Fossa (L'Aquila) - Affreschi medioevali nella chiesa di S. Maria ad Cryptas
La chiesa di Santa Maria ad Cryptas (o delle Grotte) è di origine cistercense (venne edificata nel XIII sec. su una precedente struttura romano-bizantina) e deve il suo curioso nome alla presenza di una piccola cripta, che si apre nel sottosuolo, dove in antico fu allestito un rudimentale altare. L'interno offre il più straordinario complesso di pittura medievale abruzzese, realizzato in due fasi: il primo nel tardo Duecento (presbiterio e parete di destra) e il secondo nel Trecento (parete di sinistra), cui vanno aggiunti vari interventi aggiunti tra il XV e il XVI secolo.
Nel presbiterio, il piccolo locale rialzato in fondo alla chiesa, sono raffigurati gli episodi essenziali della Passione di Cristo; l'Ultima cena, l'Arresto, la Flagellazione, la Crocifissione, la Sepoltura.
Nella parete di destra si trova raffigurato una sorta di Calendario, un allegorico Ciclo dei Mesi ispirato ai tradizionali lavori dei campi. Sono visibili soltanto gli ultimi sei mesi dell'anno; gli altri sono stati coperti da affreschi successivi. Nella zona accanto al presbiterio alcune scene tratte dall'Antico Testamento.
Sulla parete dell'ingresso, o controfacciata, è raffigurato il Giudizio Universale. In basso l'Inferno con i demoni che torturano le anime e San Michele Arcangelo che le pesa; nella prima fascia la Resurrezione delle anime è raffigurata con le figure dei Morti che escono dalle proprie tombe; più in alto, San Michele fra gli angeli del Giudizio separa gli Eletti dai Dannati..
Gli affreschi del Trecento si trovano invece sulla parete sinistra della chiesa e narrano la vita della Madonna. I riquadri inferiori sono stati coperti da affreschi cinquecenteschi.
Il sisma del 6 aprile 2009 che ha colpito l'Aquila e le zone limitrofe ha provocato profonde lacerazioni alla struttura, non solo sulle pareti esterne, ma anche alle volte e alla parte superiore compresa tra la navata e l'abside. L'intonaco presente sulla base degli affreschi si è in molti casi distaccato dal supporto murario, con il rischio di provocare la caduta delle superfici dipinte. Dopo le indagini e i rilievi preliminari si è ritenuto necessario accelerare l'intervento di messa in sicurezza per tutelare il valore degli affreschi: sulle pitture sono state applicate, con adesivi compatibili e rinnovabili, sottili strati di garza che sostengono il supporto di intonaco nelle fasi di consolidamento. La stabilità degli intonaci è stata garantita dalle stuccature che hanno permesso di chiudere le ferite aperte e realizzare il consolidamento del nucleo murario.
FOSSA (AQ) Chiesa SANTA MARIA AD CRYPTAS
La chiesa gioiello architettonico a Fossa provincia di L'Aquila restituita al Abruzzo dopo il restauro causati dal sisma del 2009 ( cerimonia di riapertura e benedizione ) video girato da Guetti Wilma 28.4.19
S Maria ad Cryptas -FOSSA-AQ
FOSSA (L'AQUILA)- CHIESA DI SANTA MARIA AD CRYPTAS (XIII SEC.)
LA CHIESA E' STATA EDIFICATA NEL '200 COME CAPPELLA
E DIPENDENZA DEL MONASTERO DI SANTO SPIRITO D'OCRE.
AFFRESCHI DI GENTILE DA ROCCA
CHIESA AD CRYPTAS A FOSSA: TERMINATA LA PRIMA FASE DEI LAVORI - TVUNO L'AQUILA
TVUNO L'AQUILA - Nuova vita per il gioiello dell'arte medievale abruzzese due anni dopo il sisma: la chiesa di Santa Maria ad cryptas a Fossa. Terminata la prima fase dei lavori con la messa in sicurezza. Un progetto finanziato da Capgemini e arcidiocesi. tvunoaq.tv
FOSSA: salvata S. Maria ad Cryptas
Nonostante i gravissimi danni subiti dal centro storico del borgo medievale di Fossa viene salvata con un intervento d'urgenza la splendida chiesa di S. Maria ad Cryptas, uno dei tesori artistici dell'Abruzzo Aquilano (dal Tg2 del 22 aprile 2009).
Chiesa di Santa Maria ad Cryptas
La chiesa di Santa Maria ad Cryptas si trova a circa un chilometro dal centro del paese di Fossa in provincia dell'Aquila
Simple 3D model of Santa Maria ad Cryptas, Fossa
A simple 3D model of the interior of the church of Santa Maria ad Cryptas at Fossa, Italy, with snapshots of some of its frescoes projected onto its walls. Modelled in AC3D, lit with Gile[s] and made into a web-accessible 3D environment with Blink 3D.
