L'Oratorio di San Giovanni e i suoi affreschi
Descrizione
Oratorio S Giovanni Battista a Urbino
L'oratorio di San Giovanni Battista, di Sant'Antonio Abate e di San Giacomo Apostolo - Affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni del 1415
Riomaggiore - Le cinque terre (La Spezia - Liguria - Italy)
Stretto tra mare e monti, Riomaggiore è il borgo più orientale delle Cinque Terre, caratterizzato da casette colorate addossate le une sulle altre che sembrano sfiorare il cielo.
Venendo da La Spezia o da Porto Venere, Riomaggiore è il primo borgo delle cinque terre che incontrerete, caratterizzato dalle casette colorate affacciate sul piccolo porticciolo. La cittadina ha origini antichissiche, passeggiando per le stradine in salita potrete infatti ammirare i resti del suo antico passato, primo fra tutti il castello e le piccole casette medievali dalle caratteristiche doppie uscite.
Visitare Riomaggiore è come fare un viaggio nel tempo, in un luogo dove la vita si assapora con lentezza ed il tempo è scandito dal ritmo delle maree. Ma cosa c'è da vedere a Riomaggiore? Merita una visita il Castello conosciuto anche come il Castellazzo di Cerricò che si erge in cima ad un colle e si raggiunge attraverso una bella passeggiata a piedi partendo dalla Chiesa di San Giovanni Battista, che si trova nella parte alta del borgo. La chiesa merita una visita perché al suo interno conserva un crocifisso ligneo del Maragliano, la Predicazione del Battista attribuita a Domenico Fiasella e un trittico attribuito all’Antelami. Di fronte al Castello, troverete anche l’oratorio di San Rocco che al interno ospita un trittico raffigurante la Vergine con il Bambino e i Santi.
Il Porto di Riomaggiore è il paesaggio più amato e conosciuto del borgo, caratterizzato da barchette colorate attraccate a riva e riparate da un'insenatura naturale. Due discese permettono di scendere a mare e farsi il bagno.
Raggiungete la Torre di Guardiola con una bella passeggiata che attraversa una bella strada. La camminata vi porterà fino ad un'area attrezzata dove poter fare un bagno nelle vasche naturali.
Non perdete una visita alla chiesa della Confraternita dell’Assunta nel rione La Compagnia e raggiungete dalla litoranea delle Cinque Terre il Santuario della Madonna del Montenero attraverso una passeggiata 20 minuti.
Riomaggiore è il punto di partenza perfetto per andare alla scoperta degli altri borghi delle Cinque Terre: Monterosso, Vernazza, Manarola e Corniglia.
Spiaggia Riomaggiore
Dove fare il bagno a Riomaggiore? Nella piccola spiaggetta del paese che si trova vicino al molo dove partono i battelli. Si tratta di una piccola insenatura di ciottoli riparata dai venti.
Ecco quali spiagge raggiungere tra Riomaggiore e dintorni:
Canneto, Riomaggiore
Spiaggia cittadina
Spiaggia di Fossola
Spiaggia di Guvano, Corniglia
Spiaggia di Monterosso
Via dell'Amore
Da Riomaggiore parte la Via dell’Amore che arriva fino Manarola. Si tratta di un suggestivo e panoramico sentiero scavato nella roccia, a picco sul mare, tra il 1926 ed il 1928. Il sentiero inizia vicino alla stazione ferroviaria di Riomaggiore. Purtroppo, a causa di una frana avvenuta nel 2012, la Via dell'amore è percorribile solo per un breve tratto che parte da Manarola.
Parrocchia di S. Giustino a Montebello (PG)
Parrocchia di S. Giustino a Montebello (PG)
Servizio di Daniele Morini
Arezzo, Perugia, Siena
Un breve tour di 3 giorni nella splendida Toscana, con una capatina in Umbria.
