Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del Fiora di Manciano
Video di presentazione del Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del Fiora di Manciano. A Settembre 2014 Skylab Studios, su richiesta dell'Assessorato al Turismo del Comune di Manciano, grazie al contributo della Regione Toscana, ha effettuato un restyling grafico e soprattutto multimediale del Museo. Oggi si può visitare una delle più innovative sedi museali della preistoria grazie alle tecnologia Qr, Realtà Aumentata, Touch Screen e app on demand. Soluzioni innovative per i musei Made in Skylab Studios
Museo di Preistoria e Protostoria della valle del fiume Fiora-Manciano V3
Descrizione
Museo di preistoria e protostoria della valle del fiume Fiora-Manciano V2
Descrizione
Museo di Preistoria e protostoria della valle del fiume fiora .Manciano V4
Descrizione
Mostra Marsiliana d'Albegna - Museo della Preistoria e Protostoria di Manciano
Manciano, Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del Fiora: “Le origini di Marsiliana e la Casa delle Anfore”
Due sale del Museo sono dedicate alla nascita e allo sviluppo dell’abitato e del suo contesto territoriale, dalla fine dell’età del Bronzo al tardo arcaismo. In particolare, il progetto espositivo prevede una ricostruzione in scala di un settore del portico frontale della Casa delle Anfore, più una selezione dei reperti più significativi, e una presentazione dell’abitato del Bronzo Finale di Poggio del Castello, con una selezione dei principali reperti e la predisposizione di un plastico esibente i principali caratteri topografici documentati sul centro di Marsiliana. Manciano, Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del Fiora: “Le origini di Marsiliana e la Casa delle Anfore” Due sale del Museo saranno dedicate alla nascita e allo sviluppo dell’abitato e del suo contesto territoriale, dalla fine dell’età del Bronzo al tardo arcaismo. In particolare, il progetto espositivo prevede una ricostruzione in scala di un settore del portico frontale della Casa delle Anfore, più una selezione dei reperti più significativi, e una presentazione dell’abitato del Bronzo Finale di Poggio del Castello, con una selezione dei principali reperti e la predisposizione di un plastico esibente i principali caratteri topografici documentati sul centro di Marsiliana.
Orari:
1 Agosto - 15 Settembre
10:30 - 13:00/17:00 - 20:30
16 Settembre - 31 Gennaio
10:30 - 13:00/15:30 - 19:00
Museo di Preistoria e Protostoria della valle del fiume Fiora_PALEOLITICO
Descrizione
Il Sale della Terra - Museo di Comunità Manciano
Le canzoni Contadino e Pellegrino sono cantate dal Cantautore Mauro Chechi - Maremma Amara è cantata da Leonella Lelli - Le foto sono state estrapolate da: Il Sale della Terra.Museo di Comunità Manciano
Oltre le mura, fuori dalla città - 29 maggio 2018
OLTRE LE MURA, FUORI DALLA CITTÀ
Locri e il suo territorio
Saluti istituzionali
Apertura dei lavori
Andrea Giardina, Scuola Normale Superiore
Interventi:
Angela Acordon, Polo Museale della Calabria
Gianfranco Adornato, Scuola Normale Superiore
Rossella Agostino, Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri
Franco Cambi, Università di Siena
Massimo Cardosa, Museo di Preistoria e Protostoria della valle del fiume Fiora di Manciano e del Museo Etrusco-Romano di Saturnia
Cesare Cassanelli, Scuola Normale Superiore
Giuseppe Cordiano, Università di Siena
Alessandro Corretti, Scuola Normale Superiore
Antonino Facella, Scuola Normale Superiore
Federico Figura, Scuola Normale Superiore
Anna Maria Guiducci, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
Maria Ida Gulletta, Scuola Normale Superiore
Daniele Malfitana, IBAM-CNR Catania
Pietro Carmelo Manti, Scuola Normale Superiore
Chiara Michelini, Scuola Normale Superiore
Maria Cecilia Parra, Università di Pisa
Marinella Pasquinucci, Università di Pisa
Francesco Quondam, Universität Basel
Maria Maddalena Sica, Archeologa
Maria Adelaide Vaggioli, Scuola Normale Superiore
Paolo Visonà, University of Kentucky
10.00 Saluti istituzionali
10.10 Apertura dei lavori
Andrea Giardina (Scuola Normale Superiore)
10.25 Gianfranco Adornato (Scuola Normale Superiore)
Locri: una polis senza chora?
