di mutuo soccorso porta Palio, Fondazione accademia di belle arti di Verona, Cooperativa sociale la fonte arl, Associazione forte sofia, Cooperativa sociale Ceis Verona si è classificato al 4° posto del concorso ARS. Arte che realizza occupazione sociale.
In un video pitch il portavoce racconta la caratteristiche salienti del progetto.
Verona in bici: pedalando intorno alle mura storiche
Il 7 settembre 2013, la FIAB Verona - Amici della Bicicletta, Legambiente e Bicigialle hanno proposto una passeggiata in bicicletta sul tracciato delle Mura cittadine, per ribadire la bellezza di tale patrimonio della Città e stimolare i partecipanti ad un approccio più sostenibile sul tema della mobilità individuale.
Itinerario:
Partendo dal piazzale antistante Porta Palio (lato rotonda) abbiamo iniziato il nostro percorso lungo la ciclabile di via Galliano fino all'incrocio di Porta San Zeno. Proseguendo poi verso piazza Corrubbio e ponte Catena, passando da Porta Fura. E ancora piazza dell'Ospedale, via Nino Bixio, giardini Lombroso, ponte Pietra, giardini della Giarina, lungadige Re Teodorico, via Carducci, via Paradiso, via Trezza, vicolo Vetri, via XX Settembre, Porta Vescovo, via Torbido, lungadige Galtarossa, ponte San Francesco. Da qui, tramite il largo marciapiedi (con le bici a mano), in circonvallazione Raggio di Sole e circonvallazione Oriani, per concludere il giro nel luogo della Festa. Sulle Mura, dalla breccia Cappuccini a Porta Nuova e oltre, fino a Città di Nimes, abbiamo fatto un passaggio (sempre bici a mano) nei giardini dei Bastioni per lasciare immaginare come potrebbe essere rivalutato l'intero percorso, se solo si riuscissero a mettere in rete i tratti sopra alle brecce... (le famose passerelle di cui si è tanto parlato in passato). Durante il tragitto abbiamo effettuato delle brevi soste per illustrare alcune caratteristiche della cinta muraria ed evidenziare qualche dettaglio critico sull'itinerario.
PARCO DELLE MURA - VERONA
DOMENICA 30 GIUGNO 2013
PUSSI AL PARCO
Soave - Visita al borgo e Castello Scaligero -- Soave - Visit to the village and Castello Scaligero
Soave è un comune della provincia di Verona in Veneto, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. È noto per il castello Scaligero e il tipico vino che porta il suo nome. Il Castello di Soave è una delle più tipiche e caratteristiche strutture militari medioevali.
Sorge sul poco elevato Monte Tenda (m.110) a dominare la sottostante cittadina e un'ampia fetta della pianura veronese.
Cittadella - La città murata ( Padova - Veneto - Italy )
Cittadella è un comune italiano di 20 155 abitanti della provincia di Padova in Veneto.
Dista circa 31 chilometri a nord dal capoluogo.
Cinta muraria
La cerchia murata che circonda Cittadella (1220 d.C.) ha forma di ellisse irregolare e con l'abitato costituisce un complesso organico del più alto interesse storico, non solo per gli studi sui castelli ma anche per quelli di urbanistica. Lo spazio interno che le mura delimitano è ordinato da due traverse che raccordano le quattro porte con il centro, dividendo l'abitato in quartieri, a loro volta suddivisi a scacchiera dalle caratteristiche stradelle. La cortina murata comunica con l'esterno attraverso quattro ponti in corrispondenza delle porte (a loro volta costruite sui quattro punti cardinali), rivolte verso le vicine città di Padova, Vicenza, Bassano del Grappa e Treviso (di qui la denominazione Porta Padovana, Porta Vicentina, Porta Bassanese, Porta Trevisana). I ponti levatoi, mantenuti in servizio fino al secolo XVI, gradualmente vennero sostituiti con altri in muratura. Gli attuali risalgono alla prima metà del secolo scorso.
Dal 1994 l'architetto Patrizia Valle dello Studio Valle Architettura e Urbanistica di Venezia ha avviato concretamente il restauro delle mura, attraverso progetti d'intervento suddivisi in quattro fasi, coincidenti con i settori del sistema fortificato. I lavori, sono proseguiti quasi ininterrottamente fino al 2013 e terminati con il recupero del quadrante sud est delle mura e il completamento del restauro dell'intero perimetro della cinta muraria.
Le origini
Tra il XII e il XIII secolo Padova, uno dei più importanti comuni del Veneto, dà impulso a un'importante spinta espansionistica, entrando presto in conflitto con le confinanti Vicenza e Treviso. Quest'ultima, attorno al 1195, avvia la costruzione di Castelfranco, piccolo avamposto militare presso il confine segnato dal torrente Muson.
