Piazza Giuseppe Gioacchino Belli
Giuseppe Gioachino Belli - PIAZZA NAVONA
Se pò ffregà Ppiazza-Navona mia
e dde San Pietro e dde Piazza-de-Spaggna.
Cuesta nun è una piazza, è una campaggna,
un treàto, una fiera, un'allegria.
Va' dda la Pulinara a la Corzía,
curri da la Corzía a la Cuccaggna:
pe ttutto trovi robba che sse maggna,
pe ttutto ggente che la porta via.
Cqua cce sò ttre ffuntane inarberate:
cqua una gujja che ppare una sentenza:
cqua se fa er lago cuanno torna istate.
Cqua ss'arza er cavalletto che ddispenza
sur culo a cchi le vò ttrenta nerbate,
e ccinque poi pe la bbonifiscenza.
(1° febbraio 1833)
L.Vannucchi: Piazza Navona di G.G.Belli
848. Piazza Navona
Se pò ffregà Ppiazza-Navona mia
e dde San Pietro e dde Piazza-de-Spaggna.
Cuesta nun è una piazza, è una campaggna,
un treàto, una fiera, un’allegria.
Va’ dda la Pulinara a la Corzía,
curri da la Corzía a la Cuccaggna:
pe ttutto trovi robba che sse maggna,
pe ttutto ggente che la porta via.
Cqua cce sò ttre ffuntane inarberate:
cqua una gujja che ppare una sentenza:
cqua se fa er lago cuanno torna istate.
Cqua ss’arza er cavalletto che ddispenza
sur culo a cchi le vò ttrenta nerbate,
e ccinque poi pe la bbonifiscenza.
Giuseppe Gioacchino Belli
1° febbraio 1833
Giuseppe Gioachino Belli - Le mura de Roma
644. Le mura de Roma
Mó cc’è un editto c’a sta Roma caggna
je vonno ariggiustà ttutte le mura; 1
ma ssi nun è che cquarcuno sce maggna,
nun te pare, per dio, caricatura?
Se pò ssapé dde cosa hanno pavura?
Che li Romani scappino in campaggna?
De li preti ggnisuno se ne cura,
perché ddrento in città sta la cuccaggna.
Si ppoi semo noantri secolari,
sc’è bbisoggno de muri e de cancelli
pe ffacce restà ddrento a li rippari?
Pe ppoche pecoracce e ppochi agnelli
dati in guardia a li can de pecorari
bbasta una rete e cquattro bbastoncelli.
Roma, 22 dicembre 1832 - Der medemo
1 Questa risoluzione fu realmente presa sotto il pontificato di Leone XII.
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È UN GRAN GUSTO ER VIAGGIÀ
I viaggi nei sonetti di Giuseppe Gioachino Belli
Conferenza dell’Architetto Paolo Grassi
Introduzione del Professor Elio Di Michele
Venerdì 19 dicembre 2014 in Legatoria (ore 17,00)
via Pasquale Revoltella, 86
TEA TIME
Legatoria di Libri Mannoni
09.Er mercato de piazza Navona - Belli de Roma
Ideato e interpretato da Matteo Guerra
Si stai co lo smartefon o cor tabblett devi da cliccà qua. Nun è corpa mia. È corpa de iutubbe!
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Video realizzato da Dinamoscope
Giuseppe Gioachino Belli - Er viaggio de l'Apostoli
974. Er viaggio de l’Apostoli
Morto er Ziggnor’Iddio da bbon cristiano,
oggni apostolo vivo, a ppiede a ppiede,
se messe in giro a ppredicà la fede
cor zacco in collo e ccor bastone in mano.
Uno aggnede a la Storta, uno a Bbaccano,
un antro a Mmonterosi, e un antro aggnede
a Nnepi; e in ner viaggià, ccome succede,
véddeno tutto er Monno sano sano.
Naturarmente, ar Monno, oggni paese
aveva la su’ lingua, chi spaggnola,
chi ttodesca, chi rrussia, e cchi ffrancese.
Eppuro quelli co una lingua sola
se fesceno capí dda chi l’intese,
che nun ze ne spregò mmezza parola.
