Presepe 2012 chiesa S.MARIA delle GRAZIE ALFONSINE ( RA )
PRESEPE TIPICO NAPOLETANO DIMENSIONI 2,50 M X 1,50 M X 1,60 H
RAPPRESENTA UNA SCENA DI VITA QUOTIDIANA
CREATO IN POLISTIRENE, LEGNO, SCAGLIOLA COLLA E SEGATURA . DIPINTO CON COLORI A TEMPERA, ARRICCHITO DI MOLTI DETTAGLI E STATUINE DI 35 CM IN STILE '700 NAPOLETANO
L'abbazia di S. Maria Rossa a Crescenzago, Milano
Un'altra chiesa poco nota ai più, posta alla periferia Nord-Orientale di Milano, totalmente inglobata nella moderna urbanistica ma custode di quell'arte romanica a noi cara. La splendida facciata rivaleggia con la parte absidale (la parte più antica) mentre gli interni sorprendono per la voluta asimmetria, per i colori degli affreschi, per il simbolismo sotteso e per la presenza di misteriosi sotterranei, usati in parte come sepolcreto e in parte - forse - come vie di fuga. Nella canonica fu accolto, malato e anziano, il nobile Matteo I Visconti, tre volte scomunicato, ritenuto eretico catàro, che qui morì il 24 giugno 1322. La sua morte fu tenuta segreta dai parenti, temendo una profanazione delle spoglie che, a tutt'oggi, non sono mai state ritrovate...
Il nome completo della chiesa è Santa Maria Assunta (l'abbazia è nota come S. Maria Rossa) ed è una delle tre parrocchie milanesi dedicate alla Madonna, insieme S. Maria Nera (Loreto, oggi scomparsa) e S. Maria Bianca (abbazia di Casoretto), alle quali va aggiunta S. Maria della Passione.
Finale Nazionale #JuniorTIMCup #StadioOlimpico @SerieA_TIM @TIM_Official @CSIWelfare @angelodema
La Parrocchia Sant'Antonio di Montesilvano IV alla Finale Nazionale Junior TIM Cup
Lo Stadio Olimpico di Roma ha spalancato le porte alla compagine del Circolo Parrocchiale Sant'Antonio di Montesilvano che ha giocato la Finale III e IV posto della Junior TIM Cup, il torneo di calcio a 7, riservato a giovani under 14, promosso da Centro Sportivo Italiano, TIM e Lega Serie A che ha visto protagonisti 8 mila ragazzi e 513 oratori. Dopo aver giocato la fase diocesana a Pescara, la Finale Regionale a Roseto i ragazzi, guidati dal Parroco Don Antonio, hanno raggiunto un sogno: essere tra le 4 squadre che hanno calcato il prato dell'Olimpico prima della finale della TIM Cup tra Roma e Lazio al termine di una tre giorni di sport all'insegna di quel patrimonio di valori, storie e buone pratiche che costituiscono il riferimento del progetto di TIM Il calcio è di chi lo ama.
Nel mondo del calcio è iniziata una rivoluzione culturale - ha commentato il Presidente del CSI Abruzzo Angelo De Marcellis -, la Lega di Serie A, TIM e CSI ne sono gli artefici, i ragazzi della JuniorTimCup gli entusiasti ambasciatori di uno sport imperniato su solide basi valoriali. Siamo orgogliosi di essere qui e di partecipare a questo processo atteso da tempo da parte di chi, crede veramente nello sport.
Le squadre finaliste nazionali - Bergamo: Oratorio Immacolata, Nosari; Bologna: Oratorio Cristo Risorto A, Casalecchio di Reno; Cagliari: San Borromeo Teleco; Catania: Oratorio Sport e Vita, Santa Maria delle Grazie; Firenze: Oratorio San Jacopino; Genova: Goliardica S. Antonio; Milano: Oratorio San Bernardo Comasina OSBER; Napoli: Oratorio Moscati; Palermo: Oratorio Don Bosco, Palma di Montechiaro (Ag); Parma: Oratorio San Benedetto; Pescara: S. Antonio, Montesilvano; Roma: Oratorio Santa Maria Collevecchio, Rieti; Siena: Oratorio Sant'Apollinare, Pisa; Torino: Oratorio Santa Maria, Testona; Udine: Oratorio San Giovanni Battista, Cassacco; Verona: USO Colombare, Brescia.
