Places to see in ( Mantova - Italy ) Piazza delle Erbe
Places to see in ( Mantova - Italy ) Piazza delle Erbe
Piazza delle Erbe (or more simply Piazza Erbe ) is one of Mantua's main squares. It began to take shape when the municipal city , towards the end of the twelfth century , began to expand beyond the Voltone of San Pietro , beyond the ancient Roman city that insisted in the places then built of the current Piazza Sordello .
A vast unpaved land on the eastern side of the Monastery of Sant'Andrea was destined for a boario hole to keep the cattle market. Transferred the latter in a more peripheral place, the space in front of the via di Sant'Andrea, now Via Broletto, where shops had already been built rented to merchants, was divided in two by the Palazzo del Podestà (also called Palazzo del Broletto) and transformed in the administrative heart of the Municipality. On the eastern side of the part that will become Piazza delle Erbe, the Palazzo della Ragione was built . On the square that was creating, already overlooked the Rotonda di San Lorenzo , Romanesque style , built by Matilde di Canossa , which in its circular structure was reminiscent ofHoly Sepulcher , in this exalting its auxiliary function with respect to the Most Precious Blood of Christ preserved and venerated in the nearby Basilica of Sant'Andrea.
With the domination of the Bonacolsi and the Gonzagas successively, the administrative center and the political power moved on to the new Piazza San Pietro (now Piazza Sordello). The medieval buildings of Piazza Erbe underwent alterations and renovations over the centuries. The sequence of houses that housed the merchants of the city, were attractively embellished by porticos of late Gothic and Renaissance style. In 1455 the Casa del Mercante Giovan Boniforte from Concorezzo was built , individually decorated with terracotta of late Gothic and Venetian style , particularly recognizable in the lace of the windows. The House of Boniforte, dominated by the fourteenth-century Torre del Salaro , confirms the coexistence of different architectures.
To characterize the square as Renaissance, was Luca Fancelli , the Florentine architect who worked in the construction of the Basilica of Sant'Andrea on a project by his teacher Leon Battista Alberti . Fancelli intervened on the Palazzo del Podestà, rebuilt the arcades in front of the Palazzo della Ragione and designed the Clock Tower for which he entrusted the construction of the astronomical clock to Bartolomeo Manfredi , an expert in astrology. The earthquake of 29 May 2012 has created many problems for the monuments of the square, in particular the Palazzo della Ragione and, above the merchant's house, the Torre del Salaro, crossed by a long vertical crack on the side of the building, existing but accentuatasi with the earthquake.
( Mantova - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Mantova . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Mantova - Italy
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Pronti Partenza...Via - MANTOVA lo splendore dei Gonzaga #documentario
In questa puntata di Pronti Partenza ...Via viene presentata MANTOVA, città della pianura lombarda lambita dalle acque del Mincio che si dispongono nei laghi Superiore, di Mezzo e Inferiore.
La città ebbe il suo massimo splendore con i Gonzaga che divennero Signori di Mantova e Duchi per una dinastia di quattro secoli, chiamando a Corte artisti e letterati da tutta Italia e facendo di Mantova una fervente culla della cultura rinascimentale.
Il Palazzo Ducale è una 'città nella città' con centinaia di stanze, giardini, cortili interni, costruito in varie fasi espansive e arricchito da affreschi e dipinti (Mantegna, Pisanello, Tintoretto, Rubens).
Fuori dal centro cittadino, nella località del Teieto, sorge Palazzo Te eretto per lo svago e gli ozi di Corte, esempio del manierismo Italiano frutto del genio di Giulio Romano.
Il centro cittadino ruota attorno alle tre piazze: Piazza Sordello su cui si affaccia il Duomo (oltre al prospetto più antico di Palazzo Ducale), Piazza Broletto e la contigua Piazza delle Erbe, cuore della vita cittadina medioevale e sede dei mercanti.