10.45 Gianfranco Adornato, Cesare Cassanelli, Alessandro Corretti, Antonino Facella, Federico Figura, Maria Ida Gulletta, Pietro Carmelo Manti, Chiara Michelini, Maria Adelaide Vaggioli (Scuola Normale Superiore), Francesco Quondam (Universität Basel)
Locri Survey 2017: materiali, contesti, GIS
11.15 Pausa caffè
11.30 Massimo Cardosa (Museo di Preistoria e Protostoria della valle del fiume Fiora di Manciano e del Museo Etrusco-Romano di Saturnia)
Pianoro di Ianchina e dintorni. Ricognizioni per conto della ex Soprintendenza Archeologica della Calabria (1994-1997)
12.00 Maria Maddalena Sica (Archeologa)
Villaggi, fattorie, aree sacre ... per un'archeologia della campagna locrese. (Le indagini Anas 2009-2012)
12.30 Discussione
15.00 Paolo Visonà (University of Kentucky)
Le fortificazioni rurali nella Locride dall'età tardo-arcaica agli inizi dell'età ellenistica: primi risultati delle ricerche condotte dall'Università del Kentucky sulla Dorsale Tabulare
15.30 Rossella Agostino (Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri)
Locri e Reggio dal mare all'Aspromonte: territori finitimi a confronto
16.00 Pausa caffè
16.15 Giuseppe Cordiano (Università di Siena)
Tra Reggino e Locride: modelli interpretativi dalla protostoria al tardo-antico e possibili futuri sviluppi alla luce della Carta archeologica del litorale ionico aspromontano
16.45 Discussione
Conclusioni
Franco Cambi (Università di Siena)
Inaugurazione Museo della Preistoria 14ott17 Mellone lorasalento it
intervento del primo cittadino della città di Nardò,avv. Pippi Mellone per l'inaugurazione del museo della preistoria
Paleontologia: il caso dell'elefante nano siciliano custodito al Museo di Scienze della Terra
Cinquecentomila anni fa in Sicilia viveva il più piccolo elefante mai esistito sulla Terra: il Palaeoloxodon Falconeri. Lo scheletro di una femmina di questo curioso pachiderma pigmeo, alto al massimo 100 centimetri, proveniente dalla Grotta di Spinagallo, nei pressi di Siracusa, è oggi ospitato nella sezione paleontologica del Museo di Scienze della Terra dell’Università di Catania, nella sede del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali.
Zammù TV è andata a visitare il Museo, alla scoperta di questo curiosissimo esemplare, endemico anche dell’isola di Malta, cercando di capire i motivi della sua inusuale statura, grazie alle spiegazioni delle professoresse Antonietta Rosso e Rossana Sanfilippo, docenti di Paleontologia e Paleoecologia nell’Università di Catania, e del dottor Luca Bellucci, paleontologo dell’Università La Sapienza di Roma.
I luoghi della Preistoria - Porto Badisco e la Grotta dei Cervi
Inaugurazione del museo di Otranto
Preistoria e Protostoria- Lez2-Il popolamento delle Eolie
Continua la nostra avventura attraverso la preistoria e protostoria siciliana; oggi affronteremo il controverso argomento del popolamento delle Eolie.
Bologna Museo Archeologico Preistoria.avi
Bologna Museo Archeologico Preistoria
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il giorno della memoria 27 gennaio 2011 - Comune di Montesilvano e Museo del Treno.
Omaggio al Giorno della Memoria.
LA PREISTORIA E PROTOSTORIA DEL TERRITORIO PONTINO | M. La Rosa | P. Ceruleo | M. Rolfo |
Incontro sulla Preistoria e Protostoria del territorio Pontino.
01:26 Michelangelo La Rosa: L'uomo del Paleolitico.
19:49 Piero Ceruleo: Le vie dell'ossidiana.
33:45 Mario Federico Rolfo: Ultimi studi nei siti di Caprolace e Grotta La Sassa.
#Preistoria #Sapiens #Archeologia
#Ricerca #Ossidiana #Protostoria
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*ATTREZZATURA VIDEO
Canon Legria HF G26:
Microfono Direzionale Rode:
Faretto LED:
Cavalletto Manfrotto:
JOBY GorillaPod 3K:
Drone DJI Phantom 4 Pro:
GoPro Hero 5 Session:
GoPro Hero 4 Session:
Adattatore GoPro MIC:
Adattatore Rode:
Microfono Lavalier Rode:
Custodia immersioni GoPro Session:
*ATTREZATURA FOTO
Nikon D700:
Tamron 15-30mm f/2.8:
Nikkor AF-S 50mm f/1.8:
Nikon AF-P 70-300mm f/4.5-5.6:
Flash Neewer:
Scatto Remoto:
*ATTREZZATURA MISURAZIONI
Leica Disto D2:
Garmin Gpsmap 64s:
Metro fotografico Dibond:
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Manciano FESTA DELLE CANTINE 2013
La BIP Banda Instabile Portercolese alla Festa delle Cantine di Manciano 2013
Fiume Fiora
Balade le long de l'eau, le long de la rivière, le long du fleuve Fiora à Manciano (GR).
