HLVS - Una notte in Italia - Cremona 2011-05-31
Il Tour dell'accordo degli HLVS, la band della Palestra della scrittura, a Cremona, Palazzo Comunale, il 31 maggio 2011.
Brano: Una notte in Italia -
Interpreti: Maddalena Bertello - piano, Alessandro Lucchini - voce, Mario Conti - armonica
SARNANO (MONTI SIBILLINI, MACERATA, MARCHE, ITALY)
Sarnano, comune di 3424 abitanti nella zona dei Monti Sibillini, provincia di Macerata, Marche, Italia. Piccolo borgo medievale diventato comune autonomo nella seconda metà del Duecento conserva ancora diversi edifici di importanza storica e tra questi la chiesa di S.Francesco attigua al palazzo comunale, dedicata al frate assisano in memoria di una sua permanenza in paese a cavallo tra il 1214 e il 1216. Nella Piazza Alta, primo nucleo dell'abitato, si affacciano il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Popolo (attualmente Teatro della Vittoria), il Palazzo del Podestà e la chiesa di S.Maria di Piazza con all'interno notevoli opere d'arte. Il centro arroccato ed edificato principalmente con pietra cotta (che fa del paese una sua caratteristica peculiare) ospita anche la pinacoteca comunale, la biblioteca francescana, il museo delle armi antiche e moderne, del martello e quello dell'avifauna. Sarnano è anche un'importante stazione termale, vi sono infatti presenti le terme di S.Giacomo. Vanno aggiunte varie strutture sciistische tra cui Sassotetto e La Maddalena. Questo video è dedicato alla memoria di Decio Filipponi e dei partigiani italiani e alleati della Brigata 1 Maggio che negli anni 1943 e 1944 operarono nella zona contro i nazifascisti. Galleria di immagini con fotografie scattate venerdì 30 maggio 2014.
HLVS - Stelutis Alpinis - Cremona 2011-05-31
Il Tour dell'accordo degli HLVS, la band della Palestra della scrittura, a Cremona, Palazzo Comunale, il 31 maggio 2011.
Brano: Una notte in Italia -
Interpreti: Maddalena Bertello - fisarmonica,
Alessandro Lucchini e Mario Conti, chitarre e voci
Consorzio del Golfo Cannigione Arzachena
Created MVFX
Edited Paolo Acquaviva
Le motonavi del nostro Consorzio partono tutti i giorni dai porti di Laconia, Cannigione e Baja Sardinia. Durante la navigazione si costeggiano le Isole di Caprera e Santo Stefano per arrivare all'isola di La Maddalena dove verrà effettuata una sosta con possibilità di fare shopping nei tipici negozi di artigianato locale. Nel centro storico dell'Isola si può visitare il palazzo Comunale (ove si trova una bomba inesplosa che, durante la spedizione francese, fu sparata dalle truppe di Napoleone contro il paese), Il Museo Navale e il Museo Diocesano di Arte Sacra (vi sono esposti il 'Tesoro di Santa Maria Maddalena' - la raccolta di gioelli offerti alla Patrona come ex voto - ed il corredo d'altare (due candelabri e il crocefisso d'argento in stile neoclassico) dono dell'Ammiraglio Orazio Nelson che fece consegnare anche una sua lettera autografa, qui custodita. Sono inoltre conservate statue e stampe antiche, arredi sacri, documentazioni delle offerte.
Ripresa la navigazione si proseguirà verso le più belle isole dell'Arcipelago della Maddalena dove, nelle Isole di Spargi e S.ta Maria si faranno soste di circa un'ora per il bagno nelle bellissime acque cristalline. Verrà effettuato il giro panoramico al Manto della Madonna, tratto di mare dai bassi fondali che assumono colorazioni uniche al mondo.
Si costeggia quindi l'Isola di Budelli, famosa per la sua spiaggia rosa dove è vietato lo sbarco in quanto diventata da qualche anno area protetta.
All'ora di pranzo, con un costo aggiuntivo di 5 euro, si potrà gustare un primo piatto di pasta a bordo, simpaticamente servito dai nostri equipaggi.
Durante la sosta nell'Isola di Spargi, a Cala Corsara, la più incantevole insenatura dell'isola, si potranno ammirare rocce che sono vere e proprie sculture naturali: a causa infatti dell'erosione del vento e di altri fenomeni atmosferici hanno assunto forme particolari: la testa della strega, il cane, lo stivale, etc.