La chiesa più antica della città è la Rotonda di San Lorenzo fatta costruire da Matilde di Canossa, mentre la più celebre è la Basilica di Sant'Andrea progettata da Leon Battista Alberti nelle forme perfette della geometria rinascimentale, che ospita al suo interno le Sacre Reliquie del Sangue di Cristo.
Mantova è la patria di Virgilio e la città in cui nacque l'opera lirica, nonché ambientazione del Rigoletto.
Uno dei teatri più belli del mondo è il Teatro Scientifico all'interno dell'Accademia Virgiliana opera di Antonio Galli Bibiena, che aggiunge lustro ad una città già ricca di monumenti e opere d'arte.
Una realizzazione di Fabrizio Vaghi e Paolo Vaghi
Testi, grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi
Una produzione Vaghi per il mondo
Puntata condotta da Fabrizio Vaghi e Silvia Sissa,
con la partecipazione della prof.ssa Renata Casarin (Vice-Direttrice di Palazzo Ducale), Riccardo Braglia (Giornalista e storico dell'arte) e Marco Tonelli (Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Mantova).
Si ringrazia per la collaborazione il Comune di Mantova, la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Mantova, l'Ufficio per i Beni Culturali della Diocesi di Mantova, la Provincia di Mantova, Casa Andreasi, il ristorante Rigoletto.
Nella puntata sono incluse le immagini esclusive di Palazzo Ducale su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
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Appunti di viaggio di Elisa Acerbi * Piazza Canossa di Mantova
Trasmissione di Radio Laghi inBlu sul turismo intelligente curata dalla guida turistica Elisa Acerbi.
LA ROTONDA DI SAN LORENZO MANTOVA
La Rotonda di San Lorenzo e' la chiesa piu' antica della citta'. Costruita nel 1082 quandoMantova faceva parte dei domini della Contessa Matilde di Canossa alla quale, secondo la tradizione, la chiesa deve la fondazione.
La pianta circolare e' animata al livello superiore da un matroneo e presenta ancora tracce dell'originaria decorazione ad affresco. Figure angeliche e un Cristo giudice. Gli affreschi del sec XI sono di scuola bizantina.
Per un editto di Guglielmo Gonzaga la chiesa venne chiusa al culto nel 1579 e inglobata in abitazioni private. Nel 1908 furono smantellate le abitazioni che l'avevano occultata agli occhi e alla storia, riportandola all'aspetto originario.
Un riferimento importante per la ricostruzione della cupola andata perduta nell'opera di restauro fu l'edificio di analogo periodo storico e di analoga pianta circolare: S.Bartolomeo ad Almenno nel bergamasco
Piazza delle Erbe, Mantua, Lombardy, Italy, Europe
Piazza delle Erbe (or simply Piazza Erbe) is one of the main squares of Mantua. Began to take shape when the town hall, near the end of the twelfth century, began to expand beyond the Voltone of St. Peter, from the ancient Roman city that insisted in places then built the current Piazza Sordello. A large yard on the east side of the Monastery of St. Andrew, was intended to ensure that cattle market is held the cattle market. Transferred it in place more peripheral, the space behind the street of St. Andrew, now Via Broletto, where it already had been built shops leased to merchants, was divided in two by the Palazzo del Podesta (also called Palazzo del Broletto) and transformed in the administrative heart of the City. On the eastern side of the part that will become the Piazza delle Erbe, arose the Palazzo della Ragione. On the square being forged, already faced the Rotunda of San Lorenzo, in the Romanesque style, built by Matilda of Canossa, which in its circular structure reminiscent of the Holy Sepulchre, in this exalting its subsidiary to the Precious Blood of Christ and preserved venerated in the nearby Basilica of St. Andrew. With the domain before Bonacolsi and Gonzaga later, the administrative center of political power and moves on costruenda new St. Peter's Square (Piazza Sordello now). The medieval buildings of Piazza Erbe suffered over the centuries alterations and renovations. The sequence of houses that housed the city merchants, were exquisitely decorated with arcades of late Gothic and Renaissance. In 1455 was built the house of the merchant Giovan Boniforte from Concorezzo, individually decorated with terracotta taste of the late Gothic and Venetian, recognizable especially in trine of the windows. The House Boniforte, dominated by the fourteenth-century Torre del Salaro, confirms the coexistence of different architectures. To characterize the square as the Renaissance, was Luca Fancelli, the Florentine architect who worked in the building of the Basilica of St. Andrew on a project of his teacher Leon Battista Alberti. Fancelli intervened on the Palazzo del Podesta, remade the arcades in front of the Palazzo della Ragione and designed the Clock Tower for which he entrusted to Bartolomeo Manfredi, expert in astrology, the construction of the astronomical clock. The earthquake of May 29, 2012 has created many problems to the monuments of the square, in particular at the Palazzo della Ragione and, above the house of the merchant, the Tower of Salaro, crossed by a long vertical crack on the side of the building, but worsened preexisting with the earthquake.
