Palazzo delle Poste (Trento) - Progetto Angiolo Mazzoni 1929
Il Palazzo delle Poste di Trento in piazza Alessandro Vittoria, è stato progettato da Angiolo Mazzoni nel 1929 e inaugurato nel 1934.[1] Mazzoni lo definì non un palazzo ma un insieme di costruzioni fra loro unte (testo tratto da
I Palazzi delle Poste - Parte I
All’indomani dell’Unità l’amministrazione postale dà inizio alla costruzione dei Palazzi delle Poste nelle principali città italiane: uno dei primi è il Palazzo di Piazza San Silvestro a Roma, inaugurato nel 1879. Durante il ventennio fascista i Palazzi delle Poste diventano nucleo aggregante dei cittadini e sede di nuovi affari e sono costruiti secondo precise regole architettoniche, rispettando criteri di funzionalità e luminosità.
Manifesta 7. The Soul. Trento, Italy / Part 2/2
The Soul (or, Much Trouble in the Transportation of Souls) is the title of the Manifesta 7 exhibition in Trento, Italy. The exhibition is curated by Anselm Franke and Hila Peleg, and is composed of contributions by 49 contemporary artists who are mainly working in Europe. In this episode we have a look at the works contributed by Luigi Ontani, Bernd Ribbeck, Pietro Roccasalva, Omer Fast, Klaus Weber, Anne-Mie Van Kerckhoven, Ria Pacquée, and Marcus Coates. Manifesta 7, European Biennial of Contemporary Art. Palazzo delle Poste, Trento / Italy. July 27, 2008. Part 1/2.
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PALAZZO DELLE POSTE (Roma) - ADALBERTO LIBERA
Palazzo delle Poste in via Marmorata a Roma.
Costruito nel 1933 da Adalberto Libera in collaborazione con Mario de Renzi.
poste
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The building is Palazzo Poste in Trento, Italy, in today's version and in the Asburgic version.
The music is made by Outopsya.
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Torino, incendio al Palazzo delle Poste Centrali
- Torino, un incendio ha colpito il Palazzo delle Poste Centrali di via Vittorio Alfieri. Sono accorsi i vigili del fuoco appena scattato l'allarme antincendio. È stato fatto divieto di accedere a tutti i locali del Palazzo.
Presente & Futurismo - Palazzo Poste Trento
Viale Africa, incendio accanto al Palazzo delle Poste. Edificio occupato da migranti
Resta ancora da chiarire se all'interno della struttura siano tutt'ora presenti alcune delle persone che vivono nell'edificio. Quel che è certo è che per domare le fiamme, che bruciano ancora, è stato necessario l'intervento di due autoscale dei vigili del fuoco. Il traffico veicolare è stato bloccato
Trento, la città tra graffiti artistici e scritte sui muri
Prosegue il nostro giro in città a caccia di graffiti artistici ma anche (in questa seconda puntata) di semplici scitte sui muri. Queste ultime si trovano su moltissimi edifici del centro storico di Trento: spesso si tratta di frasi a sfondo politico e talvolta sentimentale, ma sono parecchi anche i muri deturpati da segni e parole puramente vandalici.
Anche in questa seconda tappa, peraltro, non sono mancate davanti all'obiettivo visioni interessanti di graffiti particolarmente significativi. Per quanto riguarda invece le scritte, in alcune zone è davvero impressionante notare quanti pochi edifici si siano salvati dalla vernice.
La nostra videoesplorazione ha riguardato soprattutto le aree di Port'Aquila, via dei Giardini, San Marco, piazza Battisti, piazza Venezia, corso Tre novembre e centro Santa Chiara, vie Endrici, piazza Garzetti, Santa Maria Maddalena con il Consoervatorio, piazza Vittoria con il gettonatissimo palazzo delle Poste centrali.
