BISACCIA (Avellino-Irpinia-Italy ) - Castello Ducale - Museo Civico Archeologico - il Paese -
Bisaccia[Bi 'sa tʃ:ia], Vesazza in dialetto bisaccese) è un comune italiano di 4.044 abitanti della provincia di Avellino in Campania.Ha origini medioevali, sebbene scavi archeologici abbiano rivelato che il luogo era già abitato nel X secolo a.C..Il clima è molto rigido, a causa della sua altitudine (860 m sopra il livello del mare) e della forte continentalità presente su tutto l'altopiano irpino. I luoghi più caratteristici del paese sono il Convento, il Castello Ducale, la Cattedrale in piazza Duomo e la chiesa dei Morti..Bisaccia si trova in Provincia di Avellino ai confini con la Puglia e la Basilicata.Situata su una collina che si estende in verso nord-sud, definita in gergo geologico zatterone conglomerato roccioso con collante argilloso,Alla base dello zatterone torno torno a forma di cerchio, il terreno appare scavato da torrenti alimentati da sorgenti di acqua perenne e da acque piovane.
Il Castello ducale di Bisaccia è il castello federiciano di Bisaccia, paese in provincia di Avellino; si trova a pochi passi dalla cattedrale. Fu costruito dai Longobardi intorno alla seconda metà dell'VIII secolo. Distrutto dal sisma del 1198 il maniero fu ricostruito verso la fine del XIII secolo da Federico II di Svevia. Ai tempi di Federico II il feudo apparteneva a Riccardo di Bisaccia[2]. Nel XVI secolo fu trasformato in residenza signorile.Sul portone c'è lo stemma della famiglia Pignatelli d'Egurant che tenne il castello dalla fine del XVI agli inizi del XIX secolo. La struttura muraria è costituita da grossi ciottoli fluviali misti a blocchi di calcare squadrati e malta durissima. Nel castello sono presenti una cisterna con depuratore e tubi fittili, per il deflusso delle acque, una torre alta 12 metri e larga 8 metri e le rovine di una piccola chiesa absidata. Le stanze del castello sono 42.
La zona residenziale, dove soggiornava il feudatario, si trovava nell'Ala Sud.
Storicamente il castello di Bisaccia era uno strategicamente importante bastione di controllo, che faceva parte di una linea difensiva che aveva la funzione di proteggere i territori della Puglia occidentale e settentrionale. Questa linea di difesa, che correva lungo la via Appia e la Via Traiana e di cui facevano parte, oltre alla fortezza di Bisaccia, quella di Sant'Agata di Puglia e quella di Ariano Irpino, fu opera del catapano bizantino Basilio Boioanne, che la realizzò nel corso della sua riorganizzazione amministrativa della Capitanata occidentale. Il castello di Bisaccia in quell'epoca si chiamava castrum Byzacium o Byzantii ed era un avamposto difensivo bizantino.Verso la fine del 500' il castello di Bisaccia apparteneva a Giovan Battista Manso, amico del celebre poeta Torquato Tasso. Quest'ultimo, giunto a Napoli, si lasciò prendere dalla malinconia per le sue precarie condizioni di salute e per le ristretezze economiche a cui si aggiunsero le polemiche letterarie religiose sulla Gerusalemme liberata da parte dei pedanti. Fu così che accettò l'invito dell'amico G.B. Manso di accompagnarlo nel suo feudo di Bisaccia, dove poteva acchetarvi alcune discordie sorte tra quei suoi vassalli (cap. IV della Vita). A Bisaccia, dove si trattenne per il mese di ottobre e novembre 1588 il Tasso trovò grandissimo sollievo e, come si apprende da una lettera di Manso al principe di Conca, si diede alla caccia, mentre, quando le condizioni del tempo erano cattive, passava lunghe ore udendo suonare e cantare.. Il famoso critico letterario Francesco De Sanctis, che aveva visitato il castello di Bisaccia e ammirato il panorama da una finestra, scrisse: « E mi fermai in una [stanza] che aveva una vista infinita di selve e di monti e di nevi sotto un cielo grigio. Povero tasso! pensai; anche nella tua anima il cielo era fatto grigio. Che vale bella vista quando entro è scuro? » (Francesco De Sanctis)
Il Museo Civico di Bisaccia si sviluppa nell'ambito del piano terra del Castello Ducale e si articola in un percorso espositivo cronologico in senso orizzontale lungo il quale sono esposti i reperti in mostra, di proprietà statale, provenienti dagli scavi eseguiti sulla collina di Cimitero Vecchio. Obiettivo dell'esposizione è quello di ricostruire la storia di Bisaccia in età protostorica e arcaica attraverso i corredi delle numerose sepolture tombali scoperte nel noto sito archeologico irpino rendendola di facile acquisizione e comprensione ai visitatori. La grande quantità di materiali acquisiti in tanti anni di ricerche archeologiche ha portato alla scelta dei reperti più significativi dei corredi funebri di 30 tombe della prima e della seconda età del Ferro (fine IX-VII secolo a.C.) costituiti prevalentemente da manufatti ceramici e oggetti d'ornamento personale per la prima volta presentati, in forme definitive, al pubblico italiano.