TEMPLARI D'ITALIA - OSMTJ
Venezia (26 maggio 2012). XIX Raduno Nazionale delegati.
Chiesa della Maddalena e Palazzo Vendramin Calergi (sede del Casino Municipale).
Informazioni sull'Ordine: templariditalia.it
Corrispondenza: (granpriorato@teletu.it) p.o. box 2610 - 34142 TRIESTE
La Maddalena. Buttati giù case, singole camere e un prefabbricato
Attualità - (Servizio di Lorenzo Impagliazzo - La Nuova Sardegna)
Aversa (CE) - Scambio Maddalena-Palazzo della Salute? La denuncia di Marilena Natale (19.09.14)
- Aversa (CE) - Uno scambio tra Palazzo della Salute di proprietà privata, oggi in fitto all’Asl Caserta per circa un milione e 300 mila euro all’anno, che verrebbe ceduto in uso gratuito trentennale in cambio dell’Area della Maddalena. Questa l’ipotesi denunciata dalla giornalista Marilena Natale nel corso del Consiglio comunale aperto. Una proposta “indecente”, se vera, non solo per Aversa e l’intero territorio ma anche per l’Asl Caserta che se volesse ridurre le spese di fitto potrebbe utilizzare le strutture dei due edifici direzionali dell’ex Asl Ce2 di via Santa Lucia senza spendere un centesimo perché di sua proprietà. (19.09.14)
Siracusa Francesco Italia risponde alle polemiche sul giardino del Vermexio
Il Vice Sindaco della città di Siracusa Francesco Italia, risponde alle polemiche nate dopo l'abbattimento di alcuni alberi all'interno del cortile di Palazzo Vermexio
Degrado Hotel Maddalena. C' è chi dorme sul letto del morto
L'allarme dei residenti di Via Tedesco. Dopo il ritrovamento di un cadavere nulla cambia: la struttura abbandonata è meta di balordi.
CANOSA | Biagio e Paolo incatenati al Comune: «Vogliamo lavorare»
Sindaco La Salvia: «Evento sentinella. Faccio io un appello agli imprenditori»
Vincenzo Pagani a Moresco, Crocifissione, affresco a s. Maria dell'Olmo (manortiz)
Chiesa di S. Maria dell' Olmo
La Chiesa della Madonna dell'Olmo sorge in località Tredico (nome di un vicino lavatoio pubblico), che coincide con il punto in cui si biforca la contrada Antrefacchia. Non è ancora stata chiarita la denominazione della Chiesa, probabilmente dall'esistenza di un olmo nelle adiacenze. Al suo interno l'edificio protegge un'edicola votiva di stile gotico affrescata dal Pagani raffigurante la Crocifissione. La devozione dei fedeli, indusse così, la comunità a racchiudere l'edicola in una piccola Chiesa, poi ampliata nel 1521, nella quale fu eretta la Confraternita del Crocifisso. In stile romanico e a pianta rettangolare, il complesso presenta due altari, uno costituito nella parte anteriore dalla primitiva edicola e dietro uno successivo. Entrambi furono abbelliti dall'arte del pittore Vincenzo Pagani, il quale realizzò nel primo un affresco Gesù Crocifisso con due angeli che raccolgono in due tazze il sangue versato dalle ferite delle mani con ai piedi della Croce le figure di S. Giovanni Evangelista, l'Addolorata, la Maddalena e S. Pietro Apostolo. Nel secondo altare, invece, creò una meravigliosa pala raffigurante la Madonna con Bambino e Santi: in alto tra le nubi, siede la Vergine in veste rossa e manto azzurro, attorniata dalla gloria di sette Angeli, con il Bambino benedicente tra le braccia e in basso S. Lorenzo, S. Rocco, S. Sofia, S. Nicola da Bari e nello sfondo un castello turrito e il caratteristico paesaggio del Luogo. Questa pala d'altare oggi non è più nella Chiesa ma nella sala consiliare del Palazzo Comunale.
from
MONTECOSARO (MACERATA, MARCHE, ITALY)
Montecosaro, comune di 6826 abitanti, provincia di Macerata, costa adriatica, Marche, Italia. Il centro storico in collina di Montecosaro conserva l'aspetto tipico di un castello altomedievale con torri di difesa e d'avvistamento lungo le mura del 300 ed è ancora ben leggibile l'impianto urbanistico risalente al 600. Di origine picena i primi documenti relativi all'insediamento risalgono al 936 e testimoniano lo sviluppo del nucleo urbano attorno alla Pieve di S.Lorenzo. Punta avanzata e fortificata della Fermo Longobarda e poi della Marca Pontificia fu insignito nel 1255 da Alessandro IV del titolo di Monte fedele per le sue prove di servitù alla Santa Sede.
