Spello Perugia
Spello sorge fra Assisi e Foligno, adagiata su uno sperone del Monte Subasio al di sopra di una fertile pianura irrigua. Fra le città della zona è quella che sicuramente annovera il maggior numero di testimonianze di epoca romana; la cinta muraria, poi fondamenta per quella medioevale, i resti del teatro, dell' anfiteatro, delle terme e le splendide Porta Consolare, Porta Urbica e Porta Venere di epoca augustea. Salendo verso l' alto si raggiunge la chiesa, costruita fra il XII e il XIII secolo, di Santa Maria Maggiore la quale benché mostri una bella facciata rifatta con materiali antichi nel 1644 contemporaneamente ad una modifica dell'impianto architettonico, ha al suo interno il più grande tesoro. E' infatti qui la splendida Cappella Baglioni, sul lato sinistro della navata, dipinta dal Pinturicchio con le immagini dell' Annunciazione, della Natività e della Disputa al Tempio, oltre ad altri affreschi dello stesso autore nelle cappelle della crociera e del Perugino sui pilastri di accesso al presbiterio. Non lontano possiamo visitare la chiesa duecentesca di S. Andrea che ospita la tavola Madonna e Santi del Pinturicchio. Non bisogna dimenticare il palazzo comunale in Piazza della Repubblica con un bel portico ogivale e la chiesa di S. Lorenzo con resti dell' antico edificio del XII secolo. Dai ruderi della rocca trecentesca, situata sulla sommità del colle, si domina la valle del Topino e i colli tutt' intorno. Appena fuori dell' abitato sorgono la chiesa romanica di S. Claudio e la Chiesa Tonda eretta nel periodo rinascimentale a croce greca e con cupola ottagonale.
Il cielo di Assisi e le campane di Sassovivo
BRA (Piemonte) chiesa di S. Chiara - Italian baroque masterpiece - videomix (1/3)
La chiesa di Santa Chiara progettata da Bernardo Antonio Vittone fu fatta costruire dalle Monache Clarisse. I lavori iniziarono il 27 maggio 1742 e fu aperta al pubblico nel 1748 anche se non completata. Il Vittone crea un capolavoro dell'architettura rococò piemontese: la pianta è quadrilobata e tutta la costruzione è impostata su quattro grandi pilastri che sorreggono il complesso gioco dei coretti, della doppia cupola e del cupolino. Il vero colpo di genio è nella doppia cupola traforata (cupola diafana). Attraverso le quattro aperture mistilinee della cupola inferiore si possono vedere le pitture affrescate nella cupola inferiore, illuminate dalla luce che proviene da diverse aperture. In questo interno bellissimo la luce è la protagonista assoluta della vicenda architettonica: una luce che plasma la materia, la anima come un fluido vitale e modella le forme raffinate delle decorazioni. Gli stucchi sono di Bernardino Barelli mentre la decorazione pittorica è opera del braidese Pierpaolo Operti.
Le Clarisse abbandonarono la Chiesa nel 1883 e nel 1892 iniziarono la costruzione di un monastero in viale Madonna dei Fiori; Santa Chiara ancora oggi è di proprietà dei Frati Cappuccini.
Assisi_Il Sacro Convento francescano
Vescovi cappuccini, La Verna 14 IX 2017
Vescovi cappuccini
Pellegrinaggio a La Verna
2017 IX 14
ofmcap.org
Corinaldo - Santuario Santa Maria Goretti - (3) - n.7
Angelus e plenum domenicale ripreso da una diversa postazione, all'inizio si sente la distesa della 4 e 3 del campanile ex S. Pietro che parte ad ora giusta mentre questa ha un po di ritardo
SANTA MARIA DELLE GRAZIE A MONZA (LOMBARDIA, ITALY)
La chiesa di santa Maria delle Grazie a Monza e l'attiguo convento furono costruiti tra il 1463 ed il 1467 (secondo lo storico Antonio Francesco Frisi), anno in cui vi si stabilirono i Frati Minori. Un'antica iscrizione conferma la data e che il merito della costruzione risale al padre Damiano da Padova. Il complesso sorge sulla riva sinistra del fiume Lambro, a monte rispetto al centro cittadino, presso il punto in cui il fiume esce dal Parco di Monza. La chiesa è preceduta da un porticato sorretto da quattro colonne a lato del quale vi è la porta del convento. L'interno è a tre navate. Sull'altare maggiore è esposta la venerata immagine della Vergine. All'esterno sul fianco meridionale si trova un ampio cortile quadrato delimitato dalle edicole in cotto della Via Crucis, opera dello scultore Dante Ruffini. Si deve senz'altro identificare con questo il convento dei frati cappuccini al quale (nel celeberrimo romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni) Renzo e Lucia furono inviati dal padre Cristoforo allorché dovettero fuggire da Lecco. Lucia fu poi affidata alla Monaca di Monza nel convento femminile (oggi non più esistente), che si trovava entro le mura della città; Renzo invece proseguì per Milano. In questo santuario sostarono a pregare Gian Paolo Osio, suor Benedetta e suor Ottavia, le due monache complici scomode in fuga dal convento di Santa Margherita di Monza per evitare l'arresto dopo quello avvenuto di suor Virginia de Leyva, personaggio storico romanzato ne I promessi sposi.