I created this video with the YouTube Video Editor (
BISACCIA ( Avellino - Irpinia - Italy ) - Museo Civico Archeologico nel Castello Ducale -
Il Museo Civico di Bisaccia si sviluppa nell'ambito del piano terra del Castello Ducale e si articola in un percorso espositivo cronologico in senso orizzontale lungo il quale sono esposti i reperti in mostra, di proprietà statale, provenienti dagli scavi eseguiti sulla collina di Cimitero Vecchio. Obiettivo dell'esposizione è quello di ricostruire la storia di Bisaccia in età protostorica e arcaica attraverso i corredi delle numerose sepolture tombali scoperte nel noto sito archeologico irpino rendendola di facile acquisizione e comprensione ai visitatori. La grande quantità di materiali acquisiti in tanti anni di ricerche archeologiche ha portato alla scelta dei reperti più significativi dei corredi funebri di 30 tombe della prima e della seconda età del Ferro (fine IX-VII secolo a.C.) costituiti prevalentemente da manufatti ceramici e oggetti d'ornamento personale per la prima volta presentati, in forme definitive, al pubblico italiano. Per guidare il visitatore alla comprensione dei reperti, oltre alle dovute ed esaustive didascalie per ogni oggetto, all'interno delle due sale espositive sono collocati pannelli didattici ed esplicativi.
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Avellino, a Villa Amendola la storia del capoluogo: ecco il Museo Civico
SVZ Riaperura museo civico villa amendola AV
Il museo della ceramica di Ariano Irpino (Avellino) - Estate in Irpinia con Info Irpinia
A parlarne è Silvio Grasso - quello che vedete è solo una parte di un museo immenso...
Mostra la Cina Museo Irpino Avellino 15.11.11
Rappresentazione della prof.Ornella Cavallo del Taijiquan
ANDRETTA (Avellino-Irpinia-Italy) - Viaggio nei Paesi d'Irpinia - Travel in countries Irpinia -
Andretta e' un comune della provincia di Avellino, Campania, Italia. Piccolo centro dell'Alta irpinia,e' situata a 850 metri sul livello del mare, al margine meridionale dell'altopiano del Formicoso,su uno sperone roccioso da cui domina domina l'ampia vallata dell' Ofanto.Dista circa 70 km. da Avellino.
Green Leaves di Audionautix è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Artista:
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube ( - green leaves audionautix
AVELLINO ( Irpinia ) - Una passeggiata nel cuore della citta' - IL CENTRO STORICO DI AVELLINO -
Avellino ( Irpinia ) -- Una passeggiata nel cuore della citta' capoluogo. il nostro giro nel centro storico,grembo della citta'.
La provincia di Avellino è una provincia italiana della Campania di 427 936 abitanti. Gran parte dei suoi comuni fanno parte della regione storico-geografica dell'Irpinia.
