Musei X Tutti le nuove iniziative del Museo Diocesano di Cuneo
Video di Daniele Caponnetto
targatocn.it
Cuneo chiesa di S. Sebastiano + DUOMO (Cattedrale S. Maria del Bosco e S. Michele)
Per tutto il trecento la città di Cuneo non aveva chiese dedicate a San Sebastiano. Una chiesetta a lui dedicata sorse per iniziativa del comune nel 1431 sulla via vecchia di Borgo. Era di forma circolare con molte finestre così che i fedeli potevano assistere alla messa anche in periodo di epidemia senza stare in uno luogo chiuso. Una tela esposta in contrada Mondovì nella chiesa di San Sebastiano illustra una processione, porta la scritta Capela di S.Sebastiano.
All'interno della chiesa si possono ammirate opere del pittore secentesco saviglianese Giovanni Antonio Molineri quali: Cristo crocifisso con i ss. Sebastiano, Rocco e due disciplinanti in orazione, 1626-27, ancòna del coro della chiesa, e gli Evangelisti, nei pennacchi, 1628-29.
Dal 2012 fa parte del Museo diocesano San Sebastiano.
La cattedrale di Santa Maria del Bosco è il principale luogo di culto cattolico di Cuneo, sede vescovile della diocesi omonima.
La chiesa di Santa Maria del Bosco è molto antica e dipendeva dall' abbazia benedettina di Borgo San Dalmazzo. Nel 1470 vennero compiuti dei restauri, di cui è rimasto il fonte battesimale. Altri lavori di restauro vengono fatti nel 1560 per l'arrivo di Emanuele Filiberto, la facciata venne dipinta da Pietro Dolce di Savigliano. La chiesa attuale, costruita sul luogo di una preesistente chiesa medievale, risale al XVII secolo, quando l'antico edificio crollò in parte (1656), per cui si dovette metter mano alla ricostruzione, affidata all'architetto Giovenale Boetto di Fossano. Altri importanti interventi furono eseguiti nel Settecento e nell'Ottocento, quando furono costruite la facciata e la cupola in stile neoclassico. Tra il 1684 e il 1685 Andrea Pozzo dipinse l'icona dell'altar maggiore. Nel 1774 l'assedio di Cuneo arrecò vari danni all'edificio, approfittando dell'occasione venne ampliata la chiesa. Nel 1832 l'architetto Rovere progettò la cupola. Nel 1860 furono poste le statue di San Pietro, San Vincenzo, Santa Teresa, opere di Giuseppe Dini.
L'antica facciata non era in linea con la strada e una tale asimmetria nell' ordinatissima città non poteva starci, allora si chiese all' architetto cuneese Antonio Bono di sistemare la situazione. Decise così di creare una nuova facciata sovrapposta a quella vecchia però non in linea con il resto della chiesa ma con la strada. La facciata odierna presenta un portico quattro colonne corinzie, ed un timpano tipicamente neoclassici. Sulla trabeazione scorre la scritta:
L'interno è a croce latina; la cupola è stata innalzata nel 1835 ed è stata internamente affrescata da Giuseppe Toselli. Tra le opere degne di menzione ci sono: la pala d'altare, raffigurante Maria vergine in trono con bambino tra santi, opera seicentesca di Andrea Pozzo; il pulpito barocco, la cappella del Santissimo Sacramento.
All'interno del Duomo, sotto la Cappella di San Giuseppe, vi è la Cripta dei Vescovi dove sono sepolti i Vescovi di Cuneo:
Best Attractions and Places to See in Cuneo, Italy
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List of Best Things to do in Cuneo, Italy
Centro storico
Piazza Galimberti
Chiesa della Maddalena
Parco Fluviale Gesso e Stura
cattedrale di Nostra Signora del Bosco
Museo Diocesano Cuneo - San Sebastiano
Torre Civica
Santuario Madonna degli Angeli
Castello del Roccolo
Valle Maira
inaugurazione museo diocesano
inaugurazione museo diocesano
14/08/2014-BIZZOTTO: “SENZA PROMOZIONE UN MUSEO NON ESISTE”
BASSANO TG-giovedì 14 agosto 2014) - “Senza promozione un museo non esiste”
L’ex sindaco di Bassano del Grappa Gianpaolo Bizzotto entra nel dibattito sul buco di bilancio del Museo Civico.