Cucinelli a Bardi: Mio nonno il primo sacco di grano lo portava alla comunità
L'imprenditore del cachemire Brunello Cucinelli ha partecipato a Bardi, in provicia di Parma, a un incontro sul tema dello sviluppo territoriale. A dialogare con lui, di fronte a un auditorium gremito nella chiesa di San Francesco, Andrea Pontremoli della Dallara Automobili.
#JuniorTIMCup a Parma - 2° ed.
Grazie a Junior TIM Cup i ragazzi dell'oratorio Maria Immacolata e quelli del San Benedetto si sono incontrati al Tardini prima di Parma - Fiorentina.
Per il calcio e contro il bullismo! #IlCalcioèDiChiLoAma #IlBulloèUnaPalla
Parrocchia Spirito Santo - 27/4/2015(1)
27/4/2015 festa della Madonna di Pietraquaria, parrocchia Spirito Santo Avezzano
San Nicolo' Piccolo Coro Madonna delle Grazie .Conegliano
Dicembre 1996 Conegliano Chiesa Madonna delle Grazie
Abruzzo: campane di ferragosto dalla chiesa di Santa Maria Maggiore di Casoli (CH)
Durante il dominio degli Orsini, nel 1455 all’interno del castello di Casoli avviene la costruzione di una cappella privata che, successivamente, con la realizzazione di due navate e un ulteriore ampliamento diventa, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore. La cappella sorge proprio su un'ala del castello ed insieme ad esso forma il nucleo centrale del borgo antico di Casoli. Un secondo ampliamento è riconducibile alla seconda metà del Settecento, epoca in cui, sono aggiunti anche il coro e l'Arco del Purgatorio. Nel 1868 la chiesa viene ulteriormente restaurata ed assume l'aspetto attuale. L’edificio religioso costituisce il complesso architettonico di maggior interesse del nucleo antico del paese. Esso è collegato alla struttura del castello Masciantonio da un porticato, con volte a crociera, che conduce sino all’ingresso dell’adiacente castello. L'ingresso è accessibile attraverso una rampa di scale. La facciata è divisa in tre parti, di cui il corpo centrale è separato da due coppie di paraste poste su un basamento, che a loro volta sostengono la trabeazione su cui poggia il timpano triangolare. Il portale è sormontato da un timpano più piccolo e da una finestra a forma di lunetta, nelle due parti laterali si aprono altre due finestre. La torre appare sul lato destro della chiesa ed è a forma quadrangolare e con ordini sovrapposti. Il campanile è realizzato in conci di pietra incastonati. L'interno è di impianto basilicale a tre navate con cappelle laterali e abside. La chiesa custodisce numerose tele: una Madonna con Bambino, San Giacinto e San Biagio di Francesco Maria De Benedictis (1848), San Gilberto di Pasquale Bellonio di Ortona (1797), una Madonna del Carmine, una Madonna del Rosario (1572) di ignoti.
La chiesa di S.Michele Arcangelo a Rocca Pitigliana (BO) Phantom 3 Pro
Diversi storici hanno parlato dell’esistenza, a Rocca Pitigliana, di un castello, del quale purtroppo non resta più alcuna traccia; sua peculiarità erano le gallerie nella roccia, ancora visibili, che conducevano all’interno della fortezza.
Di grande interesse è la chiesa parrocchiale, dedicata a San Michele Arcangelo, che viene ricordata nel 1235, mentre l’attuale risale al 1502 con rifacimenti nel 1695.