Basilica di S.Giovanni dei Fiorentini secondo il progetto di Michelangelo
Una realizzazione MetaMorfosi
Le campane di Rocca Grimalda
Oratorio San Giovanni Battista e Ss Trinità
5 Campane in Fa Fonditore Achille Mazzola 1947
Festa del Martirio di San Giovanni Domenica 25 Agosto 2019
Urbino 2… …a volte ritornano…
Primo trailer della Summer School 2017 ad Urbino, presso L'università Carlo Bo
Nino Rota - Ippolito Gioca Per Pianoforte (1930)
Ippolito Gioca Per Pianoforte (1930)
Piano -- Mariono Formenti
Nino Rota (Composer)
Born: December 3, 1911 - Milan, Italy
Died: April 10, 1979 - Rome, Italy
The Italian composer, Nino Rota ((real name: Nino Rinaldi), was born into a family of musicians, and was first a student of Orefice and Pizzetti. Then, still a child, he moved to Rome where he completed his studies at the Conservatory of Santa Cecilia in 1929 with Alfredo Casella. In the meantime, he had become an 'enfant prodige', famous both as a composer and as an orchestra conductor. His first oratorio, L'infanzia di San Giovanni Battista, was performed in Milan and Paris as early as 1923 and his lyrical comedy, Il Principe Porcaro, was composed in 1926.
From 1930 to 1932 Nino Rota lived in the USA. He won a scholarship to the Curtis Institute of Philadelphia where he attended classes in composition taught by Rosario Scalero and classes in orchestra taught by Fritz Reiner. He returned to Italy and earned a degree in literature from the University of Milan. In 1937, he began a teaching career that led to the directorship of the Bari Conservatory, a title he held from 1950 until his death in 1979.
After his 'childhood' compositions, Nino Rota wrote the following operas: Ariodante (Parma, 1942), Torquemada (1943), Il cappello di paglia di Firenze (Palermo, 1955), I due timidi (RAI 1950, London, 1953), La notte di un neurastenico (Premio Italia 1959; La Scala, 1960), Lo scoiattolo in gamba (Venezia, 1959), Aladino e la lampada magica (Naples, 1968), La visita meravigliosa (Palermo, 1970), Napoli milionaria (Spoleto Festival, 1977). He also wrote the following ballets: La rappresentazione di Adamo ed Eva (Perugia, 1957), La Strada (La Scala, 1965), Aci e Galatea (Rome, 1971), Le Molière Imaginaire (Paris and Brussels, 1976) and Amor di poeta (Brussels, 1978) for Maurice Bejart. In addition, there are countless works for orchestra that have been performed since before World War II and are still performed by orchestras in every part of the world. His oeuvre comprises 10 operas, 23 stage works and ballets, 3 symphonies, 3 piano concertos, 3 cello concertos, chamber music and choral works.
Nino Rota's work in film dates back to the early forties. His filmography includes the names of virtually all of the noted directors of his time. First among these is Federico Fellini. He wrote all of the movie scores for Fellini's films from The White Sheik in 1952 to The Orchestra Rehearsal in 1979. Other directors include Renato Castellani, Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Mario Monicelli, Francis Ford Coppola (Oscar for best original movie score), King Vidor, René Clément, Edward Dmytrik and Eduardo de Filippo. He also composed the music for many theatre productions by Visconti, Zefirelli and de Filippo.
In February of 1995, the Nino Rota Foundation was established at Fondazione Cini of Venice, Italy. Cini specializes in the works of 20th century Italian composers and includes the estate of Casella.
Fontanellato (Parma) - Gli affreschi del Parmigianino nella Rocca Sanvitale
Percorrendo le strette strade di impianto medievale del borgo di Fontanellato (Parma), sulle quali si aprono minuscole botteghe sotto bassi portici dagli architravi il legno e dalle rustiche pilastrature, si scopre quasi all'improvviso la Rocca Sanvitale, isolato e solitario castello quattrocentesco circondato e protetto da un grande fossato. Il gioiello più prezioso, al piano terreno della Rocca, è la Saletta di Diana e Atteone, affrescata nel 1524 da Francesco Mazzola detto il Parmigianino, che realizzò sulla volta del piccolo ambiente un pergolato pittorico che lascia intravedere il cielo. Sotto, in 14 medaglioni viene raccontata la storia di Diana e Atteone tratta dalle Metamorfosi di Ovidio. Il giovane cacciatore Atteone vede Diana nuda presso una sorgente in mezzo al bosco e la dea, adirata, lo punisce trasformandolo in cervo e facendolo sbranare dai suoi stessi cani
La piccola sala è stata più volte studiata: vista come una sala da bagno con cui ben si sposa il tema del bagno di Diana, oppure come un sacrario, luogo di meditazione e di preghiera per la scomparsa del piccolo figlio di Galeazzo Sanvitale e Paola Gonzaga.
ACR!!!!
I bambini dell'acr della Parrocchia S.S.Annunziata di Ispica!!