Con una gestione diversa – dice Bizzotto – il museo potrebbe diventare un volano per molte attivita’ cittadine
Santuario del Sacro Monte di Crea (Monferrato, Asti) (UNESCO)
Il Sacro Monte di Crea è situato su una delle più alte colline del Monferrato, nei pressi di Serralunga di Crea, in Provincia di Alessandria.
Il Sacro Monte si snoda lungo la salita che porta al Santuario mariano, e di lì procede lungo un sentiero che, in un bosco di querce e frassini, si inerpica tra le asperità di un friabile terreno roccioso sino ad arrivare alla cappella del Paradiso, posta alla sommità della collina.
Come gli altri Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, anche quello di Crea è situato in un vasto parco naturale: in esso si realizza quella suggestiva sintesi tra paesaggio, arte e memoria storica, che ne costituisce la cifra interpretativa.
I Sacri Monti del Piemonte, assieme a quelli della Lombardia, sono stati inseriti nel 2003 dall'UNESCO nell'elenco dei patrimoni dell'umanità.
Molteplici sono le opere di grande interesse artistico conservate nella chiesa-basilica di Santa Maria, a cominciare dagli affreschi (1474–1479) della Cappella di Santa Margherita, con la Madonna in trono e i donatori e le Scene del martirio della Santa. Si tratta di opera importante per la storia dell'arte rinascimentale in Piemonte, che lascia intendere lo sforzo di aggiornamento sui modelli lombardi.
L'ignoto autore, convenzionalmente chiamato “Maestro di Crea” è stato, di recente, dubitativamente identificato con Francesco Spanzotti, fratello del più celebre Martino.
Tra le opere custodite dalla chiesa va anche ricordata una bella tavola di Macrino d'Alba e, dello stesso autore - collocati nel Museo del Santuario – due deliziosi piccoli ritratti raffiguranti Guglielmo IX del Monferrato e Anna d'Alençon.
Una menzione meritano anche la tela di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1565-1625) raffigurante il Padre Eterno e la tela di Santa Margherita dipinta da sua figlia, Orsola Caccia (1619-1676)
Il valore artistico delle 23 cappelle presenti a Crea è oggi riconosciuto da una critica che ha cessato – come ancora succedeva alcuni decenni or sono – di riferirsi ad esse come a manifestazione ingenua di arte popolare.
Riguardo agli autori delle statue di terracotta e degli affreschi che prolungano le scene sacre sulle pareti delle cappelle, permangono, anche a causa delle tormentate vicissitudini del Monte, molte difficoltà attributive.
Tra i principali scultori che operarono al Monte sin dall'avvio del lavori nel 1589, vanno ricordati i fratelli Jean e Nicolas de Wespin (detti i Tabacchetti), artisti di provenienza fiamminga, il maggiore dei quali, Jean, aveva già lavorato a Varallo.
Tra gli autori delle opere a fresco va ricordato ancora Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, esponente di primo piano della pittura manierista piemontese tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.
Verosimili gli interventi sia dei Tabacchetti sia del Caccia nella imponente Cappella del Paradiso dedicata alla Incoronazione della Vergine, anche se difficili da riconoscere a causa dei tanti rimaneggiamenti subiti ad opera dei restauri. La Cappella del Paradiso rappresenta il culmine, fisico e simbolico, del percorso devozionale. Di grande effetto scenico, anche se di incerta resa artistica, quasi a prefigurare le esagerazioni del barocco, è il complesso delle sculture in terracotta e gesso che ne popolano la scena, con il gruppo formato da ben 175 angeli che portano in cielo la Vergine, cui fanno corona 300 figure plastiche raffiguranti santi e profeti e una aerea moltitudine di angeli musicanti dipinti sulla volta.
Tra gli interventi più recenti va segnalata la edificazione ex novo della cappella della Salita di Gesù al Calvario, con il gruppo di statue in gesso eseguite (1892- 95) dallo scultore casalese Leonardo Bistolfi.
VIAGGIO A MARSAGLIA - S. PONZIO RESTAURATO - 2010
- SEGURANO CIGNA. CRONOLOGIA DELLE OPERE.