Trento Stazione FF.SS. architetture di epoca Fascista - mosaici di Cesarina Seppi - slideshow
Mercoledì 28 ottobre 1936, il ministero delle comunicazioni del Regno d’Italia inaugurava l’attuale stazione ferroviaria di Trento. Edifico progettato dall’architetto bolognese Angiolo Mazzoni e voluto dal governo centrale per eliminare la vecchia stazione, immagine della Trento mitteleuropea. L’edificio progettato da Mazzoni rispecchiava i canoni dello stile razionale che negli anni trenta del novecento stava prendendo piede nella città di Trento. A Trento Mazzoni utilizzò il prototipo di pensilina “a farfalla” con un solo ordine centrale di pilastri e falde a sbalzo sui binari della stazione e lo stesso modulo dei pilastri, a pianta rettangolare, ma a sezione maggiore venne utilizzato da Mazzoni per scandire il blocco centrale del fabbricato antistante. A Trento Mazzoni impiegò l’uso del cemento armato che all’epoca fu uno dei primi tentativi dell’uso di questo materiale a un tema ferroviario. Ogni ambiente della stazione fu poi rivestito da pietre e marmi trentini, quasi a voler dare una sua particolare identità geografica all’edificio. Mentre per le finiture delle falde Mazzoni propose il rivestimento in mosaico in tesserine di vetro azzurro scuro che ancora oggi sono visibili sulla falda del fronte piazza. Infine a dover di cronaca l’architrave del lunghissimo muro interno della stazione è stato decorato da tredici mosaici, in tre colori, opera dell’artista Cesarina Seppi che riproducono località turistiche e figure simboleggianti arti e mestieri. La stazione ferroviaria di Trento è dunque un edifico dal valore storico inestimabile,
Living Palazzo Poste | Abitare le Arti - Evento Giugno 2019
Palazzo Poste - Eleganza raffinata nel Centro Storico.
Una posizione centrale, unica ed esclusiva: il Palazzo occupa un intero isolato presentandosi come una scultura da poter ammirare liberamente da tutte le angolazioni.
Con l’imponente basamento in bugnato, i dettagli di fregi cornici e decori, le due altane simmetriche e il protiro di ingresso, la composizione evoca il prestigio tipico dei palazzi delle signorie.
TRENTO-CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO.mp4
Musica:BALADE AU JARDIN DU ROI di PATROUX - Il Castello è stato edificato con funzioni difensive sopra un rilievo roccioso, originariamente sede di un castrum romano.
Il dosso in cui venne edificata la fortezza a partire dal XIII secolo era denominato Malconsey. Già a partire dal 1300 il toponimo anticamente utilizzato per indicare il piccolo colle non venne più utilizzato e si preferì modificare il nome originario, adottando un termine più positivo: il castello Malconsey divenne Buonconsilii (del Buonconsiglio).
La sua attuale struttura è il risultato di una plurisecolare aggregazione edilizia: sono infatti ben distinguibili diverse sezioni e strutture, risalenti a secoli diversi. Il castello del Buonconsiglio rappresenta uno dei più grandi complessi fortificati delle Alpi.
La parte più antica è quella di gusto romanico, rappresentata dal nucleo duecentesco del Castelvecchio (che venne poi ricostruito nel 1440) e dell'ampio torrione circolare (chiamato Torre d'Augusto). In una fase successiva, tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, la struttura venne profondamente modificata dai principi vescovi Giorgio di Liechtenstein e Giovanni IV Hinderbach. Il primo collegò al Castelvecchio la Torre Aquila, che fece affrescare con il Ciclo dei Mesi, uno straordinario esempio di Gotico Internazionale. Giovanni IV Hiderbach fece costruire la grande merlatura e il loggiato di gusto gotico-veneziano.
Nel 1500 il cardinale Bernardo Clesio, impegnato in un progetto di ristrutturazione e riqualificazione urbanistica dell'intera città, fece edificare a sud del complesso una costruzione rinascimentale, il Magno Palazzo, nuova dimora di principi vescovi, affrescata da Dosso Dossi e da Girolamo Romanino.
In età barocca, il vescovo Francesco Alberto Poia costruì la Giunta Albertiana, struttura che permette la comunicazione diretta fra la sezione medievale e il Magno Palazzo.
Nel 1796 la città venne invasa dalle truppe napoleoniche e l'ultimo principe vescovo, Pietro Vigilio Thun, lasciò il castello e si rifugiò nella fortezza di famiglia in Val di Non. Con la secolarizzazione del Principato Vescovile di Trento e la sua annessione alla Contea del Tirolo, il Buonconsigilo si ridusse da sede di rappresentanza a caserma militare austriaca.