Chiesa e campanile fanno corpo unico con un rilievo roccioso, il che conferisce al complesso caratteri di grande suggestione. L’interno, a cui si può accedere anche attraverso un passaggio sul lato destro scavato nella roccia, è ad unica navata con cappelle; interessante è il dipinto del santo titolare posto nell’abside e ritenuto opera di scuola reniana.
A poca distanza si può ammirare la casa-torre di Montefrasco (secoli XV- XVI), recentemente restaurata.
Generazione hub - 24 febbraio 2019
Alla scoperta della pastorale giovanile cittadina con il responsabile, don Andrea Grandi, e i racconti di alcuni ragazzi
Le campane di Brescello (RE) - Processione con il Crocefisso di don Camillo
Brescello (RE), Chiesa Arcipretale di Santa Maria Nascente
Concerto di 5 campane a corda in Mi3 (Regolo Capanni 1950)
Suonate a festa e distesa a 5 campane come primo segno per la Processione con il Crocefisso di don Camillo e la Benedizione del fiume Po
Brescello venne fondata dai Galli Cenomani nel VII secolo a.C.; cinque secoli più tardi il centro venne conquistato dai Romani e ribattezzato Brixellum. Divenuta uno dei più importanti centri della pianura Padana, data la posizione strategica lungo il corso del Po, essa fu teatro del suicidio dell'imperatore Marco Salvio Otone nel 69 d.C. Il riemergere nella storia di Brescello è legato a sant'Ambrogio di Milano, che privò il vescovo ariano Ubaldo della sede di Parma, trasferendola a Brescello nel 372. La diocesi resistette fino alla distruzione della città, avvenuta per mano del re dei Longobardi Agilulfo nel 603 e completata da un diluvio di bibliche dimensioni, che sommerse Brixellum sotto due metri d'acqua e fango. La cattedrale venne rasa al suolo e si dovettero attendere ben due secoli prima dell'edificazione della nuova parrocchiale, nella quale venne riposto il corpo di san Genesio. Il tempio venne demolito nel X secolo, in coincidenza con l'edificazione del monastero dei benedettini, all'interno del quale vennero trasferite le spoglie del santo vescovo. La basilica del monastero venne elevata alla dignità di pieve battesimale, come si legge nella bolla papale di Gregorio IX datata 13 novembre 1233. Il monastero di Brescello venne dato in commenda nel 1409, mentre la parrocchia venne elevata alla dignità arcipresbiterale e trasferita in una nuova sede nel corso del XVI secolo. La nuova chiesa venne edificata in centro al paese che pian piano andava formandosi, in una posizione perpendicolare rispetto all'odierno tempio. All'interno della chiesa vennero trasferite le spoglie di san Genesio la sera del 28 novembre 1798, dopo che la Repubblica Cisalpina aveva soppresso l'abbazia benedettina l'anno precedente. Dell'antica chiesa venne conservato l'abside, dove tutt'ora si trova il corpo di san Genesio, che venne trasformato in una cappella laterale, dalle dimensioni maggiori rispetto alle altre, poiché la pianta della chiesa venne ruotata di novanta gradi. L'antica chiesa medievale venne ricostruita tra il 1829 e il 1837, anno della sua consacrazione. La facciata della chiesa fu ultimata solamente verso la fine del secolo, subendo alcune modifiche in corso d'opera: il campanile venne elevato nel 1896 all'altezza attuale e arricchito da una lanterna, mentre nel 1899 vennero aggiunte le statue di san Genesio e della Madonna del Rosario. Il campanile ospitava un concerto di tre campane, montate secondo il tipico slancio reggiano. Con l'avvento della guerra venne requisita la campana maggiore, ripristinata al termine del conflitto (1946). In occasione della fusione di un nuovo concerto più omogeneo, le campane vennero calate dalla torre e rimontate nel sistema di suono ambrosiano, tipico dell'altra sponda