Visit Galleria Nazionale delle Marche - PALAZZO DUCALE di Urbino HD 1080p
Discover the most famous, as well as the most hidden treasures of the Galleria Nazionale delle Marche, inside the majestic Palazzo Ducale: the ultimate beauty of Urbino, listed in the World Heritage Site.
Discover timeless masterpieces by Raffaello, Piero della Francesca and other influential Italian artists of the Renaissance era through the astonished eyes of a young couple as they travel among some of the most important Italian paintings of all times.
To experience the beauty for real, visit Galleria Nazionale delle Marche: this summer, open everyday from 08.30 A.M. to 6.30 P.M. (except Monday, open from 08.30 A.M. to 12.30)
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
Maria Rosaria Valazzi SOPRINTENDENTE e DIRETTORE della GALLERIA
Clorinda Petraglia DIRETTORE UFFICIO AMMINISTRATIVO
DIRECTED and SHOT by Claudio Ripalti
ORIGINAL SOUNDTRACK by Enrico Ripalti & Ilaria Italia Cipriani
with Alessandro Renzi as MALE VISITOR and Maddalena Bedetta as FEMALE VISITOR
Paolo Lucarelli LOCATION MANAGER
Francesca Federica Conte WEB PUBLISHER
Andrea Biondi CAMERA ASSISTANT
Laura Savelli LOCATION ASSISTANT
Scopri i tesori nascosti della Galleria Nazionale delle Marche all'interno del maestoso Palazzo Ducale: la bellezza suprema di Urbino, città Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Scopri i capolavori senza tempo di Raffaello, Piero della Francesca e di altri influenti artisti italiani del Rinascimento attraverso gli occhi meravigliati di una giovane coppia di fronte ad alcuni dei più importanti dipinti italiani di tutti i tempi.
Per sperimentare la bellezza dal vivo, vieni a visitare la Galleria Nazionale delle Marche: questa estate, aperta tutti i giorni dalle 08:30 a 18:30 (tranne Lunedi, aperto dal 08:30 alle 12.30)
Urbino - Gli affreschi dell'Oratorio di San Giovanni Battista (Lorenzo e Jacopo Salimbeni)
L'oratorio di San Giovanni Battista di Urbino sorge sul luogo di un antico ospizio per infermi e pellegrini e, dietro una facciata in stile neogotico dell'inizio del secolo XX, nasconde un eccezionale gioiello di pittura, testimonianza di quello stile denominato gotico fiorito o gotico internazionale. Gli affreschi, capolavoro dei fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni (1415-16), presentano nella parete di fondo, dietro l'altare, una maestosa Crocifissione dove colpisce il contrasto stridente tra la drammaticità della scena principale e il disperdersi della narrazione in mille episodi, indifferenti al dramma che si svolge nella parte superiore della composizione, mentre su quella di destra si sviluppa un ciclo di pitture con scene raffiguranti la vita di San Giovanni Battista, tra le quali l'Annuncio dell'angelo della nascita di Giovanni, il Battesimo di Gesù, il Battesimo dei neofiti e la Predica. La raffigurazione dei personaggi vestiti all'ultima moda con cappelli fantasiosi e vesti sontuose, l'amore per il dettaglio, il gusto di raffigurare particolari tratti dall'osservazione della realtà quotidiana, denotano un'adesione del tutto personale degli autori allo stile tardogotico
Urbino Il restauro per una didattica dell_arte 22 marzo
Presentazione oggi a Urbino della mostra dal titolo Il restauro per una didattica dell'arte, in svolgimento dal 22 marzo al 30 giugno 2013 nell'Oratorio della Grotta della Cattedrale. Il progetto espositivo nasce dalla collaborazione fra l'Arcidiocesi di Urbino, Urbania e Sant'Angelo in Vado, l'Università degli Studi di Urbino (Corso di Conservazione e Restauro), la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche (Urbino), il Comune di Urbino e il Comune di Sant'Angelo in Vado. Tutte le opere in mostra (dipinti su tela e manufatti lignei) sono state restaurate dagli studenti, supervisionati dal docenti, che frequentano i laboratori della Scuola di Conservazione e Restauro dell'Ateneo di Urbino. La mostra sarà inaugurata il 22 marzo alle ore 17.00.