Passeggiando per le vie di Manciano
Ideazione: Sante Garosi Love
La preistoria dell'Italia
videolezione scolastica di Luigi Gaudio. Altro materiale didattico dell'autore su e Cerca altre videolezioni professionali di Luigi Gaudio su Newsletter con aggiornamenti all'indirizzo
Storie di Persone e di Musei - Musei Civici di Pitigliano (GR)
In questo appuntamento il ciclo Storie di Persone e di Musei affronta il racconto dei Musei Civici (Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca e Museo Archeologico all'aperto Alberto Manzi) di Pitigliano (GR), presentati il 22 marzo 2018 dalla Direttrice scientifica Debora Rossi e da Irene Lauretti, Assessore alla Cultura Turismo del Comune di Pitigliano e Presidente della Rete Museale Musei di Maremma.
I Musei Civici di Pitigliano sono oggi rappresentati da due realtà distinte e al contempo unite in quanto entrambe fortemente deputate ad assolvere al ruolo di palcoscenici privilegiati per la diffusione della cultura etrusca nel territorio vulcente della media valle del Fiume Fiora. In particolare, il Museo archeologico della Civiltà Etrusca, presente come Antiquarium fin dalla fine dell'800 e chiuso dopo l'ultima guerra poiché in stato di grave decadenza, è stato riaperto al pubblico dal 1995 e si compone di sole quattro sale progettate sapientemente intorno al magazzino-laboratorio con area adibita a restauro. Ospitato all'interno di Palazzo Orsini, il Museo espone i materiali archeologici delle due importanti città etrusche situate nel territorio comunale: Poggio Buco e Pitigliano.
Nelle prime sale sono presenti in particolare i reperti che fanno parte della Collezione Vaselli: si tratta di numerosi vasi con decorazione geometrica provenienti dagli scavi effettuati fra il 1955 e il 1960 nelle aree sepolcrali di Poggio Buco in località Sparne, Caravone, Insuglietti e Selva Miccia, insieme ad un importante nucleo di suppellettili etrusco-corinzie e di rari vasi in bucchero, soprattutto hydriae e crateri con decorazione a rilievo, databili alla prima metà del VI sec. a.C. Ai pochi scavi in contesti urbani, sono destinate le sale successive dove sono musealizzati manufatti rinvenuti nell'attuale centro storico del paese (area de Le Macerie e Capisotto) che attestano una frequentazione dello stesso e del territorio limitrofo a partire almeno dal Bronzo finale (XII sec a.C.) sino al III sec. a.C. Sono significativi della fase insediativa arcaica e tardo-arcaica anche le ceramiche della Collezione Martinucci esposte nella terza sala del Museo. Recentemente rinnovato nell'impianto espositivo e didattico, il percorso di visita si è arricchito nel 2016 dei materiali di età arcaica ed ellenistica provenienti dalla necropoli sub-urbana di San Giovanni Nepomuceno, compresa nel circuito del Museo Archeologico all'aperto Alberto Manzi.
Il Parco si trova poco fuori il moderno centro abitato e occupa il pianoro del Gradone che prospetta da sud lo stesso paese a tal punto che i due speroni tufacei si fronteggiano, si osservano e diventano panorama uno dell'altro. All'inizio del percorso di visita è possibile rivivere i vari momenti di formazione dell'impianto insediativo urbano che ha caratterizzato la storia di Pitigliano: dall'articolato villaggio protostorico dell'età del Bronzo finale, rappresentato qui da un modello didattico di abitazione del tipo a capanna circolare con dimensioni vicine al vero, alla città etrusca idealmente ricostruita da una casa a tre vani e portico che alcuni scorci virtuali consentono di osservare internamente. Una scoscesa via cava, ovvero intagliata nel banco tufaceo lungo il corso del torrente Meleta, affluente del fiume Fiora, taglia il Pianoro del Gradone lasciando sulla sommità la Città dei Vivi per raggiunge la necropoli omonima in uso dalla seconda metà del VII fin quasi la fine del VI sec. a.C.
L'allestimento di una tomba a camera dimostrativa con finalità didattiche accompagna il visitatore verso la Citta dei Morti. Al culminare della via in tagliata, si apre la Necropoli di San Giovanni Nepomuceno (VI-IV inizi III sec. a.C.) che restituisce tombe a cassa litica di età ellenistica sistemate negli spazi tra i dromoi (corridoi di accesso) delle tombe a camera arcaiche, alcune monumentali, servite da una via carraia che conduceva in antico al pianoro di Pitigliano. L'ubicazione della necropoli nota sin dal XIX secolo, è rimasta incerta sino al 2002-2003 quando grazie alla tenacia nelle ricerche dell'etruscologo Enrico Pellegrini, fu riportata alla luce.
Una esemplificazione del vasellame rinvenuto nelle camere funerarie di queste tombe è esposta nel Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca, ospitato nel Palazzo Orsini di Pitigliano.