Ancona, giù altri cinque silos al porto di Ancona
Così viene giù, alle 10,30, l’ultimo blocco dei silos granari della Sicilia al porto di Ancona. L’abbattimento, con 35 chili di dinamite, dei cinque piloni, dei 34 costruiti negli anni 60 conclude la prima parte d’intervento, che proseguirà dopo l’estate con il sito di Sai Srl. Cambiano i flussi economici e cambia il porto: i segni meno del mercato cerealicolo e l’aumento del traffico merci portano dunque alla creazione di nuovi spazi nello scalo.
L' arco di Traiano al porto di Ancona
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Barca a fuoco di fronte al porto di Ancona
Barca a fuoco di fronte al porto di Ancona salve le 5 persone a bordo
Statua di Traiano e Porta Pia in Ancona
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Ancona - Porto, rimosse le prime reti davanti al basamento della lanterna
A breve saranno rimosse fino all'arco di Traiano
Tramonto al porto di Ancona
Tramonto sul porto di Ancona, 14 giugno 2008. Nuvoloni, mare mosso, sole rosso. Video di qualità, fatto al volo con Nokia N73. Spero si percepisca qualcosa della bellezza del momento.
Sunset over my hometown Ancona, Italy. Big clouds, wind, grey sea, red sun. Not a high quality video, taken by a Nokia N73 cell phone. Hope it still captures the beauty of the moment.
CORINALDO (ANCONA, MARCHE, ITALY)
Corinaldo, comune di 4927 abitanti, provincia di Ancona, Marche, Italia. Borgo medioevale con cinta muraria risalente al XIV secolo. Il nome di Corinaldo deriva probabilmente da “Curia di Rinaldo”, antico nome longobardo che il primo nucleo abitato doveva avere in epoca altomedievale. “Arsa e distrutta dall'empio Alarico, la bella e famosa città di Suasa, l'anno della nostra salute 409, come fu scritto, quelli che dagli incendi avanzarono per salvarsi, fuggirono verso il vento Cecias dentro i vicini colli, l'anno del parto della Vergine 411 diedero principio a fabbricare una città formata con regole e disegno di architettura la chiamarono Corinaldo, quasi curre in altum”: così scriveva a proposito delle origini di Corinaldo nei primi anni del secolo XVII Vincenzo Maria Cimarelli, frate domenicano, insigne storico, maestro di umane lettere, nonché inquisitore del famigerato Santo Uffizio. Storia e leggenda si alternano e si fondono nella “cronaca” del Cimarelli, desideroso di nobilitare la nascita della sua città dalle rovine della romana Suasa Senonum. Con tutta probabilità la città di Corinaldo sorse agli inizi del secondo millennio in seguito al diffuso fenomeno dell'incastellamento. Arroccata tra i fiumi Cesano e Misa, tra Marca di Ancona e Stato di Urbino, si costituì in libero comune alla fine del XII secolo. Nel corso del Duecento visse alterne vicende nella lotta fra guelfi e ghibellini. Per la sua posizione strategica, divenne presto un ambito avamposto conteso dai comuni limitrofi. Nel 1219 combattè contro Cagli, ma nel 1248 fu costretta a sottomettersi alla potente vicina città regia di Jesi, entrando a far parte dei suoi castelli. Nel 1291 le venne di nuovo riconosciuta l'autonomia comunale da papa Nicolò IV. Guelfa fino ai primi del '300, Corinaldo subì il fascino e poi la tirannia di un suo nobile concittadino di parte ghibellina, Nicolò Boscareto, vicario imperiale per nomina di Ludovico il Bavaro. La riconquista papale fu pesante, l'esercito pontificio di Innocenzo VI, guidato da Galeotto I Malatesta, la rase al suolo il 18 agosto 1360. Corinaldo venne ricostruita letteralmente ex novo nel 1367, in seguito all'autorizzazione concessa da papa Urbano V, con l'attuale cinta muraria nella quale figurano elementi fortificativi attribuiti al genio del celeberrimo architetto militare senese Francesco Di Giorgio Martini. Ai Malatesta seguirono gli Sforza e quindi i Della Rovere, che lo spodestato duca di Urbino, Francesco Maria, tentò nel 1517 di annettere Corinaldo e le terre limitrofe al suo diretto dominio. Dopo ventitré giorni di assedio i corinaldesi costrinsero il duca alla ritirata e il papa dell'epoca, Leone X, per la fedeltà mostrata, elevò Corinaldo al rango di città. Dignità confermata con breve del 20 giugno 1786 da papa Pio VI. Galleria di immagini con fotografie scattate sabato 2 settembre 2017.
L'abbandono dell'Anfiteatro romano di Ancona
L'anfiteatro romano di Ancona in Piazza dell'Anfiteatro vicino alla Curia Arcivescovile di Ancona risulta chiuso ed in stato di abbandono mentre le guide cittadine lo pubblicizzano come posto di attrazione turistica.
Cosa vedere ad Ancona | eDreams Travel Guides
Benvenuto ad Ancona! Che ne dici di unirti a Elisabetta nel suo viaggio in questa bellissima cittá italiana? Guarda questa eDreams Travel Guide per scoprire utilissime informazioni, come per esempio cosa assaggiare durante l'aperitivo anconetano - attenzione spoiler: le olive saranno le protagoniste! - dove godere della miglior vista sul porto dopo la visita alla cattedrale, dove mangiare la pasta piu buona... imparerai addirittura l'origine del nome Ancona.
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Ancona
Miscellanous from my Ancona trip
Pronti Partenza...Via - Una serata ad ANCONA
Pronti Partenza...Via TRIP fa tappa ad ANCONA, capoluogo della regione Marche, sorge sulle propaggini del monte Conero ed è da sempre stata una importante città portuale.
Ancona vanta un passato greco e romano di cui sono ancora conservate diverse tracce. Un giro per il centro storico permette di coglierne i diversi aspetti architettonici di varie epoche storiche: dalle centrali piazze sino al duomo in posizione isolata a dominio del promontorio sul mare.
Una realizzazione di Fabrizio e Paolo Vaghi.
Grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi
Una produzione Vaghi per il mondo
Tutti i diritti riservati, Vaghi per il mondo, 2009 -
Vietata la duplicazione e la diffusione non autorizzata al di fuori del canale
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Guarda altre puntate di Pronti Partenza...Via, alla scoperta delle più belle città d'arte in Italia:
- serie TRIP (
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Cinta muraria ottocentesca di Ancona
Percorso video della cinta muraria ottocentesca di Ancona: i tratti rimanenti, le rovine e i tratti scomparsi.
Ancona - San Ciriaco - Arco di Traiano - porto - slideshow
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
ANCONA cittá tour Italia
Ancona city tour cittá tour Italia
L'assedio di Ancona del 1860, con Claudio Bruschi
Il noto storico Claudio Bruschi racconta l'assedio navale di Ancona guidato dal comandante Persano contro le truppe pontificie di Lamoriciére. Risultato, l'annessione di Ancona al nuovo Regno d'Italia.
Ancona (resti del porto traianeo)
Resti del porto traianeo e dei relativi magazzini annessi venuti alla luce nel corso di scavi tra le rovine di edifici distrutti durante l'ultima guerra.