Urbino arte e storia
URBINO - Storia, arte e natura
Federico da Montefeltro, il personaggio più illustre che legherà la storia della città alla propria fama, governò Urbino dal 1444 al 1482. Esempio di perfetto principe rinascimentale, fiero condottiero, amico di Lorenzo De Medici, politico giusto e illuminato e mecenate di squisito gusto e passione, Federico seppe condensare nel piccolo centro le figure di maggior spicco della cultura italiana del Rinascimento. Perseguendo l'intento di trasformare la sua casa nella dimora delle Muse, chiamò a sé gli uomini e gli artisti migliori del suo tempo: Piero della Francesca, Luciano Laurana, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini. In questa culla della cultura mossero i primi passi artisti quali Raffaello e Bramante.
Nel 1508 il ducato passò ai della Rovere, che, pur senza eguagliare gli splendori dei Montefeltro, continuarono a radunare attorno a sé musicisti e scenografi, artisti e letterati;
Dopo la grande stagione rinascimentale la città vide nuovi splendori all'inizio del sec. XVIII, a seguito dell'elezione al soglio pontificio di Clemente XI, figlio della principesca famiglia Albani. Questa, promuovendo con illuminato mecenatismo l'edilizia civile e religiosa, contribuì a dare nuovo volto alla città.
Estratto dal documentario: Urbino - arte e storia testi e regia di Stefano Roti.
info: urbino2019@gmail.com
Riflessioni su Piero della Francesca - con Keith Christiansen - PALAZZO DUCALE DI URBINO 14/06/2014
Riflessioni su Piero della Francesca, colloquio con Keith Christiansen a Palazzo Ducale di Urbino. Ospiti dell'evento Alessandro Angelini, Cecilia Frosinini, Roberto Bellucci.
Urbino restauro convento San Bernardino e Mausoleo dei Duchi
Urbino, 14 febbraio intervista all'architetto Stefano Gizi soprintendente beni architettonici in merito al restauro al complesso del convento San Bernardino e Mausoleo dei Duchi.
enigmi e nuove scoperte intervista a Giorgio Londei
enigmi e nuove scoperte il Monastero di Santa Chiara a Urbino
S COSIMATO VICOVARO 3 parte WWW SENTIEROELFI NET VISITA 2 APRILE 2017 1
S COSIMATO VICOVARO 3 parte WWW SENTIEROELFI NET
IL 2 APRILE 2017 ILSENTIERO DEGLI ELFI ha visitato il Complesso Monastico di San Cosimato a Vicovaro che e' uno degli angoli più suggestivi della Valle dell'Aniene, a 45 km da Roma sulla parete rocciosa a picco sul fiume, oasi di tranquillità immersa nella fantastica natura del Parco Regionale dei Monti Lucretili. Con le sue grotte naturali ed artificiali ed i suoi cunicoli degli acquedotti, Marcio e Claudio, in disuso, ospitò nel sec. VI d. C una fiorente laura (cenobio) di anacoreti.
Nel refettorio scavato nella roccia di questa comunità sarebbe avvenuto il tentato avvelenamento di S. Benedetto elettovi abate. Abbracciata nel sec. VI la Regola del Patriarca di Norcia la comunità monastica eresse tra i ruderi romani soprastanti la scogliera, una chiesa ed un monastero dedicandoli ai Ss. Medici Cosma e Damiano (San Cosimato).
Devastato più volte da barbari (sec. VI) e Saraceni (IX) è passato nei secoli dalla guida dei Cluniacensi prima (sec. X) a quella dei Cistercensi poi (XIII) che rimasero fino al 1407, anno in cui il monastero vicovarese fu concesso da Gregorio XII ai Frati Ambrosiani di S. Clemente a Roma, che tra fine XV inizio XVI secolo provvidero a un ampio restauro. Dal 1648 è stato affidato ai Frati del Terzo Ordine Regolare di san Francesco, mentre da pochi anni è gestito da una cooperativa di servizi.