Fossa-L'Aquila.wmv
Video di Pietro Felloni Inaugurazione palestra polifunzionale a Fossa. Settembre 2010.
L'Aquila, convento di San Giuliano: il Conventino - videoguida HD
Una videoguida HD agli straordinari affreschi del Conventino nel convento di San Giuliano a L'Aquila, mostrati integralmente in tutto il loro splendore, ritrovato dopo il restauro del post sisma.
L'AQUILA: Castello Cinquecentesco
La situazione del Castello Cinquecentesco all'Aquila, sede del Museo Nazionale dell'Abruzzo, e delle sovrintendenze del Ministero Beni Culturali, molto gravemente danneggiato.
RINGRAZIAMENTI:
Servizi da TG8 del 9 aprile, TG1 del 12 aprile, Buon Giorno Regione del TGR-Abruzzo del 17 aprile, Porta a Porta del 6 maggio, TG2 del 7 maggio 2009.
Bominaco
Un gioiello d'Abruzzo: Bominaco con la Chiesa abbaziale (S. Maria Assunta), la Cappella Sistina d'Abruzzo (Oratorio S. Pellegrino) ed il Castello di Bominaco.
Giovanni Pansa - Miti, leggende e superstizioni Abruzzesi 1: il Giudizio Universale
#Giovanni Pansa #CulturaAbruzzese #UsiCostumiAbruzzesi #StoriaAbruzzo #LeggendeTradizioniAbruzzesi #FiabeAbruzzesi
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dagli studi di Giovanni Pansa dei Miti, leggende e superstizioni dell'Abruzzo (1927), l'ultimo approfondimento sul ciclo abruzzese della Morte e della Resurrezionen dal Nuovo Testamento, esaminando i cicli pittorici delle chiese di San Pellegrino di Bominaco, Santa Maria ad Cryptas di Fossa, e la chiesa di Santa Maria in Piano di Loreto Aprutino, con il Giudizio particolare
Fossa dopo il terremoto HD | L'Aquila | Abruzzo | Italy
Fossa HD | L'Aquila | Abruzzo | Italy
Fossa è un comune italiano di 673 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Fa parte della comunità montana Amiternina.
Il 6 aprile 2009, alle 3.32, si è verificato un sisma di magnitudo 5,8, con epicentro a L'Aquila, in frazione Paganica.
1ª Via Boccabella Bonatti da Santa Maria ad Cryptas a Monte Ocre 2204 m. e ritorno
1ª Via Boccabella-Bonatti - 28 Giugno 2015
da Santa Maria ad Cryptas (Fossa) 600 m. - Convento di Sant'Angelo D'Ocre - San Panfilo D'Ocre - San Martino D'Ocre - Monte Ocre 2204 m. - San Felice D'Ocre - Convento di Sant'Angelo D'Ocre - Santa Maria ad Cryptas (Fossa)
Santa Maria in Cryptas - Fossa (AQ)
Rilievo laserscanner, post-sisma, della chiesa di Santa Maria in Cryptas a Fossa (AQ). In collaborazione con senalfa.it
Voyager a Fossa
Voyager a Fossa, la puntata è andata in onda il 12 maggio 2008 con uno speciale dedicato alla presenza templare nella città dell'Aquila. Fossa, al contempo, presenta testimonianze a riguardo per via degli splendidi affreschi della chiesa di Santa Maria ad Criptas
L'oratorio di San Pellegrino nella frazione di Bominaco del comune di Caporciano, ABRUZZO, ITALY
L'oratorio di San Pellegrino si trova nella frazione di Bominaco del comune di Caporciano, in provincia dell'Aquila.
Le pareti interne della chiesa sono interamente coperte da affreschi che, insieme a quelli della vicina chiesa di Santa Maria ad Cryptas a Fossa, rappresentano una testimonianza importante della pittura medioevale abruzzese. Nel 1902 è stato dichiarato monumento nazionale.
L'oratorio fa parte di un complesso monastico del quale fa parte la vicina chiesa di Santa Maria Assunta. Un'iscrizione sulla parete di fondo dell'oratorio ne fa risalire la costruzione al 1263 da parte dell'abate Teodino.
È dedicato a San Pellegrino, un martire venerato nella zona, sulla cui tomba venne costruita una chiesa intorno all'VIII secolo.