La risposta di Padova non si fa attendere e nel 1220, sulla riva opposta del fiume, inizia la costruzione di Cittadella. Il nuovo borgo fortificato, progettato da Benvenuto da Carturo, presenta però delle caratteristiche originali che lo differenziano nettamente da Castelfranco; non è un piccolo e compatto castello di forma quadrangolare, ma una vera e propria città dall'ariosa pianta rotondeggiante, dotata di propri statuti e autonomia di governo. In questo modo, Padova non intende solo creare un presidio militare, ma anche un centro amministrativo ed economico per favorire la colonizzazione del territorio compreso fra il Brenta e il Muson
L'Arena di Verona - Saverio Pepe
L'Arena è assieme alla casa di Giulietta il monumento per cui Verona è famosa in Italia e nel mondo.
È il terzo anfiteatro romano per grandezza dopo il Colosseo e l'arena di Capua. Può contenere circa 20.000 persone, che si ritiene fosse l'intera popolazione della Verona del I secolo d.C, periodo a cui risale la costruzione del monumento.
Era costruita subito fuori dalle mura cittadine, ancora in parte visibili dietro l'anfiteatro, in un grande spazio aperto che, con la costruzione delle nuove mura nel XII secolo, sarebbe diventata piazza Bra.
L'Arena, costruita utilizzando la tipica pietra della Valpolicella in tutte le sue sfumature di rosso e di rosa, come molti monumenti cittadini, subì gravi danni in occasione del terribile terremoto del 1117, in cui crollò l'anello di muro più esterno lasciando quelle quattro fila di archi isolati, la cosiddetta ala dell'Arena, che ancora oggi caratterizzano l'edificio. Molte delle pietre che costituivano questo anello esterno, tutto in pietra e riccamente decorato, furono utilizzate per la costruzione di nuovi edifici. Non è difficile scorgere blocchi di pietra finemente lavorata provenienti dall'Arena, nei muri di palazzi romanici del centro città.
In epoca veneziana, attorno al XVI secolo, l'Arena fu restaurata, motivo per cui oggi essa è in così buone condizioni di conservazione e utilizzabile, dal 1913 ogni anno vi si svolge infatti il famoso festival dell'opera, che fa dell'anfiteatro veronese il più grande teatro lirico all'apero del mondo.
L'Arena, grazie alla particolare forma ellittica, ha infatti un'acustica perfetta, che permette alla voce dei cantanti d'opera e alla musica, di propagarsi perfettamente al suo interno, cosicché non vi è bisogno di impianti di amplificazione. Amplificazione cui invece si fa ricorso per i numerosi concerti ed altri eventi che si tengono ogni anno in Arena.
Naturalmente non era per assistere a opere o concerti che l'Arena fu costruita. Gli anfiteatri erano infatti il luogo in cui gli antichi romani assistevano alle lotte di gladiatori e ad altri spettacoli cruenti. Il nome Arena, significa infatti sabbia, e deriva dalla sabbia posta sul fondo dell'anfiteatro e che aveva il compito di assorbire il sangue dei combattenti. Non è chiaro invece se in Arena si siano mai svolte naumachie, i combattimenti di navi effettuate negli anfiteatri che venivano riempiti d'acqua per l'occasione.
Scaligera Service supporta il restauro architettonico di Verona.
Scaligera Service ha fornito le piattaforme aeree al Comune di Verona per realizzare il checkup di tutte le mura storiche veronesi, al fine di rilevare eventuali danni o esigenze di restauri urgenti.
Il servizio è estratto dal telegiornale di Telearena del 07.09.2011.
Si apre a Verona
La settimana Incom 02214 del 21/04/1962
Si apre il I° Convgno nazionale degli assessori comunali al traffico
Descrizione sequenze:Verona: antiche mura di cinta della città ; Castelvecchio: cartello che indica il I Convegno nazionale degli assessori comunali al Traffico ; Sala Boggian in Castelvecchio, sede del Convegno ; il prof Zanotto parla al pubblico presente ; poi interviene il prof. Arcaroli ; segue l'intervento del presidnete dell'ACI, Filippo Caracciolo ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Verona Tales 98 Comuni N°9 - Per le calli di Lazise, primo Comune d'Italia
Lazise primo Comune d'Italia: c'è scritto sulla casa comunale ed è storia. E che storia: risale all'anno 983, al Sacro Romano Impero e all'imperatore Ottone II che concesse l'autonomia al paese sul lago di Garda. Che presenta un maestoso castello e mura merlate, una dogana sul porto e vicoli che si chiamano come a Venezia, ricordo della lunga dominazione della Repubblica Serenissima. Tutto svelato in questa puntata di Verona Tales 98 Comuni, ancora in viaggio sul lago di Garda.