Terni, 28 maggio 1833
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È UN GRAN GUSTO ER VIAGGIÀ
I viaggi nei sonetti di Giuseppe Gioachino Belli
Conferenza dell’Architetto Paolo Grassi
Introduzione del Professor Elio Di Michele
Venerdì 19 dicembre in Legatoria (ore 17,00)
via Pasquale Revoltella, 86
TEA TIME
Legatoria di Libri Mannoni
La vigilia di Natale di Giuseppe Gioacchino Belli Interpreta : Sergio Carlacchiani
2001 da RIDERE FA BENE ALLA SALUTE...
Giuseppe Gioacchino Belli e la vigilia di Natale
SERGIO CARLACCHIANI.Cenni biografici-sergiocarlacchiani.it
Nato a Macerata nel 1959, Sergio Carlacchiani è attore, regista, doppiatore, poeta, performer e pittore.Direttore artistico di varie rassegne teatrali tra cui ricordiamo:Donna/Modello, Poeti e Poesie da Decl/Amare, Live Poetry, Vita Vita e Poesia in Vita. Si è occupato di poesia lineare, visiva, concreta, sonora e di mail art. Ha scritto diversi libri di poesia e creato libri/oggetto. Si è esibito come performer in Italia, Francia, Inghilterra Spagna e Austria. Si è formato in seguito, come attore, presso la scuola del Minimo Teatro di Macerata. Ha seguito diversi corsi di perfezionamento e specializzazione, tra i quali ricordiamo quelli con: Eugenio Barba, Franco Ruffini, Riccardo Cucciolla, Cora Herrendorf, Tony Cotz, Giuliano Scabia, Lucia Poli, Rebecca Murgi, Eugenio Sideri, Sergio Scarlatella. Ha conseguito a Roma il diploma di impostazione ed uso della voce e tecnica del doppiaggio cinematografico, sotto la guida del maestro Renato Cortesi.E’ stato voce narrante in diversi films, cortometraggi, documentari e più volte ospite di importanti trasmissioni radiofoniche, oltre a quelle televisive,in Rai ed emittenti regionali e locali. Da molti anni si occupa di porgere la poesia in maniera interdisciplinare e spettacolare. Le sue letture teatrali (audio-sceniche), sono quasi sempre accompagnate o si alternano a musiche, video-proiezioni, canti, danze, conferenze-spettacolo, eseguite perlopiù in diretta da artisti che ha conosciuto e con i quali stabilmente o occasionalmente collabora. Tra questi ricordiamo: Alda Merini, Margherita Hack, Joyce Lussu, Eugenio Finardi, Sergio Rubini, Enzo Jannacci, Vincenzo Cerami, Raiz, Luigi Cinque, Fabrizio Bosso, Antonello Salis, Lello Voce, Tiziano Scarpa, Cesare Bocci, Luciano Biondini, Fausto Cigliano, Marco Poeta, Lorenzo Di Bella, Daniele Di Bonaventura, Massimo Mazzoni, Mike Melillo, Gastone Pietrucci e la Macina... Moltissimi gli spettacoli rappresentati nelle varie città d’Italia, altrettanti i riconoscimenti che ha conseguito, ultimo in ordine, non d’importanza, il Premio CreativaMente 2009 assegnatagli dal Presidente della Provincia di Macerata: “Un premio ai maceratesi che hanno dedicato la propria vita all’arte e lo spettacolo e che hanno reso e rendono grande la propria terra con la loro creatività...”. Altro riconoscimento di grande importanza, quello di essere stato invitato dal Centro Sudi Leopardiani e dal Comune di Recanati, presso il Colle dell’Infinito, il 29 Giugno 2010, in occasione delle Celebrazioni Leopardiane (prima di lui Gassman, Bene, Albertazzi, Lavia, Giannini, Bucci...) a presentare: “Chopin & Leopardi, il Poeta del pianoforte e il Poeta dei poeti”; spettacolo su Giacomo Leopardi che ha visto Carlcacchiani come voce recitante ed ideatore, insieme al maestro Lorenzo Di Bella, pianista di riconosciuta fama. I due protagonisti hanno entusiasmato il folto ed esigente pubblico presente e numerosi sono stati i commenti positivi, tra i quali quello