Suggestive le Grotte di San Benedetto, i cunicoli dell'Acquedotto Romano che abbiamo percorso e le Grotte dell'ex oratorio di San Michele da noi visitate.
Guarda Chi C'è Pesaro - Puntata 20 - Sinagoga e Bibblioteca Oliveriana
In questa puntata di Guarda chi c'è continuiamo nel nostro viaggio, insieme a Stefano Poderi e Margherita Guerra, alla scoperta dei luoghi caratteristici di Pesaro con la visita alla sinagoga sefradita e alla biblioteca Oliveriana. Luogo storico di Pesaro, la sinagoga è tra i più interessanti e allo stesso tempo tra i meno conosciuti della città, datata nella seconda metà del 1500. Proseguiremo il tour con Marcello di Bella che ci racconterà un po' di storia della biblioteca Oliveriana, costruita a metà 700 per volontà di Annibale degli Abati Olivieri nel suo palazzo, trasferita nel 1872 a palazzo Alberici quando viene fondato il Liceo musicale (odierno conservatorio Rossini) nella sede storica. Non semplice biblioteca, ma piuttosto raccolta di oggetti preziosi, come medaglie, carte geografiche, disegni e quant'altro. Oggi ha un patriomoni, solo di libri, di 350 mila volumi.
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Guarda Chi C'è Pesaro - Edizione 1
Un programma di Nicola Zarri
Condotto da Silvia Falcioni
Regia di Giacomo Giardinieri
Produzione di ZarriComunicazione.it
Per partecipare a Guarda Chi C'è
Scrivi a posta@guardachice.tv - info@zarricomunicazione.it
Telefona al 0721/1796620 - 349 1237849
guardachice.tv
Sarnano, Abbazia di santa Maria inter rivora o di Piobbico sec XI (manortiz)
Abbazia di Piobbico : La chiesa di S. Biagio a Piobbico (Abbazia benedettina), la cui origine risale al sec. X (Santa Maria inter rivora), è situata ai piedi della montagna di Sassotetto sulla riva sinistra del fiume Tennacola. L'interno è a unica navata con copertura a capriate. Di notevole interesse la cripta ed i numerosi affreschi che si susseguono sulle pareti. La piccola chiesa romanica fu fondata intorno all'anno 1000 e per il fatto di trovarsi tra due torrenti, il Tennacola e il Lardina, viene chiamata Santa Maria inter rivora con l'aggiunta di Publica antico nome della cittadina di Piobbico. Nel 977, il vescovo di Fermo Gaidulfo, donò al conte Mainardo di Brunforte i terreni dove ora sorge l'abbazia e l'inizio della sua costruzione è datata 1029 per essere terminata nel 1059. E' intorno all'anno 1400 che l'abbazia di Piobbico ebbe il suo massimo splendore e si trovò ad avere molti territori e chiese ad essa annessi fino addirittura a Montolmo e Mogliano. I rapporti con il vicinissimo paese di Sarnano non potevano non essere fitti. Nel 1268, Guido, vescovo di Camerino, dà il permesso ai monaci di edificare un oratorio all'interno della città ed è da qui che ha origine l'inizio della costruzione della chiesa S. Maria in Piazza Alta.
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Guarda Chi C'è Pesaro - Puntata 37 - Sfilata OK Capelli
Per questa puntata di Guarda Chi C'è parliamo di nuove tendenze perché siamo ad assistere a una sfilata organizzata dalla parruccheria di OK Capelli. Conosceremo meglio l'organizzatore della sfilata e titolare, Andrea Campisi.