.=// 1454 .Segnalate due opere: la prima in Roburent (perduta ?), chiesa parrocchiale; e altra in Pamparato (perduta?), chiesa di S.Biagio.=// 1461 Cerisola (attualmente in Garessio)= //1463 Erli, cappella S.Martino, attribuzione, dubbia.= //1471 Fossano, beato Oddino Barotto, perduto=//Fossano, chiesa di S. Giorgio, ex navata sinistra, S. Chiara, attribuzione, dubbia (v.Ghilardello. op. cit. pag. 86. //1478 Prunetto, Madonna del Carmine. =// 1478 Mondovì Piazza. S.Francesco (cappella Fauzone), affresco, perduto.(v. L. Bertone. op. cit. pag. 287 = //1480 Mondovì Piazza. S. Francesco.(cappella Fauzone), pala, perduta. (rif. Bertone L pag. 278 op. cit.). =// 1482(v.Ghiraldello, pag. 94 op.cit.) Pamparato. S. Bernardo [veniva più volte anche riportata altra data: MCCCCLXXXXII -cioè 1492- die 24 septemb...segu...]= // Marsaglia, Cappella di S. Ponzio, resatauri 2010 - post 1480.(ex lettura G. Coccoluto in Sulle orme di Segurano... - pag 79 - v- sotto in bibliografia)
CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE SOMMARIE RELATIVE AL PITTORE E AL SUO PERIODO STORICO. & CAPPELLA S. PONZIO: documentazione varia.
//=1) A. Griseri (Itinerario...CRC. pag. 67 (riporta anche i passi di attribuzione del Lobera e Malabaila).= D.Luca Lobera Dissertazione sopra l'origine della città di Mondovì... Stamperia Rossi. Mondovì, 1791./
//=2) S. Manavella. La pittura quattrocentesca....DAMS. To - pag.17-18 -(internet) // --=3) E. Rossetti-Brezzi. Percorsi figurativi...Dall'Orso 1985. pag. 13 - 14.-=// 4) Schede Vesme ed. 1982, pag. 1235-.=// 4) L. Bertone* . L'arte nel Monregalese- L'artistica - 2002, pag. 287 e passim-*inoltre segnala anche: Lobera 1791; Michelotti 1920; Barelli 1933; Raineri 1965 e 1969=// 5) P.Terrematte. Tesori del gotico. Arciere. 2003 .// =6) Costa Pirovano M.P. Prunetto... 1999. pag. 95 e segg.// ==G.Galante Garrone. in: Guida breve al patrimonio artistico a.c. Ministero...pag.14 ed inoltre: in Valli Monregalesi (Alla ricerca di Rufino), 1985, a.c. Comunità Montana; v. pag. 286 e 289=// Michelotti. Storia di Mondovì. 1920. pag. 172.==/G.Raineri.Antichi affreschi del Monregalese. a. c. Rotari C. Mondovì 1965. ==/ G. Raineri. Antonio da Monteregale e l'arte delle Alpi marittime..... Antoroto 1976/ G. Raineri anche in: BSSSAA-Cuneo _- n.53,1965, II sem. pag 57;_ n. 54, 1966, I sem. pag 3._ n. 61, 1969, II sem. pag. 3 e 127 _ e n.70, I sem. 1974 pag 47.=/ G.Raineri in La Diocesi di Mondovì, le ragioni di una storia .1989. riferim. pag. 121, 132-133.=/Bruno Barbero: Affreschi del XV° sec. ...in BSSSAA.CN. N. 99/1988. pagg. 156, 157, 158. // Emmanuele Bo in Provincia granda- 17 lug. 09 - pag. 27=/.Emman. Bo.Una firma della scuola monregalese.Il giornale dell'arte n. 306, febbraio 2011.=/Claudia Ghiraldello. Tra Liguria e Piemonte. Gli affreschi della chiesa di S. Martino ad Erli...Alzani Ed.pag. 85-94 =// inoltre, sul sito archeologico:Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte n. 25.- 2010 - .pagg. 203 - 204. (Relazione sul sito cimiteriale di S. Ponzio). // Parrocchia di S. Eusebio di Marsaglia - Sulle orme di Segurano Cigna: la cappella di S. Ponzio a Marsaglia a c. Gemma Fulcheri, Annaida Sartorio, 2013. Aggiornato il 6 ottobre 2013.//- a cura di: agostinobaricalla@libero.it.