della discendente del poeta, la contessa Olimpia Leopardi. Visto il consenso di pubblico e critica ottenuto dall’ attore, Casa Leopardi gli ha poi chiesto d’interpretare, in sala d’incisione, una selezione di Canti leopardiani. La Giacomo & Giacomo SRL nel 2011 ha editato il cd “O graziosa luna, io mi rammento...” Il motivo di tale “azzardo”, se così si può definire, è ben descritto nella nota introduttiva al cd del Professor Lucio Felici: Sergio Carlacchiani è un artista versatile che da tempo si dedica alla lettura pubblica dei poeti. Nel cimentarsi con i Canti di Leopardi, egli ha lavorato tenacemente sui testi, schivando – come raramente accade – l’enfasi teatrale e calandosi, di volta in volta, nelle “situazioni” delle 18 poesie trascelte. Nel 2014 Carlacchiani è tornato al Colle dell’Infinito per essere protagonista di “A voi gentili anime” recital dedicato al grande poeta recanatese, con le musiche eseguite dal vivo dal Quartetto delle Marche.” Il 29 Luglio , nell’ambito del Futura Festival di Civitanova Marche , presso il Teatro Annibal Caro, ha proposto al pubblico, coadiuvato dal quartetto d’ archi Eudora : E il dì futuro del dì presente… spettacolo anch’esso dedicato a Giacomo Leopardi. Sempre al poeta dell’Infinito, insieme alla studiosa Loretta Marcon e al chitarrista Daniele Cecconi, Carlacchiani a presentato a Monte San Giusto il 25 Ottobre 2014, lo spettacolo: “ Comento ” fatto per noi…
Molti ritengono che per la fruizione della poesia occorra elettivamente una lettura mentale, silenziosa, solitaria; Poesia Decl/Amata (gruppo presente su facebook e attore ideatore Sergio Carlacchiani, vedi su You Tube ) , vuole far conoscere meglio un’altra modalità di lettura, quella cosiddetta ad “Alta Voce”.
Roma del Belli. sonetto La cassa de sconto (legge attore)
Roma, Piazza Mignanelli e Piazza di Spagna immortalate in un sonetto del Belli recitato dall'attore Maurizio Mosetti che ci restituisce tutto il sapore del romanesco del tempo. Tanto altro potrai trovare sul mio sito danielebajani.altervista.org dedicato a Roma e a G.G.Belli: ti può accompagnare nei luoghi più belli attraverso il racconto che ne fa il Belli, oppure visita il mio blog per trovare un portale interessante.
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Roma dicembre 2008.Le zampognette di piazza Navona
Un artigiano di zampognette Natalizie,e gallinelle li vende a piazza Navona
Giuseppe Gioachino Belli - La Messa de San Lorenzo
Roma, 14 dicembre 2015, Biblioteca Giordano Bruno.
Er papa ha spubbricato er giubbileo
ROMA, BELLI E IL GIUBILEO
con Paolo Grassi
del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli
1248. La Messa de San Lorenzo 1
Un giorno, a Ssan Lorenzo, entrò un ziggnore
e aggnéde in zagristia co un colonnato,
acciò un prete sciavessi scelebbrato
una messa d’un scudo de valore.
Er prete in ner momento fu ttrovato:
la messa se cantò a l’artar-maggiore;
e un’anima purgante ebbe l’onore
de volà in paradiso a bbommercato.
Ma appena er prete se cacciò la vesta,
accortose la piastra ch’era farza,
attaccò un Cristo, e ffesce una protesta.
E ll’anima sarvata ebbe er martorio,
stante la messa che nnun j’era varza,
de tornassene addietro in purgatorio.
26 aprile 1834
1 La basilica di S. Lorenzo fuori delle mura, la chiesa di S. Gregorio al Monte Celio, e quella di S. Maria Liberatrice al Foro Romano, hanno il privilegio di liberare 'illico et immediate' un’anima dal purgatorio per ogni messa di uno scudo di elemosina. Alcuni altari però di altre chiese sono privilegiati 'ad instar'.