Durante la prima guerra mondiale, la Sala del Tribunale (la cinquecentesca Stua della Famea) fu sede del processo (1916) agli irredentisti Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa. Dopo la sentenza, che sanciva la condanna a morte per alto tradimento, i tre irredentisti vennero condotti nelle celle ricavate nel loggiato. La sentenza venne eseguita nel prato tra il castello e le mura poste ad est (la Fossa dei Martiri): il 19 maggio 1916 venne fucilato il sottotenente roveretano Damiano Chiesa, volontario nell'esercito italiano; il tenente Battisti e il sottotenente Filzi vennero impiccati il 12 luglio successivo.
Nel 1918 lo Stato italiano divenne proprietario del Castello, che passò alla Provincia autonoma di Trento nel 1974. Il castello è maniero d'Onore dell'Ordine di Vittorio Veneto figurando in alto a sinistra nel diploma di Cavaliere-(Fonte:Wikipedia)
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The Castle originated from a fortified building erected in the 13th century next to the city's walls. This first edifice was called Castelvecchio (Old Castle), and was the seat of the Bishopric of Trent from the 13th century onwards.
Bishop George of Liechtenstein was the first to enlarge the castle, in the late 14th century, turning it into a well-styled residence. The Castelvecchio was further modified by Johannes Hinderbach, who had the double loggiato and the Gothic entrance gate built. In the first decades of the 16th century Bishop Bernardo Clesio had a new residence, called Palazzo Magno (Grand Palace) built in Renaissance style alongside the old castle. The last great addition was the so-called Giunta Albertiana, from the name of Bishop Francesco Alberti Poja (1686), with which the Castelvecchio and the Palazzo Magno were united
The Castle of Buonconsiglio remained the seat of the Prince-Bishops until 1803. Used by the Austrians as military barracks and, later, as a jail, it decayed. In the 1920s, when Trento was returned to Italy, it became seat of a National Museum and was restored. Since 1992 it is home to the Provincial Gallery of Art.(From Wikipedia)
Alessandria Ufficio Poste e Telegrafi fronte a mosaici di GINO SEVERINI - (1/3) by night - di notte
Il palazzo delle Poste di Alessandria è ubicato in piazza della Libertà. Edificato tra il 1939 e il 1941 di stile schiettamente razionalista è decorato con un bel mosaico lungo 38 metri di Gino Severini sulla facciata.
Il mosaico copre una fascia sulla facciata del palazzo lunga 38 metri e alta 1,20 metri.
L'opera è di Gino Severini ed è stata pensata come elemento decorativo e didascalico per impreziosire le linee semplici e geometriche dell'edificio postale.
Il mosaico, progettato dall'architetto Franco Petrucci, è stato realizzato tra il 1940 e il 1941 e raffigura la storia delle telecomunicazioni. La fascia è divisa in tre parti:
le due ali laterali più corte rappresentano i quattro continenti
la parte centrale, più lunga, rappresenta le poste. Sulla sinistra i mezzi di trasporto terrestri, marittimi e aerei, e sulla destra il telegrafo
Futurismo alla Spezia 05-07-2019
La Spezia si tuffa nel passato con Turismo è futurismo che proseguirà anche stasera e domani con alcuni eventi speciali. In particolare verrà resa visitabile per la cittadinanza la torre del Palazzo delle Poste che ospita i mosaici futuristi.
trento + castello del buonconsiglio 26/06/2016
trento + castello del buonconsiglio 26/06/2016
tratto da wikipedia:
Il castello del Buonconsiglio (Schloß Buonconsiglio o Schloß Trient in tedesco) è uno degli edifici più conosciuti di Trento e uno tra i maggiori complessi monumentali del Trentino-Alto Adige.
Il castello è stato edificato con funzioni difensive sopra un rilievo roccioso, originariamente sede di un castrum romano.
Il dosso in cui venne edificata la fortezza a partire dal XIII secolo era denominato Malconsey. Già a partire dal 1300 il toponimo anticamente utilizzato per indicare il piccolo colle non venne più utilizzato e si preferì modificare il nome originario, adottando un termine più positivo: il castello Malconsey divenne Buonconsilii (del Buonconsiglio).
La sua attuale struttura è il risultato di una plurisecolare aggregazione edilizia: sono infatti ben distinguibili diverse sezioni e strutture, risalenti a secoli diversi. Il castello del Buonconsiglio rappresenta uno dei più grandi complessi fortificati delle Alpi.