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Il museo di Sant'Alberico Crescitelli ad Altavilla Irpina (Avellino) - prima parte
A parlarne è Ninetta Caputo - Estate in Irpinia con Info Irpinia
Bisaccia ( Avellino) il Castello Ducale ed il centro storico
Bisaccia ( Avellino) il Castello Ducale ed il centro storico
Riprese e montaggio
Alessandro Solazzo 2015
Carcere Borbonico, Il Museo Irpino cambia passo
Il presidente della provincia Domencio Biancardi ha inaugurato le nuove sale del museo irpino sito all'interno del carcere borbonico. UN tuffo nella storia attraverso piattaforme innovative: una vetrina per l'intera Avellino. Biancardi: La domenica anzichè andare nei centri commerciali portate qui i vostri ragazzi
Museo civico archeologico di Bisaccia
ARCHEOLOGIA
Il museo archeologico di Bisaccia (Avellino) e la cultura di Oliveto-Cairano
Descrizione da parte della curatrice del museo, Caterina Mitrione
''Com'era, com'è, come sarà'': tappa a Bisaccia
LA CHIESA e IL CONVENTO DI SAN MARCO ( Sant'Angelo dei Lombardi - Avellino - Irpinia - Italy )
La Chiesa e il Convento di San Marco - Della Chiesa e del Convento di San Marco si ha notizia a partire dall’anno 1247. Soggetti a numerose opere di restauro e ripristino a causa dei terremoti, oggi sulla facciata della Chiesa si apre un bel portale in pietra rinascimentale. Su un angolo della chiesa vi è un tondo in pietra raffigurante la Madonna col Bambino, probabilmente del XVI secolo.
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
IRPINIA,TERRA DI MILLE COLORI - ( Irpinia - Avellino - Italy ) - Irpinia,land of Italy -
L'Irpinia confina a nord con il Sannio, ad ovest con l'agro nolano e l'agro nocerino sarnese, a sud con la provincia di Salerno e ad est con il Vulture e la Daunia. La regione si estende sulla parte centro-orientale della Campania, non ha uno sbocco al mare e presenta un territorio prevalentemente montuoso. I suoi limiti naturali sono il Subappennino Dauno ad est, il corso del fiume Ofanto ed i Monti Picentini a sud, il massiccio del Partenio ad ovest, la Valle Caudina, il corso del fiume Ufita e la valle del Miscano a nord.Il clima si presenta rigido d'inverno, quando non mancano le precipitazioni a carattere nevoso, ma relativamente mite d'estate. Nel corso dell'anno le precipitazioni sono abbondanti nella parte occidentale dove superano mediamente i 1.200 mm, meno in quella orientale dove a mala pena si arriva 600 mm.Il territorio si presenta come un intrico di valli ed alture, tra le quali serpeggiano numerosi fiumi e torrenti. Tra questi si possono annoverare il Calore Irpino, l'Ofanto e il Sele. Il Calore attraversa il territorio trasversalmente in direzione sud-nord per circa 44 km (sugli 80 km totali del suo corso), dalle sorgenti, che si trovano a Montella ad una quota superiore ai 1000 m s.l.m., fino ad arrivare nel beneventano dove confluisce nel Volturno. L'Ofanto nasce, invece, in Alta Irpinia nel comune di Torella dei Lombardi, e percorre la parte orientale della regione per 68 km, prima in direzione ovest-est, formando il lago di Conza, per poi procedere verso nord nei pressi della confluenza con l'Atella, marcando il confine con la Basilicata.I comuni principali dell'Irpinia sono il capoluogo Avellino e, in ordine alfabetico, Ariano Irpino, Atripalda, Bisaccia, Calitri, Castelfranci Flumeri, Frigento, Gesualdo, Grottaminarda, Lioni, Mercogliano, Mirabella Eclano, Monteforte Irpino, Montella, Nusco, Sant'Angelo dei Lombardi, Sturno.L'Irpinia è famosa per la produzione di vino. Tra i più pregiati vi sono il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, l'Aglianico e il Taurasi. Altri prodotti tipici sono i gustosi formaggi locali, tra i quali ricordiamo il Caciocavallo podolico (Calitri, Aquilonia, Bisaccia), la Scamorza, ecc. Inoltre è importante anche la produzione di salame, come la Sopersata o Sopressata, la Salsiccia e la pasta casereccia (Cavatielli, Lagane,la Maccaronara di Castelvetere sul Calore). Il Tartufo di Bagnoli, la Castagna di Montella IGP la cui produzione è concentrata nell'area del Terminio-Cervialto e limitata in particolare ai territori dei comuni di Montella, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino, Nusco, Volturara Irpina e Montemarano (contrada Bolifano) , le famose Nocciole Irpine molto buono è anche il baccalà che si cucina a Morra De Sanctis. Semplici e raffinate le ceramiche di Calitri la cui arte venne introdotta da artigiani provenienti da Faenza.