2017 - PONTE FELCINO (PG) - Intervista TEA CANNAROZZI - 16-06-17
10^ ESTATE IN FESTA - La Felciniana - Ponte Felcino (PG) - venerdì 16 giugno 2017 - by UMBRIA CHANNEL - SM BROADCAST Produzioni Televisive - Perugia - Italy
Esperienza Cinema Oratorio S Giovanni Bosco_NOLE 24/06/2011
Il laboratorio che si tiene presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino, consente ai ragazzi un approfondimento sulle professionalità di una troupe cinematografica e la riproduzione di una nota sequenza tratta dal film I soliti ignoti di Mario Monicelli (1958). La prima parte dell'attività è dedicata alla scoperta e all'analisi delle figure professionali nel cinema (regista, truccatore, costumista, operatore di macchina, tecnico luci, direttore fotografia, fotografo di scena, rumorista, suggeritore, attori e comparse), interpretate dai ragazzi all'interno di un vero e proprio set cinematografico. Nelle riprese ognuno è chiamato a interpretare il proprio ruolo in maniera attiva. Al termine del laboratorio si acquisisce sul computer il materiale girato.
Salò - DUOMO - Crocefisso di Giovanni Teutonico - COMPIANTO DI CRISTO di Zenone Veronese (Garda)
Il duomo di Salò, dedicato a santa Maria Annunziata, rappresenta l'opera di maggior pregio architettonico, progettata da Filippo delle Vacche in tardo stile gotico mai conclusa completamente.
Al suo interno custodisce tele del Romanino, del Moretto, di Zenone Veronese e di Paolo Veneziano. Antonio Vassilacchi detto l'Aliense, vi eseguì diversi affreschi mentre l'altare maggiore è caratterizzato da un'imponente ancona dorata dove sono inserite dieci statue lignee realizzate da Pietro Bussolo. La facciata, che risulta tuttora incompleta, venne successivamente abbellita dal portale marmoreo realizzato dal Tamagnino e da Gasparo Cairano nel 1509.
La semplice facciata in cotto non rivestito si presenta monocuspidale e a frontone triangolare, scandita da quattro contrafforti che riflettono l’articolazione interna secondo un modulo che unifica l’intero perimetro dell’edificio. Nella facciata si apre il portale maggiore, realizzato tra il 1506 da Antonio della Porta, detto il Tamagnino da Porlezza (attivo per lungo tempo in Lombardia assieme al Briosco) e da Gasparo Coirano.
L’opera fu progettata dal Tamagnino sul modello del portale della Certosa di Pavia, del Briosco. Nelle sculture si confrontano la maniera più aggiornata ed elegante del Tamagnino (“Annunciazione” ed “Eterno”) con quella più conservatrice e provinciale di Gasparo Coirano (busti dei Santi Pietro e Giovanni Battista, teste dei profeti Geremia e Zaccaria), opera tuttavia solidissima e incisiva. I manufatti scultorei erano originariamente integrati da intervalli pittorici (finiture policrome e dorature) nonché da un intervento di oreficeria in corrispondenza delle ali dell’Arcangelo.
Nel 1510-11 il salodiano Bartolomeo Otello intagliò il portale in legno di olivo cui venne applicata una finitura in foglia d’oro.
In clima gotico anche lo stupendo crocifisso ligneo, opera firmata con la sigla JH (Johannes Teutoni- chus), erroneamente identificato col pittore Giovanni da Ulma, che fu invece autore di discreti affreschi a Salò nel 1475 e a Muscoline nel 1497.
L’erronea identificazione è del Mucchi stesso che aveva malamente interpretato la delibera di allocazione conservata nell’archivio del Comune di Salò. L’assegnazione definitiva arrivò in occasione del restauro del Crocifisso, iniziato nel 1979, a seguito di uno studio puntuale di Allia Englen.
Il grande crocifisso, commissionato dal Comune in data 6 luglio 1449, venne collocato sopra l’arco trionfale, come ci ricorda Bongianni Gratarolo in una nota riportante le lodi che ne fece Andrea Mantegna, che lo mise “in credito di uno de’ più be’ crocifissi d’Italia”. All’epoca del restauro, il Comune curò una pubblicazione riportante anche un interessante testo di Giovanni Testori.
L'ingresso principale dell'edificio religioso è mediato dal grande portale eseguito tra il 1506 e il 1508 da Gasparo Cairano e Antonio Mangiacavalli, principali esponenti, soprattutto il Cairano, della scultura rinascimentale bresciana[1].