La parte più antica è quella di gusto romanico, rappresentata dal nucleo duecentesco del Castelvecchio (che venne poi ricostruito nel 1440) e dell'ampio torrione circolare (chiamato torre d'Augusto). In una fase successiva, tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, la struttura venne profondamente modificata dai principi vescovi Giorgio di Liechtenstein e Giovanni IV Hinderbach. Il primo collegò al Castelvecchio la torre Aquila, che fece affrescare con il Ciclo dei Mesi, uno straordinario esempio di Gotico Internazionale. Giovanni IV Hiderbach fece costruire la grande merlatura e il loggiato di gusto gotico-veneziano.
Nel 1500 il cardinale Bernardo Clesio, impegnato in un progetto di ristrutturazione e riqualificazione urbanistica dell'intera città, fece edificare a sud del complesso una costruzione rinascimentale, il Magno Palazzo, nuova dimora di principi vescovi, affrescata da Dosso Dossi e da Girolamo Romanino.
In età barocca, il vescovo Francesco Alberto Poia costruì la Giunta Albertiana, struttura che permette la comunicazione diretta fra la sezione medievale e il Magno Palazzo.
Nel 1796 la città venne invasa dalle truppe napoleoniche e l'ultimo principe vescovo, Pietro Vigilio Thun, lasciò il castello e si rifugiò nella fortezza di famiglia in Val di Non. Con la secolarizzazione del Principato vescovile di Trento e la sua annessione alla contea del Tirolo, il Buonconsiglio si ridusse da sede di rappresentanza a caserma militare austriaca.
Durante la prima guerra mondiale, la sala del Tribunale (la cinquecentesca Stua della Famea) fu sede del processo (1916) agli irredentisti Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa. Dopo la sentenza, che sanciva la condanna a morte per alto tradimento, i tre irredentisti vennero condotti nelle celle ricavate nel loggiato. La sentenza venne eseguita nel prato tra il castello e le mura poste ad est (la Fossa dei Martiri): il 19 maggio 1916 venne fucilato il sottotenente roveretano Damiano Chiesa, volontario nell'esercito italiano; il tenente Battisti e il sottotenente Filzi vennero impiccati il 12 luglio successivo.
Nel 1918 lo Stato italiano divenne proprietario del Castello, che passò alla Provincia autonoma di Trento nel 1974. Il castello è maniero d'Onore dell'Ordine di Vittorio Veneto figurando in alto a sinistra nel diploma di Cavaliere.
Orari chiusura Uffici postali Ariano
canale58.com
Arion GPU animation_Poste of Trento (ITALY)
Arion GPU rendering _Poste di Trento
Realizzato per il corso di Disegno Automatico
Università degli studi di Trento
Facoltà Edile-Architettura
Anno 2010
Software: Arion + After Effects
Inaugurazione del Palazzo delle Poste da parte del ministro delle Comunicazioni nell'annuale
Giornale Luce B0569 del 11/1934
Descrizione sequenze:facciata del palazzo delle poste a Palermo ; volontari della milizia fascista schierati in cima alle scale d'ingresso esterne del palazzo ; il corteo delle autorità fasciste sale le scale per entrare ; interno degli uffici del palazzo delle poste ; sala macchine di smistamento della posta in funzione con uomini che eseguono operazioni di controllo ; immagini esterne del palazzo delle poste ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Az.Agricola Gasper's , Primiero (TN): Mungitura
Ecco la corretta pratica di mungitura effettuata presso l'azienda agricola di Turra Gianmaria e Flavio Spa ; meglio nota come azienda agricola Gasper's ,ubicata nella splendida cornice di Tonadico (TN). La mungitura viene eseguita 2 volte al giorno con un tempo medio di 11.15h l'una . Si munge in una sala di mungitura a spina di pesce 2+2 , costruita ne 1999 dalla westfalia . La razza utilizzata è rigorosamente bruna , con una media produttiva giornaliera di circa 15-18 kg. con una media in grasso pari al 4,3% ca. ed una in proteina pari al 3.5% ca. Le vacche in lattazione attuali sono 26 e cerchiamo di mantenere il numero per tutto l'anno .
Operatore : Obber J.(Gestore dell'azienda)
Filmer : Sofiet D.
Regia : Maria T.
Frecce tricolori a Trento, con replay (Festival dello Sport 2019)
L'esibizione delle Frecce tricolori al Festival dello sport di Trento, con replay, filmate da Piazza Duomo (venerdì 11/10/2019). Altri video e foto su