Chiesa di San Lorenzo, Mantova, Italia
Chiesa di forma Circolare in Mantova. Fatta costruire da Matilde di Canossa nel XI secolo e dedicata alla resurrezione di Gerusalemme.
Palazzo Canossa
Residenza dei Marchesi Canossa, il palazzo omonimo fu realizzato tra il 1659 e 1673, commissionato dal Marchese Orazio.
Tradizione vuole che i Canossa discendano da un'antica famiglia proveniente da Verona, che ricevette dai Gonzaga il titolo nobiliare di marchesi. Verso la metà del Seicento, i Canossa acquistarono un palazzo dai conti Alberigi (prospiciente Via Fernelli) e, con successivi acquisti e demolizioni di proprietà vicine, lo ingrandirono fino ad ottenere l'imponente Palazzo attuale.
L'edificio sorge sulla Piazza omonima e la facciata, in bugnato, è arricchita da interessanti formelle in stucco, con immagini di edifici e di paesaggi. La sistemazione delle finestre e le decorazioni delle cornici richiamano le soluzioni cinquecentesche di Giulio Romano. A pianterreno le aperture sono sovrastate da timpani spezzati su cui spicca l'arme della famiglia. Molto interessante il portale, affiancato da colonne marmoree che sostengono il balcone sovrastante, sotto le quali stanno due sculture raffiguranti il cane araldico dei Canossa. I due cani addentano appunto delle ossa e lasciano pensare ad un gioco di parole (can-ossa) per indicare i proprietari del Palazzo.
All'interno, si accede al piano nobile salendo un monumentale scalone, notevole esempio di architettura barocca, che consente l'accesso al piano nobile. La struttura è articolata in un unico ampio ambiente, sia pure a due livelli; la rampa iniziale è vegliata ancora da molossi, mentre le due rampe successive, perpendicolari alla prima, presentano una serie di statue che si ergono sulla balaustra, raffiguranti: Ercole, Marte, Giove, Nettuno e Plutone, circondati da una serie di puttini. Opere realizzate dallo scultore Matteo Pedrali, poco noto ma già al servizio del Duca di Mantova nel 1659.
Il palazzo cessò di essere abitato dai Canossa verso la metà dell'Ottocento, seguì una storia di disdicevoli e tristi impieghi dell'edificio che, nei più recenti anni è stato adibito come sede di uffici, di un plesso scolastico e prima ancora di ambulatori. Attualmente è chiuso per lavori di ristrutturazione dell'intero complesso.
Piazza Canossa è una della piazze più caratteristiche della città. Di fronte a Palazzo Canossa si erge la settecentesca chiesetta votiva della Madonna del Terremoto; presso l'angolo della piazza è collocata l'edicola Liberty di proprietà del Fai, restaurata e ancora funzionante; il fondale che chiude la scenografia d'insieme della piazza è un palazzo porticato a loggia, fatto costruire dai Canossa nel XVIII secolo.
Residence of the Marquis Canossa, the palace of the same name was built between 1659 and 1673, commissioned by the Marquis Orazio.
Tradition has it that the Canossa descended from an ancient family from Verona, who received from Gonzaga the noble title of Marquis. Towards the middle of the seventeenth century, the Canossa bought a mansion from the accounts Alberigi (overlooking Via Fernelli) and, with subsequent purchases and demolition of properties near, enlarged it until the imposing Palazzo current.
The building is located on the square of the same name and the facade, ashlar, is enriched with interesting stucco panels, with images of buildings and landscapes. The arrangement of the windows and the decorations of the frames recall the solutions sixteenth of Giulio Romano. On the ground floor openings are topped by broken pediments on which stands the arms of the family. Very interesting portal, flanked by marble columns supporting the balcony above, beneath which are two sculptures depicting the dog of arms of Canossa. The two dogs snapping precisely the bones and leave thinking about a play on words (can-bones) to indicate the owners of the Palace.
Inside, the main floor is accessed by climbing a grand staircase, a remarkable example of Baroque architecture, which allows access to the main floor. The structure is divided into a single large room, albeit at two levels; the initial ramp is still guarded by mastiffs, while the two successive ramps, perpendicular to the first, have a number of statues that stand on the balustrade, depicting Hercules, Mars, Jupiter, Neptune and Pluto, surrounded by a series of cherubs. Works created by the sculptor Matteo Pedrali, little known but already in the service of the Duke of Mantua in 1659.
The building ceased to be inhabited by the Canossa in the mid-nineteenth century, followed a history of disreputable and sad uses of the building that, in recent years has been used as an office building, a school complex and even before surgeries. It is currently closed for refurbishment of the entire complex.
Rotonda di San Lorenzo, Mantua, Lombardy, Italy, Europe
The year 1083, though written on the plaster in a later period, seems to be the year of construction. Tradition has it built for wish of Matilda of Canossa, as an evocation of the Anastasis (Resurrection) in Jerusalem, the rotunda built around the Holy Sepulchre, and ideally connected to the relic of the Blood of Christ found centuries earlier in Mantua and now preserved in the nearby crypt the basilica of St. Andrew. In reality, the structure Monopteros-periptera and its positioning at a lower level of about 150 cm from that of the adjacent square Herbs, in addition to the existence of two columns and other construction details stone, suggest that the church was built recovering or reconstructing an earlier Roman building, dating from the fourth century, probably a temple or a tomb tholos. The church, a remarkable example of Romanesque art, is on a circular plan, completed by a semicircular apse, and is characterized by a gallery which houses fragments of frescoes of the eleventh and twelfth centuries that represent a rare example of Romanesque painting Lombard, of clear Byzantine school. Over the centuries, the building underwent radical transformations; its transformation project of Leon Battista Alberti (as well as another of Giulio Romano) was not followed, until its desecration. The temple was closed for worship in 1579 on the orders of Duke William Gonzaga. Deconsecrated, the round declined quite rapidly became first a warehouse and then, once uncovered, a circular courtyard for private use within the populous district of the Jewish ghetto of Mantua. In 1908 the building was expropriated and, after restoration, reopened in 1911 and ridestinata for worship in 1926; the church was freed from the superstructure and the buildings that completely occluded the view (the rotunda of San Lorenzo is not in fact visible in old photos of the square). To bring it back to the probable original forms was used to model the coeval roundabout San Tome of Almenno San Bartolomeo.
Matilda of Canossa exhibit at Casa Buonarroti
One of the few women to be remembered for her military acheivements, Matilda of Canossa is celebrated in an exhibition at Casa Buonarroti Florence until October 10, 2016.
LDM NEWS ( is a video publishing project of Istituto Lorenzo De’ Medici.
We spotlight people, places and events in Florence, with a focus on student life and tips to make this magical city feel like a second home.
Rotonda San Lorenzo a Mantova
Il rilievo morfometrico tridimensionale della Rotonda San Lorenzo uno dei simboli del regno di Matilde di Canossa. Il lavorodi ricerca è che è parte integrante della mostra “Matilde e il tesoro di Canossa tra castelli e città”, organizzata dalla Provincia di Reggio-Emilia a Palazzo Magnani dal 31 agosto 2008 al 19 gennaio 2009 sviluppa un progetto per la valorizzazione del patrimonio architettonico a scala anche territoriale.
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Credits:
Castello di Canossa (27/5/2015)
Il castello di Matilda di Canossa (27 maggio 2015)
GONZAGA (Mantova) CENTRO STORICO le 2 TORRI di notte + frazione Palidano VILLA ALESSIA al tramonto
Centro agricolo noto per aver dato i natali a quella famiglia Corradi che, una volta conquistato il potere a Mantova, cambiò il proprio nome in quello del paese d’origine. Al centro del paese è la bella piazza porticata in fondo alla quale si ergono le due torri quattrocentesche, unici resti dell’antico castello: la maggiore, con sopraelevazione cinquecentesca, è una delle più belle di tutto il territorio mantovano. A Gonzaga si tiene ogni anno la Fiera Millenaria, le cui origini risalgono al secolo IX, appuntamento di rilevanza nazionale che richiama allevatori e agricoltori da ogni parte della penisola.
STORIA DI GONZAGA
Il territorio gonzaghese è stato occupato dagli Etruschi fra il VI e il V sec.a.c. e dai Galli Boi a partire dal IV sec.a.c. Nel III sec.a.c. i Galli vengono sconfitti dai Romani nella battaglia di Casteggio. Sfruttando il clima di terrore dovuto ad Annibale i Galli riescono a tornare in possesso del territorio nel 218 a.c. per essere poi definitivamente sostituiti dai Romani nel 191 a.c. in seguito alla sconfitta di Annibale. I Romani controllano il territorio di Gonzaga dal I sec.a.c. al IV sec.d.c. quando arrivano i Barbari che distruggono e saccheggiano la zona fino al X sec.d.c.
Prima del 1000 la Corte di Gonzaga, delimitata dal fiume Gonzaga comprende un fortilizio e una piccola cappella. Le informazioni riguardanti questo periodo sono scarse a causa delle azioni barbariche. E’ noto però che i proprietari della Corte di Gonzaga sono i Canossa, famiglia di origine Longobarda a cui è attribuita la costruzione del monastero benedettino che viene gestito dall’ abate di Polirone. Di fondazione Canossiana è anche la parrocchiale di Gonzaga intitolata a S. Benedetto, dai pregevoli dipinti. La contessa Matilde di Canossa è nota per il suo costante sostegno al papato nel conflitto contro l’imperatore Enrico IV. Infatti nel 1077 la Contessa, con l’aiuto di Papa Gregorio VII, nomina la Santa Sede erede universale dei suoi possedimenti. La diatriba finisce quando Enrico V, venuto in Italia nel 1111 per essere nominato imperatore, incontra Matilde la quale lo nomina erede dei suoi beni. La Contessa muore nel 1115 a Bondeno. Alla morte di Enrico V Gonzaga, secondo la volontà di Matilde, passa ai Benedettini di Polirone. Successivamente l' imperatore Ottone IV entrato in possesso del territorio gonzaghese lo dona ai Casaloldo che rimangono i proprietari finchè nel XIII sec. subentrano i Corradi che cambiano il cognome in Gonzaga e si sostituiscono ai Bonacolsi nella signoria di Mantova.
Il '400 e il '500 sono caratterizzati da un clima di pace che consene l' inizio delle opere di bonifica del territorio paludoso. A questi anni risale anche la costruzione del Convento di S. Maria per ospitare prima un gruppo di eremiti e poi di carmelitani.
Nel XVII sec. si assiste ad un periodo di decadenza del ducato di Mantova. Questo non impedisce il fiorire di agricoltura, artigianato e commercio, infatti nel 1676 con decreto ducale vengono istituiti il mercato nella piazza ogni mercoledì e la fiera.
Il '700 inizia con la guerra di secessione spagnola. In questo periodo il territorio mantovano è alleato con i francesi. Gonzaga è sottoposta a scorrerie franco-ispaniche. Nel 1707 il Duca di Mantova viene deposto dalla sovranità per essere venuto meno al patto di neutralità stipulato con l'Imperatore d' Austria e aver appoggiato i francesi. Il ducato passa sotto il diretto controllo della casa d'Austria. Nel 1717 viene demolito il castello di Gonzaga ormai militarmente inutile e le pietre vengono utilizzate per costruire la fortezza di Mantova.
Durante il Risorgimento il Conte Giuseppe Arrivabene in villa Agnella intrattiene rapporti con i carbonari emiliani e con Ciro Menotti. Una figura importante del periodo è Lisiade Pedroni, patriota gonzaghese al fianco di Garibaldi. Nel 1866, con la III guerra di indipendenza, Gonzaga entra a far parte del Regno d'Italia.
Il '900 si apre con la prima amministrazione socialista a Gonzaga che dura fino al fascismo. Nel 1912 il congresso collegiale di Gonzaga emana una mozione d'ordine contro Enrico Ferri che si dimette e vince poi le elezioni presentandosi singolarmente. Nel 1923 inizia il movimento fascista e vengono uccisi Malagutti e Secchi. il 1944 è l'anno della battaglia partigiana. La liberazione di Gonzaga avviene il 22 aprile 1945. L’anno successivo si presenta alle urne il 94% della popolazione e il 78% vota a favore della Repubblica.
ArsLife - MATILDE DI CANOSSA
Matilde di Canossa. Il Papato, lImpero. Storia, arte, cultura alle origini del romanico, Mantova. LABBAZIA DI MATILDE. Arte e storia in un grande monastero dellEuropa Benedettina (1007-2007), a San Benedetto Po.
Rientro dal castello dei fantasmi di Mantova
I Gonzaga del Po
Presentiamo un territorio caratterizzato, dalle grandi potenzialità: I Gonzaga del Po, Terradai destini incrociati. Incontro di province significative, Mantova-Cremona-Reggio, di due regioni di avanguardia europea, Lombardia ed Emilia. Qui la storia ha intrecciato caratteri distintivi forti: la cultura e la civiltà dei Gonzaga; una rete di monumenti definita; le suggestioni naturali esaltate dalla magica confluenza dell'Oglio e del Po; le ricche qualità della innovazione nella produzione economica, diversificata ma tipica; nell'agroalimentare e in una rete industriale fortemente connessa al territorio; le diverse impronte civili, percorse da una intensa venatura spirituale. Non si tratta di una semplice geografia, bensì di una geografia animata; di una storia intensa che disegna un chiaro territorio integrato.
Gita a Mantova dell'Associazione Ponte di Capannori
A mantova per la mostra di Matilde di Canossa
S. Benedetto Po Abbazia di S. Benedetto in Polirone (3/3) INTERNI ED ESTERNI
Il Monastero di Polirone fu fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa, nonno della celebre contessa Matilde, sull'isola che si trovava tra il Po e il fiume Lirone. Il monastero ebbe un ruolo fondamentale nella storia del monachesimo per l'impegno religioso, politico e culturale fino a che nel 1797 fu soppresso da Napoleone Bonaparte.
La grandiosa Chiesa Abbaziale, fu edificata tra il 1540 e il 1545 da Giulio Romano senza demolire le vecchie strutture romaniche e gotiche. Egli adottò soluzioni originali per far convivere diversi stili architettonici creando un interno raffinato ed omogeneo. Le statue di santi che arredano le navate e ornano gli ingressi delle cappelle laterali sono opera di Antonio Begarelli, artista modenese che il Vasari definisce il Michelangelo della terracotta, mentre il coro e la meravigliosa sacrestia sono arredati dagli armadi intagliati eseguiti da Giovanni Maria Piantavigna tra il 1561 e il 1563. Nell'ambiente posto tra il transetto e la sagrestia si trova la tomba di Matilde di Canossa, un sarcofago in alabastro sorretto da quattro leoncini di marmo rosso. Il corpo della contessa non è più collocato nel sepolcro dal 1633, quando venne trasferito nella Basilica di San Pietro a Roma.
All'interno della Basilica si trova anche l'Oratorio di Santa Maria databile tra la fine del XI secolo e la metà del XII secolo.
Palazzo te
A walk through the rooms of Palazzo Te in Mantova.Gorgeous
PIEVE DI CORIANO (Mantova) CHIESA MATILDICA Chiesa di Santa Maria Assunta / Epifania 2017
La chiesa di Pieve venne costruita nel 1082, per volere di Matilde di Canossa.
L'altissimo campanile fu eretto dal 1930 al 1934. La costruzione poggia su un basamento antico rinvenuto durante gli scavi. Per alcuni vi sorgeva la torre del castello di Matilde, per altri invece era il sito dell'antico Battistero della Pieve. Il 27 gennaio 2007 è stato inaugurato l'oratorio Giovanni Paolo II, che si trova in piazza Aldo Moro, nei pressi della chiesa. A seguito del terremoto del 20 e del 29 maggio 2012 nella chiesa, si sono gravemente danneggiate cinque volte, attualmente messe in sicurezza. Il giorno 8 dicembre 2012, in occasione dell'Immacolata Concezione, dopo il restauro delle volte danneggiate dal sisma di maggio, la chiesa è stata riaperta.
Per quanto riguarda la data di erezione della Pieve, da alcuni marmi posti in facciata, si può leggere: A Dio Ottimo e Massimo e alla Beata Vergine Maria in cielo Assunta. Eretta nell'anno 1082 dalla Contessa Matilde. Certamente dati storici attendibili non se ne sono ancora trovati, tranne una annotazione del parroco Vincenzo boni nel registro dei battesimi alla data 29 Aprile 1683 che riporta all'anno 1092 la fondazione della chiesa. Tuttavia per le somiglianze artistiche con le chiese di S. Lorenzo di Pegognaga e di S. Fiorenti di Nuvolato, edificate negli anni 1080-1085, si ritiene che anche la nostra chiesa sia di quel periodo.
La chiesa ha una armonica pianta basilicale, con tre navate e tre absidi semicircolari scandite da semicolonne. I muri della navata mediana hanno arcate a tutto sesto poggianti su otto colonne in cotto con capitelli scantonati, pilastri cruciformi scandiscono la zona presbiteriale dalla navata plebana. Il tetto è sostenuto da travature a vista e l'interno riceve luce da monofore strette e strombate. La chiesa pervenne nelle sue forme originali fino al 1538 quando il parroco Sicheo degli Uberti trasformò le linee romaniche in architetture rinascimentali. Dal 1911 si pose mano al restauro dell'interno. Fu demolita la volta a botte che aveva relegato nella soffitta le monofore e le capriate. Dopo l'atterramento delle scialbature, si constatò che tutto l'interno era affrescato. Purtroppo fu riportato tutto a pietra vista, rovinando testimonianze di arte e di fede popolare pervenute a noi nel corso dei secoli. Nella navata di sinistra furono abbattute le cappelle e chiusa una grande finestra. Pure nell'abside centrale furono chiusi i due finestroni, abbattuto il campanile eretto sull'abside di destra e otturate le finestre al centro delle absidi minori. All'esterno tuttavia le tre absidi riportano ancora la decorazione in cotto originale.