Het indrukwekkende gebouw aan de Piazza dei Tribunali in Rome.
G.G.Belli: La bbona famijja.
Dalla presentazione del libro-cd
BELLI IN LOMELLINA - 101 sonetti, licenziosi e non, di Giuseppe Gioachino Belli in romanesco e in dialetto lomellino, a cura di Renato Murelli, il sonetto La bbona famijja (Lå bónå fåmìliå) in duplice versione: in dialetto romanesco e in quello sannazzarese.
Riprese di Pietro Gatti.
Biblioteca Civica di Sannazzaro de' Bugondi (PV), 6-09-2013.
Piazza navona ( roma )
Piazza Navona è una delle più celebri piazze di Roma. La sua forma è quella di un antico stadio, e venne costruita in stile monumentale per volere di papa Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphilj). Piazza Navona, ai tempi dell'antica Roma, era lo Stadio di Domiziano che fu costruito dall'imperatore Domiziano nell'85 e nel III secolo fu restaurato da Alessandro Severo. Era lungo 276 metri, largo 106 e poteva ospitare 30.000 spettatori.
Lo stadio era riccamente decorato con statue, una delle quali è quella di Pasquino (forse una copia di un gruppo ellenistico pergameno che si presume rappresentante Menelao che sorregge il corpo di Patroclo), ora nell'omonima piazza di fianco a piazza Navona.
Poiché era uno stadio e non un circo, non c'erano i carceres (i cancelli da cui uscivano i cavalli da corsa) né la spina (il muro divisorio intorno a cui correvano i cavalli) come ad esempio il Circo Massimo, ma era tutto libero ed utilizzato per le gare degli atleti. L'obelisco che ora è al centro della piazza non si trovava lì, ma viene dal circo Massenzio, che era sulla via Appia.
Il nome della piazza era originariamente in Agone[1] (dal greco agones, giochi) poiché lo stadio era usato solo ed esclusivamente per le gare di atletica. Non è assolutamente vero che piazza Navona veniva usata per le battaglie navali: si tratta di una leggenda metropolitana generata dal fatto che la piazza veniva allagata solitamente nel mese di agosto per lenire il caldo; anticamente la piazza era concava, si bloccavano le chiusure delle tre fontane e l'acqua usciva in modo da allagare la piazza.
Tra il 1810 ed il 1839 nella piazza si tennero le corse al fantino, ossia corse di cavalli montati (che però non avevano parentela con le più famose corse dei barberi di Via del Corso).
Piazza Navona nel Sonetto del Belli. Er mercato de Piazza Navona (legge attore)
Roma, Piazza Navona con il suo mercato, diverso nei vari periodi dell'anno, immortalato in un sonetto del Belli recitato dall'attore Maurizio Mosetti che ci restituisce tutto il sapore del romanesco del tempo. Tanto altro potrai trovare sul mio sito dedicato a Roma e al Belli.
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Giorgina Masi - Roma, 12 maggio 1977
Giorgina Masi, più conosciuta con il soprannome di Giorgiana (Roma, 6 agosto 1958 -- Roma, 12 maggio 1977), è stata una studentessa italiana uccisa a diciotto anni durante una manifestazione di piazza.
Nata il 6 agosto 1958 da una famiglia di media condizione sociale, Giorgiana Masi abitava con il padre (un parrucchiere), la madre casalinga e la sorella maggiore in un appartamento di via Trionfale a Roma, nei pressi dell'ospedale San Filippo Neri. All'epoca dei fatti, la Masi frequentava il quinto anno del Liceo Scientifico Statale Louis Pasteur. Nel tardo pomeriggio di giovedì 12 maggio 1977 si trovava, in compagnia del fidanzato ventunenne Gianfranco Papini, nel centro storico della capitale, dove erano scoppiati violenti scontri tra dimostranti e forze dell'ordine. Alle ore 19,55 i due erano in piazza Giuseppe Gioacchino Belli, quando un proiettile calibro 22 colpì Giorgiana all'addome. Subito soccorsa, venne trasportata in ospedale, dove i medici non poterono fare altro che constatarne il decesso.
