Unoaerre Video Istituzionale
Arezzo, 15 marzo 1926: la storia dell'oro si fonde con quella di Carlo Zucchi e Leopoldo Gori, i due padri fondatori della prima azienda orafa della città. Il 2 aprile del 1934 ricevono il primo marchio della provincia che, per esteso, coinciderà con il nome della società: UNOAERRE (1AR).
Una lunga tradizione di arte orafa ha consolidato un'Azienda nata pura come l'oro.
Negli anni successivi, varie generazioni di orafi, tecnici, maestri e artisti hanno costruito e sviluppato una realtà economica nel settore, ancora oggi unica al mondo.
Non c'è praticamente paese, al mondo, dove non sia giunto un gioiello UNOAERRE e forse non c'è un operatore del settore che non conosca la Gori & Zucchi.
Da oltre 80 anni UNOAERRE è conosciuta nel mercato della gioielleria come l´azienda orafa di fiducia e questo le ha permesso di diventare una delle principali realtà mondiali e di perseguire i propri scopi e la propria filosofia di sviluppo aderendo al Responsible Jewellery Council ed ai principi di alto valore etico promossi da tale associazione internazionale.
Oggi l´Azienda vanta una distribuzione in oltre 40 paesi nel mondo e filiali dirette in Francia e Giappone. In Italia, paese in cui risulta essere il marchio leader del mercato delle Fedi nuziali (oltre il 70%), sono oltre 4.000 i punti vendita serviti anche con il supporto di un network di circa 100 distributori.
Arezzo Fiere, museo dell'oro, sicurezza e occupazione: dialogo con Gabriele Veneri
Nel nostro speciale Cronaca Aretina siamo andati a trovare Gabriele Veneri imprenditore, ex giostratore di Porta Del Foro e da pochi giorni nuovo presidente degli orafi di Cna. Abbiamo parlato a tutto campo dell'oro e del settore orafo: Arezzo Fiere, la questione sicurezza, il museo dell'oro, l'occupazione e le difficoltà di fare oggi l'imprenditore
LA FIERA DELL'ORO A AREZZO
RTV38
Arezzo: fiere orafe, Governo in pressing per cederle
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Da La nazione di Arezzo:
Ormai siamo al braccio di ferro, col governo che preme sulla Regione ma senza dissiparne i dubbi. A Roma il dossier mostre orafe lo vedono in maniera molto diversa da Firenze, dove il governatore Enrico Rossi martedì ha frenato sulla cessione a Ieg. No, ribattono il ministro delle attività produttive Carlo Calenda e soprattutto il suo sottosegretario Ivan Scalfarotto nelle cui deleghe rientra la questione: quest’affare s’ha da fare.
Anzi, nella capitale sono stupiti che non sia stato già chiuso, tanto che venerdì Scalfarotto in persona ha alzato il telefono e ha chiamato Rossi. Conversazione un po’ concitata, nel corso della quale il sottosegretario si sarebbe lamentato dello stop che ha impedito l’annuncio nel corso della Fiera di Vicenza. Il governo insiste per avere un solo interlocutore, un solo polo di mostre orafe col quale dialogare e al quale erogare risorse.
Inutile dire che il candidato unico è Italian Exhibition Group, Ieg appunto, nato dalla fusione fra Rimini e Vicenza, che avrebbe il monopolio dei principali eventi nelle capitali dell’oro. Eppure il governatore non molla, così come non molla il suo assessore, l’aretinissimo Vincenza Ceccarelli, che lo ha fiancheggiato nella decisione di rallentare il primitivo sì del titolare delle attività produttive Stefano Ciuoffo al progetto sponsorizzato dal presidente di Arezzo Fiere Andrea Boldi.
Ne parliamo con Piero Franchini.
OroArezzo 2016, attese 650 aziende ad Arezzo Fiere e Congressi
Torna l’appuntamento con l’eccellenza della manifattura orafa Made in Italy che guarda al panorama mondiale. Edizione numero 37 per Oro Arezzo, la mostra internazionale dell’Oreficeria, Argenteria e Gioielleria in programma presso Arezzo Fiere e Congressi dal 7 all’11 maggio. 650 aziende e circa 80 produttori di macchinari, in totale sono attesi 18 mila operatori, per una edizione che aggiunge un giorno di apertura in più rispetto agli anni passati.
Servizio di Ilaria Vanni. Riprese di Gianni Stanganini. Interviste a Andrea Boldi - presidente Arezzo Fiere e Congressi; Beppe Angiloni - art director OroArezzo; Luca Scassellati - Nuova Banca Etruria