Parco e Giardino inglese della Reggia di Caserta
Andiamo a scoprire le meraviglie (palesi o nascoste) del grandioso Parco Vanvitelliano della Reggia di Caserta, iniziato un anno dopo i lavori al palazzo (1752). Iscritto nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, come la Reggia e il sito di San Leucio (a breve distanza), ha diverse possibili modalità di visita, data la lunghezza del percorso (calcolando soltanto quella a sviluppo longitudinale, 3 chilometri all'andata e poi altri 3 per il ritorno): biciclette (proprie o a noleggio), bus/navetta, risciò da due e quattro posti, e-bike, Airwheel. Noi abbiamo preferito farlo tutto a piedi gustandoci, passo dopo passo, la Natura prodigiosa, i viali, le statue, gli angoli da cui godere impagabili prospettive, e facendo tappa a ciascuna delle sei Fontane monumentali che cadenzano la lunghissima Via d'Acqua. Osservando espressioni, personaggi, la loro collocazione mai casuale e giungendo al cospetto della celeberrima Cascata finale, con un balzo di circa 80 m. L'acqua, sgorgante dal Torrione, arriva tramite l'Acquedotto Carolino, sempre opera di Vanvitelli; la cascata conclude la Via d'Acqua ma a destra dell'ultma fontana (quella di Diana e Atteone) si entra nel particolare Giardino Inglese (1785), voluto da Maria Carolina d'Asburgo, moglie di Ferdinando IV di Borbone. Fondatrice dell'unica Loggia Massonica femminile che sia mai esistita, massona e protettrice di massoni (fino ad un certo momento della sua vita, perchè poi cambiò totalmente registro), secondo molti avrebbe inserito ermeticamente nel Giardino elementi architettonici, corsi d'acqua, finte gallerie, un criptoportico, e il laghetto per l'eterno Bagno di Venere, in una sorta di percorso iniziatico che va visto nel contesto in cui si trova.
Questo video vuole sì far lustrare gli occhi a quanti lo guarderanno ma ricordare la poderosa opera del progettista, dei suoi collaboratori, dei giardinieri, degli ingegneri idraulici, degli scultori delle mirabili statue che adornano le fontane, e chi ha cercato di curare il Parco fino a oggi, affinchè possiamo ammirarne la magnificenza ma soprattutto il senso.
A parte abbiamo realizzato un video sulla Reggia e i suoi interni: