Storie di Persone e di Musei - Museo Etrusco Guarnacci Volterra
Riproduzione della conferenza tenutasi il 2 febbraio 2018 con la presentazione del Museo Guarnacci di Volterra (PI), ad opera di Alessandro Furiesi, Responsabile scientifico del museo
Il Museo Etrusco Guarnacci è uno dei musei etruschi più importanti della Toscana; conserva importanti capolavori come l'Ombra della Sera o la Stele di Avile Tite.
È il museo di punta del Sistema Museale di Volterra che conta altri due musei (la Pinacoteca e il Museo dell'Alabastro), il Palazzo dei Priori e le aree archeologiche dell'Acropoli Etrusca e del Teatro romano.
Un museo nato oltre 250 anni fa - come il Museo Guarnacci di Volterra - conserva, oltre agli importanti reperti di epoca etrusca provenienti dalla città e dal suo territorio che possono essere ammirati dai visitatori, un inestimabile patrimonio di documentazione.
Nelle sale espositive e negli archivi sono infatti raccolte le testimonianze della sua vita: notizie sul ritrovamento dei reperti, documenti relativi alle iniziative che vi si sono svolte (mostre, conferenze, convegni, attività divulgative) e anche informazioni su coloro che vi hanno lavorato, direttori, bibliotecari, studiosi, restauratori e custodi, e su chi lo ha visitato.
La conferenza racconterà la lunga vita del museo attraverso l'illustrazione delle storie e dei protagonisti che ne hanno fatto, col tempo, uno dei musei etruschi più famosi ed importanti. Non solamente Mario Guarnacci, a cui è intestato il museo, ma anche altri benefattori che hanno contribuito con lasciti più o meno consistenti, direttori ed importanti ospiti del museo che hanno lasciato la traccia della loro presenza in documenti, fotografie, dediche.
Un museo che è presente nella vita della città, nel suo tessuto sociale, culturale ed anche economico, non può non testimoniare anche il passaggio dei suoi visitatori, dapprima i cittadini di Volterra, poi anche i turisti italiani e stranieri che ogni giorno attraversano le sale.
Toscana 15. September 2012. Volterra - Toscana - Italien. Volterra. Video.
Toscana 15. September 2012. Volterra - Toscana - Italien. Volterra. Video.
Volterra - Toscana - Italien.
Piazza dei Priori
Palazzo dei Priori (1208/1254/1257)
Stadtverwaltung und eine Pinakothek.
Volterra - Toscana - Italien.
Piazza dei Priori
Palazzo Pretorio und Torre dei Podesta (13.Jhdt.)
Schweinchen am Turm
Volterra - Toscana - Italien.
Piazza dei Priori
Cassa Di Risparmio Di Volterra
Volterra - Toscana - Italien.
Dom Santa Maria Assunta (12. Jhdt.)
Baptisterium San Giovanni (13. Jhdt.)
Volterra - Toscana - Italien.
Der Palazzo Minucci-Solaini (16. Jhdt.)
Via dei Sarti in Volterra.
Pinacoteca e Museo Civico (seit 1982)
Volterra - Toscana - Italien.
Sehr schöne Geschäfte in Volterra
mit Glas und Alabaster.
Volterra - Toscana - Italien.
Teatro Romano
erbaut zur Zeit des Kaisers
Augustus (27 v. Chr.--14 n. Chr.).
Blick auf das Römisches Theater
und die Thermen von Volterra.
Volterra ist ein Zentrum der Alabaster-Verarbeitung.
Es gibt hier 50 verschiedene Alabaster-Sorten.
Zahlreiche Werkstätten befinden sich in der Stadt.
VOLTERRA (Pisa) - Presentazione della Città - YOUTUBE
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La Città di Volterra fu edificata dagli Etruschi sulla linea del monte che separa l'ampia valle del Cecina da quella dell'Era, in una posizione che aveva già favorito insediamenti umani fin dal periodo Neolitico, come testimoniano numerosi reperti archeologici. Volterra fu una delle dodici lucumonie che formarono la confederazione degli Etruschi. Nel IV secolo a.C., grazie alla sua fiorente economia, vennero costruite le grandi mura, il cui perimetro superava oltre sette chilometri. Sottomessa da Roma verso il 260 a. C., ne divenne municipio e, alla dissoluzione dell'impero romano d'Occidente, fu sede vescovile. Dopo il periodo delle invasioni, dal IX al XII secolo, ebbe il favore degli imperatori Carolingi, Sassoni e Franchi. Nella prima metà del secolo XII Volterra si organizza in libero Comune, in lotta con il vescovo per il possesso della città e delle ricchezze del suo territorio. Dopo tentativi di ribellione e di compromesso, la città venne assediata e saccheggiata dai Fiorentini nel 1472 per la questione delle cave di allume. Oggi Volterra è una città che conserva un aspetto prevalentemente medievale, soprattutto negli edifici pubblici e privati, come il Palazzo dei Priori del secolo XIII, il Palazzo Pretorio, le case-torri dei Buomparenti e Buonaguidi e in quelle Toscano, nella Piazzetta di San Michele in Via Guarnacci. I segni di un'antica civiltà si ritrovano negli edifici religiosi, fra cui la Cattedrale del secolo XII, il Battistero, ottagonale con cupola e elegante portale marmoreo, la conventuale chiesa di San Francesco con l'attigua cappella della Croce di Giorno, affrescata da Cenni di Francesco nel 1410, la chiesa di San Michele in foro dalla facciata pisana, nonché l'antica costruzione della chiesa di Sant'Alessandro. Volterra inoltre conserva reperti del periodo etrusco, quali la Porta all'Arco del secolo IV, con i fianchi formati da grossi blocchi quadrangolari, l'Acropoli di Piano di Castello, la cinta muraria del secolo IV, ancora visibile in alcune zone della città, nonché ipogei, vasi ed urne cinerarie.
La grande stagione artistica si manifesta durante il periodo etrusco fra il VI e I secolo a.C. nella copiosa produzione delle urne cinerarie in alabastro, di cui Volterra fu il centro produttivo principale, la cui lavorazione riprese nel secolo XVI, indirizzandosi verso forme artistiche.
Oltre ai monumenti e alle numerose testimonianze di arte e di storia, Volterra possiede tre strutture museali di notevole interesse storico-artistico: il Museo Guarnacci, senza dubbio uno dei più importanti musei italiani per l'abbondante patrimonio etrusco-romano costituito da urne cinerarie in alabastro e bronzetti votivi, fra cui si nota la celebre Ombra della Sera, la Pinacoteca e il Museo Civico di Palazzo Minucci-Solaini con la grandiosa tavola della Deposizione dalla Croce del Rosso Fiorentino e il Museo Diocesano importante per la varietà del materiale tessile, per le miniature e per le sculture trecentesche di scuola senese.
EVERYTHING #italyathand
Assapora il piccolo teaser di Italy at Hand, il Film di Convention Bureau Italia. Lasciati ispirare dal viaggio virtuale che ti proponiamo. Ogni immagine rappresenta un esempio di un intrinseco valore della nostra identità italiana. Lasciati ispirare dalla nostra Italia a portata di mano.
Special thanks to Giorgia Cervellati (bambina).
Si ringrazia per la gentile concessione:
© Fondazione Palazzo Strozzi
Arcidiocesi di Firenze
Accademia delle Arti del Disegno di Firenze
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina
Comune di Volterra
Pinacoteca e Museo Civico di Volterra
Musée des Beaux-Arts et d'Archéologie de Besançon.
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Watch ITALY AT HAND, il Film
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Fulvio Leoncini - Elettroshock
Fulvio Leoncini - Elettroshock
Pinacoteca e Museo Civico di Volterra
06 maggio - 5 giugno 2017
evento a cura di Mauro Pantani
Associazione Culturale Athena Spazio Arte
fotografia e montaggio video Silvia Settesoldi
La corrispondenza negata , decine di lettere scritte e mai spedite dai matti rinchiusi nel Manicomio di Volterra hanno ispirato Fulvio Leoncini che con le sue opere coglie tutta la solitudine, la disperazione, le speranze e i sogni espressi in questi documenti e li
traduce in segni, dando colore e forma a ogni storia . Una visione poetica che rende visibile a chi la guarda questo immenso dolore .
La Pinacoteca 1/2 - opere (Volterra) - di P.Gasparri
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Ha sede nello splendido palazzo Minucci-Solaini, attribuito ad A. da Sangallo il Vecchio e custodisce soprattutto opere di artisti senesi, fiorentini e volterrani dal '300 al '600: Neri di Bicci, Taddeo di Bartolo, D. Ghirlandaio (Redentore e Santi), Rosso Fiorentino (Deposizione di Volterra, 1521), L. Signorelli, B. Franceschini, D. Ricciarelli; sculture medioevali, monete e medaglie.
La Pinacoteca 3/3 - (Il Codice del Rosso) Volterra YOUTUBE
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Ha sede nello splendido palazzo Minucci-Solaini, attribuito ad A. da Sangallo il Vecchio e custodisce soprattutto opere di artisti senesi, fiorentini e volterrani dal '300 al '600: Neri di Bicci, Taddeo di Bartolo, D. Ghirlandaio (Redentore e Santi), Rosso Fiorentino (Deposizione di Volterra, 1521), L. Signorelli, B. Franceschini, D. Ricciarelli; sculture medioevali, monete e medaglie.
La Pinacoteca 2/3 - (Il Codice del Rosso) Volterra YOUTUBE
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Ha sede nello splendido palazzo Minucci-Solaini, attribuito ad A. da Sangallo il Vecchio e custodisce soprattutto opere di artisti senesi, fiorentini e volterrani dal '300 al '600: Neri di Bicci, Taddeo di Bartolo, D. Ghirlandaio (Redentore e Santi), Rosso Fiorentino (Deposizione di Volterra, 1521), L. Signorelli, B. Franceschini, D. Ricciarelli; sculture medioevali, monete e medaglie.
La Pinacoteca 2/2 - opere (Volterra) - di P.Gasparri
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Ha sede nello splendido palazzo Minucci-Solaini, attribuito ad A. da Sangallo il Vecchio e custodisce soprattutto opere di artisti senesi, fiorentini e volterrani dal '300 al '600: Neri di Bicci, Taddeo di Bartolo, D. Ghirlandaio (Redentore e Santi), Rosso Fiorentino (Deposizione di Volterra, 1521), L. Signorelli, B. Franceschini, D. Ricciarelli; sculture medioevali, monete e medaglie.
Documentario Musei di Pisa - Seconda puntata
50canale.tv
***** Pisa - MUSEO NAZIONALE DI SAN MATTEO
Il Museo nazionale di San Matteo è il più importante museo di pittura e scultura a Pisa, situato nella piazzetta di San Matteo in Soarta.
Situato nel convento medievale di San Matteo, si affaccia sull'Arno con un elegante prospetto in stile romanico pisano ed una facciata (dove si trova l'ingresso) classicheggiante. Possiede una serie completa di opere dei principali maestri pisani e più in generale toscani dal XII al XVII secolo, oltre a reperti archeologici e ceramici. Il numero e la rilevanza delle opere qui custodite fanno del San Matteo, sito forse meno noto di quanto meriterebbe, uno dei musei più importanti d'Europa in tema di arte medioevale. Straordinaria in particolare è la collezione di opere pittoriche del territorio pisano del XII e XIII secolo. Il valore di queste opere porta sempre più gli studi storico-artistici a riconoscere che quella pisana sia stata la maggior scuola pittorica italiana sino alle soglie del XIII secolo.
Il Museo Nazionale di San Matteo di Pisa raccoglie opere provenienti dai principali edifici ecclesiastici della città e del territorio. La collezione di scultura lapidea comprende opere dal primo Medioevo al Cinquecento, tra cui spiccano notevoli testimonianze del periodo “romanico” e i capolavori di Nicola e Giovanni Pisano, di Andrea e Nino Pisani, Francesco di Valdambrino, Donatello, Michelozzo e Andrea della Robbia. Ricchissima la collezione di pittura, che annovera oltre duecento dipinti dell’arte toscana tra il Cinquecento e il Settecento. La pinacoteca, una delle più notevoli al mondo per l'arte cristiana, conserva mirabili tavole di Giunta Pisano, Berlinghiero, Volterrano, Simone Martini, Lippo Memmi, Francesco Traini, Taddeo Gaddi, Spinello Aretino affiancate, per il Quattrocento, dalle opere eccelse di Masaccio, di Gentile da Fabriano, del Beato Angelico, di Benozzo Gozzoli e del Ghirlandaio. Il museo conserva anche importanti testimonianze di codici miniati (secoli XII-XIV), di scultura lignea del Trecento e del Quattrocento, di ceramiche medievali (oltre 600 rarissimi bacini ceramici di fattura islamica dei secoli X-XIII e maioliche arcaiche pisane dagli inizi del XIII secolo).
La Pinacoteca 1/3 - (Il Codice del Rosso, di P.Gasparri)
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Ha sede nello splendido palazzo Minucci-Solaini, attribuito ad A. da Sangallo il Vecchio e custodisce soprattutto opere di artisti senesi, fiorentini e volterrani dal '300 al '600: Neri di Bicci, Taddeo di Bartolo, D. Ghirlandaio (Redentore e Santi), Rosso Fiorentino (Deposizione di Volterra, 1521), L. Signorelli, B. Franceschini, D. Ricciarelli; sculture medioevali, monete e medaglie.
Museo del Duomo, Città di Castello
Museo archeologico di Ferrara - Sala dell'abitato di Spina
Ferrara -- Museo Archeologico Nazionale. Progettazione di un apparato di multiproiezione per la Sala dell'abitato in Spina
Un viaggio virtuale nell'antica città etrusca di Spina.
Progetto di Art Media Studio, Firenze.
OMAGGIOAVENERE.mov
Rita Balleri, curatrice della mostra insieme a Oliva Rucellai, illustra 'Omaggio a Venere' esposizione allestita nel 2010 al Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia (Sesto Fiorentino). La mostra rientra nel percorso 'Per ville e per giardini. Sorprese d'arte e archeologia alle porte di Firenze' promosso dall'Ente CRF nel quadro del progetto pluriennale Piccoli Grandi Musei.
Rita Balleri, curator of the event together with Oliva Rucellai, talks about 'Homage to Venus' an exhibition held in 2010 in the Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia (Sesto Fiorentino, Italy)
Percorso Agostiniano ai Musei Civici di Pavia
Ai Musei Civici di Pavia è possibile effettuare un Percorso Agostiniano composto dai reperti che nei secoli sono stati raccolti dalla Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, testimoni della presenza secolare dei frati agostiniani e del corpo di Sant'Agostino in Pavia
SAN GIMIGNANO
San Gimignano is a small walled medieval hill town in the province of Siena, Tuscany, north-central Italy. It is mainly famous for its medieval architecture, especially its towers, which may be seen from several kilometers outside the town.
Towers in San GimignanoSan Gimignano was founded as a small village in the 3rd century BC by the Etruscans. Historical records begin in the 10th century, when it adopted the name of the bishop Saint Geminianus, who had defended it from Attila's Huns.
In the Middle Ages and Renaissance era, it was a stopping point for Catholic pilgrims on their way to Rome and the Vatican, as it sits on the medieval Via Francigena. The city's development also was improved by the trade of agricultural products from the fertile neighbouring hills.
In 1199, during the period of its highest splendour, the city made itself independent from the bishops of Volterra. Divisions between Guelphs and Ghibellines troubled the inner life of the commune, which nonetheless, still managed to embellish itself with artworks and architectures.
Saint Fina, known also as Seraphina and Serafina, was a thirteenth century Italian saint born in San Gimignano during 1238. Since Saint Fina died on March 12, 1253 her feast day became March 12. Her major shrine is in San Gimignano and the house said to be her home still stands in the town.
On May 8, 1300, San Gimignano hosted Dante Alighieri in his role of ambassador of the Guelph League in Tuscany.
The city flourished until 1348, when the plague that affected all of Europe, compelled it to submit to Florence. San Gimignano became a secondary centre until the nineteenth century, when its status as a touristic and artistic resort began to be recognized.
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San Gimignano si erge con il profilo delle sue torri, su di un colle (m.334) a dominio della Val dElsa. Sede di un piccolo villaggio etrusco del periodo ellenistico (III-II sec. a.C.) inziò la sua storia intorno al X secolo prendendo il nome del Santo Vescovo di Modena: San Gimignano, che avrebbe salvato il borgo dalle orde barbariche. Ebbe grande sviluppo durante il Medioevo grazie alla via Francigena che lo attraversava. Tantè che San Gimignano ebbe una straordinaria fioritura di opere darte che adornarono chiese e conventi. Nel 1199 divenne libero comune, combattè contro i Vescovi di Volterra ed i comuni limitrofi, patì lotte intestine dividendosi in due fazioni al seguito degli Ardinghelli (guelfi) e dei Salvucci (ghibellini). Lotto maggio 1300 ospitò Dante Alighieri, ambaciatore della lega guelfa in Toscana. La terribile peste del 1348 ed il successivo spopolamento gettarono San Gimignano in una grave crisi. La cittadina dovette perciò sottomettersi a Firenze. Dal degrado e abbandono dei secoli successivi si uscì soltanto quando si cominciò a riscoprire la bellezza della città, la sua importanza culturale e loriginaria identità agricola.
Itinerari artistici
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Il Duomo o Chiesa Collegiata, consacrata nel 1148, strutturata su tre navate è arricchita da pregevoli affereschi di scuola senese: Vecchio e Nuovo Testamento (Bartolo di Fredi e Bottega dei Memmi); Giudizio Universale (Taddeo di Bartolo), opere di scuola fiorentina: Storie di Santa Fina (Ghirlandaio), San Sebastiano (Benozzo Gozzoli), Statue Lignee (Jacopo della Quercia) e sculture di Giuliano e Benedetto da Maiano. Tutto questo fà della Collegiata di San Gimignano un museo di grande prestigio.
Itinerari artistici
Palazzo Comunale: Cortile e Sala di Dante con la Maestà di Lippo Memmi. Museo Civico e Pinacoteca con opere di Filippino Lippi, Pinturicchio,Benozzo Gozzoli, Domenico di Michelino, Pier Francesco Fiorentino, Sebastiano Mainardi, Lorenzo di Niccolò di Martino, Coppo di Marcovaldo ecc... Inoltre dal museo civico si può visitare la Torre Grossa o del Podestà costruita nel 1311 ed alta 54 metri.
Museo darte Sacra: Tele, tavole e frammenti lapidei provenienti da chiese e conventi soppressi. Argenterie, corali e vesti liturgiche.
Museo Archeologico reperti archeologici etruschi, romani e medioevali provenienti da scavi e ritrovamenti nel territorio comunale.Spezieria di Santa Fina, materiale proveniente dalla Spezieria dello Spedale di Santa Fina, che riproduce lantica farmacia, con i contenitori di ceramica e vetro ed i medicamenti. Galleria di Arte Moderna e Contemporanea R. De Gradaimportante spazio espositivo della città.
Chiesa di SantAgostino: Storie di SantAgostino (Benozzo Gozzoli) resti di affreschi trecenteschi, tavole e tele di autori diversi (Benozzo Gozzoli, Piero del Pollaiolo, Pier Francesco Fiorentino, Vincenzo Tamagni, Sebastiano Mainardi). Cappella di Santo Bartolo(Benedetto da Maiano).
Aletheiaonline - Una Notte al Museo
Documentario on the road sulla notte dei musei a Siena. Viaggio Notturno nella Pinacoteca Nazionale di Siena con l'aiuto degli della 4°B del Liceo Artististico
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The blue sky over St. Gimignano
San Gimignano is a small walled medieval hill town in the province of Siena, Tuscany, north-central Italy. It is mainly famous for its medieval architecture, especially its towers, which may be seen from several kilometers outside the town.
Towers in San GimignanoSan Gimignano was founded as a small village in the 3rd century BC by the Etruscans. Historical records begin in the 10th century, when it adopted the name of the bishop Saint Geminianus, who had defended it from Attila's Huns.
In the Middle Ages and Renaissance era, it was a stopping point for Catholic pilgrims on their way to Rome and the Vatican, as it sits on the medieval Via Francigena. The city's development also was improved by the trade of agricultural products from the fertile neighbouring hills.
In 1199, during the period of its highest splendour, the city made itself independent from the bishops of Volterra. Divisions between Guelphs and Ghibellines troubled the inner life of the commune, which nonetheless, still managed to embellish itself with artworks and architectures.
Saint Fina, known also as Seraphina and Serafina, was a thirteenth century Italian saint born in San Gimignano during 1238. Since Saint Fina died on March 12, 1253 her feast day became March 12. Her major shrine is in San Gimignano and the house said to be her home still stands in the town.
On May 8, 1300, San Gimignano hosted Dante Alighieri in his role of ambassador of the Guelph League in Tuscany.
The city flourished until 1348, when the plague that affected all of Europe, compelled it to submit to Florence. San Gimignano became a secondary centre until the nineteenth century, when its status as a touristic and artistic resort began to be recognized.
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San Gimignano si erge con il profilo delle sue torri, su di un colle (m.334) a dominio della Val dElsa. Sede di un piccolo villaggio etrusco del periodo ellenistico (III-II sec. a.C.) inziò la sua storia intorno al X secolo prendendo il nome del Santo Vescovo di Modena: San Gimignano, che avrebbe salvato il borgo dalle orde barbariche. Ebbe grande sviluppo durante il Medioevo grazie alla via Francigena che lo attraversava. Tantè che San Gimignano ebbe una straordinaria fioritura di opere darte che adornarono chiese e conventi. Nel 1199 divenne libero comune, combattè contro i Vescovi di Volterra ed i comuni limitrofi, patì lotte intestine dividendosi in due fazioni al seguito degli Ardinghelli (guelfi) e dei Salvucci (ghibellini). Lotto maggio 1300 ospitò Dante Alighieri, ambaciatore della lega guelfa in Toscana. La terribile peste del 1348 ed il successivo spopolamento gettarono San Gimignano in una grave crisi. La cittadina dovette perciò sottomettersi a Firenze. Dal degrado e abbandono dei secoli successivi si uscì soltanto quando si cominciò a riscoprire la bellezza della città, la sua importanza culturale e loriginaria identità agricola.
Itinerari artistici
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Il Duomo o Chiesa Collegiata, consacrata nel 1148, strutturata su tre navate è arricchita da pregevoli affereschi di scuola senese: Vecchio e Nuovo Testamento (Bartolo di Fredi e Bottega dei Memmi); Giudizio Universale (Taddeo di Bartolo), opere di scuola fiorentina: Storie di Santa Fina (Ghirlandaio), San Sebastiano (Benozzo Gozzoli), Statue Lignee (Jacopo della Quercia) e sculture di Giuliano e Benedetto da Maiano. Tutto questo fà della Collegiata di San Gimignano un museo di grande prestigio.
Itinerari artistici
Palazzo Comunale: Cortile e Sala di Dante con la Maestà di Lippo Memmi. Museo Civico e Pinacoteca con opere di Filippino Lippi, Pinturicchio,Benozzo Gozzoli, Domenico di Michelino, Pier Francesco Fiorentino, Sebastiano Mainardi, Lorenzo di Niccolò di Martino, Coppo di Marcovaldo ecc... Inoltre dal museo civico si può visitare la Torre Grossa o del Podestà costruita nel 1311 ed alta 54 metri.
Museo darte Sacra: Tele, tavole e frammenti lapidei provenienti da chiese e conventi soppressi. Argenterie, corali e vesti liturgiche.
Museo Archeologico reperti archeologici etruschi, romani e medioevali provenienti da scavi e ritrovamenti nel territorio comunale.Spezieria di Santa Fina, materiale proveniente dalla Spezieria dello Spedale di Santa Fina, che riproduce lantica farmacia, con i contenitori di ceramica e vetro ed i medicamenti. Galleria di Arte Moderna e Contemporanea R. De Gradaimportante spazio espositivo della città.
Chiesa di SantAgostino: Storie di SantAgostino (Benozzo Gozzoli) resti di affreschi trecenteschi, tavole e tele di autori diversi (Benozzo Gozzoli, Piero del Pollaiolo, Pier Francesco Fiorentino, Vincenzo Tamagni, Sebastiano Mainardi). Cappella di Santo Bartolo(Benedetto da Maiano).