Opere conservate nella chiesa sono:
• Madonna tra i santi Bonaventura e Sebastiano, 1517 circa, olio su tavola, Romanino
• Sant'Antonio da Padova e un donatore, 1529, olio su tela, Romanino
• Compianto sul Cristo morto e Simboli degli Evangelisti, Verona 1484 circa - Salò ante 1554, olio su tavola, Zenone Veronese
Roma, Palazzo Farnese - Gli affreschi di Annibale Carracci
Il progetto originario del palazzo Farnese si deve ad Antonio da Sangallo il Giovane, per incarico del cardinale Alessandro Farnese (futuro papa Paolo III), che tra il 1495 e il 1512 aveva acquistato il palazzo Ferriz e altri edifici che sorgevano nell'area. I lavori, iniziati nel 1514, si interruppero per il sacco di Roma nel 1527 e furono ripresi nel 1541, dopo l'ascesa al papato del cardinale, con modifiche al progetto originario e creazione della piazza antistante, ad opera dello stesso Sangallo.
Alla morte di quest'ultimo, nel 1546, l'opera proseguì sotto la direzione di Michelangelo.
Dal 1874 il palazzo è destinato a sede dell'ambasciata francese.
La Galleria, opera di Annibale Carracci (con l'iniziale collaborazione del fratello Agostino), fu commissionata all'artista dal Cardinale Odoardo Farnese alla fine del XVI secolo.
Gli affreschi della volta rappresentano figurazioni mitologiche di grande sensualità, che celebrano senza alcun falso ritegno l'onnipotenza dell'amore.
Tra finte membrature architettoniche, il pittore compone la volta come se fosse una quadreria con tanto di cornici dipinte. L'insieme che ne risulta appare molto originale e dinamico, con giochi illusionistici di grande effetto.
Annibale Carracci lasciò i lavori del Palazzo nel 1605, per contrasti col cardinale ma anche per motivi di salute (morirà nel 1609). La decorazione delle pareti fu completata dai suoi allievi ma il tema cambiò in maniera radicale, tornando alla metafora moraleggiante del trionfo della virtù sul vizio ed alle imprese della famiglia Farnese.
Don Paolo Croci racconta le attività nella sua parrocchia
Don Paolo Croci, responsabile della Pastorale Giovanile della Chiesa di Santa Maria al Caravaggio, racconta ad Elisa Storace le attività nella sua parrocchia.
Guardiagrele (CH) Collegiata S.Maria Maggiore (01) v.606
Programmazione solenne per la messa delle ore 11 per la Solennità dell'Immacolata.
Distesa delle 5 campane maggiori.
1- 10:30 Dalla Piazza lato II° distesa I°II°III°IV°e V°
2- 10:45 Dal Belvedere panoramico 2° suonata I°II°III°IV°e V°
Come già detto nel precedente video,il v.605,quello delle campane della Chiesa di S.Nicola Vescovo,anche Guardiagrele è uno dei paesi a me particolarmente incancellabile nei ricordi di una bellissima infanzia vissuta con i nonni materni nelle nostri estati nei periodi delle vacanze dal lontano 1973 fino al 1998 quando la mia amatissima nonna,cominciava ad aver bisogno di continua assistenza medica e l'abbiamo portata a vivere con noi gli ultimi due anni della sua vita.
Perdonatemi questa parentesi extra-campanaria ma a parte le origini abruzzesi da parte della mamma,se non avessi avuto i nonni materni che ci portavano ogni domenica a far delle belle gite in questi bellissimi paesini dell'Abruzzo ai piedi della Maiella,non avrei mai avuto tanti ricordi nel far una ripresa alle bellissime campane che ci sono nelle chiese di questa splendida Regione.
Prima di commentar questo video(con la mia ormai solita enfasi ed emozione al vedersi avviare campanoni di un certo rilievo)volevo in breve dirvi qualche accenno storico prima sulle campane preesistenti e poi su queste.
Negli anni 70,poste sempre su quella torre vi erano,se ben ricordo 8 o 9 campane,purtroppo vado solo coi ricordi perchè per ora non ho elementi che certifichino il numero di campane,le fusioni delle stesse e altro,ricordo che il castello era un rettangolo e l'impianto era della Morellato,mi ricordavo i ceppi semplici e gli elettromartelli a scatoloni.
Le campane maggiori erano collocate sotto mentre quelle più piccole sopra.