Assisi: Festa del Voto 2014
Il mio filmato 3
Chiesa di Santa Maria degli angeli Milano
La chiesa di Santa Maria degli Angeli, più conosciuta come chiesa di Sant'Angelo, è una chiesa del centro storico di Milano, chiaro esempio dello stile barocco nel capoluogo Lombardo.Il complesso di Santa Maria degli Angeli, costituito dalla chiesa di Sant'Angelo e dall'annesso convento che si trova sulla sua destra, è oggi la sede milanese dell'Ordine dei frati minori osservanti di San Francesco, fin dalla sua fondazione avvenuta il 21 febbraio 1552
A Milano esisteva già nel XIII secolo una chiesa dedicata a Sant'Angelo, che nel corso del Quattrocento divenne la sede dell'Ordine francescano. La chiesa dovette essere abbattuta alla metà del Cinquecento per l'erezione della nuova cerchia di mura decisa dal comandante militare spagnolo Ferrante I Gonzaga, che ordinò quindi la costruzione dell'attuale edificio in sostituzione del precedente, ad opera dell'architetto militare di fiducia del Gonzaga, il fiorentino Domenico Giunti
L'edificio si articola in una vasta navata, circondata da una serie di cappelle laterali e coperta da volta a botte, seguita da un ampio transetto e da un profondo presbiterio. Vi sono contenute diciannove cappelle gentilizie, otto per lato sulla navata principale, e tre affacciate sul transetto. Appartennero a famiglie patrizie e corporazioni della città di Milano, che ne ordinarono le decorazioni nell'arco dei secoli, per tutto il cinquecento, seicento e settecento, fino alle ultime risalenti all'ultima metà del Novecento. Ricorre nella decorazione il sole raggiante col monogramma IHS, simbolo di Cristo diffuso dal francescano San Bernardino da Siena.
Come gran parte delle sedi monastiche milanesi, anche questo convento venne soppresso durante il periodo napoleonico, nel 1810. Solo nel 1922 i Minori francescani fecero ritorno nell'edificio. Il grandioso monastero originario, articolato su tre chiostri, ornati da cicli di affreschi dei Procaccini e del Morazzone, in stato degradato, venne abbattuto e ricostruito in forme contemporanee. La chiesa si segnala per essere una dei pochi edifici di culto milanesi ad essere sopravvissuti relativamente intatti ai devastanti restauri ottocenteschi, che hanno imposto un uniforme quanto banale aspetto neomedievale a tutti i monumenti più importanti. Anche qui le spoliazioni napoleoniche e la rimozione ottocentesca delle sepolture dalle chiese hanno aperto lacune, ma nel complesso la chiesa si presenta ancora integralmente nella sua veste manierista e barocca, conservando tutte le cappelle di patronato delle antiche corporazioni, difese da alte cancellate e decorate da opere d'arte del Sei/Settecento. Le lacune sono state colmate nel XX secolo da opere moderne (affreschi, quadri, sculture), non sempre di livello comparabile a quello delle opere antiche, ma tali comunque da fornire al visitatore un'immagine non lacunosa dell'edificio.