Carlo Magno fornì alla chiesa dei terreni e la donò all'Abbazia di Farfa, dalla quale alcuni monaci vennero per fondare una comunità monastica. Nel 1001 la comunità si rese indipendente da Farfa con la donazione da parte del conte Oderisio di notevoli estensioni di terreno.
L'oratorio è un piccolo ambiente con un'unica navata senza abside di 18,70 metri di lunghezza per 5,60 metri di larghezza, sormontata da una volta a botte ogivale.
La facciata principale è caratterizzata da un pronao di origini seicentesche. Un secondo ingresso si trova sulla facciata posteriore ed era riservato ai religiosi che abitavano nel monastero addossato alla fiancata laterale della chiesa di Santa Maria Assunta; a causa del dislivello causato dal pendio roccioso, questo ingresso è situato ad una quota più alta del pronao ed è accessibile attraverso due rampe di scale.
L'illuminazione è garantita da sei feritoie presenti sui due lati della navata e da due rosoni presenti sulle due facciate. Un terzo ingresso si trova sulla parete laterale, mentre sulla facciata posteriore si trova un campanile a vela.
L'interno della chiesa è diviso da due plutei in pietra tra lo spazio riservato ai fedeli e quello riservato ai catecumeni; su quello di sinistra è rappresentato un drago, mentre su quello di destra un grifone.
Le pareti del modesto edificio sono completamente coperte da uno straordinario ciclo di affreschi: un ciclo sull'infanzia di Cristo, uno sulla Passione, scene del Giudizio Universale, storie di San Pellegrino e di altri santi ed una serie sui mesi del Calendario. Gli episodi sono disposti su tre registri sopra un basamento a cortina e proseguono fino alla curvatura della volta, lasciando al centro una fascia decorata con motivi ornamentali. I cicli sono tra di loro intrecciati, con scene di uno stesso gruppo che occupano spazi su pareti opposte.
Il piccolo ambiente interno a navata unica con volta a botte ogivale, ha le pareti interamente coperte di affreschi murali, ritenuti coevi alla sua edificazione. Il ciclo è unitamente considerato, insieme con i dipinti della vicina chiesa di Santa Maria ad Cryptas di Fossa, la testimonianza più cospicua della pittura medievale gotica abruzzese. Gli episodi sono disposti su tre registri al di sopra di un basamento dipinto a cortina, occupano lo spazio della piccola aula, lasciando al centro di essa una fascia ornamentale dipinta a motivi geometrici e stilizzati. L'insieme è composto da più cicli istoriati intrecciati tra loro, in modo complesso e a tratti disordinato: certe scene di un tema si interrompono su una parete per continuare in quella opposta; si riconoscono infatti il ciclo delle Storie dell'Infanzia di Gesù, le scene del Giudizio Universale, le storie di vita di San Pellegrino e altri santi, infine la famosa scena del Calendario Bominacese, con i mesi dell'anno liturgico del calendario cristiano, realizzato alla maniera di quello della diocesi di Sulmona-Valva, in cui l'abbazia di Santa Maria era inclusa.
Gli storici hanno evidenziato la mano di tre artisti per via delle differenze tra i cicli: le 6 storie di San Pellegrino sono segnate da una mancanza di caratterizzazione nelle soluzioni, da un linguaggio essenziale, dall'uso di modelli di repertorio convenzionali[4], ma non sostenuti da una precisa tradizione iconografica di riferimento. Il ciclo dell'Infanzia comprende gli episodi dell'Annunciazione, Visitazione, Natività, Strage degli Innocenti, e sembra risentire di varie influenze culturali: la tradizione iconografica bizantina delle scene, desunta soprattutto dai modelli offerti dalla miniatura orientale, sembra rappresentare un riferimento importante sul quale non mancano di innestarsi elementi tipici della cultura occidentale, specialmente locale abruzzese. Ad esempio l'abito indossato da Maria Vergine nella scena della Visitazione, composto dal maphorion sotto il quale si vede spuntare la veste a rombi, desunta dal vestiario locale[5], e in molte scene si nota il superamento dell'immobilismo bizantino-romanico.
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Basilica di Santa Maria di Collemaggio
Intervista a Fabio Redi, Professore ordinario di archeologia medievale presso l'Università degli Studi dell'Aquila
La Fossa Abbiattegrasso
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GIORNATA NAZIONALE CHIESE APERTE: A L'AQUILA APERTE AL PUBBLICO DUE IMPORTANTI CHIESE
IN OCCASIONE DELLA DICIOTTESIMA EDIZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE CHIESE APERTE ORGANIZZATA DALL'ASSOCIAZIONE CULTURALE ARCHEOCLUB, IERI A L'AQUILA SONO STATE APERTE AL PUBBLICO DUE CHIESE DELL'AQUILANO