del fiume Po. Il regista comm. Rizzoli fece edificare un elegante protiro nel 1955, come ringraziamento per l'ospitalità ricevuta durante le riprese del film Don Camillo e l'Onorevole Peppone. La chiesa è ricchissima di opere d'arte, tra le quali spiccano per bellezza quelle di Carlo Zatti di Brescello (XIX secolo) e alcune tavole del XVI secolo di scuola lombarda. Di notevole bellezza è una scultura di san Genesio, conservata ora in casa parrocchiale e databile intorno al XIII secolo. Di pregevole fattura è l'organo della ditta Benedetti di Desenzano, costruito nel 1767 per l'antica parrocchiale e ancora oggi funzionante. Tra le numerose opere d'arte qui conservate si ricorda il celebre Cristo dell'altar maggiore, un bel Crocifisso scolpito dal veronese Bruno Avesani per le riprese di Don Camillo, donato successivamente dal regista alla parrocchia. Il Crocifisso si può ammirare in tutta la sua bellezza nella prima cappella di sinistra, sede dell'antico fonte battesimale, ed è divenuto celebre la processione al fiume Po del primo film. Solamente da pochi anni questo viene realmente portato solennemente in processione verso il fiume, al fine di benedire le acque contro le frequenti alluvioni. La parrocchia è intitolata a Santa Maria Nascente e a San Genesio, mentre l'arcipretura è intitolata a Santa Maria Maggiore, per distinguerla dalla chiesa di Santa Maria Minore, l'antica chiesa della Concezione.
Un ringraziamento all'arciprete don Evandro e al sagrestano Luigi.
Nuova chiesa San Pietro da Verona - Balconi, Pescantina (VR)
Un nuovo modo di prefabbricare, la possibilità di adattare il prefabbricato al progetto. La nuova idea Mozzo Prefabbricati tramite il suo Concretedesignlab. Una nuova idea di edificio che grazie alle sue proprietà biodinamiche diventa ecologicamente attivo per migliorare l'ambiente che lo circonda.
LA FESTA DEL GREST
TREVISO - Grande festa a Santa Maria del Rovere per la chiusura della stagione 2014 del grest. Vediamo
- Intervistati: don SILVIO CATERINO (Vicario parrocchiale S.Maria del Rovere) - Servizio di Francesca Bozza, riprese di Nico Gatto, montaggio di Alessandro Granziera
Gli Altari della reposizione
Nella tradizione e nel linguaggio popolare gli altari della reposizione vengono comunemente chiamati Sepolcri: soprattutto nei centri dell'Italia meridionale, dove con il termine andare a fare i sepolcri si intende proprio il visitare, a partire dal pomeriggio del giovedì, il sepolcro di Cristo addobbato.
Furci - Riassunto della Solenne Concelebrazione Eucaristica
Furci - Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Sua Em.Rev. Signor Cardinale Giovanni Battista Re
Furci 13 Settembre 2019
Immagini di Nicola Cinquina
TeleMaria 087 - La verità delle Miracolose Traslazioni della Santa Casa di Loreto
TeleMaria 087 - La verità delle Miracolose Traslazioni della Santa Casa di Loreto --- Il 18 settembre 2018, presso la sala conferenze della Fondazione Lepanto in Roma, il professor Giorgio Nicolini ha tenuto una conferenza sul tema La verità delle miracolose traslazioni della Santa Casa di Loreto. Il relatore è considerato uno dei massimi esperti al mondo della questione lauretana, che ha trattato nel libro La veridicità storica della Miracolosa Traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto, nonché in molti altri articoli e video illustrativi diffusi anche via internet.
Valendosi appunto di alcuni filmati di suoi passati interventi sul tema, il prof. Nicolini ha ribadito con solide argomentazioni la verità storica – oggi purtroppo spesso negata anche in ambito cattolico – della miracolosa traslazione della casa di Maria da Nazareth a Loreto, suffragata da una serie di dati univoci e concordanti.