Montecosaro fu sede del Pretore e Tribunale di giustizia. I Goti distrussero l'abitato in una crudele strage. Il cassero, un tempo imponente fortezza e punto più alto del paese, oggi parco urbano, nasconde anche nella nomenclatura origini, storia e natura ben diverse da quelle cui l'uso attuale l'hanno destinato. Da qui discendendo per la stradina verso la piazza si incontra l'imponente e maestoso CAM (Complesso Agostiniano Montecosaro), oggi palazzo comunale. Il monastero e la chiesa entrambi di epoca medievale testimoniano il lungo cammino di Montecosaro nella storia, nonché una bellezza e armonia che fanno pensare all'intervento di qualche illustre architetto. All'interno del palazzo è custodito un sarcofago romano del II-III secolo e nella chiesa si possono ammirare uno splendido Callido, organo di fine '700, e la S.Croce, reliquario d'arte barbarico-bizantina in argento dorato con incastonate nei bracci reliquie di santi. Entrando in piazza si incontra la chiesa Collegiata che nacque a metà 700 dalle ceneri dell'antica pieve di S.Lorenzo, poi S.Maria, dove è conservato il crocifisso ligneo, unico reperto che potrebbe testimoniare la presenza dell'antica pieve. Appartiene quasi certamente al periodo medievale il Teatro delle Logge che si trova in piazza, che subì una trasformazione nell'800 perdendo ogni traccia dell'originaria struttura. Nel 1568 dalle sue grate penzolarono Enea Galizia e gli altri dodici cospiratori, impiccati in seguito al fallimento della rivolta contro i Cesarini. Oggi Montecosaro comprende due nuclei urbani: il centro storico in collina e Borgo Stazione, ricco di attività industriali e commerciali, dove si trova l'abbazia di S.Maria a Piè di Chienti, meglio conosciuta come la chiesa dell'Annunziata. Costituisce uno degli esempi più tipici dell'architettura cluniacense nelle Marche ed in Italia. I primi dati storici certi risalgono all'anno 936. Fotografie scattate domenica 6 aprile 2014: questo video è dedicato alla giovane Francesca Sabbatini, che per coincidenza perse la vita a Montecosaro nello stesso giorno (un elicottero del 118 si alzò in volo inutilmente per tentare di salvarla).
Le Donne .....in un Roseto
Le Donne .....in un Roseto
di Anna Copertino
L'otto marzo ha visto la nascita del Roseto, a rappresentare, tutte le donne vittime di violenze.
L' aiuola, e' stata posta di fronte al Palazzo San Giacomo, dove ha sede il Comune di Napoli.
Madrina dell' evento l' assessore alle Politiche Giovanili Pina Tommasielli.
Con l'assessore, la dott.ssa Annamaria Barbato Ricci, che e' stata la fautrice del roseto, nate dalla maestria di un ibridatore, Antonio Marchese, e dal finaziamento dell' Unicredit.
Le rose, giunte da San Remo, hanno la particolarità di avere i petali di tre colori, il rosa colore femminile, il verde per la speranza, ed il giallo colore della mimosa, simbolo del giorno della donna.
Trenta le piante, ognuna a rappresentare, le trenta donne vittime di violenze ed assassinate nell'anno 2011.
Hanno presenziato all'evento il Dott. Angelo Pinto, referente della Stakeholders Direzione Territorio Sud, dell' Unicredit, il Centro Antiviolenza del Comune di Napoli ARCI Donna con Clara Pappalardo, l' Associazione Maddalena con la dott. Rosaria Esposito e l' avvocato la dott.ssa De Riso.
HLVS - L' isola che non c'è - Cremona 2011-05-31
Il Tour dell'accordo degli HLVS, la band della Palestra della scrittura, a Cremona, Palazzo Comunale, il 31 maggio 2011.
Brano: L'isola che non c'è -
Interpreti: Maddalena Bertello - fisarmonica,
Alessandro Lucchini e Mario Conti, chitarra e voci
Olbia festeggia Gigi Datome
La città di Olbia ha festeggiato nel migliore dei modi il suo super campione del basket Gigi Datome che a breve volerà in America per giocare nella squadra dei Detroit Pistons. Centinaia di persone lo hanno accolto a braccia aperte nel cortile del nuovo palazzo Comunale. Standing ovation per il giovane olbiese che ha mosso i primi passi proprio nella squadra della Santa Croce, storico team della città gallurese.