SAN GIOVANNI ROTONDO RADUNO FRATI
La Festa di San Francesco - Assisi
La Festa di San Francesco - Assisi
Very Slow Motion - BRA (Piemonte) chiesa di S. Chiara - Italian baroque masterpiece - videomix (2/3)
La chiesa di Santa Chiara progettata da Bernardo Antonio Vittone fu fatta costruire dalle Monache Clarisse. I lavori iniziarono il 27 maggio 1742 e fu aperta al pubblico nel 1748 anche se non completata. Il Vittone crea un capolavoro dell'architettura rococò piemontese: la pianta è quadrilobata e tutta la costruzione è impostata su quattro grandi pilastri che sorreggono il complesso gioco dei coretti, della doppia cupola e del cupolino. Il vero colpo di genio è nella doppia cupola traforata (cupola diafana). Attraverso le quattro aperture mistilinee della cupola inferiore si possono vedere le pitture affrescate nella cupola inferiore, illuminate dalla luce che proviene da diverse aperture. In questo interno bellissimo la luce è la protagonista assoluta della vicenda architettonica: una luce che plasma la materia, la anima come un fluido vitale e modella le forme raffinate delle decorazioni. Gli stucchi sono di Bernardino Barelli mentre la decorazione pittorica è opera del braidese Pierpaolo Operti.
Le Clarisse abbandonarono la Chiesa nel 1883 e nel 1892 iniziarono la costruzione di un monastero in viale Madonna dei Fiori; Santa Chiara ancora oggi è di proprietà dei Frati Cappuccini.
Il campanile di San Gregorio Magno
time lapse ad Ascoli Piceno
Il miracolo della Madonna del Sangue
Il miracolo della Madonna del Sangue
Servizio di Antonella Ventre
SRIC San Francesco D' Assisi april 2011
Pilgrimage (Sta. Raffaella Ilocano Community Rome Italy)
San Francesco d'Assisi, nato Francesco Giovanni di Pietro Bernardone (Assisi, 26 settembre 1182 -- Assisi, 3 ottobre 1226), è stato un religioso italiano. Fondatore dell'ordine mendicante che da lui poi prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Il 4 ottobre ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica (festa in Italia; solennità per la Famiglia francescana). È stato proclamato, assieme a Santa Caterina da Siena, patrono principale d'Italia il 18 giugno 1939 da papa Pio XII.
Conosciuto anche come il poverello d'Assisi, la sua tomba è meta di pellegrinaggio per decine di migliaia di devoti ogni anno. La città di Assisi, a motivo del suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace, soprattutto dopo aver ospitato i due grandi incontri tra gli esponenti delle maggiori religioni del mondo, promossi da Giovanni Paolo II nel 1986 e nel 2002. Oggi, S. Francesco d'Assisi è uno dei santi più popolari e venerati del mondo
È Dio che vi ha scelto
La comunità francescana di Terra Santa si è riunita a Gerusalemme per accogliere e benedire la professione solenne di due Frati Minori
I Frati Pregano - Assisi
I Frati Pregano - Assisi
Filippo.mpg
Inaugurazione del sepolcro di Filippo San Martino D'Aglié, svoltasi il 27 marzo 2010 presso la Chiesa di Santa Maria del Monte (Monte dei Cappuccini) a Torino.
Prova canti per vespri - S.Damiano
Vespri a S. Damiano - Assisi 19 Agosto 2012, si provano i canti insieme per i vespri e l'Adorazione
RIAPERTO A NAPOLI IL CELEBRE MONASTERO DI SANTA CHIARA
Ha riaperto, a Napoli, dopo 24 ore, il celebre Monastero di Santa Chiara, chiuso il 24 agosto dalla comunità dei frati Minori in segno di protesta per i continui episodi di vandalismo. La decisione tenere aperta la chiesa solo per la messa delle 18 era seguita all'aggressione di una suora da parte di una clochard; ultimo episodio, in ordine di tempo, di una lunga serie di danneggiamenti, spesso causati da senzatetto e giovani sbandati della zona. I frati hanno incassato la solidarietà degli abitanti del quartiere anche se, per qualcuno, i responsabili dei danneggiamenti meriterebbero, soprattutto da parte della Chiesa, una maggiore comprensione.C'è voluto, in ogni caso, l'intervento della polizia, che ora presidia la zona, per convincere i frati a restituire il monumento a turisti e fedeli, delusi dall'aver trovato inspiegabilmente sbarrato il portone della trecentesca basilica gotica, considerata uno dei simboli del capoluogo partenopeo.Il padre superiore Salvatore Vilardi si è detto fiducioso che ora le cose possano cambiare dopo che la Questura ha assicurato una vigilanza permanente nell'aera. Felici i turisti che potranno tornare ad ammirare il monastero anche se i frati avvertono: siamo pronti a chiudere di nuovo se la presenza della polizia non dovesse bastare più.