La casa, costruita in pietra e di piccole dimensioni, è stata sempre una reliquia venerata e difesa dai cattolici in Terra Santa. Sotto quel tetto ebbe luogo l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria e, secondo la tradizione, lì avrebbe vissuto Gesù bambino con Maria e Giuseppe.
Fu nel 1291, al momento della caduta di San Giovanni d’Acri e con la fine dunque della presenza crociata in Terra Santa, che la Santa Casa scomparve inspiegabilmente da Nazareth ed apparve altrettanto inspiegabilmente nella città di Tersatz, nell’antica Dalmazia, regione dei Balcani oggi corrispondente ai territori di Croazia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro.
Il sacerdote locale, che era molto malato e guarì per miracolo, ebbe una visione della Madonna in cui ella affermava: «Questa è la casa in cui Gesù venne concepito per opera dello Spirito Santo e la Sacra Famiglia visse a Nazareth».
Il popolo credette immediatamente al prodigio, iniziò a compiere dei pellegrinaggi e a ottenere grazie e miracoli. Il governatore locale inviò alcuni studiosi in Terra Santa per confermare se era la vera casa della Madonna. A Nazareth gli inviati trovarono solo le fondamenta della casa e lo stupore degli abitanti della città per la sua scomparsa. Le fondamenta avevano le stesse misure di quelle apparse a Tersatz, conservate ancora oggi nella basilica dell’Annunciazione, a Nazareth.
Quanto alla casa apparsa a Tersatz, era intatta e senza segni di essere stata smontata e ricostruita.
Dopo poco più di tre anni avvenne un nuovo miracolo: il 10 dicembre 1294 la casa della Madonna venne trasportata dagli angeli in volo sul Mar Mediterraneo fino ai boschi di Loreto, nelle Marche. A conferma della natura miracolosa del trasporto, una serie di studi ed osservazioni sulla Santa Casa ha permesso di appurare che: essa si erge al suolo senza alcuna base ed è possibile passarle sotto una barra di ferro senza alcun impedimento; le pietre della costruzione non esistono in Italia, essendo presenti solo nella regione di Nazareth, in Terra Santa; la porta è di cedro, legno anch’esso non esistente in Italia, mentre si trova in Palestina; le pietre delle pareti sono state unite con una specie di cemento fatto di solfato di calcio e polvere di carbone, miscuglio usato in Palestina ai tempi di Gesù ma sconosciuto in Italia quando apparve la casa a Loreto; le misure della casa corrispondono perfettamente a quelle della base rimasta a Nazareth.
Nonostante che gli indizi e le prove del miracolo siano molteplici ed incontrovertibili, anche in ambito cattolico negli ultimi decenni si sono purtroppo diffuse spiegazioni meramente umane della traslazione della Santa Casa da Nazareth a Loreto. Spiegazioni da sempre tenacemente avversate e combattute dal prof. Nicolini, che si prodiga per difendere il fatto storicamente certo e confermato da Papi, santi e milioni di fedeli, della traslazione miracolosa. (Tommaso Monfeli)
La Piccola Lourdes Bolognese, a Campeggio di Monghidoro.
SANTUARIO DI CAMPEGGIO LA PICCOLA LOURDES BOLOGNESE.
(Questo video è dedicato a mia sorella Paola, 8 Luglio 2019)
Parrocchia di Campeggio, Monghidoro (BO) Italy.
Adagiata a mezza costa alla sinistra del corso superiore dell’Idice, là dove la vallata appenninica si apre a ventaglio, offrendo l’inconsueto panorama di un tinteggiato tutto verde e rotto appena da eleganti tornanti, sorge Campeggio, Parrocchia e Santuario Mariano.
Don Bonafè era predicatore caldo e popolare, amava i pellegrinaggi e il servizio nei Santuari, a Fontanellato si convinse della loro grande utilità, a Lourdes concepì il progetto di una riproduzione della Grotta. Quindi l’origine di questo Santuario è una riproduzione artificiale della famosa Grotta di Massabielle, e non è legata a nessuna apparizione, o manifestazione prodigiosa della Madonna.