CASTELFIDARDO (ANCONA, MARCHE, ITALY)
Castelfidardo, comune di 18935 abitanti, provincia di Ancona, Marche, Italia. L'attuale territorio di Castelfidardo è stato frequentato dall'uomo fin dal Paleolitico come dimostrano gli strumenti in selce rinvenuti nella pianura del fiume Musone. Alla fine dell'età del rame inizi età del bronzo risale invece un insediamento scoperto in contrada Campograsso nei pressi del fosso Vallato: si trattava probabilmente di una piccola comunità dedita all'agricoltura ed all'allevamento, integrati da caccia e pesca, che abitava in un villaggio di capanne. Per l'età del ferro sono note alcune sepolture riferibili al popolo dei Piceni. In particolare risulta interessante una tomba datata tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C. scoperta in zona Figuretta, che testimonia i contatti commerciali tra gli abitanti dei colli fidardensi e le popolazioni picene del Conero. In epoca romana il territorio del comune di Castelfidardo apparteneva quasi interamente alla colonia di Auximum. A testimoniare tale lontano passato restano sul terreno i segni di due grandi blocchi di centurie, uno localizzato nelle frazioni di Crocette e Villa Poticcio e l'altro a sud del centro abitato. Il territorio fidardense era inoltre attraversato da strade che mettevano in comunicazione Auximum con le città e di Numana e Potentia e dalla grande viabilità costiera che collegava il nord con il sud della penisola. Tra le scoperte archeologiche di età romana da segnalare una fattoria rinvenuta in contrada Quercia Bella ed un'epigrafe, venuta alla luce tra le rovine dell'antica chiesa di S.Vittore, contenente una dedica a Numeriano Cesare (282-283 d.C.). Nel XIX secolo da ricordare la battaglia di Castelfidardo avvenuta il 18 settembre 1860, quando i piemontesi guidati dal generale Cialdini sconfissero le truppe del generale Lamoricière che difendevano lo Stato Pontificio. Galleria di immagini con fotografie scattate mercoledì 18 settembre 2013.
NUMANA (RIVIERA DEL CONERO, COSTA ADRIATICA, ANCONA)
Numana, comune di 3875 abitanti, Riviera del Conero, costa adriatica centrale, provincia di Ancona, Marche, Italia. I primi abitanti di questa zona furono i Piceni, che occuparono l'attuale zona del porto ed una interna situata al confine con il comune di Sirolo. La città venne in seguito dominata dai Dori, popolazione greca fondatrice della vicina Ancona, per poi passare sotto il controllo romano dopo la battaglia di Sentino (oggi Sassoferrato) nel 295 a.C. Durante il regno di Augusto la cittadina era compresa all'interno della Regio V Picenum (citata fra l'altro da Plinio il Giovane), a cui apparteneva l'attuale costa meridionale marchigiana e la parte settentrionale della provincia di Teramo. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente Numana divenne un possedimento dei Longobardi, i quali occuparono anche alcune città costiere marchigiane e romagnole più note come Pentapoli: tali località funestate dalle guerre e distrutte dai terremoti vennero infine restituite al Papa dal re franco Carlo Magno, che vi lasciò il presunto “Crocifisso Miracoloso”, simulacro proveniente dalla Terra Santa. Passata sotto il controllo pontificio la città venne designata come diocesi e centro culturale medioevale durante il quale diventò uno dei Castelli di Ancona. Dimenticata nei secoli successivi la cittadina venne infine annessa al Regno d'Italia nel 1860 a seguito della battaglia di Castelfidardo, che aveva inoltre stabilito il passaggio dell'Umbria e delle Marche sotto il controllo del nuovo stato governato dai Savoia. Residenza estiva di nobili famiglie romane già dalla fine dell'Ottocento Numana fu insieme ad Ancona sede della diocesi di Ancona e Numana, diventata successivamente arcidiocesi di Ancona-Osimo. Unita a Sirolo divenne comune autonomo nel 1928 ed a partire dagli anni settanta, grazie alla costruzione del porto turistico, Numana si è trasformata in una località turistica molto frequentata. Galleria di immagini con fotografie scattate il 6 e 7 gennaio 2015
Në Porto Romano, park i ri/ Rama inspekton ndërtimin e bazamentit
Të shtunën në mëngjes Kryeministri Rama lajmëroi së në Porto Romano do ndërtohet një park i ri. Zona që deri më tani është një fushë mbetjes do të ndryshojë tërësisht.
Për të parë punën për krijimin e saj, kryeministri shkoi vetë për të parë punën për krijimin e bazamentit.
Ai shkruan se “aty ku gërmadhat e tërmetit po kthehen në bazamentin e Parkut të Madh të qytetit, që më në fund do të mbyllë plagën e tmerrshme mjedisore të fushës gjysmëshekullore të plehrave.
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DELFINI AL PORTO DI ANCONA - DJI MAVIC PRO
Beccato gruppo di delfini a spasso per il porto di Ancona !!!!
Riprese effettuate con DJI MAVIC PRO
Immagini dei delfini croppate del 300%