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Guarda Chi C'è Pesaro - Edizione 1
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Condotto da Silvia Falcioni
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Scuole Comerio 2014
Anche Comerio grida Forza VARESE
Fabriano, LUOGO COMUNE 2016 - Giornata 03
Per vedere l'evento completo:
Le Università delle Marche per l'UNESCO
Sauro Longhi, Rettore, Università Politecnica of Marche
Andrea Spaterna, pro-Rettore, Università di Camerino
Giorgio Calcagnini, pro-Rettore, Università of Urbino
Francesco Adornato, Rettore, Università di Macerata
La città e il primato delle relazioni
Paolo Baratta, Presidente La Biennale, Venezia
Giuseppe De Rita, Presidente Censis
Città Visibili
Angelo Ferracuti, Fermo
Alessio Torino, Urbino
(a cura di Filippo La Porta)
Cerimonia di premiazione vincitori di HACKreativity
Manifesto di Portonovo
Maurizio Carta,
Scuola Politecnica Università di Palermo
La città e la convivenza
lectio di Remo Bodei
La vita che si ama
incontro e concerto con Roberto Vecchioni
Il sogno di un Italia
di e con Andrea Scanzi e Giulio Casale
Don Pasta Remix
dj Don Pasta
Mondolfo
Lo storico borgo collinare di Mondolfo, che rientra tra I Borghi più belli d'Italia, con la sua prosecuzione nella località costiera di Marotta, rappresenta un tipico esempio di due città in una, segno della fusione di due culture, della terra e del mare.
L'antico borgo, dalla doppia cinta muraria, conserva la monumentale Chiesa di Sant’Agostino con il chiostro, la romanica Chiesa di San Gervasio e il Santuario della Madonna delle Grotte, immerso nel verde di una pineta ed inserito in un percorso ecologico-culturale denominato la Valle dei Tufi.
Lungo la cinta fortificata del castello di Mondolfo sorge il Giardino Martiniano, allestito nel Bastione di S.Anna, un bel giardino all’italiana in posizione panoramica. Antico borgo posto come un balcone sul mare, Mondolfo deriva i suo nome da Castrum Montis Offi, cioè Monte di Offo, il capostipite della famiglia feudale che ebbe la signoria sul castello fino all’avvento dei Malatesta. Al VI sec. d. C. risale la prima cerchia di mura, di forma ovale, appartenente a un castrum bizantino dalla struttura urbanistica regolare.
Il cuore dell’antico castello è la grande piazza centrale dominata dal Municipio da cui si diramano a raggiera vicoli e scalinate nelle diverse direzioni. A fianco sorge la Collegiata di Santa Giustina, con interno barocco che conserva un organo settecentesco di Gaetano Callido.
Nell’Oratorio di San Giovanni Decollato è esposto un crocifisso ritenuto miracoloso e una tela barocca raffigurante Salomè con la testa di San Giovanni.
Fra gli edifici civili da ricordare sono palazzo Giraldi della Rovere, palazzo Peruzzi e il Bastione sant’Anna, che, terminata la funzione militare, è diventato un elegante giardino all’italiana. Al di fuori della cinta muraria si possono visitare la Chiesa e il Convento di Sant’Agostino, con opere di Claudio Ridolfi e Giovan Francesco Guerrieri, il Convento di San Sebastiano e l’abbazia di San Gervasio di Bulgaria, fondata nel V-VI secolo, nella quale è custodito un importante sarcofago ravennate del VI sec.
La duplice anima contadina e marinara di Mondolfo si riflette nei prodotti tipici e nella cucina, in cui dominano le pietanze a base di farina di fava e di pesce (Spaghetti alla Mondolfese)
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Montelparo, Chiesa san Michele Arcangelo, affresco del XV secolo (manortiz)
Montelparo (Marche, Italy)
Presepe 2014 - Basilica di San Giuseppe
E' il presepe all'interno della Basilica di San Giuseppe presso il Pontificio Santuario Maria SS. ad Rupes a Castel Sant'Elia. Si può visitarlo tutti i giorni a partire dal 24 dicembre fino al 2 febbraio 2014 dalle ore 7.30 alle 19.30.
Vittorio Sgarbi a Grottaminarda 11 01 14 by Pino Biancardo
Vittorio Sgarbi a Grottaminarda 11 01 14 by Pino Biancardo