TREIA (MACERATA, MARCHE, ITALY)
Treia, comune di 9740 abitanti, provincia di Macerata, Marche, Italia. L'antica Treia sorgeva nella zona del santuario del S.Crocifisso, dove in un campo è ancora possibile riconoscere la forma di un anfiteatro e trovare frammenti di epoca romana, oltre a quelli inseriti nei muri del convento. Fondata o dai Piceni in epoca preromana, o dai Sabini intorno al IV secolo a.C., prese nome dalla dea Trea-Jana, divinità di origine greco-sicula che qui era venerata. Prima colonia romana, poi municipio (109 a.C.) raggiunse una buona estensione urbana e notevole importanza militare. Treia fu distrutta una prima volta dai Visigoti nel V secolo e poi tra il IX e X secolo dai Saraceni, per cui gli abitanti la ricostruirono su tre piccoli colli vicini che permettevano una più facile difesa dandole anche il nuovo nome di Montecchio (Monticulum, o Monteclum: piccolo monte). Nel 1790 Pio VI con la bolla Emixum animi nostri stadium del 2 luglio la eresse al rango di città con l'antico nome di Treia. Gli fu dedicato nel 1795 il monumento nella piazza di fronte al palazzo comunale e dominante l'antica arena del gioco del pallone con il bracciale, oggi adibita a parcheggio. Fece parte del ducato dei Varano di Camerino, fu sotto il dominio di Francesco Sforza e passò poi allo Stato della Chiesa, riuscendo comunque intorno all'XI-XII secolo a darsi un proprio ordinamento comunale (nel 1157 si fa menzione dei due consoli) e ad avere una precisa fisionomia, tanto che fu costruito un imponente sistema difensivo comprendente i tre castelli dell'Onglavina, dell'Elce e del Cassero, la poderosa cerchia muraria e le diverse porte d'accesso. Nell'ambito dei contrasti tra papato e impero la città fu cinta d'assedio nel 1239 dall'esercito di re Enzo, figlio naturale di Federico II, e nel 1263 da quello di Corrado di Antiochia, nipote di Federico II, sempre senza successo. Gli assediati riuscirono invece a far prigioniero lo stesso Corrado (si narra fingendo di arrendersi e calando la saracinesca della porta appena entrato Corrado con tutto lo stato maggiore), che però tornò in libertà dopo due mesi di prigionia nel castello del Cassero, forse per il tradimento del podestà Baglioni lasciatosi corrompere dal nemico. Treia fece parte dello Stato Pontificio fino al 1860, quando, dopo la battaglia di Castelfidardo fu annessa al Regno d'Italia. Galleria di immagini con fotografie scattate venerdì 11 aprile 2014.
Alla scoperta del Palazzo della Zecca - MessinaWebTv
In questi giorni si è svolto a Fiumedinisi su iniziativa del Commissario Straordinario del Comune Dott. Michelangelo Lo Monaco una visita dei ragazzi della locale Scuola Media alla scoperta dell'antico Palazzo della Zecca. La significativa iniziativa è stata sostenuta dai Consiglieri Comunali Francesco Repici e Nino Maisano e dalla Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo di Alì Terme Prof.ssa Giovanna Mosca. I ragazzi sono stati guidati alla visita dell'interessante monumento dallo storico locale Michele Pratico e dallo Storico dell'Arte Marco Grassi Segretario dell'Associazione Amici del Museo di Messina. E' alquanto interessante la presenza ancora oggi all'interno del centro storico di Fiumedinisi del Palazzo della Zecca perché testimonia l'importante ed antica attività mineraria del comprensorio del Nisi documentata fin da epoca classica ed attiva fino alla metà del secolo scorso. Meritoria l'iniziativa del Dott. Lo Monaco che ha invitato i giovani studenti a riscoprire la propria grande storia per progettare un futuro migliore.
Medici Master of Florence RICHARD MADDEN [Official Videos] 2016
I Medici (Medici: Masters of Florence) è una serie televisiva anglo-italiana, creata da Frank Spotnitz e Nicholas Meyer, che descrive l'ascesa della famiglia Medici, casata borghese a capo della città di Firenze durante il Rinascimento.
richard madden
Sarà diffusa in Italia e in prima visione mondiale da Rai 1 dal 18 ottobre 2016 e tutte le 8 puntate verranno anche trasmesse nell’innovativo standard sul canale Rai 4K al tasto 210 della piattaforma satellitare gratuita Tivùsat: è la prima volta nella storia della televisione italiana che una fiction viene trasmessa in Ultra HD.