Dagli anni 90,visto che la Cattedrale è un monumento di grande valore artistico e storico- culturale,fu contattata la Capanni per un controllo dell'impianto di elettrificazione delle campane,esposte alle peggiori intemperie perchè non internate in un campanile ma esposte ai quattro venti,gelate,nevicate e quant'altro.
Il castello era fortemente compromesso da corrosione e quando le campane maggiori suonavano,quelle superiori,per deformazione del castello rimanevano semi-bloccate e non riuscendo a oscillare,spesso bruciavano i motori delle stesse,queste cose le ho sapute da Rossano,che proprio in quel periodo lavorava per la Capanni assieme a Fiorello.
Poi,a parte qualche sporadico discorso sul futuro di queste campane con Rossano,e anche perchè dal 1998 non siamo andati più in Abruzzo per via della malattia della mia nonna che è venuta a vivere da noi ad Agugliano,sono rimasto all'oscuro di tutto ciò che è stato fatto.
Nel 2006 quando io e Rossano abbiamo iniziato a sperimentare il siatema tiracorda in Emilia-Romagna,il Cav. Romolo Vanicelli di Fidenza(PR),tecnico di fusione della Fonderia Regolo Capanni in Fidenza poi in Castelnovo Ne Monti(RE)ci ha detto che era partito il progetto Guardiagrele.
E il giorno dell'Immacolata ho contattato Vanicelli in persona che mi ha detto che le precedenti campane della Cattedrale di S.Maria Assunta di Guardiagrele,sono attualmente conservate nel Museo della Capanni perchè come ben sapete,le campane di oltre 50anni,specie se di alto valore storico,non possono essere squagliate o rifuse perchè tutelate dalle Sovrintendenze alle Belle Arti.
Le 9 nuove campane sono state tutte rifuse con bronzo nuovo nel 1999.
Il concerto è in SI 2 e...ve lo posso quasi giurare...a parte i battiore o qualche isolata distesa.....fino a oggi ( 8 dicembre 2015 ) non le avevo MAI sentite prima d'ora.
Le note sono:
I° SI 2
II° REb 3
III° MIb 3
IV° MI 3
V° SOL b3
VI° LAb 3
VII° LA 3
VIII° SIb 3
IX° SI 3
Con me,anche qui come a S.Nicola,il mio allievo in materia Francesco Musicista97 che da Cellino Attanasio(TE)è rimasto folgorato dalle campane in Abruzzo,ed io,con la scusa che nella regione della mia mamma,vorrei riempir il mio canale con tante chicche viste nel periodo della mia infanzia abruzzese,egli mi si è appiccicato come un cane fedele e,dovunque decida di andare il suo padrone...uuauh! uauh! lo segue e...con la bocca...rrrr,rrrrrgli ha afferrato la sua giacca e non la molla più!
Di sicuro...l'osso più bello della sua vita!!!
Qui a Guardiagrele poi,un altro carissimo incontro che mi riporta a Casalbordino.
L'attuale Parroco della Cattedrale è Don Nicola Del Bianco che conobbi nel 1980 quando era Parroco a Casalbordino il carissimo Don Antonio Tobia,entrambi facevamo i chierichetti ma...mentre lui leggeva le letture e preparava coi bambini i canti per la messa,io sul quadro,ancora completamente manuale della Morellato aspettavo l'orario per metter in moto le campane della Chiesa del SS.Salvatore.
Bene,proprio Don Nicola mi ha detto quando suonavano le campane,ovviamente il cagnolone Francesco mi ha seguito in sacrestia,e lo ha conosciuto.
E via alle riprese! Emozione unica Wooow!
Cardinale, Sua Eminenza Mons.Bassetti - Presidente Conferenza Episcopale Italiana
- Il Cardinale, S.E. Mons. Gualtiero Bassetti presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Arcivescovo dell'Arcidiocesi di Perugia - Città Della Pieve, nell'estate del 2019 è venuto in visita a San Martino in Campo, frazione del comune di Perugia, per inaugurare un oratorio dedicato a Giampiero Morettini, giovane seminarista scomparso prematuramente nel 2014. Roberto Mattioli è inviato sul posto per trattare con Sua Eminenza temi importanti, quali i flussi migratori di massa e le possibilità di accoglienza in Italia e nei vari Stati dell'Unione Europea, oltre a preconizzare la Conferenza degli Stati del Mediterraneo, voluta da Papa Francesco a Bari nel Febbraio del 2020, con tutti i prelati di varie provenienze e religioni. Riprese di Alessandro Mastrini. ( Agosto 2019 )