BISACCIA (Avellino-Irpinia-Italy ) - Torre,cortile del castello ducale e panorama del paese -
Il Castello ducale di Bisaccia è il castello federiciano di Bisaccia, paese in provincia di Avellino; si trova a pochi passi dalla cattedrale. Fu costruito dai Longobardi intorno alla seconda metà dell'VIII secolo. Distrutto dal sisma del 1198 il maniero fu ricostruito verso la fine del XIII secolo da Federico II di Svevia. Ai tempi di Federico II il feudo apparteneva a Riccardo di Bisaccia[2]. Nel XVI secolo fu trasformato in residenza signorile.Sul portone c'è lo stemma della famiglia Pignatelli d'Egurant che tenne il castello dalla fine del XVI agli inizi del XIX secolo. La struttura muraria è costituita da grossi ciottoli fluviali misti a blocchi di calcare squadrati e malta durissima. Nel castello sono presenti una cisterna con depuratore e tubi fittili, per il deflusso delle acque, una torre alta 12 metri e larga 8 metri e le rovine di una piccola chiesa absidata. Le stanze del castello sono 42.
La zona residenziale, dove soggiornava il feudatario, si trovava nell'Ala Sud.
Storicamente il castello di Bisaccia era uno strategicamente importante bastione di controllo, che faceva parte di una linea difensiva che aveva la funzione di proteggere i territori della Puglia occidentale e settentrionale. Questa linea di difesa, che correva lungo la via Appia e la Via Traiana e di cui facevano parte, oltre alla fortezza di Bisaccia, quella di Sant'Agata di Puglia e quella di Ariano Irpino, fu opera del catapano bizantino Basilio Boioanne, che la realizzò nel corso della sua riorganizzazione amministrativa della Capitanata occidentale. Il castello di Bisaccia in quell'epoca si chiamava castrum Byzacium o Byzantii ed era un avamposto difensivo bizantino.Verso la fine del 500' il castello di Bisaccia apparteneva a Giovan Battista Manso, amico del celebre poeta Torquato Tasso. Quest'ultimo, giunto a Napoli, si lasciò prendere dalla malinconia per le sue precarie condizioni di salute e per le ristretezze economiche a cui si aggiunsero le polemiche letterarie religiose sulla Gerusalemme liberata da parte dei pedanti. Fu così che accettò l'invito dell'amico G.B. Manso di accompagnarlo nel suo feudo di Bisaccia, dove poteva acchetarvi alcune discordie sorte tra quei suoi vassalli (cap. IV della Vita). A Bisaccia, dove si trattenne per il mese di ottobre e novembre 1588 il Tasso trovò grandissimo sollievo e, come si apprende da una lettera di Manso al principe di Conca, si diede alla caccia, mentre, quando le condizioni del tempo erano cattive, passava lunghe ore udendo suonare e cantare.E poiché il Tasso credeva nell'esistenza degli spiriti, il conte di Bisaccia lo persuase di averne a familiare uno; questo spirito amoroso come racconta il Tasso nel dialogo Il messaggero, che lo visitava nei suoi sogni, gli appariva sotto la figura di un giovanetto dagli occhi azzurri, simili a quelli che Omero alla dea d'Atene attribuisce.La permanenza del Tasso a Bisaccia è ricordata in un dipinto di Bernardo Celentano e nei versi di una poesia di Luigi Conforti; e Armando Ciollaro, in un articolo pubblicato sul Roma, propose che i già citati versi venissero scritti sulla facciata del castello. Il famoso critico letterario Francesco De Sanctis, che aveva visitato il castello di Bisaccia e ammirato il panorama da una finestra, scrisse: « E mi fermai in una [stanza] che aveva una vista infinita di selve e di monti e di nevi sotto un cielo grigio. Povero tasso! pensai; anche nella tua anima il cielo era fatto grigio. Che vale bella vista quando entro è scuro? » (Francesco De Sanctis)
Bisaccia prov di Avellino , irpinia , Campania, Italia
Bisaccia (AV) per tutti i bisaccesi del mondo
AVELLINO - La Biblioteca Provinciale G e S.Capone
La Biblioteca comprende il Museo e l'Emeroteca
clip EX LIBRIS GvM
Panorama di avellino dal monte terminio