La Grotta, pensata e caldeggiata per molti anni, dopo varie visite a Lourdes, dall’ allora Parroco Don Augusto Bonafè, e nel 1923 pose mano alla costruzione. Rispondono immediatamente all’appello del loro parroco, muratori, manovali, carpentieri, scalpellini, contadini con buoi e barrocci per portare sassi e materiale, è una gara di solidarietà e di entusiasmo a cui nessuno si rifiuta di partecipare.
Nel disegno di volute rocciose, di tinte, di nicchia con la Madonna, di cascata d’acqua e di altare ai piedi della Madonna, ripete fedelmente la Grotta di Massabielle. In più vi sono riportate in piccolo le caratteristiche che legano la storia delle apparizioni a Bernadetta: la statua tradizionale della Santa, sul davanti in atto di pregare; a lato la vasca con l’acqua, simbolo delle miracolose piscine; e dietro l’altare l’urna col corpo della Santa, conservatosi, come noto, mirabilmente intatto e venerato a Nevers.
Sono assenti in questo Santuario sontuosità e ricchezze : gli basta la sua rustica semplicità a creare quella soffusa atmosfera di sano misticismo che sorprende, conquista e invita alla preghiera anche il visitatore più spiritualmente sprovveduto.
La Grotta propriamente detta, capolavoro sorprendente di un artigiano bergamasco, il cui nome – Ravasio Guelfo – per dovere di riconoscenza, vogliamo tramandare.
Riprese e montaggio di: Gilberto Tedeschi.
L' Ave Maria di Schubert è eseguita da: Sally Fletcher, arpista.
Concerto nell'Oratorio di S. Chiara di Arenzano - 5 luglio 2013 - 2 Tempo
Concerto organizzato dal Centro Storico Töre di Saraceni di Arenzano
Le campane di Langhirano (PR) Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta
Langhirano, Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta
Diocesi di Parma
Concerto di 4 campane in Fa#3
Sistema:
1^-3^-4^ = Fisse Manuali
2^= Ambrosiano Manuale
Distesa Simulata a 4 campane per la Santa Messa Solenne delle ore 18 nella Solennità di Tutti i Santi
Finito il week-end sono tornato a casa! Quel giorno però era Tutti i Santi e quindi dovevo scegliere una chiesa dove andare a messa, ho scelto Langhirano!
Appena arrivato alla chiesa, ho scoperto che le campane avevano i ceppi in legno e quando sono entrato ho chiesto al parroco quando suonavano... lui mi ha risposto che le campane non avrebbero suonato, ma se volevo potevo suonarle tanto le corde erano in una cappella alla sinistra dell'altare e così ho iniziato con un'assolo ma poi, dopo aver scoperto che una si muoveva e le altre tre erano fisse, ho deciso di fare distesa simulata!
Dopo aver suonato sono andato dove c'erano le panche per sedermi e aspettare l'inizio della messa, ma quando sono arrivato la gente (6 signore) stava confabulando ma chi è che sta suonando le campane?? e quindi ho detto che ero stato io e loro mi hanno detto: Bravo! Complimenti! Siamo dovute uscire fuori per sentire questo spettacolo campanario!! Erano 50 anni che non suonavano così!! Bravoooo!.
Finita la messa, una signora mi ha fermato per rifarmi i complimenti e così le ho domandato cosa suonava di solito; ho scoperto che per tutte le messe (quando il sacrista è presente) suona la campana che va a distesa.
E' stata un'esperienza bellissima e spero di ritornarci perche sono 4 bellissime campane, mi dispiace solo di non aver ripreso fuori, ma non si vedeva niente!
a presto da campanaro29
18 aprile 2019 La processione all'altare della reposizione
L'altare della reposizione è il luogo in cui, nella liturgia cattolica, viene riposta e conservata l'Eucaristia al termine della messa vespertina del Giovedì santo, la Messa nella Cena del Signore (in Coena Domini).