Lazise (Vr).wmv
Lazise,che è un comune in provincia di Verona, si trova sulla sponda orientale del Lago di Garda tra i comune di Castelnuovo del Garda e Bardolino, e si estende nell'entroterra fin quasi a Pastrengo. Si trova a circa 24 chilometri da Verona, capoluogo della provincia di cui fa parte.Lazise fu un centro preistorico di una certa rilevanza,importanza dimostrata dal ritrovamento di testimonianze di palafitte, abitazioni tipiche del lago di Garda in quell'epoca. In epoca romana il lago divenne un'importante via di comunicazione commerciale per le merci che arrivavano dalla Germania, e amministrativamente a Lazise si presentavano le condizioni tipiche dei vicus e dei pagus, anche se probabilmente capoluogo di questo pagus (che si estendeva da Pacengo a sud sino a Lazise a nord, e nell'entroterra a est fino a Sandrà e Pastrengo) non era Lazise ma Colà.
Stemma posto sulle mura, che in origine portava la scala posta in palo dei signori di Verona, cancellata dai francesi in epoca moderna.
Nel 983 Lazise chiese all'Imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II la possibilità di difendere il borgo fortificando il castrum e il 7 maggio dello stesso anno Ottone II rispose con un diploma nel quale concedeva l'esazione da alcuni tributi (tra cui il toloneo e il ripatico), concedeva i diritti di transito e di pesca, e rilasciava ai lacisiensi la possibilità di fortificare il castrum. A partire dal quest'anno quindi Lazise venne organizzata a Vicinia, con 18 membri e ampie autonomie in questioni civili, economiche, ma anche religiose (a partire da quest'anno divenne sede di pievano), in modo da poter disciplinare liberamente pesca e commercio.
Sotto gli Scaligeri venne realizzato il castello e le mura cittadine, e nel 1387, quando la Signoria Scaligera stava per cadere per mano degli eserciti dell'alleanza formata da Gian Galeazzo Visconti, Francesco I Gonzaga e Francesco I da Carrara, il borgo fortificato, che rimase fedele a Verona, chiuse le porte e si preparò all'assedio, che durò per alcuni giorni. Lazise cedette alle armi da fuoco nemiche il 13 ottobre 1387. Quindi passò sotto il dominio Visconteo, sotto il quale era sede del vicariato di una giurisdizione piuttosto ampia, e poco dopo passò sotto il dominio Carrarese.Nel 1405 Verona si diede a Venezia, ma Lazise fu l'unico borgo deciso a ribellarsi, tanto che venne messa sotto assedio e si arrese all'esercito della Serenissima il 23 giugno dello stesso anno.
Lazise is a comune (municipality) in the Province of Verona in the Italian region Veneto, located about 120 km west of Venice and about 20 km northwest of Verona. It is situated on the eastern shore of Lake Garda. As of 31 December 2004, it had a population of 6,213 and an area of 65.0 km².The municipality of Lazise contains the frazioni (subdivisions, mainly villages and hamlets) Colà and Pacengo.Lazise borders the following municipalities: Bardolino, Bussolengo, Castelnuovo del Garda, Padenghe sul Garda, Pastrengo, Peschiera del Garda and Sirmione. Its name derives from the Latin lacus that it means lacustrine village. Lazise in fact was originally a group of stilt houses beyond that Roman village and market. Between 888 and 961, during the reign of Berengar II of Italy and his son, the town was subject only to the monarch, that is, it was a free villa not subject to some feudatory. In 961, Italy was invaded by German troops, who descended the valley of the Adige to camp on the shores of Garda.In 983, the Holy Roman Emperor Otto I granted Lazise the right to fortify itself and establish trading rights. The medieval Church of Saint Nicolò has frescoes dating from the 12th century, by the school of Giotto. The customs house from the 16th century was constructed to control trade on the lake. During the 13th and 14th centuries, Lazise was occupied by the Scaligeri of Verona who built the castle and encircled the town with walls. In 1405, it came under Venetian rule until Napoleon conquered northern Italy. After the Congress of Vienna (1815) it entered a period of Austrian rule, until in 1866, it was incorporated into the Kingdom of Italy.The 14th century La Pergolana villa, a kilometre north of Lazise, hosts a famous honey festival during the first weekend of October.
Font : Wikipedia
Verona - Arena di Verona e Piazza Bra