Indice
1 Trama
2 Episodi
3 Riprese
4 Personaggi e interpreti
5 Note
6 Collegamenti esterni
Trama
La serie, ambientata nel XV secolo, si incentra sulla storia della famiglia fiorentina dei Medici: protagonista è Cosimo de' Medici, che nel 1434 fu eletto gonfaloniere della città di Firenze, andando a costituire una signoria (anche se solamente de facto).
Episodi
La prima stagione della serie è costituita da otto episodi.
Stagione Episodi Prima TV Italia
Prima stagione 8 2016
Riprese
Le riprese sono durate 18 settimane e si sono svolte principalmente in Italia tra Roma e soprattutto Firenze, dove è stato concesso alla produzione di girare all'interno di sedi storiche come Palazzo Vecchio, Basilica di San Lorenzo, Palazzo del Bargello, il Battistero e Duomo di Firenze, ma anche a Villa Adriana e Villa d'Este a Tivoli ed in altre località come: Montepulciano, Pistoia, Pienza, San Quirico d'Orcia, Bagno Vignoni, Bracciano, Viterbo, Caprarola e nella Val d'Orcia.[1][2][3] Palazzo Piccolomini di Pienza è stato usato come Palazzo Medici ma gli interni sono stati ricostruiti in teatro di posa, sul lato sinistro c'è il Palazzo Comunale che è stato usato come il Banco dei Medici.[4]
Personaggi e interpreti
Cosimo de' Medici (stagione 1), interpretato da Richard Madden.
Figlio di Giovanni, è il protagonista della serie.[5][6]
Giovanni di Bicci de' Medici (stagione 1), interpretato da Dustin Hoffman.
Patriarca della famiglia.[5]
Lorenzo il Vecchio (stagione 1), interpretato da Stuart Martin.
Fratello minore di Cosimo.[6]
Contessina de' Bardi (stagione 1), interpretata da Annabel Scholey.
Moglie di Cosimo e madre di Piero.
Rinaldo degli Albizzi (stagione 1), interpretato da Lex Shrapnel.
Membro della famiglia Albizzi, un tempo amico e ora nemico di Cosimo.[6]
Maddalena (stagione 1), interpretata da Sarah Felberbaum.
Amante di Cosimo.[5]
Piero il Gottoso (stagione 1), interpretato da Alessandro Sperduti.
Figlio di Cosimo.[5]
Lucrezia Tornabuoni (stagione 1), interpretata da Valentina Bellè.
Moglie di Piero e madre del futuro Lorenzo de' Medici.[5]
Marco Bello (stagione 1), interpretato da Guido Caprino.
Aiutante di Piero.[5][6]
Emilia (stagione 1), interpretata da Tatjana Nardone.
Ugo Bencini (stagione 1), interpretato da Ken Bones.
Riccardo (stagione 1), interpretato da Michael Schermi.
Andrea de' Pazzi (stagione 1), interpretato da Daniel Caltagirone.
Piccarda Bueri (stagione 1), interpretata da Frances Barber.
Moglie di Giovanni e madre di Cosimo.
Oltre alla regia e alla fotografia, nei film 3D per la parte visuale si aggiunge un'altra figura chiave: lo stereografo. La stereografia si occupa di tutto l'art Design 3D del film, dall'inizio della produzione
SORA 05/12/2018 – MANIFESTAZIONE STUDENTI
Circa 300 gli alunni che questa mattina, scortati dalle forze dell’ordine, hanno percorso le vie della città di Sora fin sotto il palazzo comunale. Una delegazione è stata ricevuta in sala consiliare dal sindaco De Donatis e dall’assessore Paolacci per avere risposte sui temi dell’edilizia scolastica e sugli interventi effettuati.
Intervistati:
Roberto De Donatis – Sindaco di Sora
Alice Tomaselli – Rapp. Studenti Liceo Da Vinci Sora
#ITRRADIOTV #SORA #SCUOLA
PROGETTIAMO Parco comunale Renata Fonte e Trice a Castiglione
Informarsi per informare, 15.10.18 All'ule sociali di Castiglione d'Otranto l'amministrazione comunale tramite il sindaco avv.Mario Accogli, esprime i Progetti della villa comunale Renata Fonte e del Trice luoghi di Castiglione d'Otranto
riprese Monsellato project