Intorno alle 19.00, Alcuni parlamentari mediarono con le forze dell'ordine, per consentire ai manifestanti di evacuare la zona verso Trastevere. Il consenso fu in realtà apparente: da quel momento gli incidenti si fecero più gravi. Durante l'evacuazione, fumogeni e colpi di pistola vennero esplosi, apparentemente da Ponte Garibaldi. La situazione si fece confusa, i manifestanti iniziarono a fuggire. Il primo a essere ferito fu l'allievo sottufficiale dei Carabinieri Francesco Ruggeri. Poco dopo, alcuni presenti videro la Masi cadere a terra come fosse inciampata e venire caricata su un'auto per essere trasportata all'ospedale. Il bilancio finale della giornata vide la morte della Masi e il ferimento di altre otto persone, fra cui una donna -- Elena Ascione - ferita a una coscia e un allievo sottufficiale dei carabinieri -- Francesco Ruggeri o Ruggero a seconda delle fonti -- ferito a un polso.
L'inchiesta sull'uccisione di Giorgiana Masi e sul ferimento di Elena Ascione e del carabiniere Francesco Ruggeri (o Ruggero) fu chiusa il 9 maggio 1981 dal giudice istruttore Claudio D'Angelo su conforme richiesta del Pubblico Ministero con la dichiarazione di impossibilità di procedere poiché rimasti ignoti i responsabili del reato.
In un'intervista al Corriere della Sera del 25 gennaio 2007 l'ex ministro dell'Interno Francesco Cossiga dichiarò di essere una delle cinque persone che sono a conoscenza del nome dell'assassino.
La storia della morte di Giorgiana Masi è stata presa a simbolo di molte lotte giovanili contro presunte ingiustizie della polizia e della politica ed è ancora oggi oggetto di forte polemica.
fonte: Wikipedia l'enciclopedia libera
Santaccia lomellina.
Dalla presentazione del libro-cd Belli in Lomellina - 101 sonetti, licenziosi e non, di Giuseppe Gioachino Belli in romanesco e in dialetto lomellino, a cura di Renato Murelli.
Santaccia de Piazza Montanara in dialetto sannazzarese. (Sul cd allegato al libro è presente la versione originale in romanesco proposta dall'attore romano Maurizio Mosetti, p. g. c.).
Biblioteca civica di Sannazzaro de' Burgondi (PV), 6 settembre 2013.
Burgess and Belli
Anthony Burgess described G.G. Belli as one of the 'major revelations of my later life'.
The monument, at Giuseppe Gioachino Belli Square (formerly Italy Square) in front of Garibaldi Bridge, was installed in 1913. Sculptor: Michele Tripisciano.
Burgess wrote in 1975: 'Belli's sonnets are richly obscene and blasphemous and seem to protest against cant, hypocrisy and oppression in a very personal and non-partisan manner. A good deal of my time is spent these days in turning Belli, specifically a century of sonnets published as La Bibbia del Belli, into English. I would never have discovered Belli, nor properly appreciated the tone of his idiolect, if I had not come to Rome and watched my small son grow up in the Roman dialect. James Joyce, who was briefly a bank clerk in Rome, knew Belli’s work, so I am told, and recognised an affinity. If the Italian language, or one important form of it, has given this English writer Belli, it is only just that Italian be given Joyce—specifically the so far “untranslatable” Joyce of Finnegans Wake.'
« 996 de Rome à l'Europe » Sonnets de G. G. Belli (Marcello Teodonio et Tobias Kempf)
Conférence-Lectures : « 996 de Rome à l'Europe »
Sonnets de Giuseppe Gioachino Belli
par Marcello Teodonio, professeur
et Tobias Kempf, acteur
Istituto Italiano di Cultura Strasburgo
18/04/2012
Gezellig pleintje Piazza Sidney Sonnino westelijk van het centrum van Rome
Enrico Montesano M5S Gioacchino Belli Sonetti Video Roma 2015
Video di Enrico Montesano nello show per il M5S a Roma con sonetti di Gioacchino Belli il 24 Gennaio 2015.